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3. Apprendimento attivo

L’individuo che apprende o sta affrontando un qualsiasi compito adotta delle
 strategie, cioè un insieme di operazioni e procedure per acquisire, ritenere,
             recuperare differenti tipi di conoscenze e prestazioni

                                      Strategie
                                      Strategie

          Variabilità
          Variabilità
                                                     Modificabilità
                                                     Modificabilità
  LaLa strategia varia a seconda:
     strategia varia a seconda:
  -dell’individuo che apprende (per
   -dell’individuo che apprende
                                                   Le strategie si possono
                                                    Le strategie si possono
          quantità e qualità)
  -Dell’obiettivo da raggiungere                  migliorare ed apprendere
                                                   migliorare ed apprendere
    -dell’obiettivo da raggiungere
      -Del numero utilizzato


 Sviluppare l’autoregolazione significa portare l’alunno a gestire
attivamente il proprio apprendimento attraverso l’uso di strategie
Strategie e processi

  Processo
  È l’insieme delle funzioni cognitive implicate nella codificazione,
  elaborazione, immagazzinamento delle informazioni


  Strategia
  Controllo consapevole dei processi

Esempio in un compito di memoria:
- processo: la funzione di recuperare le informazioni dalla memoria a
  lungo termine
- strategia: la modalità per facilitare il recupero (es. utilizzo di strategie
  di costruzione di una mappa concettuale)
Strategie di studio


Procedure controllabili e potenzialmente
consapevoli che il soggetto mette in atto per
imparare e per ricordare successivamente.

Variano a seconda delle diverse fasi dello studio:
Acquisizione
Elaborazione
Conservazione
Recupero
Modello di Borkowski e Day (1995)

Metacognizione: un modello di apprendimento
basato sull’uso di strategie
Credenze attribuzionali e autoregolazione.
Processi esecutivi ed attributivi, congiuntamente,
influenzano l’uso di strategie

  Soltanto quando i fattori motivazionali sono
 coinvolti nell’insegnamento delle strategie esse
              vengono generalizzate.
Aspetti fondamentali della metacognizione sono:
     l’autoregolazione e la motivazione
Processo di apprendimento di nuove strategie

 Il bambino inizialmente impara ad utilizzare una
 strategia di apprendimento e attraverso l’uso reiterato
 giunge ad una conoscenza strategica specifica (efficacia,
 gamma di applicabilità, impegno richiesto per l’utilizzo)

 Vengono apprese e ripetute altre strategie

 Il bambino sviluppa la capacità di selezionare strategie
 adeguate per alcuni compiti e a completare la conoscenza
 strategica specifica attraverso il monitoraggio della
 prestazione. A questo punto emergono i processi
 esecutivi di ordine superiore.
Processo di apprendimento di nuove strategie

 L’alunno riconosce l’utilità e l’importanza di un
 atteggiamento strategico (conoscenza generale di
 strategie) e sviluppa convinzioni relative all’autoefficacia.
 Impara ad attribuire il proprio successo all’impegno e
 comprende che attraverso azioni auto-dirette è possibile
 sviluppare ed ampliare le proprie competenze mentali.

 Aumentano le conoscenze generali sull’apprendi-
 mento come la conoscenza di una specifica area.

 Il sistema del sé assume una prospettiva rivolta al
 futuro e favorisce gli incentivi a rendere operativo l’intero
 sistema metacognitivo.
4. Apprendimento interattivo

Lo sviluppo umano è di carattere relazionale (Vygotskij, 1980-1996)
Ciò che il bambino riesce a fare in cooperazione oggi, lo farà da solo
domani (Vygotskij, 1962)
Il fatto di offrire ai bambini delle occasioni per interagire con gli altri li
costringe a pensare al loro pensiero e a comunicare su di esso
(Vygotskij, 1996)
Il gruppo va a stimolare la zona di sviluppo prossimale (Vygotskij,
1996)
L’interazione sociale porta ad uno sviluppo cognitivo più avanzato, con
positive ripercussioni sul rendimento scolastico (Slavin, 1983)
Apprendere un materiale con l’idea che dovrai spiegarlo ai compagni
produce un uso più frequente di strategie cognitive di ordine superiore.
Più frequente di quanto non faccia l’apprendimento per superare un
test. Spiegare a voce il materiale da studiare produce un profitto più
elevato che ascoltare e leggerlo da soli (D. W. Johnson, R.T. Johnson,
1989)
Fasi dello studio

