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Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 1
Raimondo Villano
Il tempo scolpito
nel silenzio dell’eternità.
Ruolo delle tecnologie informatiche
nello sviluppo dello studio e della
diffusione della storia sanitaria
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità2
Manifestazione di Presentazione con l’Alto Patrocinio di:
Ministero dei Beni e le Attività Culturali
Edito con il Patrocinio di:
Pontificia Accademia Tiberina
Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria
Nobile Collegio Chimico Farmaceutico
Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali
Norman Academy of the State of Florida USA and of the Republic of the Gambia
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 3
Cigola la carrucola del pozzo
l’acqua sale alla luce e vi si fonde.
Trema un ricordo nel ricolmo secchio,
nel puro cerchio un’immagine ride.
Accosto il volto a evanescenti labbri:
si deforma il passato, si fa vecchio,
appartiene ad un altro...
Ah che già stride
la ruota, ti ridona all’atro fondo,
visione, una distanza ci divide.
Eugenio Montale
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità4
Parte Prima
“Voglio imparare i tempi della memoria
perché mi hai insegnato, dove sei,
che il mio futuro è nel nostro passato (...)
si perdono nel vento come cenere
i segni della vita”
Ugo Ronfani
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 5
Ruolo delle tecnologie informatiche nello sviluppo dello
studio e della diffusione della storia sanitaria(149)
l convergere di informatica e telecomunicazioni (telematica), catalizzato
dall’abbattimento dei costi di eleborazione e di memorizzazione e dai paralleli
miglioramenti nelle tecnologie numeriche di trasmissione, caratterizza il nostro
tempo più di ogni altra conquista tecnologica favorendo la realizzazione di una
società globale dell’informazione con la comunicazione bidirezionale del flusso
informativo basata su meccanismi di domanda e risposta (interattività), con
l’integrazione dei diversi media della comunicazione vocale, testuale e visiva
(multimedialità), per mezzo di apparecchi che fondono le funzioni di televisore e
computer (telecomputer), con la riproduzione artificiale tridimensionale della realtà
(realtà virtuale) ed attraverso le reti di trasmissione dati(150)
.
Dall’affermazione, nel decennio a partire dal 1983, su vasta scala del personal
computer come paradigma dominante del settore si è giunti alla nuova fase che
presenta una rete di distribuzione comune (la cosiddetta autostrada
dell’informazione) al centro della galassia informatica e gradualmente tendente a
sostituire le precedenti reti telefoniche, televisive e di calcolatori con un profondo
impatto sui tre settori coinvolti.
_________________
(149) Tratto da: R. Villano “Trattato di Storia della Farmacia. Strutturalismo e ontologia - uomini ed
opere - aspetti tecnici, artistici e culturali - virtù, etica ed estetica” Capitolo “Considerazioni”, volume
4° (Ed. Chiron Hystart dpt, ISBN, 4 volumi, pag. 1635; in corso di correzione e di prossima stampa).
(150) Raimondo Villano, Verso la Società Globale dell’Informazione, Eidos, 1996, pag. 194.
I
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità6
La prima highway internazionale, un’autostrada dell’informazione, anzi, ancor più
che un’autostrada, una ramificata e complessa rete stradale digitale, è Internet che a
partire dagli anni novanta, con la diffusione degli strumenti informatici, è diventata di
massa. In essa le informazioni a pacchetti di 53 bytes viaggiano su linee di
comunicazione velocissime, che consentono il trasferimento di 155 Mbit/s, il che può
significare teletrasmettere un intero quotidiano in pochi secondi.
Una corretta programmazione consentirà sempre più di godere appieno tutti questi
incredibili vantaggi, così che le città tenderanno ad evolversi da mucchi di edifici
scollegati in nodi efficaci di flussi sistematici: le città cablate.
Nell’ambito del lavoro oggi i computer sono strumenti di estrema utilità
nell’accelerazione e nell’ottimizzazione delle funzioni. Essi, ormai, consentono anche
a più persone collegate a computer diversi e molto distanti tra loro di lavorare su uno
stesso documento e, all’occorrenza, anche in videoconferenza.
Nell’ambito dell’editoria con le highway in rete possono essere riversati tutti i
documenti integrali ed i materiali ufficiali prodotti durante i meeting e le
manifestazioni ed i protagonisti dell’evento possono anche essere interpellati o
comunicare via posta elettronica. I mass media hanno l’opportunità di trasformarsi in
timonieri della navigazione elettronica per aiutare i Prosumer, come Alvin Toeffler
definisce i consumatori-produttori di informazione: coloro, cioè, che si costruiscono
da soli la loro informazione attingendo dall’immensa riserva di informazioni che
viaggia in rete. Le strade che si aprono sono moltissime. Si può seguire lo sviluppo in
tempo reale delle notizie, si possono scandagliare le annate passate, leggere articoli
mai stampati, consultare un’infinità di fondi e di testi originali, compiere ricerche
personali e stampare i documenti che interessano. Grazie alle reti possono essere
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 7
messe a disposizione di tutti anche informazioni specializzate che trovano
difficilmente un mercato nella carta stampata.
Nell’approdo al multimediale vi è anche una nuova area editoriale che si occupa della
pubblicazione dei cd-rom e dei dvd che, oltre alle tradizionali informazioni scritte ed
alle immagini immagazzinate in notevoli quantità su pochi centimetri quadrati di
supporto in vinile, offrono all’utente la possibilità di avere animazioni e suoni. Su un
solo dvd può esser messo l’equivalente di una biblioteca di circa 1000 volumi (con
centinaia di migliaia di voci e argomenti, migliaia di monografie approfondite, decine
di migliaia di immagini e con l’aggiunta di decine di video animazioni, decine di
mappe e centinaia di suoni) ed è aggiornabile periodicamente e personalizzabile
attraverso un sito Internet di riferimento aperto dalla società editrice.
Per un editore, dunque, sotto il profilo informatico multimediale, oggi è il momento
più stimolante dai tempi di Gutenberg.
Il miglioramento della qualità delle relazioni con gli utenti non passa più solo per la
riduzione dei tempi di accesso nel fornire informazioni e servizi ma anche per
l’obiettivo di far giungere direttamente sul personal computer degli utenti quanto
serve loro.
Computer e modem, poi, permettono di accedere anche a corsi interattivi di studio
(cyberschool) ed a ricerche bibliografiche.
Nell’ambito dei beni culturali storici ed artistici, poi, le principali applicazioni
informatiche sono tese a favorire lo sviluppo di servizi telematici avanzati a supporto
della catalogazione diagnostica per il restauro, della cartografia, della videomusealità
nonché del rilancio di intere aree tendendo a garantire scambi continui di
informazioni fra tutti gli operatori sia interni che esterni all’area interessata.
Può, ancora, essere attivato il servizio in rete di Biblioteche che consente di
consultare testi preziosi e non accessibili ordinariamente, nonché l’ipertesto(151)
che
illustra in maniera dinamica e interattiva luoghi, documenti, opere, in italiano ed in
altre lingue su opzione(152)
.
La versione può essere ampliata in modo da consentire la navigazione secondo
percorsi: ad esempio, per un palazzo storico, la storia, l’architettura, la pinacoteca.
Ma si può fare ancora di più, come la riproduzione virtuale del bene culturale in cui
le varie parti sono renderizzate(153)
e standardizzate(154)
.
Con questa tecnica il visitatore può accedere e muoversi all’interno di uno spazio
espositivo che riproduce quello reale: partendo dalla piantina dell’edificio, entra
direttamente, a sua scelta, nelle varie sale, rappresentate da pareti complete di quadri
_________________
(151) Libro mutante, Ipertesto: si comincia il primo breve capitolo, poi si sceglie subito, ad un bivio
elettronico, se proseguire in modo tradizionale andando alla pagina 2 oppure soffermarsi su una delle
parole del testo, schiacciare un tasto quando il cursore del computer la incontra sullo schermo e da lì
balzare ad una pagina collegata, seguendo una storia nella storia o un approfondimento nella storia, un
sentiero che si biforca anche centinaia di volte sempre offrendo, però, l’opportunità di tornare alla storia
principale oppure di lasciarla in cambio di altre.
(152) Google, ad esempio, ha stipulato un accordo con le biblioteche dell’Università di Stanford, del
Michigan, di Oxford e con la New York Public Library che si sono rese disponibili a far copiare i propri
volumi a condizione di poter ricevere una copia dell’integrale lavoro digitalizzato.
(153) Cioè ricostruiti secondo il linguaggio Vrlm, lo standard 3D sul web.
(154) Specifiche internazionali Ims per l’e-learning.
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità8
e porte d’accesso, per passare alle sale contigue, scegliendo i filmati dedicati a
ciascuna, può percorrerle seguendo facili indicazioni e selezionare centinaia di opere
appese alle pareti esattamente come sono nella realtà.
Ulteriori modalità di accesso sono la visita guidata tematica oppure la ricerca diretta
per artisti, che rimanda alle schede biografiche di ognuno. Questa tecnica permette,
poi, di dare vita a forme espositive delle opere d’arte del tutto nuove e inesplorate. Il
museo virtuale può aggiungere nuove “stanze” (che non esistono nella realtà) per
mostrare, ad esempio, i molti quadri o documenti che non hanno mai trovato una
collocazione precisa. Sono, inoltre, possibili le creazioni di collegamenti con altre
gallerie, per allestire mostre telematiche o per riportare più opere dello stesso autore,
o con gli archivi, che offrono una più ampia bibliografia sugli artisti o una scheda di
analisi, oppure alla biografia dell’autore, a un glossario che può contenere anche
centinaia di voci dedicate ai termini tecnici, alle scuole artistiche, ad artisti non
presenti, a personaggi centrali della storia dell’arte europea che hanno avuto un
rapporto con gli artisti e con le opere presenti nella Galleria. Il fruitore dell’opera
può, inoltre, accedere ad un Archivio dei confronti che riporta centinaia di opere non
presenti nella Galleria, ma essenziali per la comprensione della carriera di un artista.
In rete come su cd e dvd molte immagini possono essere riprodotte con tecnologia di
compressione basata su algoritmi frattali che non solo garantisce un’altra risoluzione
ma consente all’utente di operare zoomate di avvicinamento sui dettagli.
È possibile, inoltre, ricreare virtualmente beni culturali come sono oggi e come erano
in origine.
Ricorrere all’uso del mezzo di comunicazione multimediale ipertestuale immerso in
realtà virtuale, dunque, ritengo che sostanzialmente crei una situazione percettiva e
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 9
psicologica all’interno della quale il fruitore ritrova simulata una propria esperienza
con una maggiore aderenza alla multidirezionalità propria di ogni vicenda umana(155)
.
È bene, però, tener presente che, nonostante una tale opera non possa considerarsi
affatto surrogatoria della visita reale di un museo, la diffusione di questi mezzi
multimediali, tuttavia, può accrescere il numero delle persone in cui si può suscitare
interesse per la visita di persona del bene culturale in oggetto o per
l’approfondimento delle tematiche in esso trattate.
Ciò nonostante, è opportuno notare che il museo virtuale che può nascere
dall'entusiasmo di alcuni appassionati, dopo il notevole successo iniziale, può subire
nel tempo alterne fortune dovute a problemi nella gestione dei rapporti con il museo
reale per i copyright.
Va considerato, poi, che nelle applicazioni oggi esistenti la grafica è ottima per
comprensibilità e immediatezza; i testi elaborati con rigore, le riproduzioni delle
opere tali da permettere ingrandimenti con buona resa; la navigazione costruita in
modo che il lettore non si perda mai nell'incalzare delle informazioni. Quest’ultima
opportunità aiuta colui che consulta i dati ad orientarsi, a impossessarsi delle sue
coordinate fondamentali.
Le applicazioni in questo settore, però, hanno messo in luce anche i limiti dell’attuale
tecnologia ipermediale, perché comunque l'immagine di un quadro “dal vivo” è
tutt’altra cosa che non l'immagine riprodotta su un monitor, dove è ridotta la
ricchezza della gamma totale del colore e della luminosità, benché le opere
digitalizzate abbiano mantenuto in questo caso un alto livello qualitativo.
Infatti, giungono recenti innalzamenti qualitativi significativi grazie alla scansione
ottica spettrofotometrica(156)
in grado di fornire alta capacità di risoluzione spaziale,
grande profondità di colore e grande fedeltà colorimetrica con l’immagazzinamento
di immagini in base al fattore di riflessione spettrale della luce di ogni singolo punto
(pixel, in termini digitali) dell’oggetto e calcolando le coordinate tridimensionali
nello spazio colorimetrico dell’occhio umano(157)
: in tal modo viene riportato
fedelmente, ad esempio, anche il delicato gioco delle craquelures, le piccole crepe
della tela di un dipinto. Si stanno mettendo a punto, pertanto, metodi di
standardizzazione internazionale di compressione senza perdita di dati che
riproducano la massa di questo tipo di immagini ad altissima risoluzione che pesano
molte centinaia di Mb.
Nel contempo, si profila l’utilizzo su larga scala di questa scansione per il restauro
virtuale che consente il recupero della lettura degli antichi manoscritti in avanzato
stato di degrado, dovuto all’acidificazione della carta e degli inchiostri che li rendono
illeggibili, grazie all’individuazione del tratto del pennino impresso dall’autore
discriminato dall’inchiostro che ha reagito nel tempo con la carta corrodendola.
_________________
(155) Raimondo Villano, Il profumo del tempo. Cenni di arte e storia della Farmacia, cd-rom, edizioni
Eidos, 2002, pag. 1248.
(156) Sistema messo a punto presso l’Istituto Nazionale di Fisica della materia.
(157) Le immagini multispettrali furono utilizzate per la prima volta dalla NASA per progetti spaziali;
tra le interessanti applicazioni iniziali in archeologia ricordo il progetto del prof. Marcello Gigante con
l’Università di Provo nell’Utah per il recupero degli scritti dei papiri della biblioteca perduta di
Ercolano.
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità10
Grazie a questa tecnica, ad esempio, è stato salvato il rarissimo Catalogo
Canevari(158)
.
La tecnologia, comunque, ancora non si sostituisce completamente alla realtà, ma
diventa un mezzo per la valorizzazione della stessa: nel caso di un museo virtuale è
sicuramente uno strumento di divulgazione del patrimonio artistico ma anche di
apprendimento. Ai fini dell’apprendimento ogni reparto può essere collegato a test
valutativi in modo che il navigatore del sito-museo possa acquisire le conoscenze
necessarie a mano a mano che procede nella visita virtuale. A seconda della qualità
dei modelli ricostruiti, poi, potrà rivolgersi anche ad un pubblico di più elevato livello
qual è quello della ricerca. Sviluppi significativi della componente educativa
nell’ambito dei musei sono rilevabili in Gran Bretagna dove c’è anche la
rigorosissima ricostruzione del foro romano a cui il Cultural Virtual Reality Lab di
Ucla lavora dal 1997.
