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Corso di Biodesign
       AA 2009/2010 - Facoltà del Design - Politecnico di Milano
       3° anno – Disegno Industriale




Antropometria
Uomo sorgente di informazioni per il progetto di cui è
utente …
Concetti introduttivi


Antropometria significa letteralmente “misura dell’uomo”
Essa si occupa della misura delle dimensioni e delle proporzioni del corpo umano,
nonché di parametri quali forza, massime aree di visibilità e raggiungibilità


I dati antropometrici sono uno strumento da cui non è possibile prescindere per
progettare prodotti e ambienti confortevoli e sicuri per l’uomo:


               oggetti mal progettati sono causa di incidenti e frustrazioni




  OCCORRE PROGETTARE IN FUNZIONE:

                                                                   Soddisfacendo il
  • del corpo,                                                     maggior numero
  • delle capacità e dei limiti umani,             “FATTORI        possibile di individui
  • dei processi mentali degli utilizzatori         UMANI”


                              Giuseppe Andreoni
                                   Cesare Alippi
Concetti introduttivi


OBIETTIVO dell’ERGONOMIA: soddisfare il maggior numero possibile di individui

PROBLEMA: RARE sono le situazioni in cui si progetta un prodotto per uno
specifico utilizzatore (es: sedili auto da corsa, protesi per disabili, ..)

                 Nella maggior parte dei casi il prodotto dovrà poter essere utilizzato
                 da una “popolazione” di utenti.


 NECESSITA’ di tener conto delle differenze fisiche tra i diversi possibili utenti senza
    però compromettere il concetto staticamente definito di persona “media”



Vengono introdotte opportune regolazioni, scegliendo di accomodare il 90%, il
95% o il 98% della popolazione (cioè dal 5° al 95° dal 2,5° al 9 7,5° dal 1° al 99°
                                                   o                  o
percentile) escludendo gli individui che presentano valori minimi e massimi.

L’intento è quello di ottimizzare costi / % di persone insoddisfatte.



                               Giuseppe Andreoni
                                    Cesare Alippi
Definizione Antropometria

   La ‘Misura dell’uomo’
   La misura delle dimensioni e delle proporzioni del corpo umano così come di
   parametri quali i range visuali e di raggiungibilità.
   L’insieme di conoscenze che hanno come fine la valutazione degli aspetti
   quantitativi del corpo umano
   La classificazione e tabellazione delle caratteristiche di una popolazione in base
   alle sue caratteristiche fisiche misurabili
   La misura della variabilità umana per l’adattabilità dei prodotti, degli ambienti, dei
   processi, delle interfacce, …


Perché l’Antropometria ?
   Per garantire la qualità delle interazioni fra l’uomo e l’ambiente
   Per costruire spazi e oggetti a misura d’uomo :
       Antropometria      requisito essenziale per "fittare" utente e prodotto
   L’uomo come oggetto di studio: la scienza


Aree applicative: abbigliamento, arredamento, trasporti (automobili, autobus, e
   tram/metro, fino a space shuttle e space station)..



                            Giuseppe Andreoni
                                 Cesare Alippi
ANTROPOMETRIA: un po’ di storia..



Vitruvio (Roma,1.o sec. a.C.):
     ‘ … Il corpo dell’uomo infatti così la natura compose, che il viso dal
mento alla sommità della fronte e alla radice dei capelli presentasse la
proporzione della decima parte del corpo. …).


Euclide (Grecia, 30 a.C.)
Sezione Aurea: Ratio media et ratio extrema


Leonardo da Vinci (Firenze, XV sec.)

J.Gibson e J.Bonomi (Londra, XIX sec.)

Le Corbusier (il Modulor Nr.1, XX sec.)



                        Giuseppe Andreoni
                             Cesare Alippi
VARIABILITA’ UMANA (1)


Nell’utilizzo dei dati antropometrici come parametri guida per una
corretta progettazione occorre tener conto della loro estrema
variabilità / soggettività
   non esistono due persone perfettamente uguali: neppure i gemelli!!

Tali variazioni dipendono da diversi fattori e riguardano TUTTI i
parametri antropometrici di interesse (altezza, peso, forza, proporzioni
del corpo..)




        SESSO                       ETA’                  ETNIA

                       Giuseppe Andreoni
                            Cesare Alippi
VARIABILITA’ UMANA (2)

La variabilità dei parametri antropometrici può essere analizzata su
diversi livelli.

VARIABILITA’ SECOLARE
   - Cambiamenti in atto tra generazioni e causati da ragioni
     diverse, ma soprattutto dall’aumento della qualità della vita.
   - Esempio: la statura media sta aumentando

VARIABILITA’ INTRA-INDIVIDUALE
Variazioni che avvengono nel corso della vita di ciascun individuo
Cause: invecchiamento, nutrizione, attività svolte, fattori ambientali
Esempio: la statura aumenta fino ai 20-25 anni e diminuisce dopo i
35-40 anni

OSSERVAZIONE: le dimensioni corporee (ad esempio peso ed
altezza) variano nello stesso individuo in maniera continua nel corso
delle 24 ore (Variazioni Circadiane)

                       Giuseppe Andreoni
                            Cesare Alippi
VARIABILITA’ INTER-INDIVIDUALE

Variazioni fra diversi individui a seconda:
• del sesso
     -In media le dimensioni delle femmine sono circa il 92% di quelle dei
     maschi
• della razza e del gruppo etnico
     -Le persone più alte sono quelle che abitano le regioni meridionali del
     Sudan (200 cm), le più piccole i pigmei dell’Africa centrale (130 cm)
     -Bianchi e neri hanno la stessa altezza media ma i neri hanno braccia e
     gambe più lunghe e un torso più corto.
     -Un attrezzo progettato per soddisfare il 90% della popolazione maschile
     americana in genere è in grado di accontentare il 90% dei tedeschi,
     l’80% dei francesi, il 65% degli italiani, il 45% dei giapponesi, il 25 % dei
     tailandesi, il 10% dei vietnamiti.
• del tipo di lavoro svolto
     -La scelta di un’occupazione spesso è dettata da particolari
     caratteristiche fisiche, inoltre l’attività fisica svolta influenza la struttura
     del corpo umano
     -Rispetto alla popolazione media: i giocatori di basket sono
     generalmente più alti media, i ballerini sono più magri, i minatori hanno
     braccia più muscolose

                           Giuseppe Andreoni
                                Cesare Alippi
Misurare e analizzare le differenze

Per tener conto, in fase di progettazione di
sistemi e prodotti, della variabilità umana è
necessario utilizzare     metodi e concetti
propri della statistica.
Le leggi statistiche consentono infatti di
esprimere     il   comportamento          medio
(effettuale o probabile) di ogni singolo
individuo facente parte della collettività.
   Statistica descrittiva
   (dati da popolazione e da campione)
Il procedimento si basa sull'inferenza
induttiva, ovvero si esegue un ragionamento
che dalle caratteristiche del campione in
esame conduce a delle proposizioni di tipo
generale relative a tutta la popolazione.
   Statistica inferenziale
  (estensione       dal     campione      alla
popolazione)

                       Giuseppe Andreoni
                            Cesare Alippi
ANTROPOMETRIA e DESIGN

In genere si assume il seguente principio di progettazione: “si deve
fare un design per il 5° percentile femminile e 95° percentil e
maschile."
Questo significa che per la misura antropometrica selezionata, ad
es. la statura, il limite inferiore del range è l’altezza del 5° percentile
femminile e il limite superiore è la statura del 95° percenti le
maschile.
Questo range accommoda il 90% della popolazione per quella
grandezza. Ma quanto questo è vero?




