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LA DIVERSIFICAZIONE NELLA
REGIONE LAZIO
TRA IL PSR 2014-2022 E IL CSR 2023-2027
“La multifunzionalità non è solo un bene per il cittadino (oltre all’agriturismo pensiamo
alle fattorie didattiche, alle energie alternative, alla vendita diretta, alle varie forme di
agri-asili/agri-nido, all’agricoltura sociale): diversificare le fonti di reddito consente agli
agricoltori di ridurre il rischio di reddito potendo contare su fonti alternative di entrate.
Su questi presupposti si basa la centralità attribuita dall’Unione europea alla multi-
funzionalità, all’interno dei Programmi di Sviluppo rurale, grazie a misure specifiche a
sostegno degli agricoltori” (da “Agriturismo e multifunzionalità dell’azienda agricola”,
ISMEA per Rete Rurale Nazionale, ottobre 2016).
Questo documento ha solo fini divulgativi. Per ulteriori approfondimenti si rimanda ai
testi legali approvati.
Info: www.lazioeuropa.it Luglio 2023
Introduzione
Con 126 domande finanziate, per un investimento medio di 252.000 €, dal 2017
a oggi la Tipologia di Operazione 6.4.1 del PSR Lazio 2014-2022 ha contribuito
alla diversificazione delle attività connesse all’agricoltura, rispondendo al fabbi-
sogno di multifunzionalità e di innovazione delle aree rurali.
I contributi per la diversificazione non solo hanno permesso l’integrazione del
reddito degli imprenditori agricoli attraverso forme di attività complementari
(principalmente agriturismi ma non solo), bensì hanno contribuito allo sviluppo
dell’agricoltura multifunzionale dove assume rilevanza anche la dimensione so-
ciale e ambientale dell’attività agricola.
A marzo 2023 la Commissione europea ha approvato una proposta di modifica
del PSR Lazio 2014-2022 (rendendo possibile un nuovo bando per la TO 6.4.1) con
uno stanziamento di ulteriori 10,5 milioni di euro a favore di investimenti per la
diversificazione.
Il Piano strategico nazionale per la nuova PAC 2023-2027 ha confermato l’esi-
genza di favorire diversificazione, multifunzionalità e agricoltura sociale delle
imprese agricole, con particolare attenzione al ruolo dei giovani e delle donne.
In questa direzione, altri 14 milioni di euro sono già previsti dal nuovo Comple-
mento regionale di Sviluppo rurale (CSR) 2023-2027 per l’intervento di sviluppo
rurale SRD03 “Investimenti nelle aziende agricole per la diversificazione in atti-
vità non agricole” contribuendo alla continuità di questa scelta strategica a livello
regionale, nazionale ed europeo.
La TO 6.4.1 in pillole
€ 252.000
COSTO MEDIO
DELL’INVESTIMENTO
€ € €
€ 12.000.000
DOTAZIONE
€
€
€ 17.037.886
CONTRIBUTI CONCESSI
126
DOMANDE
FINANZIATE
PRIMO BANDO 2017
+€12.000.000
BANDO 2023
ENERGIE RINNOVABILI
AMBIENTE
AGRICOLTURA SOCIALE FATTORIA DIDATTICA
AGRITURISMO
MULTIFUNZIONALITÀ
DIVERSIFICAZIONE
� Si veda il D. lgs. 18 maggio 2001, n. 228, "Orientamento e modernizzazione del settore agricolo, a norma dell'artico-
lo 7 della legge 5 marzo 2001, n. 57"
� I dati riportati, aggiornati al 30/12/2022, sono relativi al primo bando 2017, vedi https:/
/www.lazioeuropa.it/archi-
vio1420/bandi/psr_feasr_12_milioni_di_euro_per_la_diversificazione_della_attivita_agricole-468/
La multifunzionalità delle imprese agricole
Sebbene siano spesso usate come sinonimi, la “diversificazione” delle attività ex-
tra-agricole è solo uno degli aspetti che concorrono a soddisfare il fabbisogno di
“multifunzionalità” delle imprese agricole, disciplinata in Italia con il Decreto legi-
slativo n. 228 del 2001 o Legge di Orientamento, che ha sostituito l'articolo 2135
del Codice civile�.
