1. PROGETTO IN RETE
corso di Formazione docenti
2° Lezione : Ottobre 2012
a cura di : Ersilia Fusi
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1
2. PREMESSA
LE POSSIBILITA’ DI RECUPERARE UNA DISABILITA’
ANCHE QUANDO NASCE DA UNA CONDIZIONE
CONGENITA DIPENDE IN BUONA PARTE DALLA
PRECOCITA’ DELLA
IDENTIFICAZIONE E DELLA
STIMOLAZIONE PRECOCE DEL PROBLEMA (G. Stella)
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3. PRIMA SI COMINCIA AD OPERARE SULLE
DIFFICOLTA’ PIU’ SI INFLUENZA LO
SVILUPPO DELLA FUNZIONE.
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3
5. LA DISLESSIA NON SI PUO’
PREVENIRE
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6. INDICATORI
• PREGRESSO RITARDO FONOLOGICO
• FAMILIARITA’
• MANCATA ATTIVAZIONE DI COMPETENZA
FONOLOGICA - dopo stimolazione
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7. DISTURBO DI LINGUAGGIO
IL DISTURBO DI LINGUAGGIO PERSISTENTE DOPO I
4 ANNI COMPORTA UN RISCHIO ELEVATO DI D.S.A.
NEL 70% CIRCA DEI CASI.
IL DISTURBO DI LINGUAGGIO CHE SCOMPARE PRIMA
DEI 4 ANNI ABBASSA IL RISCHIO AL 40%.
( U. Balottin)
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8. LA PREVENZIONE:
STIMOLAZIONE DEI BAMBINI
NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA CON
ATTIVITA’ DI METALINGUAGGIO .
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9. 1. PREVENZIONE
Alla scuola dell’infanzia
2. IDENTIFICAZIONE
PRECOCE
In 1° classe della
Scuola primaria
Sul disturbo del linguaggio
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10. •LA COSTRUZIONE DELLA LINGUA SCRITTA
•MODELLO EVOLUTIVO DI UTA FRITH
•LE DIFFICOLTA’ NELLA CLASSE PRIMA
•INDIVIDUAZIONE E INTERVENTO PRECOCE
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11. SCUOLA DELL’INFANZIA:
PERCHE’ ?
Concettualizzazione lingua scritta
Continuita’ negli interventi
( Teoria linguistica)
(familiarizzazione)
COSA ?
Stimolazione dei Pre-requisiti : Costruttivi
Esecutivi
Metalinguistica.
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12. I BAMBINI INIZIANO INTORNO AI TRE ANNI A
ELABORARE IPOTESI SULLA SCRITTURA SECONDO
UNA PROGRESSIONE GENETICA CHE RIPRODUCE
ALCUNE TAPPE DELLA STORIA DELLA SCRITTURA.
(E. Ferreiro)
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13. TEORIA LINGUISTICA DEL BAMBINO
E’ L’INSIEME DELLE IDEE SUL LINGUAGGIO CHE IL
BAMBINO SI E’ COSTRUITO ATTRAVERSO ESPERIENZE
SPONTANEE ED OCCASIONI EDUCATIVE PRIMA
DELL’INGRESSO ALLA SCUOLA PRIMARIA.
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15. STIMOLAZIONI
• STIMOLI INDIRETTI
• STIMOLI DIRETTI IN CONTESTI STRUTTURATI
• STIMOLAZIONE METALINGUISTICA
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16. STIMOLI
INDIRETTI
(derivanti dal contesto sociale)
• LE ISTRUZIONI INDIRETTE
• L’USO DEI MODELLI
• L’UNIVERSO DI SEGNI SCRITTI DI
RIFERIMENTO PER IL BAMBINO
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17. STIMOLI DIRETTI
IN CONTESTI STRUTTUTATI
(attraverso la mediazione adulto-bambino)
• LEGGERE LE STORIE AL BAMBINO
• LEGGERE INSIEME
• FILASTROCCHE POESIE
• GIOCARE A SCRIVERE E A LEGGERE
• INVENTARE INSIEME UNA STORIA
• COMPLETARE UN RACCONTO
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18. •Leggere storie al bambino:
non solo si stimola il linguaggio,ma anche la conoscenza
di termini e regole inerenti la lingua scritta.
•Ascoltare le storie:
il bambino deve prestare attenzione al linguaggio come
rappresentazione mentale, indipendente da oggetti fisici
e/o persone.
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19. •Filastrocche e poesie:
stimolano nel bambino l’aspetto fonologico (rime,assonanze) e la memoria a breve termine.
•Giocare a leggere e a scrivere:
queste attivita’aiutano il bambino a formarsi un sistema
di rappresentazioni mentali stabili.
