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L’approccio Ferreiro-Teberosky

Collegio Docenti del 24/09/2012
IL NOSTRO POF

4. LE SCELTE EDUCATIVE
4.1 Il quadro culturale
(…) Il Collegio ha definito i riferimenti teorici della propria
azione educativa attraverso la rielaborazione dei contributi
offerti dalla teoria della complessità della conoscenza, dalla
pedagogia, dalla psicologia, dalle neuroscienze, dalle scienze
cognitive e dagli studi sui disturbi specifici e a-specifici
dell'apprendimento.
Pagina 7
IL NOSTRO POF
(…)

Le “Linee guida” dei processi di insegnamentoapprendimento che caratterizzano attualmente il nostro
Circolo e la loro costante revisione sono l'espressione di
questo impegno collegiale continuo nel tempo.
Il Collegio nella propria impostazione metodologico-didattica
è impegnato a fare riferimento a tali curricoli e ai relativi
materiali operativi che i gruppi di lavoro ad hoc hanno in
parte già prodotto.
Sullo sfondo di tali sintesi teoriche e operative è comunque
sempre presente la consapevolezza che la professione docente
Pagina 7
si muove all’interno di uno scenario “complesso”.
IL NOSTRO POF

4.2 Gli orientamenti educativi
Tutte le persone che operano nel nostro Circolo sono
impegnate ad agire affinché ogni alunno:
sia valorizzato per i saperi, i linguaggi, le competenze
con i quali entra all‟interno della scuola
sia protagonista del proprio processo di sviluppo e di
apprendimento
impari ad amare la scuola
conquisti il piacere della lettura e della scrittura
maturi la curiosità, l‟interesse e il gusto per la ricerca
culturale
Pagina 8
IL NOSTRO POF
(…)
4.2 Gli orientamenti educativi
Tutte le persone che operano nel nostro Circolo sono
impegnate ad agire affinché ogni alunno:
sia valorizzato per i saperi, i linguaggi, le competenze
con i quali entra all‟interno della scuola
sia protagonista del proprio processo di sviluppo e di
apprendimento
impari ad amare la scuola
conquisti il piacere della lettura e della scrittura
maturi la curiosità, l‟interesse e il gusto per la ricerca
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culturale
IL NOSTRO POF
(…)
4.2 Gli orientamenti educativi
Tutte le persone che operano nel nostro Circolo sono
impegnate ad agire affinché ogni alunno:
sia valorizzato per i saperi, i linguaggi, le competenze
con i quali entra all‟interno della scuola
sia protagonista del proprio processo di sviluppo e di
apprendimento
impari ad amare la scuola
conquisti il piacere della lettura e della scrittura
maturi la curiosità, l‟interesse e il gusto per la ricerca
culturale
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IL NOSTRO POF
(…)
6.I PERCORSI DEGLI ALUNNI CON CITTADINANZA
NON ITALIANA
1. Alunni italofoni e non italofoni
All’interno del quadro culturale precedentemente illustrato,
occorre esplicitare i percorsi di insegnamento-apprendimento
che si realizzano per tutti gli alunni italofoni: in campo
linguistico il processo di apprendimento della letto-scrittura fa
riferimento agli orientamenti teorici degli studi di Emilia
Ferreiro e Ana Teberosky, collaboratrici di Jean Piaget.
Pagina 30
IL NOSTRO POF

(…)
. Secondo questa impostazione, i bambini vengono accolti a
scuola con tutte le loro ipotesi e competenze sulla lingua
scritta. Attraverso stimoli linguistici, esperienze pratiche della
vita scolastica quotidiana, tentativi di scrittura, confronti tra
modelli di adulti e bambini, si arriva all’acquisizione del
codice linguistico convenzionale.
Pagina 15
IL NOSTRO POF

9. LA CONTINUITÀ
Le nostre scuole sono attente a proporre offerte educative che
rispondano, nella loro specificità, alle diverse fasi dello
sviluppo cognitivo.
A questo fine è preziosa la formazione comune che vede
impegnati gli insegnanti della scuola dell’infanzia e della
scuola elementare: in questo modo è possibile condividere i
saperi sul bambino, sui processi di apprendimentoinsegnamento e rafforzare l’attenzione sui processi cognitivi e
sociali che caratterizzano la sua crescita.
Pagina 15
IL NOSTRO POF

Ne sono un esempio i percorsi formativi sulle ipotesi di lettoscrittura (Emilia Ferreiro e Ana Teberoski) e di educazione
scientifica (Maria Arcà e Paolo Guidoni): queste sono le
radici che legano la nostra opera “educativa” quotidiana.