In base alla nuova disciplina, l’imprenditore agricolo è chi esercita tanto la coltivazio-
ne del fondo, selvicoltura o allevamento di animali quanto le c.d. “attività connesse”:
• manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e
valorizzazione che abbiano ad oggetto prodotti ottenuti prevalentemen-
te dalla coltivazione del fondo o del bosco o dall'allevamento di animali
• attività dirette alla fornitura di beni o servizi, mediante l'utilizzazione
prevalente di attrezzature o risorse dell'azienda normalmente impiegate
nell'attività agricola esercitata, incluse le attività di valorizzazione del ter-
ritorio e del patrimonio rurale e forestale ovvero ricezione ed ospitalità.
Già dalla riforma della PAC del 1970, l’Unione europea si era sforzata di integrare la
politica delle strutture agricole nel più vasto contesto socio-economico delle zone
rurali, potenziando attività in precedenza considerate marginali, per offrire nuove
prospettive di integrazione del reddito degli agricoltori, ma non solo. Infatti, la ri-
forma della PAC del 1992 ha dato particolare rilievo alla dimensione ambientale
del settore agricolo, inserendo la diversificazione nel contesto più ampio della
multifunzionalità territoriale, sociale e culturale delle imprese agricole.
Nel 1996, l’Agenda 2000 per un'Unione più forte e più ampia della Commissione eu-
ropea confermava che la diversificazione delle attività in ambito rurale poteva essere
sfruttata con una certa flessibilità come necessario complemento dell'agricoltura.
Nell’ambito del PSR Lazio 2014-2022 una serie di misure concorrono a promuo-
vere direttamente o indirettamente l’agricoltura multifunzionale:
• ●l’avviamento di attività non agricole (6.2.1)
• ●la diversificazione delle attività agricole (6.4.1)
• ●la produzione di energia da fonti alternative (6.4.2)
• ●gli investimenti per approvvigionamento e utilizzo di energia da fonti rin-
novabili per autoconsumo (7.2.2)
• ●i pagamenti per impegni agro-climatico-ambientali (10.1)
• ●il sostegno ad azioni congiunte per lo sviluppo del marketing turistico (16.3.1)
• ●la diversificazione delle attività agricole (nell'ambito della M16 Cooperazione)
ma anche la stessa TO 6.1.1 a favore dei giovani imprenditori laziali, che si caratte-
rizzano per un elevato livello di competenze e per una maggiore propensione alla
multifunzionalità.
La diversificazione nel PSR Lazio 2014-2022�
Nell’ambito del PSR Lazio 2014-2022, in particolare la TO 6.4.1 «Diversificazione
delle attività agricole» ha la finalità di sostenere gli interventi in agricoltura me-
diante forme di attività complementari volte a:
1. qualificare e valorizzare le risorse specifiche del territorio
2. la multifunzionalità in agricoltura
3. la differenziazione dei redditi agricoli.
Nello specifico, si intende:
• qualificare, incrementare la qualità dell’ospitalità, la cultura enogastrono-
mica regionale, una maggiore diffusione della cultura agricola
• ●creare punti vendita di prodotti tipici
• ●trasformare i prodotti agricoli
• ●creare attività didattiche o educative
• ●fornire servizi sociali nell’ambito della «agricoltura sociale», quali assi-
stenza all’infanzia e agli anziani, assistenza sanitaria, assistenza alle per-
sone disabili
• ●sviluppare attività artigianali
• fornire servizi ambientali per la cura e la manutenzione di spazi non agricoli.
I beneficiari sono:
• Agricoltori attivi
• Coadiuvanti familiari
Gli interventi ammissibili a finanziamento sono:
A. Sviluppo di attività agrituristiche
B. Trasformazione e vendita diretta dei prodotti tipici
C. Attività culturali, didattiche, sociali, ricreative e terapeutico–riabilitative
D. Fornitura di servizi ambientali svolti dall’impresa agricola per la cura e ma-
nutenzione di spazi non agricoli.
Se diversificazione viene spesso usata come sinonimo di multifunzionalità, nella
Regione Lazio agriturismo è di fatto sinonimo di diversificazione, con il 92% di do-
mande finanziate per l’intervento A nell’ambito del primo bando pubblicato nel
2017 (si veda Figura 1).
I numeri ottenuti dagli altri interventi, se confrontati con le potenzialità espresse e
con la crescente domanda, appaiono ancora modesti a causa della persistenza di
alcuni vincoli e della mancanza di una rete di servizi.
