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Barilla è un noto marchio italiano nato nel 1877 in una piccola bottega a Parma e, in seguito, sviluppatasi fino a
diventare il grande gruppo conosciuto oggi nel mondo. Infatti, ad oggi, sotto la società madre si trovano oltre
20 marche per cui lavorano 8.727 dipendenti. E’ presente in oltre 100 paesi ma il mercato principale rimane l’Italia
(41% del fatturato) seguita poi dal resto d’Europa (34%) e dalle Americhe (20%).
Il Gruppo Barilla è interamente collocato nel settore alimentare della GDO ed offre principalmente prodotti quali
pasta secca e sughi pronti (55,6% del fatturato) e prodotti da forno (43,6 % del fatturato).
Alcune delle marche più note facenti parte del gruppo che andremo ad analizzare sono le seguenti:
Nonostante i grandi numeri Barilla rimane una società a conduzione familiare e non quotata in borsa i cui
soci sono i fratelli Guido, Paolo e Luca Barilla anche presenti all’interno del CdA rispettivamente come
Presidente e Vice-presidenti dell’organo amministrativo.
La società è sempre rimasta «italiana» ad eccezione di una breve parentesi di 8 anni, dal 1971 al 1979, in cui è
stata venduta alla multinazionale americana WR Grace per poi tornare sotto il controllo della famiglia Barilla.
Il Gruppo Barilla fa capo alla Barilla Holding S.r.l. società di diritto italiano con sede a Parma. L’intero capitale
azionario è detenuto al 100% dalla Guido M. Barilla e F.lli S.r.l. & C. S.a.p.A.
Barilla Holding S.r.l. detiene il controllo all’ 85% delle due principali società sottostanti la capogruppo, Barilla
Iniziative S.p.A. e Barilla International Limited, che a loro volta detengono per la quasi totalità delle varie
società nate a cascata per un controllo generale sul territorio nazionale e successivamente locale.
Attraverso questo intreccio, l’85% del controllo rimane alla capogruppo per la maggior parte delle imprese.
Dal 2008 Barilla redige il rapporto di sostenibilità annualmente e lo predispone in conformità ai principi GRI
Sustainability Reporting Standards, definiti dal Global Reporting Initiative – GRI, con livello di applicazione “In
accordance – Core” e dal Supplemento di Settore “Food processing disclosure”.
I GRI Standards rappresentano, ad oggi, lo standard maggiormente diffuso e distinto a livello internazionale in
materia di rendicontazione non finanziaria.
Essendo Barilla non quotata, anche se di grandi dimensioni, si sottolinea come la società abbia deciso di redirlo su
base volontaria.
Inoltre, i principi adottati per la redazione del contenuto del rapporto sono i seguenti:
 Inclusività degli stakeholder;
 Completezza;
 Equilibrio tra aspetti positivi e negativi;
 Comparabilità;
 Accuratezza;
 Tempestività;
 Chiarezza;
 Affidabilità.
Il perimetro di rendicontazione corrisponde pressoché a quello del Bilancio Consolidato dell’esercizio chiuso il 31
dicembre 2021. Il Gruppo ha perfezionato due operazioni di acquisizione al fine di integrare, anche territorialmente,
il comparto della Pasta e creare nuovi modelli di business in ambito Meal Solution.
Il perimetro di rendicontazione 2021, rispetto a quello dell’anno precedente considera, infatti, le
acquisizioni dei due stabilimenti di Muggia e Catelli.
I dati relativi agli aspetti produttivi si riferiscono alle Società del Gruppo operative in Italia, Canada, Francia,
Svezia, Germania, Grecia, Turchia, Regno Unito, Russia, Stati Uniti e Messico.
I dati afferenti alla distribuzione e commercializzazione dei prodotti includono, in aggiunta a quelli sopra
indicati, anche Austria, Belgio, Croazia, Danimarca, Norvegia, Olanda, Polonia, Slovenia, Spagna,
Svizzera, Emirati Arabi, Brasile, Australia, Cina, Giappone e Singapore.
Gli indicatori quali-quantitativi del Rapporto e la descrizione di questi, così come il perimetro di rendicontazione,
riflettono l’insieme degli impatti economici, ambientali e sociali dell’intero Gruppo, in tutte le principali aree
geografiche e contesti in cui le attività del Gruppo possono avere un’influenza significativa per gli stakeholder.
Coinvolgimento e dialogo continuo e costante con gli
stakeholder sono per Barilla le fondamenta su cui costruire
un rapporto equilibrato e forte.
Attraverso l’organizzazione internazionale Consumer Goods
Forum – CGF , a cui partecipano .ca 400 produttori,
rivenditori, fornitori di servizi di oltre 70 Paesi nel settore
alimentare, Barilla si impegna concretamente in azioni
sostenibili quali approvvigionamento controllato e
riduzione degli sprechi anche sulla tavola.