                       Prelettura




Conservazione e
   recupero             STUDIO        Elaborazione




                          Sintesi
Prima fase: la prelettura


        Che cos’è
                                        Cosa analizzare
  Prima fase di lettura che
consente di crearsi una idea    Titolo, indice, capitoli, paragrafi,
  generale sull’argomento        sottotitoli, parole in grassetto,
          trattato                         illustrazioni




 Strategie da utilizzare                     Cosa fare
        Lettura veloce         •Attivare le preconoscenze (linguistiche e
                               contenutistiche) sugli argomenti trattati
  Lettura domanda-risposta
                                   •Individuare i nuclei concettuali
                                 •Porsi domande e formulare ipotesi
Indici testuali ed extratestuali




(Tratto da De Beni, Cornoldi et alii, Nuova guida alla comprensione del testo, Erickson, 2004)
Riflettere sul proprio apprendimento




  (Tratto da Cornoldi, De Beni e Gruppo MT, Imparare a studiare 2, Erickson, 2001)
Organizzatori anticipati (Ausubel, 1963)

 Forniscono al lettore una sintesi dei contenuti
  del testo consentendogli di attivare e sviluppare
strutture cognitive adeguate in grado di ancorare i
               concetti da apprendere.
   Possono essere strutturati in forma verbale o
 visiva e vanno presentati prima del materiale da
   studiare in quanto consentono lo sviluppo di
  relazioni logiche tra gli elementi del materiale.
Un esempio
                      (da: Brandsford e Johnson, 1972)


   La procedura è realmente molto semplice. Prima si sistemano le cose
in gruppi differenti. Naturalmente un gruppo può essere sufficiente:
dipende da quanto c’è da fare.
  É importante non eccedere: cioè, è meglio far subito poco, piuttosto
che troppo. Lì per lì questo non sembra importante, ma, nel caso
nascano delle complicazioni, uno sbaglio può essere costoso. Di primo
acchito l’intera proce-dura parrà complicata, ma ben presto diventerà
un altro aspetto della vita.
  È difficile prevedere se avrà fine la necessità di questo compito
nell’immediato futuro, ma non si può mai dire.
  Dopo che la procedura è completata, si dispone di nuovo il materiale
in vari gruppi, da collocare in luoghi appropriati. Nel caso in cui
vengono usati ancora, l’intero ciclo dovrà essere ripetuto.
  Comunque anche questo fa parte della vita.
Il titolo del testo è:
Procedura per fare il bucato


Questa informazione cambia la
            vostra
rappresentazione/comprensione
           del testo?
Un esempioi (da: Brandsford e Johnson, 1972)
                       Separare panni da
                                 lavare
La procedura è realmente molto semplice. Prima si sistemano le cose in gruppi
differenti. Naturalmente un gruppo può essere sufficiente: dipende da quanto c’è da
fare.
                                                         Attenzione al
É importante non eccedere: cioè, è meglio far subito poco, piuttostokiller!
                                                         calzino che troppo. Lì
per lì questo non sembra importante, ma, nel caso nascano delle complicazioni, uno
sbaglio può essere costoso. Di primo acchito l’intera procedura parrà complicata, ma
ben presto diventerà un altro aspetto della vita.

È difficile prevedere se avrà fine la necessità di questo compito
nell’immediato futuro, ma non si può mai dire.
                                                         È il momento di
Dopo che la procedura è completata, si dispone di nuovo il materiale in nei
                                                        riporre i panni
vari gruppi, da collocare in luoghi appropriati. Nel caso in cui vengono usati ancora,
                                                               cassetti
l’intero ciclo dovrà essere ripetuto.
Comunque anche questo fa parte della vita.
Funzione degli organizzatori anticipati

