1. PROPOSTE CONCRETE
La prima delle proposte concrete presenti nella nostra tesi che
intendiamo spiegare a fondo è la “Certificazione del Lavoro in
Trentino”.
Crediamo che attraverso adeguati strumenti legislativi possibili
grazie alla nostra autonomia sia possibile fare sì che in Trentino si
possa sperimentare prima ed attuare poi la certificazione del lavoro.
Nel mondo del lavoro le varie certificazioni della qualità sono state
introdotte ormai tanto tempo fa ed è normale per le aziende
richiedere la certificazione della qualità del loro prodotto.
Noi crediamo però che la nostra società abbia bisogno di difendere,
oltre alla qualità dei prodotti delle aziende, anche la qualità del
lavoro che nelle aziende si presta a tutti i livelli.
Crediamo non sia una utopia riuscire a certificare il livello di
soddisfazione dei lavoratori all’interno di una azienda, il livello di
salubrità dell’ambiente lavorativo, la regolarità di retribuzione, il
rispetto delle regole dei tempi di lavoro, le infrastrutture e le
sovrastrutture per i lavoratori e le loro famiglie.
Siamo sicuri che anche gli imprenditori che già operano rispettando
questi parametri gradiscano molto la possibilità di veder certificato
il loro livello di qualità interna.
Molti artigiani, ad esempio, storcono la bocca quando sentono
parlare di certificazione perché hanno dovuto adeguarsi alla
certificazione di prodotto senza averne alcun beneficio diretto reale.
Ecco perché dovrebbe essere la Provincia con una legge a
sovrintendere a questo processo di qualità: infatti il passo
successivo dovrebbe essere che le aziende che certificano il
prodotto, il processo, ma anche il lavoro al loro interno possano
avere la meglio sulle altre negli appalti pubblici e nelle gare.
Basta quindi ai massimi ribassi e alle gare che premiano chi
propone il miglior prezzo, ma appalti e gare che premiano, ad
esempio il miglior prezzo per chi certifica il prodotto, il processo e la
qualità del lavoro.