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DDIISSLLEESSSSIIAA::
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Mascia Beretta e Roberto Iozzino
- Errore. L'origine riferimento non è stata trovata.-
2
1. LA VALUTAZIONE
“...ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli
occhi.” (Il Piccolo Principe – A. De Saint Exupéry)
Fare una diagnosi di dislessia significa circoscrivere il problema e dargli un nome. Questo da solo significa:
riconoscere che quel bambino non è pigro, non è svogliato, non è poco intelligente, si impegna;
riconoscere che il disturbo esiste e si può nominare;
segnare un confine chiaro tra ciò che dipende dall’impegno del bambino e ciò che non dipende da lui;
sapere che quel disturbo ha certe caratteristiche e che si può fare qualcosa;
capire ciò che è modificabile e quello che serve per modificarlo;
accettare che qualcosa non si modificherà.
Serve agli insegnanti e ai genitori, per riuscire a comprendere cosa possono chiedere al bambino; al bambino o ragazzo
dislessico serve per capire cosa dipende da lui e cosa lui può fare per le sue difficoltà.
La diagnosi di dislessia si può fare sulla base di seguenti criteri non sempre univoci. C’è ancora discussione tra i
ricercatori sulla scelta del criterio migliore. Attualmente convivono i seguenti.
Metodo della Deviazione Standard
Discrepanza tra livello intellettivo e prestazioni di lettura e scrittura
Stima degli anni di Ritardo Scolastico delle prestazioni in lettura e scrittura
In Italia tendiamo ad usare il criterio della Deviazione Standard. Vale a dire che si può fare diagnosi di dislessia se le
prestazioni sono al di sotto delle due deviazioni standard dalla media.
La deviazione standard è una misura di variabilità della distribuzione intorno alla media; ci fornisce indicazioni se la
media stessa deriva da molti punteggi vicino alla media o da punteggi molto distanti da essa.
Statisticamente sotto le due deviazioni standard dalla media cade il 2.27% della popolazione; in particolare tra –2 e –3
Deviazioni Standard si trova il 2.14% della popolazione e sotto le tre DS lo 0.13%.
Tra –1 e –2 D.S. si trova il 13.59% della popolazione.
In realtà il criterio delle deviazioni standard non è totalmente applicabile ad attività del tipo della lettura, attività per le
quali non c’è una vera e propria distribuzione statisticamente “normale” ma una distribuzione criteriale.
- Errore. L'origine riferimento non è stata trovata.-
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1.1. Linee Guida per un Protocollo Diagnostico (A.I.D.)
Professionalità coinvolte
• Neuropsichiatra infantile o neurologo per la visita neurologica
• Neuropsichiatra infantile, psicologo o neuropsicologo per la valutazione dell’efficienza intellettiva
• Psicologo per l’approfondimento psicodiagnostico e la valutazione della personalità
• Psicologo, Neuropsicologo con Logopedista e Psicopedagogista per gli approfondimenti specifici
Procedura Diagnostica
• Ia visita di accoglienza, raccolta anamnesi e valutazione delle problematiche presentate
• Visita Neurologica e valutazione psicologica
• Applicazione del protocollo standard parte A
• Stesura della diagnosi di inclusione/esclusione della sindrome dislessica
• Applicazione del protocollo parte B per la stesura del profilo e del progetto riabilitativo
Esami necessari per la valutazione della Dislessia
• Valutazione della presenza o assenza di patologie neurologiche
• Valutazione della presenza o assenza di psicopatologie primarie
• Valutazione della presenza o assenza di deficit uditivi o della visione
• Valutazione neuropsicologica con prove standardizzate per:
Efficienza intellettiva
Lettura nelle componenti di Correttezza e Rapidità di un brano, velocità.
Correttezza nella lettura di liste di parole e non parole
Velocità nella lettura di liste di parole e non parole
Scrittura nella componente di dettato ortografico
Calcolo nella componente del calcolo scritto e del calcolo a mente, lettura di numeri e scrittura di numeri
Esami suggeriti per la stesura del Profilo Individuale del Dislessico
A seconda dell’età e in base alle caratteristiche, il protocollo di base va integrato con:
• Colloquio psicodiagnostico per la valutazione del profilo di personalità del ragazzo
• Analisi dettagliata del profilo intellettivo nelle sue varie componenti
• Valutazione delle competenze linguistiche
• Valutazione delle competenze metafonologiche
• Valutazione dell’efficienza della via ad accesso diretto alla lettura
• Valutazione della comprensione del testo
• Valutazione della memoria verbale e visuo-spaziale
• Valutazione delle competenze prassiche
• Valutazione dell’attenzione
• Valutazione delle strategie metacognitive
• Valutazione delle abilità di calcolo
• Valutazione delle abilità di soluzione dei problemi matematici
- Errore. L'origine riferimento non è stata trovata.-
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Test standardizzati più usati a livello diagnostico:
Efficienza Intellettiva
WISC/R1
Edizioni O.S.