Nel 2017 inizia una partnership internazionale con
Carrefour per sensibilizzare i consumatori sullo spreco
alimentare e avviare un piano di transizione alimentare che
abbia un minore impatto su clima, biodiversità e nutrizione.
Fondazione Barilla da sempre porta avanti progetti di ricerca e studi, finanziati dall’Europa, che apportino un
cambiamento dei consumi, a partire proprio dai giovani consumatori. Il progetto Erasmus Plus attivato nelle scuole
superiori o video lezioni con protagonisti comici e food influencer sono gli ultimi nuovi percorsi proposti.
Da sempre Barilla si pone al fianco di enti benefici, autorità locali, aziende del territorio e associazioni non-profit,
tramite sponsorizzazioni, donazioni economiche e di prodotto. Prende parte a numerose iniziative per l’inclusione
sociale, e l’accesso al cibo per comunità in stato di difficoltà, anche per calamità naturali.
Con il progetto «AgriBosco», ad esempio, nato dalla collaborazione con Legambiente e AzzeroCO2, Barilla riqualifica i
23 ettari di terreno posseduti, piantando più di 3.000 alberi di specie autoctone tra filari e aree riforestate. AzzeroCO2
stima che l’AgriBosco Barilla assorbirà oltre 13mila kg di CO2 ogni anno per i prossimi 100 anni.
Ciascun tema materiale si rifà sugli obiettivi di Obiettivi di
Sviluppo Sostenibile – SDGs (Agenda 2030), esprimendo anche la
relativa significatività lungo l’intera catena del valore.
o Governance: presidi di controllo interno, tutela del patrimonio
informativo e privacy in ogni fase della catena.
o Benessere Olistico: cura al benessere e alle esigenze delle
persone, ma anche di territorio, flora e fauna, attraverso la
tracciabilità dei prodotti e le pratiche delle filiere, nella fasa di
coltivazione delle MP e in quella finale di consumo sulle tavole.
o Comunità: importanza in ogni fase su comunità, individui ed
uno stile di vita sostenibile ed equilibrato.
o Ambiente: riduzione di ogni tipo di impatto ambientale nelle
fasi di coltivazione, lavorazione e consumazione dei prodotti.
o Persone Barilla: coinvolgimento fino alla distribuzione, welfare
aziendale e rispetto della saluta fisica e psicologica nonché
valorizzazione della diversità.
Tipologia di rischio Rischio Residuo Ambientale Sociale Governance
Economico
Corruzione e frodi Basso No Si Si
Ambientale Medio Si Si Si
Gestione del personale Basso No Si Si
Violazione diritti umani Basso No Si Si
Qualità e sicurezza
alimentale (Prodotti)
Medio No Si Si
Nutrizione (Prodotti) Medio No Si Si
Gestione dei fornitori Medio Si Si Si
Progetto ERM
Barilla adotta il modello di Gestione Integrata dei Rischi (Enterprise Risk Management - ERM),
costantemente revisionato. Nella tabella è riportato il relativo impatto ESG:
Le confezioni dei prodotti rivestono un ruolo
essenziale in Barilla, in quanto proteggono il
prodotto, ne garantiscono la sua conservazione
nel tempo e ne rendono possibile il consumo in
un luogo diverso da quello di produzione.
I materiali utilizzati per le confezioni sono carta,
cartone, vetro, metallo e film flessibile che
permettono, ad oggi, di riciclare il 99,7% delle
confezioni.
Il Gruppo si è impegnato da diversi anni nella
riduzione della quantità di materiali delle
proprie confezioni andando a eliminare la
finestrella trasparente di plastica posta sulle
diverse scatole, evitando così di immettere sul
mercato plastica superflua, pari a circa 126.000
kg all'anno.
Le emissioni in atmosfera di gas ad effetto serra
derivanti da consumi diretti (scope 1) ed
indiretti (scope 2) hanno registrato
rispettivamente una variazione in aumento
(+31%) e una in diminuzione (-36%) rispetto al
2020.
L’installazione di un nuovo impianto di
rigenerazione nel sito di Pedrignano ha
comportato lo spostamento delle emissioni da
indirette a dirette e, quindi, un aumento delle
emissioni di scope 1 e un conseguente
decremento relativo alle emissioni di scope 2.
Inoltre, circa il 64% dell’energia elettrica
acquistata è dotata di certificazione di Garanzia
d’Origine (GO) che attesta l’origine rinnovabile
delle fonti utilizzate.
Nel corso del 2021 oltre 50.661 Megalitri d’acqua
(circa il 2% del volume totale) sono stati
riutilizzati a seguito dell’ingresso nel processo
produttivo.
Inoltre, gli stabilimenti di Barilla hanno
implementato piani di monitoraggio e controllo
per valutare costantemente la qualità dell'acqua
consumata e il rispetto delle disposizioni legali
contenute nelle autorizzazioni.
Barilla è impegnata nel porre in atto progettualità
volte a favorire la riduzione dei rifiuti prodotti e
adotta metodi per aumentare gli scarti da avviare
al recupero/riciclo anziché allo smaltimento,
grazie a un’attenta gestione del processo
produttivo e delle modalità di lavorazione delle
materie prime.
