S. Vitaletti - L’indagine Eusilc Dall’esperienza CAPI alla sperimentazione CATI
1. L’indagine Eusilc
Dall’esperienza CAPI
alla sperimentazione CATI
Silvano Vitaletti
Servizio Condizioni Economiche delle Famiglie
Le innovazioni metodologiche nelle indagini
socio-economiche sulle famiglie
Roma, 20 maggio 2014
2. E’ la fonte primaria per il calcolo degli indicatori di
ESCLUSIONE SOCIALE dell’Unione Europea
(Regolamento (CE) n. 1177/2003)
• Reddito/Povertà/Deprivazione/Disuguaglianza
• Abitazione/Istruzione/Salute/Lavoro
• Dimensione oggettiva e soggettiva
• Approccio multidimensionale per lo studio delle
condizioni materiali di vita della popolazione
L’indagine sul
reddito e le
condizioni di vita
(EU SILC)
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3. Il disegno EU-SILC italiano
26.000 famiglie, con interviste individuali per tutti i
componenti di 16 anni e oltre
Campione a due stadi (stratificazione dei comuni, famiglie
dalle LAC - Liste Anagrafiche Comunali)
Nessuna sostituzione per famiglie non rispondenti
Panel ruotato (ogni anno, viene rinnovato ¼ delle
famiglie)
Le famiglie partecipano all’indagine per 4 anni di seguito
Le famiglie e i componenti che, dopo la prima intervista,
si trasferiscono a un altro indirizzo vengono «inseguiti»
Quando si trasferiscono solo alcuni dei componenti si
deve gestire la generazione di una o più famiglie «split».
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4. Il passaggio da PAPI a CAPI
Dal 2004 al 2010 la rilevazione è stata svolta con tecnica
PAPI, utilizzando la rete di rilevazione comunale
Dal 2011 viene adottata la tecnica CAPI, affidando la
rilevazione ad una società esterna.
Tra i risultati attesi:
• Dematerializzazione dei processi di produzione
• Miglioramento della qualità delle informazioni raccolte
• gestione assistita dal computer dell’intervista
• utilizzo di rilevatori professionali appositamente formati
• maggiore possibilità di monitoraggio del lavoro sul campo
• Maggiore tempestività nel rilascio dei risultati attraverso la
riduzione delle fasi di trattamento dei dati
• Riduzione dei costi di realizzazione dell’indagine (a regime)
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5. Il questionario CAPI
Il questionario CAPI conserva l’impostazione del
questionario PAPI ma introduce una gestione più
efficiente delle interviste:
• gestione dei contatti con le famiglie e degli «inseguimenti»
• gestione dei percorsi e dei salti fra le sezioni
• personalizzazione delle domande con testi mobili
• help in linea
• controllo di range delle risposte
• verifica di compatibilità delle informazioni rilevate in punti diversi
del questionario (circa 160 regole di tipo soft e 20 di tipo hard)
• navigatori interni per la codifica assistita (comuni, stati esteri,
professione, attività economica)
• possibilità di risposta «a conferma» per le re-interviste (per il
momento limitata alle informazioni anagrafiche)
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6. La messa a punto del questionario CAPI
Il questionario CAPI è stato messo a punto grazie a
un’intensa fase di test:
• percorsi
• regole
• wording
• layout
• help in linea
La messa a punto è continuata nella fase di formazione,
durante le esercitazioni con i rilevatori
I ricercatori dell’Istat hanno realizzato alcune esperienze
di osservazione non partecipante direttamente presso le
famiglie intervistate
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7. La prospettiva CATI
Vantaggi della tecnica CATI…
• riduzione dei costi immediata
• copertura del territorio più capillare (comuni marginali)
• maggiore velocità del lavoro sul campo e migliore possibilità di
monitoraggio
• minori difficoltà legate all’«intrusione» nell’abitazione da parte del
rilevatore
…e alcuni rischi connessi all’uso di tale tecnica:
• scarsa disponibilità di recapiti telefonici nei registri (35-40% per le
famiglie estratte dalle LAC, circa il doppio per quelle già intervistate)
