3. Che cosa è l’ADHD ?
""Sindrome da deficitSindrome da deficit
di attenzione e iperattivitàdi attenzione e iperattività““
il 5% della popolazione
pediatrica ne è affetta !
4. Quali sono questi bambini ?
Sono quei bambini che alle feste, sul bus o sul
treno, a scuola o per la strada, si mostrano
continuamente agitati, non riescono a stare
fermi, si dimenano continuamente e i loro
genitori trovano grande difficoltà a contenerli.
Sono quei bambini che le insegnanti non
vorrebbero mai avere: si alzano continuamente,
danno fastidio ai compagni, non riescono a
svolgere i compiti assegnati e finiscono spesso
per cambiare banco, classe e talvolta ... scuola.
5. Come sono questi bambini ?
A causa della loro ridotta capacità di
concentrazione, il loro profitto scolastico è
spesso scarso, e la loro grande impulsività rende
molto problematico il rapporto non solo con i
coetanei, ma anche con gli adulti.
La loro difficoltà viene percepita (e compresa)
dai genitori e dagli insegnanti, ma, spesso, nel
nostro paese, la diagnosi viene completamente
misconosciuta e il problema sottovalutato.
6. Come saranno questi bambini?
Questi bambini non hanno nessuna colpa, tanto
meno i loro genitori, spesso additati, invece,
come incapaci a svolgere bene il proprio ruolo di
educatori. Se il bambino risponde ad una serie di
criteri clinici ben definiti si tratta di una vera e
propria patologia organica e come tale
meritevole di una precisa terapia. Solo così il
bambino cambierà radicalmente il suo modo di
vivere, e tutti (i suoi genitori, i suoi insegnanti e
compagni, ma, soprattutto, il bambino)
potranno finalmente cogliere il senso di una vita
"normale".
7. Il bambino iperattivo
con deficit di attenzione
… Davide ha 8 anni fa la terza elementare ed è un “terremoto”:
basta un non nulla per distrarlo. Il suo comportamento iperattivo e
deconcentrato che manifestava da anni è oggi un problema
concreto, ai limiti dell’handicap. Il suo comportamento è
pressoché ingestibile. In classe è sempre fuori posto, impulsivo, si
atteggia a buffone della classe. Se non è impegnato in lotte e litigi
con i compagni assume il ruolo di “buffone” della classe; è deriso,
evitato, e, spesso, nonostante il suo comportamento clownesco,
mostra disappunto e tristezza….
….Davide apprende con notevole difficoltà nelle aree verbali,
lettura in particolare; ha risultati migliori in matematica, ginnastica,
arte e disegno….
Dalla relazione di un Operatore….Dalla relazione di un Operatore….
8. Il bambino iperattivo
con deficit di attenzione
….Davide ha enormi difficoltà nel completare autonomamente un
compito; si dimentica spesso di quanto aveva programmato di fare
(anche se intendeva farlo). Quando inizia un progetto, gioco o
incarico, quasi mai lo porta a termine. Nonostante Davide sia
appassionato di sport (in cui vorrebbe eccellere) ha scarsa
coordinazione ed è impulsivo e distraibile, al punto da essere un
giocatore poco affidabile e desiderabile. Le insegnanti e i genitori,
preoccupati e frustrati dal fallimento delle misure già messe in atto
(richiamare, sgridare, stimolare…), richiedono un intervento inerente
al comportamento, all’apprendimento e all’umore di Davide.
(continua) Dalla relazione di un Operatore….(continua) Dalla relazione di un Operatore….
9. ADHD e i problemi di condotta
I problemi di condotta (il “bambino
onnipotente”) rappresentano una delle più
frequenti patologie con cui si confronta oggi il
Pediatra di famiglia. Sono condizionati da
complessi fattori psico-sociali ed antropologici
che caratterizzano fortemente la condizione del
bambino e della famiglia moderna.
Molti dei disturbi di condotta evidenti nei
bambini si associano a “iperattività”
(un controllo inadeguato dell’attività motoria).
10. ADHD e i problemi di condotta
I motivi ambientali, però, non spiegano tutti i casi
di disturbo di condotta con iperattività: esiste un
gruppo di soggetti che presentano un disturbo
organico dei meccanismi di controllo
dell’attenzione, che, secondariamente, porta ad un
insufficiente controllo dell’attività motori.
- il “Disturbo da Deficit di Attenzione”
- il “Disturbo di Attenzione con Iperattività”
La condizione clinica che permette di definire
meglio il problema è il Disturbo di Concentrazione
(DC) ( o “Disturbo Dell’Attenzione” ).
