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POSTE ITALIANE SPA -SPED. IN ABB. POST.- DL. 353/2003 (CONV IN L.27/02/04 N.46) ART.1 COMMA1 PE/AUT N.149/2007 -BIMESTRALE- ANNO V N.9 € 2,00   All’interno - INFRASTRUTTURE - A colloquio con Cristiana Coppola, vice presidente di Confindustria per il Mezzogiorno




                                                                                                                                                                                                                                                                    AGOSTO / SETTEMBRE 2011




                                                                                                                                                                                           Rocco Micucci, presidente


                                                                                                                                                                                           Fira
                                                                                                                                                                                                                                                                               INTERVISTA A GIANNI CHIODI
Abruzzo Economia - agosto/settembre 2011




                                                                                                                                                                                                                                                                                   «Adesso l’Abruzzo 2.0»


                                                                                                                                                                                           punto
                                                                                                                                                                                                                                                                                                AUTOMOTIVE
                                                                                                                                                                                                                                                                                  Ecco il polo d’innovazione


                                                                                                                                                                                           e a capo
                                                                                                                                                                                                                                                                                       MARCA ADRIATICA
                                                                                                                                                                                                                                                                          Parla il governatore del Molise
                                                                                                                                                                                                                                                                                            Michele Iorio
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     Fira
     punto
     e a capo
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     Il nuovo corso della Finanziaria regionale passa per un piano strategico
     di ricostruzione economica e d’immagine, all’insegna della trasparenza e
     dell’apertura ai cittadini e alle imprese.
     Il presidente Rocco Micucci: «Così ci siamo reinventati facendo i conti
     anche con la carenza di fondi. Ora sarebbe necessaria una massiccia
     ricapitalizzazione per iniziare a camminare con le nostre gambe»
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                                         foto di Andrea Straccini




L
       a Fira ricomincia da una nuova sede. Un anno e mezzo dopo
       l’insediamento del presidente Rocco Micucci, che ha avviato
       una fase di massiccia ricostruzione dell’ente strumentale della
Regione sul piano economico e finanziario ma anche di immagine, è
nella nuova struttura di via Ferrari a Pescara, proprio alle spalle della
stazione centrale, che si materializza il corso nuovo della Finanziaria
Regionale Abruzzese. La Fira é una società per azioni con capitale
misto pubblico-privato di 5milioni e 100mila euro, partecipata al 51%