A) Sviluppo di Attività Agrituristiche
B) Trasformazione e vendita diretta di prodotti tipici
C) Attività culturali, didattiche, sociali, ricreative e
terapeutico-riabilitative
D) Fornitura di servizi ambientali svolti dall'impresa
agricola per la cura e manutenzione di spazi non agricoli
92%
2% 6% 0%
N° DOMANDE FINANZIATE PER INTERVENTO
In generale, l’intensità dell’aiuto è fissata nella misura massima del 40% della spesa
ammissibile al finanziamento, elevabile al 60% per investimenti:
a. effettuati da giovani agricoltori
b. in zone montane
c. da agricoltori attivi che hanno assoggettato la propria azienda al metodo
di produzione biologica, che hanno aderito alla Misura 11 (art. 29) o alla
Misura 10 (art.28) del Programma e che realizzano investimenti stretta-
mente connessi all’impegno agro-climatico-ambientale
d. investimenti collettivi realizzati da associazioni di agricoltori.
Il costo totale dell’investimento non può mai essere superiore a 500.000 euro.
Il sostegno è concesso in regime di de minimis �.
A oggi, il costo medio dell’investimento è stato di 252.000 € per operazione, con
valori sopra la media regionale nella provincia di Roma (304.281 €) e Viterbo
(268.000 €) (Tabella 1).
N. DOMANDE AMMISSIBILI E FINANZIATE
FR
0
10
20
30
40
50
60
LT RI RM VT
N. DOMANDE AMMISSIBILI
N. DOMANDE FINANZIATE
N. PROGETTI CONCLUSI SU FINANZIATI
FR
0
10
20
30
40
50
60
LT RI RM VT
N. DOMANDE FINANZIATE
N. INVESTIMENTI CONCLUSI
IMPORTI EROGATI SU CONTRIBUTO CONCESSO
FR
0
1ML
2ML
3ML
4ML
5ML
6ML
7ML
LT RI RM VT
CONTRIBUTO CONCESSO
IMPORTI EROGATI DEI PROGETTI CONCLUSI
Figura 2-4 Elaborazione dati primo bando (2017)
Figura 5 Elaborazione cartografica importo ammesso su base comunale (a cura del SIT M20 ARSIAL)
Un nuovo bando per la TO 6.4.1
Il 17 marzo 2023 la Commissione europea ha approvato la proposta di modifica
del PSR Lazio 2014-2022, versione 13.1, rimodulando alcune risorse EURI e FE-
ASR e modificando le condizioni di ammissibilità per permettere il finanziamento
di ulteriori progetti inizialmente non finanziati per carenza di fondi. Grazie a questa
manovra finanziaria, sono stati stanziati ulteriori 10,5 milioni di euro a favore di
investimenti per la diversificazione nelle imprese agricole, da destinare all’emana-
zione di un nuovo bando a valere sulla TO 6.4.1. Il nuovo bando è stato pubblicato
sul BURL n. 47 del 13/06/2023 con una dotazione finanziaria totale di 12 Meuro.
https:/
/www.lazioeuropa.it/bandi/diversificazione-delle-attivita-agricole/
� L’importo complessivo degli aiuti «de minimis» concessi al beneficiario non può superare 200.000 euro nell’arco di tre
esercizi finanziari.
Dotazione
bando
Provincia
Domande
presentate
N°
domande
ammissibili
N°
domande
finanziate
Investimento
ammesso in €
Contributo
concesso
in €
Costo
investimento
medio
in €
12 ml di €
FR 66 49 42 9.443.151,12 5.635.743,10 224.836,93
LT 28 15 9 2.176.607,29 1.181.023,30 241.845,25
RI 28 14 11 2.405.336,10 1.315.306,55 218.666,92
RM 51 27 15 4.564.216,59 2.433.054,56 304.281,11
VT 77 59 51 13.666.291,89 6.472.758,68 267.966,51
Totale Regione 250 164 128 32.255.602,99 17.037.886,19 251.996,90
Bando Mis. 6.4.1 G11168 del 04/08/2017
Tabella 1 Elaborazione dati primo bando (2017)
Figura 1 Domande finanziate TO 6.4.1 (bando 2017) a cura di Regione Lazio – DRA
Piano di azione ARSIAL per la diversificazione in agricoltura del Lazio
Figura 6 L’”immagine coordinata”, logo ARSIAL per le iniziative sulla diversificazione realizzato da Carlotta Cacciante
Le strutture agrituristiche, proprio come quelle alberghiere, sono soggette
a un sistema di classificazione, che sul territorio laziale viene attuato at-
traverso ARSIAL, come previsto dalla Legge regionale n. 14 del 2 novembre
2006 ss. Sempre su mandato regionale, l’Agenzia svolge un’intensa attività
di promozione, informazione e supporto tecnico, volta a favorire lo sviluppo
del comparto agrituristico laziale�.