                        Giuseppe Andreoni
                             Cesare Alippi
APPLICAZIONE DATI ANTROPOMETRICI: Regole di Design

Per ‘fittare’ dispositivi alla popolazione di utenza, in accordo anche
alla sua variabilità, si possono adottare tre principi di design:
    Single Size For All – una taglia unica può accommodare tutti I
    membri della popolazione. Una workstation che ha interruttori
    situati entro la zona di raggiungibilità della persona più piccola,
    per esempio, permetterà a tutti di raggiungere l’interruttore.
    Adjustment - Il design può incorporare la possibilità di
    regolazioni. L’esempio più comune di ciò è il sedile
    dell’automobile.
    Several Sizes – Differenti taglie di un prodotto possono essere
    richieste per accommodare l’intero range di popoluazione.
    Questo è generalmente necessario per dispositivi o oggetti
    personali che devono conformarsi più intimamente al corpo
    come indumenti o tute.


 Tutte e tre le situazioni impongono al designer di usare
                     dati antropometrici.
                      Giuseppe Andreoni
                           Cesare Alippi
Variabili antropometriche


I parametri generalmente misurati sono


1. Altezze    misure verticali prese in linea retta tra due
   punti
2. Larghezze misure orizzontali prese in linea retta tra
   due punti, parallelamente al piano verticale
3. Profondità     misure orizzontali prese in linea retta tra
   due punti, parallelamente al piano sagittale
4. Distanze     misure prese in linea retta tra due punti
   antropometrici
5. Circonferenze misure chiuse prese lungo un contorno
   del corpo: sono generalmente misure non circolari
6. Distanze di presa o di raggiungibilità,  misure prese tra
   due punti seguendo l’asse principale delle braccia e delle
   gambe
7. Peso




                          Giuseppe Andreoni
                               Cesare Alippi
Strumenti di misura (1)


I principali strumenti utilizzati nei rilevamenti antropometrici sono:

  1. Antropometro asta verticale munita di cursore
     nel quale viene inserita la branca mobile di
     rilevamento. Può essere separabile in un certo
     numero di segmenti e funzionare come
     compasso di spessore

  2. Compasso a branche curve                  usato   in
     craniometria e per altri piccoli diametri



  3. Compasso a branche dritte o calibro usato per
     la misura di distanze piccole senza elementi
     sottosquadra

  4. Nastro metrico    nastro in acciaio sottile e a
     sezione piana con millimetratura lungo tutta la
     sua lunghezza. Usato per le misure lungo i
     contorni corporei

                            Giuseppe Andreoni
                                 Cesare Alippi
Strumenti di misura (2)



 5. Inclinometro a gravità o goniometro a pendolo
      serve per rilevare l’inclinazione della spalla


 6. Malachistometro (misuratore per tessuti molli)
    esercitando sui tessuti una pressione costante (10 g
    per mm2) per mezzo di una molla tarata permette la
    misura delle pliche cutanee


 7. Bilancia     preferibilmente la sua risposta deve
    essere il più lineare possibile e con suddivisioni di
    almeno 0,5 Kg




                          Giuseppe Andreoni
                               Cesare Alippi
Condizioni standard di misura


CORPO UMANO: complicata morfologia
     Risulta difficile stabile come una certa dimensione possa essere misurata
        NECESSITA’ di norme per uniformare i metodi di misura, e in particolare:
           1. Punti di misura
           2. Metodi utilizzati per il rilievo
           3. Postura della persona misurata (ma anche di chi esegue le misure)
STANDARD IN USO sono quelli sviluppati:
       dall’ISO (Technical Committee 159), dal CEN e dalla NASA
IN ITALIA: - Norma UNI EN ISO 7250:2000,
          “Misurazioni di base del corpo umano per la progettazione tecnologica”
          - Norma UNI 10120, “Definizione e metodologia di rilevazione delle variabili
          antropometriche essenziali per la progettazione ergonomica”


 SCOPO: Fornire un sistema di misura coerente con le metodiche internazionali al
   fine di stabilire un insieme di dimensioni comparabili di gruppi di popolazione.



                           Giuseppe Andreoni
                                Cesare Alippi
Punti di misura: PUNTI DI REPERE




                 Giuseppe Andreoni
                      Cesare Alippi
Posture tipiche

Postura eretta: il soggetto è in piedi senza muoversi con la testa disposta nel “Piano
di Francoforte” (le pupille sono allo stesso livello orizzontale e il margine superiore del meato
acustico esterno è allineato con il punto più basso dell’orbita esterna). La schiena è
appoggiata contro un piano verticale e il peso del corpo è distribuito equamente.


Postura assisa: il soggetto siede eretto senza muoversi su una superficie piana e
orizzontale, guarda dritto davanti a sé, con le braccia liberamente pendenti ai lati del
corpo e gli avambracci in posizione orizzontale.
Le superfici del sedile e dell’appoggiapiedi devono essere orizzontali e disposte in
modo che il piano della seduta sia posto contro il retro del ginocchio, le cosce siano
orizzontali, le gambe verticali, i piedi appoggiati orizzontalmente sul loro supporto.


                     I soggetti devono essere nudi o quasi e scalzi.

    NECESSITA’ DI CORREGGERE I DATI PER TENER CONTO DELLE REALI
         CONDIZIONI DI UTILIZZO DEI PRODOTTI E DEI SISTEMI!!
  Es. Progettando scompartimenti o sedili occorre tener presente le variabili dovute agli abiti,
               all’altezza delle scarpe, … ma anche i cappelli sono importanti!!


                               Giuseppe Andreoni
                                    Cesare Alippi
Parametri Antropometrici (1)

                   Misura                            Definizione                                        Applicazione
        1   Statura                   Distanza verticale dal pavimento al vertice       Altezze minime zone di passaggio e per il
            (altezza corporea)        del capo.                                         posizionamento di elementi sospesi.

        2   Altezza degli occhi       Distanza verticale dal pavimento all’angolo       Localizzazione dei targets visivi e di ostruzioni
                                      esterno dell’occhio dx                            alla visuale.

        3   Altezza delle spalle      Distanza verticale dal pavimento                  Altezza dei piani di lavoro da utilizzare in
            (altezza acromiale)       all’acromion.                                     posizione eretta.

        4   Altezza del gomito        Distanza verticale dal pavimento al punto         Altezza dei piani di lavoro da utilizzare in
            (altezza radiale)         più alto del radio, misurata con braccio          posizione eretta.
                                      lungo il corpo.

        5   Altezza                   Distanza verticale dal pavimento al               Risalire alla lunghezza della gamba e al centro
            dell’anca/fianchi         trocantere sul lato superiore della coscia        dell’articolazione dell’anca.
                                      destra.

        6   Altezza dell’osso         Distanza verticale dal pavimento all’osso         Collocazione di controlli, maniglie e corrimani.
            metacarpale               metacarpale del dito medio della mano
                                      destra.

        7   Altezza della punta       Distanza verticale dal pavimento alla punta       Collocazione di controlli, maniglie e corrimani.
            del dito                  del dito indice della mano dx

        1   Altezza di presa          Distanza verticale dal pavimento al centro di     Altezza degli oggetti che la persona è in grado
        8   massima della mano        un’asta cilindrica stretta nella mano e portata   di afferrare con la mano attraverso la massima
                                      al di sopra del capo.                             estensione delle braccia

        1   Distanza frontale di      Distanza superficie esterna della spalla e        Altezza degli oggetti che la persona è in grado
        9   presa della mano          centro di un’asta cilindrica stretta nella        di afferrare con il solo movimento delle braccia
                                      mano e portata all’h delle spalle.