dalla Regione Abruzzo ed al 49% da banche operanti sul territorio.
Si occupa prevalentemente della gestione di leggi agevolative
attraverso l’applicazione di bandi che prevedono la gestione di fondi
europei, nazionali e regionali e rappresenta lo strumento di attuazione
della programmazione economica regionale. Dietro il trasloco dalla
                                                                            23
centralissima via Parini a questa nuova sede fronte strada, con le
vetrate aperte sul marciapiede, non c’è solo una scelta economica
di risparmio del canone annuale, ma una precisa strategia di
trasparenza e apertura ai cittadini per dimostrare che «siamo una
finanziaria che fa e che fa per tutti» dice il presidente Micucci.
Originario di Rapino, dove tuttora vive, 47 anni, il presidente in carica
dal novembre 2009 è anche il componente più giovane del Cda. Del
nuovo corso della Fira e di come si è reinventata dopo lo scandalo del
2006, facendo anche i conti con la carenza di fondi, Micucci parla in
questa intervista ad Abruzzo Economia proprio all’interno dei nuovi
uffici -in cui si stanno ancora aprendo gli scatoloni- che saranno
inaugurati a settembre ma che sono già attivi a pieno regime. Tre
piani (per un totale di 770 metriquadrati lordi), uno dedicato al front-
office, quindi all’accoglienza e all’informazione degli utenti, con una
vetrina interattiva, in funzione a breve, che consentirà agli utenti di
interagire con i servizi della società anche ad uffici chiusi. Al primo
piano gli uffici, all’ultimo l’amministrazione. «Abbiamo voluto creare
molti spazi comuni come punto d’incontro ed anche luoghi dedicati
alla formazione continua dei dipendenti, che al momento sono
dodici impiegati a tempo indeterminato a cui si aggiunge qualche
collaboratore» spiega il presidente.
Quali sono le linee-guida del nuovo corso della Fira?
«Vogliamo ridare un ruolo alla finanziaria regionale -che amo si chiami
così, come accade in ciascuna regione, anche se ci tengo a dire che non
ho voluto cancellarne il nome quando tutti lo suggerivano- rispondendo
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                                                                               l’opera di ricostruzione è stata pesantissima e improntata ad un rigore
                                                                               di gestione che togliesse le spese inutili: a dicembre 2009, appena
                 Vogliamo essere un punto di                                   entrati, abbiamo dovuto approvare un bilancio in forte passivo, senza
          riferimento per lo sviluppo economico                                che su quel bilancio avessimo interferito. Adesso abbiamo più che
                                                                               dimezzato le perdite e possiamo guardare un pò più positivamente
          dell’Abruzzo, una finanziaria che fa e                               al futuro».
          che fa per tutti                                                     Della trasparenza lei ha fatto un punto
                                                                               cardine del suo mandato, e dopo
                                                                               quello che è accaduto non poteva
     alle normative europee e a quelle impartite dalla Banca d’Italia per le   essere diversamente.
     finanziarie. Nell’ambito di questo ruolo di nuovo operatore finanziario   «Nei nuovi uffici abbiamo creato un
     territoriale, è naturale che Fira SpA, in quanto società finanziaria      front-office per l’accoglienza, che avrà
     della Regione Abruzzo, intenda proporsi nel panorama regionale con        anche la prima vetrina interattiva
     progetti concreti, finalizzati ad agevolare le opportunità di crescita    touch screen di Pescara, per
     e di sviluppo derivanti dalle dinamiche economiche e sociali in atto.     arrivare a quei cittadini
     Allo scopo è stato stilato un piano strategico per i prossimi anni
     che passa per la gestione di leggi agevolative, il rilascio di garanzie     Rocco Micucci, presidente
                                                                                 della Fira; (in alto) uno scatto
     alle piccole e medie imprese, la predisposizione di strumenti               esterno della sede a Pescara
                                                                                 in via Ferrari
     di ingegneria finanziaria e la consulenza agli enti locali. Siamo
     partiti un anno e mezzo fa da una massiccia ricostruzione dopo
     le conseguenze del terremoto che c’era stato in Fira e in Regione,
     perché negli anni successivi al ciclone nessuno ha cercato di capire
     quali erano le conseguenze sulla società e sulla regione. Quindi
BANCHE E FINANZA