Pagina 30
L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY

La lettoscrittura "L'apprendimento della lettura e della

scrittura non può ridursi ad un insieme di tecniche percettivomotorie né alla volontà o alla motivazione, ma si rifà ad
un'acquisizione concettuale. La natura dell'acquisizione che

rende il lettore principiante per la prima volta partecipe del
mondo culturale della scrittura è stata a lungo trattata
nell'ambito di ipotesi molto generali.
L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY

Per interpretare in modo convenzionale i testi scritti - come
fanno gli adulti alfabetizzati - pare essere essenziale accedere
alla comprensione delle regole di rappresentazione del
sistema alfabetico che permettono di produrre un testo

scritto. E questa attività si lega alla scuola ed al processo di
alfabetizzazione.“
dalla prefazione di H. Sinclair al testo di E. Ferreiro e A. Teberosky , La
costruzione della lingua scritta nel bambino
( Ed. Giunti , 1979 )
L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY

Le ricerche della Ferreiro e della Teberosky interpretano le
teorie personali dei bambini sulla lingua scritta come un

processo che si attua per tappe evolutive - al di là delle
ipotesi che esistano due tipi di apprendimento, uno
"spontaneo" acquisito tramite le interazioni sociali ed i

contesti di esperienza, ed uno "convenzionale" di carattere
scolastico.
L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY
La lettoscrittura: conflitto cognitivo come valore per

l‟evoluzione.
E' stato dimostrato che lo sviluppo avviene attraverso la
soluzione

di

molti

problemi

cognitivi

che

mettono

progressivamente in crisi le ipotesi già costruite. Il percorso
cognitivo di un bambino in età prescolare è costituito da una
continua revisione dei modi di concettualizzare la lingua ed
ogni cambiamento è preceduto da un conflitto cognitivo da
superare.
L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY

Per questo motivo una stessa informazione può essere
assimilata o ignorata in un determinato momento dello
sviluppo, ma può diventare fonte di conflitto in un altro

momento. Il risultato dipende dal tipo di sistema concettuale
in base al quale egli analizza l'informazione.
L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY

La lettoscrittura: conoscenze pregresse

Già precedente all'ingresso nella scuola ed all'insegnamento
sistematico il bambino è esposto ad una massiccia
stimolazione sulla corrispondenza suono- segno, finalizzata a
fissare le regole associative di trasposizione.
L'insegnamento, nel momento in cui si propone di trasmettere
al bambino gli strumenti tecnici per realizzare la lettura e la
scrittura, deve tener conto delle conoscenze pregresse e delle
singole strategie di apprendimento da lui attivate
spontaneamente.
L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY
La lettoscrittura: stabilizzare
Occorre stabilizzare un'ipotesi costruttiva che guidi il
bambino nella produzione autonoma di significato e nella
compiuta realizzazione della corrispondenza tra suono e

segno, verificando quando le condizioni di dipendenza dallo
stimolo sono ancora essenziali e quando si può parlare di
attività spontanea anche indipendentemente da tali stimoli.
L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY
La lettoscrittura: i pre-requisti
• Quali sono le conoscenze preliminari ( prerequisiti ) che il
bambino deve possedere per accedere al linguaggio scritto?

• Cosa e quando insegnare al bambino considerando le sue
conoscenze

precedenti

ed

il

suo

ruolo

attivo

nell'apprendimento?