Decalogo delle Azioni:
Azione 1 Organizzazione di eventi e
iniziative di aggiornamento e formazione
rivolte alle aziende agrituristiche/mul-
tifunzionali anche sulla normativa di
settore Iscritte 290 aziende
Azione 2 Supporto tecnico nel consegui-
mento della classificazione e adozio-
ne del marchio "Agriturismo Italia"
Incremento del 51% di agriturismi
classificati
Azione 3 Partecipazione/organizzazione
fiere, eventi promozionali e workshop
anche internazionali
Azione 4 Corso per Operatori di fattorie
didattiche (DGR n. 62/2018) e Corso per
operatori di aziende agricole agrituristi-
che/multifunzionali e agricoltura sociale
Azione 5 Organizzazione di eventi e ini-
ziative di aggiornamento e formazione,
destinatari i Comuni e Pubbliche Ammini-
strazioni titolari di competenze specifiche
sulla materia.
Azione 6 Produzione di guide o altri pro-
dotti editoriali, anche multimediali/web,
finalizzati alla promozione dell'agrituri-
smo laziale.
Azione 7 Organizzazione di eventi e inizia-
tive a carattere informativo, destinatarie
le aziende agrituristiche/multifunzionali
www.arsial.it/agriturismo/i-mercole-
di-della-diversificazione
Azione 8 Avvio di campagne di comuni-
cazione e sensibilizzazione, orientate al
pubblico, nell'ottica di diffondere i valori
della "vacanza in agriturismo" e la cono-
scenza del territorio laziale
Azione 9 Monitoraggio generale delle
attività
Azione 10 Indagini qualitative e quanti-
tative
� Per approfondimento si veda https:/
/www.arsial.it/agriturismo/.
Il nuovo intervento del CSR Lazio 2023-2027
SRD03 “Investimenti nelle aziende agricole per la diversificazione in attività non agricole”
Dotazione (spesa pubblica): 13.977.392,77 €
Risultato previsto: n. 100 operazioni
L’Intervento è finalizzato a incentivare gli investimenti per le attività di diversifi-
cazione aziendale che favoriscono la crescita economica e lo sviluppo sostenibile
nelle zone rurali, contribuendo anche a migliorare l'equilibrio territoriale, sia in
termini economici che sociali.
Sostenendo gli investimenti delle aziende agricole in attività extra-agricole, l’inter-
vento intende concorrere all’incremento del reddito delle famiglie agricole, non-
ché a migliorare l’attrattività delle aree rurali e, allo stesso tempo, contribuire a
contrastare lo spopolamento delle stesse.
In tale contesto è prevista la concessione del sostegno agli investimenti per la
creazione, la valorizzazione e lo sviluppo delle seguenti tipologie di attività
agricole connesse ai sensi dell’articolo 2135 del Codice civile:
a. agriturismo
b. agricoltura sociale
c. attività educative/didattiche
d. trasformazione di prodotti agricoli in prodotti non compresi nell’Allegato I
del TFUE (ed eventualmente di una quota minoritaria di prodotti compresi
nell’Allegato I) e loro lavorazione e commercializzazione in punti vendita
aziendali
e. attività turistico-ricreative e attività legate alle tradizioni rurali e alla valo-
rizzazione delle risorse naturali e paesaggistiche
f. selvicoltura, acquacoltura e manutenzione del verde e del territorio anche
tramite la realizzazione di servizi ambientali svolti dall’impresa agricola
per la cura di spazi non agricoli.
I beneficiari ammissibili sono gli imprenditori agricoli, singoli o associati, ai sensi
dell’art. 2135 del Codice civile con l’esclusione degli imprenditori che esercitano
esclusivamente attività di selvicoltura e acquacoltura�.
Al fine di garantire un maggior grado di sostenibilità degli investimenti, sono escluse
dai benefici del sostegno le imprese agricole che abbiano una dimensione economica
minima inferiore a 15.000 euro, ridotto a 10.000 euro per le aziende in area D.
Le aliquote di sostegno vanno dal 40% al 60% della spesa ammissibile a contributo.