  Il Cda della Fira, di cui fanno parte, oltre al presidente Micucci, Giacomo Agostinelli (vice-presidente del Cda), Giordano Albanese (consigliere), Tonino Di Berardino (consigliere), Claudio Di Gennaro
  (consigliere), Nicola Di Marco (consigliere), Andrea Di Prinzio (consigliere), Mario Falconio (consigliere), Marco Fanfani (consigliere)


che passano davanti ai nostri uffici ma che non entrerebbero mai                                        dagli eventi. Un modo per dire che la finanziaria regionale non è il
nei “piani alti” della Fira. Un servizio utile agli utenti che, in qualsiasi                            covo del malaffare. Abbiamo raggruppato i nostri servizi: nei locali
                                                                                                                                                                                                              25
momento della giornata, possono verificare che, dovendo ad esempio                                      che occupavamo prima c’erano due sedi, una per la Fira e una per la
aggiustare casa, ci sono dei finanziamenti magari non solo della                                        Fira servizi, società che era stata creata ad hoc per gestire i mandati
Fira, ma anche di altri enti. Ecco la differenza rispetto al passato:                                   di pagamento per le Asl. L’abbiamo liquidata in un solo anno perché
prima nella Fira si muovevano solo i consulenti, noi vogliamo trattare                                  aveva solo uscite per 600mila euro annui, eliminando perdite enormi,
con i cittadini e le imprese. Quest’apertura agli utenti passa anche                                    ma certo non ci si può vantare di aver liquidato una società con tutte
attraverso un nuovo sito internet, che oltre a dare informazioni sulle                                  le persone che ci lavoravano. Al momento siamo l’unica società ad
opportunità attuali e future offerte dalla Fira, vuole essere l’incastro                                aver liquidato un organismo che costituiva un costo per la Regione.
di tutte le opportunità che ci sono sul piano regionale ed europeo. E                                   Ma oggi dobbiamo pensare a risanare ancora la Fira. E dopo la presa
sempre nella volontà di avere un contatto più diretto con i cittadini e                                 di coscienza della situazione e la ricostruzione, con un’inversione di
le aziende, continueremo a spostarci fisicamente organizzando delle                                     tendenza sulle spese, ci siamo riorganizzati con un piano strategico,
giornate informative su tutto il territorio regionale, come abbiamo                                     presentato alla Regione e ai soci bancari, che fotografa la situazione
appena fatto per promuovere il bando per la prima casa, andando                                         attuale della Fira e dà delle prospettive per il futuro attraverso una
persino nei comuni di 1.500 abitanti. Forse i fondi non saranno                                         serie di azioni».
sufficienti per accontentare tutti, visto il boom di domande -che sono                                  Ovvero?
state più di 1.600- ma certamente così abbiamo dato spazio ai più                                        «Le prospettive sono quelle di diventare un punto di riferimento
bravi e non ai più furbi. Ripeto, vogliamo avvicinarci alla comunità                                    per tutto ciò che riguarda la finanza agevolata e lo sviluppo
e far capire che oggi la Fira è al servizio dei cittadini ed è un posto                                 economico dell’Abruzzo. Tra le azioni, la prima dovrebbe essere una
dove si possono trovare delle opportunità».                                                             ricapitalizzazione della finanziaria regionale che le dia autonomia,
Nel piano di risanamento dei conti rientra anche la scelta della                                        perché non si può essere sempre a rimorchio della Regione. Dovrebbe
nuova sede.                                                                                             essere fatta attraverso i fondi Fas, che adesso sono un punto
«Volevamo dare un’entità fisica a quello che era diventato solo un                                      interrogativo, e i fondi propri delle banche. Una società che ha 5milioni
acronimo. E’ stata una scelta strategica quella di una sede dietro la                                   e 100mila euro di capitale sociale non ha grande autosufficienza. Nel
stazione centrale, da dove passano tutti gli abruzzesi, per far capire                                  frattempo abbiamo lavorato per attivare nuovi bandi, tra cui la prima
alla gente che la Fira esiste ed é fatta di persone, non solo da un                                     casa e il turismo; inoltre gestiremo i fondi del protocollo di Kyoto per
nuovo presidente ma anche da persone che non sono state toccate                                         le energie rinnovabili, ed è appena stato pubblicato un bando per la
COVER STORY
     gestione di 24 milioni di euro per il rafforzamento del patrimonio dei
     confidi e per lo start up di nuove piccole imprese innovative: noi ci
     candidiamo a vincerlo per essere il soggetto gestore».
     Sta dicendo alla politica che è ora che la Fira inizi a camminare
     sulle proprie gambe?
     «Fino ad oggi la Fira non ha mai vissuto di vita autonoma, é
     sempre stata uno strumento della Regione, ma una società che
     ha questi numeri non può mettere in campo dei propri prodotti. La
     seconda azione da fare sarebbe quella di mettere in campo misure
     di ingegneria finanziaria (ovvero finanziamenti rotativi e non più a
     pioggia, come vuole l’Europa) a
     sostegno delle piccole e medie
     imprese, e questa è una cosa
                                                                                                                              (nella foto qui sopra) Un particolare interno
     fattibile. Ad esempio, sulla                                                                                             della sede della Fira: un momento di lavoro
                                                                                                                              con Rita Rosano (a destra) e Roberta
     legge 77 su turismo e bed &                                                                                              Ambrosini; (nella foto accanto) il presidente
                                                                                                                              Micucci fotografato insieme ai responsabili
     breakfast é stata fatta un’opera                                                                                         Maria Gabriella Pagano e Andrea Di Nizio