I prerequisiti alle abilità di lettoscrittura sono parte di
complessi processi cognitivi.
L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY

La lettoscrittura: cosa e quando insegnare
Per quanto riguarda la concettualizzazione della lingua scritta
i risultati di diverse ricerche permettono di stabilire una
progressione regolare nelle soluzioni che i bambini adottano
per scoprire la natura della scrittura. L'ordine di progressione

dei comportamenti non implica tuttavia un ritmo determinato.
In questo, come in altri campi dello sviluppo cognitivo, si
riscontrano grandi differenze individuali.
L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY

La lettoscrittura: le tappe evolutive

L'attenzione è rivolta soprattutto alle tappe evolutive del
processo

di

appropriazione

del

sistema

culturale

e

convenzionale del linguaggio scritto. In particolare due aree
di studi si sono occupate delle conoscenze sviluppate dal
bambino prescolare: una riguarda la concettualizzazione della
lingua scritta, l'altra la dimensione metalinguistica, ovvero la
consapevolezza posseduta sulla lingua.
L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY

La lettoscrittura: le fasi
Le fasi cruciali del processo di alfabetizzazione sono quelle
che precedono la scoperta del codice alfabetico cioè della

corrispondenza convenzionale tra gli aspetti sonori del parlato
e i segni grafici dello scritto.
L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY

FASE PRE-SILLABICA
Progressiva differenziazione della scrittura dal disegno
Nessuna ricerca di corrispondenza segni-suoni
Scrittura soggettiva
Regole della “QUANTITA‟ MINIMA” e della “VARIETA‟ DEI
SEGNI”
Parola scritta usata come DISEGNO
L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY

FASE SILLABICA
corrispondenza suono (sillaba) –segno (lettera)
“stadio sillabico non convenzionale”
“stadio sillabico convenzionale”
L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY

FASE SILLABICO-ALFABETICA
Progressivo passaggio dall‟ipotesi sillabica a quella
alfabetica

Coccinella
Corrispondenza tra fonema a grafema.

(conflitto tra l’ipotesi sillabica e l’esigenza della quantità minima di
grafismi abbandono dell’ipotesi sillabica)
L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY

FASE ALFABETICA
Sistematica e convenzionale corrispondenza
tra fonema e grafema
L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY

«La vita di un bambino è un foglio di carta
su cui ogni passante lascia un segno»
Antico proverbio cinese
L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY

… Il segno lasciato dalla scuola avviene
attraverso la predisposizione di contesti

per emozionare cognitivamente.
L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY

Riflettere sulla
lingua scritta

CHE COSA ?
L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY

Giochi fonologici per la discriminazione dei suoni;
Scansione del ritmo in riferimento alla lunghezza dei nomi;
Giochi di discriminazione e analisi del suono del nome;
Giochi con oggetti e nomi riferiti ad oggetti;

Trasformazione delle parole in belle, cattive, grandi…;
Giochi con le rime;
Invenzione di poesie.
L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY

Narrazione libera di storie;
Narrazione «creativa» : le storie matte;
Drammatizzazione (interpretazione dei punti di vista);
Ascolto e riesposizione di storie;

Ricerca di elementi comuni (strutturali, connettivi, causali);
Realizzazione di libri
L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY
Scritture spontanee;
Attività volte a promuovere curiosità ed interesse verso il mondo
dei simboli;
Conversazioni per sollecitare la scoperta e l’uso delle funzioni
della lingua scritta;
Utilizzare etichette con immagine –simbolo-parola

Contrassegnare oggetti con i loro nomi;
Cartellone delle regole;
Menù;

. /..
L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY
. /..
Scrittura titoli e slogan associati a immagini;

Tombole, giochi;
Lettura come anticipazione di significato;
Scritture collettive;

Giocare al maestro scrivano»;
ecc.
L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY

Si impara attraverso la costruzione da parte dei soggetti di ipotesi
interpretative della realtà.
Proporre situazioni di apprendimento significative e aperte, in

modo da consentire ai soggetti di mettere in atto e confrontare le
proprie conoscenze pregresse per arrivare progressivamente ad
una conoscenza socialmente condivisa.
Lilia Teruggi, Percorsi di lingua scritta, ed. Junior, 2007.
L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY

L’insegnante ha un nuovo ruolo, quello di « predisporre situazioni
autentiche e significative di insegnamento/ apprendimento, che
partano dalle conoscenze ed esperienze pregresse dei discenti,
fornendo loro i materiali e gli strumenti culturali e tecnicodisciplinari necessari e promuovendo l’interscambio e il confronto
dei punti di vista, esperienze e attività di diversa natura, con
l’obiettivo di portare gli alunni ad un livello superiore di conoscenze
e competenze».
Lilia Teruggi, op.cit.,
L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY

• Valorizzare le conoscenze possedute dai bambini;
• Essere per loro una guida rassicurante («Ce la puoi fare…» ,

«Vai avanti!», «Provaci!»;
• Offrire atteggiamenti di «ascolto»;
• Incrementare autostima e fiducia;

• Rendere il bambino consapevole;
• Essere un insegnante meno protagonista e più facilitatore.
L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY
Per allestire un contesto adeguato è necessario:

• Predisporre un ambiente ricco di stimoli e situazioni di
apprendimento emotivamente forti;
• Accettare l‟errore (tappa provvisoria verso la convenzionalità) e

qualsiasi scrittura spontanea;
• Stimolare il confronto fra pari (favorire il conflitto sociocognitivo);

• Offrire molteplici possibilità di sperimentare le proprie
ipotesi.
L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY

L’approccio

Ferreiro-Teberosky

è

un

modello,

non

un

metodo, quindi l‟attenzione è sui processi e sulla qualità delle

interazioni, perché la lettura e la scrittura sono maggiormente
connesse allo sviluppo cognitivo che non a quello neuro-motorio.
L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY

BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA (essenziali)
TESTI GENERALI
Reffieuna
Antonella
,
l’apprendimento, Erickson, Trento, 2012.

Come

Stella
Giacomo,
Mondadori, Milano, 2000.

cognitivo,

Sviluppo

Zamponi Ersilia, Draghi locopei, Einaudi, Torino, 1986

funziona

Bruno
L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY
LETTOSCRITTURA
Ferreiro Emilia, Teberosky Ana, La costruzione della lingua scritta
nel bambino, Giunti, Firenze, 1985. (su file)
Ferreiro Emilia, Alfabetizzazione. Teoria e pratica. Raffaello Cortina
Editore, Milano 2003.
Scalisi T.G., Pelagaggi D., Fanini S., Apprendere la lingua scritta: le
abilità di base, Carocci, Roma, 2003
Pascucci Marina, Come scrivono i bambini, Carocci, Roma, 2005.
./..
L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY
./..

Stella Giacomo, Biancardi Andrea, Le difficoltà di lettura e scrittura,
Omega Edizioni, 1994.
AA.VV., La dislessia raccontata agli insegnanti 2, Prima
elementare: prove d’ingresso e proposte di lavoro, (a cura
dell’Associazione, Italiana Dislessia, LibriLiberi, Firenze, 2003.
Malfermoni Bepi, Educare alla parola. Scritti sull’educazione
linguistica, Bergamo, 2002.
Pieri Maria Pia , Pozzo Graziella, Educare alla lettura, pratiche in
L1e L2/LS, Carocci, Roma, 2008.
L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY

RELAZIONE EDUCATIVA e GRUPPO- CLASSE
Gordon Thomas , Insegnanti efficaci, Giunti, Firenze- Milano, 1991
Gordon Thomas, Né con le buone. Né con le cattive, Ed. Meridiana,
Bari, 2001.
Marinangeli Luciana, Parlare con Pinocchio, Bompiani, Milano,
1996.
Francescato D., Putton A. Cudini, S., Star bene insieme a scuola.
Strategie per un’educazione socio-affettiva dalla materna alla media
inferiore, Carocci, Roma 2001.
L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY
„DISCUTENDO S‟IMPARA‟
Pontecorvo Clotilde ( a cura di), DAP Discorso e apprendimento.
Progetto Interuniversitario COFIN, Edizioni Infantiae.Org, 2005.(su
file).
Pontecorvo Clotilde, Ajello A.M., Zucchermaglio C., Discutendo
s’impara, Carocci, Roma, 2004.
Vallario Dora, Il cerchio per parlare le parole. La conoscenza come
conquista. Un’insegnante di scuola dell’infanzia racconta, Edizioni
Junior, Bergamo, 2009.
L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY
.