Ci sono, infine, da considerare le notevoli applicazioni per la razionalizzazione e
l’ottimizzazione della gestione degli archivi che consente il reperimento e l’accesso
dei documenti storici con un migliore impiego delle risorse impegnate, l’aumento dei
livelli di produttività degli utenti (studiosi, cultori), il gradimento di qualsivoglia
avventore.
Queste considerazioni possono indurre a razionalizzare le procedure di generazione e
movimentazione dei documenti, a definire efficaci e sempre più ampi e capillari
metodi di conservazione e classificazione dei documenti stessi e a standardizzare le
attrezzature e i materiali atti a contenerli.
Riflettendo, poi, sul fatto che il legame che unisce i nuovi sistemi di
telecomunicazioni e, quindi, lato sensu, i modi della comunicazione fra gli uomini e
la loro vita associativa è molto stretto, molteplici sono gli aspetti esistenziali che
appaiono coinvolgere l’uomo, anche in relazione all’organizzazione delle sue
funzioni e dei suoi spazi collettivi.
Consapevoli del fatto che tutta la storia della comunicazione si può considerare come
il progressivo sforzo dell'uomo di eliminare gli ostacoli che i corpi materiali pongono
alla circolazione delle conoscenze, oggi siamo in un'epoca nuova in cui le
conoscenze, in qualunque forma espresse (immagini, suoni, testi), sempre meno
dipendono da loro corpo materiale e il ciclo di produzione, circolazione, uso e
riproduzione dei contenuti mentali, essendo disincarnato, è sempre più rapido, ubiquo
e abbondante e cambia la vita quotidiana, i processi di lavoro, le strutture
organizzative. Sulle reti i contenuti si trasferiscono tutti allo stesso modo, ad
altissima velocità, in quantità illimitate. I bit, conoscenze poste in forma pubblica e,
quindi, scambiabile ma pressoché immateriale, non hanno limiti di tempo, di spazio,
di scarsità, che affliggono gli atomi pesanti, scomodi e lenti, in cui, fino a oggi, i
contenuti hanno dovuto incorporarsi(159)
.
_________________
(158) Catalogo manoscritto autografo dell’antica raccolta libraria del medico genovese Demetrio
Canevari, vissuto a Roma e curante dei familiari del Pontefice, redatta nel 1625: oltre 2400 opere di
medicina, filosofia, matematica, astronomia, geografia dal Quattrocento ai primi del Seicento custodite
presso la Biblioteca Civica Berio di Genova.
(159) Nicholas Negroponte, Essere digitali, Sperling & Kupfer 1985; Media Lab. MIT di Boston,
U.S.A, 1993.
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 11
In sostanza, alla luce dell'espressione di libertà individuale, la rivoluzione digitale
non crea, ma amplifica con l'efficacia di una grande innovazione tecnologica la
tendenza a un uso sempre più capillare e potente della conoscenza nella vita sociale e
organizzativa in cui il grado di libertà degli individui dovrebbe essere maggiore.
L’operazione meritevole di riflessione che ci si può accingere a realizzare è, dunque,
quella di riproporre in forma nuova la memoria dei documenti storici della
professione che ne rappresentino l'essenza stessa dell'esistenza. Ma di quale
professione? Di una professione ricostruibile su base documentale che si riproduce
per immagini, per informazioni e per esasperate operazioni logiche.
Seguendo questo ragionamento, il concetto di narrazione storica si arricchisce di
valenze del tutto nuove: è l’archivio delle tracce dell'immagine fisica dei documenti
elaborate multimedialmente.
Prende, dunque, corpo l'esigenza di interrogarsi su quali reali bisogni ipotecare le
scelte future e quali abitudini o quali comportamenti occorre conservare affinché si
realizzi un aspetto non secondario della continuità, dell’accrescimento e
dell’approfondimento sia degli studi che della divulgazione storica fra passato e
futuro.
Tuttavia, in siffatti processi il rischio che si corre in eventuale ambito non
professionale è di generare “artefatti”, ovvero che, nel lodevole intento di tutelare il
destino della “memoria” di un documento e contemporaneamente prolungare il
“tempo” della sua vita e moltiplicare le opportunità di fruizione, si elaborino tracce
del documento stesso che, di fatto, generano una percezione erronea di ciò che si
suppone essere la condizione reale.
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità12
In ogni caso, non va ignorata l’opportunità di evitare i fasti di uno sviluppo
telematico dello studio e della diffusione della storia della Farmacia per riflettere
maggiormente sulle ipotetiche contraddizioni che in esso si potrebbero configurare.
Internet, infatti, può essere espressione di socializzazione in un vicinato digitale dove
lo spazio fisico è irrilevante ma anche espressione di solitudine in cui l'uomo in una
sorta di nomadismo psichico perde il bene prezioso di saper fare fisicamente
esperienze.
Emerge, inoltre, che la telecomunicazione, istantanea ed invisibile nel suo tempo e
nel suo percorso di trasmissione, destabilizza profondamente il quadro delle referenze
abituali nella comunicazione interpersonale tradizionalmente legata alla fisicità, alla
durata dello spostamento ed all'incontro. Con l’immagine dei documenti sullo
schermo e con le realizzazioni multimediali e virtuali si istituisce una nuova
definizione e distribuzione delle risorse interazionali: lo schermo trasforma e
rimodella la situazione d'interazione attraverso la scelta dei piani, della profondità di
campo e attraverso la scelta dell'inquadratura.
Però è ormai evidente la percezione del p.c. come moltiplicatore delle capacità
individuali, come avvio di un'avventura fuori dalla passività quotidiana e dalla
serialità tipica della società industriale matura in cui, tra l’altro, si discute della
velocità come valore fondante dei nostri tempi che espelle la lentezza come un
disvalore(160)
e, nel contempo, si pone il problema della gestione del "tempo liberato"
dall’attività lavorativa nella vita delle persone. Una rivoluzione nella gestione del
tempo e non solo: interattività e libertà di scelta sono forse il risvolto che assume
nella comunicazione il desiderio di personalizzazione e di individuazione dalla massa
sociale (io scelgo, quindi sono).
L'introduzione di nuove tecnologie, nei processi, nei prodotti e nei servizi dà luogo,
ancora, al modificarsi anche delle interazioni spaziali che tendono ad evolvere verso
nuove forme di organizzazione sempre più complesse: oltre a cambiare, infatti, i
tradizionali fattori di localizzazione dei beni culturali e dei servizi, soprattutto il
legame stretto che intercorre fra territorio e telecomunicazioni si configura come
ipotesi di lavoro di notevole rilievo sulla quale impegnarsi per la realizzazione di un
progetto di “cablaggio” di rete o, in subordine, di un iniziale nodo sinaptico di web-
link.
Questa è un'idea nata dalla convinzione che, attraverso un uso corretto
dell'innovazione tecnologica, si può ottenere il ridisegno formale e la semplificazione
dei problemi relativi all'organizzazione ed alla gestione allocativa territoriale dei beni
culturali storico-farmaceutici ed alla relativa promozione e diffusione.
_________________
(160) In relazione a tale considerazione è il caso di fare solo un accenno al passaggio che le nuove
tecnologie possono consentire: dallo spazio-tempo definibile antico il cui spazio è estensivo e
caratterizzato da una lunga durata che prende il sopravvento sulla corta durata, al tempo intensivo delle
macchine, in una immagine del tempo che è una immagine di velocità in cui le nuove tecnologie
consentono di scoprire le piccole affinità, l'equivalente, andando a cavallo del tempo e in uno spazio
propriamente virtuale e veloce, ovvero la “trogosfera”, in cui tempo e spazio non sono più dell'uomo ma
delle macchine stesse e sono manipolabili, ed in cui è possibile giungere a riconoscere addirittura che la
velocità non sia più un mezzo ma un luogo.
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 13
La risorsa dei beni culturali farmaceutici, infatti, soprattutto in conseguenza della sua
localizzazione casuale e del fenomeno dello spontaneismo dei cultori, si presenta con
una serie di nuclei e poli espositivi e/o museali, spesso di piccolissime dimensioni
che, pur raggiungendo il massimo di visibilità e, invero, sovente della qualità, non
sono interrelati in un corpus sistemico e non di rado hanno un deficitario rapporto
infrastrutturale rispetto ad una "domanda", anche solo di nicchia, che non è in grado
di sollecitare e cui non è in grado di rispondere adeguatamente.
Emerge allora, sulla base di quanto esposto, l'esigenza di tentare di organizzare un
nuovo quadro di riferimento sovraterritoriale di rapporti funzionali di sistema fra i
vari nuclei e poli distribuiti sul territorio con l'obiettivo di recuperarne e valorizzarne
le risorse presenti: impianti, strutture, tradizioni e potenziale storico, espositivo,
evocativo e finanche antropologico.
L'adozione delle tecnologie telematiche e informatiche dovrebbe consentire il
passaggio dell'accettazione episodica, fatalistica e difficoltosa della "domanda" di
Storia e beni culturali farmaceutici ad una fase di regolazione, incremento e
semplificazione della stessa.
Occorre valutare l'impatto spaziale procurato dall'inserimento di una nuova rete di
telecomunicazioni nel disegno di piano. Lo sviluppo della telematica offre
l'opportunità di liberare le attività e gli stessi rapporti umani dai vincoli della
prossimità spaziale e rappresenta un fattore funzionale al decentramento.
Quando la comunicazione avviene a distanza, attraverso un terzo elemento che media
e supporta la relazione, si ha l'illusione del superamento della barriera senza che
questo sia concretizzato nella pratica; si ha nell'immaginario la sensazione di essere
in uno spazio diverso da quello nel quale si è realmente.
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità14
L'applicazione di questo concetto allo spazio del bene culturale, nel quale ogni uomo
trova la propria identità collettiva e nel quale riscontra la propria memoria storica,
porta alla formulazione di un'ipotesi di neutralità locativa dei beni culturali
farmaceutici: si può vivere nella periferia con l'illusione di vivere là dove è il bene
culturale stesso. Questo è reso possibile dal poter afferire agli stessi servizi negli
stessi tempi e dal partecipare alla medesima vita sociale mediante la "trasmissione" di
un mondo di immagini.
Tra gli elementi fondamentali che possono favorire questo tipo di orientamento
sicuramente hanno un ruolo significativo i costi di installazione della centrale
telematica distributiva e le caratteristiche tecnologiche della stessa nel caso in cui la
si configuri come una realizzazione su scala sovralocale.
Le telecomunicazioni, ancora, modificano le relazioni sociali se non altro proprio in
quanto eliminano la barriera distanza; così come ipotizzato nel "Villaggio
Universale" di Mac-Luhan, la comunicazione è diventata immediata in ogni punto del
mondo.
Le telecomunicazioni, qualunque sia la tecnica usata (telematica, radio o CB),
sembrano non trasformare la spazialità delle relazioni; esse si strutturano intorno alle
relazioni sociali in rapporto strettamente interattivo, inserendosi all'interno di uno
spazio sociale già prefigurato.
L'utenza si aggrega intorno al media ma non struttura una nuova forma di
socializzazione, essa rappresenta una serie di individui che si rapporta in modo
univoco al "mezzo".
Le telecomunicazioni assumono in questo senso il ruolo di supporto all'immaginario
sociale; esse mimano una comunicazione che non è reale incarnando il simulacro
necessario alla crisi della civiltà urbana, ed, ancora, rispondono in maniera funzionale
al bisogno di relazione sociale.
Questo tipo di comunicazione promuove un'identità collettiva ma non lo sviluppo
delle relazioni sociali; il processo che si crea è un processo di identificazione
collettiva analogo al processo di identificazione freudiana di un gruppo intorno al
"terzo simbolico".
L'adesione al "tramite" è tanto più sentita quando il dispositivo risponde ad esigenze
di rivendicazione sociale.
La co-identificazione può essere ottenuta attraverso la telematica associativa che fa
partecipare l'utenza alla formazione di banche-dati o di pagine.
Un'altra forma di co-identificazione si può ottenere creando un'emittente che serve
soggetti o comunità diversi per caratteri morfologici e culturali in cui i fruitori si
riconoscono come appartenenti ad un'unica realtà.
I mezzi di comunicazione producono una rappresentazione coesiva dello spazio
sociale, rafforzando il ruolo dei mezzi diffusivi locali tradizionali e in tal modo si
riesce a gestire una comunità differenziata (periferia e centro) in una strategia di
ricomposizione dei gruppi sociali creando l'illusione a tutti di vivere in un medesimo
luogo comune e centrale.
Non vi è, infatti, alcun bisogno di essere fisicamente presenti su un dato territorio per
controllarlo direttamente, dal momento che se ne può influenzare potentemente la
cultura e il modo di vita, le abitudini economiche e gli atteggiamenti intellettuali,
semplicemente irradiandovi programmi e notizie.
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 15
Emerge, inoltre, che può anche esser compito attuale di un museo virtuale sostituire,
ma auspicabilmente in un futuro non remoto integrare, il sempre esiguo studio della
storia nella scuola che insieme al substrato cristiano costituisce il fondamento della
nostra cultura senza il quale non può svilupparsi il sentimento di una identità, anche
professionale, o, quantomeno, non si può giungere a formare nell’individuo il senso
di precomprensione. Quest’ultima è il patrimonio i cui elementi ci sono tramandati
dalla tradizione passata che è costitutiva del nostro essere e che ci consente di leggere
noi stessi e la realtà che ci circonda, ovvero “non un insieme di tecniche, giacché essa
ci fa comprendere che la natura dell’uomo è essenzialmente storica, come è storica
la comprensione, di noi stessi, degli altri, della nostra e delle altrui tradizioni, del
mondo naturale” (161)
.
Inoltre, si attua il tentativo di promuovere quello che il filosofo Habermas definisce
“uso pubblico della storia” non politico ma ispirato all’idea di utilità e di
divertimento su cui non aleggi sospetto di superficialità (162)
.
_________________
(161) Hans George Gadamer, Verità e metodo, Bompiani editore, Milano 1983; Dario Antiseri, Il secolo
di Gadamer, Avvenire, 15 marzo 2002.
(162) Marc Bloch in Apologia della storia apre, appunto, con un padre che al suo bambino che chiede
cosa sia la storia risponde che è qualcosa di utile ma che può anche divertire.
