SlideShare a Scribd company logo
1 of 1
Download to read offline
CORPORATE AMERICA I balzi del cash post-recessione
Piazza Affari. Le società quotate con più disponibilità in cassa
Andamento trimestrale della liquidità delle aziende americane negli ultimi 40 anni
IL GRANDE ACCUMULO
2%
3%
4%
5%
6%
7%
8%
9%
100
500
700
900
1.100
1.300
1.500
1.700
Miliardi $
300
q1
73
q3
74
q1
76
q3
77
q1
79
q3
80
q1
82
q3
83
q1
85
q3
86
q1
88
q3
89
q1
91
q3
92
q1
94
q3
95
q1
97
q3
98
q1
00
q3
01
q1
03
q3
04
q1
06
q3
07
q1
09
Note: Sono escluse dall’analisi le società agricole e le finanziarie, come banche e istituti finanziari immobiliari che hanno come core business
il finanziamento o l'estensione del credito. Gli asset liquidi consistono in depositi esteri, conti correnti, conti di risparmio, crediti commerciali,
titoli di stato, titoli municipali, etc. Gli asset sono valutati a prezzi di mercato. Fonte: Federal Reserve
Ammontare della liquidità detenuta dalle società dell'indice S&P500 (scala SX)
Rapporto tra gli asset liquidi e il totale degli asset (scala DX)
Periodi di recessione
In tempi di crisi è sempre
meglio avere fieno in casci-
na, non si sa mai. Avere le
casse colme di liquidità per le
aziende è sicuramente un bel
biglietto da visita da presenta-
re al mercato. Gli occhi degli
investitori sono sempre pun-
tati sulla spia del debito per
evitare le realtà troppo indebi-
tate che potrebbero avere dif-
ficoltà a rifinanziarsi, anche a
seguito degli sviluppi della re-
cente crisi del credito. Un con-
testo che consente alle azien-
de che non hanno debiti di
avere le condizioni migliori
per operare e cogliere interes-
santi opportunità di crescita,
soprattutto alle società in gra-
do di generare cassa a ritmi
costanti nel tempo.
Nell’analizzare le disponibi-
lità di cassa di tutte le società
quotate a Piazza Affari, l’uffi-
cio studi di Finlabo Sim ha
individuato per «Plus24» le 10
aziende con il più alto rappor-
to tra posizione finanziaria
netta e capitalizzazione di
mercato presenti sul listino
milanese. Società industriali
che arrivano a detenere quasi
la metà dell’attivo (46% nel ca-
so estremo di Vianini Indu-
stria) investito in liquidità e
altre attività finanziarie a bre-
ve. Consistenti somme di li-
quidità inconsuete per
un’azienda industriale, ma
non per le società della galas-
sia Caltagirone. Oltre a Viani-
ni Industria, anche Caltagiro-
ne Editore e Vianini Lavori
da alcuni anni figurano tra le
«super-liquide» del listino mi-
lanese, con una posizione fi-
nanziaria netta pari o addirit-
tura superiore alla capitalizza-
zione di mercato. Risorse fi-
nanziarie inutilizzate, che so-
no sempre preferibili ai debi-
ti, ma che lasciate nelle tesore-
rie delle aziende potrebbero
determinare per gli azionisti
una distruzione di valore. E
quando viene utilizzata, più
che per politiche di crescita,
viene impiegata per rastrella-
re azioni di società quotate.
Nel primo semestre 2010 Via-
nini Lavori ha visto ridursi le
disponibilità liquide di oltre
52 milioni, per effetto soprat-
tutto dei circa 40 milioni utiliz-
zati per rastrellare azioni Acea
sul mercato.
Tra le altre habitué del
club delle «super-liquide»,
che per il quinto anno conse-
cutivo occupano con puntua-
lità una delle prime dieci po-
sizioni della classifica delle
società con maggiore disponi-
bilità di cassa in rapporto alla
capitalizzazione di borsa, si
confermano il gruppo side-
rurgico Danieli (74%) e Cairo
Communication. Un piccolo
tesoretto di liquidità che il
gruppo guidato da Urbano
Cairo continua a conservare