MATERIALI DIDATTICI
http://www.itisff.it/z_main/formazione/didattica_efficace.html
Lo Duca Maria G. , Esperimenti grammaticali, Carocci, Roma,
2004.
Calliari Paola, Degasperi Mara (a cura di), I bambini insegnano la
grammatica, IPRASE Trentino, Trento 2004 (su file)
Zamponi Ersilia, Draghi locopei, Einaudi, Torino, 1986
L’approccio Ferreiro-TeberoskY
.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE…

.
a cura di M.M. Magnetti

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1.ferreiro teberosky

  • 2. IL NOSTRO POF 4. LE SCELTE EDUCATIVE 4.1 Il quadro culturale (…) Il Collegio ha definito i riferimenti teorici della propria azione educativa attraverso la rielaborazione dei contributi offerti dalla teoria della complessità della conoscenza, dalla pedagogia, dalla psicologia, dalle neuroscienze, dalle scienze cognitive e dagli studi sui disturbi specifici e a-specifici dell'apprendimento. Pagina 7
  • 3. IL NOSTRO POF (…) Le “Linee guida” dei processi di insegnamentoapprendimento che caratterizzano attualmente il nostro Circolo e la loro costante revisione sono l'espressione di questo impegno collegiale continuo nel tempo. Il Collegio nella propria impostazione metodologico-didattica è impegnato a fare riferimento a tali curricoli e ai relativi materiali operativi che i gruppi di lavoro ad hoc hanno in parte già prodotto. Sullo sfondo di tali sintesi teoriche e operative è comunque sempre presente la consapevolezza che la professione docente Pagina 7 si muove all’interno di uno scenario “complesso”.
  • 4. IL NOSTRO POF 4.2 Gli orientamenti educativi Tutte le persone che operano nel nostro Circolo sono impegnate ad agire affinché ogni alunno: sia valorizzato per i saperi, i linguaggi, le competenze con i quali entra all‟interno della scuola sia protagonista del proprio processo di sviluppo e di apprendimento impari ad amare la scuola conquisti il piacere della lettura e della scrittura maturi la curiosità, l‟interesse e il gusto per la ricerca culturale Pagina 8
  • 5. IL NOSTRO POF (…) 4.2 Gli orientamenti educativi Tutte le persone che operano nel nostro Circolo sono impegnate ad agire affinché ogni alunno: sia valorizzato per i saperi, i linguaggi, le competenze con i quali entra all‟interno della scuola sia protagonista del proprio processo di sviluppo e di apprendimento impari ad amare la scuola conquisti il piacere della lettura e della scrittura maturi la curiosità, l‟interesse e il gusto per la ricerca Pagina 8 culturale
  • 6. IL NOSTRO POF (…) 4.2 Gli orientamenti educativi Tutte le persone che operano nel nostro Circolo sono impegnate ad agire affinché ogni alunno: sia valorizzato per i saperi, i linguaggi, le competenze con i quali entra all‟interno della scuola sia protagonista del proprio processo di sviluppo e di apprendimento impari ad amare la scuola conquisti il piacere della lettura e della scrittura maturi la curiosità, l‟interesse e il gusto per la ricerca culturale Pagina 8
  • 7. IL NOSTRO POF (…) 6.I PERCORSI DEGLI ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA 1. Alunni italofoni e non italofoni All’interno del quadro culturale precedentemente illustrato, occorre esplicitare i percorsi di insegnamento-apprendimento che si realizzano per tutti gli alunni italofoni: in campo linguistico il processo di apprendimento della letto-scrittura fa riferimento agli orientamenti teorici degli studi di Emilia Ferreiro e Ana Teberosky, collaboratrici di Jean Piaget. Pagina 30
  • 8. IL NOSTRO POF (…) . Secondo questa impostazione, i bambini vengono accolti a scuola con tutte le loro ipotesi e competenze sulla lingua scritta. Attraverso stimoli linguistici, esperienze pratiche della vita scolastica quotidiana, tentativi di scrittura, confronti tra modelli di adulti e bambini, si arriva all’acquisizione del codice linguistico convenzionale. Pagina 15
  • 9. IL NOSTRO POF 9. LA CONTINUITÀ Le nostre scuole sono attente a proporre offerte educative che rispondano, nella loro specificità, alle diverse fasi dello sviluppo cognitivo. A questo fine è preziosa la formazione comune che vede impegnati gli insegnanti della scuola dell’infanzia e della scuola elementare: in questo modo è possibile condividere i saperi sul bambino, sui processi di apprendimentoinsegnamento e rafforzare l’attenzione sui processi cognitivi e sociali che caratterizzano la sua crescita. Pagina 15