LEITER/R
Edizioni Stoelting CO., Wheat Lane, Wood Dale, Illinois, 60191 USA
MS 4-8
Edizioni Junior
T.I.N.V.
Edizioni Erickson
Lettura nelle componenti di Correttezza e Rapidità di un brano
Nuove Prove di Lettura MT per la scuola elementare e Nuove Prove di Lettura M.T. per la Scuola Media
Inferiore 1
Cornoldi C., Colpo G. - Edizioni O.S.
Test GIO-MA
Giovanardi Rossi P., Malaguti T. - Edizioni del Cerro
Correttezza e Rapidità nella lettura di liste di parole e non parole
Batteria per la Valutazione della Dislessia e della Disortografia Evolutiva (liste 4 e 5)
Sartori G, Job R., Tressoldi P.E. - Edizioni O.S.
Scrittura nella componente di dettato ortografico
Batteria per la Valutazione della Scrittura e della Competenza Ortografica
Tressoldi P.E., Cornoldi C. - Edizioni O.S.
CEO
Edizioni Erickson
Batteria per la Valutazione della Dislessia e della Disortografia Evolutiva (liste 10 e 11)
Sartori G, Job R., Tressoldi P.E. - Edizioni O.S.
Calcolo nella componente del calcolo scritto e del calcolo a mente, lettura di numeri e scrittura di numeri
ABCA, Test delle Abilità di Calcolo Aritmetico
Lucangeli D., Tressoldi P.E., Fiore C. - Edizioni Erickson
AC-MT
Lucangeli-Cornoldi - Edizioni Erickson
Valutazione delle Abilità Matematiche (alcune schede)
Giovanardi Rossi P., Malaguti T. - Edizioni Erickson
Protocollo per la valutazione delle abilità di calcolo (in via di standardizzazione)
Biancardi A.
Prove per l’approfondimento e stesura del profilo
• Colloquio psicodiagnostico per la valutazione del profilo di personalità del ragazzo
• Analisi dettagliata del profilo intellettivo nelle sue varie componenti
Metodi di analisi statistica della WISC-RConfronto tra vari test intellettivi
Valutazione delle competenze metafonologiche
Prova di Consapevolezza Fonemica – ASL RM/A
Valutazione dell’efficienza della via ad accesso diretto alla lettura
1
Vedi scheda di approfondimento a fine paragrafo
- Errore. L'origine riferimento non è stata trovata.-
5
Sartori G, Job R., Tressoldi P.E.Batteria per la Valutazione della Dislessia e della Disortografia Evolutiva
(Prove 7 - 12)Edizioni O.S.
Valutazione della comprensione del testo
Cornoldi C., Colpo G.Prove di Lettura MT, per la scuola elementare e Nuove Prove di Lettura M.T. per la
Scuola Media InferioreProve Avanzate M.T. di Comprensione del testoEdizioni O.S.
Giovanardi Rossi P., Malaguti T.Test GIO-MA (I, II e III elementare)Edizioni del Cerro
Valutazione della memoria verbale e visuo-spaziale
Reynolds C.R., Bigler E.D.Test di Apprendimento e memoria (TEMA)Edizioni Erickson
Cubi di Corsi
Leiter-R, Scala per la memoria
Digit Span , taratura italiana di Orsini, 1997
Valutazione delle competenze prassiche
Valutazione dell’attenzione
Leiter-R (scala per l’attenzione)
Cornoldi C., Gardinale M., Masi A., Pettenò L.Prova MF, Scala SDAI, Scala SDAG, in Impulsività e
AutocontrolloEdizioni Erickson
Valutazione delle strategie metacognitive
Pazzaglia F., De Beni R., Cristante F.Prova di metacomprensioneEdizioni Erickson
Valutazione delle abilità di calcolo
Lucangeli D., Tressoldi P.E., Fiore C.ABCA, Test delle Abilità di Calcolo AritmeticoEdizioni Erickson
Valutazione delle abilità di soluzione dei problemi matematici
Lucangeli D., Tressoldi P.E., Cendron M.Test delle Abilità di Soluzione dei Problemi Matematici
(SPM)Edizioni Erickson
Valutazione delle competenze linguistiche
Competenze linguistiche in entrata
− Test di discriminazione fonologica (Pinton-Zanettin)
Lo scopo del test è quello di valutare le capacità del bambino di discriminare i suoni in base alla loro
rassomiglianza per caratteristiche fisiche, acustiche e articolatorie. Si richiede al bambino un giudizio di
UGUALE/DIVERSO. Test standardizzato.