dal debutto in borsa nel lu-
glio 2000. Una cassa "decen-
nale" che mette in evidenza
le carenti possibilità di inve-
stimento nel core business
aziendale che ruota attorno
al settore dei media.
Difficoltà dell’industria edi-
toriale che sono anche testi-
moniate dall’erosione di liqui-
dità registrata dal Gruppo 24
Ore (la società che edita que-
sto giornale), che dall’ingres-
so a Piazza Affari nel dicem-
bre 2007 ha visto scendere la
posizione finanziaria netta da
222 milioni agli attuali 77,6 mi-
lioni, anche per effetto delle
politiche di diversificazione.
Chi invece dalla quotazione
ha continuato a generare cash
è sicuramente El.En. La socie-
tà che opera nel settore dei
laser per applicazioni medicali
ha scalato paradossalmente la
classifica grazie alla liquidità
detenuta dalla controllata ame-
rica Cynosure, acquisita con le
risorse incassate dalla quota-
zione. Una cassa che i vertici
del gruppo fiorentino hanno
da sempre ribadito che utiliz-
zeranno per crescere ulterior-
mente anche per vie esterne.
Campagna acquisti che po-
trebbe ripartire anche per
Tip, investment company di
Giovanni Tamburi, che nell’ul-
timo anno ha visto crescere la
posizione finanziaria netta a
65,6 milioni, in virtù delle ces-
sioni di diverse partecipazio-
ni. Parmalat, invece, pur
avendo una cassa netta re-
cord di 1,3 miliardi di euro, è
vista al momento dagli anali-
sti più come possibile preda
che predatore. Da segnalare,
infine, la new entry di Acotel
che con 42 milioni in cassa
potrebbe prepararsi a piccole
nuove acquisizioni.
pagina a cura di
Gianfranco Ursino
g.ursino@ilsole24ore.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Posizione
finanz. netta
(A=B-C)
Posizione
finanz. netta
(A=B-C)
Cassa
(B)
Cassa
(B)
Debiti
finanziari
(C)
Debiti
finanziari
(C)
Capitalizz.Capitalizz.
Totale
attività
Totale
attività
Pfn su
capitalizz.
(in %)
Pfn su
capitalizz.
(in %)
Cassa su
tot. attività
(in %)
Cassa su
tot. attività
(in %)
El En 83,7 95,0 11,30 50,6 251,3 165 33
Vianini Industria 56,8 56,9 0,04 39,1 123,7 145 46
Caltagirone Editore 206,3 263,8 57,52 220,6 1057,4 93 20
Danieli 901,5 1192,2 290,70 1216,0 4109,1 74 22
Il Sole 24 Ore (*) 77,6 90,7 13,07 172,4 646,1 45 12
Vianini Lavori 75,3 81,0 5,71 173,3 739,4 43 10
Parmalat 1297,6 1530,7 233,10 3315,1 4593,9 39 28
Tamburi Inv. Partners 65,6 65,7 0,05 174,5 151,1 38 43
Cairo Communication 48,2 48,2 0,01 208,5 176,9 23 27
Acotel Group 41,7 41,8 0,07 201,1 102,4 21 41
1 Nessuna sindrome double-dip. Non è la paura di una doppia
recessione che attualmente dissuade le aziende dal mettere in
cantiere nuovi investimenti. Durante tutte le crisi economiche
le imprese tirano i remi in barca e prima di riprendere la rotta
degli investimenti hanno bisogno di segnali di crescita molto
convincenti. E il grafico in pagina è abbastanza eloquente.
L’andamento della liquidità detenuta presso le casse delle
principali società quotate a Wall Street, rapportata anche
anche al totale degli asset aziendali, subisce sistematicamente
un’impennata subito dopo i periodi recessivi. Tutti denari
"sottratti" agli investimenti.
Ancora una volta, nel pieno della grande crisi che sta
attraversando l’economia occidentale, il mercato e gli analisti
finanziari, hanno quindi orientato il loro interesse sull’enorme
liquidità aziendale in circolazione nelle corporate Usa: nel
terzo trimestre del 2007 (in prossimità dello scoppio della
crisi) gli asset più liquidi delle aziende non finanziarie e non
agricole ammontavano a 1,5 trilioni di dollari (5,3% del
