Presentazione del libro/corso del Dr. Giuseppe Stefanelli.
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1. “ Se si accetta il concetto che una struttura e mobilità craniale normale sia
necessaria per un buon funzionamento dell’organismo non si dovrebbe
ignorare che ogni procedura dentale può potenzialmente avere effetti anche a
lungo termine sulla salute di un individuo. Allo stesso modo il trattamento
craniale può risultare meno efficace se procedure dentali inappropriate
producono modificazioni che interferiscono con la normale funzione ”
Viola Frymann (1998)
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2. Quesiti su cui riflettere
Il cranio è una scatola rigida la cui sola funzione è
quella di protezione delle strutture cerebrali oppure è
dotato di una propria mobilità che perdura per tutta la
vita?
Io posso modificare tale mobilità con i miei
trattamenti?
L’apparato stomatognatico è un sistema isolato
oppure è parte integrante di un sistema funzionale
complesso delle cui modificazioni fisiopatologiche
dipende e dalle quali può essere influenzato?
L’occlusione potrebbe essere il risultato adattativo
alle condizioni di equilibrio del sistema?
L’ottenimento di una buona intercuspidazione dentale
è sinonimo di equilibrio cranio-facciale?
3. Quesiti su cui riflettere
Se non c’è equilibrio cranio-facciale è naturale che
ci sia la recidiva e allora, che senso ha la
contenzione?
Esiste un’occlusione ideale universale oppure una
serie infinita di malocclusioni fisiologiche
individuali?
Se cosi fosse, ha senso trattare sempre e
comunque tutte le malocclusioni?
Esiste un rapporto causa><effetto tra i DTM e
l’occlusione?
Esiste un rapporto causa><effetto tra i DTM e la
postura corporea?
Se così fosse, esiste un approccio diagnostico e
terapeutico alternativo a quello gnatologico classico
che spesso offre risultati deludenti?
4. Quesiti su cui riflettere
Infine
è possibile che le
procedure di diagnosi e gli
obiettivi terapeutici che ci
siamo posti finora siano,
quanto meno, insufficienti?
6. “Il tempo è limitato: non sprecatelo vivendo la vita di qualcun
altro. Non rimanete intrappolati nei dogmi, che vi porteranno
a vivere e a lavorare secondo il pensiero di altre persone.
Siate affamati. Siate folli.”
Steve Jobs
7. 1° Dogma
Il pattern di crescita
strutturale, geneticamente
indotto dalle base cranica,
è immodificabile
9. 3°Dogma
“ Il
calcolo dello spazio Posteriore è
molto meno importante rispetto a
quello Anteriore e alla posizione
degli incisivi.
Esso serve essenzialmente per
poter rispondere alla domanda se ci
sarà abbastanza spazio per il terzo
molare inferiore”
G. Stefanelli
12. DEFINIAMO LA
Punto di equilibrio ottimale tra condili mandibolari e fosse
temporali a partire dal quale il movimento mandibolare si
possa espletare nella maniera più vicina possibile a quella
fisiologica, in armonia con la postura cervicale e linguale
ottenuta dopo Reset Cranio-Posturale
13. 6°Dogma
Nel
calcolo dello spazio necessario
si calcolano i millimetri necessari
all’appiattimento della curva di
Spee essendo la stessa causa di
affollamento
G. Stefanelli
18. “ These findings are based on orthodontic
techniques that focus on movement of teeth
and maxillary expansion without regard for
existing cranial base and cranial bone
distortions. Many functional and traditional
orthodontists accept the concept that a
corrected dentition has a greater probability of
remaining stable when the forces of the dental
musculature are in a state of harmony. The
advanced paradigm expands that concept to
include harmony of the cranial mechanism (28
cranial bones and dural membrane system).”
D. Nordstorm
( ALF System )
19.
20. Obbiettivi del Trattamento Ortodontico
L’obbiettivo generale in ortodonzia
dovrebbe dunque essere quello di favorire il
raggiungimento di un nuovo “equilibrio
dinamico” tra le componenti del sistema
stomatognatico che sia il meno distruttivo, il
meno instabile, il meno energeticamente
dispendioso possibile, nell’assoluto rispetto
dello schema cranio-posturale
individuale!
21. TERAPIA FUNZIONALE
Presupposti Fondamentali
garantirsi la congruità dei diametri traversali attraverso
adeguate procedure espansive;
Favorire lo sviluppo di un piano occlusale che abbia un
andamento opposto a quello tipico della malocclusione che
dobbiamo correggere;
ripristinare le funzioni eventualmente deficitarie,
respirazione e deglutizione, e garantire la bilateralità delle
funzione simmetriche (masticazione) sapendo di operare su
una struttura fisiologicamente asimmetrica;
accertarsi che non sussistano fattori extra-stomatognatici
che interferiscono su tali funzioni e/o che determinino
modifiche della postura cervicale e,di conseguenza, della
posizione mandibolare. Ovviamente nell’eventualità che
questi esistano dovranno essere trattati preventivamente o
di concerto al trattamento ortodontico.
In quest’ultimo punto è in pratica riassunto tutto il concetto delle correlazioni
occluso-posturali!
23. Su queste basi si riconoscono 3 tipi
di trattamento espansivo
ORTOPEDICO
ORTODONTICO
PASSIVO
24. Espansione Ortopedica
Consiste essenzialmente nella separazione della sutura
mediana del palato attraverso l’uso del disgiuntore rapido, con
poco o nullo spostamento dei denti attraverso l’osso alveolare.
Il disgiuntore in realtà non influenza soltanto la sutura palatina
ma anche i sistemi della sutura circum-zigomatica e circummaxillare ed è quindi in grado di arrecare notevoli modificazioni
dell’architettura cranio-facciale.