Infatti, oltre il 91% dei rifiuti è avviato a riciclo
e/o recupero energetico.
Barilla si impegna a garantire la parità di genere e
a valorizzare il talento femminile e a tal fine ha
lavorato per anni per eliminare qualsiasi
ingiustificabile divario retributivo di genere a
livello globale.
Ad oggi, oltre il 40% degli executive e dei manager
Barilla sono donne.
In Barilla sono stati definiti percorsi di formazione
mirati a favorire la crescita professionale delle
proprie persone, ampliandone conoscenze e
competenze e investendo nelle potenzialità di
ciascuno.
Solo nel 2021 tale impegno si è concretizzato in
123.433 ore di formazione erogate, con un
investimento di oltre 3 milioni di Euro.
Barilla da sempre promuove e prende parte a numerose attività volte a favorire l’inclusione sociale, il supporto e
l’accesso al cibo alle comunità in situazioni di difficoltà o colpite da catastrofi naturali e contribuire allo sviluppo e al
benessere dei territori. Infatti, nel corso del 2021 sono stati donati in liberalità oltre 12 milioni di euro.
Barilla garantisce che tutte le attività vengano svolte nel rispetto della legge e della trasparenza e a tal fine ha redatto
una specifica policy nella quale ha definito i ruoli e le responsabilità, oltre che le modalità operative di gestione delle
attività di beneficienza e di donazione. Nell’ultimo anno sono stati donati prodotti alimentari per 2.732 tonnellate.
A seguito dell’emergenza sanitaria da Covid-19 e della crisi in Ucraina, Barilla si è adoperata per portare aiuti alla
comunità supportando attivamente enti, istituti, associazioni e ONG internazionali offrendo 3.165 ore di volontariato
aziendale.
Il Presidente e i Vicepresidenti garantiscono la corretta comprensione del percorso di sostenibilità del Gruppo in linea
con i valori che guidano l’Azienda.
Seguendo questa impostazione, il Comitato di Direzione, composto dall’Amministratore Delegato e dai Direttori a suo
riporto, definisce le strategie di sviluppo e valuta la coerenza con gli obiettivi stabiliti, verificando i progressi
compiuti.
Al fine di garantire una corretta implementazione della strategia di monitoraggio dei progressi raggiunti, sono stati
istituiti due appositi team di lavoro:
Il Sustainability Board gestisce, a livello di Gruppo, l'individuazione di strategie, Linee Guida nonché l’identificazione
di progetti per uno sviluppo sostenibile, ma anche il monitoraggio di specifici rischi di sostenibilità ed è composto dai
C-Executives di competenza e guidato dal Chief Communication and External Relations Officer;
Il Sustainability Experts Team, un gruppo di esperti trasversale alle funzioni aziendali garantisce che le strategie
individuate vengano tradotte in attività e assicura il coordinamento tra le attività di Gruppo, di marca e il recepimento
nei Paesi in cui il Gruppo è presente.
Il Gruppo Barilla adotta un sistema di amministrazione e
controllo basato sul modello tradizionale.
Il Consiglio di Amministrazione è composto da otto
amministratori: quattro esecutivi (di cui due
indipendenti) e quattro non esecutivi.
Al Consiglio spetta la gestione ordinaria e straordinaria
dell’Azienda, definisce le Linee Guida d’indirizzo
strategico, valuta l’adeguatezza dell’assetto
organizzativo, amministrativo e contabile, e si occupa
della più ampia valutazione dell’andamento della
gestione.
Il Collegio Sindacale è composto da cinque sindaci
nominati per tre esercizi, vigila sull’osservanza della
legge, dell’Atto Costitutivo e sul rispetto dei princìpi di
corretta amministrazione.
Uno degli obiettivi primari per Barilla è la politica Zero Infortuni
per poter limitare, attraverso la continua formazione e
informazione al personale e una costante attività di
supervisione, pratiche potenzialmente dannose.
Nel 2021, tra i dipendenti Barilla, si sono registrati
complessivamente 81 infortuni (il 25% in meno rispetto al
2020), di cui 3 classificati come “gravi”, e 17 casi di malattie
professionali. L’attenzione per la sicurezza fa sì che il tasso di
infortunio per i lavorati diretti sia molto basso, addirittura la
metà rispetto ai lavoratori non dipendenti nello stesso anno.
Con lo scoppio dell’emergenza da COVID-19 sono stati costituiti
dei Crisis Team per monitorare l’applicazione della normativa di
riferimento in tutte le aree geografiche in cui Barilla opera.
Inoltre l’istituzione di Comitati Covid ha agevolato il confronto
tra Azienda e lavoratori.
La continua offerta di crescita professionale ha portato alla fondazione delle Accademie Barilla, nelle quali ai
dipendenti sono stati proposti momenti di formazione e dialogo al fine di consolidare le proprie competenze.