Età di riferimento: 5-6 anni
− Peabody Picture Vocabulary Test (Adattamento alla lingua italiana a cura del prof. Stella).
Il test valuta il patrimonio lessicale in entrata del bambino. Test standardizzato che fornisce un punteggio
standard per età.
Età di riferimento: 3,9-11.6 anni
− Brown Bellugi o T.C.G.B.
Test che valuta la comprensione grammaticale del bambino e fornisce i punteggi medi e le deviazioni
standard sia in riferimento al punteggio totale che ai punteggi parziali riferiti alla comprensione delle
sottounità (frasi relative, dative, passive ecc.).
Età di riferimento: 3,6-8 anni
− Test of Reception of Grammar (TROG).
Test che valuta la comprensione grammaticale del bambino. A differenza del precedente il test viene
interrotto dopo il fallimento anche di un solo item di 5 blocchi consecutivi. I blocchi sono costituiti di 4
items. Pertanto il punteggio totale fornisce solo una valutazione globale riferita all’età.
Età di riferimento: 4,0-12,11 anni
− Token Test o test dei gettoni (Gugliotta-Pinton)
Il test è costituito di 2 parti: la prima valuta il ruolo delle capacità mnestiche nella comprensione verbale e
la seconda la comprensione linguistico-grammaticale.Test standardizzato.
Età di riferimento: 4-11 anni
− Prove di comprensione linguistica di Rustioni (1994).
- Errore. L'origine riferimento non è stata trovata.-
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Età di riferimento: 4-8 anni
Competenze linguistiche in uscita
− Naming o test di denominazione di Brizzolara.
Il test valuta le capacità del bambino di accedere al lessico denominando figure che rappresentano parole
ad alta e a bassa frequenza. Test standardizzato.
Età di riferimento: 4,6 - 10 anni.
− Prova di completamento grammaticale dell’I.T.P.A.
Sottoprova che valuta le capacità del bambino di produrre forme grammaticali in base alle regole
morfosintattiche. Test standardizzato.
Età di riferimento: 3,7-9,7 anni
− Prove per la valutazione fonologica del linguaggio infantile (P.F.L.I.) dr. U. Bortolini.
Il test è costituito da 74 figure e 3 storie in successione temporale utilizzate per raccogliere un campione di
linguaggio del bambino. Le figure sono costruite in modo tale da elicitare parole che contengono tutti i
fonemi della lingua italiana nelle posizioni iniziale, mediana ed in gruppo consonantico. In tal modo il test
consente di determinare l’inventario fonetico e di individuare i processi linguistici sistemici e fonotattici
del bambino.
Età di riferimento: 2-6 anni.
− Prova di denominazione di figure di Fanzago
La prova consiste nella denominazione di figure per parole isolate che permettono di determinare
parzialmente l’inventario fonetico del bambino in età prescolare.
− Subtest Vocabolario della WISC-R
Età di riferimento: 6-16 anni.
− Subtest somiglianze della WISC-R
Età di riferimento: 6-16 anni.
- Errore. L'origine riferimento non è stata trovata.-
7
Schede di approfondimento
Nuove Prove di Lettura MT (Cornoldi C., Colpo G.) - Edizioni O.S.
Le prove standardizzate più usate in Italia per valutare l’abilità di lettura sono le prove di Cornoldi e del Gruppo MT.
L’abilità di lettura è misurata su tre indicatori:
Rapidità;
Correttezza;
Comprensione.
Le prove di rapidità e correttezza sono costituite da brani standardizzati che vanno dalla metà della I elementare fino alle medie
inferiori. Ogni anno scolastico è suddiviso in tre parti con tre prove corrispondenti: iniziale, intermedia, finale.
Devono essere somministrate individualmente, in una stanza tranquilla e illuminata. La velocità si prende usando il cronometro
dall’inizio alla fine del brano. L’esaminatore prende nota degli errori, comprese le ripetizioni e le autocorrezioni o le pause superiori
ai 5”. In caso di errori non autocorretti si trascrive la parola sbagliata così come viene letta. Si segna se vangono saltate parola o
righe. Successivamente viene fatta un’analisi del tipo di errori commessi. Si conta il n. di errori e si calcola la velocità dividendo il
tempo – misurato in secondi – per il n. di sillabe lette (se il bambino ha saltato delle righe bisogna togliere le sillabe non lette dal
conteggio).