  • 10. IL NOSTRO POF Ne sono un esempio i percorsi formativi sulle ipotesi di lettoscrittura (Emilia Ferreiro e Ana Teberoski) e di educazione scientifica (Maria Arcà e Paolo Guidoni): queste sono le radici che legano la nostra opera “educativa” quotidiana. Pagina 30
  • 11. L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY La lettoscrittura "L'apprendimento della lettura e della scrittura non può ridursi ad un insieme di tecniche percettivomotorie né alla volontà o alla motivazione, ma si rifà ad un'acquisizione concettuale. La natura dell'acquisizione che rende il lettore principiante per la prima volta partecipe del mondo culturale della scrittura è stata a lungo trattata nell'ambito di ipotesi molto generali.
  • 12. L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY Per interpretare in modo convenzionale i testi scritti - come fanno gli adulti alfabetizzati - pare essere essenziale accedere alla comprensione delle regole di rappresentazione del sistema alfabetico che permettono di produrre un testo scritto. E questa attività si lega alla scuola ed al processo di alfabetizzazione.“ dalla prefazione di H. Sinclair al testo di E. Ferreiro e A. Teberosky , La costruzione della lingua scritta nel bambino ( Ed. Giunti , 1979 )
  • 13. L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY Le ricerche della Ferreiro e della Teberosky interpretano le teorie personali dei bambini sulla lingua scritta come un processo che si attua per tappe evolutive - al di là delle ipotesi che esistano due tipi di apprendimento, uno "spontaneo" acquisito tramite le interazioni sociali ed i contesti di esperienza, ed uno "convenzionale" di carattere scolastico.
  • 14. L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY La lettoscrittura: conflitto cognitivo come valore per l‟evoluzione. E' stato dimostrato che lo sviluppo avviene attraverso la soluzione di molti problemi cognitivi che mettono progressivamente in crisi le ipotesi già costruite. Il percorso cognitivo di un bambino in età prescolare è costituito da una continua revisione dei modi di concettualizzare la lingua ed ogni cambiamento è preceduto da un conflitto cognitivo da superare.
  • 15. L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY Per questo motivo una stessa informazione può essere assimilata o ignorata in un determinato momento dello sviluppo, ma può diventare fonte di conflitto in un altro momento. Il risultato dipende dal tipo di sistema concettuale in base al quale egli analizza l'informazione.
  • 16. L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY La lettoscrittura: conoscenze pregresse Già precedente all'ingresso nella scuola ed all'insegnamento sistematico il bambino è esposto ad una massiccia stimolazione sulla corrispondenza suono- segno, finalizzata a fissare le regole associative di trasposizione. L'insegnamento, nel momento in cui si propone di trasmettere al bambino gli strumenti tecnici per realizzare la lettura e la scrittura, deve tener conto delle conoscenze pregresse e delle singole strategie di apprendimento da lui attivate spontaneamente.
  • 17. L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY La lettoscrittura: stabilizzare Occorre stabilizzare un'ipotesi costruttiva che guidi il bambino nella produzione autonoma di significato e nella compiuta realizzazione della corrispondenza tra suono e segno, verificando quando le condizioni di dipendenza dallo stimolo sono ancora essenziali e quando si può parlare di attività spontanea anche indipendentemente da tali stimoli.
  • 18. L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY La lettoscrittura: i pre-requisti • Quali sono le conoscenze preliminari ( prerequisiti ) che il bambino deve possedere per accedere al linguaggio scritto? • Cosa e quando insegnare al bambino considerando le sue conoscenze precedenti ed il suo ruolo attivo nell'apprendimento? I prerequisiti alle abilità di lettoscrittura sono parte di complessi processi cognitivi.