totale asset societari). Liquidità che nell’ultimo trimestre
2009 è balzata a oltre 1,8 trilioni di dollari, con una quota
sul totale asset del 7%. Ovvero, per ogni dollaro vengono
depositati 7 centesimi in banca o in investimenti di breve
termine: una tendenza che dura da oltre 35 anni e si
inasprisce nei periodi di recessione. «Le aziende non
investono più nella loro attività principale – afferma Dario
Vagnoni, analista di Finlabo Sim – e preferiscono spostare la
loro operatività nell’area finanza; a ben vedere, però, il
motivo è ricercabile nel difficile contesto di mercato in cui
operano, caratterizzato da eccesso di offerta e
sottoutilizzazione di capacità produttiva. Per quale motivo
investire in nuovi macchinari quando già non riesco ad
utilizzare al meglio quelli che già ho? Negli ultimi due-tre
anni il livello degli investimenti è crollato, con una
concomitante crescita della liquidità in cassa, soprattutto tra
le classiche aziende industriali, come Alcoa, Home Depot,
Philip Morris, Oracle, Johnson & Johnson e così via». Colossi
industriali con un notevole potenziale di fuoco che
potrebbero incrementare la quota di mercato nei settori in
cui operano, attraverso mirate acquisizioni di concorrenti in
difficoltà. Anche se la tendenza recente è quella di varare
piani di acquisto di azioni proprie o aumento di dividendi.
«L’attuale situazione di eccesso di liquidità nei forzieri aziendali
– continua Vagnoni – rappresenta un fattore positivo,
nonostante l’incertezza che regna sui mercati; nell’ultimo
periodo, infatti, è ripresa l’attività di M&A (fusioni e
acquisizioni, ndr) offrendo alle aziende una via più semplice e
attraente per raggiungere gli obiettivi di crescita di lungo
termine».
Da un lato le aziende in surplus di liquidità,, in presenza di un
basso utilizzo della capacità produttiva, potrebbero quindi
innestare processi di crescita da svilluppare soprattutto per vie
esterne. Acquisizioni che, dall’altro versante, potrebbero ridare
appeal anche a società attualmente in difficoltà, ma
potenzialmente acquisibili. (G.Ur.)
L’attività
di trading
riduce il tesoretto
del gruppo
Caltagirone
Note: dati di bilancio al 30/6/2010, eccetto per Danieli al 30/3/2010. Capitalizzazione al 21/9/2010. (A) Differenza tra liquidità e altre attività a breve facilmente liquidabili e debiti finanziari; (B) cassa e investimenti a breve termine; (C) debiti finanziari a breve e lungo termine; (*) la capitalizzazione è stata calcolata
assegnando alle azioni ordinarie non quotate il prezzo delle azioni di categoria speciale quotate Fonte: elaborazioni e analisi FinLabo Sim su dati Thomson Reuters e bilanci societari
Le società industriali con il maggiore rapporto tra posizione finanziaria netta e capitalizzazione di mercato. Dati in milioni di euro
El.En è la più liquida del listino
Il club delle super-liquide
Inizio corsi di gruppo:
OTTOBRE 2010 (MILANO, ROMA,
NAPOLI ed in altre città italiane).
Durata: 6 lezioni da 3 ore.
Costo: 20€ + iva l’ora
CORSO DIGESTIONE
DEIPROPRIRISPARMI
MILANO / ROMA / NAPOLI / PESCARA
dott.ssa Ida Pagnottella
i.pagnottella@cfiadvisors.it
Per informazioni ed iscrizioni chiama i numeri:
oppure visita il sito:
085 201 55 27
348 712 64 94
www.cfiadvisors.it/category/corsi
La gestione ottimale dei propri investimenti si impara!
CFI ADVISORS organizza corsi per imparare a comprendere i
veri rischi ed i benefici degli strumenti finanziari attualmente
presenti sul mercato.
LA PRIMA LEZIONE DA 2 ORE È GRATUITA.
22 Attualità
PLUS24 1 Il Sole 24 Ore
Sabato 25 Settembre 2010

