Este documento presenta un análisis FODA de una empresa. Entre las fortalezas se encuentran el conocimiento del mercado, capital propio, edificio propio y recursos financieros. Las debilidades incluyen poco conocimiento público de la empresa y dependencia de los precios del petróleo. Las oportunidades son la competencia débil, tendencias favorables y necesidad del producto. Las amenazas son el aumento de precios de insumos, cambios en la legislación y precios del petróleo. La estrategia propuesta es aprovechar las fort
Jessica Pankratz decided to start her own real estate business after many years working for an entrepreneur in San Francisco. She was drawn to real estate because it offered both independence and security working with a larger company, while also allowing her to help people directly. Pankratz got her real estate license in 1995 and worked for Frank Howard Allen Realtors in Marin County, where she had an amazing mentor. In 2005 she moved back to Oregon and joined Town & Country Realty, which she appreciated for being locally owned. In addition to her real estate work, Pankratz is actively involved in her community through organizations like the local Humane Society. She aims to continue growing her business while maintaining her community
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Jessica Pankratz decided to start her own real estate business after many years working for an entrepreneur in San Francisco. She was drawn to real estate because it offered both independence and security working with a larger company, while also allowing her to help people directly. Pankratz got her real estate license in 1995 and worked for Frank Howard Allen Realtors in Marin County, where she had an amazing mentor. In 2005 she moved back to Oregon and joined Town & Country Realty, which she appreciated for being locally owned. In addition to her real estate work, Pankratz is actively involved in her community through organizations like the local Humane Society. She aims to continue growing her business while maintaining her community
Seminario Internacional - Vender más en tiempos difícilesMarcelo Finkelberg
Este documento presenta un seminario sobre cómo vender más en tiempos difíciles utilizando técnicas de venta consultiva. El seminario enseña habilidades como hacer preguntas para identificar las necesidades reales del cliente, superar barreras a la compra, escucha activa, convertirse en asesor de confianza y desarrollar soluciones junto con el cliente. El objetivo es ayudar a los comerciales a fidelizar clientes y obtener recomendaciones incluso cuando las ventas son difíciles. El seminario dura 6 horas en total y
Este documento describe un curso de capacitación en técnicas avanzadas de venta. El objetivo general es enseñar herramientas comerciales a vendedores experimentados para que puedan dominar principios de influencia, negociar obstáculos, tratar objeciones de clientes y cerrar ventas de manera exitosa. El curso dura 4 semanas con 6 horas de contenido y 3 horas de trabajo independiente, además de soporte del tutor. Incluye evaluaciones continuas y un caso práctico final.
Este documento resume las páginas web más interesantes encontradas por una estudiante de la licenciatura en educación preescolar para su materia de Ambientes de aprendizaje. Las páginas incluyen tiching.com, que ofrece talleres y actividades para mejorar las competencias de los estudiantes. recursostic.educacion.es contiene experiencias docentes que ayudan a comprender mejor la enseñanza. teachertube tiene videos, audios e imágenes útiles para las prácticas docentes de preescolar.
Abhinav Singhal is seeking an opportunity that utilizes his skills and knowledge in an environment that allows for learning and growth. He has a B.Tech in Electrical and Electronics Engineering from Uttarakhand Technical University with qualifications including published research and GATE qualification. His experience includes over 2 years as an Equipment Engineer for Pioneer FIL-MED inspecting and auditing traction motors for Indian Railways. He also has internship experience in power transmission and protection with Power Grid Corporation of India and in MATLAB programming with CEPTA INFO TECH. His skills include simulation tools like MATLAB and Etap, operating systems, office programs, and AutoCAD.
El resumen es el siguiente:
El personal del Instituto de Asuntos Públicos de la Universidad de Chile declaró que la decisión de la dirección de poner término a los contratos del personal a contrato en marzo de 2015 sin informarlos previamente fue arbitraria e incrementó la incertidumbre laboral. Además, la perentoriedad de los contratos generará perjuicios al personal y afecta el fuero maternal de dos funcionarias. Si bien se valoran las disculpas de la dirección, éstas no reparan los daños causados. Se hace un llam
Este documento describe varias estrategias docentes efectivas para enseñar contenidos curriculares y desarrollar habilidades de pensamiento en los estudiantes. Explica que los profesores deben fomentar un clima de aprendizaje positivo mediante el entusiasmo, la calidez, la empatía y expectativas altas. También describe cuatro dimensiones del tratamiento diferenciado y los dos tipos de memoria humana que los profesores pueden aprovechar para enseñar a los estudiantes a pensar de manera crítica y deduct
59 prevenzione violenza sul personale settore istruzione
02 responsabilita datore-di-lavoro inidoneita dpi
1. Anno 14 - numero 2963 di giovedì 05 novembre 2012
Sulla responsabilità del datore di lavoro in caso di
inidoneità del DPI
Mettere a disposizione di un lavoratore un dispositivo individuale di protezione allo stesso inadeguato e quindi
inutilizzabile allo scopo equivale in sostanza a non fornirgli alcun dpi con conseguente violazione del relativo obbligo. Di
G.Porreca.
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Cassazione Penale Sezione IV - Sentenza n. 28665 del 17 luglio 2012 (u. p. 8 marzo 2012) - Pres. Marzano ? Est. Vitelli
Casella ? P.M. Geraci - Ric. (omissis).
Commento a cura di G. Porreca.
