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Raimondo Villano
Manuale sanitario:
Protesi dentarie, Raffreddore e sindromi influenzali,
Reflusso esofageo, Stipsi, Stress, Ulteriori indicazioni
per favorire il benessere e il prolungamento della vita
Quel che già sappiamo
è il grande ostacolo
all’acquisizione di quel
che non sappiamo ancora
Claude Bernard
fisiologo francese
Abs.: R. Villano “Manuale sanitario”. È in prestigiose Istituzioni e in molti Istituti
Italiani di Cultura e svariate Biblioteche specialistiche, civiche e nazionali in Italia
e all’estero. (Longobardi Editore, pp. 208, Napoli, aprile 2005; 2^ Ediz., pp. 232,
Napoli, giugno 2005).
Prefazione
Lo scopo di questo lavoro, di fatto consistente in una nuova edizione riveduta ed
ampliata del mio “Manuale sanitario per la Terza Età” pubblicato nel 2000, è di
offrire un agile strumento di consultazione che migliori sia l’individuazione e la
fruizione di talune strutture esistenti e l’informazione sui principali percorsi
burocratici che l’effettuazione di scelte e di comportamenti nonché il rafforzamento di
cognizioni ed autoformazione nell’importante e delicato settore sanitario.
Tutto ciò, sia pur considerando che i cambiamenti normativi, operativi ed
anche logistici sono tutt’altro che infrequenti, può senza dubbio concorrere ad
accrescere consapevolezza ed autosufficienza di massima nel lettore e, pertanto, in
definitiva, porlo in grado di essere sempre più “soggetto” anziché meramente
“oggetto” del Servizio Sanitario in un virtuoso sinergismo con gli sforzi che, d’altro
canto, continuamente si prefiggono di effettuare ai vari livelli gli operatori del settore.
Raimondo Villano
Protesi dentarie
Le prime sensazioni
Imparare a portare la dentiera richiede la stessa pazienza che imparare a
nuotare o ad andare in bicicletta. Sulle prime controllare la propria dentiera
può sembrare difficile ma con la pratica si impara a farlo. La prima reazione
che si ha è la curiosa sensazione di avere la bocca improvvisamente piena;
sembrerà che denti troppo grossi si spingano fuori le labbra. Questa
sensazione sparirà non appena ci si sarà abituati alla nuova dentiera. Si può
pensare che i denti, che sembrano tanto grandi, appaiano tali anche agli altri:
non è così, in effetti, e non c’è, pertanto, alcun motivo di sentirsi
imbarazzati. Anche la sensazione che la dentiera possa da un momento
all’altro cadere di bocca sparisce in breve tempo. La dentiera potrebbe
causare, inoltre, un’eccessiva salivazione: è una reazione del tutto naturale
che cessa non appena ci si sarà abituati. Il modo migliore per superare tale
inconveniente, solo temporaneo, è di continuare a portare la dentiera e
deglutire un po’ più frequentemente. Succhiare una mentina può servire a
far deglutire più spesso. Basta, comunque, convincersi che anche prima di
portare la dentiera si è sempre avuto in bocca un flusso di saliva (senza
magari farci caso) per rendersi conto che si tratta di un fatto del tutto
normale. Si arriverà al punto, come la maggior parte delle persone con
protesi dentarie, di sentirsi strani senza dentiera. Le persone che mettono per
la prima volta la protesi possono avvertire una sensazione di dolore poche
ore dopo l’applicazione. Nelle prime due settimane può essere necessario
più di un adattamento alla dentiera. Se, comunque, la dentiera provoca
dolore, ci si rechi subito dal proprio dentista.
Parlare
Parlare, in un primo momento, può sembrare strano e persino difficoltoso.
Questo accade perché la lingua deve ancora imparare dove sono i denti e,
quindi, abituarsi ad essi. Non c’è nessun motivo di preoccuparsi dal
momento che gli altri non sono consapevoli di questo imbarazzo. Questo
perché la voce non ha mai per gli altri lo stesso suono che ha per chi la
emette. Quando ci si ascolta parlare il suono raggiunge le orecchie attraverso
le vibrazioni della mandibola e del cranio (cosa che ne altera l’effetto)
aumentandolo notevolmente. Ogni piccolo cambiamento, dunque, diventa
molto più evidente per chi parla che non per chi ascolta. Può essere
opportuno fare anche delle prove di lettura ad alta voce davanti allo
specchio: in tempi più rapidi si ritroverà la naturalezza consueta. Inoltre, per
abituarsi più rapidamente alla protesi, può essere utile tenerla il più a lungo
possibile, anche di notte, togliendola solo per la pulizia. Se la dentiera
“ticchetta” mentre si parla, si cerchi di evitare quei movimenti che
provocano lo spostamento delle protesi inferiori e si porli più lentamente.
Tenere la protesi inferiore nella giusta sede dipende soprattutto dalla propria
capacità di mantenerla sempre nella corretta posizione facendo uso dei
muscoli della mandibola, delle labbra e della lingua.
Mangiare
I primi giorni mangiare lentamente. Mangiando si potrà in un primo tempo
avere qualche difficoltà. Ad esempio, se si mastica da un lato solo, la
dentiera potrebbe diventare meno stabile dal lato opposto. Uno degli
accorgimenti più efficaci per non avere inconvenienti quando si mangia è di
dividere ogni boccone in due. Se ne sposti una metà nella parte posteriore
sinistra della bocca e l’altra nella parte posteriore destra e, quindi, si
mastichi. Questo serve ad equilibrare la pressione, consente di mangiare più
facilmente ed aiuta ad evitare qualsiasi spostamento della dentiera. I primi
giorni a tavola si ingeriscano cibi liquidi (passati di verdura, yogurt, frullati
di frutta, uova alla coque) e molli (gelatine di frutta, formaggi molli, verdure
cotte, pesce, carne tritata). Successivamente si ritorni alla dieta normale
avendo cura di non usare i denti canini per spezzare i cibi. I bocconi devono
essere abbastanza piccoli e masticati con i molari e premolari. Quando si
sarà diventati esperti si potranno affrontare pietanze di più difficile
masticazione. Per i primi tempi evitare cibi e bevande bollenti: finché la
dentiera non diventa parte della bocca (e lo diventa in breve tempo)
potrebbero non essere percepite esattamente le temperature e di
conseguenza scottarsi. Prediligere cibi croccanti (ad esempio grissini e
patatine) ma non duri. Un aiuto all’adattamento è costituito dall’uso di una
polvere o di una crema adesiva. Ricerche effettuate su persone che portano
la dentiera hanno dimostrato che un buon adesivo può aumentare la forza di
masticazione così come può aumentare la stabilità della protesi nella
masticazione di cibi difficili come il sedano, le bistecche, i sandwich. Coloro
che portano la dentiera avvertono, talvolta, un’alterazione del gusto e
pensano che ciò accada a causa del palato coperto dalla protesi superiore.
Le papille gustative si trovano, invece, sulla lingua. Due sono i motivi per
cui sembra che il cibo perda un po’ del suo sapore: primo, si perde la
sensazione del cibo premuto dalla lingua contro il palato; secondo, i
messaggi inviati dalle papille gustative al cervello possono essere coperti da
nuovi messaggi causati dalla situazione iniziale di disagio della bocca.