                                   Giuseppe Andreoni
                                        Cesare Alippi
Parametri Antropometrici (2)

                 Misura                          Definizione                                        Applicazione

          8    Altezza         Distanza verticale dalla superficie orizzontale del    Atezze minime ammissibili al di sopra del
               schelica        sedile al punto più alto del corpo.                    piano di seduta (es. posizionare lampade ed
                                                                                      elementi sospesi)


          9    Altezza degli   Distanza verticale dalla superficie orizzontale del    Localizzazione dei targets visivi e di
               occhi           sedile all’angolo esterno dell’occhio destro.          ostruzioni alla visuale.



          10   Altezza delle   Distanza verticale dalla superficie orizzontale del    Risalire alla lunghezza delle braccia e al
               spalle (h.      sedile all’acromion.                                   punto vicino al centro di rotazione del
               acromiale)                                                             braccio.


          11   Altezza del     Distanza verticale dalla superficie orizzontale del    Altezza di tavoli, scrittoi, piani e strumenti
               gomito          sedile al punto più basso del gomito piegato a 90°     di lavoro in genere, rispetto all’altezza del
                               con il braccio orizzontale.                            piano di seduta.


          12   Spessore        Distanza verticale dalla superficie orizzontale del    Definire lo spazio libero al di sotto di tavoli
               della coscia    sedile al punto più alto della coscia destra, con il   e piani di lavoro rispetto al piano di seduta
                               ginocchio piegato a 90°.


          13   Altezza del     Distanza verticale dal pavimento al vertice del        Minima distanza necessaria al di sotto di
               ginocchio       ginocchio destro, con le ginocchia piegate a 90°.      strutture dove il soggetto deve trovare
                                                                                      spazio in posizione seduta (es.tavoli)


          14   Altezza         Distanza verticale dal pavimento alla parte            Altezza di sedie
               poplitea        posteriore della coscia dietro il ginocchio destro
                               piegato a 90°.




                               Giuseppe Andreoni
                                    Cesare Alippi
Parametri Antropometrici (3)

                     Misura                        Definizione                                  Applicazione

            15   Distanza spalla-     Distanza verticale tra la parte
                 gomito               posteriore del gomito e dell’acromion
                                      destro, con il gomito inclinato a 90° e il
                                      braccio superiore sospeso
                                      verticalmente.



            16   Lunghezza            Distanza dalla parte posteriore del
                 gomito-punta delle   gomito destro alla punta del dito medio
                 dita                 con il gomito piegato a 90°.


            17   Altezza di presa     Distanza verticale dalla superficie           Altezza degli oggetti che la persona è in
                 massima della        orizzontale del sedile al centro di           grado di afferrare con la mano attraverso
                 mano in verticale    un’asta cilindrica stretta nel palmo          la massima estensione delle braccia
                                      della mano portata alla massima
                                      altezza al di sopra del capo



            20   Lunghezza delle      Distanza verticale dalla punta del dito       Posizionamento dei comandi più bassi
                 braccia in           medio della mano destra all’acromion          posti a lato dell’operatore
                 verticale            destro, con le braccia lungo il corpo.



            21   Altezza di presa     Distanza verticale dall’acromion destro       Posizionamento dei comandi più bassi
                 minima della         al centro di un’asta cilindrica stretta nel   posti a lato dell’operatore
                 mano in verticale    palmo della mano con il braccio lungo
                                      il corpo.




                         Giuseppe Andreoni
                              Cesare Alippi
Parametri Antropometrici (4)

                      Misura                         Definizione                                Applicazione
           22   Profondità del torace   Distanza dalla schiena al capezzolo        Riferimento per lo spazio compreso tra
                                        destro.                                    uno schienale e strutture situate davanti
                                                                                   al torace.

           23   Profondità              Dstanza orizzontale dalla schiena al       Riferimento per lo spazio compreso tra
                addominale in           punto più sporgente dell’addome.           uno schienale e strutture situate davanti
                postura assisa                                                     al torace.

           24   Profondità              Distanza orizzontale dalla parte           Riferimento per lo spazio compreso tra
                ginocchio-natica in     posteriore delle natiche al punto più      uno schienale e strutture situate davanti
                postura assisa          sporgente del ginocchio dx, piegato a      alle ginocchia.
                                        90°.


           25   Profondità natica-      Distanza orizzontale dalla parte           Riferimento per la profondità di una
                poplite in posizione    posteriore delle natiche alla parte        sedia.
                assisa                  posteriore del ginocchio dx, sotto la
                                        coscia, con ginocchio piegato a 90°


           26   Larghezza               Distanza tra l’acromion destro e           Indicazione della distanza tra i centri di
                biacromiale             sinistro.                                  rotazione delle braccia

           27   Larghezza bideltoide    Distanza tra le massime sporgenze          Definisce l’ingombro della persona.
                                        laterali del muscolo bideltoide destro e
                                        sinistro.

           28   Larghezza               Larghezza del corpo misurata lungo la      Definisce l’ingombro della persona
                bitrocanterica          parte più ampia dei fianchi                Ampiezza e design posti a sedere




                           Giuseppe Andreoni
                                Cesare Alippi
Parametri Antropometrici (5)

                  Misura                               Definizione                                    Applicazione
       29   Estensione braccia       Distanza tra le punte delle dita medie di mani e     Riferimento per il raggiungimento
                                     braccia distese orizzontalmente                      laterale.

       30   Estensione dei gomiti    Distanza tra apici gomiti piegati di braccia         Definisce l’ingombro della persona
                                     distese orizzontalmente (punta delle dita
                                     congiunte davanti al torace)

       31   Profondità del capo      Distanza dalla gabella (tra le sopracciglia)         Dimensionamento di elmetti, caschi, …
                                     all’occipite sul retro della testa, nel centro del
                                     cranio

       32   Larghezza del capo       Max larghezza capo sopra le orecchie                 Spazio per passaggio/appoggio capo

       33   Lunghezza della mano     Distanza perpendicolare tra l’estremità del dito     Dimensioni per l’inserimento, l’appoggio
                                     medio e l’apofisi stiloidea.                         e la presa della mano.

       34   Larghezza della mano     Ampiezza massima del palmo della mano.               Dimensioni per l’inserimento, l’appoggio
                                                                                          e la presa della mano.

       35   Lunghezza del piede      Max distanza tra la parte posteriore del tallone e   Definire le dimensioni utili
                                     la punta del dito più lungo, misurata                all’inserimento e all’appoggio del piede.
                                     parallelamente all’asse longitudinale del piede.



       36   Larghezza del piede      Distanza massima tra le superfici mediale e          Definire le dimensioni utili
                                     laterale del piede, perpendicolarmente all’asse      all’inserimento e all’appoggio del piede.
                                     longitudinale del piede


       37   Peso - massa corporea    Massa totale (peso del corpo in chilogrammi)         Resistenza di qualsiasi elemento debba
                                                                                          sostenere il peso



                                  Giuseppe Andreoni
                                       Cesare Alippi
Acquisizione dei dati


Utilizzo dei dati in letteratura                       Rilievo su un campione di utenti

Esistenza di una quantità quasi
illimitata di dati dimensionali, riferiti a
ciascuna parte del corpo.

PERCHE’ FARE RILIEVI ad HOC?
1. Variabilità dei dati (in fz delle
categorie di utenti, del tempo,..)
2. La maggior parte delle informazioni si
riferisce a rilevazioni effettuate in                   particolari categorie di soggetti
campo militare
 MOTIVI




          • interesse al corretto equipaggiamento del personale;
          • disponibilità di materiale umano praticamente inesauribile;
          • notevoli stanziamenti per lo sviluppo delle ricerche in tale settore.