11. ADHD: una sindrome ben definita
La proposta di una sindrome così definita si
affaccia in Italia dopo la pubblicazione negli Stati
Uniti - circa venti anni fa - del Manuale
Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM
III), che definiva le caratteristiche cliniche di
questo disordine. Le critiche iniziali, però, in
Italia, come in altri Paesi, furono così marcate,
da impedire la diffusione della conoscenza
organica dell’ADHD
12. ADHD: una sindrome ben definita
Nel ‘78 Feltrinelli pubblicava la traduzione italiana
di un libro di Schrag e Divoky dall’eloquente titolo:
“Il mito del bambino iperattivo”.
Il problema era così sentito che in questi ultimi vent’anni
numerosi progressi scientifici sono stati fatti, soprattutto in
America, sulla comprensione dell’ADHD. Sebbene il problema
sia stato ormai ben identificato e delineato nella letteratura
internazionale e, quindi, diagnosticato e trattato da molti
pediatri e neuropsichiatri, nel nostro paese esso è stato finora
trattato in modo non sufficientemente demarcato (Levi e
Penge 1996) dalla cosiddetta “Sindrome da iperattività”,
termine generico che si riferisce ad una costellazione
sintomatologica ezio-patogenetica
13. Il Progetto “Parents for Parents”
Favorire il contatto, il
dialogo e la coordinazione
tra le varie strutture
sanitarie, scolastiche e
sociali e i loro rispettivi
operatori coinvolti nella
vita quotidiana del bambino
ADHD
14. Il Progetto “Parents for Parents”
Creare una mappatura
di centri e professionisti
esperti nella diagnosi e
nel suo trattamento
multimodale
15. Il Progetto “Parents for Parents”
Collaborare con Enti locali
e Statali, Ministeri, Aziende
Sanitarie Locali, Aziende
Ospedaliere e Universitarie,
Istituti privati, Società
scientifiche, Associazioni
Culturali e Onlus
16. Il Progetto “Parents for Parents”
Difendere i diritti dei
bambini ADHD e delle loro
famiglie per migliorare la loro
qualità di vita e l’accettabilità
sociale del disturbo
17. La situazione italiana
L’ADHD IN ITALIA …
Ignorato e messo in dubbio
Raramente diagnosticato e curato
Sintomi secondari
Adulti con ADHD non trattato
“Viaggi della speranza”
Terapie poco conosciute e a carico dell’assistito
18. le conseguenze….
Denunce penali e civili
Espulsione scuola, sport, parrocchia
Emarginazione scolastica
Bocciature
Separazione dei genitori
19. Maltrattamento fisico e psichico
Isolamento delle famiglie
Disturbi psichici nei fratelli
Consigli e terapie inutili, prolungate e dispendiose
Abbandono/rinvio bambini adottati
le conseguenze….
20. Gravi problemi
adolescenziali
Bassa autostima Disattenzione
Impulsività/
Iperattività
Depressione, ansia
Solitudine e instabilità
nelle relazioni
Precoce e maggior uso
di tabacco
Gravidanze precoci
Abbandono
scolastico
Scarso rendimento
nel lavoro
Incidenti d’auto
Gravidanze precoci
Pochi amici
Problemi con la
giustizia (raro)
Incidenti d’auto
Gravidanze precoci
21. …Descrivere cosa si
prova a vivere con un
bambino ADHD è
inspiegabile: è un
rapporto fatto di odio-
amore, un sentimento
nuovo tutto da
scoprire… Solo chi vive
tutto questo può
capire!
Berkley
22. Ma che cosa ne sanno loro
di cos’è la mia vita, di cos’è
lo stress di un’intera
giornata dietro un bimbo
che corre da una parte
all’altra, che non può
passargli un bambino
accanto senza che lo
schiaffeggi?
Un genitore
di bambino
ADHD
23. Genitore di
bambino
ADHD
La madre di un suo
compagno di classe mi
ha detto che io e mio
marito non sappiamo
fare i genitori e che
non è possibile che mio
figlio quasi tutti i giorni
disturbi sempre il suo
bambino... Vorrei
scappare in un deserto
e gridare...
24. Cosa ha fatto l’AIFA?
Promosso mutuo aiuto e informazione
Istituendo genitori referenti regionali e provinciali
Rispondendo a lettere e telefonate
Promovendo gruppi di genitori di auto/mutuo aiuto
Promovendo corsi di parent-training per i genitori
Promovendo il censimento di “Centri e Risorse”
Promovendo Raduni Nazionali per i genitori referenti
Promovendo un Forum di partecipazione (Agorà)
Pubblicando articoli, libri, materiale audiovisivo
Partecipando a trasmissioni televisive e convegni
Organizzando Seminari e Convegni