Quando ci si abitua di più alla dentiera il cervello farà attenzione meno a
questi ultimi messaggi e di più a quelli provenienti dalle papille gustative. Il
cibo riacquisterà così tutto il suo sapore.
Cura della protesi
La pulizia della dentiera è molto importante per assicurarne una lunga durata
e per evitare la formazione della placca, carica di germi e tendente ad
indurirsi formando il tartaro, che può alterare lo smalto, causare cattivi odori
e irritare la bocca. Dentifricio e spazzolino non sono molto idonei per pulire
la dentiera in quanto non riescono a purificarla in tutti i suoi punti. La
dentiera non va messa mai in acqua calda che può deformarla né va lavata
con i normali detergenti che ne danneggerebbero la superficie smaltata. E’
bene servirsi, invece, quotidianamente di apposite compresse effervescenti:
questa operazione possibilmente dovrebbe essere svolta sempre nello stesso
momento della giornata. E’ importante completare l’igiene quotidiana della
bocca spazzolandosi delicatamente le gengive, specialmente quelle che sono
a contatto con la protesi.
Raffreddore e sindromi influenzali
- È inutile accalcarsi in farmacia all’inizio della stagione autunnale, perché
il vaccino antinfluenzale ha una copertura di sei mesi circa e vaccinandosi
troppo presto si rischia di restare scoperti all’inizio della primavera
successiva, quando ancora il virus è in circolazione.
- Riposare in ambiente tranquillo, ben aerato, non surriscaldato o troppo
secco.
- Bere molto.
- Evitare o ridurre fumo ed alcool.
- Seguire una dieta ricca di vitamina C.
- Praticare un’igiene scrupolosa (per non contagiare altre persone).
- Ricorrere al medico in caso di febbre persistente.
Reflusso esofageo
Comportamenti nocivi da evitare sono: fumo di sigaretta, bere alcool,
consumare alimenti ricchi di grassi o di metilxantine (cioccolato, tè, coca-
cola, caffé normale o decaffeinato) o carminativi (oli di menta piperita,
aglio, cipolle, cannella).
Alcuni cibi hanno un effetto irritante diretto sulla mucosa esofagea: succo
di limone, frutti aciduli e pomodoro, bevande gassate, cibi troppo sapidi o
speziati, cibi troppo caldi o troppo freddi che accentuano gli spasmi
esofagei.
Sono da evitare pasti abbondanti perché aumentano la pressione gastrica
sullo sfintere esofageo e ridurre i cibi che possono provocare aerogastria
(presenza di aria nello stomaco) e flautolenza (leguminose, brassicacee:
cavoli, broccoli...)
Alcuni stati particolari favoriscono il reflusso esofageo: la gravidanza,
l'obesità e la posizione clinostatica per aumento della pressione
intraddominale. Non assumere cibi nelle 2 ore prima di coricarsi.
Evitare la pinotrogondria: non bere troppo durante i pasti.
Raggiungere un peso corporeo ideale.
Stipsi
Uso dei lassativi:
- non eccedere nell’uso, possono provocare assuefazione;
- evitarli in caso di nausea, vomito, dolori addominali, crampi,
meteorismo;
- assumere lassativi salini solo in previsione di interventi chirurgici o per
eliminare sostanze tossiche;
- non abbinare l’uso di lassativi lubrificanti ed emollienti;
Corrette abitudini:
- fare del moto (passeggiate, bicicletta, ginnastica che coinvolga i muscoli
addominali);
- combattere stress, situazioni generanti ansia e preoccupazioni;
- tentare di evacuare sempre alla stessa ora (mattino/dopo i pasti);
- Adottare una dieta varia ed equilibrata (vedasi cap. diete);
- Mangiare poco e spesso preferibilmente ad orari fissi.
Quando ricorrere al medico:
- in generale, quando la stipsi è avvertita come un grave problema;
- quando perdura da oltre dieci giorni e/o non è risolta dai comuni lassativi;
- quando il soggetto dichiara una perdita recente di peso non derivante da
diete dimagranti;
- quando lo stimolo è da tempo molto debole;
- quando vengono lamentati forti dolori addominali durante l’evacuazione;
- quando le feci sono scarse, nastriformi;
- quando si notano tracce di sangue nelle feci.
Stress
Lo stress è di fatto un adattamento dell'organismo ai traumi improvvisi e di
notevole entità (evento piacevole e non) delle circostanze esterne. Quando
lo stress si prolunga per tempi lunghi si ha il distress.
Tra i segni evidenti di stress (il più delle volte di durata limitata) ci sono una
forte contrazione dei muscoli, l’aumento del battito cardiaco, la respirazione
intensa, il cervello molto reattivo.
Il distress, invece, provoca ansia e attacchi di panico, problemi digestivi,
perdita di appetito o fame nervosa, gastriti o ulcere, vertigini ed emicranie,
acne, caduta di capelli.
Il cambiamento dello stile di vita può contribuire non poco alla guarigione:
condurre una vita con orari regolari, distribuendo bene le attività nell'arco
della giornata; non appesantire la digestione e seguire una dieta equilibrata;
evitare caffè, thè e sigarette; praticare yoga, training autogeno, un'attività
fisica regolare; non abusare di medicinali (in particolare di ansiolitici).
Attualmente è possibile conoscere il livello di stress analizzando un po’ di
saliva e determinandone il livello di cortisolo ed il citochine, sostanze i cui
valori aumentano con il crescere della tensione e dello stress.
Ulteriori indicazioni
per favorire il benessere e il prolungamento della vita
È importante che gli anziani mantengano una vita attiva sia dal punto di vista
fisico che intellettuale, in quanto spesso essi tendono ad isolarsi e a
trascurare gli stili di vita più appropriati. Anche in tarda età, una buona
salute può dipendere da una gamma di comportamenti di autotutela.
Ci sono alcune condizioni che, sebbene attengano a sfere non direttamente
mediche, contribuiscono ad allungare la vita. L’esercizio mentale
contribuisce a ritardare l’invecchiamento ed a sostenere la serenità e
l’equilibrio psico-fisico aiuta a sentirsi attivi e indipendenti: impegnarsi nel
contesto sociale (il quartiere, la parrocchia, i poveri, l’arte, la cultura, il
cinema, ecc.), avere amici, frequentare corsi, occuparsi dei figli e dei nipoti
mantenersi impegnati intellettualmente può produrre un circolo virtuoso di
curiosità nei confronti dell'esistenza stessa che, nel tempo, ne difende la
qualità. Studi scientifici mostrano che l’avere svolto in giovane età studi
superiori garantisce longevità maggiore rispetto a chi ha avuto un più breve
curriculum scolastico.
Movimento e esercizio fisico sono la vera pillola della longevità. Ci sono
oramai evidenze che l’esercizio fisico, cioè il movimento programmato e
strutturato per il miglioramento della forma fisica e della salute (da
distinguere dall’ attività fisica - cioè qualsiasi movimento che comporta
dispendio energetico, come le faccende domestiche e fare la spesa) produce
effetti sui diversi rischi che accompagnano l’invecchiamento, effetti tali da
aumentare la vita e la qualità della stessa. Parimenti basta anche la semplice
attività fisica a garantire maggior benessere ma il beneficio migliore viene
dall’ esercizio moderato. Moderato vuol dire camminata a passo veloce, il
“brisky walking” degli anglosassoni, cioè quaranta minuti al giorno di una
camminata che imponga una doccia alla fine per quanto si è sudato.