                                  Giuseppe Andreoni
                                       Cesare Alippi
Alcuni valori




                     Fonte: Dreyfuss

                        Misure statiche di soggetti adulti inglesi, fonte: Pheasant (1986 , 1996)




Giuseppe Andreoni
     Cesare Alippi
Alcuni valori: ragazzi e ragazze polacchi da 6 a 18 anni




                   Giuseppe Andreoni
                        Cesare Alippi
Alcuni valori: donne


               No.           Dimension                  5th            50th             95th
                                                     percentile      percentile      percentile


               805              Stature              148.9 (58.6)    157.0 (61.8)    165.1 (65.0)

               973            Wrist height            70.8 (27.9)     76.6 (30.2)     82.4 (32.4)

                64           Ankle height              5.2   (2.0)     6.1   (2.4)     7.0   (2.8)

               309           Elbow height             92.8 (38.5)     98.4 (38.8)    104.1 (41.0)

               169            Bust depth              17.4   (6.8)    20.5   (8.1)    23.6   (9.3)

               916    Vertical trunk circumference   136.9 (53.9)    146.0 (57.5)    155.2 (61.1)

               459        Hip breadth, sitting        30.4 (12.0)     33.7 (13.3)     37.0 (14.6)

               921            Waist back              35.2 (13.9)     38.1 (15.0)     41.0 (16.1)

               506             Interscye              32.4 (12.8)     35.7 (14.1)     39.0 (15.4)

               639        Neck circumference          34.5 (13.6)     37.1 (14.5)     39.7 (15.6)

               754          Shoulder length           11.3   (4.4)    13.1   (5.1)    14.8   (5.8)




                     Giuseppe Andreoni
                          Cesare Alippi
Alcuni valori : uomini




                No.            Dimension                  5th           50th            95th
                                                       percentile     percentile      percentile

                805               Stature              169.7 (66.8)   179.9 (70.8)    190 1 (74.8)

                 64             Ankle height            12.0 (4.7)     13.9   (5.5)    15.8   (6.2)

                236             Bust depth              21.8 (8.6)     25.0   (9.8)    28.2 (11.1)

                916     Vertical trunk circumference   158.7 (62.5)   170.7 (67.2)    182.6 (71.9)

                612      Midshoulder height, sitting    60.8 (23.9)    65.4 (25.7)     70.0 (27.5)

                459         Hip breadth, sitting        34.6 (13.6)    38.4 (15.1)     42.3 (16.6)

                921             Waist back              43.7 (17.2)    47.6 (18.8)     51.6 (20.3)

                506              Interscye              32.9 (13.0)    39.2 (15.4)     45.4 (17.9)

                639         Neck circumference          35.5 (14.0)    38.7 (15.2)     41.9 (16.5)

                754           Shoulder length           14.8 (5.8)     16.9   (6.7)    19.0   (7.5)

                378      Forearm-forearm breadth        48.8 (19.2)    55.1 (21.7)     61.5 (24.2)




                      Giuseppe Andreoni
                           Cesare Alippi
Alcuni valori : Utenza debole


Nuova sensibilità
   campagne di raccolta dati odierne
focalizzate in tale nuova direzione




                          Giuseppe Andreoni
                               Cesare Alippi
ANTROPOMETRIA e BIOMECCANICA




                                   Zatsiorsky V., Seluyanov V., 1983.
                                   The mass and inertia characteristics of
                                   the main segments of the human body.
                                   In: Biomechanics VIII-B. H. Matsui, K.
                                   Kobayashi (Eds.), p. 1152-1159.




                                   Modello      antropometrico       e   della
                                   distribuzione delle masse corporee al
                                   fine della determinazione dei baricentri
                                   dei singoli distretti anatomici e quindi dei
                                   parametri dinamici.




              Giuseppe Andreoni
                   Cesare Alippi
Antropometria funzionale



I range di movimento articolare.
(da MSIS)




                          Giuseppe Andreoni
                               Cesare Alippi
METODI E STRUMENTI PER L’ANTROPOMETRIA 3D



Per definire le caratteristiche fisiche di una popolazione, raccogliendo dati
relativi alle dimensioni e alle proporzioni del corpo umano è possibile avvalersi di
metodi di acquisizione 3D dell’immagine.
Negli ultimi venti anni i progressi nel campo:
•dell’elettronica dello stato solido,
•della fotonica,
•della computer vision,
•della computer graphics
hanno contribuito allo sviluppo
dell’acquisizione di oggetti 3D.


        NUMEROSI GLI AMBITI DI
        INTERESSE




                            Giuseppe Andreoni
                                 Cesare Alippi
Applicazioni dei sistemi di digitalizzazione di oggetti reali



 AMBITO INDUSTRIALE                                AMBITO BIOMEDICO

     •   Controllo di qualità                       •   Simulazione e pianificazione
     •   Creazione di modelli da inserire               interventi chirurgici
         in ambienti di realtà virtuale             •   Procedure di localizzazione intra-
     •   Prototipazione virtuale                        operatoria
     •   Produzione di prodotti                     •   Progettazione di corsetti e protesi
         personalizzati                                 su misura
     •   Reverse Engineering                        •   Produzione di prodotti custom
         (“dal prodotto al progetto”)               •   Generazione di cloni digitali
                                                    •   Analisi morfologica superficiale
                                                    •   Stima di parametri fisici per modelli
                                                        biomeccanici
AMBITO BENI-CULTURALI                               •   Antropometria 3D
                                                    •   Metodi di valutazione in chirurgia
 •       Studio di manufatti                            plastica
 •       Realizzazione banche dati virtuali




                              Giuseppe Andreoni
                                   Cesare Alippi
PROCESSO di DIGITALIZZAZIONE

Input: pezzo reale        Output: modello tridimensionale

FASI
       1. Acquisizione dei dati
       2. Ricostruzione e Integrazione, elaborazione dei dati per la definizione di
          una superficie continua a partire dalla nuvola di punti campionati
       3. Ottimizzazione, elaborazioni e trasformazioni sul modello 3D al fine di
          renderlo adatto alle successive elaborazioni




                           Giuseppe Andreoni
                                Cesare Alippi
TECNICHE DI ACQUISIZIONE


                    SISTEMI PER RILEVARE LA FORMA



        Con Contatto                            Senza Contatto


 Metodi non distruttivi:                            Metodi Acustici:
   -Braccio meccanico                                      Sonar
       -Palpatore

                                                   Metodi Magnetici:
                                                          Risonanza


   Metodi Distruttivi:
                                                      Metodi Ottici
          -CGI
        -Critomia
                                                 Attivi            Passivi


                           Giuseppe Andreoni
                                Cesare Alippi
TECNICHE DI ACQUISIZIONE

       SISTEMI CON CONTATTO NON DISTRUTTIVI




               Giuseppe Andreoni
                    Cesare Alippi
TECNICHE DI ACQUISIZIONE: SISTEMI OTTICI


VANTAGGI:
• Bassa invasività
• Velocità
• Minimo intervento         da
  parte dell’operatore


SVANTAGGI:
• Permettono di acquisire
  solo la parte visibile della
  superficie
• Elevata sensibilità:
   • alle proprietà
     superficiali dell’oggetto
   • alle condizioni di
     illuminazione esterna




                                 Giuseppe Andreoni
                                      Cesare Alippi
SISTEMI OTTICI: Confronto




             SISTEMI PASSIVI                                     SISTEMI ATTIVI

analizzano l’immagine senza l’impiego     la scena è irradiata con radiazioni
di sorgenti di illuminazione speciali elettromagnetiche (pattern luminosi, luce laser,
                                                 ecc...)