  • 19. L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY La lettoscrittura: cosa e quando insegnare Per quanto riguarda la concettualizzazione della lingua scritta i risultati di diverse ricerche permettono di stabilire una progressione regolare nelle soluzioni che i bambini adottano per scoprire la natura della scrittura. L'ordine di progressione dei comportamenti non implica tuttavia un ritmo determinato. In questo, come in altri campi dello sviluppo cognitivo, si riscontrano grandi differenze individuali.
  • 20. L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY La lettoscrittura: le tappe evolutive L'attenzione è rivolta soprattutto alle tappe evolutive del processo di appropriazione del sistema culturale e convenzionale del linguaggio scritto. In particolare due aree di studi si sono occupate delle conoscenze sviluppate dal bambino prescolare: una riguarda la concettualizzazione della lingua scritta, l'altra la dimensione metalinguistica, ovvero la consapevolezza posseduta sulla lingua.
  • 21. L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY La lettoscrittura: le fasi Le fasi cruciali del processo di alfabetizzazione sono quelle che precedono la scoperta del codice alfabetico cioè della corrispondenza convenzionale tra gli aspetti sonori del parlato e i segni grafici dello scritto.
  • 23. Progressiva differenziazione della scrittura dal disegno
  • 24. Nessuna ricerca di corrispondenza segni-suoni
  • 26. Regole della “QUANTITA‟ MINIMA” e della “VARIETA‟ DEI SEGNI”
  • 27. Parola scritta usata come DISEGNO
  • 29. corrispondenza suono (sillaba) –segno (lettera)
  • 30. “stadio sillabico non convenzionale”
  • 33. Progressivo passaggio dall‟ipotesi sillabica a quella alfabetica Coccinella
  • 34. Corrispondenza tra fonema a grafema. (conflitto tra l’ipotesi sillabica e l’esigenza della quantità minima di grafismi abbandono dell’ipotesi sillabica)
  • 36. Sistematica e convenzionale corrispondenza tra fonema e grafema
  • 37. L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY «La vita di un bambino è un foglio di carta su cui ogni passante lascia un segno» Antico proverbio cinese
  • 38. L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY … Il segno lasciato dalla scuola avviene attraverso la predisposizione di contesti per emozionare cognitivamente.
  • 40. L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY Giochi fonologici per la discriminazione dei suoni; Scansione del ritmo in riferimento alla lunghezza dei nomi; Giochi di discriminazione e analisi del suono del nome; Giochi con oggetti e nomi riferiti ad oggetti; Trasformazione delle parole in belle, cattive, grandi…; Giochi con le rime; Invenzione di poesie.
  • 41. L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY Narrazione libera di storie; Narrazione «creativa» : le storie matte; Drammatizzazione (interpretazione dei punti di vista); Ascolto e riesposizione di storie; Ricerca di elementi comuni (strutturali, connettivi, causali); Realizzazione di libri
  • 42. L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY Scritture spontanee; Attività volte a promuovere curiosità ed interesse verso il mondo dei simboli; Conversazioni per sollecitare la scoperta e l’uso delle funzioni della lingua scritta; Utilizzare etichette con immagine –simbolo-parola Contrassegnare oggetti con i loro nomi; Cartellone delle regole; Menù; . /..
  • 43. L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY . /.. Scrittura titoli e slogan associati a immagini; Tombole, giochi; Lettura come anticipazione di significato; Scritture collettive; Giocare al maestro scrivano»; ecc.
  • 44. L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY Si impara attraverso la costruzione da parte dei soggetti di ipotesi interpretative della realtà. Proporre situazioni di apprendimento significative e aperte, in modo da consentire ai soggetti di mettere in atto e confrontare le proprie conoscenze pregresse per arrivare progressivamente ad una conoscenza socialmente condivisa. Lilia Teruggi, Percorsi di lingua scritta, ed. Junior, 2007.