More Related Content

Viewers also liked

звоночки 15
звоночки   15звоночки   15
звоночки 15
mafmaf33
 
Famous Retired Soccer Players
Famous Retired Soccer PlayersFamous Retired Soccer Players
Famous Retired Soccer Players
Ralph Cotran
 

Viewers also liked (16)

Misiones
MisionesMisiones
Misiones
 
Ghazi Abdul Rahman Algosaibi
Ghazi Abdul Rahman AlgosaibiGhazi Abdul Rahman Algosaibi
Ghazi Abdul Rahman Algosaibi
 
LA FILOSOFÍA A TRAVÉS DEL TIEMPO_ ANA BELÉN SILVA
LA FILOSOFÍA A TRAVÉS DEL TIEMPO_ ANA BELÉN SILVALA FILOSOFÍA A TRAVÉS DEL TIEMPO_ ANA BELÉN SILVA
LA FILOSOFÍA A TRAVÉS DEL TIEMPO_ ANA BELÉN SILVA
 
Siswa beringas 2012
Siswa beringas 2012Siswa beringas 2012
Siswa beringas 2012
 
evaluation part 4
evaluation part 4evaluation part 4
evaluation part 4
 
Rhianna Inspired Model
Rhianna Inspired ModelRhianna Inspired Model
Rhianna Inspired Model
 
звоночки 15
звоночки   15звоночки   15
звоночки 15
 
Presentación1
Presentación1Presentación1
Presentación1
 
cuestión de ética
cuestión de ética cuestión de ética
cuestión de ética
 
San Francisco Police Racist Texts
San Francisco Police Racist TextsSan Francisco Police Racist Texts
San Francisco Police Racist Texts
 
Brazilian Mutual Fund Industry 2014 yearbook
Brazilian Mutual Fund Industry 2014 yearbookBrazilian Mutual Fund Industry 2014 yearbook
Brazilian Mutual Fund Industry 2014 yearbook
 
Famous Retired Soccer Players
Famous Retired Soccer PlayersFamous Retired Soccer Players
Famous Retired Soccer Players
 
Zwit uk 2012
Zwit uk 2012Zwit uk 2012
Zwit uk 2012
 
Sales camp cr01
Sales camp cr01Sales camp cr01
Sales camp cr01
 
Scratch
ScratchScratch
Scratch
 
Question 3
Question 3Question 3
Question 3
 

Similar to analisi superliquide (Il Sole 24 Ore-settembre 2010)

Mercati € Mercanti _ numero 18
Mercati € Mercanti _ numero 18Mercati € Mercanti _ numero 18
Mercati € Mercanti _ numero 18
Marcello Agnello
 
Crisi finanziaria usa - motivazione
Crisi finanziaria usa - motivazioneCrisi finanziaria usa - motivazione
Crisi finanziaria usa - motivazione
FilodiArianna
 
Search fund etc - AeF
Search fund etc - AeFSearch fund etc - AeF
Search fund etc - AeF
equityfactory
 
Antonio panigalli 12mesi-gennaio_12
Antonio panigalli 12mesi-gennaio_12Antonio panigalli 12mesi-gennaio_12
Antonio panigalli 12mesi-gennaio_12
Antonio Panigalli
 
Scuola di politica – lezione xiv
Scuola di politica – lezione xivScuola di politica – lezione xiv
Scuola di politica – lezione xiv
tecnomidia
 
L’innovazione finanziaria nell’asset management dopo la crisi
L’innovazione finanziaria nell’asset management dopo la crisiL’innovazione finanziaria nell’asset management dopo la crisi
L’innovazione finanziaria nell’asset management dopo la crisi
Raimondo Marcialis
 