poco utilizzati **                                   sono i più promettenti         molto studiati
                                                 e utilizzati
economici (l’hardware è costituito da sole            costosi (il nuovo prodotto della Minolta, il
due telecamere)                                  VI-i, costa circa $ 100,000)
risoluzioni basse       modelli poco accurati         risoluzioni elevate fino alla decina di µm

semplici e facilmente applicabili


** il processo di “matching” (=correlazione dei punti tra le due immagini) risulta piuttosto lento e
difficoltoso: è necessario riportare una serie di riferimenti sull’oggetto (marker o griglie), oppure è
necessario individuare le correlazioni manualmente)


                                 Giuseppe Andreoni
                                      Cesare Alippi
TECNICHE DI ACQUISIZIONE - METODI OTTICI ATTIVI

                      ESEMPIO:
     Scanner della 3D Digital “RealScan USB”
1
                                                          3
            Il processo è rapido: dopo aver
            posizionato l’oggetto davanti al sistema
            (1) e aver controllato che stia all’interno
            del campo di acquisizione (il software è
            dotato di una modalità preview), in
            pochi secondi il fascio laser spazzola la
            superficie del modello reale (2) e,
            praticamente in tempo reale, si ottiene
2           la visualizzazione a schermo della            4
            nuvola di punti (3), che può quindi
            essere successivamente elaborata con
            un qualsiasi software di modellazione
            (4).




                 Giuseppe Andreoni
                      Cesare Alippi
TECNICHE DI ACQUISIZIONE - METODI OTTICI ATTIVI

            Esempio: Whole body Scanner
                   It can scan a whole body in about 5 seconds with
                   quadruple high speed laser scanners based on high
                   resolution CMOS sensors backed by real-time high
                   speed DSP technology.


            Type                               Multi-head 3D Laser Scanner
                                               3D laser scanning by optical
            Method
                                              triangulation
            Image processing                   on-chip dsp
            Image sensor                       high speed cmos image sensor
                                  fine mode    11seconds(for 1,024 frames)
            Scan Time             normal mode 5seconds(for 512 frames)
                                  fast mode    2.5seconds(for 256 frames)
            Data Acquired                      2million points/scan(for normal mode
            Resolution(mm)                     x(0.40), y(1.95), z(0.90)
                                  width        260-1060
            Scanning
                                  height       20,000
            Rage(mm)
                                  depth        1,100
            Output pixel possibility           1,280×512 pixel


