1. Linee guida DUP monoperatore – L’Azienda ha ribadito le finalità dell’iniziativa a suo tempo messa in campo sui
territori. In particolare ha sottolineato che le linee guida sono un indirizzo operativo ( non regole prescrittive) ai territori
per poter sviluppare opportuni percorsi professionali nei confronti delle figure in parola.
Pertanto al fine di poter valorizzare la figura del DUP mono-operatore devono essere opportunamente implementati,
supportati e resi certi i percorsi professionali volti ad individuare le nuove figure di DUP mono-operatore e vanno
integrate le competenze professionali delle figure in questione attraverso temporanee applicazioni in uffici postali più
complessi del mono-operatore.
Abbiamo pertanto chiarito che le nostre segnalazioni che attribuivano ad alcuni territori comportamenti non coerenti
erano vere e l’Azienda ha ammesso di essere intervenuta per correggere comportamenti difformi, assicurando per il
futuro una applicazione coerente delle linee guida.
L’Azienda ha quindi precisato che non ci possono essere avvicendamenti tra DUP mono-operatore ma solamente
aggiornamenti professionali presso UUPP più significativi per un periodo massimo non superiore a 3 mesi, inoltre
dovranno essere favoriti e opportunamente supportati, al fine di poter individuare i naturali ricambi per le figure dei
DUP mono-operatori, percorsi di sviluppo professionale ad hoc dove l’attribuzione del ruolo di DUP mono costituisce il
primo passo verso un percorso di crescita professionale.
Proposizione commerciale – pressioni - Sistema di incentivazione commerciale – Come sindacato abbiamo
nuovamente contestato con forza il sistema di proposizione/pressione commerciale che quotidianamente mortifica la
dignità dei lavoratori applicati. Abbiamo rilevato il fatto che l’Azienda non è per nulla orientata, a creare una
partecipazione degli addetti agli obiettivi da raggiungere ed a creare una vera e propria cultura sui processi di vendita
aziendalmente in atto, infatti l’Azienda continua considerare unicamente ” il risultato a qualunque costo “ piuttosto che
azioni mirate alla fidelizzazione del cliente, alla qualità dei servizi offerti, alla correttezza e all’etica della proposta
commerciale.
Tale azione aziendale oltre a creare comportamenti rischiosi ed al limite del lecito tra gli addetti è, nei fatti, anche
dannosa per la crescita di professionalità fortemente orientate agli obiettivi da raggiungere.
L’Azienda dopo i nostri pareri circa l’argomento in parola ci ha informato sulla propria intenzione di rafforzare la
propria azione formativa e gestionale sulle modalità di comunicazione nell’ambito delle attività commerciali, intesa
come la capacità di comunicare efficacemente le necessità e le iniziative da intraprendere rispetto agli obiettivi da
raggiungere, e sulla realizzazione di opportune iniziative sulla tecnica di vendita intesa anche come modalità della
proposizione commerciale. Ha inoltre evidenziato l’intenzione di creare una sorta di decalogo della comunicazione
elettronica nel quale vengono comprese tutte le forme di comunicazione elettronica improntate alla correttezza delle
forme e delle espressioni da usare.
Nel prendere atto delle iniziative che l’ Azienda vuole mettere in campo riteniamo che debba essere maggiormente
rafforzata l’iniziativa aziendale rivolta a considerare sia la qualità sia la quantità dei risultati raggiunti, temi tra loro
correlati e non antitetici, facenti parte ognuno degli obiettivi da raggiungere.
Per quanto attiene l’art.70 del CCNL (incentivazione commerciale) dopo aver denunciato la totale inadempienza
contrattuale dell’Azienda abbiamo purtroppo dovuto registrare posizioni molto distanti con la delegazione aziendale ed
abbiamo rimandato ad un ulteriore approfondimento del tema.
LE SEGRETERIE NAZIONALI
SLC CGIL SLP CISL FAILP CISAL
Roma, 8 Novembre 2012