Ovviamente è necessario il nulla osta medico prima di intraprendere
qualsiasi esercizio fisico.
Per migliorare la qualità della vita e, quando è necessario, per dare una sorta
di supporto psicologico che tende ad aumentare l’autostima, infine, può
sovente essere utile la compagnia di un animale che, sostanzialmente,
funge da catalizzatore di disposizioni positive grazie al rapporto che si viene
a creare con la persona che si occupa di lui.
Per un buon esito è, ovviamente, fondamentale la scelta oculata delle
caratteristiche fisiche e comportamentali dell’animale che più si adeguano
alle nostre necessità e caratteristiche. Attraverso l’identificazione con
l’animale, inoltre, si possono esprimere eventuali paure, angosce e
frustrazioni e ci si ritrova non di rado in grado di valorizzare le proprie
risorse personali. La naturale tendenza a stabilire con l’animale un legame
affettivo può diventare di per sé anche un elemento terapeutico(*)
in quanto
può trasformarsi in una grande risorsa sia per prevenire la depressione che
per il superamento di un periodo di depressione in atto. In quest’ultimo caso,
l’animale e la cura che di esso si ha permettono di esprimere i bisogni, le
emozioni, gli stati d’animo, i dubbi e le difficoltà al fine di far emergere il
proprio disagio e trovare contenimento ad una propria eventuale sofferenza.
(*) la Pet Therapy, letteralmente terapia con i cuccioli (ma per la cura e non vengono utilizzati solo i piccoli
degli animali).
Star bene è molto più che assenza di malattia
e non è una condizione statica a tempo indeterminato
ma un equilibrio che va ricercato,
mantenuto e difeso quotidianamente.
Raimondo Villano
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
MUSSINI MARIO, Prima dopo o lontano dai pasti?, Utet, 1995.
PASINI WALTER, Viaggi, salute e sicurezza Paese per Paese.
O.E.M.F., L’informatore farmaceutico, 1996.
ASL Napoli 5 (A.V.) Carta dei servizi pubblici sanitari, 1996.
TELÒ DANILO, La prevenzione delle malattie cardiovascolari, Utet, F.M. 12.98.
FARMA MESE, Codice europeo contro il cancro, Utet 12.98.
CAPASSO IMMACOLATA, Vincere il tumore al seno... una sfida possibile, Lions 108 YA,98-99.
MEDITOR, Manuale pratico del farmacista 1998.
MEDITOR, Manuale pratico del farmacista 1999.
CANEPA SILVANA, Diete speciali, Diagnosi & Terapia
VOLKERT D., Besondere Ausford erungen on die ernahung in Hoheren, Lebensalter E.U.94.
HINSEN H., Alimentation saine et 3e age avec proposition de menu, Ass. suisse alim. 92.
LUISETTO GIOVANNI - NARDI ALFREDO, Non piegarti all’osteoporosi. Guida alla
prevenzione, Progetto Osteocare.
A. MENARINI otc, Patologie minori - Guida pratica al consiglio, Linea dir. Farmacia.
W. LAMBERT, Consigli utili per un corretto uso della protesi, Parke - Davis
C. DOC. KUKIDENT, Come fare della dentiera una terza dentatura, Vick International.
MERQURIO, Annuario Farmaceutico Italiano, 1998.
BAYER, Programma di trattamento riabilitativo articolare, 1999.
CICCONE ARIANNA - TRAVAGLIA ANGELO, I veleni in casa, Come stai 2/98.
ASL NAPOLI 4 (A.V.), Carta dei servizi pubblici sanitari, 1996.
VILLANO RAIMONDO, La gestione della sicurezza in Farmacia, 2004
OSPEDALE PEDIATRICO BAMBINO GESU’, Guida all’assistenza sanitaria ai cittadini
stranieri, 2004.
Profilo sintetico di Raimondo Villano
“Non cercare di diventare un uomo di successo,
ma piuttosto un uomo di valore”
Albert Einstein
Nato nel 1960. Vive tra Roma e Torre Ann.ta. La moglie è biologa, farmacista, assistente
sociale e valente docente di Scienze nei Licei Classico e Scientifico statali; il figlio è un brillante
matematico universitario. Ruoli: General Manager Villano International Business Team dal
2012, con attività in 16 ambiti di business, consulting & service (tra cui: affari internazionali,
immobiliare d’alta gamma, previdenza, edilizia e restauro, import-export, alimentari, informatica, sanità,
arte e cultura); Membro (dal 2013), Associate Professor in History of Health Administration
Pharmaceutical Department (dal 2014) e Membro Onorario of Ruggero II University of Florida State (BR,
Miami, Florida, USA, dal 2015); Trader (dal 1976), Trader operativo finanziario indipendente di borse e
forex (dal 1983), Cavaliere S.M.O. di Malta (dal 2002, presentato dal Cavaliere di Giustizia Fra’ Giorgio
Maria Castriota Scanderbeg, discendente dell’Eroe fondatore del Regno d’Albania); Presidente della
Fondazione sociosanitaria e umanitaria Chiron (dal 1985); Amministratore Unico Chiron Editore (dal
2006). Accademie: Storia Arte Sanitaria-Ministero B.C. (2006), già pontificia Tiberina )2009), Studi
Melitensi (2002), Medical Tradition Smithsonian Institution-USA (2010), International Society History
Pharmacy, Acc. Italiana Storia Farmacia (2001), Società Napoletana Storia Patria (2008), Nobile Collegio
Chimico Farmaceutico (ad honorem, 2006). Oltre 100 conferenze e chairman in decine di congressi.
Collabora con importanti Riviste nazionali e internazionali. È Advisory Board Member per l’Editore
statunitense DPC, che pubblica in oltre 150 nazioni. Studi: classici; laurea e abilitazione: Farmacia
(1985); corsi certificati di: Piante officinali, Tecniche cosmetiche, Sicurezza aziendale, Haccp, Storia,
Dottrina sociale Chiesa, Teologia. Lauree honoris causa: Scienze Umane e Sociali (2009); Storia e
Filosofia (2010); Scienze Comunicazione (2013); Diplomazia e Studi internazionali (2015). Master h.c.:
Science Medical Ethics (2010). È stato: autore, organizzatore e chairman Corso Sicurezza per manager,
ottenendo Alti Patronati di Capo dello Stato e ONU (2000), Consigliere diplomatico Aerec dpt ENVA
2011-15, Segretario International Committee Biothecnologies Wabt-Unesco 2008-13, membro World
Academy Biomedical Technology (Unesco 2007-12), 11 anni in Comitato scientifico sicurezza sanitaria
di IBD (azienda responsabile sicurezza Tribunali Corte Appello Napoli), CdA Fondazione Beaumont
Onlus ricerche su cancro presieduta dal condidato al Nobel Tarro e con il Prefetto Napoli (2011-12),
Accademico Europeo per le Relazioni Economiche e Culturali 2004-2015. Per 32 anni socio e titolare
di un’importante farmacia, fino al 2010. Socio dal 1990, Segretario a 29 anni 1990-95 (tra i più giovani
d’Italia), Presidente 2000-01 Rotary Club Pompei-Vesuvio, 14 anni Delegato dei Governors per Archivio
Distretto 2100-Italia (oltre 3.000 rotariani e ca 80 Club) e presso I.C.R. per Rotary Italia; in Comm.ni
Italia: Etica professionale, Azione Mondiale, Informatica; tra i molti ruoli internazionali: archeologia
Pompei-Cartagine; Comitato Premio Magna Grecia; autore e presentatore al Consiglio Mondiale di
Legislazione del Rotary della Proposta di istituzione Giornata internazionale a tutela della Vita (2001-04).
