14. Il giorno prima
Vedo i tedeschi scappare, nei loro occhi vedo la
paura di morire. Forse è il segnale che la guerra
sta per finire. Il giorno tanto atteso sta per
arrivare.
Da poco abbiamo ricevuto la notizia che gli
americani stanno avanzando, sembra non
abbiano più problemi. I lunghi anni di guerra
sembrano ormai alle spalle.
Sono felice perché la mia famiglia sta bene, la
Pasqua sta arrivando e sento che domani andrà
ancora meglio, almeno lo spero!
15. La mattina
E’ Venerdì Santo, sento il profumo della nostra povera
colazione, mi alzo, guardo l’ora, sono le 8:00.
Vado in cucina, finito di bere il latte aiuto mia mamma a
rimettere in ordine. Poi iniziamo a preparare le
tagliatelle per il pranzo di Pasqua.
All’improvviso sentiamo il rumore sordo degli aerei,
leggo il terrore negli occhi di mia mamma e lo sento
crescere anche dentro di me. Come al solito in queste
situazioni ci nascondiamo in cantina. Io penso ai miei
amici, ai miei nonni, ai miei cugini, ai miei zii e spero
che anch’essi trovino un riparo.
16. Il bombardamento
Siamo in cantina. E’ piccola e buia. Sento i
bombardieri che volano, fanno tanto rumore.
Mi tappo le orecchie; sento però le bombe che
cadono. Un attimo di pace, ma non è ancora
finita.
Altri aerei e altre bombe. La testa mi scoppia.
Che ne sarà dei miei amici? Che ne sarà dei
miei parenti? Che ne sarà di Lusia?
17. Dopo il bombardamento
Esco dal mio rifugio, prendo la mia bicicletta e corro verso il centro del
paese con mia mamma. Quando arrivo basta uno sguardo per capire
che Lusia non c’è più, si sentono solo pianti e urla di disperazione.
Nell’aria si respira l’odore acre di bombe appena cadute.
Cammino fra le macerie del campanile, della chiesa, del castello e vedo
persone ferite o morte. Inciampo nel gioco preferito del mio migliore
amico e comincio a preoccuparmi per lui. Lo cerco in mezzo alle
macerie della sua casa, lo sento piangere, corro a chiedere aiuto,
scaviamo a mani nude tra le macerie e quando stiamo per perdere la
speranza, riusciamo a tiralo fuori.
Lo portiamo in una casa dove vengono curate le persone ferite. Mi
dicono che deve stare a riposo qualche giorno ma che se la caverà. Io
sono molto felice perché ho salvato il mio amico ma triste perché
Lusia è scomparsa.
18. Alcune domande
• Come hanno fatto i piloti alleati a sbagliare la mira
con una visuale ottima ?
• Perché a Boara e a Badia sono riusciti a colpire solo il
ponte?
• Perché cosi tante bombe quando per il ponte ne
sarebbero bastate molte meno ?
• Perché quando Don Terenzio ha detto di uscire dal
campanile non e stato ascoltato?
• Perché proprio di Venerdì Santo?
• Perché nessuno e stato avvertito del fatto che oltre al
ponte sarebbe stato bombardato anche l’intero
paese?
19. Come se…
i ragazzi delle seconde provano ad
immaginare lo stato d’animo di chi
vive simili esperienze
Seconda A e Seconda B
35. Venerdì 20 Aprile 1945
… persone di tutte le età morirono innocentemente …
36. Sabato 21 Aprile 1945
PRIMA
DOPO
… il giorno dopo, del ponte non rimase più nulla …
37. Domenica 22 Aprile 1945
PRIMA
DOPO
... Il castello Morosini venne distrutto. Solo una torre rimase in piedi …
38. Abbiamo realizzato questa presentazione
per ricordare il tragico avvenimento del 20
Aprile 1945, che ha distrutto gran parte
del paese di Lusia e causato la morte di
decine di persone.
È importante commemorare l’accaduto,
per riflettere sulle disastrose
conseguenze dei bombardamenti,
affinché avvenimenti simili non si ripetano
mai più.
41. "San Martino del Carso"
Di queste case
Non è rimasto
Che qualche
Brandello di muro
Di tanti
Che mi corrispondevano
Non è rimasto
Neppure tanto
Ma nel cuore
Nessuna croce manca
E’ il mio cuore
Il paese più straziato
42. Vietnam
percepire il dolore
successo alla mia famiglia, ai miei amici
è soltanto il perdono
43. Kurdistan
5 aprile.
Arriva in ospedale Haider. Viene da un villaggio di
montagna. Haider, ha 14 anni. Riconosciamo le
bende elastiche e le flebo che avevamo portato
alcune settimane prima, la gamba destra è fasciata
fin sotto il ginocchio. Stava portando il gregge di
capre al pascolo. Ha visto la mina all’ultimo
momento, per la gamba non c’è niente da fare. Il
giorno dopo gli facciamo vedere il catalogo delle
mine. Riconosce una mina di produzione italiana. Il
ragazzo ci ha rimesso “solo” una gamba.
44. Darfur
sono morti 7 bambini
che sparavano a tutti
Mia madre quando mi vide disse “Fatah”
45. Molti soldati hanno iniziato a
sparare contro la folla.
Libia
Abu Mohammed, un amico, che ha iniziato
a sparare al di sopra della testa dei
manifestanti, per non colpirli.
Tornati in caserma ho visto che prendevano i
soldati che si erano rifiutati di sparare, li
radunavano in un angolo, li cospargevano di
benzina e davano loro fuoco…