•Fornire una impalcatura concettuale utile a incorporare
e fissare il materiale di studio
•Favorire e attivare il processo di apprendimento attraverso
una organizzazione del contesto assimilativo in cui
incorporare il nuovo materiale
•Facilitare lo sviluppo di relazioni logiche
•Arricchire i processi di decodifica e comprensione
•Offrire un ancoraggio concettuale al nuovo materiale
•Promuove il processo di transfer d’apprendimento
Esempio:
      I principi-guida nello studio della storia
1.   Tempo
2.   Luogo
3.   Economia
4.   Politica
5.   Cultura
6.   Relazioni con gli altri popoli
7.   Rapporti temporali
8.   Rapporti di causa – effetto
               I principi guida vanno appresi e utilizzati nello studio.
     Gli alunni man mano che leggono il testo, individuano il concetto a cui si fa
      riferimento e lo annotano così da sezionare il testo e porre in evidenza le
                            informazioni più importanti.
 I principi guida possono rappresentare il punto di partenza per la costruzione di
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Concorso di Guastalla
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  • 1. 3. Apprendimento attivo L’individuo che apprende o sta affrontando un qualsiasi compito adotta delle strategie, cioè un insieme di operazioni e procedure per acquisire, ritenere, recuperare differenti tipi di conoscenze e prestazioni Strategie Strategie Variabilità Variabilità Modificabilità Modificabilità LaLa strategia varia a seconda: strategia varia a seconda: -dell’individuo che apprende (per -dell’individuo che apprende Le strategie si possono Le strategie si possono quantità e qualità) -Dell’obiettivo da raggiungere migliorare ed apprendere migliorare ed apprendere -dell’obiettivo da raggiungere -Del numero utilizzato Sviluppare l’autoregolazione significa portare l’alunno a gestire attivamente il proprio apprendimento attraverso l’uso di strategie
  • 2. Strategie e processi Processo È l’insieme delle funzioni cognitive implicate nella codificazione, elaborazione, immagazzinamento delle informazioni Strategia Controllo consapevole dei processi Esempio in un compito di memoria: - processo: la funzione di recuperare le informazioni dalla memoria a lungo termine - strategia: la modalità per facilitare il recupero (es. utilizzo di strategie di costruzione di una mappa concettuale)
  • 3. Strategie di studio Procedure controllabili e potenzialmente consapevoli che il soggetto mette in atto per imparare e per ricordare successivamente. Variano a seconda delle diverse fasi dello studio: Acquisizione Elaborazione Conservazione Recupero
  • 4. Modello di Borkowski e Day (1995) Metacognizione: un modello di apprendimento basato sull’uso di strategie Credenze attribuzionali e autoregolazione. Processi esecutivi ed attributivi, congiuntamente, influenzano l’uso di strategie Soltanto quando i fattori motivazionali sono coinvolti nell’insegnamento delle strategie esse vengono generalizzate. Aspetti fondamentali della metacognizione sono: l’autoregolazione e la motivazione
  • 5. Processo di apprendimento di nuove strategie Il bambino inizialmente impara ad utilizzare una strategia di apprendimento e attraverso l’uso reiterato giunge ad una conoscenza strategica specifica (efficacia, gamma di applicabilità, impegno richiesto per l’utilizzo) Vengono apprese e ripetute altre strategie Il bambino sviluppa la capacità di selezionare strategie adeguate per alcuni compiti e a completare la conoscenza strategica specifica attraverso il monitoraggio della prestazione. A questo punto emergono i processi esecutivi di ordine superiore.
  • 6. Processo di apprendimento di nuove strategie L’alunno riconosce l’utilità e l’importanza di un atteggiamento strategico (conoscenza generale di strategie) e sviluppa convinzioni relative all’autoefficacia. Impara ad attribuire il proprio successo all’impegno e comprende che attraverso azioni auto-dirette è possibile sviluppare ed ampliare le proprie competenze mentali. Aumentano le conoscenze generali sull’apprendi- mento come la conoscenza di una specifica area. Il sistema del sé assume una prospettiva rivolta al futuro e favorisce gli incentivi a rendere operativo l’intero sistema metacognitivo.