Dal 1986 al 1990 Presidente a Napoli, coordinatore nazionale e fondatore Federazione Giovani
Farmacisti; Rappresentante nazionale Sindacato Federativo. Assist. Prof. Microbiologia Fac. F.cia Na
(1985-90, Cattedra Prof. Lembo-Ist. Sup. Sanità). Membro Gruppo internaz. di Studio ISHP Storia
Farmacopee (Univ. Berna, 2012-13). Nell’ambito degli eventi “World no-tobacco day”, ha partecipato
a varie iniziative presso il Ministero della Salute. Proponente e padrino di vari Soci Onorari, tra cui:
Arciv. di Pompei Mons. Francesco Saverio Toppi, dal 2013 Servo di Dio in Causa di Beatificazione e
Canonizzazione (Rotary, 1992); Dino De Laurentiis (proposto nel 2000), produttore cinematografico di
Hollywood e Premio Oscar alla carriera (Rotary, 2001); Antonio Greco, Presidente Tribunale TA (Rotary, 2000);
Giulio Tarro, virologo Candidato al Premio Nobel per la Medicina 2000 e 2015 (Asas, 2011); Gianni Rivera, Vice
Campione del Mondo di Calcio (Aerec, 2012); Patrizio Polisca, già aiutante dei medici di Paolo VI e Giovanni
Paolo II e Medico del Papa con Benedetto XVI e Francesco e Direttore Sanitario del Vaticano; Gualtiero Ricciardi,
Presidente Istituto Superiore di Sanità. Premi internazionali: Diploma d’Onore per Servizi eccezionali a titolo
individuale nelle 5 Vie di Azione da Presidente Rotary International (Evanston 2001: solo 100/anno/1,5 mln soci);
Benemerenza Anticrimine-Task Force Rotary Italia, Albania, ex-Jugoslavia, S. Marino (Zurigo 2001);
Sapientia Mundi-Etica (Rm 2008); Unione Legion d’Oro-Lavoro (Rm 2010); Veritas in Charitate-
Religione (2011); Bonifaciano-Cultura e Società (2011); Norman Ac.-Editoria Medaglia aurata (Rm
2014); Norman Ac.-Sanità Galeno (Rm 2014); Norman Ac.-Sanità 2^ ed. Galeno (Rm 2015); Norman
Ac.-Arte fotografica Medaglia aurata (Rm 2015). Premi nazionali: Aesculapius-Sanità Patroc.
Presidenza Consiglio Ministri (Rm 1987); LXVIII Piccinini Asas-Mi.BAC-Ricerca storico-scientifica
(Rm 2006); LXV Stramezzi-Sanità (Rm 2007); Capitolino-Attività umanitaria (Rm 2010); Tiberino-
Cultura (Rm 2012); LXXIV Serono-Storia e Letteratura (Rm 2012), Aerec-Cultura (Rm 2013);
Benemerenza al merito Sanità pubblica (Roma, DPR 2013): solo 269 dal 1800; Tiberino-Scienza (Rm
2014); LXXIV Piccinini Asas-Mi.BACT-Ricerca storico-scientifica (Rm 2014); Medaglia d’Argento al
merito Sanità pubblica (Roma, DPR 2016); Speciale Asas-Mi.BACT-Studi storici in scienze biomediche
e farmaceutiche (Rm 2016). Autore di un’ampia e qualificata produzione letteraria che ammonta a oltre
790 pubblicazioni sanitarie, professionali, scientifiche, storiche, religiose, artistiche, di cui gran parte su
riviste dotate di revisione critica, indexate e con impact factor; oltre 50 libri (di cui 14 con complessive
35 edizioni e 19 ristampe, numerosi tradotti anche in inglese, francese, tedesco e spagnolo) con editori
prestigiosi come Zanichelli, con patrocini da Ministero Beni Culturali, Unesco, Rotary, Università, ecc.,
recensiti da Testate di rilievo nazionale, presenti in oltre 120 Biblioteche italiane (tra cui: Quirinale,
Accademia Nazionale Scienze, Ministeri) e in oltre 40 Nazioni (tra cui: National Institute Health-USA,
Nationale de France, Congress UK), in Istituti di Cultura, Università, Musei. Alla Fiera di Francoforte
ha debuttato un suo libro. Oltre 80 opere multimediali (in varie lingue e più edizioni e ristampe ) spesso
di notevole pregio e pubblicate con editori e patrocini prestigiosi (tra cui Bayer S.p.A.). Cataloghi:
Library of Congress UK Authority (NACO); Bibliothèque nationale de France; Deutsche
Nationalbibliothek; Library of National Institutes of Health (NIH) U.S.A.; Biblioteca Magistrale S.M.
Ordine di Malta; Biblioteca della Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI; 2000
Outstanding Intellectuals IBC-Cambridge UK dal 2010; Opac Sbn con oltre 200 opere; Scheda di
Autorità Ministero BAC. Vari libri hanno apprezzamenti da autorità istituzionali, tra cui alcuni regnanti
europei e più volte il Capo dello Stato e il Santo Padre.
* * *
Alcuni libri: Società globale informazione, 1996; Rotary per l’Uomo, 2001; Gestione sicurezza in
Farmacia (pres. Dr. Renzulli, già Consulente Sicurezza all’ONU, 2004); Arte e storia Farmacia (pres.
Prof. Ledermann, Presid. International Society History Pharmacy, 2 ediz., 2006); Storia e attività del
SMOM (4 ediz., 2007); Meridiani farmaceutici tra etica laica e morale cattolica (pres. Prof. Tarro,
Comm. Naz.le Bioetica, 3 ediz., 2008); Thesaurus Pharmacologicus (pres. Presid. Farmacisti Italiani Dr.
Mandelli 2009); Tempo scolpito in silenzio eternità. Riflessioni su indagine diacronica per memoria homo
faber (pres. eminenti storico Fra’ von Lobstein e critico Prof. Carosella, 6 rist., 2010); Attività
farmaceutiche Regno di Napoli (pres.: Presid. Acc. It. Storia Farmacia Dr. Corvi, 2010); Logos e teofania
nel tempo digitale (pres. Mons. Trafny, Presid. Dpt Scienza-Fede Pontificio Consiglio Cultura, 2012);
Aspetti religiosi e dimensione ecclesiale SMOM (2013); Musei di farmacia: eco del passato per un
riscatto futuro (pres. Prof. Ledermann, Direttore Biblioteca Svizzera, 2015); Fotografie - circa 200 sue
opere, selezionate per temi filosofici e creativi tra quelle realizzate in oltre 40 anni (2015). Tra i
multimedia: Cenni arte e storia farmacia (patroc. AISF, 2002); Influenza A/H1N1 (patroc. Unesco,
2009).