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità16
D’altro canto, un coinvolgimento pubblico e diffuso delle piccole ma significative
realtà locali nel mondo dei nuovi musei inteso come luogo di cultura interattiva e
laboratorio sempre più corrispondente ed aperto a domande diversificate di
conoscenza può avere anche la benefica potenzialità di eliminare o ridurre le
situazioni in cui l’endiade tutela-valorizzazione sia intesa e praticata come un
ossimoro, ovvero che si valorizzi così male e con poco rispetto il bene culturale
farmaceutico che la prima a rimetterci è proprio la sua tutela.
Ciò non toglie che siffatta museologia possa farsi anche strumento politico per
incidere sul territorio laddove il patrimonio non è il fine ma può essere il mezzo di un
suo sviluppo, un punto di forza per la realizzazione di politiche locali in una
prospettiva di utilità sociale: un uso del patrimonio, dunque, e non soltanto una
finalità di conservazione e di godimento estetico(163)
.
L'ingresso dell'elettronica e dei media nel mondo, dunque, con la loro caratteristica
capacità di abolire la “frizione dello spazio”, elaborando e trasmettendo in tempo
reale dati e programmi su scala planetaria, colpisce al cuore quella che Badie chiama
la "pesanteur territoriale" (la pesantezza territoriale). Ma una delle chiavi di volta di
tale trasformazione è la disponibilità di informatica amichevole, ovvero: software
ultracomplessi ma di facilissimo uso (grazie alla potenza dei nuovi chip e il loro
basso costo) nonché servizi di largo interesse pubblico e di immediata presa.
Un’opzione di rilievo che si profila all’attenzione degli operatori specialisti è l’azione
in un futuro prossimo su tutto lo spettro delle opportunità considerate per ampliare i
modi di studio e diffusione della Storia della Farmacia innescando un processo
virtuoso multifattoriale in cui la creatività potrebbe avere un ruolo centrale.
In una evoluzione magmatica degli eventi attuali, del resto, ogni componente
strutturale della società dovrà esser sempre più capace di saldare il dominio del
presente con l'appropriazione del futuro, concependo ed attuando con grande
attenzione una strategia duale che consenta la distinzione fra pianificazione
dell'azione, o pianificazione operativa, a breve termine, e pianificazione per il
cambiamento strategico, o a lungo termine, senza privilegiare eccessivamente il
presente né lasciandosi troppo distrarre dal futuro(164)
.
_________________
(163) Daniele Jalla, Le radici del futuro. Il patrimonio culturale al servizio dello sviluppo locale, Clueb,
Bologna 2005, pag. 314.
(164) Bibliografia essenziale: Roberto Vacca, Un computer per amico, 2000 giorni al 2000 n. 4/94;
Ernesto De Pascale, Stet, la sfida parte dalla cablatura, Sole 24 Ore 30/6/95; Bill Gates,
Programmatevi, se potete, Panorama 28.4.95; Carlo De Benedetti, Una via europea verso la società
dell'informazione, Sole 28.7.95; Elserino Piol, Una città digitale che si apre a tutti, Sole 01.09.95; P.
Fogliari, Venite con me nel futuro: è meraviglioso, Class, sett. 94; G. Richeri, La circolazione
telematica dei dati, L'Universo telematico 1983; G. Bracchi, Collegamenti telematici e autostrade del
futuro, Il Giornale, aprile 1986; L. Sarati, L’integrazione telematica, Quaderni Italtel N.77, Nov. 84; R.
De Fusco, Telehabitat, Rinascita n. 28, Luglio 1986; C. Manni, Tecnologie telematiche per una nuova
didattica - The Chemist, nov. 94; J. Gottmann, Office work and evolution of cities, Ekistics 274, 1979;
M. Lacoste - J. Mouchon - P. Perin, La videoconférence aux limites d'une analyse conversationelle, n.13
Reseaux, 1985; K. Turke, Urban and regional impacts of the new information and communication
technologies, Ekistics 302, 1983; Furio Colombo, Come cambia il lavoro, Panorama 07.06.92.
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 17
“Oratio brevis cogitatio longa”
Marco Tullio Cicerone
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità18
Presentazione
entiluomo di compositi interessi sociali e storici, dalla vasta e, oserei dire,
addirittura imponente bibliografia, il confratello Raimondo Villano presenta
alla nostra attenzione l’ultima sua opera di saggistica dal titolo “Il tempo
scolpito nel silenzio dell’eternità. Riflessioni sull’indagine diacronica per la
memoria dell’homo faber”.
Si tratta, in effetti, di un “agile” volumetto, giacché consta di appena poco
più di cento pagine, che si distingue sia per consultabilità ed eleganza che per le
scelte iconografiche, invero raffinatissime.
Mi corre, tuttavia, l’obbligo di fare una precisazione, ovvero che non sia di
inganno l’espressione adottata di “volumetto” giacché il fonema che ci siamo
permessi di utilizzare, sia ben chiaro, si riferisce ad un’opera tutt’altro che di esiguo
spessore non solo in virtù degli argomenti trattati, in effetti tutti, ma proprio tutti
“tosti”, bensì anche per la profondità delle cognizioni e per la meditata attenzione.
Per avere una vaga idea in proposito, del resto, appare sufficiente porre
mente locale già ai soli titoli dei capitoli della Parte Prima e Seconda, benché vada
confessato che per una lettura attenta alcuni di essi presuppongono, se non proprio
impongono, un’immediata conoscenza dei relativi testi.
Soffermandoci, poi, a riflettere sui principali temi portanti, intesi però
nell’accezione più alta del termine, dal coacervo di un’ideale “summa”, l’opera ci
riconduce, relativamente agli aspetti della “memoria”, all’aforisma frutto della
saggezza antica che con Marco Tullio Cicerone suggerisce che la memoria
diminuisce se non la si tiene in esercizio (“memoria minuitur nisi eam exerceas” in
“De senectude”, VII VII. 21) mentre, per ciò che concerne la “storia e sua
metodologia”, essa rimanda ancora a Cicerone là dove asserisce “historia vero
testis temporum, lux veritatis, vita memoriae, magistra vitae, qua voce alia nisi
oratore immortalitati commendatum ” (“De orat”, II, 9, 36) ma anche,
impegnandoci in un ragguardevole “salto” nel tempo, a Massimo D’Azeglio, da cui
apprendiamo che “la storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché
vi si legge l’avvenire”, a Francesco Domenico Guerrazzi che ne “Il buco al mare”
G
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 19
ricorda come “la filosofia della storia è l’arte di cercare e scoprire le leggi
regolatrici del mondo morale”, a Carlo Belgioioso che in “Scuola e famiglia”
afferma che “la storia è il notaio della coscienza pubblica” e, inoltre, a Giacomo
Bazzellotti che trattando di Francesco de Sanctis puntualizza come “i recenti
progressi del metodo hanno allontanato sempre più la storia dall’arte dandole un
carattere sempre più scientifico”.
Soffermandoci, ancora, sugli aspetti della Storia della Scienza e, in
particolare, della scienza sanitaria e sua diffusione, ci sovviene in mente sia la
riflessione di San Gregorio Magno, “quando mundus ad extremum ducitur, tanto
largior nobis aeternae scientiae aditum aperitur”, che quanto asserito da Carlo
Cattaneo, ossia che “scienza è ricchezza” nonché la considerazione di Gaetano
Negri che “il tratto fondamentale dello spirito moderno è che tutte le forze
dell’intelligenza sono portate all’investigazione dei fenomeni fisici e morali
considerati per se stessi all’infuori di ogni pregiudizio di ogni elemento metafisico”
(“Segno dei tempi”, 125).
Ma cosa che ci sta più a cuore, oltre che come storici, in qualità di membri
Professi dei Giovanniti, infine, a proposito delle considerazioni sviluppate sulla sede
delle epifanie divine nell’intreccio fra tempo ed eternità, desideriamo riservarci di
partecipare un ultimo fondamentale rimando all’interessantissimo sintetico precetto
di Giovenale che nelle “Satire” (10, 356) ricorda che “orandum est ut sit mens sana
in corpore sano”: “bisogna pregare affinché una mente sana sia in un corpo sano”!
Roma, 6 febbraio 2010
Fra’ Franz von Lobstein
Ven. Balì Gran Croce di Giustizia
del Sovrano Militare Ordine di Malta
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità20
Presentazione
l libro, che si compone di due parti ben distinte e pur collegate nell’unità
dell’idea di fondo, affronta l’arduo compito di accostare due ambiti disciplinari
e scientifici tradizionalmente differenziati sia nell’interna strutturazione che
nelle finalità conoscitive: la Storia e l’Informatica.
Lo scopo dell’accostamento è di ordine pratico-operativo, che, senza
compromettere l’autonomia di entrambe le discipline e senza intaccarne gli statuti né
alterarne le interne logiche, dispone le potenzialità dell’una (l’informatica) al
servizio dell’altra (la storia) per dilatarne e potenziarne l’ampiezza degli orizzonti
conoscitivi e per accrescerne la carica pedagogica.
Alla base o alla radice di siffatta operazione, complessa e ardita al tempo
stesso, v’è la ferma fiducia che la differenziazione delle “due culture”, tema
dominante nella seconda metà del secolo scorso, sia destinata a lasciare il posto ad
una auspicata integrazione in un “sapere”, nuovo e antico al tempo stesso, che pare
profilarsi all’orizzonte non troppo lontano del tormentato nostro presente.
All’attesa, ancora piuttosto smarrita e confusa, di un tale avvento sembra
alludere persino il titolo del libro: “Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità”, dove
l’immagine del tempo che faticosamente scolpisce i propri segni sulla sconfinata
lastra dell’eternità non riesce neppure a scalfire, di essa, l’intatto e assorto silenzio.
E così si ricompone, per noi uomini, il mistero del rapporto tempo-eternità.
Allora: ha un senso il generoso sforzo dell’autore di richiamare la nostra
limitata intelligenza di mortali a misurarsi ancora con il problema tempo-eternità, se
esso problema è costitutivamente al di sopra delle possibilità intellettive dell’uomo?
Certamente. Anzi si direbbe che il senso intimo e globale di tutto l’impegnato
e impegnativo discorso che fa il Villano consiste proprio nella consapevolezza del
limite e nello sforzo di spostarlo ancora più oltre utilizzando gli strumenti della
moderna tecnologia.
Ed è in questo sforzo che scienza e storia si ritrovano a collaborare al fine di
far crescere l’uomo in conoscenza senza peraltro autorizzarlo al folle volo di Ulisse
oltre le colonne d’Ercole della sua finitezza.
I
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 21
La lunga e articolata riflessione sulla storia, sul suo senso e sui suoi fini è
alimentata e sostenuta da una valida documentazione e da autorevoli riferimenti, ma
non è fine a se stessa, perché è volta alla prospettiva, più limitata, dell’arte sanitaria
e, più precisamente, della storia della farmacia, di cui l’autore è appassionato
cultore.
Dall’affermazione dell’opportunità e dell’utilità di conoscere il passato per
meglio vivere il presente e per più consapevolmente preparare l’avvenire deriva,
come logica conseguenza, l’individuazione dell’informatica come la tecnica che oggi
consente di ampliare straordinariamente, di facilitare, arricchire e diffondere i segni
e le testimonianze del passato a tutto vantaggio sia dell’arricchimento culturale del
presente che della propiziazione d’un più largo orizzonte conoscitivo per il futuro. E
con in più i vantaggi offerti dallo strumento informatico, che consente di superare ed
eliminare le due grandi difficoltà che hanno fino ad ora limitato le possibilità
operative dell’uomo: gli ostacoli del tempo e dello spazio.
Non è certo la conquista dell’onnipotenza, che appartiene soltanto a Dio, ma
è un gigantesco passo avanti fatto dall’uomo nella graduale ma infaticata marcia di
avvicinamento al “gran mare dell’Essere” supremo.
Ed è merito di Raimondo Villano averlo intuito e fatto oggetto della propria
ricerca.
C.mare di Stabia, 4 marzo 2010
Prof. Antonio Carosella
Past District Governor
del Rotary International 2100-Italia
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità22
Prefazione
uesto lavoro scaturisce da un particolare coacervo di elementi correlati alla
mia condizione di cultore di storia, di cattolico giovannita, di professionista
sanitario e di cittadino socialmente impegnato in una Nazione splendida
nella sua pur evidente complessità.
Una lettura non sommaria dell’opera credo, invero, possa segnare un
momento nel quale si fa memoria di importanti istanti e aspetti della nostra storia.
Nel contempo, fuor d’ogni retorica, lo scorrere dei capitoli ritengo sia
occasione che può far volgere lo sguardo al futuro riscoprendo l’opportunità, il
valore e il dovere della testimonianza, della narrazione e dell’aiuto alla conoscenza.
Una lettura, dunque, da cui emergono non soltanto solide architravi
concettuali per sorreggere l’impalcatura del ricordo, per non dimenticare, bensì
anche un lavoro letterario che si cimenta nel compimento di un’ulteriore opera
altamente civile, putrellando elementi di riflessione di pacificazione sociale, di
concorso al ravvivamento del sentimento di coesione nazionale, particolarmente
bisognoso d’esser coltivato e diffuso nei tempi attuali, nonché di custodia e
protezione delle autentiche radici che, sostanzialmente, riguardano tutto il Paese.
D’altro canto, con profondo sentimento cristiano, ho inteso sviluppare coerenti
riflessioni con il proposito di collaborare per la diffusione del regno di Dio nel
mondo d’oggi e, in un fecondo metabolismo di fede e ragione, umilmente concorrere
anche allo sforzo di aprire uno spazio per tutti i popoli e per quanti conoscono Dio
da lontano o per i quali Egli è sconosciuto o addirittura estraneo: per aiutarli, in
effetti, ad “agganciarsi a Dio”, al cui cospetto sta ogni creatura umana(1)
.
In qualità di accademico, infine, ho approfondito taluni aspetti metodologici e
di valorizzazione di comparti della disciplina storico-sanitaria.
Raimondo Villano
_________________
(1) I concetti di riferimento sono quello del “cortile dei gentili”, riservato nel Tempio di Gerusalemme ai
pagani che volevano pregare l’unico Dio e che Gesù volle sgomberare da chi l’aveva trasformato in “un
covo di ladri”, e le riflessioni di pertinenza espresse dal Santo Padre Benedetto XVI nel discorso alla
Curia romana per la presentazione degli auguri natalizi (Vaticano, Sala Clementina, 21 dicembre 2009).