  • 45. L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY L’insegnante ha un nuovo ruolo, quello di « predisporre situazioni autentiche e significative di insegnamento/ apprendimento, che partano dalle conoscenze ed esperienze pregresse dei discenti, fornendo loro i materiali e gli strumenti culturali e tecnicodisciplinari necessari e promuovendo l’interscambio e il confronto dei punti di vista, esperienze e attività di diversa natura, con l’obiettivo di portare gli alunni ad un livello superiore di conoscenze e competenze». Lilia Teruggi, op.cit.,
  • 46. L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY • Valorizzare le conoscenze possedute dai bambini; • Essere per loro una guida rassicurante («Ce la puoi fare…» , «Vai avanti!», «Provaci!»; • Offrire atteggiamenti di «ascolto»; • Incrementare autostima e fiducia; • Rendere il bambino consapevole; • Essere un insegnante meno protagonista e più facilitatore.
  • 47. L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY Per allestire un contesto adeguato è necessario: • Predisporre un ambiente ricco di stimoli e situazioni di apprendimento emotivamente forti; • Accettare l‟errore (tappa provvisoria verso la convenzionalità) e qualsiasi scrittura spontanea; • Stimolare il confronto fra pari (favorire il conflitto sociocognitivo); • Offrire molteplici possibilità di sperimentare le proprie ipotesi.
  • 48. L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY L’approccio Ferreiro-Teberosky è un modello, non un metodo, quindi l‟attenzione è sui processi e sulla qualità delle interazioni, perché la lettura e la scrittura sono maggiormente connesse allo sviluppo cognitivo che non a quello neuro-motorio.
  • 49. L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA (essenziali) TESTI GENERALI Reffieuna Antonella , l’apprendimento, Erickson, Trento, 2012. Come Stella Giacomo, Mondadori, Milano, 2000. cognitivo, Sviluppo Zamponi Ersilia, Draghi locopei, Einaudi, Torino, 1986 funziona Bruno
  • 50. L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY LETTOSCRITTURA Ferreiro Emilia, Teberosky Ana, La costruzione della lingua scritta nel bambino, Giunti, Firenze, 1985. (su file) Ferreiro Emilia, Alfabetizzazione. Teoria e pratica. Raffaello Cortina Editore, Milano 2003. Scalisi T.G., Pelagaggi D., Fanini S., Apprendere la lingua scritta: le abilità di base, Carocci, Roma, 2003 Pascucci Marina, Come scrivono i bambini, Carocci, Roma, 2005. ./..
  • 51. L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY ./.. Stella Giacomo, Biancardi Andrea, Le difficoltà di lettura e scrittura, Omega Edizioni, 1994. AA.VV., La dislessia raccontata agli insegnanti 2, Prima elementare: prove d’ingresso e proposte di lavoro, (a cura dell’Associazione, Italiana Dislessia, LibriLiberi, Firenze, 2003. Malfermoni Bepi, Educare alla parola. Scritti sull’educazione linguistica, Bergamo, 2002. Pieri Maria Pia , Pozzo Graziella, Educare alla lettura, pratiche in L1e L2/LS, Carocci, Roma, 2008.
  • 52. L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY RELAZIONE EDUCATIVA e GRUPPO- CLASSE Gordon Thomas , Insegnanti efficaci, Giunti, Firenze- Milano, 1991 Gordon Thomas, Né con le buone. Né con le cattive, Ed. Meridiana, Bari, 2001. Marinangeli Luciana, Parlare con Pinocchio, Bompiani, Milano, 1996. Francescato D., Putton A. Cudini, S., Star bene insieme a scuola. Strategie per un’educazione socio-affettiva dalla materna alla media inferiore, Carocci, Roma 2001.
  • 53. L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY „DISCUTENDO S‟IMPARA‟ Pontecorvo Clotilde ( a cura di), DAP Discorso e apprendimento. Progetto Interuniversitario COFIN, Edizioni Infantiae.Org, 2005.(su file). Pontecorvo Clotilde, Ajello A.M., Zucchermaglio C., Discutendo s’impara, Carocci, Roma, 2004. Vallario Dora, Il cerchio per parlare le parole. La conoscenza come conquista. Un’insegnante di scuola dell’infanzia racconta, Edizioni Junior, Bergamo, 2009.
  • 54. L’APPROCCIO FERREIRO-TEBEROSKY . MATERIALI DIDATTICI http://www.itisff.it/z_main/formazione/didattica_efficace.html Lo Duca Maria G. , Esperimenti grammaticali, Carocci, Roma, 2004. Calliari Paola, Degasperi Mara (a cura di), I bambini insegnano la grammatica, IPRASE Trentino, Trento 2004 (su file) Zamponi Ersilia, Draghi locopei, Einaudi, Torino, 1986
  • 55. L’approccio Ferreiro-TeberoskY . GRAZIE PER L’ATTENZIONE… . a cura di M.M. Magnetti