“Ho imparato così tanto da voi, Uomini…
Ho imparato che ognuno vuole vivere sulla cima della montagna,
senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata”
Gabriel Garcia Marquez

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R. Villano - Manuale sanitario: Protesi dentarie, Raffreddore e sindromi influenzali, Reflusso esofageo, Stipsi, Stress, Ulteriori indicazioni per favorire il benessere e il prolungamento della vita

  • 1. Raimondo Villano Manuale sanitario: Protesi dentarie, Raffreddore e sindromi influenzali, Reflusso esofageo, Stipsi, Stress, Ulteriori indicazioni per favorire il benessere e il prolungamento della vita Quel che già sappiamo è il grande ostacolo all’acquisizione di quel che non sappiamo ancora Claude Bernard fisiologo francese
  • 2. Abs.: R. Villano “Manuale sanitario”. È in prestigiose Istituzioni e in molti Istituti Italiani di Cultura e svariate Biblioteche specialistiche, civiche e nazionali in Italia e all’estero. (Longobardi Editore, pp. 208, Napoli, aprile 2005; 2^ Ediz., pp. 232, Napoli, giugno 2005). Prefazione Lo scopo di questo lavoro, di fatto consistente in una nuova edizione riveduta ed ampliata del mio “Manuale sanitario per la Terza Età” pubblicato nel 2000, è di offrire un agile strumento di consultazione che migliori sia l’individuazione e la fruizione di talune strutture esistenti e l’informazione sui principali percorsi burocratici che l’effettuazione di scelte e di comportamenti nonché il rafforzamento di cognizioni ed autoformazione nell’importante e delicato settore sanitario. Tutto ciò, sia pur considerando che i cambiamenti normativi, operativi ed anche logistici sono tutt’altro che infrequenti, può senza dubbio concorrere ad accrescere consapevolezza ed autosufficienza di massima nel lettore e, pertanto, in definitiva, porlo in grado di essere sempre più “soggetto” anziché meramente “oggetto” del Servizio Sanitario in un virtuoso sinergismo con gli sforzi che, d’altro canto, continuamente si prefiggono di effettuare ai vari livelli gli operatori del settore. Raimondo Villano
  • 3. Protesi dentarie Le prime sensazioni Imparare a portare la dentiera richiede la stessa pazienza che imparare a nuotare o ad andare in bicicletta. Sulle prime controllare la propria dentiera può sembrare difficile ma con la pratica si impara a farlo. La prima reazione che si ha è la curiosa sensazione di avere la bocca improvvisamente piena; sembrerà che denti troppo grossi si spingano fuori le labbra. Questa sensazione sparirà non appena ci si sarà abituati alla nuova dentiera. Si può pensare che i denti, che sembrano tanto grandi, appaiano tali anche agli altri: non è così, in effetti, e non c’è, pertanto, alcun motivo di sentirsi imbarazzati. Anche la sensazione che la dentiera possa da un momento all’altro cadere di bocca sparisce in breve tempo. La dentiera potrebbe causare, inoltre, un’eccessiva salivazione: è una reazione del tutto naturale che cessa non appena ci si sarà abituati. Il modo migliore per superare tale inconveniente, solo temporaneo, è di continuare a portare la dentiera e deglutire un po’ più frequentemente. Succhiare una mentina può servire a far deglutire più spesso. Basta, comunque, convincersi che anche prima di portare la dentiera si è sempre avuto in bocca un flusso di saliva (senza magari farci caso) per rendersi conto che si tratta di un fatto del tutto
  • 4. normale. Si arriverà al punto, come la maggior parte delle persone con protesi dentarie, di sentirsi strani senza dentiera. Le persone che mettono per la prima volta la protesi possono avvertire una sensazione di dolore poche ore dopo l’applicazione. Nelle prime due settimane può essere necessario più di un adattamento alla dentiera. Se, comunque, la dentiera provoca dolore, ci si rechi subito dal proprio dentista. Parlare Parlare, in un primo momento, può sembrare strano e persino difficoltoso. Questo accade perché la lingua deve ancora imparare dove sono i denti e, quindi, abituarsi ad essi. Non c’è nessun motivo di preoccuparsi dal momento che gli altri non sono consapevoli di questo imbarazzo. Questo perché la voce non ha mai per gli altri lo stesso suono che ha per chi la emette. Quando ci si ascolta parlare il suono raggiunge le orecchie attraverso le vibrazioni della mandibola e del cranio (cosa che ne altera l’effetto) aumentandolo notevolmente. Ogni piccolo cambiamento, dunque, diventa molto più evidente per chi parla che non per chi ascolta. Può essere opportuno fare anche delle prove di lettura ad alta voce davanti allo specchio: in tempi più rapidi si ritroverà la naturalezza consueta. Inoltre, per abituarsi più rapidamente alla protesi, può essere utile tenerla il più a lungo
  • 5. possibile, anche di notte, togliendola solo per la pulizia. Se la dentiera “ticchetta” mentre si parla, si cerchi di evitare quei movimenti che provocano lo spostamento delle protesi inferiori e si porli più lentamente. Tenere la protesi inferiore nella giusta sede dipende soprattutto dalla propria capacità di mantenerla sempre nella corretta posizione facendo uso dei muscoli della mandibola, delle labbra e della lingua. Mangiare I primi giorni mangiare lentamente. Mangiando si potrà in un primo tempo avere qualche difficoltà. Ad esempio, se si mastica da un lato solo, la dentiera potrebbe diventare meno stabile dal lato opposto. Uno degli accorgimenti più efficaci per non avere inconvenienti quando si mangia è di dividere ogni boccone in due. Se ne sposti una metà nella parte posteriore sinistra della bocca e l’altra nella parte posteriore destra e, quindi, si mastichi. Questo serve ad equilibrare la pressione, consente di mangiare più facilmente ed aiuta ad evitare qualsiasi spostamento della dentiera. I primi giorni a tavola si ingeriscano cibi liquidi (passati di verdura, yogurt, frullati di frutta, uova alla coque) e molli (gelatine di frutta, formaggi molli, verdure cotte, pesce, carne tritata). Successivamente si ritorni alla dieta normale avendo cura di non usare i denti canini per spezzare i cibi. I bocconi devono