  • 7. 4. Apprendimento interattivo Lo sviluppo umano è di carattere relazionale (Vygotskij, 1980-1996) Ciò che il bambino riesce a fare in cooperazione oggi, lo farà da solo domani (Vygotskij, 1962) Il fatto di offrire ai bambini delle occasioni per interagire con gli altri li costringe a pensare al loro pensiero e a comunicare su di esso (Vygotskij, 1996) Il gruppo va a stimolare la zona di sviluppo prossimale (Vygotskij, 1996) L’interazione sociale porta ad uno sviluppo cognitivo più avanzato, con positive ripercussioni sul rendimento scolastico (Slavin, 1983) Apprendere un materiale con l’idea che dovrai spiegarlo ai compagni produce un uso più frequente di strategie cognitive di ordine superiore. Più frequente di quanto non faccia l’apprendimento per superare un test. Spiegare a voce il materiale da studiare produce un profitto più elevato che ascoltare e leggerlo da soli (D. W. Johnson, R.T. Johnson, 1989)
  • 8. Fasi dello studio Prelettura Conservazione e recupero STUDIO Elaborazione Sintesi
  • 9. Prima fase: la prelettura Che cos’è Cosa analizzare Prima fase di lettura che consente di crearsi una idea Titolo, indice, capitoli, paragrafi, generale sull’argomento sottotitoli, parole in grassetto, trattato illustrazioni Strategie da utilizzare Cosa fare Lettura veloce •Attivare le preconoscenze (linguistiche e contenutistiche) sugli argomenti trattati Lettura domanda-risposta •Individuare i nuclei concettuali •Porsi domande e formulare ipotesi
  • 10. Indici testuali ed extratestuali (Tratto da De Beni, Cornoldi et alii, Nuova guida alla comprensione del testo, Erickson, 2004)
  • 11. Riflettere sul proprio apprendimento (Tratto da Cornoldi, De Beni e Gruppo MT, Imparare a studiare 2, Erickson, 2001)
  • 12. Organizzatori anticipati (Ausubel, 1963) Forniscono al lettore una sintesi dei contenuti del testo consentendogli di attivare e sviluppare strutture cognitive adeguate in grado di ancorare i concetti da apprendere. Possono essere strutturati in forma verbale o visiva e vanno presentati prima del materiale da studiare in quanto consentono lo sviluppo di relazioni logiche tra gli elementi del materiale.
  • 13. Un esempio (da: Brandsford e Johnson, 1972) La procedura è realmente molto semplice. Prima si sistemano le cose in gruppi differenti. Naturalmente un gruppo può essere sufficiente: dipende da quanto c’è da fare. É importante non eccedere: cioè, è meglio far subito poco, piuttosto che troppo. Lì per lì questo non sembra importante, ma, nel caso nascano delle complicazioni, uno sbaglio può essere costoso. Di primo acchito l’intera proce-dura parrà complicata, ma ben presto diventerà un altro aspetto della vita. È difficile prevedere se avrà fine la necessità di questo compito nell’immediato futuro, ma non si può mai dire. Dopo che la procedura è completata, si dispone di nuovo il materiale in vari gruppi, da collocare in luoghi appropriati. Nel caso in cui vengono usati ancora, l’intero ciclo dovrà essere ripetuto. Comunque anche questo fa parte della vita.
  • 14. Il titolo del testo è: Procedura per fare il bucato Questa informazione cambia la vostra rappresentazione/comprensione del testo?
  • 15. Un esempioi (da: Brandsford e Johnson, 1972) Separare panni da lavare La procedura è realmente molto semplice. Prima si sistemano le cose in gruppi differenti. Naturalmente un gruppo può essere sufficiente: dipende da quanto c’è da fare. Attenzione al É importante non eccedere: cioè, è meglio far subito poco, piuttostokiller! calzino che troppo. Lì per lì questo non sembra importante, ma, nel caso nascano delle complicazioni, uno sbaglio può essere costoso. Di primo acchito l’intera procedura parrà complicata, ma ben presto diventerà un altro aspetto della vita. È difficile prevedere se avrà fine la necessità di questo compito nell’immediato futuro, ma non si può mai dire. È il momento di Dopo che la procedura è completata, si dispone di nuovo il materiale in nei riporre i panni vari gruppi, da collocare in luoghi appropriati. Nel caso in cui vengono usati ancora, cassetti l’intero ciclo dovrà essere ripetuto. Comunque anche questo fa parte della vita.
  • 16. Funzione degli organizzatori anticipati •Fornire una impalcatura concettuale utile a incorporare e fissare il materiale di studio •Favorire e attivare il processo di apprendimento attraverso una organizzazione del contesto assimilativo in cui incorporare il nuovo materiale •Facilitare lo sviluppo di relazioni logiche •Arricchire i processi di decodifica e comprensione •Offrire un ancoraggio concettuale al nuovo materiale •Promuove il processo di transfer d’apprendimento
  • 17. Esempio: I principi-guida nello studio della storia 1. Tempo 2. Luogo 3. Economia 4. Politica 5. Cultura 6. Relazioni con gli altri popoli 7. Rapporti temporali 8. Rapporti di causa – effetto I principi guida vanno appresi e utilizzati nello studio. Gli alunni man mano che leggono il testo, individuano il concetto a cui si fa riferimento e lo annotano così da sezionare il testo e porre in evidenza le informazioni più importanti. I principi guida possono rappresentare il punto di partenza per la costruzione di mappe.