     di ricognizione sullo stato di
     passività e abbiamo trovato fondi                                                                                     di risorse per lo start up,
     non usati per bandi precedenti                                                                                        l’innovazione e il consolidamento
     che ora sono tornati disponibili,                                                                                     delle imprese in sofferenza».
     così come per la legge 25 sulla                                                                                       Le banche in questo hanno
     prima casa. E si é creato un bando che addirittura ha coperto due            un ruolo fondamentale e voi raggruppate le quattro principali
     annualità. Questo dimostra che ci sono somme che si possono                  casse di risparmio abruzzesi.
26
     rimettere sul territorio. E ancora, la Regione potrebbe rifinanziare la      «E’ un ruolo fondamentale quello delle banche, con cui avere una
     legge 16 per le attività produttive, anche se oggi avrebbe bisogno           sinergia strettissima: a me piace pensare che in questo motore
     di correttivi: questa é un’altra emergenza che il Cda ha dovuto              economico che si va a disegnare, la Fira potrebbe essere la cinghia di
     affrontare perché questa legge aveva delle criticità intrinseche che         trasmissione di questi ingranaggi perché è l’elemento che mette insieme
     hanno determinato una morosità da parte di aziende beneficiarie              istituzioni e banche. E non disdegnerei nella creazione di una cabina di
     che ha superato ogni soglia di guardia. Il problema è stato affrontato       regìa, che potrebbe essere la stessa Fira, anche il ruolo dell’università
     con determinazione dall’attuale Cda, che con apposita task-force             che abbiamo sul territorio -penso alle facoltà di Economia e Scienze
     ha creato le condizioni per un monitoraggio costante e cominciato            manageriali- avvalendoci dei suoi studi per avere la certezza di ciò che
     a ridurre l’indebitamento. Inoltre è stata portata a termine una             facciamo, che un progetto sia attinente e risponda alle aspettative reali
     importante operazione di rimodulazione dei mutui nei confronti di            del territorio».
     circa 40 aziende beneficiarie, che ha consentito un riallineamento           Dopo un anno e mezzo di lavoro si può ormai fare un bilancio
     delle relative posizioni debitorie, concedendo alle stesse il vantaggio      dell’attività svolta.
     di un prolungamento dei mutui con relativo abbassamento delle rate.          «Abbiamo ristrutturato la società togliendo il superfluo e l’inutile e
     Questa attività ha consentito di salvaguardare la Regione Abruzzo dal        invertito i dati di bilancio, dando un nuovo corso e una nuova immagine
     pericolo di dover attivare, in un momento particolarmente difficile, le      alla Fira. Uno dei primi atti che ho voluto fare é stato quello di costituirci
     garanzie poste a compensazione dei mutui sottoscritti dalla Fira su          parte civile nel processo, e spero venga dimostrato che la società, che
     mandato della stessa Regione, rischiando di creare una situazione            adesso è sana, ha subìto un danno notevole».
     di deficit non facilmente riparabile, trattandosi di un importo vicino       Lei ha una lunga esperienza amministrativa: è stato per un
     ai 150 milioni di euro. Sulle misure per le piccole e medie imprese la       decennio sindaco di Rapino, ma anche vicepresidente dell’Ente
     Regione è in ritardo perché oggi è presa dai problemi della sanità e         Parco Majella e dell’Ater di Chieti.
     della ricostruzione, ma noi possiamo dare suggerimenti ed agevolare          «Cerco di mettere a disposizione la mia esperienza di amministratore
     questi processi. Si deve creare un circolo virtuoso con le banche, i         perchè la Fira non ha bisogno solo di tecnici ed esperti del settore
     confidi (e la loro riforma va in questa direzione perché avere confidi       -come quelli presenti nel Cda- ma credo che la scelta del mio nome
     più grandi e forti consente di avere partners credibili) e le associazioni   sia stata dovuta al fatto che era necessario qualcuno che guidasse un
     di imprenditori, in modo da associare negli anni un flusso continuo          progetto di respiro più ampio»
BANCHE E FINANZA

    UN NUOVO UFFICIO PER I FONDI DELLA COMUNITÁ EUROPEA

    Nell’ambito della strategia di riorganizzazione dei servizi e degli uffici della Fira
    per renderli maggiormente rispondenti alle esigenze del territorio, e in particolare
    a quelle che vengono dagli industriali, è nato il nuovo Ufficio Relazioni Estere, già
    attivo. Lo scopo è quello di intercettare i fondi diretti della Comunità Europea. Spiega
    il presidente Micucci: «Di recente ho letto delle dichiarazioni di Confindustria che
    lamentava la mancanza di una struttura dedicata ad accompagnare nella captazione
    dei fondi europei le piccole e medie imprese, oltre che gli enti. Noi vogliamo essere il
    punto di riferimento dell’Abruzzo, visto che siamo il braccio operativo della Regione,
    per accompagnare le aziende nell’internazionalizzazione e per proporre agli enti locali
    nuove possibilità di finanziamento, tenendo conto che l’85% dei fondi europei sono
    quelli che bisogna andare a prendersi perché vengono messi a bando, e oggi l’Abruzzo             Lo staff dell’Ufficio Relazioni Estere: Rita Rosano (a sinistra) e
                                                                                                     Federica Trovarelli, insieme al presidente Micucci
    non è sufficientemente organizzato per intercettarli. É stato un mio progetto, condiviso
    dal Cda, quello dell’Ufficio Relazioni Estere, proprio per cercare nuovi fondi. Lo abbiamo organizzato al momento con due unità di personale
    -sempre nell’ottica della valorizzazione del personale esistente- che hanno già iniziato una formazione specifica ed un master in Progettazione
    europea, oltre che uno stage della durata complessiva di un anno che periodicamente vanno a seguire a Bruxelles. Lì i nostri dipendenti faranno
    da ponte tra la Fira e gli uffici della Regione a Bruxelles: in questo modo, stando sul posto, iniziamo ad introdurci in tutti i settori ed acquisiamo
    il piccolo vantaggio di avere notizie di prima mano. Lo stesso ufficio ha poi il compito fondamentale di veicolare queste opportunità sul territorio.
    Ormai le risorse sono sempre meno quindi cerchiamo di lavorare al contrario rispetto a quanto accaduto in passato, cioè di non privilegiare i
    pochi ma di dare pari opportunità a tutti».
                                                                                                                                                                          27