Q
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“Non cercare di diventare un uomo di successo,
ma piuttosto un uomo di valore”
Albert Einstein
Nato nel 1960. Vive tra Roma e Torre Ann.ta. La moglie è biologa, farmacista,
assistente sociale e valente docente di ruolo di Scienze nei Licei Classico e
Scientifico statali; il figlio è un brillante matematico universitario magistrale.
Ruoli: Diplomatico (Roma, dal 2011); Operatore economico internazionale
(Roma, dal 2004); General manager Villano International Business Team, con
attività in 16 ambiti di business, consulting & service, tra cui: affari internazionali,
immobiliare d’alta gamma, edilizia-restauro, import-export, informatica, sanità, arte e cultura
(Roma, dal 2012); Membro (dal 2013), Hon. Associate Professor in History of Health
Administration Pharmaceutical Department (dal 2014) e Membro Onorario dell’University of
Florida State (dal 2015); Trader (dal 1976), Trader immobiliare (1980-81), Trader operativo
finanziario indipendente di borse e forex (dal 1983), Donato di Devozione (dal 2002) e
Cavaliere di Grazia Magistrale del Sovrano Militare Ordine di Malta (dal 2007), presentato
dal Cav. di Giustizia Fra’ Giorgio Maria Castriota Scanderbeg (discendente dell’Eroe
fondatore del Regno d’Albania); Presidente della Fondazione di attività internazionale
sociosanitaria, umanitaria e culturale Chiron (dal 1985); Amministratore Unico Chiron
Editore (dal 2006); Farmacista (iscritto all’Albo dal 1986). Accademie: International Society
History Pharmacy (dal 2001), Acc. Italiana Storia Farmacia (dal 2001), Studi Melitensi (dal
2002), Storia Arte Sanitaria-Ministero B.C. (dal 2006), già pontificia Tiberina (dal 2009),
Medical Tradition Smithsonian Institution-USA (dal 2011), Fondazione Treccani (dal 2016),
Fondazione Italia USA (dal 2019); ad honorem Nobile Collegio Chimico Farmaceutico (dal
2006). Sul piano basilare e determinante dei comportamenti, si è sempre distinto
nell’esercitare qualunque carica con disciplina e onore, con autentico disinteresse personale e
con rigoroso rispetto deontologico. Oltre 100 conferenze e chairman in decine di congressi.
Collabora con importanti Riviste nazionali e internazionali. È Advisory Board Member per
l’Editore statunitense DPC, che pubblica in oltre 150 nazioni; è stato Direttore del Notiziario
A.Gi.Far. (1986-90) e del Bollettino Rotary Club (1990-94). Studi: classici; laurea e abil.:
Farmacia (1985); corsi certificati di: Piante officinali, Tecniche cosmetiche, Sicurezza
aziendale, Haccp, Storia, Dottrina sociale Chiesa, Teologia. Lauree h.c.: Scienze Umane e
Sociali (2009); Storia e Filosofia (2010); Scienze della Comunicazione (2013); Diplomazia e
Studi internazionali (2015). Master h.c.: Science Medical Ethics (2010). È stato: autore,
organizzatore e chairman Corso Sicurezza e Qualità per imprenditori e manager, ottenendo
Alti Patronati dal Capo dello Stato Scalfaro e dalle Nazioni Unite (2000), Consigliere
Diplomatico dpt ENVA (2011-15), Segretario International Committee Biothecnologies
Wabt-Unesco (2008-13), membro della World Academy Biomedical Technology (Unesco
2007-12), membro del Gruppo di Studio “History and definition of pharmacopoeias”
dell’International Society for the History of Pharmacy, coordinato dal Prof. François
Ledermann, dell’Università di Berna e Presidente internazionale Emerito ISHP (Berna, 2012-
13), 11 anni in Comitato scientifico sicurezza sanitaria di IBD (azienda responsabile della
sicurezza dei Tribunali della Corte d’Appello di Napoli), Consigliere di Amministrazione
della Fondazione Beaumont Onlus per le ricerche sul cancro, presieduta dallo scienziato Tarro
e con il Prefetto di Napoli (2011-12), Accademico Europeo per Relazioni Economiche e
Culturali (2004-15). Socio (1978-85), contitolare (1986-97) e titolare (1997-2010) di
un’importante farmacia privata territoriale urbana. Nel Rotary International è: Socio del Club
Pompei Oplonti Vesuvio Est (1990-2007); Segretario a 29 anni (1990-95), tra i più giovani
d’Italia; Presidente (2000-01); per 14 anni Delegato unico dei Governatori per l’Archivio del
Distretto 2100-Italia (oltre 3.000 rotariani e circa 80 Club) e presso l’Istituto Culturale
Rotariano per il Rotary di tutta l’Italia; membro dell’Institute, massimo organo
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità34
amministrativo per le Regioni di Europa e Africa (Luzern, CH, 2000); in Commissioni
Distretto 2100-Italia: Etica professionale, Azione Mondiale, Informatica; tra i molti ruoli
internazionali: archeologia Pompei-Cartagine; Comitato Premio Magna Grecia; autore e
presentatore al Consiglio Mondiale di Legislazione del Rotary della Proposta di istituzione
della Giornata internazionale a tutela della Vita (2001-04); Fondatore Rotaract (1999) e
Interact (2001), Socio Onorario Rotaract (2000). Scout Rover Asci e Agesci (anni ’70). Dal
1986 al 1990 Presidente a Napoli, Coordinatore nazionale e cofondatore Federazione
Nazionale Giovani Farmacisti Fenagifar; Rappresentante nazionale Sindacato Federativo.
Rappresentante nazionale onorario Agifar Na c/o Fenagifar (dal 1990). Istituisce in farmacia
un apprezzatissimo centro di ascolto riservato e di assistenza sociosanitaria (anche
personalizzata e/o domiciliare) per anziani stabilmente operativo negli anni senza soluzione di
continuità (1978-2010); da dirigente locale e nazionale dei giovani Farmacisti italiani e del
Sindacato sostiene con convinzione la diffusione e l’ampliamento di tali iniziative sul
territorio, auspicando e favorendo (tra i pochi antesignani degli anni ‘80) l’avvento di
un’effettiva ‘farmacia dei servizi’ (1985-90). Assist. Prof. Microbiologia Fac. F.cia Na (1985-
90, cattedra Prof. Lembo-Ist. Sup. Sanità), Effettivo della Società Napoletana di Storia Patria,
ammesso sotto la presidenza dallo storico di fama internazionale e Accademico dei Lincei On.
Prof. Giuseppe GALASSO (Napoli, Maschio Angioino 2009-15). Proponente e padrino di
vari Soci Onorari, tra cui: Arciv. di Pompei Mons. Francesco Saverio TOPPI, dal 2013 Servo
di Dio in Causa di Beatificazione e Canonizzazione (Rotary, 1992); Dino DE LAURENTIIS
(proposto nel 2000), produttore cinematografico di Hollywood e Premio Oscar alla carriera
(Rotary, 2001); Antonio GRECO, Presidente Tribunale Civile e Penale TA (Rotary, 2000);
Giulio TARRO, virologo candidato al Premio Nobel per la Medicina nel 2000 e nel 2015
(Asas, 2011); Gianni RIVERA, Vice Campione del Mondo di Calcio (Aerec, 2012); Luigi
CASTIELLO, Cappellano Magistrale SMOM e Operatore Pastorale Salute-Conferenza
Episcopale Italiana (Asas, 2014); Gualtiero RICCIARDI, Presidente Istituto Superiore di
Sanità (Asas, 2016); Patrizio POLISCA, già aiutante dei medici di Paolo VI e Giovanni Paolo
II e Medico del Papa con Benedetto XVI e Francesco e Direttore Sanitario del Vaticano
(Asas, 2016). Riconoscimenti e onorificenze internazionali: Diploma d’Onore per Servizi
eccezionali a titolo individuale nelle 5 Vie di Azione da Presidente Rotary International
(Evanston 2001: solo 100/anno/1,5 mln soci); Benemerenza Anticrimine-Task Force Rotary
Italia, Albania, ex-Jugoslavia, S. Marino (Zurigo 2001); Premio Sapientia Mundi-Etica (Rm
2008); Unione Legion d’Oro-Lavoro (Rm 2010); Veritas in Charitate-Religione (2011);
Bonifaciano-Cultura e Società (2011); Norman Ac.-Editoria Medaglia aurata (Rm 2014);
Norman Ac.-Sanità Premio Galeno di Pergamo (Rm 2014); Norman Ac.-Sanità 2^ ed. Premio
Galeno di Pergamo (Rm 2015); Norman Ac.-Arte fotografica Medaglia aurata (Rm 2015).
Riconoscimenti e onorificenze nazionali: Premio Aesculapius-Sanità Patroc. Presidenza
Consiglio Ministri (Rm 1987); LXVIII Premio Piccinini Asas-Mi.BAC-Ricerca storico-
scientifica (Rm 2006); LXV Premio Stramezzi-Sanità (Rm 2007); Premio Capitolino-Attività
umanitaria (Rm 2010); Premio Tiberino-Cultura (Rm 2012); Premio LXXIV Serono-Storia e
Letteratura (Rm 2012), Aerec-Cultura (Rm 2013); Benemerenza al merito Sanità pubblica
(Roma, DPR 2013): solo 269 dal 1800 al 2013, Premio Tiberino-Scienza (Rm 2014); LXXIV
Premio Piccinini Asas-Mi.BACT-Ricerca storico-scientifica (Rm 2014); Medaglia Argento al
merito Sanità pubblica (Roma, DPR 2016); Asas-Mi.BACT-Speciale Premio Storia Scienze
Biomediche (Rm 2016); Asas-Mi.BACT-Speciale Menzione storico-scientifica (Rm 2019).
Autore di un’ampia e qualificata produzione letteraria che ammonta a oltre 900 pubblicazioni
sanitarie, professionali, scientifiche, storiche, religiose, artistiche, di cui gran parte su riviste
dotate di revisione critica, indexate e con impact factor, particolarmente apprezzati per
originalità, capacità argomentativa e logica del pensiero, ampiezza e approfondimento delle
analisi (con risultati anche di riconosciuto elevato contenuto teorico), finezza delle intuizioni e
raffinatezza della prosa; oltre 50 libri (di cui 15, nella sola versione italiana, con complessive
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 35
36 edizioni e 22 ristampe; numerosi tradotti anche in inglese, francese, tedesco e spagnolo)
con editori prestigiosi come Zanichelli, con patrocini da Ministero Beni Culturali, Unesco,
Rotary, Università, Accademie, Istituzioni professionali, Enti Morali, ecc., recensiti da Testate
di rilievo nazionale, presenti in oltre 120 Biblioteche italiane (tra cui: Quirinale, Accademia
Nazionale delle Scienze, Ministeri) e in più di 60 biblioteche di oltre quaranta altre Nazioni
(tra cui: National Institute Health-USA, Nationale de France, Congress USA), in Istituti di
Cultura, Università, Musei, Istituzioni pontificie e vaticane. Alla Fiera di Francoforte ha
debuttato un suo libro (2004). Oltre 200 opere multimediali (in varie lingue e più edizioni e
ristampe) spesso di notevole pregio e pubblicate con editori e patrocini prestigiosi (tra cui
Bayer S.p.A.). È autore in oltre 40 anni anche di centinaia di opere fotografiche realizzate
con vena innata, apprezzato talento e particolare sensibilità che lo inducono a guardare il
mondo con originale e, tutt’altro che di rado, unica inclinazione. È in molti Cataloghi
internazionali scientifici, accademici, istituzionali, pontifici e religiosi tra cui: Scheda
Authority File di U.S.A. Library of Congress (NACO) no2006049598; Bibliothèque nationale
de France; Deutsche Nationalbibliothek; Library of National Institutes of Health (NIH)
U.S.A.; Wellcome Library UK; Biblioteca Magistrale S.M. Ordine di Malta; Accademia
Nazionale delle Scienze detta dei XL (Italia); Biblioteca Romana della Fondazione Joseph
Ratzinger-Benedetto XVI (Vaticano); 2000 Outstanding Intellectuals IBC-Cambridge UK dal
2010; Biblioteche Centrali dei Ministeri: Beni Culturali; Grazia e Giustizia; Istruzione,
Università e Ricerca; Salute. Opac Sbn con oltre 300 opere; Scheda di Autorità Ministero
BAC dal 2010. Vari libri hanno apprezzamenti da autorità istituzionali, tra cui alcuni Sovrani
di Paesi europei e più volte il Capo dello Stato e il Santo Padre.
* * *
Alcuni libri: Verso la Società globale informazione (patr. Rotary, pres.
Governatore Carosella, 2 ediz., 1996); Rotary per l’Uomo (patr. Rotary, 2 ediz.,
2001); La gestione della sicurezza in Farmacia (pres. Dr. Renzulli, già
Consulente della Sicurezza all’ONU, 2004); Arte e storia della Farmacia (pres.
Prof. Ledermann, Presid. International Society History Pharmacy, 2 ediz., 2006);
Storia e attività del SMOM (patr. Asas-Mi.BAC; pres. Mons. Prof. Ferriero, 4 ediz., 2007);
Meridiani farmaceutici tra etica laica e morale cattolica (patr. Asas-Mi.BAC; pres. Prof.
Tarro, Comm. Naz.le Bioetica, 3 ediz., 2008); Thesaurus Pharmacologicus (patr.: Accad.
Tiberina, Asas-Mi.BAC, Nobile Collegio Chimico Farmaceutico, Aerec; pres.: Presid.
Farmacisti Italiani Dr. Mandelli, 2 ed., 2009); Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità.
Riflessioni sull’indagine diacronica per la memoria dell’homo faber (Alto patroc.: Ministero
B.A.C.; patroc.: Acc. Tiberina, Asas-Mi.BAC, Nobile Collegio Chimico Farmaceutico, Aerec,
Univ. Ruggero II - Florida, J. Monnet Univ. Europenne, Univ. Telem. Pegaso, Norman
Academy; pres. eminenti storico Fra’ von Lobstein e critico Prof. Carosella, 6 rist., 2010);
Attività farmaceutiche nel Regno di Napoli (pres.: Presid. Acc. It. Storia Farmacia Dr. Corvi,
2010); Logos e teofania nel tempo digitale (patr. Acc. Tiberina e Aerec; pres. Mons. Trafny,
Presid. Dpt Scienza-Fede Pontificio Consiglio Cultura, 2012); Aspetti religiosi e dimensione
ecclesiale del SMOM (2013); Musei di farmacia: eco del passato per un riscatto futuro (pres.