Mercati € Mercanti _ numero 9
Mercati € Mercanti _ numero 9Mercati € Mercanti _ numero 9
Mercati € Mercanti _ numero 9
Marcello Agnello
 
Inchiesta private equity- 29-10-04
Inchiesta private equity- 29-10-04Inchiesta private equity- 29-10-04
Inchiesta private equity- 29-10-04
Michele Sarra
 

Similar to analisi superliquide (Il Sole 24 Ore-settembre 2010) (20)

Mercati € Mercanti _ numero 18
Mercati € Mercanti _ numero 18Mercati € Mercanti _ numero 18
Mercati € Mercanti _ numero 18
 
Funding gap
Funding gapFunding gap
Funding gap
 
Crisi finanziaria usa - motivazione
Crisi finanziaria usa - motivazioneCrisi finanziaria usa - motivazione
Crisi finanziaria usa - motivazione
 
Francesco Castelli - Plus 24.08.2019
Francesco Castelli - Plus 24.08.2019Francesco Castelli - Plus 24.08.2019
Francesco Castelli - Plus 24.08.2019
 
Search fund etc - AeF
Search fund etc - AeFSearch fund etc - AeF
Search fund etc - AeF
 
Top 200 Imprese Puglia
Top 200 Imprese PugliaTop 200 Imprese Puglia
Top 200 Imprese Puglia
 
BNL Focus #33
BNL Focus #33BNL Focus #33
BNL Focus #33
 
Sinistri D&O
Sinistri D&O Sinistri D&O
Sinistri D&O
 
Gagliardi 4
Gagliardi 4Gagliardi 4
Gagliardi 4
 
Antonio panigalli 12mesi-gennaio_12
Antonio panigalli 12mesi-gennaio_12Antonio panigalli 12mesi-gennaio_12
Antonio panigalli 12mesi-gennaio_12
 
Antonio panigalli 12mesi-gennaio_12
Antonio panigalli 12mesi-gennaio_12Antonio panigalli 12mesi-gennaio_12
Antonio panigalli 12mesi-gennaio_12
 
Scuola di politica – lezione xiv
Scuola di politica – lezione xivScuola di politica – lezione xiv
Scuola di politica – lezione xiv
 
L’innovazione finanziaria nell’asset management dopo la crisi
L’innovazione finanziaria nell’asset management dopo la crisiL’innovazione finanziaria nell’asset management dopo la crisi
L’innovazione finanziaria nell’asset management dopo la crisi
 
Mercati € Mercanti _ numero 9
Mercati € Mercanti _ numero 9Mercati € Mercanti _ numero 9
Mercati € Mercanti _ numero 9
 
Link_IBC_2016_n1-2
Link_IBC_2016_n1-2Link_IBC_2016_n1-2
Link_IBC_2016_n1-2
 
LE ACQUISIZIONI INTERNAZIONALI NEL SETTORE DEL "MADE IN ITALIY" - Saggio fina...
LE ACQUISIZIONI INTERNAZIONALI NEL SETTORE DEL "MADE IN ITALIY" - Saggio fina...LE ACQUISIZIONI INTERNAZIONALI NEL SETTORE DEL "MADE IN ITALIY" - Saggio fina...
LE ACQUISIZIONI INTERNAZIONALI NEL SETTORE DEL "MADE IN ITALIY" - Saggio fina...
 
Inchiesta private equity- 29-10-04
Inchiesta private equity- 29-10-04Inchiesta private equity- 29-10-04
Inchiesta private equity- 29-10-04
 
Press - Plastix - October 2014
Press - Plastix - October 2014Press - Plastix - October 2014
Press - Plastix - October 2014
 
Il crowdfunding come strumento di finanziamento delle nuove imprese
Il crowdfunding come strumento di finanziamento delle nuove impreseIl crowdfunding come strumento di finanziamento delle nuove imprese
Il crowdfunding come strumento di finanziamento delle nuove imprese
 