Quindi cosa vede nel futuro della Fira?                                                 fosse coinvolta per esempio nella ristrutturazione delle aree di risulta
«Il mio mandato scade il prossimo anno ma mi piacerebbe, a lungo                        di Pescara perché ha delle potenzialità straordinarie. Ma abbiamo
termine, che la finanziaria regionale diventasse il motore della                        ereditato delle macerie troppo pesanti, pesantissime, ci vorrà del
regione, seguendo l’esempio della finanziaria regionale del Friuli, che                 tempo».
gestisce anche gli aeroporti. Mi piacerebbe che un domani la Fira




  Il presidente Rocco Micucci insieme al suo team

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  • 1. POSTE ITALIANE SPA -SPED. IN ABB. POST.- DL. 353/2003 (CONV IN L.27/02/04 N.46) ART.1 COMMA1 PE/AUT N.149/2007 -BIMESTRALE- ANNO V N.9 € 2,00 All’interno - INFRASTRUTTURE - A colloquio con Cristiana Coppola, vice presidente di Confindustria per il Mezzogiorno AGOSTO / SETTEMBRE 2011 Rocco Micucci, presidente Fira INTERVISTA A GIANNI CHIODI Abruzzo Economia - agosto/settembre 2011 «Adesso l’Abruzzo 2.0» punto AUTOMOTIVE Ecco il polo d’innovazione e a capo MARCA ADRIATICA Parla il governatore del Molise Michele Iorio
  • 2. COVER STORY Fira punto e a capo 22 Il nuovo corso della Finanziaria regionale passa per un piano strategico di ricostruzione economica e d’immagine, all’insegna della trasparenza e dell’apertura ai cittadini e alle imprese. Il presidente Rocco Micucci: «Così ci siamo reinventati facendo i conti anche con la carenza di fondi. Ora sarebbe necessaria una massiccia ricapitalizzazione per iniziare a camminare con le nostre gambe»
  • 3. COVER STORY foto di Andrea Straccini L a Fira ricomincia da una nuova sede. Un anno e mezzo dopo l’insediamento del presidente Rocco Micucci, che ha avviato una fase di massiccia ricostruzione dell’ente strumentale della Regione sul piano economico e finanziario ma anche di immagine, è nella nuova struttura di via Ferrari a Pescara, proprio alle spalle della stazione centrale, che si materializza il corso nuovo della Finanziaria Regionale Abruzzese. La Fira é una società per azioni con capitale misto pubblico-privato di 5milioni e 100mila euro, partecipata al 51% dalla Regione Abruzzo ed al 49% da banche operanti sul territorio. Si occupa prevalentemente della gestione di leggi agevolative attraverso l’applicazione di bandi che prevedono la gestione di fondi europei, nazionali e regionali e rappresenta lo strumento di attuazione della programmazione economica regionale. Dietro il trasloco dalla 23 centralissima via Parini a questa nuova sede fronte strada, con le vetrate aperte sul marciapiede, non c’è solo una scelta economica di risparmio del canone annuale, ma una precisa strategia di trasparenza e apertura ai cittadini per dimostrare che «siamo una finanziaria che fa e che fa per tutti» dice il presidente Micucci. Originario di Rapino, dove tuttora vive, 47 anni, il presidente in carica dal novembre 2009 è anche il componente più giovane del Cda. Del nuovo corso della Fira e di come si è reinventata dopo lo scandalo del 2006, facendo anche i conti con la carenza di fondi, Micucci parla in questa intervista ad Abruzzo Economia proprio all’interno dei nuovi uffici -in cui si stanno ancora aprendo gli scatoloni- che saranno inaugurati a settembre ma che sono già attivi a pieno regime. Tre piani (per un totale di 770 metriquadrati lordi), uno dedicato al front- office, quindi all’accoglienza e all’informazione degli utenti, con una vetrina interattiva, in funzione a breve, che consentirà agli utenti di interagire con i servizi della società anche ad uffici chiusi. Al primo piano gli uffici, all’ultimo l’amministrazione. «Abbiamo voluto creare molti spazi comuni come punto d’incontro ed anche luoghi dedicati alla formazione continua dei dipendenti, che al momento sono dodici impiegati a tempo indeterminato a cui si aggiunge qualche collaboratore» spiega il presidente. Quali sono le linee-guida del nuovo corso della Fira? «Vogliamo ridare un ruolo alla finanziaria regionale -che amo si chiami così, come accade in ciascuna regione, anche se ci tengo a dire che non ho voluto cancellarne il nome quando tutti lo suggerivano- rispondendo