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20. STIMOLAZIONE METALIGUISTICA
• RIFLETTERE, ATTIVARE OPERAZIONI SUL
LINGUAGGIO
• VIENE CONSIGLIATA ALL’ULTIMO ANNO
DELLA SCUOLA MATERNA E ALL’INIZIO
DEL CICLO ELEMENTARE
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21. STIMOLAZIONE METALINGUISTICA
“ SI GIOCA CON LE
PAROLE”
• FILASTROCCHE
• RIME
• GIOCO DELLA PAROLA NASCOSTA
• CATEGORIZZAZIONE
• PAROLE LUNGHE O BREVI
• SEGMENTAZIONE IN SILLABE
• PAROLE CON SILLABE INIZIALI
FINALI COMUNI
• QUANTIFICAZIONE DELLE PAROLE
CONTENUTE IN UNA FRASE
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O
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22. METOFONOLOGIA
CAPACITA’ DI PERCEPIRE E RICONOSCERE PER VIA
UDITIVA I FONEMI CHE COMPONGONO LE PAROLE
DEL LINGUAGGIO PARLATO, OPERANDO ADEGUATE
TRASFORMAZIONI CON GLI STESSI.
(Bartolini 1995)
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23. •In eta’ prescolare i bambini non possiedono ancora le chiavi
Convenzionali di accesso al sistema alfabetico,ma formulano
via via ipotesi concettuali sempre piu’ precise circa il suo
funzionamento.
•Da tali ipotesi creano personalissimi ma logici sistemi di scrittura: ecco nascere quelli che comunemente si definiscono
scarabocchi e le stringhe variamente composte attraverso le
quali essi scrivono i loro nomi e cominciano a comunicare
pensieri e messaggi.
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24. •E’importante nella scuola dell’infanzia creare occasioni di
familiarizzazione con il mondo della scrittura.
•Il progetto non deve prevedere che si anticipi di un anno la
Scuola primaria, ma che si introduca nella scuola della
Infanzia la lingua scritta che il bambino “vede” e che fa
parte della sua esperienza.
•Giocare con il linguaggio è utile come preparazione
alla lingua scritta.( M. Orsolini 1989)
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25. • PER I BAMBINI CHE NON SANNO ANCORA LEGGERE E
SCRIVERE NON E’ FACILE CAPIRE CHE LE PAROLE
HANNO DUE ASPETTI : IL SUONO E IL SIGNIFICATO.
•I BAMBINI IN ETA’ PRESCOLARE SONO ABITUATI AD
UTILIZZARE IL SUONO DELLE PAROLE IN MODO
INCONSAPEVOLE, AUTOMATICO ,COME MEZZO PER ARRIVARE AL SIGNIFICATO.
•IL GROSSO PASSAGGIO COGNITIVO CHE DEVONO
FARE E’ CONCEPIRE IL LINGUAGGIO COME UNA
STRUTTURA COMBINATORIA DI SUONI INDIPENDENTI
DALL’OGGETTO.
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26. CONCEPIRE IL LINGUAGGIO COME UNA STRUTTURA
COMBINATORIA DI SUONI RICHIEDE L’ATTIVAZIONE
DI OPERAZIONI ANALITICHE SULLA STRUTTURA
FONOLOGICA DEL LINGUAGGIO E NEL CONTEMPO
IL DISTACCO DALLA SOLA DIMENSIONE SEMANTICA
FUNZIONALE ALLE ESIGENZE DI COMUNICAZIONE.
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27. La competenza fonologica è la capacità di
analizzare la struttura sonora della parola.I suoni
della parola.
La competenza fonologica si sviluppa con
l’esercizio.
La competenza metalinguistica è la capacità di
riflettere sulla struttura del linguaggio.
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28. LA FACILITA’ CON CUI UN BAMBINO
SVILUPPA LA SENSIBILITA’/ ABILITA’
METAFONOLOGICA E’ INDICE IMPORTANTE E
PREDITTIVO RISPETTO L’APPRENDIMENTO
DELLA SCRITTURA
PER CONTRO UN BAMBINO CHE NON ATTIVA
NESSUNA ATTIVITA’ COGNITIVA SUL
LINGUAGGIO PUO’ ESSERE A RISCHIO PER
L’APPRENDIMENTO DELLA LINGUA SCRITTA
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29. IN ETA’ PRESCOLARE E’ IMPORTANTE
STIMOLARE TUTTI I PREREQUISITI
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31. PREREQUISITI ESECUTIVI
•Sono i prerequisiti che si attengono alla realizzazione del sistema
scritto, non alla sua conoscenza es. segno grafico, coordinazione
occhio-mano orientamento spaziale ecc.
PREREQUISITI COSTRUTTIVI
•E’ il livello di concettualizzazione sulla “lingua” es. che lo
scritto rappresenta la parola e non l’oggetto.
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32. PREREQUISITI COSTRUTTIVI (metalinguistici)
Sono le capacità del bambino di riflettere sulla lingua
Formulare giudizi sull’accettabilità di un enunciato
Consapevolezza di che cosa rappresenta una parola o
una frase
Consapevolezza fonologica
Capacità di denominazione rapida (DAR)
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34. CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA
CAPACITA’ DI IDENTIFICARE I SUONI DI UNA
LINGUA E DI SAPERLI MANIPOLARE
INTENZIONALMENTE
E’ FAVORITA DA UN SISTEMA DI SCRITTURA
ALFABETICO
LA MANIPOLAZIONE DELLA SILLABA PRECEDE
LA SCOLARIZZAZIONE E LA FAVORISCE
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35. E’ IMPORTANTE LAVORARE SULLA
FONOLOGIA DEL LINGUAGGIO IN ETA’
PRESCOLARE E ALL’INIZIO DELLA PRIMA
CLASSE PERCHE’ DOPO IL PROCESSO
SI AUTOMATIZZA ED E’ DIFFICILE
INTERVENIRE.