Fattori critici di successo delle PMI italiane e rafforzamento del capitale p...
Fattori critici di successo delle PMI italiane e rafforzamento del capitale p...Fattori critici di successo delle PMI italiane e rafforzamento del capitale p...
Fattori critici di successo delle PMI italiane e rafforzamento del capitale p...
 

analisi superliquide (Il Sole 24 Ore-settembre 2010)

  • 1. CORPORATE AMERICA I balzi del cash post-recessione Piazza Affari. Le società quotate con più disponibilità in cassa Andamento trimestrale della liquidità delle aziende americane negli ultimi 40 anni IL GRANDE ACCUMULO 2% 3% 4% 5% 6% 7% 8% 9% 100 500 700 900 1.100 1.300 1.500 1.700 Miliardi $ 300 q1 73 q3 74 q1 76 q3 77 q1 79 q3 80 q1 82 q3 83 q1 85 q3 86 q1 88 q3 89 q1 91 q3 92 q1 94 q3 95 q1 97 q3 98 q1 00 q3 01 q1 03 q3 04 q1 06 q3 07 q1 09 Note: Sono escluse dall’analisi le società agricole e le finanziarie, come banche e istituti finanziari immobiliari che hanno come core business il finanziamento o l'estensione del credito. Gli asset liquidi consistono in depositi esteri, conti correnti, conti di risparmio, crediti commerciali, titoli di stato, titoli municipali, etc. Gli asset sono valutati a prezzi di mercato. Fonte: Federal Reserve Ammontare della liquidità detenuta dalle società dell'indice S&P500 (scala SX) Rapporto tra gli asset liquidi e il totale degli asset (scala DX) Periodi di recessione In tempi di crisi è sempre meglio avere fieno in casci- na, non si sa mai. Avere le casse colme di liquidità per le aziende è sicuramente un bel biglietto da visita da presenta- re al mercato. Gli occhi degli investitori sono sempre pun- tati sulla spia del debito per evitare le realtà troppo indebi- tate che potrebbero avere dif- ficoltà a rifinanziarsi, anche a seguito degli sviluppi della re- cente crisi del credito. Un con- testo che consente alle azien- de che non hanno debiti di avere le condizioni migliori per operare e cogliere interes- santi opportunità di crescita, soprattutto alle società in gra- do di generare cassa a ritmi costanti nel tempo. Nell’analizzare le disponibi- lità di cassa di tutte le società quotate a Piazza Affari, l’uffi- cio studi di Finlabo Sim ha individuato per «Plus24» le 10 aziende con il più alto rappor- to tra posizione finanziaria netta e capitalizzazione di mercato presenti sul listino milanese. Società industriali che arrivano a detenere quasi la metà dell’attivo (46% nel ca- so estremo di Vianini Indu- stria) investito in liquidità e altre attività finanziarie a bre- ve. Consistenti somme di li- quidità inconsuete per un’azienda industriale, ma non per le società della galas- sia Caltagirone. Oltre a Viani- ni Industria, anche Caltagiro- ne Editore e Vianini Lavori da alcuni anni figurano tra le «super-liquide» del listino mi- lanese, con una posizione fi- nanziaria netta pari o addirit- tura superiore alla capitalizza- zione di mercato. Risorse fi- nanziarie inutilizzate, che so- no sempre preferibili ai debi- ti, ma che lasciate nelle tesore- rie delle aziende potrebbero determinare per gli azionisti una distruzione di valore. E quando viene utilizzata, più che per politiche di crescita, viene impiegata per rastrella- re azioni di società quotate. Nel primo semestre 2010 Via- nini Lavori ha visto ridursi le disponibilità liquide di oltre 52 milioni, per effetto soprat- tutto dei circa 40 milioni utiliz- zati per rastrellare azioni Acea sul mercato. Tra le altre habitué del club delle «super-liquide», che per il quinto anno conse- cutivo occupano con puntua- lità una delle prime dieci po- sizioni della classifica delle società con maggiore