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Mercati € Mercanti _ numero 28
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Numero 28 del 16 aprile 2014 Marcello Agnello
Sell in May and go away ?
Tutti gli addetti ai lavori sanno bene cosa significa sell in May and go away. Il vecchio adagio che, aggiustato in
italiano, suggerisce “vendi a maggio e fatti un viaggio”, è solo un modo di dire o cela dietro di sé qualcosa di
molto più serio ? Proviamo a verificarlo con qualche dato oggettivo, come di solito mi piace fare.
Il grafico sotto analizza l’andamento dell’indice Standard&Poor’s 500 dall’aprile del 1950 all’aprile del 2012, un
tempo sufficientemente lungo. In rosso si vede come lo S&P si è mosso effettivamente; in blu invece, lo stesso
indice comprato a novembre e tenuto fino ad aprile di ogni anno; in azzurro infine lo stesso indice comprato a
maggio e venduto a ottobre di ogni anno. Spero di essermi spiegato.
Con due semplici operazioni ogni anno (vendita a maggio e acquisto a novembre) è evidente in modo palese
quale differenza di rendimento si abbia tra il grafico blu e quello azzurro, le cui operazioni sono esattamente
contrarie.
A questo aggiungerei un ulteriore elemento, che con occhio attento si ricava anche dal grafico sopra: la
volatilità. Se è vero che l’indice comprato e tenuto sempre (linea rossa), adottando la classica strategia buy and
hold avrebbe performato di più, è anche vero che avrebbe subito ogni periodo di drawdown lungo gli anni; crolli
che invece sarebbero stati di molto inferiori e quindi più facilmente ammortizzati con la “strategia” evidenziata
dalla linea blu.
Dove non bastasse, vi propongo un secondo grafico, riferito all’andamento delle borse mondiali, rappresentato
dall’indice MSCI World, dal 1971 al 2012.