  • 4. COVER STORY 24 l’opera di ricostruzione è stata pesantissima e improntata ad un rigore di gestione che togliesse le spese inutili: a dicembre 2009, appena Vogliamo essere un punto di entrati, abbiamo dovuto approvare un bilancio in forte passivo, senza riferimento per lo sviluppo economico che su quel bilancio avessimo interferito. Adesso abbiamo più che dimezzato le perdite e possiamo guardare un pò più positivamente dell’Abruzzo, una finanziaria che fa e al futuro». che fa per tutti Della trasparenza lei ha fatto un punto cardine del suo mandato, e dopo quello che è accaduto non poteva alle normative europee e a quelle impartite dalla Banca d’Italia per le essere diversamente. finanziarie. Nell’ambito di questo ruolo di nuovo operatore finanziario «Nei nuovi uffici abbiamo creato un territoriale, è naturale che Fira SpA, in quanto società finanziaria front-office per l’accoglienza, che avrà della Regione Abruzzo, intenda proporsi nel panorama regionale con anche la prima vetrina interattiva progetti concreti, finalizzati ad agevolare le opportunità di crescita touch screen di Pescara, per e di sviluppo derivanti dalle dinamiche economiche e sociali in atto. arrivare a quei cittadini Allo scopo è stato stilato un piano strategico per i prossimi anni che passa per la gestione di leggi agevolative, il rilascio di garanzie Rocco Micucci, presidente della Fira; (in alto) uno scatto alle piccole e medie imprese, la predisposizione di strumenti esterno della sede a Pescara in via Ferrari di ingegneria finanziaria e la consulenza agli enti locali. Siamo partiti un anno e mezzo fa da una massiccia ricostruzione dopo le conseguenze del terremoto che c’era stato in Fira e in Regione, perché negli anni successivi al ciclone nessuno ha cercato di capire quali erano le conseguenze sulla società e sulla regione. Quindi
  • 5. BANCHE E FINANZA Il Cda della Fira, di cui fanno parte, oltre al presidente Micucci, Giacomo Agostinelli (vice-presidente del Cda), Giordano Albanese (consigliere), Tonino Di Berardino (consigliere), Claudio Di Gennaro (consigliere), Nicola Di Marco (consigliere), Andrea Di Prinzio (consigliere), Mario Falconio (consigliere), Marco Fanfani (consigliere) che passano davanti ai nostri uffici ma che non entrerebbero mai dagli eventi. Un modo per dire che la finanziaria regionale non è il nei “piani alti” della Fira. Un servizio utile agli utenti che, in qualsiasi covo del malaffare. Abbiamo raggruppato i nostri servizi: nei locali 25 momento della giornata, possono verificare che, dovendo ad esempio che occupavamo prima c’erano due sedi, una per la Fira e una per la aggiustare casa, ci sono dei finanziamenti magari non solo della Fira servizi, società che era stata creata ad hoc per gestire i mandati Fira, ma anche di altri enti. Ecco la differenza rispetto al passato: di pagamento per le Asl. L’abbiamo liquidata in un solo anno perché prima nella Fira si muovevano solo i consulenti, noi vogliamo trattare aveva solo uscite per 600mila euro annui, eliminando perdite enormi, con i cittadini e le imprese. Quest’apertura agli utenti passa anche ma certo non ci si può vantare di aver liquidato una società con tutte attraverso un nuovo sito internet, che oltre a dare informazioni sulle le persone che ci lavoravano. Al momento siamo l’unica società ad opportunità attuali e future offerte dalla Fira, vuole essere l’incastro aver liquidato un organismo che costituiva un costo per la Regione. di tutte le opportunità che ci sono sul piano regionale ed europeo. E Ma oggi dobbiamo pensare a risanare ancora la Fira. E dopo la presa sempre nella volontà di avere un contatto più diretto con i cittadini e di coscienza della situazione e la ricostruzione, con un’inversione di le aziende, continueremo a spostarci fisicamente organizzando delle tendenza sulle spese, ci siamo riorganizzati con un piano strategico, giornate informative su tutto il territorio regionale, come abbiamo presentato alla Regione e ai soci bancari, che fotografa la situazione appena fatto per promuovere il bando per la prima casa, andando attuale della Fira e dà delle prospettive per il futuro attraverso una persino nei comuni di 1.500 abitanti. Forse i fondi non saranno serie di azioni». sufficienti per accontentare tutti, visto il boom di domande -che sono Ovvero? state più di 1.600- ma certamente così abbiamo dato spazio ai più «Le prospettive sono quelle di diventare un punto di riferimento bravi e non ai più furbi. Ripeto, vogliamo