  • 6. essere abbastanza piccoli e masticati con i molari e premolari. Quando si sarà diventati esperti si potranno affrontare pietanze di più difficile masticazione. Per i primi tempi evitare cibi e bevande bollenti: finché la dentiera non diventa parte della bocca (e lo diventa in breve tempo) potrebbero non essere percepite esattamente le temperature e di conseguenza scottarsi. Prediligere cibi croccanti (ad esempio grissini e patatine) ma non duri. Un aiuto all’adattamento è costituito dall’uso di una polvere o di una crema adesiva. Ricerche effettuate su persone che portano la dentiera hanno dimostrato che un buon adesivo può aumentare la forza di masticazione così come può aumentare la stabilità della protesi nella masticazione di cibi difficili come il sedano, le bistecche, i sandwich. Coloro che portano la dentiera avvertono, talvolta, un’alterazione del gusto e pensano che ciò accada a causa del palato coperto dalla protesi superiore. Le papille gustative si trovano, invece, sulla lingua. Due sono i motivi per cui sembra che il cibo perda un po’ del suo sapore: primo, si perde la sensazione del cibo premuto dalla lingua contro il palato; secondo, i messaggi inviati dalle papille gustative al cervello possono essere coperti da nuovi messaggi causati dalla situazione iniziale di disagio della bocca. Quando ci si abitua di più alla dentiera il cervello farà attenzione meno a
  • 7. questi ultimi messaggi e di più a quelli provenienti dalle papille gustative. Il cibo riacquisterà così tutto il suo sapore. Cura della protesi La pulizia della dentiera è molto importante per assicurarne una lunga durata e per evitare la formazione della placca, carica di germi e tendente ad indurirsi formando il tartaro, che può alterare lo smalto, causare cattivi odori e irritare la bocca. Dentifricio e spazzolino non sono molto idonei per pulire la dentiera in quanto non riescono a purificarla in tutti i suoi punti. La dentiera non va messa mai in acqua calda che può deformarla né va lavata con i normali detergenti che ne danneggerebbero la superficie smaltata. E’ bene servirsi, invece, quotidianamente di apposite compresse effervescenti: questa operazione possibilmente dovrebbe essere svolta sempre nello stesso momento della giornata. E’ importante completare l’igiene quotidiana della bocca spazzolandosi delicatamente le gengive, specialmente quelle che sono a contatto con la protesi. Raffreddore e sindromi influenzali - È inutile accalcarsi in farmacia all’inizio della stagione autunnale, perché il vaccino antinfluenzale ha una copertura di sei mesi circa e vaccinandosi
  • 8. troppo presto si rischia di restare scoperti all’inizio della primavera successiva, quando ancora il virus è in circolazione. - Riposare in ambiente tranquillo, ben aerato, non surriscaldato o troppo secco. - Bere molto. - Evitare o ridurre fumo ed alcool. - Seguire una dieta ricca di vitamina C. - Praticare un’igiene scrupolosa (per non contagiare altre persone). - Ricorrere al medico in caso di febbre persistente. Reflusso esofageo Comportamenti nocivi da evitare sono: fumo di sigaretta, bere alcool, consumare alimenti ricchi di grassi o di metilxantine (cioccolato, tè, coca- cola, caffé normale o decaffeinato) o carminativi (oli di menta piperita, aglio, cipolle, cannella). Alcuni cibi hanno un effetto irritante diretto sulla mucosa esofagea: succo di limone, frutti aciduli e pomodoro, bevande gassate, cibi troppo sapidi o speziati, cibi troppo caldi o troppo freddi che accentuano gli spasmi esofagei.
  • 9. Sono da evitare pasti abbondanti perché aumentano la pressione gastrica sullo sfintere esofageo e ridurre i cibi che possono provocare aerogastria (presenza di aria nello stomaco) e flautolenza (leguminose, brassicacee: cavoli, broccoli...) Alcuni stati particolari favoriscono il reflusso esofageo: la gravidanza, l'obesità e la posizione clinostatica per aumento della pressione intraddominale. Non assumere cibi nelle 2 ore prima di coricarsi. Evitare la pinotrogondria: non bere troppo durante i pasti. Raggiungere un peso corporeo ideale. Stipsi Uso dei lassativi: - non eccedere nell’uso, possono provocare assuefazione; - evitarli in caso di nausea, vomito, dolori addominali, crampi, meteorismo; - assumere lassativi salini solo in previsione di interventi chirurgici o per eliminare sostanze tossiche; - non abbinare l’uso di lassativi lubrificanti ed emollienti;
  • 10. Corrette abitudini: - fare del moto (passeggiate, bicicletta, ginnastica che coinvolga i muscoli addominali); - combattere stress, situazioni generanti ansia e preoccupazioni; - tentare di evacuare sempre alla stessa ora (mattino/dopo i pasti); - Adottare una dieta varia ed equilibrata (vedasi cap. diete); - Mangiare poco e spesso preferibilmente ad orari fissi. Quando ricorrere al medico: - in generale, quando la stipsi è avvertita come un grave problema; - quando perdura da oltre dieci giorni e/o non è risolta dai comuni lassativi; - quando il soggetto dichiara una perdita recente di peso non derivante da diete dimagranti; - quando lo stimolo è da tempo molto debole; - quando vengono lamentati forti dolori addominali durante l’evacuazione; - quando le feci sono scarse, nastriformi; - quando si notano tracce di sangue nelle feci.
  • 11. Stress Lo stress è di fatto un adattamento dell'organismo ai traumi improvvisi e di notevole entità (evento piacevole e non) delle circostanze esterne. Quando lo stress si prolunga per tempi lunghi si ha il distress. Tra i segni evidenti di stress (il più delle volte di durata limitata) ci sono una forte contrazione dei muscoli, l’aumento del battito cardiaco, la respirazione intensa, il cervello molto reattivo. Il distress, invece, provoca ansia e attacchi di panico, problemi digestivi, perdita di appetito o fame nervosa, gastriti o ulcere, vertigini ed emicranie, acne, caduta di capelli. Il cambiamento dello stile di vita può contribuire non poco alla guarigione: condurre una vita con orari regolari, distribuendo bene le attività nell'arco della giornata; non appesantire la digestione e seguire una dieta equilibrata; evitare caffè, thè e sigarette; praticare yoga, training autogeno, un'attività fisica regolare; non abusare di medicinali (in particolare di ansiolitici). Attualmente è possibile conoscere il livello di stress analizzando un po’ di saliva e determinandone il livello di cortisolo ed il citochine, sostanze i cui valori aumentano con il crescere della tensione e dello stress.