Prof. Ledermann, Direttore Biblioteca Svizzera, 2015); Fotografie - circa 200 sue opere,
selezionate per temi filosofici e creativi tra quelle realizzate in oltre 40 anni (2015); Magistero
ecclesiastico ai farmacisti da Pio XII a Benedetto XVI (patroc. Nobile Collegio Chimico
Farmaceutico; pres. Sen. Garavaglia, già Ministro Sanità - 2 ediz., 2019). Alcuni multimedia:
Cenni di arte e storia della farmacia (patroc. AISF e Rotary, 2002); Influenza A/H1N1
(patroc. Unesco, 2009).
“Ho imparato così tanto da voi, Uomini…
Ho imparato che ognuno vuole vivere sulla cima della montagna,
senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata”
Gabriel Garcia Marquez

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R. Villano-Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità - Ruolo delle ICT nella Storia sanitaria

  • 1. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 1 Raimondo Villano Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità. Ruolo delle tecnologie informatiche nello sviluppo dello studio e della diffusione della storia sanitaria
  • 2. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità2 Manifestazione di Presentazione con l’Alto Patrocinio di: Ministero dei Beni e le Attività Culturali Edito con il Patrocinio di: Pontificia Accademia Tiberina Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali Norman Academy of the State of Florida USA and of the Republic of the Gambia
  • 3. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 3 Cigola la carrucola del pozzo l’acqua sale alla luce e vi si fonde. Trema un ricordo nel ricolmo secchio, nel puro cerchio un’immagine ride. Accosto il volto a evanescenti labbri: si deforma il passato, si fa vecchio, appartiene ad un altro... Ah che già stride la ruota, ti ridona all’atro fondo, visione, una distanza ci divide. Eugenio Montale
  • 4. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità4 Parte Prima “Voglio imparare i tempi della memoria perché mi hai insegnato, dove sei, che il mio futuro è nel nostro passato (...) si perdono nel vento come cenere i segni della vita” Ugo Ronfani
  • 5. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 5 Ruolo delle tecnologie informatiche nello sviluppo dello studio e della diffusione della storia sanitaria(149) l convergere di informatica e telecomunicazioni (telematica), catalizzato dall’abbattimento dei costi di eleborazione e di memorizzazione e dai paralleli miglioramenti nelle tecnologie numeriche di trasmissione, caratterizza il nostro tempo più di ogni altra conquista tecnologica favorendo la realizzazione di una società globale dell’informazione con la comunicazione bidirezionale del flusso informativo basata su meccanismi di domanda e risposta (interattività), con l’integrazione dei diversi media della comunicazione vocale, testuale e visiva (multimedialità), per mezzo di apparecchi che fondono le funzioni di televisore e computer (telecomputer), con la riproduzione artificiale tridimensionale della realtà (realtà virtuale) ed attraverso le reti di trasmissione dati(150) . Dall’affermazione, nel decennio a partire dal 1983, su vasta scala del personal computer come paradigma dominante del settore si è giunti alla nuova fase che presenta una rete di distribuzione comune (la cosiddetta autostrada dell’informazione) al centro della galassia informatica e gradualmente tendente a sostituire le precedenti reti telefoniche, televisive e di calcolatori con un profondo impatto sui tre settori coinvolti. _________________ (149) Tratto da: R. Villano “Trattato di Storia della Farmacia. Strutturalismo e ontologia - uomini ed opere - aspetti tecnici, artistici e culturali - virtù, etica ed estetica” Capitolo “Considerazioni”, volume 4° (Ed. Chiron Hystart dpt, ISBN, 4 volumi, pag. 1635; in corso di correzione e di prossima stampa). (150) Raimondo Villano, Verso la Società Globale dell’Informazione, Eidos, 1996, pag. 194. I
  • 6. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità6 La prima highway internazionale, un’autostrada dell’informazione, anzi, ancor più che un’autostrada, una ramificata e complessa rete stradale digitale, è Internet che a partire dagli anni novanta, con la diffusione degli strumenti informatici, è diventata di massa. In essa le informazioni a pacchetti di 53 bytes viaggiano su linee di comunicazione velocissime, che consentono il trasferimento di 155 Mbit/s, il che può significare teletrasmettere un intero quotidiano in pochi secondi. Una corretta programmazione consentirà sempre più di godere appieno tutti questi incredibili vantaggi, così che le città tenderanno ad evolversi da mucchi di edifici scollegati in nodi efficaci di flussi sistematici: le città cablate. Nell’ambito del lavoro oggi i computer sono strumenti di estrema utilità nell’accelerazione e nell’ottimizzazione delle funzioni. Essi, ormai, consentono anche a più persone collegate a computer diversi e molto distanti tra loro di lavorare su uno stesso documento e, all’occorrenza, anche in videoconferenza. Nell’ambito dell’editoria con le highway in rete possono essere riversati tutti i documenti integrali ed i materiali ufficiali prodotti durante i meeting e le manifestazioni ed i protagonisti dell’evento possono anche essere interpellati o comunicare via posta elettronica. I mass media hanno l’opportunità di trasformarsi in timonieri della navigazione elettronica per aiutare i Prosumer, come Alvin Toeffler definisce i consumatori-produttori di informazione: coloro, cioè, che si costruiscono da soli la loro informazione attingendo dall’immensa riserva di informazioni che viaggia in rete. Le strade che si aprono sono moltissime. Si può seguire lo sviluppo in tempo reale delle notizie, si possono scandagliare le annate passate, leggere articoli mai stampati, consultare un’infinità di fondi e di testi originali, compiere ricerche personali e stampare i documenti che interessano. Grazie alle reti possono essere
  • 7. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 7 messe a disposizione di tutti anche informazioni specializzate che trovano difficilmente un mercato nella carta stampata. Nell’approdo al multimediale vi è anche una nuova area editoriale che si occupa della pubblicazione dei cd-rom e dei dvd che, oltre alle tradizionali informazioni scritte ed alle immagini immagazzinate in notevoli quantità su pochi centimetri quadrati di supporto in vinile, offrono all’utente la possibilità di avere animazioni e suoni. Su un solo dvd può esser messo l’equivalente di una biblioteca di circa 1000 volumi (con centinaia di migliaia di voci e argomenti, migliaia di monografie approfondite, decine di migliaia di immagini e con l’aggiunta di decine di video animazioni, decine di mappe e centinaia di suoni) ed è aggiornabile periodicamente e personalizzabile attraverso un sito Internet di riferimento aperto dalla società editrice. Per un editore, dunque, sotto il profilo informatico multimediale, oggi è il momento più stimolante dai tempi di Gutenberg. Il miglioramento della qualità delle relazioni con gli utenti non passa più solo per la riduzione dei tempi di accesso nel fornire informazioni e servizi ma anche per l’obiettivo di far giungere direttamente sul personal computer degli utenti quanto serve loro. Computer e modem, poi, permettono di accedere anche a corsi interattivi di studio (cyberschool) ed a ricerche bibliografiche. Nell’ambito dei beni culturali storici ed artistici, poi, le principali applicazioni informatiche sono tese a favorire lo sviluppo di servizi telematici avanzati a supporto della catalogazione diagnostica per il restauro, della cartografia, della videomusealità nonché del rilancio di intere aree tendendo a garantire scambi continui di informazioni fra tutti gli operatori sia interni che esterni all’area interessata. Può, ancora, essere attivato il servizio in rete di Biblioteche che consente di consultare testi preziosi e non accessibili ordinariamente, nonché l’ipertesto(151) che illustra in maniera dinamica e interattiva luoghi, documenti, opere, in italiano ed in altre lingue su opzione(152) . La versione può essere ampliata in modo da consentire la navigazione secondo percorsi: ad esempio, per un palazzo storico, la storia, l’architettura, la pinacoteca. Ma si può fare ancora di più, come la riproduzione virtuale del bene culturale in cui le varie parti sono renderizzate(153) e standardizzate(154) . Con questa tecnica il visitatore può accedere e muoversi all’interno di uno spazio espositivo che riproduce quello reale: partendo dalla piantina dell’edificio, entra direttamente, a sua scelta, nelle varie sale, rappresentate da pareti complete di quadri _________________ (151) Libro mutante, Ipertesto: si comincia il primo breve capitolo, poi si sceglie subito, ad un bivio elettronico, se proseguire in modo tradizionale andando alla pagina 2 oppure soffermarsi su una delle parole del testo, schiacciare un tasto quando il cursore del computer la incontra sullo schermo e da lì balzare ad una pagina collegata, seguendo una storia nella storia o un approfondimento nella storia, un sentiero che si biforca anche centinaia di volte sempre offrendo, però, l’opportunità di tornare alla storia principale oppure di lasciarla in cambio di altre. (152) Google, ad esempio, ha stipulato un accordo con le biblioteche dell’Università di Stanford, del Michigan, di Oxford e con la New York Public Library che si sono rese disponibili a far copiare i propri volumi a condizione di poter ricevere una copia dell’integrale lavoro digitalizzato. (153) Cioè ricostruiti secondo il linguaggio Vrlm, lo standard 3D sul web. (154) Specifiche internazionali Ims per l’e-learning.
  • 8. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità8 e porte d’accesso, per passare alle sale contigue, scegliendo i filmati dedicati a ciascuna, può percorrerle seguendo facili indicazioni e selezionare centinaia di opere appese alle pareti esattamente come sono nella realtà. Ulteriori modalità di accesso sono la visita guidata tematica oppure la ricerca diretta per artisti, che rimanda alle schede biografiche di ognuno. Questa tecnica permette, poi, di dare vita a forme espositive delle opere d’arte del tutto nuove e inesplorate. Il museo virtuale può aggiungere nuove “stanze” (che non esistono nella realtà) per mostrare, ad esempio, i molti quadri o documenti che non hanno mai trovato una collocazione precisa. Sono, inoltre, possibili le creazioni di collegamenti con altre gallerie, per allestire mostre telematiche o per riportare più opere dello stesso autore, o con gli archivi, che offrono una più ampia bibliografia sugli artisti o una scheda di analisi, oppure alla biografia dell’autore, a un glossario che può contenere anche centinaia di voci dedicate ai termini tecnici, alle scuole artistiche, ad artisti non presenti, a personaggi centrali della storia dell’arte europea che hanno avuto un rapporto con gli artisti e con le opere presenti nella Galleria. Il fruitore dell’opera può, inoltre, accedere ad un Archivio dei confronti che riporta centinaia di opere non presenti nella Galleria, ma essenziali per la comprensione della carriera di un artista. In rete come su cd e dvd molte immagini possono essere riprodotte con tecnologia di compressione basata su algoritmi frattali che non solo garantisce un’altra risoluzione ma consente all’utente di operare zoomate di avvicinamento sui dettagli. È possibile, inoltre, ricreare virtualmente beni culturali come sono oggi e come erano in origine. Ricorrere all’uso del mezzo di comunicazione multimediale ipertestuale immerso in realtà virtuale, dunque, ritengo che sostanzialmente crei una situazione percettiva e
  • 9. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 9 psicologica all’interno della quale il fruitore ritrova simulata una propria esperienza con una maggiore aderenza alla multidirezionalità propria di ogni vicenda umana(155) . È bene, però, tener presente che, nonostante una tale opera non possa considerarsi affatto surrogatoria della visita reale di un museo, la diffusione di questi mezzi multimediali, tuttavia, può accrescere il numero delle persone in cui si può suscitare interesse per la visita di persona del bene culturale in oggetto o per l’approfondimento delle tematiche in esso trattate. Ciò nonostante, è opportuno notare che il museo virtuale che può nascere dall'entusiasmo di alcuni appassionati, dopo il notevole successo iniziale, può subire nel tempo alterne fortune dovute a problemi nella gestione dei rapporti con il museo reale per i copyright. Va considerato, poi, che nelle applicazioni oggi esistenti la grafica è ottima per comprensibilità e immediatezza; i testi elaborati con rigore, le riproduzioni delle opere tali da permettere ingrandimenti con buona resa; la navigazione costruita in modo che il lettore non si perda mai nell'incalzare delle informazioni. Quest’ultima opportunità aiuta colui che consulta i dati ad orientarsi, a impossessarsi delle sue coordinate fondamentali. Le applicazioni in questo settore, però, hanno messo in luce anche i limiti dell’attuale tecnologia ipermediale, perché comunque l'immagine di un quadro “dal vivo” è tutt’altra cosa che non l'immagine riprodotta su un monitor, dove è ridotta la ricchezza della gamma totale del colore e della luminosità, benché le opere digitalizzate abbiano mantenuto in questo caso un alto livello qualitativo. Infatti, giungono recenti innalzamenti qualitativi significativi grazie alla scansione ottica spettrofotometrica(156) in grado di fornire alta capacità di risoluzione spaziale, grande profondità di colore e grande fedeltà colorimetrica con l’immagazzinamento di immagini in base al fattore di riflessione spettrale della luce di ogni singolo punto (pixel, in termini digitali) dell’oggetto e calcolando le coordinate tridimensionali nello spazio colorimetrico dell’occhio umano(157) : in tal modo viene riportato fedelmente, ad esempio, anche il delicato gioco delle craquelures, le piccole crepe della tela di un dipinto. Si stanno mettendo a punto, pertanto, metodi di standardizzazione internazionale di compressione senza perdita di dati che riproducano la massa di questo tipo di immagini ad altissima risoluzione che pesano molte centinaia di Mb. Nel contempo, si profila l’utilizzo su larga scala di questa scansione per il restauro virtuale che consente il recupero della lettura degli antichi manoscritti in avanzato stato di degrado, dovuto all’acidificazione della carta e degli inchiostri che li rendono illeggibili, grazie all’individuazione del tratto del pennino impresso dall’autore discriminato dall’inchiostro che ha reagito nel tempo con la carta corrodendola. _________________ (155) Raimondo Villano, Il profumo del tempo. Cenni di arte e storia della Farmacia, cd-rom, edizioni Eidos, 2002, pag. 1248. (156) Sistema messo a punto presso l’Istituto Nazionale di Fisica della materia. (157) Le immagini multispettrali furono utilizzate per la prima volta dalla NASA per progetti spaziali; tra le interessanti applicazioni iniziali in archeologia ricordo il progetto del prof. Marcello Gigante con l’Università di Provo nell’Utah per il recupero degli scritti dei papiri della biblioteca perduta di Ercolano.