avvicinarci alla comunità per tutto ciò che riguarda la finanza agevolata e lo sviluppo e far capire che oggi la Fira è al servizio dei cittadini ed è un posto economico dell’Abruzzo. Tra le azioni, la prima dovrebbe essere una dove si possono trovare delle opportunità». ricapitalizzazione della finanziaria regionale che le dia autonomia, Nel piano di risanamento dei conti rientra anche la scelta della perché non si può essere sempre a rimorchio della Regione. Dovrebbe nuova sede. essere fatta attraverso i fondi Fas, che adesso sono un punto «Volevamo dare un’entità fisica a quello che era diventato solo un interrogativo, e i fondi propri delle banche. Una società che ha 5milioni acronimo. E’ stata una scelta strategica quella di una sede dietro la e 100mila euro di capitale sociale non ha grande autosufficienza. Nel stazione centrale, da dove passano tutti gli abruzzesi, per far capire frattempo abbiamo lavorato per attivare nuovi bandi, tra cui la prima alla gente che la Fira esiste ed é fatta di persone, non solo da un casa e il turismo; inoltre gestiremo i fondi del protocollo di Kyoto per nuovo presidente ma anche da persone che non sono state toccate le energie rinnovabili, ed è appena stato pubblicato un bando per la
  • 6. COVER STORY gestione di 24 milioni di euro per il rafforzamento del patrimonio dei confidi e per lo start up di nuove piccole imprese innovative: noi ci candidiamo a vincerlo per essere il soggetto gestore». Sta dicendo alla politica che è ora che la Fira inizi a camminare sulle proprie gambe? «Fino ad oggi la Fira non ha mai vissuto di vita autonoma, é sempre stata uno strumento della Regione, ma una società che ha questi numeri non può mettere in campo dei propri prodotti. La seconda azione da fare sarebbe quella di mettere in campo misure di ingegneria finanziaria (ovvero finanziamenti rotativi e non più a pioggia, come vuole l’Europa) a sostegno delle piccole e medie imprese, e questa è una cosa (nella foto qui sopra) Un particolare interno fattibile. Ad esempio, sulla della sede della Fira: un momento di lavoro con Rita Rosano (a destra) e Roberta legge 77 su turismo e bed & Ambrosini; (nella foto accanto) il presidente Micucci fotografato insieme ai responsabili breakfast é stata fatta un’opera Maria Gabriella Pagano e Andrea Di Nizio di ricognizione sullo stato di passività e abbiamo trovato fondi di risorse per lo start up, non usati per bandi precedenti l’innovazione e il consolidamento che ora sono tornati disponibili, delle imprese in sofferenza». così come per la legge 25 sulla Le banche in questo hanno prima casa. E si é creato un bando che addirittura ha coperto due un ruolo fondamentale e voi raggruppate le quattro principali annualità. Questo dimostra che ci sono somme che si possono casse di risparmio abruzzesi. 26 rimettere sul territorio. E ancora, la Regione potrebbe rifinanziare la «E’ un ruolo fondamentale quello delle banche, con cui avere una legge 16 per le attività produttive, anche se oggi avrebbe bisogno sinergia strettissima: a me piace pensare che in questo motore di correttivi: questa é un’altra emergenza che il Cda ha dovuto economico che si va a disegnare, la Fira potrebbe essere la cinghia di affrontare perché questa legge aveva delle criticità intrinseche che trasmissione di questi ingranaggi perché è l’elemento che mette insieme hanno determinato una morosità da parte di aziende beneficiarie istituzioni e banche. E non disdegnerei nella creazione di una cabina di che ha superato ogni soglia di guardia. Il problema è stato affrontato regìa, che potrebbe essere la stessa Fira, anche il ruolo dell’università con determinazione dall’attuale Cda, che con apposita task-force che abbiamo sul territorio -penso alle facoltà di Economia e Scienze ha creato le condizioni per un monitoraggio costante e cominciato manageriali- avvalendoci dei suoi studi per avere la certezza di ciò che a ridurre l’indebitamento. Inoltre è stata portata a termine una facciamo, che un progetto sia attinente e risponda alle aspettative reali importante operazione di rimodulazione dei mutui nei confronti di del territorio». circa 40 aziende beneficiarie, che ha consentito un riallineamento Dopo un anno e mezzo di lavoro si può ormai fare un bilancio delle relative posizioni debitorie, concedendo alle stesse il vantaggio dell’attività svolta. di un prolungamento dei mutui con