                   Giuseppe Andreoni
                        Cesare Alippi

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Lez 2 antropometria

  • 1. Corso di Biodesign AA 2009/2010 - Facoltà del Design - Politecnico di Milano 3° anno – Disegno Industriale Antropometria Uomo sorgente di informazioni per il progetto di cui è utente …
  • 2. Concetti introduttivi Antropometria significa letteralmente “misura dell’uomo” Essa si occupa della misura delle dimensioni e delle proporzioni del corpo umano, nonché di parametri quali forza, massime aree di visibilità e raggiungibilità I dati antropometrici sono uno strumento da cui non è possibile prescindere per progettare prodotti e ambienti confortevoli e sicuri per l’uomo: oggetti mal progettati sono causa di incidenti e frustrazioni OCCORRE PROGETTARE IN FUNZIONE: Soddisfacendo il • del corpo, maggior numero • delle capacità e dei limiti umani, “FATTORI possibile di individui • dei processi mentali degli utilizzatori UMANI” Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 3. Concetti introduttivi OBIETTIVO dell’ERGONOMIA: soddisfare il maggior numero possibile di individui PROBLEMA: RARE sono le situazioni in cui si progetta un prodotto per uno specifico utilizzatore (es: sedili auto da corsa, protesi per disabili, ..) Nella maggior parte dei casi il prodotto dovrà poter essere utilizzato da una “popolazione” di utenti. NECESSITA’ di tener conto delle differenze fisiche tra i diversi possibili utenti senza però compromettere il concetto staticamente definito di persona “media” Vengono introdotte opportune regolazioni, scegliendo di accomodare il 90%, il 95% o il 98% della popolazione (cioè dal 5° al 95° dal 2,5° al 9 7,5° dal 1° al 99° o o percentile) escludendo gli individui che presentano valori minimi e massimi. L’intento è quello di ottimizzare costi / % di persone insoddisfatte. Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 4. Definizione Antropometria La ‘Misura dell’uomo’ La misura delle dimensioni e delle proporzioni del corpo umano così come di parametri quali i range visuali e di raggiungibilità. L’insieme di conoscenze che hanno come fine la valutazione degli aspetti quantitativi del corpo umano La classificazione e tabellazione delle caratteristiche di una popolazione in base alle sue caratteristiche fisiche misurabili La misura della variabilità umana per l’adattabilità dei prodotti, degli ambienti, dei processi, delle interfacce, … Perché l’Antropometria ? Per garantire la qualità delle interazioni fra l’uomo e l’ambiente Per costruire spazi e oggetti a misura d’uomo : Antropometria requisito essenziale per "fittare" utente e prodotto L’uomo come oggetto di studio: la scienza Aree applicative: abbigliamento, arredamento, trasporti (automobili, autobus, e tram/metro, fino a space shuttle e space station).. Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 5. ANTROPOMETRIA: un po’ di storia.. Vitruvio (Roma,1.o sec. a.C.): ‘ … Il corpo dell’uomo infatti così la natura compose, che il viso dal mento alla sommità della fronte e alla radice dei capelli presentasse la proporzione della decima parte del corpo. …). Euclide (Grecia, 30 a.C.) Sezione Aurea: Ratio media et ratio extrema Leonardo da Vinci (Firenze, XV sec.) J.Gibson e J.Bonomi (Londra, XIX sec.) Le Corbusier (il Modulor Nr.1, XX sec.) Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 6. VARIABILITA’ UMANA (1) Nell’utilizzo dei dati antropometrici come parametri guida per una corretta progettazione occorre tener conto della loro estrema variabilità / soggettività non esistono due persone perfettamente uguali: neppure i gemelli!! Tali variazioni dipendono da diversi fattori e riguardano TUTTI i parametri antropometrici di interesse (altezza, peso, forza, proporzioni del corpo..) SESSO ETA’ ETNIA Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 7. VARIABILITA’ UMANA (2) La variabilità dei parametri antropometrici può essere analizzata su diversi livelli. VARIABILITA’ SECOLARE - Cambiamenti in atto tra generazioni e causati da ragioni diverse, ma soprattutto dall’aumento della qualità della vita. - Esempio: la statura media sta aumentando VARIABILITA’ INTRA-INDIVIDUALE Variazioni che avvengono nel corso della vita di ciascun individuo Cause: invecchiamento, nutrizione, attività svolte, fattori ambientali Esempio: la statura aumenta fino ai 20-25 anni e diminuisce dopo i 35-40 anni OSSERVAZIONE: le dimensioni corporee (ad esempio peso ed altezza) variano nello stesso individuo in maniera continua nel corso delle 24 ore (Variazioni Circadiane) Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 8. VARIABILITA’ INTER-INDIVIDUALE Variazioni fra diversi individui a seconda: • del sesso -In media le dimensioni delle femmine sono circa il 92% di quelle dei maschi • della razza e del gruppo etnico -Le persone più alte sono quelle che abitano le regioni meridionali del Sudan (200 cm), le più piccole i pigmei dell’Africa centrale (130 cm) -Bianchi e neri hanno la stessa altezza media ma i neri hanno braccia e gambe più lunghe e un torso più corto. -Un attrezzo progettato per soddisfare il 90% della popolazione maschile americana in genere è in grado di accontentare il 90% dei tedeschi, l’80% dei francesi, il 65% degli italiani, il 45% dei giapponesi, il 25 % dei tailandesi, il 10% dei vietnamiti. • del tipo di lavoro svolto -La scelta di un’occupazione spesso è dettata da particolari caratteristiche fisiche, inoltre l’attività fisica svolta influenza la struttura del corpo umano -Rispetto alla popolazione media: i giocatori di basket sono generalmente più alti media, i ballerini sono più magri, i minatori hanno braccia più muscolose Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 9. Misurare e analizzare le differenze Per tener conto, in fase di progettazione di sistemi e prodotti, della variabilità umana è necessario utilizzare metodi e concetti propri della statistica. Le leggi statistiche consentono infatti di esprimere il comportamento medio (effettuale o probabile) di ogni singolo individuo facente parte della collettività. Statistica descrittiva (dati da popolazione e da campione) Il procedimento si basa sull'inferenza induttiva, ovvero si esegue un ragionamento che dalle caratteristiche del campione in esame conduce a delle proposizioni di tipo generale relative a tutta la popolazione. Statistica inferenziale (estensione dal campione alla popolazione) Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 10. ANTROPOMETRIA e DESIGN In genere si assume il seguente principio di progettazione: “si deve fare un design per il 5° percentile femminile e 95° percentil e maschile." Questo significa che per la misura antropometrica selezionata, ad es. la statura, il limite inferiore del range è l’altezza del 5° percentile femminile e il limite superiore è la statura del 95° percenti le maschile. Questo range accommoda il 90% della popolazione per quella grandezza. Ma quanto questo è vero? Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 11. APPLICAZIONE DATI ANTROPOMETRICI: Regole di Design Per ‘fittare’ dispositivi alla popolazione di utenza, in accordo anche alla sua variabilità, si possono adottare tre principi di design: Single Size For All – una taglia unica può accommodare tutti I membri della popolazione. Una workstation che ha interruttori situati entro la zona di raggiungibilità della persona più piccola, per esempio, permetterà a tutti di raggiungere l’interruttore. Adjustment - Il design può incorporare la possibilità di regolazioni. L’esempio più comune di ciò è il sedile dell’automobile. Several Sizes – Differenti taglie di un prodotto possono essere richieste per accommodare l’intero range di popoluazione. Questo è generalmente necessario per dispositivi o oggetti personali che devono conformarsi più intimamente al corpo come indumenti o tute. Tutte e tre le situazioni impongono al designer di usare dati antropometrici. Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 12. Variabili antropometriche I parametri generalmente misurati sono 1. Altezze misure verticali prese in linea retta tra due punti 2. Larghezze misure orizzontali prese in linea retta tra due punti, parallelamente al piano verticale 3. Profondità misure orizzontali prese in linea retta tra due punti, parallelamente al piano sagittale 4. Distanze misure prese in linea retta tra due punti antropometrici 5. Circonferenze misure chiuse prese lungo un contorno del corpo: sono generalmente misure non circolari 6. Distanze di presa o di raggiungibilità, misure prese tra due punti seguendo l’asse principale delle braccia e delle gambe 7. Peso Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 13. Strumenti di misura (1) I principali strumenti utilizzati nei rilevamenti antropometrici sono: 1. Antropometro asta verticale munita di cursore nel quale viene inserita la branca mobile di rilevamento. Può essere separabile in un certo numero di segmenti e funzionare come compasso di spessore 2. Compasso a branche curve usato in craniometria e per altri piccoli diametri 3. Compasso a branche dritte o calibro usato per la misura di distanze piccole senza elementi sottosquadra 4. Nastro metrico nastro in acciaio sottile e a sezione piana con millimetratura lungo tutta la sua lunghezza. Usato per le misure lungo i contorni corporei Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 14. Strumenti di misura (2) 5. Inclinometro a gravità o goniometro a pendolo serve per rilevare l’inclinazione della spalla 6. Malachistometro (misuratore per tessuti molli) esercitando sui tessuti una pressione costante (10 g per mm2) per mezzo di una molla tarata permette la misura delle pliche cutanee 7. Bilancia preferibilmente la sua risposta deve essere il più lineare possibile e con suddivisioni di almeno 0,5 Kg Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 15. Condizioni standard di misura CORPO UMANO: complicata morfologia Risulta difficile stabile come una certa dimensione possa essere misurata NECESSITA’ di norme per uniformare i metodi di misura, e in particolare: 1. Punti di misura 2. Metodi utilizzati per il rilievo 3. Postura della persona misurata (ma anche di chi esegue le misure) STANDARD IN USO sono quelli sviluppati: dall’ISO (Technical Committee 159), dal CEN e dalla NASA IN ITALIA: - Norma UNI EN ISO 7250:2000, “Misurazioni di base del corpo umano per la progettazione tecnologica” - Norma UNI 10120, “Definizione e metodologia di rilevazione delle variabili antropometriche essenziali per la progettazione ergonomica” SCOPO: Fornire un sistema di misura coerente con le metodiche internazionali al fine di stabilire un insieme di dimensioni comparabili di gruppi di popolazione. Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 16. Punti di misura: PUNTI DI REPERE Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 17. Posture tipiche Postura eretta: il soggetto è in piedi senza muoversi con la testa disposta nel “Piano di Francoforte” (le pupille sono allo stesso livello orizzontale e il margine superiore del meato acustico esterno è allineato con il punto più basso dell’orbita esterna). La schiena è appoggiata contro un piano verticale e il peso del corpo è distribuito equamente. Postura assisa: il soggetto siede eretto senza muoversi su una superficie piana e orizzontale, guarda dritto davanti a sé, con le braccia liberamente pendenti ai lati del corpo e gli avambracci in posizione orizzontale. Le superfici del sedile e dell’appoggiapiedi devono essere orizzontali e disposte in modo che il piano della seduta sia posto contro il retro del ginocchio, le cosce siano orizzontali, le gambe verticali, i piedi appoggiati orizzontalmente sul loro supporto. I soggetti devono essere nudi o quasi e scalzi. NECESSITA’ DI CORREGGERE I DATI PER TENER CONTO DELLE REALI CONDIZIONI DI UTILIZZO DEI PRODOTTI E DEI SISTEMI!! Es. Progettando scompartimenti o sedili occorre tener presente le variabili dovute agli abiti, all’altezza delle scarpe, … ma anche i cappelli sono importanti!! Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 18. Parametri Antropometrici (1) Misura Definizione Applicazione 1 Statura Distanza verticale dal pavimento al vertice Altezze minime zone di passaggio e per il (altezza corporea) del capo. posizionamento di elementi sospesi. 2 Altezza degli occhi Distanza verticale dal pavimento all’angolo Localizzazione dei targets visivi e di ostruzioni esterno dell’occhio dx alla visuale. 3 Altezza delle spalle Distanza verticale dal pavimento Altezza dei piani di lavoro da utilizzare in (altezza acromiale) all’acromion. posizione eretta. 4 Altezza del gomito Distanza verticale dal pavimento al punto Altezza dei piani di lavoro da utilizzare in (altezza radiale) più alto del radio, misurata con braccio posizione eretta. lungo il corpo. 5 Altezza Distanza verticale dal pavimento al Risalire alla lunghezza della gamba e al centro dell’anca/fianchi trocantere sul lato superiore della coscia dell’articolazione dell’anca. destra. 6 Altezza dell’osso Distanza verticale dal pavimento all’osso Collocazione di controlli, maniglie e corrimani. metacarpale metacarpale del dito medio della mano destra. 7 Altezza della punta Distanza verticale dal pavimento alla punta Collocazione di controlli, maniglie e corrimani. del dito del dito indice della mano dx 1 Altezza di presa Distanza verticale dal pavimento al centro di Altezza degli oggetti che la persona è in grado 8 massima della mano un’asta cilindrica stretta nella mano e portata di afferrare con la mano attraverso la massima al di sopra del capo. estensione delle braccia 1 Distanza frontale di Distanza superficie esterna della spalla e Altezza degli oggetti che la persona è in grado 9 presa della mano centro di un’asta cilindrica stretta nella di afferrare con il solo movimento delle braccia mano e portata all’h delle spalle. Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 19. Parametri Antropometrici (2) Misura Definizione Applicazione 8 Altezza Distanza verticale dalla superficie orizzontale del Atezze minime ammissibili al di sopra del schelica sedile al punto più alto del corpo. piano di seduta (es. posizionare lampade ed elementi sospesi) 9 Altezza degli Distanza verticale dalla superficie orizzontale del Localizzazione dei targets visivi e di occhi sedile all’angolo esterno dell’occhio destro. ostruzioni alla visuale. 10 Altezza delle Distanza verticale dalla superficie orizzontale del Risalire alla lunghezza delle braccia e al spalle (h. sedile all’acromion. punto vicino al centro di rotazione del acromiale) braccio. 11 Altezza del Distanza verticale dalla superficie orizzontale del Altezza di tavoli, scrittoi, piani e strumenti gomito sedile al punto più basso del gomito piegato a 90° di lavoro in genere, rispetto all’altezza del con il braccio orizzontale. piano di seduta. 12 Spessore Distanza verticale dalla superficie orizzontale del Definire lo spazio libero al di sotto di tavoli della coscia sedile al punto più alto della coscia destra, con il e piani di lavoro rispetto al piano di seduta ginocchio piegato a 90°. 13 Altezza del Distanza verticale dal pavimento al vertice del Minima distanza necessaria al di sotto di ginocchio ginocchio destro, con le ginocchia piegate a 90°. strutture dove il soggetto deve trovare spazio in posizione seduta (es.tavoli) 14 Altezza Distanza verticale dal pavimento alla parte Altezza di sedie poplitea posteriore della coscia dietro il ginocchio destro piegato a 90°. Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 20. Parametri Antropometrici (3) Misura Definizione Applicazione 15 Distanza spalla- Distanza verticale tra la parte gomito posteriore del gomito e dell’acromion destro, con il gomito inclinato a 90° e il braccio superiore sospeso verticalmente. 16 Lunghezza Distanza dalla parte posteriore del gomito-punta delle gomito destro alla punta del dito medio dita con il gomito piegato a 90°. 17 Altezza di presa Distanza verticale dalla superficie Altezza degli oggetti che la persona è in massima della orizzontale del sedile al centro di grado di afferrare con la mano attraverso mano in verticale un’asta cilindrica stretta nel palmo la massima estensione delle braccia della mano portata alla massima altezza al di sopra del capo 20 Lunghezza delle Distanza verticale dalla punta del dito Posizionamento dei comandi più bassi braccia in medio della mano destra all’acromion posti a lato dell’operatore verticale destro, con le braccia lungo il corpo. 21 Altezza di presa Distanza verticale dall’acromion destro Posizionamento dei comandi più bassi minima della al centro di un’asta cilindrica stretta nel posti a lato dell’operatore mano in verticale palmo della mano con il braccio lungo il corpo. Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 21. Parametri Antropometrici (4) Misura Definizione Applicazione 22 Profondità del torace Distanza dalla schiena al capezzolo Riferimento per lo spazio compreso tra destro. uno schienale e strutture situate davanti al torace. 23 Profondità Dstanza orizzontale dalla schiena al Riferimento per lo spazio compreso tra addominale in punto più sporgente dell’addome. uno schienale e strutture situate davanti postura assisa al torace. 24 Profondità Distanza orizzontale dalla parte Riferimento per lo spazio compreso tra ginocchio-natica in posteriore delle natiche al punto più uno schienale e strutture situate davanti postura assisa sporgente del ginocchio dx, piegato a alle ginocchia. 90°. 25 Profondità natica- Distanza orizzontale dalla parte Riferimento per la profondità di una poplite in posizione posteriore delle natiche alla parte sedia. assisa posteriore del ginocchio dx, sotto la coscia, con ginocchio piegato a 90° 26 Larghezza Distanza tra l’acromion destro e Indicazione della distanza tra i centri di biacromiale sinistro. rotazione delle braccia 27 Larghezza bideltoide Distanza tra le massime sporgenze Definisce l’ingombro della persona. laterali del muscolo bideltoide destro e sinistro. 28 Larghezza Larghezza del corpo misurata lungo la Definisce l’ingombro della persona bitrocanterica parte più ampia dei fianchi Ampiezza e design posti a sedere Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 22. Parametri Antropometrici (5) Misura Definizione Applicazione 29 Estensione braccia Distanza tra le punte delle dita medie di mani e Riferimento per il raggiungimento braccia distese orizzontalmente laterale. 