Le prove di comprensione sono costituite da un brano con 10/15 domande a risposta multipla con 4 possibilità di risposta di cui solo
una è giusta. Il bambino deve leggere il brano come vuole, a mente o ad alta voce, e poi rispondere alle domande. Se vuole può
ritornare sul brano più volte. Alla fine si conta il numero delle risposte giuste. In questo caso, oltre alle tre prove per ogni anno
scolastico, recentemente è stata aggiunta una prova approfondita, con lo scopo di mettere meglio in luce quali sono gli aspetti della
comprensione che maggiormente mettono in difficoltà il bambino.
Una volta ottenuto il punteggio alle tre prove si confronta con la tabella dei punteggi in cui è riportata la media e la deviazione
standard. I criteri di valutazione sono 4 per ogni prova: criterio completamente raggiunto, prestazione suff., richiesta di attenzione,
intervento immediato.
- Errore. L'origine riferimento non è stata trovata.-
8
Fattori predittivi per la diagnosi di dislessia
“L’insegnante è nella posizione più adatta per accorgersi di avere di
fronte un possibile bambino dislessico”
Già dalla scuola dell’infanzia, ci sono dati predittivi che evidenziano bambini con difficoltà fonologiche, problemi di linguaggio e
altri aspetti significativi che possono far fare ipotesi di evoluzione in dislessia.
All’ingresso della scuola elementare, poi, il bambino ha già un suo patrimonio linguistico e fonologico e l’incontro con la scrittura
evidenzia subito eventuali problemi. Bisogna imparare ad osservare ed ascoltare.
PERIODO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
intorno ai 4 anni difficoltà di linguaggio:
confusione di suoni
frasi incomplete
sintassi inadeguata
inadeguata padronanza fonologica:
sostituzione di lettere s/z — r/l — p/b
omissione di lettere e parti di parola
parole usate in modo inadeguato al contesto
parole sostitutive
scarsa abilità nell’utilizzo delle parole
mancata memorizzazione in varie situazioni di nomi di oggetti conosciuti e sempre usati
inadeguatezza nei giochi linguistici, nelle storielle inventate, nei giochi di parole, nel riconoscimento e nella costruzione di
rime, nell’isolare il primo
suono delle parole o l’ultimo
difficoltà a compiere esercizi metafonologici (per esempio: ((Ottobre”: se tolgo “bre”, cosa rimane? Se da ((lana)> tolgo ((la”,
cosa rimane?...)
difficoltà nella copia da modello e disordine nello spazio del foglio
disturbo della memoria a breve termine
difficoltà ad imparare filastrocche
difficoltà di attenzione
manualità fine difficoltosa
goffaggine accentuata nel vestirsi, allacciarsi le scarpe, riordinare
riconoscimento destra I sinistra inadeguati
difficoltà a ripetere sequenze ritmiche e a mantenere il tempo
PERIODO DELLA SCUOLA ELEMENTARE, MEDIA E SUPERIORE
difficoltà evidente di copia dalla lavagna
distanza dal testo e postura particolare per leggere
perdita della riga e salto della parola in lettura
difficoltà ad utilizzare armoniosamente lo spazio del foglio
disgrafia: macroscrittura e/o microscrittura
omissione delle lettere maiuscole
difficoltà a riconoscere i diversi caratteri tipografici
confusione e sostituzione di lettere in particolare con l’uso dello stampato minuscolo
lettere e numeri scambiati: 31/13 — p/b — sc/cs... a/e — u/n
sostituzione di suoni simili: p/b — d/t — m/n — r/l —s/z
difficoltà nei suoni difficili da pronunciare: chi/che —ghi/ghe — gn/gl
inadeguata padronanza fonologica generale
doppie
punteggiatura ignorata o inadeguata
difficoltà ad imparare l’ordine alfabetico e ad usare il vocabolario
difficoltà ad imparare le tabelline
difficoltà a memorizzare le procedure delle operazioni aritmetiche
difficoltà ad imparare i termini specifici delle discipline
difficoltà a ricordare gli elementi geografici, le epoche storiche, le date degli eventi
difficoltà a memorizzare lo spazio geografico ed i nomi nelle carte
- Errore. L'origine riferimento non è stata trovata.-
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difficoltà di attenzione
DIFFICOLTA’ NELLA GESTIONE DEL CONCETTO DI TEMPO
difficoltà ad organizzare il tempo in anticipo
difficoltà a sapere che ore sono all’interno della giornata
difficoltà a leggere l’orologio
difficoltà a memorizzare i giorni della settimana, i mesi, l’ordine alfabetico
difficoltà a sapere quand’è Natale, a ricordare il giorno della propria nascita, quella dei propri familiari, i compleanni
Un alunno che presenta molti di questi sintomi potrebbe essere dislessico!