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36. LA COMPETENZA FONOLOGICA
può essere:
GLOBALE O ANALITICA
SCUOLA DELL’INFANZIA = GLOBALE
( a partire dai 4 anni)
SCUOLA PRIMARIA 1à classe = ANALITICA
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37. • Consapevolezza metafonologica globale:
riconoscimento e produzione di
rime,segmentazione e fusione di sillabe,
riconoscimento di sillaba iniziale in
parole diverse.
• Consapevolezza fonologica analitica:
riconoscimento fonema iniziale,
segmentazione e fusione fonemica, delezione
sillaba e fonema iniziale.
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38. CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA GLOBALE
•Riconoscimento e produzione di rime
•Segmentazione in sillabe di parole
•Fusione sillabica
•Riconoscimento in parole diverse di sillaba iniziale
uguale.
•Elisione di sillaba iniziale
•Riconoscimento suono iniziale di parola
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39. CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA ANALITICA
•Produzione di parole che iniziano con un determinato
fonema.
•Segmentazione o Analisi fonemica (analoga al processo
di scrittura)
•Fusione fonemica (analoga al processo di lettura)
•Elisione di consonante iniziale.
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40. Esempio:
e’ piu’ lunga la
parola
TRENO
O la parola
BICICLETTA ?
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40
44. manipolazione.
•Gioco del marziano : “Se taglio la parola BANANA
BA/NANA cosa resta?
NANA
•Mago EO : Nel cilindro c’e un oggetto che comincia
con……….
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44
45. METAFONOLOGIA GLOBALE ( o superficiale):
E’ un’apprendimento spontaneo.
Avviene intorno ai 4 anni.
4 anni :
fusione di sillabe
4,6
analisi di sillabe
:
(La capacita’ di fusione precede l’analisi)
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46. METAFONOLOGIA ANALITICA:
5/ 5,6 anni
: fusione dei fonemi
5,6/ 6 anni
: analisi dei fonemi.
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47. IL BAMBINO PER PARLARE NON HA BISOGNO
DI CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA
NE HA BISOGNO PER LEGGERE E PER SCRIVERE
IN UN SISTEMA ALFABETICO
PERCHE’
L’ORTOGRAFIA ALFABETICA E’ BASATA SU
STRUTTURE FONEMICHE.
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48. L’APPRENDIMENTO SPONTANEO SI FERMA
ALLA SILLABA.
IL FONEMA E’ LEGATO AL SISTEMA DI
CODIFICA DELLA LINGUA E VA INSEGNATO.
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49. I BAMBINI PRESCOLARI SANNO RICONOSCERE
I FONEMI DOPO L’ADDESTRAMENTO
(Kolinskj,Morais 1986)
E’ UN SEGNALE DI DISTURBO DI APPRENDIMENTO
QUANDO IL BAMBINO SOTTOPOSTO A TRAINING
METAFONOLOGICO NON ATTIVA PROCESSI
DI CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA.
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50. DOPO LA CLASSE 2à
LA METAFONOLOGIA
NON SI PUO’ PIU’ INSEGNARE PERCHE’
IL PROCESSO E’ AUTOMATIZZATO.
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50
52. INTERVENTO METAFONOLOGICO:
QUANDO ?
>
ULTIMO ANNO SCUOLA DELL’INFANZIA
CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA GLOBALE (SILLABA)
> PRIMO ANNO SCUOLA PRIMARIA
CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA ANALITICA ( FONEMA)
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52
53. LA SCRITTURA :
Competenza operativa di tipo VISUO-PERCETTIVA
(ricognizione dei caratteri formali delle lettere)
Competenza PRASSICA
(capacità di riproduzione delle lettere)
Competenza ASSOCIATIVA
(costruzione di legami convenzionali tra segno e suono)
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54. - COMPETENZA VISUO PERCETTIVA
-costanza della forma
-percezione figura-sfondo
-posizione nello spazio
-relazioni spaziali
(Per esempi ved. Allegati)
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55. Allenare la scansione visiva
• Ricerca di simboli (isolati o a gruppi) riga per
riga da sinistra a destra.
• Disegno di forme,simboli ecc,riga per riga
da sinistra a destra.
(ved . Esempi allegati)
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55
56. Acquisizione lettere
• Cercare la lettere o sillabe uguali al target
• Trovare mediatore visivo (s di serpente)
• Riprodurre le lettere con materiali diversi
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57. Allenare la discriminazione visiva
(facilita il riconoscimento delle lettere e l’ analisi ortografica)
•
•
•
•
Confronto tra immagini sempre più astratte
Esercizi di inseguimento visivo
Ricerca di particolari
Isolamento figura-sfondo ecc
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58. COMPETENZA PRASSICA:
o VISUO-MOTORIA
-coordinazione oculo-manuale
-motricita’ fine.
-copiatura.
Il disegno su copia facilita la scrittura perche’
stimola il bambino ad aderire a modelli.
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59. Di questo tipo di attivita’ fanno parte giochi:
-puzzle
-costruzioni
-uso di serrature,luccheti,cerniere,forbici,bottomi ecc.