L’Employer Value Proposition (EVP) è stato sviluppato da Barilla con il fine di attrarre e mantenere nel proprio
mercato interno i talenti. In questo progetto le persone Barilla raccontano gli aspetti più significativi della Value
Proposition interpretandola, in modo vero, aperto e trasparente, mediante la propria esperienza personale. Senso
di appartenenza, cura e rispetto, orgoglio ed un ambiente dinamico e meritocratico sono proprio gli EVP che Barilla
cerca di trasmettere al proprio personale.
L’adozione di un proprio Sistema di Valutazione delle Performance, che si svolge annualmente tramite l’uso di una
matrice in cui sono raccomandate una serie di azioni, permette una corretta selezione e successione nelle posizioni
di leadership ed l’identificazione dei Talenti su scala globale.
Più di 2,600 persone Barilla (di cui il 39% donne) sono incluse nel sistema di gestione dei talenti.
La metà dei dipendenti è compresa nella fascia tra 30-50 anni, il
39% supera i 50 e solo l’11% ad di sotto dei 30. Aumenta però la
disparità di genere per anzianità aziendale: nella fascia dai 0 a
15 anni di cui fa parte 54% del personale il 39% sono donne, per i
16-30 anni solo il 26% di donne, dopodiché si riduce al 17%.
Tutti i dipendenti, indipendentemente dal sesso, possono
usufruire del congedo parentale. Nonostante ciò, gli uomini non
hanno richiesto il congedo e l’indice di rientro e mantenimento
non risulta elevato.
Avviato nel 2018, il programma Winparenting permette ai
neogenitori di essere assistiti in ogni fase del congedo parentale e
di ritorno al lavoro, con opzioni di Smart working, sessioni di
coaching e workshop di formazione, per permette un equilibrio
tra avanzamento carriera e nuova vita genitoriale. Non sono però
indicati i dati numerici di chi ha usufruito del servizio.
Il Gruppo si spende molto per creare un ambiente inclusivo per tutte le persone, ciascuna proveniente da un
diverso contesto sociale, che ha portano alla nascita degli Employeee Resource Group – ERGs, gruppi di volontari
organizzati, guidati e formati da persone Barilla in tutto il mondo, proprio con questo obiettivo.
Un altro esempio è dato dall’adesione alla fine del 2018 alla Tent Partnership for Refugees, una coalizione di più di
200 grandi aziende, che si impegna a supportare i rifugiati in tutto il mondo. Barilla si è così impegnata a formare
un minimo di 75 rifugiati nei successivi cinque anni nei suoi stabilimenti produttivi e uffici in Svezia, Francia, Italia e
Germania.
The Valuable 500 è un movimento globale il cui obiettivo è coinvolgere più di 500 multinazionali, tra le quali ha
preso parte anche Barilla, per impegnarsi pubblicamente a promuovere l'inclusione della disabilità sul posto di
lavoro.
Le filiere di cacao e zucchero di canna, oltre che
quelle di fornitura di gadget e oggetti
promozionali, sono considerate filiere con
potenziali criticità sociali, quali lavoro minorile e
violazione dei diritti umani. Barilla acquista
questi prodotti esclusivamente da fornitori in
possesso di certificazioni rilasciate da soggetti
indipendenti impegnati nella verifica del
rispetto di standard etico-sociali internazionali,
oltre a richiedere l’accettazione del fornitore del
Codice Etico.
Nel 2015, Barilla, tramite il marchio Pan di Stelle, inizia una collaborazione con Barry Callebaut,
principale fornitore di cacao e con la sua Fondazione Cocoa Horizons.
Attraverso il riconoscimento di un premio sugli acquisiti, Barilla supporta i progetti della
Fondazione, per migliorare le condizioni di vita dei coltivatori di cacao in Ghana e Costa d’Avorio.
La certificazione FSSC 22000 che Barilla è un solido sistema di certificazione, basato su norme ISO, pensato per
l'Industria alimentare e accettato a livello internazionale. Nel 2021 ha effettuato più di 3.000 analisi di monitoraggio
in un anno sui principali rischi emergenti nel settore alimentare.
L’Azienda adotta le Good Manufacturing Practices, linee guida che comprendono più di 1.700 requisiti relativi agli
standard igienico-sanitari e richiede ai propri fornitori di grano duro di rispettare le buone pratiche agronomiche
contenute all’interno del Disciplinare Barilla per la coltivazione e stoccaggio del grano. Inoltre un sistema di
selezione ottica ne garantisce lo standard di riferimento e vengono svolte ulteriori analisi rispetto a differenti fattori
di rischio, in particolare, alla ricerca di tracce di contaminanti alimentari.
L'origine delle materie prime è uno dei principali criteri di selezione, per oltre l'85% dei consumatori italiani, nella
scelta dei prodotti e in particolare della pasta. L'Europa è il maggior produttore e consumatore di grano duro al
mondo. L'industria italiana utilizza sia grano nazionale che grano importato dall'estero per garantire una pasta con
ottimi parametri tecnologici e organolettici.

