2. Genesi e orizzonte di riferimento
Il Centro territoriale per la Promozione della Legalità :
Nasce dalla partecipazione a un bando dell’Ufficio
Scolastico Regionale del gennaio 2015, fortemente voluta e
sostenuta dalla Rete delle Scuole che Promuovono Salute in
quanto
Vuole promuovere l’educazione alla legalità e alla
cittadinanza attiva intese come espressione di «salute» del
singolo e dell’ambiente sociale
3. IL BANDO e
L’ ISTITUZIONE DEL CENTRO
« In attuazione della Convenzione sottoscritta il 3 dicembre 2014
( Protocollo d’Intesa prot. MIUR AOO DRLO R.U. 20303) da Ufficio Scolastico
Regionale per la Lombardia e Regione Lombardia, DG Sicurezza,
Protezione civile e Immigrazione, l’Ufficio Scolastico Regionale per la
Lombardia bandisce il presente Bando di Concorso, con l'intento di creare
Centri di promozione della legalità »
« I finanziamenti saranno attribuiti a n. 13 reti di scuole: n. 1 rete scolastica
per ciascuna Provincia…»
In data 19 febbraio è stato pubblicato il decreto istitutivo dei Centri di
Promozione della legalità, tra cui figura l’ Istituto Manzoni di Suzzara
4. Le Scuole che Promuovono Salute
Una rete regionale lombarda associata al network europeo
Una rete provinciale mantovana che riunisce 17 Istituti Comprensivi,
3 scuole superiori (il Manzoni di Suzzara, il Galilei di Ostiglia, lo Strozzi
di Palidano) e l’Agenzia «Forma» di Castiglione delle Stiviere
Un approccio globale alla salute e quattro aree strategiche di
riferimento:
Sviluppo di competenze individuali
Qualificazione dell’ambiente sociale
Miglioramento dell’ambiente strutturale e organizzativo
Rafforzamento della collaborazione comunitaria
5. Le Scuole
L’ ambito distrettuale
I partners
Le Scuole del CPL , vale a dire il Manzoni di Suzzara, l’IC1 di Suzzara, lo Strozzi
di Palidano:
Sono membri della rete SPS;
Individuano come ambito di riferimento quello distrettuale;
Promuovono sinergie con tutti i soggetti territoriali che già collaborano o
potenzialmente interessati: Ente Locale e suoi rappresentanti istituzionali,
Informagiovani, ASL, CTI, Piano di Zona, Consultorio, Tutela Minori, Associazioni
di Volontariato e Cooperative, Guardia di Finanza, Polizia Postale, Polizia
Municipale, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Associazione Arbitri,
Associazioni contro il crimine organizzato ("Libera", "Ammazzateci Tutti"; "La
Banda Degli Onesti"; "I Contagiosi"; "Avviso Pubblico"), "Lions Club".
6. Le linee di indirizzo del CPL
Le premesse
“Parlare di legalità rischia di suonare retorico se le parole non si
traducono in progetti, lavoro, opportunità di cambiamento; se ci si
ferma all’aspetto criminale senza incidere sulle cause sociali, culturali,
economiche dell’illegalità (…). Il vincolo culturale delle mafie si spezza
partendo dalla scuola, promuovendo la consapevolezza dei giovani,
la loro voglia di capire e di decidere senza condizionamenti, di
contribuire al bene comune. <La mafia teme la scuola più della
giustizia>, diceva Nino Caponnetto, grande giudice e <padre>
professionale di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.”
(Luigi Ciotti, Cambiare noi)
7. Le linee di indirizzo del CPL
I punti qualificanti
Il focus è la formazione di una coscienza civile nei ragazzi,
l’educazione ad un’etica della responsabilità, la maturazione di
“life skills”, l’assunzione di stili di vita non inclini al compromesso.
Tutte le azioni progettuali previste mirano alla creazione di un
“habitus” mentale e delle relative “buone pratiche”.
La partecipazione attiva degli studenti alle iniziative territoriali in
tema di legalità e lotta alla criminalità organizzata non deve
esaurirsi in un arco spazio/ temporale circoscritto, ma comporta
un’opera di stratificazione di atteggiamenti e modalità
comunicativo/relazionali adeguati.
9. La prima
Fondamentale è in prima istanza la costruzione di una
“memoria storica”, intesa come patrimonio che va reso
fruibile per l’intera comunità territoriale.
Di qui l’importanza che può rivestire il primo tra gli
obiettivi del progetto: la costruzione di un Centro di
Documentazione che raccolga, cataloghi e aggiorni
continuamente le esperienze maturate in questi anni
dalle scuole in rete in tema di legalità.
10. La seconda
Particolare attenzione viene riservata alle “emergenze educative” e sociali:
se è vero che la lotta alla mentalità di stampo mafioso parte dalla
sostanziale correttezza nelle relazioni interpersonali, allora non è possibile
ignorare alcuna forma di prevaricazione, come può essere, oggi, quella
del “cyber bullismo”;
Il bullismo e in particolare il “cyber bullismo” diventano allora oggetto di un
questionario che verrà sottoposto entro la fine dell’anno scolastico agli
studenti delle tre scuole del Centro;
Gli esiti del questionario, corredati da opportuni approfondimenti e
riflessioni, verranno restituiti durante un evento pubblico che si intende
organizzare per il mese di ottobre.
11. La terza
Per la presentazione al territorio del Centro stiamo
predisponendo, insieme all’Associazione « I Contagiosi »,
un evento pubblico da realizzarsi entro la fine dell’anno
scolastico:
Con la partecipazione di ospiti prestigiosi;
Articolato in modo «attraente» anche per i giovani:
concerto, aperitivo….
12. La quarta: the last but not the least!
La costituzione di un « Tavolo
Interistituzionale Minori »
per la quale siete stati invitati oggi
dunque
BENVENUTI!!!