L'intervento è soggetto alla valutazione degli aiuti di Stato.
L’importo di contributo massimo previsto è di 200.000 €.
� Si è scelto di concentrare gli sforzi sugli imprenditori agricoli, anziché includere i coadiuvanti familiari inizialmente
previsti

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Focus-diversificazione-PSR-2023-finale.pdf

  • 1. LA DIVERSIFICAZIONE NELLA REGIONE LAZIO TRA IL PSR 2014-2022 E IL CSR 2023-2027 “La multifunzionalità non è solo un bene per il cittadino (oltre all’agriturismo pensiamo alle fattorie didattiche, alle energie alternative, alla vendita diretta, alle varie forme di agri-asili/agri-nido, all’agricoltura sociale): diversificare le fonti di reddito consente agli agricoltori di ridurre il rischio di reddito potendo contare su fonti alternative di entrate. Su questi presupposti si basa la centralità attribuita dall’Unione europea alla multi- funzionalità, all’interno dei Programmi di Sviluppo rurale, grazie a misure specifiche a sostegno degli agricoltori” (da “Agriturismo e multifunzionalità dell’azienda agricola”, ISMEA per Rete Rurale Nazionale, ottobre 2016). Questo documento ha solo fini divulgativi. Per ulteriori approfondimenti si rimanda ai testi legali approvati. Info: www.lazioeuropa.it Luglio 2023
  • 2. Introduzione Con 126 domande finanziate, per un investimento medio di 252.000 €, dal 2017 a oggi la Tipologia di Operazione 6.4.1 del PSR Lazio 2014-2022 ha contribuito alla diversificazione delle attività connesse all’agricoltura, rispondendo al fabbi- sogno di multifunzionalità e di innovazione delle aree rurali. I contributi per la diversificazione non solo hanno permesso l’integrazione del reddito degli imprenditori agricoli attraverso forme di attività complementari (principalmente agriturismi ma non solo), bensì hanno contribuito allo sviluppo dell’agricoltura multifunzionale dove assume rilevanza anche la dimensione so- ciale e ambientale dell’attività agricola. A marzo 2023 la Commissione europea ha approvato una proposta di modifica del PSR Lazio 2014-2022 (rendendo possibile un nuovo bando per la TO 6.4.1) con uno stanziamento di ulteriori 10,5 milioni di euro a favore di investimenti per la diversificazione. Il Piano strategico nazionale per la nuova PAC 2023-2027 ha confermato l’esi- genza di favorire diversificazione, multifunzionalità e agricoltura sociale delle imprese agricole, con particolare attenzione al ruolo dei giovani e delle donne. In questa direzione, altri 14 milioni di euro sono già previsti dal nuovo Comple- mento regionale di Sviluppo rurale (CSR) 2023-2027 per l’intervento di sviluppo rurale SRD03 “Investimenti nelle aziende agricole per la diversificazione in atti- vità non agricole” contribuendo alla continuità di questa scelta strategica a livello regionale, nazionale ed europeo. La TO 6.4.1 in pillole € 252.000 COSTO MEDIO DELL’INVESTIMENTO € € € € 12.000.000 DOTAZIONE € € € 17.037.886 CONTRIBUTI CONCESSI 126 DOMANDE FINANZIATE PRIMO BANDO 2017 +€12.000.000 BANDO 2023 ENERGIE RINNOVABILI AMBIENTE AGRICOLTURA SOCIALE FATTORIA DIDATTICA AGRITURISMO MULTIFUNZIONALITÀ DIVERSIFICAZIONE
  • 3. � Si veda il D. lgs. 18 maggio 2001, n. 228, "Orientamento e modernizzazione del settore agricolo, a norma dell'artico- lo 7 della legge 5 marzo 2001, n. 57" � I dati riportati, aggiornati al 30/12/2022, sono relativi al primo bando 2017, vedi https:/ /www.lazioeuropa.it/archi- vio1420/bandi/psr_feasr_12_milioni_di_euro_per_la_diversificazione_della_attivita_agricole-468/ La multifunzionalità delle imprese agricole Sebbene siano spesso usate come sinonimi, la “diversificazione” delle attività ex- tra-agricole è solo uno degli aspetti che concorrono a soddisfare il fabbisogno di “multifunzionalità” delle imprese agricole, disciplinata in Italia con il Decreto legi- slativo n. 228 del 2001 o Legge di Orientamento, che ha sostituito l'articolo 2135 del Codice civile�. In base alla nuova disciplina, l’imprenditore agricolo è chi esercita tanto la coltivazio- ne del fondo, selvicoltura o allevamento di animali quanto le c.d. “attività