Attivita’ di coordinazione oculo-motoria:
-incollare
-ritagliare
-ricopiare
-colorare
-disegnare,ecc.
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60. Abilità oculo-manuali
• Labirinti
• Seguire percorsi all’interno di binari lineari,
curvilenei, linee spezzate
• Unire i puntini
• Riprodurre i movimenti delle lettere
• Cornicette
• Tagliare e colorare parti sempre più piccole
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60
63. Competenza Associativa:
Presuppone una competenza UDIDIVO-PERCETTIVA
-Capacità di prestare attenzione ai suoni.
-Capacita’ di discriminare le differenze tra i suoni.
-Capacita’ di memorizzazione dei suoni
-Capacita’ di sequenzialita’ dei suoni.
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65. MEMORIA DI LAVORO
• La MEMORIA DI LAVORO FONOLOGICA è un
sistema che effettua sia processi di
immagazzinamento che di elaborazione delle
informazioni durante l’esecuzione di una
varietà di compiti cognitivi, tra cui la lettura
(Baddley, 1986)
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66. Potenziare la MBT
• Memorizzare sequenze di suoni, lettere e/o
parole aumentando il tempo di ritenzione e la
lunghezza dello stimolo.
• Riprodurre suoni anche musicali.
• Elencare una serie di nomi e chiedere al
bambino (oralmente o indicando su un foglio)
la parola detta per prima, seconda o per ultima.
• Esercizi di segmentazione e fusione.
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67. Potenziare le abilità linguistiche
• Spostare l’attenzione agli aspetti morfologici
del linguaggio .
• Arricchire il patrimonio lessicale.
• Migliorare le abilità morfo-sintattiche
.
• Potenziare le competenze metafonologiche .
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68. Giocare con la morfologia
• Se chi fa il pane si chiama fornaio come si chiama chi
fa o vende il gelato (banca, latte, pane,fiore)
• Completare delle frasi come per il sale c’è la saliera
per l’olio c’è ……. per l’insalata c’è ……
• Se l’ape vive nell’alveare la formica vive ……..
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69. Arricchimento lessicale
•
•
•
•
•
Creare categorie (es. frutti fiori ecc)
Creare categorie per forma , uso, dimensioni
Descrizione di un oggetto
Trovare sinonomi e contrari
Utilizzare i concetti nuovi in diversi contesti
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70. Come intervenire nella
scuola dell’infanzia
• Training Metafonologico
• Attività di lettura (leggere molto ai
bambini)
• Laboratori di scrittura
• Stimolazione dei pre-requisiti
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70
71. ELEMENTI DA OSSERVARE
scuola dell’infanzia
• Difficolta’ di linguaggio ( a quattro anni)
• Inadeguatezza nei giochi metafonologici
• Difficoltà a memorizzare filastrocche
• Inadeguato riconoscimento destra/sinistra
• Difficolta’ nella copia da modello
• Disordine nello spazio foglio
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73. Che cos’è la scrittura?
• Abilità motoria altamente
specializzata
• Codice basato su convenzioni
culturali
• Arte visiva
• Mezzo di comunicazione
• Ausilio alla memoria
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74. LA SCRITTURA DA NOI USATA:” L’ALFABETO”
E’ UN SISTEMA FONETICO BASATO SUL TRASFERIMENTO IN UN SIMBOLISMO GRAFICO DI UN
PARTICOLARE TIPO DI SEGMENTI ACUSTICI
DEL LINGUAGGIO : I FONEMI.
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74
75. COS’ E’ LA SCRITTURA?
E’ UN CODICE CONVENZIONALMENTE
ACCETTATO DAL GRUPPO DI APPARTENENZA
LA SCRITTURA E’ IL CODICE DI 2° LIVELLO
IL PARLATO E’ IL PRIMO CODICE.
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76. L’APPRENDIMENTO DELLA SCRITTURA
ALFABETICA CONSISTE NELL’ACCESSO AD UN
SISTEMA DI CODIFICA DEI SUONI DEL
LINGUAGGIO CHE DI SOLITO AVVIENE (COME SI
RISCONTRA NELLA MAGGIOR PARTE DEI
BAMBINI)
NELL’ARCO DI DUE -TRE MESI
DALL’INIZIO DELLA SCUOLA PRIMARIA.
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76
77. QUESTA
GRANDE CONQUISTA CONCETTUALE HA
RICHIESTO L’ATTIVAZIONE DI
OPERAZIONI
ANALITICHE SUL LINGUAGGIO E, QUINDI, IL
DISTACCO
DALLA DIMENSIONE
SEMANTICA
FUNZIONALE ALLE ESIGENZE DI COMUNICAZIONE.
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77
78. LA SCRITTURA DELLA LINGUA ITALIANA
E’ CONSIDERATA TRASPARENTE PERCHE’
SI SCRIVE COME SI DICE.
E’ DEFINITA:
•CONSISTENTE = 1 SUONO
1 SEGNO
•PREVEDIBILE = se dico “LA” la parola che segue e’
sicuramente di genere femminile..