  • 10. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità10 Grazie a questa tecnica, ad esempio, è stato salvato il rarissimo Catalogo Canevari(158) . La tecnologia, comunque, ancora non si sostituisce completamente alla realtà, ma diventa un mezzo per la valorizzazione della stessa: nel caso di un museo virtuale è sicuramente uno strumento di divulgazione del patrimonio artistico ma anche di apprendimento. Ai fini dell’apprendimento ogni reparto può essere collegato a test valutativi in modo che il navigatore del sito-museo possa acquisire le conoscenze necessarie a mano a mano che procede nella visita virtuale. A seconda della qualità dei modelli ricostruiti, poi, potrà rivolgersi anche ad un pubblico di più elevato livello qual è quello della ricerca. Sviluppi significativi della componente educativa nell’ambito dei musei sono rilevabili in Gran Bretagna dove c’è anche la rigorosissima ricostruzione del foro romano a cui il Cultural Virtual Reality Lab di Ucla lavora dal 1997. Ci sono, infine, da considerare le notevoli applicazioni per la razionalizzazione e l’ottimizzazione della gestione degli archivi che consente il reperimento e l’accesso dei documenti storici con un migliore impiego delle risorse impegnate, l’aumento dei livelli di produttività degli utenti (studiosi, cultori), il gradimento di qualsivoglia avventore. Queste considerazioni possono indurre a razionalizzare le procedure di generazione e movimentazione dei documenti, a definire efficaci e sempre più ampi e capillari metodi di conservazione e classificazione dei documenti stessi e a standardizzare le attrezzature e i materiali atti a contenerli. Riflettendo, poi, sul fatto che il legame che unisce i nuovi sistemi di telecomunicazioni e, quindi, lato sensu, i modi della comunicazione fra gli uomini e la loro vita associativa è molto stretto, molteplici sono gli aspetti esistenziali che appaiono coinvolgere l’uomo, anche in relazione all’organizzazione delle sue funzioni e dei suoi spazi collettivi. Consapevoli del fatto che tutta la storia della comunicazione si può considerare come il progressivo sforzo dell'uomo di eliminare gli ostacoli che i corpi materiali pongono alla circolazione delle conoscenze, oggi siamo in un'epoca nuova in cui le conoscenze, in qualunque forma espresse (immagini, suoni, testi), sempre meno dipendono da loro corpo materiale e il ciclo di produzione, circolazione, uso e riproduzione dei contenuti mentali, essendo disincarnato, è sempre più rapido, ubiquo e abbondante e cambia la vita quotidiana, i processi di lavoro, le strutture organizzative. Sulle reti i contenuti si trasferiscono tutti allo stesso modo, ad altissima velocità, in quantità illimitate. I bit, conoscenze poste in forma pubblica e, quindi, scambiabile ma pressoché immateriale, non hanno limiti di tempo, di spazio, di scarsità, che affliggono gli atomi pesanti, scomodi e lenti, in cui, fino a oggi, i contenuti hanno dovuto incorporarsi(159) . _________________ (158) Catalogo manoscritto autografo dell’antica raccolta libraria del medico genovese Demetrio Canevari, vissuto a Roma e curante dei familiari del Pontefice, redatta nel 1625: oltre 2400 opere di medicina, filosofia, matematica, astronomia, geografia dal Quattrocento ai primi del Seicento custodite presso la Biblioteca Civica Berio di Genova. (159) Nicholas Negroponte, Essere digitali, Sperling & Kupfer 1985; Media Lab. MIT di Boston, U.S.A, 1993.
  • 11. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 11 In sostanza, alla luce dell'espressione di libertà individuale, la rivoluzione digitale non crea, ma amplifica con l'efficacia di una grande innovazione tecnologica la tendenza a un uso sempre più capillare e potente della conoscenza nella vita sociale e organizzativa in cui il grado di libertà degli individui dovrebbe essere maggiore. L’operazione meritevole di riflessione che ci si può accingere a realizzare è, dunque, quella di riproporre in forma nuova la memoria dei documenti storici della professione che ne rappresentino l'essenza stessa dell'esistenza. Ma di quale professione? Di una professione ricostruibile su base documentale che si riproduce per immagini, per informazioni e per esasperate operazioni logiche. Seguendo questo ragionamento, il concetto di narrazione storica si arricchisce di valenze del tutto nuove: è l’archivio delle tracce dell'immagine fisica dei documenti elaborate multimedialmente. Prende, dunque, corpo l'esigenza di interrogarsi su quali reali bisogni ipotecare le scelte future e quali abitudini o quali comportamenti occorre conservare affinché si realizzi un aspetto non secondario della continuità, dell’accrescimento e dell’approfondimento sia degli studi che della divulgazione storica fra passato e futuro. Tuttavia, in siffatti processi il rischio che si corre in eventuale ambito non professionale è di generare “artefatti”, ovvero che, nel lodevole intento di tutelare il destino della “memoria” di un documento e contemporaneamente prolungare il “tempo” della sua vita e moltiplicare le opportunità di fruizione, si elaborino tracce del documento stesso che, di fatto, generano una percezione erronea di ciò che si suppone essere la condizione reale.
  • 12. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità12 In ogni caso, non va ignorata l’opportunità di evitare i fasti di uno sviluppo telematico dello studio e della diffusione della storia della Farmacia per riflettere maggiormente sulle ipotetiche contraddizioni che in esso si potrebbero configurare. Internet, infatti, può essere espressione di socializzazione in un vicinato digitale dove lo spazio fisico è irrilevante ma anche espressione di solitudine in cui l'uomo in una sorta di nomadismo psichico perde il bene prezioso di saper fare fisicamente esperienze. Emerge, inoltre, che la telecomunicazione, istantanea ed invisibile nel suo tempo e nel suo percorso di trasmissione, destabilizza profondamente il quadro delle referenze abituali nella comunicazione interpersonale tradizionalmente legata alla fisicità, alla durata dello spostamento ed all'incontro. Con l’immagine dei documenti sullo schermo e con le realizzazioni multimediali e virtuali si istituisce una nuova definizione e distribuzione delle risorse interazionali: lo schermo trasforma e rimodella la situazione d'interazione attraverso la scelta dei piani, della profondità di campo e attraverso la scelta dell'inquadratura. Però è ormai evidente la percezione del p.c. come moltiplicatore delle capacità individuali, come avvio di un'avventura fuori dalla passività quotidiana e dalla serialità tipica della società industriale matura in cui, tra l’altro, si discute della velocità come valore fondante dei nostri tempi che espelle la lentezza come un disvalore(160) e, nel contempo, si pone il problema della gestione del "tempo liberato" dall’attività lavorativa nella vita delle persone. Una rivoluzione nella gestione del tempo e non solo: interattività e libertà di scelta sono forse il risvolto che assume nella comunicazione il desiderio di personalizzazione e di individuazione dalla massa sociale (io scelgo, quindi sono). L'introduzione di nuove tecnologie, nei processi, nei prodotti e nei servizi dà luogo, ancora, al modificarsi anche delle interazioni spaziali che tendono ad evolvere verso nuove forme di organizzazione sempre più complesse: oltre a cambiare, infatti, i tradizionali fattori di localizzazione dei beni culturali e dei servizi, soprattutto il legame stretto che intercorre fra territorio e telecomunicazioni si configura come ipotesi di lavoro di notevole rilievo sulla quale impegnarsi per la realizzazione di un progetto di “cablaggio” di rete o, in subordine, di un iniziale nodo sinaptico di web- link. Questa è un'idea nata dalla convinzione che, attraverso un uso corretto dell'innovazione tecnologica, si può ottenere il ridisegno formale e la semplificazione dei problemi relativi all'organizzazione ed alla gestione allocativa territoriale dei beni culturali storico-farmaceutici ed alla relativa promozione e diffusione. _________________ (160) In relazione a tale considerazione è il caso di fare solo un accenno al passaggio che le nuove tecnologie possono consentire: dallo spazio-tempo definibile antico il cui spazio è estensivo e caratterizzato da una lunga durata che prende il sopravvento sulla corta durata, al tempo intensivo delle macchine, in una immagine del tempo che è una immagine di velocità in cui le nuove tecnologie consentono di scoprire le piccole affinità, l'equivalente, andando a cavallo del tempo e in uno spazio propriamente virtuale e veloce, ovvero la “trogosfera”, in cui tempo e spazio non sono più dell'uomo ma delle macchine stesse e sono manipolabili, ed in cui è possibile giungere a riconoscere addirittura che la velocità non sia più un mezzo ma un luogo.
  • 13. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 13 La risorsa dei beni culturali farmaceutici, infatti, soprattutto in conseguenza della sua localizzazione casuale e del fenomeno dello spontaneismo dei cultori, si presenta con una serie di nuclei e poli espositivi e/o museali, spesso di piccolissime dimensioni che, pur raggiungendo il massimo di visibilità e, invero, sovente della qualità, non sono interrelati in un corpus sistemico e non di rado hanno un deficitario rapporto infrastrutturale rispetto ad una "domanda", anche solo di nicchia, che non è in grado di sollecitare e cui non è in grado di rispondere adeguatamente. Emerge allora, sulla base di quanto esposto, l'esigenza di tentare di organizzare un nuovo quadro di riferimento sovraterritoriale di rapporti funzionali di sistema fra i vari nuclei e poli distribuiti sul territorio con l'obiettivo di recuperarne e valorizzarne le risorse presenti: impianti, strutture, tradizioni e potenziale storico, espositivo, evocativo e finanche antropologico. L'adozione delle tecnologie telematiche e informatiche dovrebbe consentire il passaggio dell'accettazione episodica, fatalistica e difficoltosa della "domanda" di Storia e beni culturali farmaceutici ad una fase di regolazione, incremento e semplificazione della stessa. Occorre valutare l'impatto spaziale procurato dall'inserimento di una nuova rete di telecomunicazioni nel disegno di piano. Lo sviluppo della telematica offre l'opportunità di liberare le attività e gli stessi rapporti umani dai vincoli della prossimità spaziale e rappresenta un fattore funzionale al decentramento. Quando la comunicazione avviene a distanza, attraverso un terzo elemento che media e supporta la relazione, si ha l'illusione del superamento della barriera senza che questo sia concretizzato nella pratica; si ha nell'immaginario la sensazione di essere in uno spazio diverso da quello nel quale si è realmente.
  • 14. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità14 L'applicazione di questo concetto allo spazio del bene culturale, nel quale ogni uomo trova la propria identità collettiva e nel quale riscontra la propria memoria storica, porta alla formulazione di un'ipotesi di neutralità locativa dei beni culturali farmaceutici: si può vivere nella periferia con l'illusione di vivere là dove è il bene culturale stesso. Questo è reso possibile dal poter afferire agli stessi servizi negli stessi tempi e dal partecipare alla medesima vita sociale mediante la "trasmissione" di un mondo di immagini. Tra gli elementi fondamentali che possono favorire questo tipo di orientamento sicuramente hanno un ruolo significativo i costi di installazione della centrale telematica distributiva e le caratteristiche tecnologiche della stessa nel caso in cui la si configuri come una realizzazione su scala sovralocale. Le telecomunicazioni, ancora, modificano le relazioni sociali se non altro proprio in quanto eliminano la barriera distanza; così come ipotizzato nel "Villaggio Universale" di Mac-Luhan, la comunicazione è diventata immediata in ogni punto del mondo. Le telecomunicazioni, qualunque sia la tecnica usata (telematica, radio o CB), sembrano non trasformare la spazialità delle relazioni; esse si strutturano intorno alle relazioni sociali in rapporto strettamente interattivo, inserendosi all'interno di uno spazio sociale già prefigurato. L'utenza si aggrega intorno al media ma non struttura una nuova forma di socializzazione, essa rappresenta una serie di individui che si rapporta in modo univoco al "mezzo". Le telecomunicazioni assumono in questo senso il ruolo di supporto all'immaginario sociale; esse mimano una comunicazione che non è reale incarnando il simulacro necessario alla crisi della civiltà urbana, ed, ancora, rispondono in maniera funzionale al bisogno di relazione sociale. Questo tipo di comunicazione promuove un'identità collettiva ma non lo sviluppo delle relazioni sociali; il processo che si crea è un processo di identificazione collettiva analogo al processo di identificazione freudiana di un gruppo intorno al "terzo simbolico". L'adesione al "tramite" è tanto più sentita quando il dispositivo risponde ad esigenze di rivendicazione sociale. La co-identificazione può essere ottenuta attraverso la telematica associativa che fa partecipare l'utenza alla formazione di banche-dati o di pagine. Un'altra forma di co-identificazione si può ottenere creando un'emittente che serve soggetti o comunità diversi per caratteri morfologici e culturali in cui i fruitori si riconoscono come appartenenti ad un'unica realtà. I mezzi di comunicazione producono una rappresentazione coesiva dello spazio sociale, rafforzando il ruolo dei mezzi diffusivi locali tradizionali e in tal modo si riesce a gestire una comunità differenziata (periferia e centro) in una strategia di ricomposizione dei gruppi sociali creando l'illusione a tutti di vivere in un medesimo luogo comune e centrale. Non vi è, infatti, alcun bisogno di essere fisicamente presenti su un dato territorio per controllarlo direttamente, dal momento che se ne può influenzare potentemente la cultura e il modo di vita, le abitudini economiche e gli atteggiamenti intellettuali, semplicemente irradiandovi programmi e notizie.
  • 15. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 15 Emerge, inoltre, che può anche esser compito attuale di un museo virtuale sostituire, ma auspicabilmente in un futuro non remoto integrare, il sempre esiguo studio della storia nella scuola che insieme al substrato cristiano costituisce il fondamento della nostra cultura senza il quale non può svilupparsi il sentimento di una identità, anche professionale, o, quantomeno, non si può giungere a formare nell’individuo il senso di precomprensione. Quest’ultima è il patrimonio i cui elementi ci sono tramandati dalla tradizione passata che è costitutiva del nostro essere e che ci consente di leggere noi stessi e la realtà che ci circonda, ovvero “non un insieme di tecniche, giacché essa ci fa comprendere che la natura dell’uomo è essenzialmente storica, come è storica la comprensione, di noi stessi, degli altri, della nostra e delle altrui tradizioni, del mondo naturale” (161) . Inoltre, si attua il tentativo di promuovere quello che il filosofo Habermas definisce “uso pubblico della storia” non politico ma ispirato all’idea di utilità e di divertimento su cui non aleggi sospetto di superficialità (162) . _________________ (161) Hans George Gadamer, Verità e metodo, Bompiani editore, Milano 1983; Dario Antiseri, Il secolo di Gadamer, Avvenire, 15 marzo 2002. (162) Marc Bloch in Apologia della storia apre, appunto, con un padre che al suo bambino che chiede cosa sia la storia risponde che è qualcosa di utile ma che può anche divertire.