I dispositivi di protezione individuale devono essere forniti al lavoratore nella misura idonea ad essere utilizzati. E' quanto già
stabilito dal legislatore in materia di salute e di sicurezza dei lavoratori e ribadito in questa sentenza della Corte di Cassazione
la quale si è occupato dell'infortunio occorso ad un lavoratore per l'utilizzo di un guanto non idoneo alla attività alla quale era
stato adibito. La presenza di questo requisito, ha sostenuto la suprema Corte, va verificata prima di decidere sulla responsabilità
del datore di lavoro per una omessa fornitura del dispositivo di protezione individuale medesimo.
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Il caso e l'iter giudiziario
Il Tribunale ha condannato il responsabile legale di una società ritenuto responsabile del delitto di cui all'articolo 590 c.p.,
comma 3, articolo 583 c.p., comma 1, n. 1, per aver cagionato delle lesioni personali, alle quali faceva seguito uno stato di
malattia e l'impedimento alle ordinarie occupazioni per un periodo superiore a giorni 40, ad un dipendente il quale, mentre
svolgeva mansioni di macellaio facendo uso della mannaia per tagliare bistecche, si era colpito la mano sinistra priva del
guanto a maglia metallica, perché non fornitogli dall'imputato, e tutto ciò in seguito alla violazione colposa di specifiche
disposizioni antinfortunistiche sulla fornitura delle protezioni individuali (D. Lgs. n. 626 del 1994, articolo 42, e articolo 43,
comma 3).
La Corte d'Appello, con propria sentenza, ha riformata parzialmente la condanna, previo riconoscimento delle attenuanti
generiche dichiarate equivalenti all'aggravante contestata, ed ha conseguentemente ridotta la pena inflitta dal Tribunale. La
stessa ha ribadita la sussistenza della penale responsabilità dell'imputato sul rilievo che il dipendente infortunatosi al momento
del fatto non indossava il guanto di protezione perché inadeguato, per dimensioni, rispetto alla sua mano.
Il ricorso e le decisioni della Corte di Cassazione
2. L'imputato ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione sostenendo che i Giudici di secondo grado si sarebbero limitati a
ravvisare un concorso di colpa dell'operaio per non aver indossato il guanto o per aver omesso di segnalarne l'inadeguatezza al
datore di lavoro, senza escludere logicamente dei profili di colpa a carico suo in quanto era rimasto del tutto all'oscuro delle
doglianze del dipendente. La Corte distrettuale, secondo il ricorrente, non aveva tenuto conto che lo stesso infortunato (come
era emerso dalla deposizione testimoniale resa e debitamente trascritta in ricorso) aveva ammesso di avere altre volte indossato
il guanto ed il grembiule a maglia metallica nell'esecuzione di talune operazioni di taglio e che l'ispettore della ASL non aveva
eseguita "la misurazione" del guanto sulle dimensioni della mano dell'infortunato, limitandosi invece a riferire della ritenuta
sproporzione del guanto, dopo averlo provato sulla propria mano, risultando del tutto ovvio che, se il guanto fosse stato
inadeguato, non avrebbe mai potuto essere indossato dal lavoratore.
La suprema Corte ha condiviso le motivazioni della sentenza emessa dalla Corte di Appello la quale aveva ravvisato la
responsabilità colposa dell'imputato per aver omesso di dotare il dipendente (poi infortunatosi usando la mannaia nel reparto
macelleria) di idonei dispositivi individuali di protezione quali guanti a maglia metallica ergonomicamente adatto alle
dimensioni della sua mano. Era stato in verità acclarato, ha sostenuto la Sez. IV, grazie alle deposizioni testimoniali
dell'Ufficiale di P.G. verbalizzate e di altri dipendenti oltreché dello stesso infortunato che, all'interno dell'azienda, vi era, a
disposizione dei vari addetti al reparto macellazione e quindi anche dell'infortunato "un unico guanto", di "dimensioni esagerate
e certamente non idoneo ad assicurare la protezione delle mani del lavoratore". "È ovviamente incontestabile", ha quindi
proseguito la Sez. IV, "che mettere a disposizione del dipendente un mezzo di protezione individuale, allo stesso inadeguato (di
guisa da esser inutilizzabile allo scopo) equivale,nella sostanza, a non fornirne alcuno con il conseguente inadempimento agli
specifici obblighi imposti al datore di lavoro".
La stessa Corte di Cassazione però, pur riconoscendo la responsabilità dell'imputato, ha ritenuto di annullare la sentenza di
condanna rinviando gli atti ad una sezione diversa della Corte di Appello di provenienza affinché la stessa provvedesse a
riesaminare la vicenda processuale in considerazione delle osservazioni fatte dal ricorrente e affinché chiarisse più
precisamente, nell'ambito delle facoltà discrezionali demandate al giudici di merito in tema di valutazione delle prove acquisite,
se, coerentemente con le risultanze istruttorie, fosse possibile ritenere dimostrato che il datore di lavoro aveva fornito al
lavoratore un mezzo di protezione antinfortunistica inadeguato e se di tanto il lavoratore aveva reso edotto l'imputato o se il
guanto fosse invece di per sé adeguato allo scopo e che non fosse stato deliberatamente utilizzato dal lavoratore nello
svolgimento dell'operazione per cui si è prodotte le gravi lesioni personali.
Corte di Cassazione - Penale Sezione IV - Sentenza n. 28665 del 17 luglio 2012 (u. p. 8 marzo 2012) - Pres. Marzano ? Est.
Vitelli Casella ? P.M. Geraci - Ric. (omissis). - Mettere a disposizione di un lavoratore un dispositivo individuale di protezione
allo stesso inadeguato e quindi inutilizzabile allo scopo equivale in sostanza a non fornirgli alcun dpi con conseguente
violazione del relativo obbligo.
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