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78
79. IL PROCESSO DI ACQUISIZIONE DELLA LINGUA
SCRITTA SI ATTUA PER STADI ALL’INTERNO
DI UNA PROGRESSIONE PSICOGENETICA.
U.FRITH ( 1985) RIPRENDE E CONSOLIDA QUESTO
MODELLO EVOLUTIVO
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79
81. Concetti fondamentali del modello evolutivo
-sequenzialità tra i vari stadi;
-dipendenza degli stadi dallo sviluppo cognitivo;
-lettura e scrittura sono concepite in un continuo
rapporto interattivo;
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81
82. Processo di
acquisizione della scrittura
(Uta Frith 1985)
Fase logografica
VOCABOLARIO VISIVO
Fase alfabetica
CONVERSIONE GRAFEMA/FONEMA
Fase ortografica
ASSOCIAZIONE
GRUPPI GRAFEMICI /SUONO SINGOLO
Fase lessicale
SCRITTURA DIRETTA DELLA PAROLA
PROCESSO AUTOMATICO
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82
83. FASI DELLA COSTRUZIONE DELLA
LINGUA SCRITTA
PRIMA FASE
• Presillabica
non convenzionale
(o logogafrica)
non convenzionale
• Sillabica
convenzionale
non convenzionale
• Alfabetica
convenzionale
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83
84. FASI DELLA COSTRUZIONE DELLA
LINGUA SCRITTA
SECONDA FASE:
• ortografica
• lessicale
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84
85. STADIO LOGOGRAFICO o
PRESILLABICO
Fase prealfabetica – prefonetica.
Coincide con l’età prescolare
Non c’è corrispondenza lettera-suono.
Impara a riconoscere un piccolo
insieme di parole basandosi su indici
visivi
E’ come se riconoscesse una figura.
(non conosce le regole ortografiche né
fonologiche delle parole che legge).
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85
86. LIVELLO PRESILLABICO
• IL BAMBINO RIPRODUCE LE
CARATTERISTICHE FISICHE DELL’OGGETTO
• CRITERIO DELLA VARIETA’ INTRAFIGURALE
• CRITERIO DELLA QUANTITA’ MINIMA
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86
87. Esempi di scritture
Scrittura
Preconvenzionale
(la parola sole non è stata
dettata)
•Sono bambini che
scrivono lettere a caso,
non quantificano la
lunghezza della parole, in
alcuni casi non scrivono
nulla.
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87
88. LIVELLO SILLABICO
• IL BAMBINO SCRIVE UN SEGNO PER OGNI
SILLABA
• IL BAMBINO INIZIA A COMPRENDERE LA
CORRISPONDENZA FRA LE PARTI DELLO
SCRITTO E LE PARTI DELL’EMISSIONE
SONORA
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88
89. Esempi di scritture
Scrittura
sillabica
•Ha difficoltà nel
compiere un’analisi
fonemica in scrittura,
analizza solo a livello
sillabico (un suono per
ogni sillaba)
difficoltà di sintesi
sillabica in lettura
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89
91. LIVELLO SILLABICO - ALFABETICO
• IL BAMBINO INTERPRETA ALCUNI SEGNI LETTERA IN MANIERA SILLABICA, ALTRI IN
MANIERA ALFABETICA
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91
92. LIVELLO ALFABETICO
• IL BAMBINO HA COMPRESO CHE AD OGNI
GRAFEMA CORRISPONDE UN SINGOLO
FONEMA
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92
96. ALFABETICO
in questa fase i bambini sono impegnati
a completare
la loro conoscenza
delle regole di trascrizione
i bambini scrivono tutte le sillabe con
almeno due segni
rimangono da risolvere i problemi relativi
alle sillabe che si scrivono con più di due
segni e dei suoni che si scrivono con più di
un segno /sc/; Ersilia Fusi - U.O.N.P.I.A. COMO
/gl/; le sillabe che si scrivono
96
con più di due segni /stra/; /stram/; /sta/
97. STADIO ORTOGRAFICO
E’ in grado di scrivere parole che
contengono i digrammi e trigrammi.
Impara le regolarità della propria
lingua.
Il meccanismo di conversione
grafema/fonema si fa più complesso ed
egli diviene capace di leggere suoni più
complessi rendendo più veloce la
lettura.
Distingue
GIRO / GHIRO
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97
98. STADIO LESSICALE
• Da lettore esperto riconosce parole intere
senza recuperare il fonema associato al
grafema.
• Attinge direttamente dal lessico interno.
• E’ necessario raggiungere questa fase per
scrivere correttamente
LUNA / L’UNA
HANNO / ANNO
D’ORSO / DORSO
( omofone non omografe)
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98
99. Sulla base del modello evolutivo a stadi
Uta Frith ipotizza che il bambino
dislessico presenta difficoltà ad accedere
alla fase alfabetica della scrittura come
conseguenza di disturbi nel sistema
fonologico
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99
100. DEFICIT DELLA PROCESSAZIONE FONOLOGICA
Secondo questa teoria i dislessici hanno uno
specifico problema nella:
RAPPRESENTAZIONE
IMMAGAZZINAMENTO
RECUPERO dei suoni del linguaggio
Questo impedisce o rallenta l’apprendimento
delle corrispondenze fonema/ grafema in un
sistema alfabetico.