connesse”: • manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione che abbiano ad oggetto prodotti ottenuti prevalentemen- te dalla coltivazione del fondo o del bosco o dall'allevamento di animali • attività dirette alla fornitura di beni o servizi, mediante l'utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse dell'azienda normalmente impiegate nell'attività agricola esercitata, incluse le attività di valorizzazione del ter- ritorio e del patrimonio rurale e forestale ovvero ricezione ed ospitalità. Già dalla riforma della PAC del 1970, l’Unione europea si era sforzata di integrare la politica delle strutture agricole nel più vasto contesto socio-economico delle zone rurali, potenziando attività in precedenza considerate marginali, per offrire nuove prospettive di integrazione del reddito degli agricoltori, ma non solo. Infatti, la ri- forma della PAC del 1992 ha dato particolare rilievo alla dimensione ambientale del settore agricolo, inserendo la diversificazione nel contesto più ampio della multifunzionalità territoriale, sociale e culturale delle imprese agricole. Nel 1996, l’Agenda 2000 per un'Unione più forte e più ampia della Commissione eu- ropea confermava che la diversificazione delle attività in ambito rurale poteva essere sfruttata con una certa flessibilità come necessario complemento dell'agricoltura. Nell’ambito del PSR Lazio 2014-2022 una serie di misure concorrono a promuo- vere direttamente o indirettamente l’agricoltura multifunzionale: • ●l’avviamento di attività non agricole (6.2.1) • ●la diversificazione delle attività agricole (6.4.1) • ●la produzione di energia da fonti alternative (6.4.2) • ●gli investimenti per approvvigionamento e utilizzo di energia da fonti rin- novabili per autoconsumo (7.2.2) • ●i pagamenti per impegni agro-climatico-ambientali (10.1) • ●il sostegno ad azioni congiunte per lo sviluppo del marketing turistico (16.3.1) • ●la diversificazione delle attività agricole (nell'ambito della M16 Cooperazione) ma anche la stessa TO 6.1.1 a favore dei giovani imprenditori laziali, che si caratte- rizzano per un elevato livello di competenze e per una maggiore propensione alla multifunzionalità. La diversificazione nel PSR Lazio 2014-2022� Nell’ambito del PSR Lazio 2014-2022, in particolare la TO 6.4.1 «Diversificazione delle attività agricole» ha la finalità di sostenere gli interventi in agricoltura me- diante forme di attività complementari volte a: 1. qualificare e valorizzare le risorse specifiche del territorio 2. la multifunzionalità in agricoltura 3. la differenziazione dei redditi agricoli. Nello specifico, si intende: • qualificare, incrementare la qualità dell’ospitalità, la cultura enogastrono- mica regionale, una maggiore diffusione della cultura agricola • ●creare punti vendita di prodotti tipici • ●trasformare i prodotti agricoli • ●creare attività didattiche o educative • ●fornire servizi sociali nell’ambito della «agricoltura sociale», quali assi- stenza all’infanzia e agli anziani, assistenza sanitaria, assistenza alle per- sone disabili • ●sviluppare attività artigianali • fornire servizi ambientali per la cura e la manutenzione di spazi non agricoli. I beneficiari sono: • Agricoltori attivi • Coadiuvanti familiari Gli interventi ammissibili a finanziamento sono: A. Sviluppo di attività agrituristiche B. Trasformazione e vendita diretta dei prodotti tipici C. Attività culturali, didattiche, sociali, ricreative e terapeutico–riabilitative D. Fornitura di servizi ambientali svolti dall’impresa agricola per la cura e ma- nutenzione di spazi non agricoli. Se diversificazione viene spesso usata come sinonimo di multifunzionalità, nella Regione Lazio agriturismo è di fatto sinonimo di diversificazione, con il 92% di do- mande finanziate per l’intervento A nell’ambito del primo bando pubblicato nel 2017 (si veda Figura 1). I numeri ottenuti dagli altri interventi, se confrontati con le potenzialità espresse e con la crescente domanda, appaiono ancora modesti a causa della persistenza di alcuni vincoli e della mancanza di una rete di servizi.