• difficoltà a sostenere un’intervista lunga e complessa (in media 46’)
• possibile maggiore incidenza delle mancate risposte
• possibile maggiore ricorso a interviste indirette (proxy)
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9. La sperimentazione CATI
Per verificare l’applicabilità della tecnica CATI all’indagine
EU-SILC è stata condotta una sperimentazione su un
campione di 1.500 famiglie (con telefono)
la metà estratta dalle LAC
• composte da una sola persona
• composte da due persone ma con ISF di 65 anni e oltre
la metà estratta dal campione uscente di EU-SILC
• composte, al massimo, da due percettori di redditi
Ogni famiglia campione è base di una quartina di
famiglie, da utilizzare per la sostituzione delle cadute
La rilevazione si è svolta nell’arco di un mese (4/2-6/3)
Sono stati impegnati circa 20 rilevatori
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10. Il questionario CATI
Riprogettazione del questionario per renderlo più
rispondente alla nuova tecnica:
snellito per ridurre la durata dell’intervista
• eliminata la sezione sui trasferimenti pensionistici e alcuni quesiti
su altre tipologie di trasferimenti sociali (CIG, disoccupazione,
assegni al nucleo familiare), rilevabili tramite archivi
reso più fluido per ridurre il response burden
• verifica del wording di tutti i quesiti, per migliorare ulteriormente la
comprensibilità, salvaguardando i contenuti informativi imposti dal
regolamento europeo
• rivista la sequenza di intere sezioni del questionario (ad es. le
sezioni sulle caratteristiche dell’occupazione) per consentire
l’adattamento dei percorsi e dei quesiti stessi in funzione delle
risposte ai quesiti precedenti
• testata una doppia modalità di rilancio per agevolare la rilevazione
di alcune tipologie di reddito anche con la richiesta di importi
approssimati
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11. I primi risultati della sperimentazione
Gli indicatori di qualità della rilevazione e il feedback con
i rilevatori mostrano che l’intervista telefonica funziona,
anche se con una maggiore incidenza delle mancate
risposte rispetto al CAPI
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W1: -16,2% WS: -29,2%
ESITO W1 WS TOT W1 WS TOT
Complete 48.7 56.4 53.2 64.9 85.6 80.0
Interruzioni definitive 5.0 2.6 3.6 0.3 0.4 0.4
Rifiuti 31.9 24.9 27.8 22.3 10.9 13.9
Nome/indizzo/telefono
sconosciuto 12.0 12.4 12.2 4.1 1.0 1.9
Fuori target 0.3 0.2 0.2 7.9 2.1 3.6
Altri motivi di caduta 2.1 3.5 2.9 0.4 0.1 0.2
Numero famiglie 702 985 1,687 4,385 12,029 16,414
**solo tipologie familiari rilevate anche con il CATI
CAPI**
Famiglie* per esito dell'intervista
*famiglie alle quali è stata inviata la lettera di presentazione dell'indagine e delle
quali si è avuto esito
CATI
12. Alcune riflessioni conclusive
Si impone la necessità di ridurre i costi e, nello stesso
tempo, di assicurare il massimo della qualità alle
statistiche sulle condizioni di vita
La tecnica CATI non può del tutto sostituire la CAPI
• recapiti telefonici non disponibili
• tassi di risposta peggiori (anche se migliorabili)
La tecnica CAPI non sempre è sostenibile
• è troppo complicato coprire alcune aree del Paese
• comporta un’eccessiva durata del lavoro sul campo
• consente una minore possibilità di monitoraggio
La soluzione deve essere cercata in una
COMBINAZIONE DELLE TECNICHE CAPI-CATI
che sfrutti al massimo le potenzialità e i vantaggi di
entrambe
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13. Quale combinazione CAPI-CATI?
CAPI in 1ª wave e CATI nelle successive
In analogia con il modello FdL di fidelizzazione delle famiglie: nella
prima intervista faccia a faccia viene conquistata la fiducia (e un
recapito telefonico) delle famiglie, nelle successive si ricorre alla
tecnica meno onerosa
CATI quando è disponibile il telefono, CAPI altrimenti
In analogia con il modello AES, che mira al contenimento dei costi
Una terza via per EU-SILC…
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