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100
101. DISTURBO FONOLOGICO e DSA
I bambini dislessici presentano un deficit:
Nella capacità di operare sulle parole per
SCOMPORLE NEI LORO SEGMENTI BASILARI:
I FONEMI.
Nella consapevolezza che LE LETTERE DI UNA
PAROLA SCRITTA RAPPRESENTANO QUESTI
SUONI.
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101
103. AD OGNI TAPPA EVOLUTIVA SI ASSOCIANO
TRE TIPI DI ORTOGRAFIA:
1. L’ORTOGRAFIA DI TIPO FONOLOGICO
(1° fase di apprendimento)
2. L’ORTOGRAFIA DELLE REGOLE
(2° fase di apprendimento)
3. L’ORTOGRAFIA FONETICA
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103
104. 1. ORTOGRAFIA FONOLOGICA.
-E’ IL RAPPORTO TRA FONEMI E GRAFEMI:
1 fonema =1 grafema
1 fonema= + grafemi
-E’ L’ORTOGRAFIA DELLE PAROLE:
- si lavora con le parole singole
- si scrive quello che si sente
-si lavora con le sillabe
-si lavora in piccolo gruppo di bambini
-QUESTO INTERVENTO RICHIEDE la “VOCE”
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104
105. ERRORI FONOLOGICI:
SONO TUTTI GLI ERRORI IN CUI NON E’ RISPETTATO
IL RAPPORTO TRA FONEMI E GRAFEMI.
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105
106. 2. L’ORTOGRAFIA DELLE REGOLE (non-fonologica)
-CI SONO DELLE REGOLE DA METTERE IN ATTO
-HA A CHE FARE CON IL COMPARTO COGNITIVO
-E’ L’ORTOGRAFIA DELLE FRASI
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106
107. ERRORI NON-FONOLOGICI:
SONO GLI ERRORI NELLA RAPPRESENTAZIONE
ORTOGRAFICA (VISIVA) DELLE PAROLE, SENZA
ERRORI NEL RAPPORTO TRA FONEMI E GRAFEMI
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107
108. 3 . ORTOGRAFIA FONETICA
-E’ CORRISPONDENTE ALL’ALLUNGAMENTO
DEL SUONO
-E’ CORRISPONDENTE AD ACCENTUAZIONI
DELLA VOCE.
-SI TRASFERISCE L’ATTENZIONE DEL BAMBINO
al COME SI DICE NON AL COSA SI DICE.
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108
109. ERRORI FONETICI:
-DOPPIE E ACCENTI
-SONO DIPENDENTI SIA DA UNA SCORRETTA
ANALISI UDITIVA DELLE DIFFERENZE FONETICHE
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109
110. GLI ERRORI FONOLOGICI SONO I PIU’ IMPORTANTI
E VANNO CORRETTI PER PRIMI.
IN QUESTA CLASSIFICAZIONE LA FONOLOGIA VIENE
MANTENUTA TUTTA INSIEME ( quella a struttura semplice :
un suono/un segno e quella complessa un suono/più segni).
L’ORTOGRAFIA FONOLOGICA E’ PREROGATIVA DELLA
CLASSE PRIMA E PORTA IL BAMBINO AL CONSOLIDAMENTO
DELLA FASE ALFABETICA.
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110
112. COSA FARE IN PRIMA
ELEMENTARE
•
CONOSCERE LA TAPPA EVOLUTIVA DEL
BAMBINO RISPETTO ALLA SCRITTURA
•
PROPORRE ATTIVITA’ metaFONOLOGICHE
•
MONITORARE L’EVOLUZIONE
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112
113. PARAMETRI DI VALUTAZIONE
DELLA SCRITTURA
PRE-CONVENZIONALE
•
PARAMETRO COSTRUTTIVO
CONVENZIONALE
•
PARAMETRO ESECUTIVO
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113
114. PARAMETRO COSTRUTTIVO
• Sono gli aspetti “invisibili” della scrittura, relativi
alle operazioni cognitive e linguistiche per tradurre
le rappresentazioni mentali ed orali nel sistema
simbolico scritto
• Tipo di segno usato
• quantità dei segni usati
• valore sonoro convenzionale
• variabilità
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114
115. I parametri COSTRUTTIVI possono essere .
• Pre-convenzionali (i segni non corrispondono
ai suoni della parola dettata)
• Convenzionali (i grafemi corrispondono ai suoni)
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115
116. PARAMETRO ESECUTIVO
Si riferisce agli aspetti di realizzazione della scrittura:
•
•
•
•
•
direzionalità del segmento scritto
caratteristiche del segno grafico
orientamento spaziale del segno grafico
tipo di carattere usato
occupazione dello spazio sul foglio
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116
117. L’ATTO DI SCRITTURA
PER SCRIVERE CORRETTAMENTE UNA PAROLA
OCCORRE:
CONOSCERE LE LETTERE DELL’ALFABETO
SAPERLE COLLOCARE NELLO SPAZIO FOGLIO
EFFETTUARE LA CORRISPONDENZA
SUONO/SEGNO
ESEGUIRE UNA CORRETTA ANALISI DI TUTTI
I SUONI
RISPETTARE L’ESATTA SEQUENZA DEI SUONI
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117
118. PROCESSO DI APPRENDIMENTO DELLA
SCRITTURA nella 1a classe della scuola primaria
PRIMA FASE
( 1° Passaggio cognitivo)
•
La parola scritta è la rappresentazione della
parola verbale e non la diretta rappresentazione
dell’oggetto
SECONDA FASE
( 2° Passaggio cognitivo)
•
Per scrivere una parola correttamente è
necessario analizzarla nella sua struttura
fonetica.