  • 4. A) Sviluppo di Attività Agrituristiche B) Trasformazione e vendita diretta di prodotti tipici C) Attività culturali, didattiche, sociali, ricreative e terapeutico-riabilitative D) Fornitura di servizi ambientali svolti dall'impresa agricola per la cura e manutenzione di spazi non agricoli 92% 2% 6% 0% N° DOMANDE FINANZIATE PER INTERVENTO In generale, l’intensità dell’aiuto è fissata nella misura massima del 40% della spesa ammissibile al finanziamento, elevabile al 60% per investimenti: a. effettuati da giovani agricoltori b. in zone montane c. da agricoltori attivi che hanno assoggettato la propria azienda al metodo di produzione biologica, che hanno aderito alla Misura 11 (art. 29) o alla Misura 10 (art.28) del Programma e che realizzano investimenti stretta- mente connessi all’impegno agro-climatico-ambientale d. investimenti collettivi realizzati da associazioni di agricoltori. Il costo totale dell’investimento non può mai essere superiore a 500.000 euro. Il sostegno è concesso in regime di de minimis �. A oggi, il costo medio dell’investimento è stato di 252.000 € per operazione, con valori sopra la media regionale nella provincia di Roma (304.281 €) e Viterbo (268.000 €) (Tabella 1). N. DOMANDE AMMISSIBILI E FINANZIATE FR 0 10 20 30 40 50 60 LT RI RM VT N. DOMANDE AMMISSIBILI N. DOMANDE FINANZIATE N. PROGETTI CONCLUSI SU FINANZIATI FR 0 10 20 30 40 50 60 LT RI RM VT N. DOMANDE FINANZIATE N. INVESTIMENTI CONCLUSI IMPORTI EROGATI SU CONTRIBUTO CONCESSO FR 0 1ML 2ML 3ML 4ML 5ML 6ML 7ML LT RI RM VT CONTRIBUTO CONCESSO IMPORTI EROGATI DEI PROGETTI CONCLUSI Figura 2-4 Elaborazione dati primo bando (2017) Figura 5 Elaborazione cartografica importo ammesso su base comunale (a cura del SIT M20 ARSIAL) Un nuovo bando per la TO 6.4.1 Il 17 marzo 2023 la Commissione europea ha approvato la proposta di modifica del PSR Lazio 2014-2022, versione 13.1, rimodulando alcune risorse EURI e FE- ASR e modificando le condizioni di ammissibilità per permettere il finanziamento di ulteriori progetti inizialmente non finanziati per carenza di fondi. Grazie a questa manovra finanziaria, sono stati stanziati ulteriori 10,5 milioni di euro a favore di investimenti per la diversificazione nelle imprese agricole, da destinare all’emana- zione di un nuovo bando a valere sulla TO 6.4.1. Il nuovo bando è stato pubblicato sul BURL n. 47 del 13/06/2023 con una dotazione finanziaria totale di 12 Meuro. https:/ /www.lazioeuropa.it/bandi/diversificazione-delle-attivita-agricole/ � L’importo complessivo degli aiuti «de minimis» concessi al beneficiario non può superare 200.000 euro nell’arco di tre esercizi finanziari. Dotazione bando Provincia Domande presentate N° domande ammissibili N° domande finanziate Investimento ammesso in € Contributo concesso in € Costo investimento medio in € 12 ml di € FR 66 49 42 9.443.151,12 5.635.743,10 224.836,93 LT 28 15 9 2.176.607,29 1.181.023,30 241.845,25 RI 28 14 11 2.405.336,10 1.315.306,55 218.666,92 RM 51 27 15 4.564.216,59 2.433.054,56 304.281,11 VT 77 59 51 13.666.291,89 6.472.758,68 267.966,51 Totale Regione 250 164 128 32.255.602,99 17.037.886,19 251.996,90 Bando Mis. 6.4.1 G11168 del 04/08/2017 Tabella 1 Elaborazione dati primo bando (2017) Figura 1 Domande finanziate TO 6.4.1 (bando 2017) a cura di Regione Lazio – DRA
  • 5. Piano di azione ARSIAL per la diversificazione in agricoltura del Lazio Figura 6 L’”immagine coordinata”, logo ARSIAL per le iniziative sulla diversificazione realizzato da Carlotta Cacciante Le strutture agrituristiche, proprio come quelle alberghiere, sono soggette a un sistema di classificazione, che sul territorio laziale viene attuato at- traverso ARSIAL, come previsto dalla Legge regionale n. 14 del 2 novembre 2006 ss. Sempre su mandato regionale, l’Agenzia svolge un’intensa attività di promozione, informazione e supporto tecnico, volta a favorire lo sviluppo del comparto agrituristico laziale�. Decalogo delle Azioni: Azione 1 