"Abbiate il coraggio di insegnarci che è più facile costruire ponti che innalzare muri!" A partire da queste parole di papa Francesco mi sono posta tre domande: chi deve essere costruttore di ponti? quali devono essere i pilastri del ponte? per chi e che cosa bisogna costruire questo ponte? Per cercare di rispondere a questi quesiti ho preso come modello di riferimento la figura di don Milani, priore di Barbiana. Nel dare delle risposte ho cercato di delineare i caratteri principali di un buon educatore, che prima di tutto deve essere social designer.

1. LASCIARE IL SEGNO…
…PER COSTRUIRE PONTI

2. “Abbiate il coraggio di insegnarci
che è più facile
costruire ponti
che innalzare muri!”
(Papa Francesco)

3. L’OPERAIO DEL PONTE
chi deve costruire il ponte?

4. TUTTI dobbiamo essere costruttori di ponti
È necessario lasciare il segno

5. Dobbiamo essere:
INSEGNANTI
INsegnare = In + signum segnare dentro
SOCIAL DESIGNER
DEsign = de + signum segnare pienamente

6. Per costruire un ponte
dobbiamo avere a cuore
il voler
segnare pienamente
l’anima delle persone

7. I PILASTRI DEL PONTE
su cosa basare il ponte?

8. Il pilastro di don Milani come INIZIO di ogni ponte

9. “Mi interessa, mi sta a cuore”

10. Care = prendersi cura, avere a cuore
RELAZIONALITÀ
Dobbiamo prenderci cura
del nostro prossimo

11. ALLA FINE DEL PONTE
per chi e cosa costruire il ponte?

12. Costruiamo il ponte
per LEGARCI a qualcun’altro

13. Il ponte deve essere luogo di incontro e di dialogo,
nell’accettazione delle diversità dell’altro
“È la diversità delle persone
che si mettono in relazione
a rendere effettiva la comunicazione!”

14. La relazione è necessaria
per re-inventare e riscoprire
valori importanti e genuini
per la comunicazione

15. IL MIO PONTE
Campo di servizio in Romania

16. Le costruttrici di ponti

17. Il mio
“I CARE”
a SERVIZIO del
mio PROSSIMO
più debole

18. Le opere della
Scuola Speciale
a Roman

19. Canti e clown
La casa di riposo

20. Oratorio e tanto divertimento a Oteleni

21. “Grazie per aver dedicato
del vostro tempo
a noi e a chi ne ha più bisogno,
spero che seguendo
il vostro esempio
anche noi possiamo dedicarci
a chi ha bisogno”
(le parole di saluto di un’animatrice di Oteleni)