relativo abbassamento delle rate. «Abbiamo ristrutturato la società togliendo il superfluo e l’inutile e Questa attività ha consentito di salvaguardare la Regione Abruzzo dal invertito i dati di bilancio, dando un nuovo corso e una nuova immagine pericolo di dover attivare, in un momento particolarmente difficile, le alla Fira. Uno dei primi atti che ho voluto fare é stato quello di costituirci garanzie poste a compensazione dei mutui sottoscritti dalla Fira su parte civile nel processo, e spero venga dimostrato che la società, che mandato della stessa Regione, rischiando di creare una situazione adesso è sana, ha subìto un danno notevole». di deficit non facilmente riparabile, trattandosi di un importo vicino Lei ha una lunga esperienza amministrativa: è stato per un ai 150 milioni di euro. Sulle misure per le piccole e medie imprese la decennio sindaco di Rapino, ma anche vicepresidente dell’Ente Regione è in ritardo perché oggi è presa dai problemi della sanità e Parco Majella e dell’Ater di Chieti. della ricostruzione, ma noi possiamo dare suggerimenti ed agevolare «Cerco di mettere a disposizione la mia esperienza di amministratore questi processi. Si deve creare un circolo virtuoso con le banche, i perchè la Fira non ha bisogno solo di tecnici ed esperti del settore confidi (e la loro riforma va in questa direzione perché avere confidi -come quelli presenti nel Cda- ma credo che la scelta del mio nome più grandi e forti consente di avere partners credibili) e le associazioni sia stata dovuta al fatto che era necessario qualcuno che guidasse un di imprenditori, in modo da associare negli anni un flusso continuo progetto di respiro più ampio»
  • 7. BANCHE E FINANZA UN NUOVO UFFICIO PER I FONDI DELLA COMUNITÁ EUROPEA Nell’ambito della strategia di riorganizzazione dei servizi e degli uffici della Fira per renderli maggiormente rispondenti alle esigenze del territorio, e in particolare a quelle che vengono dagli industriali, è nato il nuovo Ufficio Relazioni Estere, già attivo. Lo scopo è quello di intercettare i fondi diretti della Comunità Europea. Spiega il presidente Micucci: «Di recente ho letto delle dichiarazioni di Confindustria che lamentava la mancanza di una struttura dedicata ad accompagnare nella captazione dei fondi europei le piccole e medie imprese, oltre che gli enti. Noi vogliamo essere il punto di riferimento dell’Abruzzo, visto che siamo il braccio operativo della Regione, per accompagnare le aziende nell’internazionalizzazione e per proporre agli enti locali nuove possibilità di finanziamento, tenendo conto che l’85% dei fondi europei sono quelli che bisogna andare a prendersi perché vengono messi a bando, e oggi l’Abruzzo Lo staff dell’Ufficio Relazioni Estere: Rita Rosano (a sinistra) e Federica Trovarelli, insieme al presidente Micucci non è sufficientemente organizzato per intercettarli. É stato un mio progetto, condiviso dal Cda, quello dell’Ufficio Relazioni Estere, proprio per cercare nuovi fondi. Lo abbiamo organizzato al momento con due unità di personale -sempre nell’ottica della valorizzazione del personale esistente- che hanno già iniziato una formazione specifica ed un master in Progettazione europea, oltre che uno stage della durata complessiva di un anno che periodicamente vanno a seguire a Bruxelles. Lì i nostri dipendenti faranno da ponte tra la Fira e gli uffici della Regione a Bruxelles: in questo modo, stando sul posto, iniziamo ad introdurci in tutti i settori ed acquisiamo il piccolo vantaggio di avere notizie di prima mano. Lo stesso ufficio ha poi il compito fondamentale di veicolare queste opportunità sul territorio. Ormai le risorse sono sempre meno quindi cerchiamo di lavorare al contrario rispetto a quanto accaduto in passato, cioè di non privilegiare i pochi ma di dare pari opportunità a tutti». 27 Quindi cosa vede nel futuro della Fira? fosse coinvolta per esempio nella ristrutturazione delle aree di risulta «Il mio mandato scade il prossimo anno ma mi piacerebbe, a lungo di Pescara perché ha delle potenzialità straordinarie. Ma abbiamo termine, che la finanziaria regionale diventasse il motore della ereditato delle macerie troppo pesanti, pesantissime, ci vorrà del regione, seguendo l’esempio della finanziaria regionale del Friuli, che tempo». gestisce anche gli aeroporti. Mi piacerebbe che un domani la Fira Il presidente Rocco Micucci insieme al suo team