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Fattori predittivi per la diagnosi di dislessia

  • 2. - Errore. L'origine riferimento non è stata trovata.- 2 1. LA VALUTAZIONE “...ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi.” (Il Piccolo Principe – A. De Saint Exupéry) Fare una diagnosi di dislessia significa circoscrivere il problema e dargli un nome. Questo da solo significa: riconoscere che quel bambino non è pigro, non è svogliato, non è poco intelligente, si impegna; riconoscere che il disturbo esiste e si può nominare; segnare un confine chiaro tra ciò che dipende dall’impegno del bambino e ciò che non dipende da lui; sapere che quel disturbo ha certe caratteristiche e che si può fare qualcosa; capire ciò che è modificabile e quello che serve per modificarlo; accettare che qualcosa non si modificherà. Serve agli insegnanti e ai genitori, per riuscire a comprendere cosa possono chiedere al bambino; al bambino o ragazzo dislessico serve per capire cosa dipende da lui e cosa lui può fare per le sue difficoltà. La diagnosi di dislessia si può fare sulla base di seguenti criteri non sempre univoci. C’è ancora discussione tra i ricercatori sulla scelta del criterio migliore. Attualmente convivono i seguenti. Metodo della Deviazione Standard Discrepanza tra livello intellettivo e prestazioni di lettura e scrittura Stima degli anni di Ritardo Scolastico delle prestazioni in lettura e scrittura In Italia tendiamo ad usare il criterio della Deviazione Standard. Vale a dire che si può fare diagnosi di dislessia se le prestazioni sono al di sotto delle due deviazioni standard dalla media. La deviazione standard è una misura di variabilità della distribuzione intorno alla media; ci fornisce indicazioni se la media stessa deriva da molti punteggi vicino alla media o da punteggi molto distanti da essa. Statisticamente sotto le due deviazioni standard dalla media cade il 2.27% della popolazione; in particolare tra –2 e –3 Deviazioni Standard si trova il 2.14% della popolazione e sotto le tre DS lo 0.13%. Tra –1 e –2 D.S. si trova il 13.59% della popolazione. In realtà il criterio delle deviazioni standard non è totalmente applicabile ad attività del tipo della lettura, attività per le quali non c’è una vera e propria distribuzione statisticamente “normale” ma una distribuzione criteriale.
  • 3. - Errore. L'origine riferimento non è stata trovata.- 3 1.1. Linee Guida per un Protocollo Diagnostico (A.I.D.) Professionalità coinvolte • Neuropsichiatra infantile o neurologo per la visita neurologica • Neuropsichiatra infantile, psicologo o neuropsicologo per la valutazione dell’efficienza intellettiva • Psicologo per l’approfondimento psicodiagnostico e la valutazione della personalità • Psicologo, Neuropsicologo con Logopedista e Psicopedagogista per gli approfondimenti specifici Procedura Diagnostica • Ia visita di accoglienza, raccolta anamnesi e valutazione delle problematiche presentate • Visita Neurologica e valutazione psicologica • Applicazione del protocollo standard parte A • Stesura della diagnosi di inclusione/esclusione della sindrome dislessica • Applicazione del protocollo parte B per la stesura del profilo e del progetto riabilitativo Esami necessari per la valutazione della Dislessia • Valutazione della presenza o assenza di patologie neurologiche • Valutazione della presenza o assenza di psicopatologie primarie • Valutazione della presenza o assenza di deficit uditivi o della visione • Valutazione neuropsicologica con prove standardizzate per: Efficienza intellettiva Lettura nelle componenti di Correttezza e Rapidità di un brano, velocità. Correttezza nella lettura di liste di parole e non parole Velocità nella lettura di liste di parole e non parole Scrittura nella componente di dettato ortografico Calcolo nella componente del calcolo scritto e del calcolo a mente, lettura di numeri e scrittura di numeri Esami suggeriti per la stesura del Profilo Individuale del Dislessico A seconda dell’età e in base alle caratteristiche, il protocollo di base va integrato con: • Colloquio psicodiagnostico per la valutazione del profilo di personalità del ragazzo • Analisi dettagliata del profilo intellettivo nelle sue varie componenti • Valutazione delle competenze linguistiche • Valutazione delle competenze metafonologiche • Valutazione dell’efficienza della via ad accesso diretto alla lettura • Valutazione della comprensione del testo • Valutazione della memoria verbale e visuo-spaziale • Valutazione delle competenze prassiche • Valutazione dell’attenzione • Valutazione delle strategie metacognitive • Valutazione delle abilità di calcolo • Valutazione delle abilità di soluzione dei problemi matematici