Organizzazione di eventi e iniziative di aggiornamento e formazione rivolte alle aziende agrituristiche/mul- tifunzionali anche sulla normativa di settore Iscritte 290 aziende Azione 2 Supporto tecnico nel consegui- mento della classificazione e adozio- ne del marchio "Agriturismo Italia" Incremento del 51% di agriturismi classificati Azione 3 Partecipazione/organizzazione fiere, eventi promozionali e workshop anche internazionali Azione 4 Corso per Operatori di fattorie didattiche (DGR n. 62/2018) e Corso per operatori di aziende agricole agrituristi- che/multifunzionali e agricoltura sociale Azione 5 Organizzazione di eventi e ini- ziative di aggiornamento e formazione, destinatari i Comuni e Pubbliche Ammini- strazioni titolari di competenze specifiche sulla materia. Azione 6 Produzione di guide o altri pro- dotti editoriali, anche multimediali/web, finalizzati alla promozione dell'agrituri- smo laziale. Azione 7 Organizzazione di eventi e inizia- tive a carattere informativo, destinatarie le aziende agrituristiche/multifunzionali www.arsial.it/agriturismo/i-mercole- di-della-diversificazione Azione 8 Avvio di campagne di comuni- cazione e sensibilizzazione, orientate al pubblico, nell'ottica di diffondere i valori della "vacanza in agriturismo" e la cono- scenza del territorio laziale Azione 9 Monitoraggio generale delle attività Azione 10 Indagini qualitative e quanti- tative � Per approfondimento si veda https:/ /www.arsial.it/agriturismo/. Il nuovo intervento del CSR Lazio 2023-2027 SRD03 “Investimenti nelle aziende agricole per la diversificazione in attività non agricole” Dotazione (spesa pubblica): 13.977.392,77 € Risultato previsto: n. 100 operazioni L’Intervento è finalizzato a incentivare gli investimenti per le attività di diversifi- cazione aziendale che favoriscono la crescita economica e lo sviluppo sostenibile nelle zone rurali, contribuendo anche a migliorare l'equilibrio territoriale, sia in termini economici che sociali. Sostenendo gli investimenti delle aziende agricole in attività extra-agricole, l’inter- vento intende concorrere all’incremento del reddito delle famiglie agricole, non- ché a migliorare l’attrattività delle aree rurali e, allo stesso tempo, contribuire a contrastare lo spopolamento delle stesse. In tale contesto è prevista la concessione del sostegno agli investimenti per la creazione, la valorizzazione e lo sviluppo delle seguenti tipologie di attività agricole connesse ai sensi dell’articolo 2135 del Codice civile: a. agriturismo b. agricoltura sociale c. attività educative/didattiche d. trasformazione di prodotti agricoli in prodotti non compresi nell’Allegato I del TFUE (ed eventualmente di una quota minoritaria di prodotti compresi nell’Allegato I) e loro lavorazione e commercializzazione in punti vendita aziendali e. attività turistico-ricreative e attività legate alle tradizioni rurali e alla valo- rizzazione delle risorse naturali e paesaggistiche f. selvicoltura, acquacoltura e manutenzione del verde e del territorio anche tramite la realizzazione di servizi ambientali svolti dall’impresa agricola per la cura di spazi non agricoli. I beneficiari ammissibili sono gli imprenditori agricoli, singoli o associati, ai sensi dell’art. 2135 del Codice civile con l’esclusione degli imprenditori che esercitano esclusivamente attività di selvicoltura e acquacoltura�. Al fine di garantire un maggior grado di sostenibilità degli investimenti, sono escluse dai benefici del sostegno le imprese agricole che abbiano una dimensione economica minima inferiore a 15.000 euro, ridotto a 10.000 euro per le aziende in area D. Le aliquote di sostegno vanno dal 40% al 60% della spesa ammissibile a contributo. L'intervento è soggetto alla valutazione degli aiuti di Stato. L’importo di contributo massimo previsto è di 200.000 €. � Si è scelto di concentrare gli sforzi sugli imprenditori agricoli, anziché includere i coadiuvanti familiari inizialmente previsti