  • 12. Ulteriori indicazioni per favorire il benessere e il prolungamento della vita È importante che gli anziani mantengano una vita attiva sia dal punto di vista fisico che intellettuale, in quanto spesso essi tendono ad isolarsi e a trascurare gli stili di vita più appropriati. Anche in tarda età, una buona salute può dipendere da una gamma di comportamenti di autotutela. Ci sono alcune condizioni che, sebbene attengano a sfere non direttamente mediche, contribuiscono ad allungare la vita. L’esercizio mentale contribuisce a ritardare l’invecchiamento ed a sostenere la serenità e l’equilibrio psico-fisico aiuta a sentirsi attivi e indipendenti: impegnarsi nel contesto sociale (il quartiere, la parrocchia, i poveri, l’arte, la cultura, il cinema, ecc.), avere amici, frequentare corsi, occuparsi dei figli e dei nipoti mantenersi impegnati intellettualmente può produrre un circolo virtuoso di curiosità nei confronti dell'esistenza stessa che, nel tempo, ne difende la qualità. Studi scientifici mostrano che l’avere svolto in giovane età studi superiori garantisce longevità maggiore rispetto a chi ha avuto un più breve curriculum scolastico. Movimento e esercizio fisico sono la vera pillola della longevità. Ci sono oramai evidenze che l’esercizio fisico, cioè il movimento programmato e
  • 13. strutturato per il miglioramento della forma fisica e della salute (da distinguere dall’ attività fisica - cioè qualsiasi movimento che comporta dispendio energetico, come le faccende domestiche e fare la spesa) produce effetti sui diversi rischi che accompagnano l’invecchiamento, effetti tali da aumentare la vita e la qualità della stessa. Parimenti basta anche la semplice attività fisica a garantire maggior benessere ma il beneficio migliore viene dall’ esercizio moderato. Moderato vuol dire camminata a passo veloce, il “brisky walking” degli anglosassoni, cioè quaranta minuti al giorno di una camminata che imponga una doccia alla fine per quanto si è sudato. Ovviamente è necessario il nulla osta medico prima di intraprendere qualsiasi esercizio fisico. Per migliorare la qualità della vita e, quando è necessario, per dare una sorta di supporto psicologico che tende ad aumentare l’autostima, infine, può sovente essere utile la compagnia di un animale che, sostanzialmente, funge da catalizzatore di disposizioni positive grazie al rapporto che si viene a creare con la persona che si occupa di lui. Per un buon esito è, ovviamente, fondamentale la scelta oculata delle caratteristiche fisiche e comportamentali dell’animale che più si adeguano alle nostre necessità e caratteristiche. Attraverso l’identificazione con
  • 14. l’animale, inoltre, si possono esprimere eventuali paure, angosce e frustrazioni e ci si ritrova non di rado in grado di valorizzare le proprie risorse personali. La naturale tendenza a stabilire con l’animale un legame affettivo può diventare di per sé anche un elemento terapeutico(*) in quanto può trasformarsi in una grande risorsa sia per prevenire la depressione che per il superamento di un periodo di depressione in atto. In quest’ultimo caso, l’animale e la cura che di esso si ha permettono di esprimere i bisogni, le emozioni, gli stati d’animo, i dubbi e le difficoltà al fine di far emergere il proprio disagio e trovare contenimento ad una propria eventuale sofferenza. (*) la Pet Therapy, letteralmente terapia con i cuccioli (ma per la cura e non vengono utilizzati solo i piccoli degli animali). Star bene è molto più che assenza di malattia e non è una condizione statica a tempo indeterminato ma un equilibrio che va ricercato, mantenuto e difeso quotidianamente. Raimondo Villano
  • 15. BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE MUSSINI MARIO, Prima dopo o lontano dai pasti?, Utet, 1995. PASINI WALTER, Viaggi, salute e sicurezza Paese per Paese. O.E.M.F., L’informatore farmaceutico, 1996. ASL Napoli 5 (A.V.) Carta dei servizi pubblici sanitari, 1996. TELÒ DANILO, La prevenzione delle malattie cardiovascolari, Utet, F.M. 12.98. FARMA MESE, Codice europeo contro il cancro, Utet 12.98. CAPASSO IMMACOLATA, Vincere il tumore al seno... una sfida possibile, Lions 108 YA,98-99. MEDITOR, Manuale pratico del farmacista 1998. MEDITOR, Manuale pratico del farmacista 1999. CANEPA SILVANA, Diete speciali, Diagnosi & Terapia VOLKERT D., Besondere Ausford erungen on die ernahung in Hoheren, Lebensalter E.U.94. HINSEN H., Alimentation saine et 3e age avec proposition de menu, Ass. suisse alim. 92. LUISETTO GIOVANNI - NARDI ALFREDO, Non piegarti all’osteoporosi. Guida alla prevenzione, Progetto Osteocare. A. MENARINI otc, Patologie minori - Guida pratica al consiglio, Linea dir. Farmacia. W. LAMBERT, Consigli utili per un corretto uso della protesi, Parke - Davis C. DOC. KUKIDENT, Come fare della dentiera una terza dentatura, Vick International. MERQURIO, Annuario Farmaceutico Italiano, 1998. BAYER, Programma di trattamento riabilitativo articolare, 1999. CICCONE ARIANNA - TRAVAGLIA ANGELO, I veleni in casa, Come stai 2/98. ASL NAPOLI 4 (A.V.), Carta dei servizi pubblici sanitari, 1996. VILLANO RAIMONDO, La gestione della sicurezza in Farmacia, 2004 OSPEDALE PEDIATRICO BAMBINO GESU’, Guida all’assistenza sanitaria ai cittadini stranieri, 2004.
  • 16. Profilo sintetico di Raimondo Villano “Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore” Albert Einstein Nato nel 1960. Vive tra Roma e Torre Ann.ta. La moglie è biologa, farmacista, assistente sociale e valente docente di Scienze nei Licei Classico e Scientifico statali; il figlio è un brillante matematico universitario. Ruoli: General Manager Villano International Business Team dal 2012, con attività in 16 ambiti di business, consulting & service (tra cui: affari internazionali, immobiliare d’alta gamma, previdenza, edilizia e restauro, import-export, alimentari, informatica, sanità, arte e cultura); Membro (dal 2013), Associate Professor in History of Health Administration Pharmaceutical Department (dal 2014) e Membro Onorario of Ruggero II University of Florida State (BR, Miami, Florida, USA, dal 2015); Trader (dal 1976), Trader operativo finanziario indipendente di borse e forex (dal 1983), Cavaliere S.M.O. di Malta (dal 2002, presentato dal Cavaliere di Giustizia Fra’ Giorgio Maria Castriota Scanderbeg, discendente dell’Eroe fondatore del Regno d’Albania); Presidente della Fondazione sociosanitaria e umanitaria Chiron (dal 1985); Amministratore Unico Chiron Editore (dal 2006). Accademie: Storia Arte Sanitaria-Ministero B.C. (2006), già pontificia Tiberina )2009), Studi Melitensi (2002), Medical Tradition Smithsonian Institution-USA (2010), International Society History Pharmacy, Acc. Italiana Storia Farmacia (2001), Società Napoletana Storia Patria (2008), Nobile Collegio Chimico Farmaceutico (ad honorem, 2006). Oltre 100 conferenze e chairman in decine di congressi. Collabora con importanti Riviste nazionali e internazionali. È Advisory Board Member per l’Editore statunitense DPC, che pubblica in oltre 150 nazioni. Studi: classici; laurea e abilitazione: Farmacia (1985); corsi certificati