30 Estensione dei gomiti Distanza tra apici gomiti piegati di braccia Definisce l’ingombro della persona distese orizzontalmente (punta delle dita congiunte davanti al torace) 31 Profondità del capo Distanza dalla gabella (tra le sopracciglia) Dimensionamento di elmetti, caschi, … all’occipite sul retro della testa, nel centro del cranio 32 Larghezza del capo Max larghezza capo sopra le orecchie Spazio per passaggio/appoggio capo 33 Lunghezza della mano Distanza perpendicolare tra l’estremità del dito Dimensioni per l’inserimento, l’appoggio medio e l’apofisi stiloidea. e la presa della mano. 34 Larghezza della mano Ampiezza massima del palmo della mano. Dimensioni per l’inserimento, l’appoggio e la presa della mano. 35 Lunghezza del piede Max distanza tra la parte posteriore del tallone e Definire le dimensioni utili la punta del dito più lungo, misurata all’inserimento e all’appoggio del piede. parallelamente all’asse longitudinale del piede. 36 Larghezza del piede Distanza massima tra le superfici mediale e Definire le dimensioni utili laterale del piede, perpendicolarmente all’asse all’inserimento e all’appoggio del piede. longitudinale del piede 37 Peso - massa corporea Massa totale (peso del corpo in chilogrammi) Resistenza di qualsiasi elemento debba sostenere il peso Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 23. Acquisizione dei dati Utilizzo dei dati in letteratura Rilievo su un campione di utenti Esistenza di una quantità quasi illimitata di dati dimensionali, riferiti a ciascuna parte del corpo. PERCHE’ FARE RILIEVI ad HOC? 1. Variabilità dei dati (in fz delle categorie di utenti, del tempo,..) 2. La maggior parte delle informazioni si riferisce a rilevazioni effettuate in particolari categorie di soggetti campo militare MOTIVI • interesse al corretto equipaggiamento del personale; • disponibilità di materiale umano praticamente inesauribile; • notevoli stanziamenti per lo sviluppo delle ricerche in tale settore. Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 24. Alcuni valori Fonte: Dreyfuss Misure statiche di soggetti adulti inglesi, fonte: Pheasant (1986 , 1996) Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 25. Alcuni valori: ragazzi e ragazze polacchi da 6 a 18 anni Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 26. Alcuni valori: donne No. Dimension 5th 50th 95th percentile percentile percentile 805 Stature 148.9 (58.6) 157.0 (61.8) 165.1 (65.0) 973 Wrist height 70.8 (27.9) 76.6 (30.2) 82.4 (32.4) 64 Ankle height 5.2 (2.0) 6.1 (2.4) 7.0 (2.8) 309 Elbow height 92.8 (38.5) 98.4 (38.8) 104.1 (41.0) 169 Bust depth 17.4 (6.8) 20.5 (8.1) 23.6 (9.3) 916 Vertical trunk circumference 136.9 (53.9) 146.0 (57.5) 155.2 (61.1) 459 Hip breadth, sitting 30.4 (12.0) 33.7 (13.3) 37.0 (14.6) 921 Waist back 35.2 (13.9) 38.1 (15.0) 41.0 (16.1) 506 Interscye 32.4 (12.8) 35.7 (14.1) 39.0 (15.4) 639 Neck circumference 34.5 (13.6) 37.1 (14.5) 39.7 (15.6) 754 Shoulder length 11.3 (4.4) 13.1 (5.1) 14.8 (5.8) Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 27. Alcuni valori : uomini No. Dimension 5th 50th 95th percentile percentile percentile 805 Stature 169.7 (66.8) 179.9 (70.8) 190 1 (74.8) 64 Ankle height 12.0 (4.7) 13.9 (5.5) 15.8 (6.2) 236 Bust depth 21.8 (8.6) 25.0 (9.8) 28.2 (11.1) 916 Vertical trunk circumference 158.7 (62.5) 170.7 (67.2) 182.6 (71.9) 612 Midshoulder height, sitting 60.8 (23.9) 65.4 (25.7) 70.0 (27.5) 459 Hip breadth, sitting 34.6 (13.6) 38.4 (15.1) 42.3 (16.6) 921 Waist back 43.7 (17.2) 47.6 (18.8) 51.6 (20.3) 506 Interscye 32.9 (13.0) 39.2 (15.4) 45.4 (17.9) 639 Neck circumference 35.5 (14.0) 38.7 (15.2) 41.9 (16.5) 754 Shoulder length 14.8 (5.8) 16.9 (6.7) 19.0 (7.5) 378 Forearm-forearm breadth 48.8 (19.2) 55.1 (21.7) 61.5 (24.2) Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 28. Alcuni valori : Utenza debole Nuova sensibilità campagne di raccolta dati odierne focalizzate in tale nuova direzione Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 29. ANTROPOMETRIA e BIOMECCANICA Zatsiorsky V., Seluyanov V., 1983. The mass and inertia characteristics of the main segments of the human body. In: Biomechanics VIII-B. H. Matsui, K. Kobayashi (Eds.), p. 1152-1159. Modello antropometrico e della distribuzione delle masse corporee al fine della determinazione dei baricentri dei singoli distretti anatomici e quindi dei parametri dinamici. Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 30. Antropometria funzionale I range di movimento articolare. (da MSIS) Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 31. METODI E STRUMENTI PER L’ANTROPOMETRIA 3D Per definire le caratteristiche fisiche di una popolazione, raccogliendo dati relativi alle dimensioni e alle proporzioni del corpo umano è possibile avvalersi di metodi di acquisizione 3D dell’immagine. Negli ultimi venti anni i progressi nel campo: •dell’elettronica dello stato solido, •della fotonica, •della computer vision, •della computer graphics hanno contribuito allo sviluppo dell’acquisizione di oggetti 3D. NUMEROSI GLI AMBITI DI INTERESSE Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 32. Applicazioni dei sistemi di digitalizzazione di oggetti reali AMBITO INDUSTRIALE AMBITO BIOMEDICO • Controllo di qualità • Simulazione e pianificazione • Creazione di modelli da inserire interventi chirurgici in ambienti di realtà virtuale • Procedure di localizzazione intra- • Prototipazione virtuale operatoria • Produzione di prodotti • Progettazione di corsetti e protesi personalizzati su misura • Reverse Engineering • Produzione di prodotti custom (“dal prodotto al progetto”) • Generazione di cloni digitali • Analisi morfologica superficiale • Stima di parametri fisici per modelli biomeccanici AMBITO BENI-CULTURALI • Antropometria 3D • Metodi di valutazione in chirurgia • Studio di manufatti plastica • Realizzazione banche dati virtuali Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 33. PROCESSO di DIGITALIZZAZIONE Input: pezzo reale Output: modello tridimensionale FASI 1. Acquisizione dei dati 2. Ricostruzione e Integrazione, elaborazione dei dati per la definizione di una superficie continua a partire dalla nuvola di punti campionati 3. Ottimizzazione, elaborazioni e trasformazioni sul modello 3D al fine di renderlo adatto alle successive elaborazioni Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 34. TECNICHE DI ACQUISIZIONE SISTEMI PER RILEVARE LA FORMA Con Contatto Senza Contatto Metodi non distruttivi: Metodi Acustici: -Braccio meccanico Sonar -Palpatore Metodi Magnetici: Risonanza Metodi Distruttivi: Metodi Ottici -CGI -Critomia Attivi Passivi Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 35. TECNICHE DI ACQUISIZIONE SISTEMI CON CONTATTO NON DISTRUTTIVI Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 36. TECNICHE DI ACQUISIZIONE: SISTEMI OTTICI VANTAGGI: • Bassa invasività • Velocità • Minimo intervento da parte dell’operatore SVANTAGGI: • Permettono di acquisire solo la parte visibile della superficie • Elevata sensibilità: • alle proprietà superficiali dell’oggetto • alle condizioni di illuminazione esterna Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 37. SISTEMI OTTICI: Confronto SISTEMI PASSIVI SISTEMI ATTIVI analizzano l’immagine senza l’impiego la scena è irradiata con radiazioni di sorgenti di illuminazione speciali elettromagnetiche (pattern luminosi, luce laser, ecc...) poco utilizzati ** sono i più promettenti molto studiati e utilizzati economici (l’hardware è costituito da sole costosi (il nuovo prodotto della Minolta, il due telecamere) VI-i, costa circa $ 100,000) risoluzioni basse modelli poco accurati risoluzioni elevate fino alla decina di µm semplici e facilmente applicabili ** il processo di “matching” (=correlazione dei punti tra le due immagini) risulta piuttosto lento e difficoltoso: è necessario riportare una serie di riferimenti sull’oggetto (marker o griglie), oppure è necessario individuare le correlazioni manualmente) Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 38. TECNICHE DI ACQUISIZIONE - METODI OTTICI ATTIVI ESEMPIO: Scanner della 3D Digital “RealScan USB” 1 3 Il processo è rapido: dopo aver posizionato l’oggetto davanti al sistema (1) e aver controllato che stia all’interno del campo di acquisizione (il software è dotato di una modalità preview), in pochi secondi il fascio laser spazzola la superficie del modello reale (2) e, praticamente in tempo reale, si ottiene 2 la visualizzazione a schermo della 4 nuvola di punti (3), che può quindi essere successivamente elaborata con un qualsiasi software di modellazione (4). Giuseppe Andreoni Cesare Alippi
  • 39. TECNICHE DI ACQUISIZIONE - METODI OTTICI ATTIVI Esempio: Whole body Scanner It can scan a whole body in about 5 seconds with quadruple high speed laser scanners based on high resolution CMOS sensors backed by real-time high speed DSP technology. Type Multi-head 3D Laser Scanner 3D laser scanning by optical Method triangulation Image processing on-chip dsp Image sensor high speed cmos image sensor fine mode 11seconds(for 1,024 frames) Scan Time normal mode 5seconds(for 512 frames) fast mode 2.5seconds(for 256 frames) Data Acquired 2million points/scan(for normal mode Resolution(mm) x(0.40), y(1.95), z(0.90) width 260-1060 Scanning height 20,000 Rage(mm) depth 1,100 Output pixel possibility 1,280×512 pixel Giuseppe Andreoni Cesare Alippi