disponi- bilità di cassa in rapporto alla capitalizzazione di borsa, si confermano il gruppo side- rurgico Danieli (74%) e Cairo Communication. Un piccolo tesoretto di liquidità che il gruppo guidato da Urbano Cairo continua a conservare dal debutto in borsa nel lu- glio 2000. Una cassa "decen- nale" che mette in evidenza le carenti possibilità di inve- stimento nel core business aziendale che ruota attorno al settore dei media. Difficoltà dell’industria edi- toriale che sono anche testi- moniate dall’erosione di liqui- dità registrata dal Gruppo 24 Ore (la società che edita que- sto giornale), che dall’ingres- so a Piazza Affari nel dicem- bre 2007 ha visto scendere la posizione finanziaria netta da 222 milioni agli attuali 77,6 mi- lioni, anche per effetto delle politiche di diversificazione. Chi invece dalla quotazione ha continuato a generare cash è sicuramente El.En. La socie- tà che opera nel settore dei laser per applicazioni medicali ha scalato paradossalmente la classifica grazie alla liquidità detenuta dalla controllata ame- rica Cynosure, acquisita con le risorse incassate dalla quota- zione. Una cassa che i vertici del gruppo fiorentino hanno da sempre ribadito che utiliz- zeranno per crescere ulterior- mente anche per vie esterne. Campagna acquisti che po- trebbe ripartire anche per Tip, investment company di Giovanni Tamburi, che nell’ul- timo anno ha visto crescere la posizione finanziaria netta a 65,6 milioni, in virtù delle ces- sioni di diverse partecipazio- ni. Parmalat, invece, pur avendo una cassa netta re- cord di 1,3 miliardi di euro, è vista al momento dagli anali- sti più come possibile preda che predatore. Da segnalare, infine, la new entry di Acotel che con 42 milioni in cassa potrebbe prepararsi a piccole nuove acquisizioni. pagina a cura di Gianfranco Ursino g.ursino@ilsole24ore.com © RIPRODUZIONE RISERVATA Posizione finanz. netta (A=B-C) Posizione finanz. netta (A=B-C) Cassa (B) Cassa (B) Debiti finanziari (C) Debiti finanziari (C) Capitalizz.Capitalizz. Totale attività Totale attività Pfn su capitalizz. (in %) Pfn su capitalizz. (in %) Cassa su tot. attività (in %) Cassa su tot. attività (in %) El En 83,7 95,0 11,30 50,6 251,3 165 33 Vianini Industria 56,8 56,9 0,04 39,1 123,7 145 46 Caltagirone Editore 206,3 263,8 57,52 220,6 1057,4 93 20 Danieli 901,5 1192,2 290,70 1216,0 4109,1 74 22 Il Sole 24 Ore (*) 77,6 90,7 13,07 172,4 646,1 45 12 Vianini Lavori 75,3 81,0 5,71 173,3 739,4 43 10 Parmalat 1297,6 1530,7 233,10 3315,1 4593,9 39 28 Tamburi Inv. Partners 65,6 65,7 0,05 174,5 151,1 38 43 Cairo Communication 48,2 48,2 0,01 208,5 176,9 23 27 Acotel Group 41,7 41,8 0,07 201,1 102,4 21 41 1 Nessuna sindrome double-dip. Non è la paura di una doppia recessione che attualmente dissuade le aziende dal mettere in cantiere nuovi investimenti. Durante tutte le crisi economiche le imprese tirano i remi in barca e prima di riprendere la rotta degli investimenti hanno bisogno di segnali di crescita molto convincenti. E il grafico in pagina è abbastanza eloquente. L’andamento della liquidità detenuta presso le casse delle principali società quotate a Wall Street, rapportata anche anche al totale degli asset aziendali, subisce sistematicamente un’impennata subito dopo i periodi recessivi. Tutti denari "sottratti" agli investimenti. Ancora una volta, nel pieno della grande crisi che sta attraversando l’economia occidentale, il mercato e gli analisti finanziari, hanno quindi orientato il loro interesse sull’enorme liquidità aziendale in circolazione nelle corporate Usa: nel terzo trimestre del 2007 (in prossimità dello scoppio della crisi) gli asset più liquidi