  • 16. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità16 D’altro canto, un coinvolgimento pubblico e diffuso delle piccole ma significative realtà locali nel mondo dei nuovi musei inteso come luogo di cultura interattiva e laboratorio sempre più corrispondente ed aperto a domande diversificate di conoscenza può avere anche la benefica potenzialità di eliminare o ridurre le situazioni in cui l’endiade tutela-valorizzazione sia intesa e praticata come un ossimoro, ovvero che si valorizzi così male e con poco rispetto il bene culturale farmaceutico che la prima a rimetterci è proprio la sua tutela. Ciò non toglie che siffatta museologia possa farsi anche strumento politico per incidere sul territorio laddove il patrimonio non è il fine ma può essere il mezzo di un suo sviluppo, un punto di forza per la realizzazione di politiche locali in una prospettiva di utilità sociale: un uso del patrimonio, dunque, e non soltanto una finalità di conservazione e di godimento estetico(163) . L'ingresso dell'elettronica e dei media nel mondo, dunque, con la loro caratteristica capacità di abolire la “frizione dello spazio”, elaborando e trasmettendo in tempo reale dati e programmi su scala planetaria, colpisce al cuore quella che Badie chiama la "pesanteur territoriale" (la pesantezza territoriale). Ma una delle chiavi di volta di tale trasformazione è la disponibilità di informatica amichevole, ovvero: software ultracomplessi ma di facilissimo uso (grazie alla potenza dei nuovi chip e il loro basso costo) nonché servizi di largo interesse pubblico e di immediata presa. Un’opzione di rilievo che si profila all’attenzione degli operatori specialisti è l’azione in un futuro prossimo su tutto lo spettro delle opportunità considerate per ampliare i modi di studio e diffusione della Storia della Farmacia innescando un processo virtuoso multifattoriale in cui la creatività potrebbe avere un ruolo centrale. In una evoluzione magmatica degli eventi attuali, del resto, ogni componente strutturale della società dovrà esser sempre più capace di saldare il dominio del presente con l'appropriazione del futuro, concependo ed attuando con grande attenzione una strategia duale che consenta la distinzione fra pianificazione dell'azione, o pianificazione operativa, a breve termine, e pianificazione per il cambiamento strategico, o a lungo termine, senza privilegiare eccessivamente il presente né lasciandosi troppo distrarre dal futuro(164) . _________________ (163) Daniele Jalla, Le radici del futuro. Il patrimonio culturale al servizio dello sviluppo locale, Clueb, Bologna 2005, pag. 314. (164) Bibliografia essenziale: Roberto Vacca, Un computer per amico, 2000 giorni al 2000 n. 4/94; Ernesto De Pascale, Stet, la sfida parte dalla cablatura, Sole 24 Ore 30/6/95; Bill Gates, Programmatevi, se potete, Panorama 28.4.95; Carlo De Benedetti, Una via europea verso la società dell'informazione, Sole 28.7.95; Elserino Piol, Una città digitale che si apre a tutti, Sole 01.09.95; P. Fogliari, Venite con me nel futuro: è meraviglioso, Class, sett. 94; G. Richeri, La circolazione telematica dei dati, L'Universo telematico 1983; G. Bracchi, Collegamenti telematici e autostrade del futuro, Il Giornale, aprile 1986; L. Sarati, L’integrazione telematica, Quaderni Italtel N.77, Nov. 84; R. De Fusco, Telehabitat, Rinascita n. 28, Luglio 1986; C. Manni, Tecnologie telematiche per una nuova didattica - The Chemist, nov. 94; J. Gottmann, Office work and evolution of cities, Ekistics 274, 1979; M. Lacoste - J. Mouchon - P. Perin, La videoconférence aux limites d'une analyse conversationelle, n.13 Reseaux, 1985; K. Turke, Urban and regional impacts of the new information and communication technologies, Ekistics 302, 1983; Furio Colombo, Come cambia il lavoro, Panorama 07.06.92.
  • 17. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 17 “Oratio brevis cogitatio longa” Marco Tullio Cicerone
  • 18. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità18 Presentazione entiluomo di compositi interessi sociali e storici, dalla vasta e, oserei dire, addirittura imponente bibliografia, il confratello Raimondo Villano presenta alla nostra attenzione l’ultima sua opera di saggistica dal titolo “Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità. Riflessioni sull’indagine diacronica per la memoria dell’homo faber”. Si tratta, in effetti, di un “agile” volumetto, giacché consta di appena poco più di cento pagine, che si distingue sia per consultabilità ed eleganza che per le scelte iconografiche, invero raffinatissime. Mi corre, tuttavia, l’obbligo di fare una precisazione, ovvero che non sia di inganno l’espressione adottata di “volumetto” giacché il fonema che ci siamo permessi di utilizzare, sia ben chiaro, si riferisce ad un’opera tutt’altro che di esiguo spessore non solo in virtù degli argomenti trattati, in effetti tutti, ma proprio tutti “tosti”, bensì anche per la profondità delle cognizioni e per la meditata attenzione. Per avere una vaga idea in proposito, del resto, appare sufficiente porre mente locale già ai soli titoli dei capitoli della Parte Prima e Seconda, benché vada confessato che per una lettura attenta alcuni di essi presuppongono, se non proprio impongono, un’immediata conoscenza dei relativi testi. Soffermandoci, poi, a riflettere sui principali temi portanti, intesi però nell’accezione più alta del termine, dal coacervo di un’ideale “summa”, l’opera ci riconduce, relativamente agli aspetti della “memoria”, all’aforisma frutto della saggezza antica che con Marco Tullio Cicerone suggerisce che la memoria diminuisce se non la si tiene in esercizio (“memoria minuitur nisi eam exerceas” in “De senectude”, VII VII. 21) mentre, per ciò che concerne la “storia e sua metodologia”, essa rimanda ancora a Cicerone là dove asserisce “historia vero testis temporum, lux veritatis, vita memoriae, magistra vitae, qua voce alia nisi oratore immortalitati commendatum ” (“De orat”, II, 9, 36) ma anche, impegnandoci in un ragguardevole “salto” nel tempo, a Massimo D’Azeglio, da cui apprendiamo che “la storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire”, a Francesco Domenico Guerrazzi che ne “Il buco al mare” G
  • 19. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 19 ricorda come “la filosofia della storia è l’arte di cercare e scoprire le leggi regolatrici del mondo morale”, a Carlo Belgioioso che in “Scuola e famiglia” afferma che “la storia è il notaio della coscienza pubblica” e, inoltre, a Giacomo Bazzellotti che trattando di Francesco de Sanctis puntualizza come “i recenti progressi del metodo hanno allontanato sempre più la storia dall’arte dandole un carattere sempre più scientifico”. Soffermandoci, ancora, sugli aspetti della Storia della Scienza e, in particolare, della scienza sanitaria e sua diffusione, ci sovviene in mente sia la riflessione di San Gregorio Magno, “quando mundus ad extremum ducitur, tanto largior nobis aeternae scientiae aditum aperitur”, che quanto asserito da Carlo Cattaneo, ossia che “scienza è ricchezza” nonché la considerazione di Gaetano Negri che “il tratto fondamentale dello spirito moderno è che tutte le forze dell’intelligenza sono portate all’investigazione dei fenomeni fisici e morali considerati per se stessi all’infuori di ogni pregiudizio di ogni elemento metafisico” (“Segno dei tempi”, 125). Ma cosa che ci sta più a cuore, oltre che come storici, in qualità di membri Professi dei Giovanniti, infine, a proposito delle considerazioni sviluppate sulla sede delle epifanie divine nell’intreccio fra tempo ed eternità, desideriamo riservarci di partecipare un ultimo fondamentale rimando all’interessantissimo sintetico precetto di Giovenale che nelle “Satire” (10, 356) ricorda che “orandum est ut sit mens sana in corpore sano”: “bisogna pregare affinché una mente sana sia in un corpo sano”! Roma, 6 febbraio 2010 Fra’ Franz von Lobstein Ven. Balì Gran Croce di Giustizia del Sovrano Militare Ordine di Malta
  • 20. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità20 Presentazione l libro, che si compone di due parti ben distinte e pur collegate nell’unità dell’idea di fondo, affronta l’arduo compito di accostare due ambiti disciplinari e scientifici tradizionalmente differenziati sia nell’interna strutturazione che nelle finalità conoscitive: la Storia e l’Informatica. Lo scopo dell’accostamento è di ordine pratico-operativo, che, senza compromettere l’autonomia di entrambe le discipline e senza intaccarne gli statuti né alterarne le interne logiche, dispone le potenzialità dell’una (l’informatica) al servizio dell’altra (la storia) per dilatarne e potenziarne l’ampiezza degli orizzonti conoscitivi e per accrescerne la carica pedagogica. Alla base o alla radice di siffatta operazione, complessa e ardita al tempo stesso, v’è la ferma fiducia che la differenziazione delle “due culture”, tema dominante nella seconda metà del secolo scorso, sia destinata a lasciare il posto ad una auspicata integrazione in un “sapere”, nuovo e antico al tempo stesso, che pare profilarsi all’orizzonte non troppo lontano del tormentato nostro presente. All’attesa, ancora piuttosto smarrita e confusa, di un tale avvento sembra alludere persino il titolo del libro: “Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità”, dove l’immagine del tempo che faticosamente scolpisce i propri segni sulla sconfinata lastra dell’eternità non riesce neppure a scalfire, di essa, l’intatto e assorto silenzio. E così si ricompone, per noi uomini, il mistero del rapporto tempo-eternità. Allora: ha un senso il generoso sforzo dell’autore di richiamare la nostra limitata intelligenza di mortali a misurarsi ancora con il problema tempo-eternità, se esso problema è costitutivamente al di sopra delle possibilità intellettive dell’uomo? Certamente. Anzi si direbbe che il senso intimo e globale di tutto l’impegnato e impegnativo discorso che fa il Villano consiste proprio nella consapevolezza del limite e nello sforzo di spostarlo ancora più oltre utilizzando gli strumenti della moderna tecnologia. Ed è in questo sforzo che scienza e storia si ritrovano a collaborare al fine di far crescere l’uomo in conoscenza senza peraltro autorizzarlo al folle volo di Ulisse oltre le colonne d’Ercole della sua finitezza. I
  • 21. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 21 La lunga e articolata riflessione sulla storia, sul suo senso e sui suoi fini è alimentata e sostenuta da una valida documentazione e da autorevoli riferimenti, ma non è fine a se stessa, perché è volta alla prospettiva, più limitata, dell’arte sanitaria e, più precisamente, della storia della farmacia, di cui l’autore è appassionato cultore. Dall’affermazione dell’opportunità e dell’utilità di conoscere il passato per meglio vivere il presente e per più consapevolmente preparare l’avvenire deriva, come logica conseguenza, l’individuazione dell’informatica come la tecnica che oggi consente di ampliare straordinariamente, di facilitare, arricchire e diffondere i segni e le testimonianze del passato a tutto vantaggio sia dell’arricchimento culturale del presente che della propiziazione d’un più largo orizzonte conoscitivo per il futuro. E con in più i vantaggi offerti dallo strumento informatico, che consente di superare ed eliminare le due grandi difficoltà che hanno fino ad ora limitato le possibilità operative dell’uomo: gli ostacoli del tempo e dello spazio. Non è certo la conquista dell’onnipotenza, che appartiene soltanto a Dio, ma è un gigantesco passo avanti fatto dall’uomo nella graduale ma infaticata marcia di avvicinamento al “gran mare dell’Essere” supremo. Ed è merito di Raimondo Villano averlo intuito e fatto oggetto della propria ricerca. C.mare di Stabia, 4 marzo 2010 Prof. Antonio Carosella Past District Governor del Rotary International 2100-Italia
  • 22. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità22 Prefazione uesto lavoro scaturisce da un particolare coacervo di elementi correlati alla mia condizione di cultore di storia, di cattolico giovannita, di professionista sanitario e di cittadino socialmente impegnato in una Nazione splendida nella sua pur evidente complessità. Una lettura non sommaria dell’opera credo, invero, possa segnare un momento nel quale si fa memoria di importanti istanti e aspetti della nostra storia. Nel contempo, fuor d’ogni retorica, lo scorrere dei capitoli ritengo sia occasione che può far volgere lo sguardo al futuro riscoprendo l’opportunità, il valore e il dovere della testimonianza, della narrazione e dell’aiuto alla conoscenza. Una lettura, dunque, da cui emergono non soltanto solide architravi concettuali per sorreggere l’impalcatura del ricordo, per non dimenticare, bensì anche un lavoro letterario che si cimenta nel compimento di un’ulteriore opera altamente civile, putrellando elementi di riflessione di pacificazione sociale, di concorso al ravvivamento del sentimento di coesione nazionale, particolarmente bisognoso d’esser coltivato e diffuso nei tempi attuali, nonché di custodia e protezione delle autentiche radici che, sostanzialmente, riguardano tutto il Paese. D’altro canto, con profondo sentimento cristiano, ho inteso sviluppare coerenti riflessioni con il proposito di collaborare per la diffusione del regno di Dio nel mondo d’oggi e, in un fecondo metabolismo di fede e ragione, umilmente concorrere anche allo sforzo di aprire uno spazio per tutti i popoli e per quanti conoscono Dio da lontano o per i quali Egli è sconosciuto o addirittura estraneo: per aiutarli, in effetti, ad “agganciarsi a Dio”, al cui cospetto sta ogni creatura umana(1) . In qualità di accademico, infine, ho approfondito taluni aspetti metodologici e di valorizzazione di comparti della disciplina storico-sanitaria. Raimondo Villano _________________ (1) I concetti di riferimento sono quello del “cortile dei gentili”, riservato nel Tempio di Gerusalemme ai pagani che volevano pregare l’unico Dio e che Gesù volle sgomberare da chi l’aveva trasformato in “un covo di ladri”, e le riflessioni di pertinenza espresse dal Santo Padre Benedetto XVI nel discorso alla Curia romana per la presentazione degli auguri natalizi (Vaticano, Sala Clementina, 21 dicembre 2009). Q