  • 4. - Errore. L'origine riferimento non è stata trovata.- 4 Test standardizzati più usati a livello diagnostico: Efficienza Intellettiva WISC/R1 Edizioni O.S. LEITER/R Edizioni Stoelting CO., Wheat Lane, Wood Dale, Illinois, 60191 USA MS 4-8 Edizioni Junior T.I.N.V. Edizioni Erickson Lettura nelle componenti di Correttezza e Rapidità di un brano Nuove Prove di Lettura MT per la scuola elementare e Nuove Prove di Lettura M.T. per la Scuola Media Inferiore 1 Cornoldi C., Colpo G. - Edizioni O.S. Test GIO-MA Giovanardi Rossi P., Malaguti T. - Edizioni del Cerro Correttezza e Rapidità nella lettura di liste di parole e non parole Batteria per la Valutazione della Dislessia e della Disortografia Evolutiva (liste 4 e 5) Sartori G, Job R., Tressoldi P.E. - Edizioni O.S. Scrittura nella componente di dettato ortografico Batteria per la Valutazione della Scrittura e della Competenza Ortografica Tressoldi P.E., Cornoldi C. - Edizioni O.S. CEO Edizioni Erickson Batteria per la Valutazione della Dislessia e della Disortografia Evolutiva (liste 10 e 11) Sartori G, Job R., Tressoldi P.E. - Edizioni O.S. Calcolo nella componente del calcolo scritto e del calcolo a mente, lettura di numeri e scrittura di numeri ABCA, Test delle Abilità di Calcolo Aritmetico Lucangeli D., Tressoldi P.E., Fiore C. - Edizioni Erickson AC-MT Lucangeli-Cornoldi - Edizioni Erickson Valutazione delle Abilità Matematiche (alcune schede) Giovanardi Rossi P., Malaguti T. - Edizioni Erickson Protocollo per la valutazione delle abilità di calcolo (in via di standardizzazione) Biancardi A. Prove per l’approfondimento e stesura del profilo • Colloquio psicodiagnostico per la valutazione del profilo di personalità del ragazzo • Analisi dettagliata del profilo intellettivo nelle sue varie componenti Metodi di analisi statistica della WISC-RConfronto tra vari test intellettivi Valutazione delle competenze metafonologiche Prova di Consapevolezza Fonemica – ASL RM/A Valutazione dell’efficienza della via ad accesso diretto alla lettura 1 Vedi scheda di approfondimento a fine paragrafo
  • 5. - Errore. L'origine riferimento non è stata trovata.- 5 Sartori G, Job R., Tressoldi P.E.Batteria per la Valutazione della Dislessia e della Disortografia Evolutiva (Prove 7 - 12)Edizioni O.S. Valutazione della comprensione del testo Cornoldi C., Colpo G.Prove di Lettura MT, per la scuola elementare e Nuove Prove di Lettura M.T. per la Scuola Media InferioreProve Avanzate M.T. di Comprensione del testoEdizioni O.S. Giovanardi Rossi P., Malaguti T.Test GIO-MA (I, II e III elementare)Edizioni del Cerro Valutazione della memoria verbale e visuo-spaziale Reynolds C.R., Bigler E.D.Test di Apprendimento e memoria (TEMA)Edizioni Erickson Cubi di Corsi Leiter-R, Scala per la memoria Digit Span , taratura italiana di Orsini, 1997 Valutazione delle competenze prassiche Valutazione dell’attenzione Leiter-R (scala per l’attenzione) Cornoldi C., Gardinale M., Masi A., Pettenò L.Prova MF, Scala SDAI, Scala SDAG, in Impulsività e AutocontrolloEdizioni Erickson Valutazione delle strategie metacognitive Pazzaglia F., De Beni R., Cristante F.Prova di metacomprensioneEdizioni Erickson Valutazione delle abilità di calcolo Lucangeli D., Tressoldi P.E., Fiore C.ABCA, Test delle Abilità di Calcolo AritmeticoEdizioni Erickson Valutazione delle abilità di soluzione dei problemi matematici Lucangeli D., Tressoldi P.E., Cendron M.Test delle Abilità di Soluzione dei Problemi Matematici (SPM)Edizioni Erickson Valutazione delle competenze linguistiche Competenze linguistiche in entrata − Test di discriminazione fonologica (Pinton-Zanettin) Lo scopo del test è quello di valutare le capacità del bambino di discriminare i suoni in base alla loro rassomiglianza per caratteristiche fisiche, acustiche e articolatorie. Si richiede al bambino un giudizio di UGUALE/DIVERSO. Test standardizzato. Età di riferimento: 5-6 anni − Peabody Picture Vocabulary Test (Adattamento alla lingua italiana a cura del prof. Stella). Il test valuta il patrimonio lessicale in entrata del bambino. Test standardizzato che fornisce un punteggio standard per età. Età di riferimento: 3,9-11.6 anni − Brown Bellugi o T.C.G.B. Test che valuta la comprensione grammaticale del bambino e fornisce i punteggi medi e le deviazioni standard sia in riferimento al punteggio totale che