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News Ga30 11 01 11
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Progetto complesso Bioeconomia "Sardegna Verde" - Analisi del settore cosmesi...
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Gruppo Barilla (2) (2).pptx

  • 1. Barilla è un noto marchio italiano nato nel 1877 in una piccola bottega a Parma e, in seguito, sviluppatasi fino a diventare il grande gruppo conosciuto oggi nel mondo. Infatti, ad oggi, sotto la società madre si trovano oltre 20 marche per cui lavorano 8.727 dipendenti. E’ presente in oltre 100 paesi ma il mercato principale rimane l’Italia (41% del fatturato) seguita poi dal resto d’Europa (34%) e dalle Americhe (20%). Il Gruppo Barilla è interamente collocato nel settore alimentare della GDO ed offre principalmente prodotti quali pasta secca e sughi pronti (55,6% del fatturato) e prodotti da forno (43,6 % del fatturato). Alcune delle marche più note facenti parte del gruppo che andremo ad analizzare sono le seguenti:
  • 2. Nonostante i grandi numeri Barilla rimane una società a conduzione familiare e non quotata in borsa i cui soci sono i fratelli Guido, Paolo e Luca Barilla anche presenti all’interno del CdA rispettivamente come Presidente e Vice-presidenti dell’organo amministrativo. La società è sempre rimasta «italiana» ad eccezione di una breve parentesi di 8 anni, dal 1971 al 1979, in cui è stata venduta alla multinazionale americana WR Grace per poi tornare sotto il controllo della famiglia Barilla. Il Gruppo Barilla fa capo alla Barilla Holding S.r.l. società di diritto italiano con sede a Parma. L’intero capitale azionario è detenuto al 100% dalla Guido M. Barilla e F.lli S.r.l. & C. S.a.p.A. Barilla Holding S.r.l. detiene il controllo all’ 85% delle due principali società sottostanti la capogruppo, Barilla Iniziative S.p.A. e Barilla International Limited, che a loro volta detengono per la quasi totalità delle varie società nate a cascata per un controllo generale sul territorio nazionale e successivamente locale. Attraverso questo intreccio, l’85% del controllo rimane alla capogruppo per la maggior parte delle imprese.
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  • 4. Dal 2008 Barilla redige il rapporto di sostenibilità annualmente e lo predispone in conformità ai principi GRI Sustainability Reporting Standards, definiti dal Global Reporting Initiative – GRI, con livello di applicazione “In accordance – Core” e dal Supplemento di Settore “Food processing disclosure”. I GRI Standards rappresentano, ad oggi, lo standard maggiormente diffuso e distinto a livello internazionale in materia di rendicontazione non finanziaria. Essendo Barilla non quotata, anche se di grandi dimensioni, si sottolinea come la società abbia deciso di redirlo su base volontaria. Inoltre, i principi adottati per la redazione del contenuto del rapporto sono i seguenti:  Inclusività degli stakeholder;  Completezza;  Equilibrio tra aspetti positivi e negativi;  Comparabilità;  Accuratezza;  Tempestività;  Chiarezza;  Affidabilità.
  • 5. Il perimetro di rendicontazione corrisponde pressoché a quello del Bilancio Consolidato dell’esercizio chiuso il 31 dicembre 2021. Il Gruppo ha perfezionato due operazioni di acquisizione al fine di integrare, anche territorialmente, il comparto della Pasta e creare nuovi modelli di business in ambito Meal Solution. Il perimetro di rendicontazione 2021, rispetto a quello dell’anno precedente considera, infatti, le acquisizioni dei due stabilimenti di Muggia e Catelli. I dati relativi agli aspetti produttivi si riferiscono alle Società del Gruppo operative in Italia, Canada, Francia, Svezia, Germania, Grecia, Turchia, Regno Unito, Russia, Stati Uniti e Messico. I dati afferenti alla distribuzione e commercializzazione dei prodotti includono, in aggiunta a quelli sopra indicati, anche Austria, Belgio, Croazia, Danimarca, Norvegia, Olanda, Polonia, Slovenia, Spagna, Svizzera, Emirati Arabi, Brasile, Australia, Cina, Giappone e Singapore. Gli indicatori quali-quantitativi del Rapporto e la descrizione di questi, così come il perimetro di rendicontazione, riflettono l’insieme degli impatti economici, ambientali e sociali dell’intero Gruppo, in tutte le principali aree geografiche e contesti in cui le attività del Gruppo possono avere un’influenza significativa per gli stakeholder.