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  • 33. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 33 “Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore” Albert Einstein Nato nel 1960. Vive tra Roma e Torre Ann.ta. La moglie è biologa, farmacista, assistente sociale e valente docente di ruolo di Scienze nei Licei Classico e Scientifico statali; il figlio è un brillante matematico universitario magistrale. Ruoli: Diplomatico (Roma, dal 2011); Operatore economico internazionale (Roma, dal 2004); General manager Villano International Business Team, con attività in 16 ambiti di business, consulting & service, tra cui: affari internazionali, immobiliare d’alta gamma, edilizia-restauro, import-export, informatica, sanità, arte e cultura (Roma, dal 2012); Membro (dal 2013), Hon. Associate Professor in History of Health Administration Pharmaceutical Department (dal 2014) e Membro Onorario dell’University of Florida State (dal 2015); Trader (dal 1976), Trader immobiliare (1980-81), Trader operativo finanziario indipendente di borse e forex (dal 1983), Donato di Devozione (dal 2002) e Cavaliere di Grazia Magistrale del Sovrano Militare Ordine di Malta (dal 2007), presentato dal Cav. di Giustizia Fra’ Giorgio Maria Castriota Scanderbeg (discendente dell’Eroe fondatore del Regno d’Albania); Presidente della Fondazione di attività internazionale sociosanitaria, umanitaria e culturale Chiron (dal 1985); Amministratore Unico Chiron Editore (dal 2006); Farmacista (iscritto all’Albo dal 1986). Accademie: International Society History Pharmacy (dal 2001), Acc. Italiana Storia Farmacia (dal 2001), Studi Melitensi (dal 2002), Storia Arte Sanitaria-Ministero B.C. (dal 2006), già pontificia Tiberina (dal 2009), Medical Tradition Smithsonian Institution-USA (dal 2011), Fondazione Treccani (dal 2016), Fondazione Italia USA (dal 2019); ad honorem Nobile Collegio Chimico Farmaceutico (dal 2006). Sul piano basilare e determinante dei comportamenti, si è sempre distinto nell’esercitare qualunque carica con disciplina e onore, con autentico disinteresse personale e con rigoroso rispetto deontologico. Oltre 100 conferenze e chairman in decine di congressi. Collabora con importanti Riviste nazionali e internazionali. È Advisory Board Member per l’Editore statunitense DPC, che pubblica in oltre 150 nazioni; è stato Direttore del Notiziario A.Gi.Far. (1986-90) e del Bollettino Rotary Club (1990-94). Studi: classici; laurea e abil.: Farmacia (1985); corsi certificati di: Piante officinali, Tecniche cosmetiche, Sicurezza aziendale, Haccp, Storia, Dottrina sociale Chiesa, Teologia. Lauree h.c.: Scienze Umane e Sociali (2009); Storia e Filosofia (2010); Scienze della Comunicazione (2013); Diplomazia e Studi internazionali (2015). Master h.c.: Science Medical Ethics (2010). È stato: autore, organizzatore e chairman Corso Sicurezza e Qualità per imprenditori e manager, ottenendo Alti Patronati dal Capo dello Stato Scalfaro e dalle Nazioni Unite (2000), Consigliere Diplomatico dpt ENVA (2011-15), Segretario International Committee Biothecnologies Wabt-Unesco (2008-13), membro della World Academy Biomedical Technology (Unesco 2007-12), membro del Gruppo di Studio “History and definition of pharmacopoeias” dell’International Society for the History of Pharmacy, coordinato dal Prof. François Ledermann, dell’Università di Berna e Presidente internazionale Emerito ISHP (Berna, 2012- 13), 11 anni in Comitato scientifico sicurezza sanitaria di IBD (azienda responsabile della sicurezza dei Tribunali della Corte d’Appello di Napoli), Consigliere di Amministrazione della Fondazione Beaumont Onlus per le ricerche sul cancro, presieduta dallo scienziato Tarro e con il Prefetto di Napoli (2011-12), Accademico Europeo per Relazioni Economiche e Culturali (2004-15). Socio (1978-85), contitolare (1986-97) e titolare (1997-2010) di un’importante farmacia privata territoriale urbana. Nel Rotary International è: Socio del Club Pompei Oplonti Vesuvio Est (1990-2007); Segretario a 29 anni (1990-95), tra i più giovani d’Italia; Presidente (2000-01); per 14 anni Delegato unico dei Governatori per l’Archivio del Distretto 2100-Italia (oltre 3.000 rotariani e circa 80 Club) e presso l’Istituto Culturale Rotariano per il Rotary di tutta l’Italia; membro dell’Institute, massimo organo
  • 34. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità34 amministrativo per le Regioni di Europa e Africa (Luzern, CH, 2000); in Commissioni Distretto 2100-Italia: Etica professionale, Azione Mondiale, Informatica; tra i molti ruoli internazionali: archeologia Pompei-Cartagine; Comitato Premio Magna Grecia; autore e presentatore al Consiglio Mondiale di Legislazione del Rotary della Proposta di istituzione della Giornata internazionale a tutela della Vita (2001-04); Fondatore Rotaract (1999) e Interact (2001), Socio Onorario Rotaract (2000). Scout Rover Asci e Agesci (anni ’70). Dal 1986 al 1990 Presidente a Napoli, Coordinatore nazionale e cofondatore Federazione Nazionale Giovani Farmacisti Fenagifar; Rappresentante nazionale Sindacato Federativo. Rappresentante nazionale onorario Agifar Na c/o Fenagifar (dal 1990). Istituisce in farmacia un apprezzatissimo centro di ascolto riservato e di assistenza sociosanitaria (anche personalizzata e/o domiciliare) per anziani stabilmente operativo negli anni senza soluzione di continuità (1978-2010); da dirigente locale e nazionale dei giovani Farmacisti italiani e del Sindacato sostiene con convinzione la diffusione e l’ampliamento di tali iniziative sul territorio, auspicando e favorendo (tra i pochi antesignani degli anni ‘80) l’avvento di un’effettiva ‘farmacia dei servizi’ (1985-90). Assist. Prof. Microbiologia Fac. F.cia Na (1985- 90, cattedra Prof. Lembo-Ist. Sup. Sanità), Effettivo della Società Napoletana di Storia Patria, ammesso sotto la presidenza dallo storico di fama internazionale e Accademico dei Lincei On. Prof. Giuseppe GALASSO (Napoli, Maschio Angioino 2009-15). Proponente e padrino di vari Soci Onorari, tra cui: Arciv. di Pompei Mons. Francesco Saverio TOPPI, dal 2013 Servo di Dio in Causa di Beatificazione e Canonizzazione (Rotary, 1992); Dino DE LAURENTIIS (proposto nel 2000), produttore cinematografico di Hollywood e Premio Oscar alla carriera (Rotary, 2001); Antonio GRECO, Presidente Tribunale Civile e Penale TA (Rotary, 2000); Giulio TARRO, virologo candidato al Premio Nobel per la Medicina nel 2000 e nel 2015 (Asas, 2011); Gianni RIVERA, Vice Campione del Mondo di Calcio (Aerec, 2012); Luigi CASTIELLO, Cappellano Magistrale SMOM e Operatore Pastorale Salute-Conferenza Episcopale Italiana (Asas, 2014); Gualtiero RICCIARDI, Presidente Istituto Superiore di Sanità (Asas, 2016); Patrizio POLISCA, già aiutante dei medici di Paolo VI e Giovanni Paolo II e Medico del Papa con Benedetto XVI e Francesco e Direttore Sanitario del Vaticano (Asas, 2016). Riconoscimenti e onorificenze internazionali: Diploma d’Onore per Servizi eccezionali a titolo individuale nelle 5 Vie di Azione da Presidente Rotary International (Evanston 2001: solo 100/anno/1,5 mln soci); Benemerenza Anticrimine-Task Force Rotary Italia, Albania, ex-Jugoslavia, S. Marino (Zurigo 2001); Premio Sapientia Mundi-Etica (Rm 2008); Unione Legion d’Oro-Lavoro (Rm 2010); Veritas in Charitate-Religione (2011); Bonifaciano-Cultura e Società (2011); Norman Ac.-Editoria Medaglia aurata (Rm 2014); Norman Ac.-Sanità Premio Galeno di Pergamo (Rm 2014); Norman Ac.-Sanità 2^ ed. Premio Galeno di Pergamo (Rm 2015); Norman Ac.-Arte fotografica Medaglia aurata (Rm 2015). Riconoscimenti e onorificenze nazionali: Premio Aesculapius-Sanità Patroc. Presidenza Consiglio Ministri (Rm 1987); LXVIII Premio Piccinini Asas-Mi.BAC-Ricerca storico- scientifica (Rm 2006); LXV Premio Stramezzi-Sanità (Rm 2007); Premio Capitolino-Attività umanitaria (Rm 2010); Premio Tiberino-Cultura (Rm 2012); Premio LXXIV Serono-Storia e Letteratura (Rm 2012), Aerec-Cultura (Rm 2013); Benemerenza al merito Sanità pubblica (Roma, DPR 2013): solo 269 dal 1800 al 2013, Premio Tiberino-Scienza (Rm 2014); LXXIV Premio Piccinini Asas-Mi.BACT-Ricerca storico-scientifica (Rm 2014); Medaglia Argento al merito Sanità pubblica (Roma, DPR 2016); Asas-Mi.BACT-Speciale Premio Storia Scienze Biomediche (Rm 2016); Asas-Mi.BACT-Speciale Menzione storico-scientifica (Rm 2019). Autore di un’ampia e qualificata produzione letteraria che ammonta a oltre 900 pubblicazioni sanitarie, professionali, scientifiche, storiche, religiose, artistiche, di cui gran parte su riviste dotate di revisione critica, indexate e con impact factor, particolarmente apprezzati per originalità, capacità argomentativa e logica del pensiero, ampiezza e approfondimento delle analisi (con risultati anche di riconosciuto elevato contenuto teorico), finezza delle intuizioni e raffinatezza della prosa; oltre 50 libri (di cui 15, nella sola versione italiana, con complessive
  • 35. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 35 36 edizioni e 22 ristampe; numerosi tradotti anche in inglese, francese, tedesco e spagnolo) con editori prestigiosi come Zanichelli, con patrocini da Ministero Beni Culturali, Unesco, Rotary, Università, Accademie, Istituzioni professionali, Enti Morali, ecc., recensiti da Testate di rilievo nazionale, presenti in oltre 120 Biblioteche italiane (tra cui: Quirinale, Accademia Nazionale delle Scienze, Ministeri) e in più di 60 biblioteche di oltre quaranta altre Nazioni (tra cui: National Institute Health-USA, Nationale de France, Congress USA), in Istituti di Cultura, Università, Musei, Istituzioni pontificie e vaticane. Alla Fiera di Francoforte ha debuttato un suo libro (2004). Oltre 200 opere multimediali (in varie lingue e più edizioni e ristampe) spesso di notevole pregio e pubblicate con editori e patrocini prestigiosi (tra cui Bayer S.p.A.). È autore in oltre 40 anni anche di centinaia di opere fotografiche realizzate con vena innata, apprezzato talento e particolare sensibilità che lo inducono a guardare il mondo con originale e, tutt’altro che di rado, unica inclinazione. È in molti Cataloghi internazionali scientifici, accademici, istituzionali, pontifici e religiosi tra cui: Scheda Authority File di U.S.A. Library of Congress (NACO) no2006049598; Bibliothèque nationale de France; Deutsche Nationalbibliothek; Library of National Institutes of Health (NIH) U.S.A.; Wellcome Library UK; Biblioteca Magistrale S.M. Ordine di Malta; Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL (Italia); Biblioteca Romana della Fondazione Joseph Ratzinger-Benedetto XVI (Vaticano); 2000 Outstanding Intellectuals IBC-Cambridge UK dal 2010; Biblioteche Centrali dei Ministeri: Beni Culturali; Grazia e Giustizia; Istruzione, Università e Ricerca; Salute. Opac Sbn con oltre 300 opere; Scheda di Autorità Ministero BAC dal 2010. Vari libri hanno apprezzamenti da autorità istituzionali, tra cui alcuni Sovrani di Paesi europei e più volte il Capo dello Stato e il Santo Padre. * * * Alcuni libri: Verso la Società globale informazione (patr. Rotary, pres. Governatore Carosella, 2 ediz., 1996); Rotary per l’Uomo (patr. Rotary, 2 ediz., 2001); La gestione della sicurezza in Farmacia (pres. Dr. Renzulli, già Consulente della Sicurezza all’ONU, 2004); Arte e storia della Farmacia (pres. Prof. Ledermann, Presid. International Society History Pharmacy, 2 ediz., 2006); Storia e attività del SMOM (patr. Asas-Mi.BAC; pres. Mons. Prof. Ferriero, 4 ediz., 2007); Meridiani farmaceutici tra etica laica e morale cattolica (patr. Asas-Mi.BAC; pres. Prof. Tarro, Comm. Naz.le Bioetica, 3 ediz., 2008); Thesaurus Pharmacologicus (patr.: Accad. Tiberina, Asas-Mi.BAC, Nobile Collegio Chimico Farmaceutico, Aerec; pres.: Presid. Farmacisti Italiani Dr. Mandelli, 2 ed., 2009); Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità. Riflessioni sull’indagine diacronica per la memoria dell’homo faber (Alto patroc.: Ministero B.A.C.; patroc.: Acc. Tiberina, Asas-Mi.BAC, Nobile Collegio Chimico Farmaceutico, Aerec, Univ. Ruggero II - Florida, J. Monnet Univ. Europenne, Univ. Telem. Pegaso, Norman Academy; pres. eminenti storico Fra’ von Lobstein e critico Prof. Carosella, 6 rist., 2010); Attività farmaceutiche nel Regno di Napoli (pres.: Presid. Acc. It. Storia Farmacia Dr. Corvi, 2010); Logos e teofania nel tempo digitale (patr. Acc. Tiberina e Aerec; pres. Mons. Trafny, Presid. Dpt Scienza-Fede Pontificio Consiglio Cultura, 2012); Aspetti religiosi e dimensione ecclesiale del SMOM (2013); Musei di farmacia: eco del passato per un riscatto futuro (pres. Prof. Ledermann, Direttore Biblioteca Svizzera, 2015); Fotografie - circa 200 sue opere, selezionate per temi filosofici e creativi tra quelle realizzate in oltre 40 anni (2015); Magistero ecclesiastico ai farmacisti da Pio XII a Benedetto XVI (patroc. Nobile Collegio Chimico Farmaceutico; pres. Sen. Garavaglia, già Ministro Sanità - 2 ediz., 2019). Alcuni multimedia: Cenni di arte e storia della farmacia (patroc. AISF e Rotary, 2002); Influenza A/H1N1 (patroc. Unesco, 2009). “Ho imparato così tanto da voi, Uomini… Ho imparato che ognuno vuole vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata” Gabriel Garcia Marquez