ai punteggi parziali riferiti alla comprensione delle sottounità (frasi relative, dative, passive ecc.). Età di riferimento: 3,6-8 anni − Test of Reception of Grammar (TROG). Test che valuta la comprensione grammaticale del bambino. A differenza del precedente il test viene interrotto dopo il fallimento anche di un solo item di 5 blocchi consecutivi. I blocchi sono costituiti di 4 items. Pertanto il punteggio totale fornisce solo una valutazione globale riferita all’età. Età di riferimento: 4,0-12,11 anni − Token Test o test dei gettoni (Gugliotta-Pinton) Il test è costituito di 2 parti: la prima valuta il ruolo delle capacità mnestiche nella comprensione verbale e la seconda la comprensione linguistico-grammaticale.Test standardizzato. Età di riferimento: 4-11 anni − Prove di comprensione linguistica di Rustioni (1994).
  • 6. - Errore. L'origine riferimento non è stata trovata.- 6 Età di riferimento: 4-8 anni Competenze linguistiche in uscita − Naming o test di denominazione di Brizzolara. Il test valuta le capacità del bambino di accedere al lessico denominando figure che rappresentano parole ad alta e a bassa frequenza. Test standardizzato. Età di riferimento: 4,6 - 10 anni. − Prova di completamento grammaticale dell’I.T.P.A. Sottoprova che valuta le capacità del bambino di produrre forme grammaticali in base alle regole morfosintattiche. Test standardizzato. Età di riferimento: 3,7-9,7 anni − Prove per la valutazione fonologica del linguaggio infantile (P.F.L.I.) dr. U. Bortolini. Il test è costituito da 74 figure e 3 storie in successione temporale utilizzate per raccogliere un campione di linguaggio del bambino. Le figure sono costruite in modo tale da elicitare parole che contengono tutti i fonemi della lingua italiana nelle posizioni iniziale, mediana ed in gruppo consonantico. In tal modo il test consente di determinare l’inventario fonetico e di individuare i processi linguistici sistemici e fonotattici del bambino. Età di riferimento: 2-6 anni. − Prova di denominazione di figure di Fanzago La prova consiste nella denominazione di figure per parole isolate che permettono di determinare parzialmente l’inventario fonetico del bambino in età prescolare. − Subtest Vocabolario della WISC-R Età di riferimento: 6-16 anni. − Subtest somiglianze della WISC-R Età di riferimento: 6-16 anni.
  • 7. - Errore. L'origine riferimento non è stata trovata.- 7 Schede di approfondimento Nuove Prove di Lettura MT (Cornoldi C., Colpo G.) - Edizioni O.S. Le prove standardizzate più usate in Italia per valutare l’abilità di lettura sono le prove di Cornoldi e del Gruppo MT. L’abilità di lettura è misurata su tre indicatori: Rapidità; Correttezza; Comprensione. Le prove di rapidità e correttezza sono costituite da brani standardizzati che vanno dalla metà della I elementare fino alle medie inferiori. Ogni anno scolastico è suddiviso in tre parti con tre prove corrispondenti: iniziale, intermedia, finale. Devono essere somministrate individualmente, in una stanza tranquilla e illuminata. La velocità si prende usando il cronometro dall’inizio alla fine del brano. L’esaminatore prende nota degli errori, comprese le ripetizioni e le autocorrezioni o le pause superiori ai 5”. In caso di errori non autocorretti si trascrive la parola sbagliata così come viene letta. Si segna se vangono saltate parola o righe. Successivamente viene fatta un’analisi del tipo di errori commessi. Si conta il n. di errori e si calcola la velocità dividendo il tempo – misurato in secondi – per il n. di sillabe lette (se il bambino ha saltato delle righe bisogna togliere le sillabe non lette dal conteggio). Le prove di comprensione sono costituite da un brano con 10/15 domande a risposta multipla con 4 possibilità di risposta di cui solo una è giusta. Il bambino deve leggere il brano come vuole, a mente o ad alta voce, e poi rispondere alle domande. Se vuole può ritornare sul brano più volte. Alla fine si conta il numero delle risposte giuste. In questo caso, oltre alle tre prove per ogni anno scolastico, recentemente è stata aggiunta una prova approfondita, con lo scopo di mettere meglio in luce quali sono gli aspetti della comprensione che maggiormente mettono in difficoltà il bambino. Una volta ottenuto il punteggio alle tre prove si confronta con la tabella dei punteggi in cui è riportata la media e la deviazione standard. I criteri di valutazione sono 4 per ogni prova: criterio completamente raggiunto, prestazione suff., richiesta di attenzione, intervento immediato.