delle aziende non finanziarie e non agricole ammontavano a 1,5 trilioni di dollari (5,3% del totale asset societari). Liquidità che nell’ultimo trimestre 2009 è balzata a oltre 1,8 trilioni di dollari, con una quota sul totale asset del 7%. Ovvero, per ogni dollaro vengono depositati 7 centesimi in banca o in investimenti di breve termine: una tendenza che dura da oltre 35 anni e si inasprisce nei periodi di recessione. «Le aziende non investono più nella loro attività principale – afferma Dario Vagnoni, analista di Finlabo Sim – e preferiscono spostare la loro operatività nell’area finanza; a ben vedere, però, il motivo è ricercabile nel difficile contesto di mercato in cui operano, caratterizzato da eccesso di offerta e sottoutilizzazione di capacità produttiva. Per quale motivo investire in nuovi macchinari quando già non riesco ad utilizzare al meglio quelli che già ho? Negli ultimi due-tre anni il livello degli investimenti è crollato, con una concomitante crescita della liquidità in cassa, soprattutto tra le classiche aziende industriali, come Alcoa, Home Depot, Philip Morris, Oracle, Johnson & Johnson e così via». Colossi industriali con un notevole potenziale di fuoco che potrebbero incrementare la quota di mercato nei settori in cui operano, attraverso mirate acquisizioni di concorrenti in difficoltà. Anche se la tendenza recente è quella di varare piani di acquisto di azioni proprie o aumento di dividendi. «L’attuale situazione di eccesso di liquidità nei forzieri aziendali – continua Vagnoni – rappresenta un fattore positivo, nonostante l’incertezza che regna sui mercati; nell’ultimo periodo, infatti, è ripresa l’attività di M&A (fusioni e acquisizioni, ndr) offrendo alle aziende una via più semplice e attraente per raggiungere gli obiettivi di crescita di lungo termine». Da un lato le aziende in surplus di liquidità,, in presenza di un basso utilizzo della capacità produttiva, potrebbero quindi innestare processi di crescita da svilluppare soprattutto per vie esterne. Acquisizioni che, dall’altro versante, potrebbero ridare appeal anche a società attualmente in difficoltà, ma potenzialmente acquisibili. (G.Ur.) L’attività di trading riduce il tesoretto del gruppo Caltagirone Note: dati di bilancio al 30/6/2010, eccetto per Danieli al 30/3/2010. Capitalizzazione al 21/9/2010. (A) Differenza tra liquidità e altre attività a breve facilmente liquidabili e debiti finanziari; (B) cassa e investimenti a breve termine; (C) debiti finanziari a breve e lungo termine; (*) la capitalizzazione è stata calcolata assegnando alle azioni ordinarie non quotate il prezzo delle azioni di categoria speciale quotate Fonte: elaborazioni e analisi FinLabo Sim su dati Thomson Reuters e bilanci societari Le società industriali con il maggiore rapporto tra posizione finanziaria netta e capitalizzazione di mercato. Dati in milioni di euro El.En è la più liquida del listino Il club delle super-liquide Inizio corsi di gruppo: OTTOBRE 2010 (MILANO, ROMA, NAPOLI ed in altre città italiane). Durata: 6 lezioni da 3 ore. Costo: 20€ + iva l’ora CORSO DIGESTIONE DEIPROPRIRISPARMI MILANO / ROMA / NAPOLI / PESCARA dott.ssa Ida Pagnottella i.pagnottella@cfiadvisors.it Per informazioni ed iscrizioni chiama i numeri: oppure visita il sito: 085 201 55 27 348 712 64 94 www.cfiadvisors.it/category/corsi La gestione ottimale dei propri investimenti si impara! CFI ADVISORS organizza corsi per imparare a comprendere i veri rischi ed i benefici degli strumenti finanziari attualmente presenti sul mercato. LA PRIMA LEZIONE DA 2 ORE È GRATUITA. 22 Attualità PLUS24 1 Il Sole 24 Ore Sabato 25 Settembre 2010