di: Piante officinali, Tecniche cosmetiche, Sicurezza aziendale, Haccp, Storia, Dottrina sociale Chiesa, Teologia. Lauree honoris causa: Scienze Umane e Sociali (2009); Storia e Filosofia (2010); Scienze Comunicazione (2013); Diplomazia e Studi internazionali (2015). Master h.c.: Science Medical Ethics (2010). È stato: autore, organizzatore e chairman Corso Sicurezza per manager, ottenendo Alti Patronati di Capo dello Stato e ONU (2000), Consigliere diplomatico Aerec dpt ENVA 2011-15, Segretario International Committee Biothecnologies Wabt-Unesco 2008-13, membro World Academy Biomedical Technology (Unesco 2007-12), 11 anni in Comitato scientifico sicurezza sanitaria di IBD (azienda responsabile sicurezza Tribunali Corte Appello Napoli), CdA Fondazione Beaumont Onlus ricerche su cancro presieduta dal condidato al Nobel Tarro e con il Prefetto Napoli (2011-12), Accademico Europeo per le Relazioni Economiche e Culturali 2004-2015. Per 32 anni socio e titolare di un’importante farmacia, fino al 2010. Socio dal 1990, Segretario a 29 anni 1990-95 (tra i più giovani d’Italia), Presidente 2000-01 Rotary Club Pompei-Vesuvio, 14 anni Delegato dei Governors per Archivio Distretto 2100-Italia (oltre 3.000 rotariani e ca 80 Club) e presso I.C.R. per Rotary Italia; in Comm.ni Italia: Etica professionale, Azione Mondiale, Informatica; tra i molti ruoli internazionali: archeologia Pompei-Cartagine; Comitato Premio Magna Grecia; autore e presentatore al Consiglio Mondiale di Legislazione del Rotary della Proposta di istituzione Giornata internazionale a tutela della Vita (2001-04). Dal 1986 al 1990 Presidente a Napoli, coordinatore nazionale e fondatore Federazione Giovani Farmacisti; Rappresentante nazionale Sindacato Federativo. Assist. Prof. Microbiologia Fac. F.cia Na (1985-90, Cattedra Prof. Lembo-Ist. Sup. Sanità). Membro Gruppo internaz. di Studio ISHP Storia Farmacopee (Univ. Berna, 2012-13). Nell’ambito degli eventi “World no-tobacco day”, ha partecipato a varie iniziative presso il Ministero della Salute. Proponente e padrino di vari Soci Onorari, tra cui: Arciv. di Pompei Mons. Francesco Saverio Toppi, dal 2013 Servo di Dio in Causa di Beatificazione e Canonizzazione (Rotary, 1992); Dino De Laurentiis (proposto nel 2000), produttore cinematografico di Hollywood e Premio Oscar alla carriera (Rotary, 2001); Antonio Greco, Presidente Tribunale TA (Rotary, 2000); Giulio Tarro, virologo Candidato al Premio Nobel per la Medicina 2000 e 2015 (Asas, 2011); Gianni Rivera, Vice Campione del Mondo di Calcio (Aerec, 2012); Patrizio Polisca, già aiutante dei medici di Paolo VI e Giovanni Paolo II e Medico del Papa con Benedetto XVI e Francesco e Direttore Sanitario del Vaticano; Gualtiero Ricciardi, Presidente Istituto Superiore di Sanità. Premi internazionali: Diploma d’Onore per Servizi eccezionali a titolo individuale nelle 5 Vie di Azione da Presidente Rotary International (Evanston 2001: solo 100/anno/1,5 mln soci); Benemerenza Anticrimine-Task Force Rotary Italia, Albania, ex-Jugoslavia, S. Marino (Zurigo 2001); Sapientia Mundi-Etica (Rm 2008); Unione Legion d’Oro-Lavoro (Rm 2010); Veritas in Charitate-
  • 17. Religione (2011); Bonifaciano-Cultura e Società (2011); Norman Ac.-Editoria Medaglia aurata (Rm 2014); Norman Ac.-Sanità Galeno (Rm 2014); Norman Ac.-Sanità 2^ ed. Galeno (Rm 2015); Norman Ac.-Arte fotografica Medaglia aurata (Rm 2015). Premi nazionali: Aesculapius-Sanità Patroc. Presidenza Consiglio Ministri (Rm 1987); LXVIII Piccinini Asas-Mi.BAC-Ricerca storico-scientifica (Rm 2006); LXV Stramezzi-Sanità (Rm 2007); Capitolino-Attività umanitaria (Rm 2010); Tiberino- Cultura (Rm 2012); LXXIV Serono-Storia e Letteratura (Rm 2012), Aerec-Cultura (Rm 2013); Benemerenza al merito Sanità pubblica (Roma, DPR 2013): solo 269 dal 1800; Tiberino-Scienza (Rm 2014); LXXIV Piccinini Asas-Mi.BACT-Ricerca storico-scientifica (Rm 2014); Medaglia d’Argento al merito Sanità pubblica (Roma, DPR 2016); Speciale Asas-Mi.BACT-Studi storici in scienze biomediche e farmaceutiche (Rm 2016). Autore di un’ampia e qualificata produzione letteraria che ammonta a oltre 790 pubblicazioni sanitarie, professionali, scientifiche, storiche, religiose, artistiche, di cui gran parte su riviste dotate di revisione critica, indexate e con impact factor; oltre 50 libri (di cui 14 con complessive 35 edizioni e 19 ristampe, numerosi tradotti anche in inglese, francese, tedesco e spagnolo) con editori prestigiosi come Zanichelli, con patrocini da Ministero Beni Culturali, Unesco, Rotary, Università, ecc., recensiti da Testate di rilievo nazionale, presenti in oltre 120 Biblioteche italiane (tra cui: Quirinale, Accademia Nazionale Scienze, Ministeri) e in oltre 40 Nazioni (tra cui: National Institute Health-USA, Nationale de France, Congress UK), in Istituti di Cultura, Università, Musei. Alla Fiera di Francoforte ha debuttato un suo libro. Oltre 80 opere multimediali (in varie lingue e più edizioni e ristampe ) spesso di notevole pregio e pubblicate con editori e patrocini prestigiosi (tra cui Bayer S.p.A.). Cataloghi: Library of Congress UK Authority (NACO); Bibliothèque nationale de France; Deutsche Nationalbibliothek; Library of National Institutes of Health (NIH) U.S.A.; Biblioteca Magistrale S.M. Ordine di Malta; Biblioteca della Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI; 2000 Outstanding Intellectuals IBC-Cambridge UK dal 2010; Opac Sbn con oltre 200 opere; Scheda di Autorità Ministero BAC. Vari libri hanno apprezzamenti da autorità istituzionali, tra cui alcuni regnanti europei e più volte il Capo dello Stato e il Santo Padre. * * * Alcuni libri: Società globale informazione, 1996; Rotary per l’Uomo, 2001; Gestione sicurezza in Farmacia (pres. Dr. Renzulli, già Consulente Sicurezza all’ONU, 2004); Arte e storia Farmacia (pres. Prof. Ledermann, Presid. International Society History Pharmacy, 2 ediz., 2006); Storia e attività del SMOM (4 ediz., 2007); Meridiani farmaceutici tra etica laica e morale cattolica (pres. Prof. Tarro, Comm. Naz.le Bioetica, 3 ediz., 2008); Thesaurus Pharmacologicus (pres. Presid. Farmacisti Italiani Dr. Mandelli 2009); Tempo scolpito in silenzio eternità. Riflessioni su indagine diacronica per memoria homo faber (pres. eminenti storico Fra’ von Lobstein e critico Prof. Carosella, 6 rist., 2010); Attività farmaceutiche Regno di Napoli (pres.: Presid. Acc. It. Storia Farmacia Dr. Corvi, 2010); Logos e teofania nel tempo digitale (pres. Mons. Trafny, Presid. Dpt Scienza-Fede Pontificio Consiglio Cultura, 2012); Aspetti religiosi e dimensione ecclesiale SMOM (2013); Musei di farmacia: eco del passato per un riscatto futuro (pres. Prof. Ledermann, Direttore Biblioteca Svizzera, 2015); Fotografie - circa 200 sue opere, selezionate per temi filosofici e creativi tra quelle realizzate in oltre 40 anni (2015). Tra i multimedia: Cenni arte e storia farmacia (patroc. AISF, 2002); Influenza A/H1N1 (patroc. Unesco, 2009). “Ho imparato così tanto da voi, Uomini… Ho imparato che ognuno vuole vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata” Gabriel Garcia Marquez