  • 8. - Errore. L'origine riferimento non è stata trovata.- 8 Fattori predittivi per la diagnosi di dislessia “L’insegnante è nella posizione più adatta per accorgersi di avere di fronte un possibile bambino dislessico” Già dalla scuola dell’infanzia, ci sono dati predittivi che evidenziano bambini con difficoltà fonologiche, problemi di linguaggio e altri aspetti significativi che possono far fare ipotesi di evoluzione in dislessia. All’ingresso della scuola elementare, poi, il bambino ha già un suo patrimonio linguistico e fonologico e l’incontro con la scrittura evidenzia subito eventuali problemi. Bisogna imparare ad osservare ed ascoltare. PERIODO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA intorno ai 4 anni difficoltà di linguaggio: confusione di suoni frasi incomplete sintassi inadeguata inadeguata padronanza fonologica: sostituzione di lettere s/z — r/l — p/b omissione di lettere e parti di parola parole usate in modo inadeguato al contesto parole sostitutive scarsa abilità nell’utilizzo delle parole mancata memorizzazione in varie situazioni di nomi di oggetti conosciuti e sempre usati inadeguatezza nei giochi linguistici, nelle storielle inventate, nei giochi di parole, nel riconoscimento e nella costruzione di rime, nell’isolare il primo suono delle parole o l’ultimo difficoltà a compiere esercizi metafonologici (per esempio: ((Ottobre”: se tolgo “bre”, cosa rimane? Se da ((lana)> tolgo ((la”, cosa rimane?...) difficoltà nella copia da modello e disordine nello spazio del foglio disturbo della memoria a breve termine difficoltà ad imparare filastrocche difficoltà di attenzione manualità fine difficoltosa goffaggine accentuata nel vestirsi, allacciarsi le scarpe, riordinare riconoscimento destra I sinistra inadeguati difficoltà a ripetere sequenze ritmiche e a mantenere il tempo PERIODO DELLA SCUOLA ELEMENTARE, MEDIA E SUPERIORE difficoltà evidente di copia dalla lavagna distanza dal testo e postura particolare per leggere perdita della riga e salto della parola in lettura difficoltà ad utilizzare armoniosamente lo spazio del foglio disgrafia: macroscrittura e/o microscrittura omissione delle lettere maiuscole difficoltà a riconoscere i diversi caratteri tipografici confusione e sostituzione di lettere in particolare con l’uso dello stampato minuscolo lettere e numeri scambiati: 31/13 — p/b — sc/cs... a/e — u/n sostituzione di suoni simili: p/b — d/t — m/n — r/l —s/z difficoltà nei suoni difficili da pronunciare: chi/che —ghi/ghe — gn/gl inadeguata padronanza fonologica generale doppie punteggiatura ignorata o inadeguata difficoltà ad imparare l’ordine alfabetico e ad usare il vocabolario difficoltà ad imparare le tabelline difficoltà a memorizzare le procedure delle operazioni aritmetiche difficoltà ad imparare i termini specifici delle discipline difficoltà a ricordare gli elementi geografici, le epoche storiche, le date degli eventi difficoltà a memorizzare lo spazio geografico ed i nomi nelle carte
  • 9. - Errore. L'origine riferimento non è stata trovata.- 9 difficoltà di attenzione DIFFICOLTA’ NELLA GESTIONE DEL CONCETTO DI TEMPO difficoltà ad organizzare il tempo in anticipo difficoltà a sapere che ore sono all’interno della giornata difficoltà a leggere l’orologio difficoltà a memorizzare i giorni della settimana, i mesi, l’ordine alfabetico difficoltà a sapere quand’è Natale, a ricordare il giorno della propria nascita, quella dei propri familiari, i compleanni Un alunno che presenta molti di questi sintomi potrebbe essere dislessico!