  • 6. Coinvolgimento e dialogo continuo e costante con gli stakeholder sono per Barilla le fondamenta su cui costruire un rapporto equilibrato e forte. Attraverso l’organizzazione internazionale Consumer Goods Forum – CGF , a cui partecipano .ca 400 produttori, rivenditori, fornitori di servizi di oltre 70 Paesi nel settore alimentare, Barilla si impegna concretamente in azioni sostenibili quali approvvigionamento controllato e riduzione degli sprechi anche sulla tavola. Nel 2017 inizia una partnership internazionale con Carrefour per sensibilizzare i consumatori sullo spreco alimentare e avviare un piano di transizione alimentare che abbia un minore impatto su clima, biodiversità e nutrizione.
  • 7. Fondazione Barilla da sempre porta avanti progetti di ricerca e studi, finanziati dall’Europa, che apportino un cambiamento dei consumi, a partire proprio dai giovani consumatori. Il progetto Erasmus Plus attivato nelle scuole superiori o video lezioni con protagonisti comici e food influencer sono gli ultimi nuovi percorsi proposti. Da sempre Barilla si pone al fianco di enti benefici, autorità locali, aziende del territorio e associazioni non-profit, tramite sponsorizzazioni, donazioni economiche e di prodotto. Prende parte a numerose iniziative per l’inclusione sociale, e l’accesso al cibo per comunità in stato di difficoltà, anche per calamità naturali. Con il progetto «AgriBosco», ad esempio, nato dalla collaborazione con Legambiente e AzzeroCO2, Barilla riqualifica i 23 ettari di terreno posseduti, piantando più di 3.000 alberi di specie autoctone tra filari e aree riforestate. AzzeroCO2 stima che l’AgriBosco Barilla assorbirà oltre 13mila kg di CO2 ogni anno per i prossimi 100 anni.
  • 8. Ciascun tema materiale si rifà sugli obiettivi di Obiettivi di Sviluppo Sostenibile – SDGs (Agenda 2030), esprimendo anche la relativa significatività lungo l’intera catena del valore. o Governance: presidi di controllo interno, tutela del patrimonio informativo e privacy in ogni fase della catena. o Benessere Olistico: cura al benessere e alle esigenze delle persone, ma anche di territorio, flora e fauna, attraverso la tracciabilità dei prodotti e le pratiche delle filiere, nella fasa di coltivazione delle MP e in quella finale di consumo sulle tavole. o Comunità: importanza in ogni fase su comunità, individui ed uno stile di vita sostenibile ed equilibrato. o Ambiente: riduzione di ogni tipo di impatto ambientale nelle fasi di coltivazione, lavorazione e consumazione dei prodotti. o Persone Barilla: coinvolgimento fino alla distribuzione, welfare aziendale e rispetto della saluta fisica e psicologica nonché valorizzazione della diversità.
  • 9. Tipologia di rischio Rischio Residuo Ambientale Sociale Governance Economico Corruzione e frodi Basso No Si Si Ambientale Medio Si Si Si Gestione del personale Basso No Si Si Violazione diritti umani Basso No Si Si Qualità e sicurezza alimentale (Prodotti) Medio No Si Si Nutrizione (Prodotti) Medio No Si Si Gestione dei fornitori Medio Si Si Si Progetto ERM Barilla adotta il modello di Gestione Integrata dei Rischi (Enterprise Risk Management - ERM), costantemente revisionato. Nella tabella è riportato il relativo impatto ESG:
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  • 11. Le confezioni dei prodotti rivestono un ruolo essenziale in Barilla, in quanto proteggono il prodotto, ne garantiscono la sua conservazione nel tempo e ne rendono possibile il consumo in un luogo diverso da quello di produzione. I materiali utilizzati per le confezioni sono carta, cartone, vetro, metallo e film flessibile che permettono, ad oggi, di riciclare il 99,7% delle confezioni. Il Gruppo si è impegnato da diversi anni nella riduzione della quantità di materiali delle proprie confezioni andando a eliminare la finestrella trasparente di plastica posta sulle diverse scatole, evitando così di immettere sul mercato plastica superflua, pari a circa 126.000 kg all'anno.
  • 12. Le emissioni in atmosfera di gas ad effetto serra derivanti da consumi diretti (scope 1) ed indiretti (scope 2) hanno registrato rispettivamente una variazione in aumento (+31%) e una in diminuzione (-36%) rispetto al 2020. L’installazione di un nuovo impianto di rigenerazione nel sito di Pedrignano ha comportato lo spostamento delle emissioni da indirette a dirette e, quindi, un aumento delle emissioni di scope 1 e un conseguente decremento relativo alle emissioni di scope 2. Inoltre, circa il 64% dell’energia elettrica acquistata è dotata di certificazione di Garanzia d’Origine (GO) che attesta l’origine rinnovabile delle fonti utilizzate.
  • 13. Nel corso del 2021 oltre 50.661 Megalitri d’acqua (circa il 2% del volume totale) sono stati riutilizzati a seguito dell’ingresso nel processo produttivo. Inoltre, gli stabilimenti di Barilla hanno implementato piani di monitoraggio e controllo per valutare costantemente la qualità dell'acqua consumata e il rispetto delle disposizioni legali contenute nelle autorizzazioni. Barilla è impegnata nel porre in atto progettualità volte a favorire la riduzione dei rifiuti prodotti e adotta metodi per aumentare gli scarti da avviare al recupero/riciclo anziché allo smaltimento, grazie a un’attenta gestione del processo produttivo e delle modalità di lavorazione delle materie prime. Infatti, oltre il 91% dei rifiuti è avviato a riciclo e/o recupero energetico.