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118
119. PROCESSO DI APPRENDIMENTO DELLA
SCRITTURA
PRIMA FASE
( 1° Passaggio cognitivo)
•
La parola scritta è la rappresentazione della
parola verbale e non la diretta rappresentazione
dell’oggetto
PRIMO OBIETTIVO
•
COMPETENZA FONOGRAFICA
(corrispondenza suono/segno)
Ersilia Fusi - U.O.N.P.I.A. COMO
119
120. PROCESSO DI APPRENDIMENTO DELLA
SCRITTURA
SECONDA FASE
( 2° Passaggio cognitivo)
•
Per scrivere una parola correttamente è
necessario analizzarla nella sua struttura
fonetica.
SECONDO OBIETTIVO
•
COMPETENZA DELLA STRUTTURA
FONOLOGIA DELLA PAROLA
(capacità di analizzare separatamente tutti i
suoni all’interno della parola)
Ersilia Fusi - U.O.N.P.I.A. COMO
120
121. DEFINIZIONE DEGLI INTERVENTI
1° OBIETTIVO
•
COMPETENZA FONOGRAFICA
(corrispondenza suono / segno)
2° OBIETTIVO
•
COMPETENZA DELLA STRUTTURA
FONOLOGICA DELLA PAROLA
( capacità di analizzare separatamente tutti
i suoni all’interno della parola)
Ersilia Fusi - U.O.N.P.I.A. COMO
121
122. NELLA PRIMA FASE L’OBIETTIVO E’ : LA
CORRISPONDENZA SUONO>SEGNO.
• L’INTERVENTO DEVE ESSERE PRECOCE
E INDIRIZZATO A TUTTI I BAMBINI CON
DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO.
•DEVE CONDURRE IL BAMBINO ALLA
COMPETENZA METAFONOLOGICA.
•E’ IMPORTANTE L’ACCURATEZZA.
•IN 1° ELEMENTARE C’E’ UN PRIMATO DELLA
SCRITTURA SULLA LETTURA.
Ersilia Fusi - U.O.N.P.I.A. COMO
122
123. INIZIALMENTE METODO ANALITICO
(1 suono 1
segno)
POI DEVE DIVENTARE SUBITO SILLABICO
PERCHE’ L’INFORMAZIONE ORTOGRAFICA
E’ CONTENUTA NELLA SILLABA E NON
NEL SINGOLO FONEMA.
IL DETTATO DI PAROLE ( e successivamente l’autodettato)
DEVE PORTARE ALLA INDIVIDUAZIONE SICURA
DELLA DIVISIONE SILLABICA COME COMPONENTE
MINIMA SIGNIFICATIVA E ALLA AUTOMATIZZAZIONE
DELLA CORRISPONDENZA TRA IL SUONO E IL O I
SEGNI CHE LO COMPONGONO. COMO
Ersilia Fusi - U.O.N.P.I.A.
123
124. AIUTARE IL BAMBINO A “SENTIRE” LE
SILLABE NELLE PAROLE E A RIPRODURRE
I SUONI DELLE SILLABE ; SOLO QUANDO
QUESTO LIVELLO E’ CONQUISTATO SI PUO’
PROCEDERE OLTRE.
Ersilia Fusi - U.O.N.P.I.A. COMO
124
125. DOPO UNA PRIMA FASE IN CUI IL BAMBINO
DEVE FARE CORRISPONDERE AD UN SUONO
UN SEGNO (1 a 1) fase fonematica
SI DEVE PASSARE ALLA SILLABA
PER AIUTARE IL BAMBINO A CAPIRE
CHE AD UN SUONO POSSONO CORRISPONDERE
PIU’ SEGNI ( 1 a + segni )
LE PAROLE VANNO DIVISE IN SILLABE E POI
CI SI AUTODETTA IN FONEMI:
Ersilia Fusi - U.O.N.P.I.A. COMO
125
126. LABORATORIO DELLE PAROLE
1. PAROLE BISILLABE PIANE : CVCV casa
2. PAROLE TRISILLABE PIANE : CVCVCV banana
3. PAROLE BISILLABE COMPLESSE : CVC-CV
porta
4. PAROLE TRISILLABE COMPLESSE: CCV-CV-CV fragola
5. PAROLE QUADRISILLABE CON LE STESSE
CARATTERISTICHE.
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126
128. Quali le cause degli errori di
scrittura?
•Difficoltà ad effettuare una adeguata segmentazione o analisi
fonologica.
•Difficoltà a mantenere in memoria la sequenza fonologica per
poterla tradurre graficamente in modo corretto.
•Difficoltà nel sistema di conversione fonema/grafema
•Povertà lessicale
la conoscenza delle etichette lessicali
permette di non sovraccaricare la
memoria fonologica
•Difficoltà nella memorizzazione e nell’applicazione delle regole
ortografiche.