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  • 15. Barilla si impegna a garantire la parità di genere e a valorizzare il talento femminile e a tal fine ha lavorato per anni per eliminare qualsiasi ingiustificabile divario retributivo di genere a livello globale. Ad oggi, oltre il 40% degli executive e dei manager Barilla sono donne. In Barilla sono stati definiti percorsi di formazione mirati a favorire la crescita professionale delle proprie persone, ampliandone conoscenze e competenze e investendo nelle potenzialità di ciascuno. Solo nel 2021 tale impegno si è concretizzato in 123.433 ore di formazione erogate, con un investimento di oltre 3 milioni di Euro.
  • 16. Barilla da sempre promuove e prende parte a numerose attività volte a favorire l’inclusione sociale, il supporto e l’accesso al cibo alle comunità in situazioni di difficoltà o colpite da catastrofi naturali e contribuire allo sviluppo e al benessere dei territori. Infatti, nel corso del 2021 sono stati donati in liberalità oltre 12 milioni di euro. Barilla garantisce che tutte le attività vengano svolte nel rispetto della legge e della trasparenza e a tal fine ha redatto una specifica policy nella quale ha definito i ruoli e le responsabilità, oltre che le modalità operative di gestione delle attività di beneficienza e di donazione. Nell’ultimo anno sono stati donati prodotti alimentari per 2.732 tonnellate. A seguito dell’emergenza sanitaria da Covid-19 e della crisi in Ucraina, Barilla si è adoperata per portare aiuti alla comunità supportando attivamente enti, istituti, associazioni e ONG internazionali offrendo 3.165 ore di volontariato aziendale.
  • 17. Il Presidente e i Vicepresidenti garantiscono la corretta comprensione del percorso di sostenibilità del Gruppo in linea con i valori che guidano l’Azienda. Seguendo questa impostazione, il Comitato di Direzione, composto dall’Amministratore Delegato e dai Direttori a suo riporto, definisce le strategie di sviluppo e valuta la coerenza con gli obiettivi stabiliti, verificando i progressi compiuti. Al fine di garantire una corretta implementazione della strategia di monitoraggio dei progressi raggiunti, sono stati istituiti due appositi team di lavoro: Il Sustainability Board gestisce, a livello di Gruppo, l'individuazione di strategie, Linee Guida nonché l’identificazione di progetti per uno sviluppo sostenibile, ma anche il monitoraggio di specifici rischi di sostenibilità ed è composto dai C-Executives di competenza e guidato dal Chief Communication and External Relations Officer; Il Sustainability Experts Team, un gruppo di esperti trasversale alle funzioni aziendali garantisce che le strategie individuate vengano tradotte in attività e assicura il coordinamento tra le attività di Gruppo, di marca e il recepimento nei Paesi in cui il Gruppo è presente.
  • 18. Il Gruppo Barilla adotta un sistema di amministrazione e controllo basato sul modello tradizionale. Il Consiglio di Amministrazione è composto da otto amministratori: quattro esecutivi (di cui due indipendenti) e quattro non esecutivi. Al Consiglio spetta la gestione ordinaria e straordinaria dell’Azienda, definisce le Linee Guida d’indirizzo strategico, valuta l’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile, e si occupa della più ampia valutazione dell’andamento della gestione. Il Collegio Sindacale è composto da cinque sindaci nominati per tre esercizi, vigila sull’osservanza della legge, dell’Atto Costitutivo e sul rispetto dei princìpi di corretta amministrazione.
  • 19. Uno degli obiettivi primari per Barilla è la politica Zero Infortuni per poter limitare, attraverso la continua formazione e informazione al personale e una costante attività di supervisione, pratiche potenzialmente dannose. Nel 2021, tra i dipendenti Barilla, si sono registrati complessivamente 81 infortuni (il 25% in meno rispetto al 2020), di cui 3 classificati come “gravi”, e 17 casi di malattie professionali. L’attenzione per la sicurezza fa sì che il tasso di infortunio per i lavorati diretti sia molto basso, addirittura la metà rispetto ai lavoratori non dipendenti nello stesso anno. Con lo scoppio dell’emergenza da COVID-19 sono stati costituiti dei Crisis Team per monitorare l’applicazione della normativa di riferimento in tutte le aree geografiche in cui Barilla opera. Inoltre l’istituzione di Comitati Covid ha agevolato il confronto tra Azienda e lavoratori.
  • 20. La continua offerta di crescita professionale ha portato alla fondazione delle Accademie Barilla, nelle quali ai dipendenti sono stati proposti momenti di formazione e dialogo al fine di consolidare le proprie competenze. L’Employer Value Proposition (EVP) è stato sviluppato da Barilla con il fine di attrarre e mantenere nel proprio mercato interno i talenti. In questo progetto le persone Barilla raccontano gli aspetti più significativi della Value Proposition interpretandola, in modo vero, aperto e trasparente, mediante la propria esperienza personale. Senso di appartenenza, cura e rispetto, orgoglio ed un ambiente dinamico e meritocratico sono proprio gli EVP che Barilla cerca di trasmettere al proprio personale. L’adozione di un proprio Sistema di Valutazione delle Performance, che si svolge annualmente tramite l’uso di una matrice in cui sono raccomandate una serie di azioni, permette una corretta selezione e successione nelle posizioni di leadership ed l’identificazione dei Talenti su scala globale. Più di 2,600 persone Barilla (di cui il 39% donne) sono incluse nel sistema di gestione dei talenti.
  • 21. La metà dei dipendenti è compresa nella fascia tra 30-50 anni, il 39% supera i 50 e solo l’11% ad di sotto dei 30. Aumenta però la disparità di genere per anzianità aziendale: nella fascia dai 0 a 15 anni di cui fa parte 54% del personale il 39% sono donne, per i 16-30 anni solo il 26% di donne, dopodiché si riduce al 17%. Tutti i dipendenti, indipendentemente dal sesso, possono usufruire del congedo parentale. Nonostante ciò, gli uomini non hanno richiesto il congedo e l’indice di rientro e mantenimento non risulta elevato. Avviato nel 2018, il programma Winparenting permette ai neogenitori di essere assistiti in ogni fase del congedo parentale e di ritorno al lavoro, con opzioni di Smart working, sessioni di coaching e workshop di formazione, per permette un equilibrio tra avanzamento carriera e nuova vita genitoriale. Non sono però indicati i dati numerici di chi ha usufruito del servizio.
  • 22. Il Gruppo si spende molto per creare un ambiente inclusivo per tutte le persone, ciascuna proveniente da un diverso contesto sociale, che ha portano alla nascita degli Employeee Resource Group – ERGs, gruppi di volontari organizzati, guidati e formati da persone Barilla in tutto il mondo, proprio con questo obiettivo. Un altro esempio è dato dall’adesione alla fine del 2018 alla Tent Partnership for Refugees, una coalizione di più di 200 grandi aziende, che si impegna a supportare i rifugiati in tutto il mondo. Barilla si è così impegnata a formare un minimo di 75 rifugiati nei successivi cinque anni nei suoi stabilimenti produttivi e uffici in Svezia, Francia, Italia e Germania. The Valuable 500 è un movimento globale il cui obiettivo è coinvolgere più di 500 multinazionali, tra le quali ha preso parte anche Barilla, per impegnarsi pubblicamente a promuovere l'inclusione della disabilità sul posto di lavoro.
  • 23. Le filiere di cacao e zucchero di canna, oltre che quelle di fornitura di gadget e oggetti promozionali, sono considerate filiere con potenziali criticità sociali, quali lavoro minorile e violazione dei diritti umani. Barilla acquista questi prodotti esclusivamente da fornitori in possesso di certificazioni rilasciate da soggetti indipendenti impegnati nella verifica del rispetto di standard etico-sociali internazionali, oltre a richiedere l’accettazione del fornitore del Codice Etico. Nel 2015, Barilla, tramite il marchio Pan di Stelle, inizia una collaborazione con Barry Callebaut, principale fornitore di cacao e con la sua Fondazione Cocoa Horizons. Attraverso il riconoscimento di un premio sugli acquisiti, Barilla supporta i progetti della Fondazione, per migliorare le condizioni di vita dei coltivatori di cacao in Ghana e Costa d’Avorio.
  • 24. La certificazione FSSC 22000 che Barilla è un solido sistema di certificazione, basato su norme ISO, pensato per l'Industria alimentare e accettato a livello internazionale. Nel 2021 ha effettuato più di 3.000 analisi di monitoraggio in un anno sui principali rischi emergenti nel settore alimentare. L’Azienda adotta le Good Manufacturing Practices, linee guida che comprendono più di 1.700 requisiti relativi agli standard igienico-sanitari e richiede ai propri fornitori di grano duro di rispettare le buone pratiche agronomiche contenute all’interno del Disciplinare Barilla per la coltivazione e stoccaggio del grano. Inoltre un sistema di selezione ottica ne garantisce lo standard di riferimento e vengono svolte ulteriori analisi rispetto a differenti fattori di rischio, in particolare, alla ricerca di tracce di contaminanti alimentari. L'origine delle materie prime è uno dei principali criteri di selezione, per oltre l'85% dei consumatori italiani, nella scelta dei prodotti e in particolare della pasta. L'Europa è il maggior produttore e consumatore di grano duro al mondo. L'industria italiana utilizza sia grano nazionale che grano importato dall'estero per garantire una pasta con ottimi parametri tecnologici e organolettici.