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128
129. LE DIFFICOLTA’ IN PRIMA ELEMENTARE
• Difficoltà nell’apprendere la
corrispondenza tra lettere e suoni
• Difficoltà di riconoscere nelle parole le
unità sub-lessicali
• Difficoltà di tipo grafo-motorio
Ersilia Fusi - U.O.N.P.I.A. COMO
129
130. Difficoltà nell’apprendere la corrispondenza
tra lettere e suoni
•
Non vi è ancora apprendimento stabile
della corrispondenza suono/segno e quindi
permane una difficoltà nello scrivere
correttamente anche le singole lettere.
Ersilia Fusi - U.O.N.P.I.A. COMO
130
131. Difficoltà di riconoscere nelle parole
le unità sub-lessicali
• Adeguata competenza fonografica
• Difficoltà ad identificare ed isolare i suoni
all’interno della parola.
Ersilia Fusi - U.O.N.P.I.A. COMO
131
132. Difficoltà di tipo grafo-motorio
•Le difficoltà riguardano il tratto, il segno grafico
e sono di tipo esecutivo
• Questo tipo di difficoltà non interferisce
né con i processi di analisi alfabetica né
con l’applicazione delle regole e della
fase ortografica.
Ersilia Fusi - U.O.N.P.I.A. COMO
132
133. COSA FARE IN PRIMA
ELEMENTARE
•
STABILITA’ DEGLI STIMOLI
•
STIMOLI ADEGUATI (attività metafonologica e
fonografica)
•
FREQUENZA DEGLI STIMOLI
•
INDIVIDUALIZZAZIONE DEGLI STIMOLI
•
USO DI UN SOLO ALLOGRAFO ( STAMPATO
•
USO DEL METODO FONICO SILLABICO
Ersilia Fusi - U.O.N.P.I.A. COMO
MAIUSCOLO)
133
134. IL METODO FONICO-SILLABICO E’ IMPORTANTE
PERCHE’ L’ELEVATISSIMO GRADO DI
CONSISTENZA DEL NOSTRO CODICE ALFABETICO
CONSENTE UNA RIPRODUZIONE DEGLI ASPETTI
FONETICI-FONOLOGICI MOLTO EFFICIENTE E
AFFIDABILE.
IL RISCHIO DEL METODO GLOBALE E’ QUELLO
DI NON ATTIVARE ABBASTANZA LE OPERAZIONI
DI ANALISI DELLA STRUTTURA FONOLOGICA
DEL LINGUAGGIO.
Ersilia Fusi - U.O.N.P.I.A. COMO
134
135. SCUOLA PRIMARIA:COSA FARE
NEL PRIMO PERIODO FARE MOLTO LAVORO
FONOLOGICO
LETTURA AD ALTA VOCE DA PARTE
DELL’INSEGNANTE
UTILIZZARE LO STAMPATO MAIUSCOLO
EVITARE DI PRESENTARE PIÙ CARATTERI
CONTEMPORANEAMENTE
PROCEDERE GRADUALMENTE CON LA SCRITTURA
FAR MANIPOLARE LE LETTERE IN MODO
MULTIMODALE
PASSARE ALLO STAMPATO MINUSCOLO SOLO DOPO CHE
SONO STATI APPRESI TUTTI I SUONI
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135
136. SOFFERMARSI MAGGIORMENTE SUI SUONI PIÙ
DIFFICILI
PASSARE AL CORSIVO SENZA FRETTA
allenamento)
(quaderno
FORNIRE INDICAZIONI PRECISE PER LA SCRITTURA
DELLE LETTERE
PERMETTERE AI RAGAZZI DI UTILIZZARE IL
CARATTERE CON CUI SI SENTONO PIÙ A LORO AGIO
SCRIVERE IN STAMPATO ALLA LAVAGNA FINO A
QUANDO C’È IL BISOGNO
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136
137. OBIETTIVI
DELL’INTERVENTO
• strutturare progetti di intervento adeguati e
tempestivi organizzati all’interno della scuola.
• attuare attivita’ di recupero finalizzate alle
singole difficoltà e monitorare l’evoluzione.
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137
149. BIBLIOGRAFIA
1-
ALLETTERANDO :
40 schede gioco di metalinguaggio per la gestione
e la manipolazione delle parole.
( L.Poli) : Nicola Milano Editore
2-
GIOCARE CON LE PAROLE :
Training fonologico per parlare meglio e prepararsi a scrivere. Ed. Erickson.
3-
La COSTRUZIONE DELLA LINGUA SCRITTA
nel bambino.
(Ferreiro.E.,Teberosky A.) ed.Giunti Barbera
Ersilia Fusi - U.O.N.P.I.A. COMO
149
150. BIBLIOGRAFIA
4- UN GIOCO DI P.A.R.O.L.E
Sviluppo delle competenze metafonologiche di base
(Judica, Cucciaroni,etc. ) ed. Erickson.
5-Edizioni Erickson:
- Giocare con le parole
-Vocali,vocali,vocali
-Giochiamo vol.1 vol.3
6.Produzione del testo scritto –vol.1
ed.Erickson
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150