Diversi studi riportano le modifiche istologiche a livello
suturale, i cambiamenti della permeabilità nasale ( alcuni
ritengono che l’espansione rapida andrebbe applicata sempre
nel respiratore orale indipendentemente dalle necessità di
allineamento dentale ), oltre alle modifiche scheletriche e
dentali generali.
25. Quando NON utilizzare la
REP
Quando
andiamo
contro il principio
della NORMA
VOLUMETRICA
29. La direzione dell’ansa centrale è uno stimolo linguale importante;
nelle Classi III, ad esempio, dove corpo e punta della lingua sono su
un piano orizzontale, il Bionator consente di correggerne la postura,
abbassandone la parte posteriore, tramite l’ansa centrale e alzandone
la punta nella zona di propriocezione retro-incisiva tramite il corpo
costituito dalle flange inferiori
Contemporaneamente si possono modificare i piani occlusali,
creando apposite nicchie nella resina, per funzionalizzare le curve
30.
31. Nessun autore si è preoccupato di analizzare il ruolo
“posturale” svolto dal sistema ioide-lingua
34. Mascherine termostampate con spessori di
stimolazione propriocettiva linguale utilizzabili a
scopo diagnostico ( testabili clinicamente e
strumentalmente)
45. Devo intervenire a trattare la
malocclusione, e se si, quando e in
che modo ?
46. Se vuoi drizzare una cosa prima cerca di storcerla di più
Lao Tse
Le più cedevoli fra tutte le cose possono sconfiggere le più
rigide. Che il molle la vinca sul duro è un fatto a tutti noto, ma
di cui nessuno si giova
Lao Tse
48. Il
dispositivo originale ALF
fu ideato da Darick
Nordstrom ( California ) nel
1980 a partire dai concetti e
dal disegno delle
apparecchiature di Crozat
49. “Applying the principles of ALF
philosophy to an orthodontic
treatment plan will simplify
attaining the treatment goals of a
stable, self maintaining
occlusion.”
Darick Nordstrom
50. Il mascellare superiore rappresenta le fondamenta
della base cranica quindi è prioritario il suo
trattamento.
G. Stefanelli
51.
L’occlusione è un meccanismo che si autoregola e si
auto corregge in funzione di bilanciare le ossa craniche
I due meccanismi devono essere integrati pena il
verificarsi di instabilità strutturale del complesso pelvirachideo, del sistema muscolo-fasciale-legamentoso,
oltre a squilibri funzionali del Sistema Nervoso Centrale
e Autonomo.
Un’occlusione stabile richiede una deglutizione matura
definita come : corretta dimensione verticale e spazio
linguale con ATM ben funzionanti.
Le forze applicate sui denti e sulle ossa craniche
dovrebbero essere minime o comunque simili a quelle
applicate in deglutizione fisiologica.
52. Correggere
le distorsioni mascellari e
quindi craniche
Correggere l’allineamento dei denti
superiori ed inferiori e la loro
intercuspidazione
Correggere le disfunzioni posturali
correlate.
53. CAPITOLO 3
Lo
Schema Cranico
Lesioni della Sinfisi Sfeno-Basilare
Diagnosi antropometrica e sui modelli
56. CAPITOLO 4
DIAGNOSI
RADIOLOGICA
Non esiste e non potrai mai esistere un sistema di analisi
assolutamente perfetto cosi come non esistono geometrie vere ma
geometrie più o meno comode
( H.Poncarè matematico e filosofo francese 1854-1912)
57. Valori Posturali
N-S-Ba=129 +/-5
MGA=101°+/-5
NS-C2=92°+/-6
NS-C4=97°+/-6
Diff=5°
Iperlordosi
< Ipolordosi
OA=4-9mm
C1p=13mm (M)
12mm (F)+/-2
C2-ramo=7,4+/-3,8
Triangolo Ioideo*
H-H’= 3mm+/-2
N
S
OP
SNP
C1p
C2
C4
Rapporto verticale
DVA/DVP/DVC
H’
H
I PARAMETRI POSTURALI VANNO MESSI IN RIFERIMENTO
ALL’ANDAMENTO DEL PIANO
OCCLUSALE
60. CAPITOLO 5
DIAGNOSI
CLINICA
TRATTAMENTO CRANICO
“ Il corpo cura sé stesso in modo sicuro, sensibile, logico ed osservabile.
Il guaritore interno può essere avvicinato dall’esterno.
L’uomo possiede un potenziale curativo che aspetta solo la mano, il cuore e la mente di una persona
esperta per manifestarsi e permettere alla salute di avanzare.
Ne trarrà beneficio il paziente ma anche il medico che ha prestato la sua opera, attraverso
l’ampliamento della sua conoscenza e coscienza.
Dovrebbe essere fatto, può essere fatto e la Kinesiologia Applicata rappresenta un modo ed uno
strumento per poterlo fare”.
George Goodheart, DC
76. Il
filo base è un Elgiloy giallo diametro 025
Diametro 028-030 se si richiede una maggior
rigidità
Estensioni di filo 022
Ausiliari ( archi labiali, mollette retroincisive )
diametro 018
Dispositivo ALF Standard
77. CAPITOLO 7
“ Il disegno, la costruzione e la regolazione di ogni apparecchiatura è
determinata dal modo in cui l’operatore intende usarla e dagli obbiettivi
del trattamento da lui previsti”
Jack L. Hockel
78. La terapia ALF deve essere associata
a trattamento osteopatico
79. CAPITOLO 8
“Dobbiamo essere grati ai nostri pazienti poiché ognuno di
loro è per noi un nuovo insegnante e una nuova lezione”
J. Daniel Subtelny
80. Nessuno la racconta com’è, come deve essere.
Tanto meno i dentisti che, diceva Flaubert, sono tutti
bugiardi.
Ma non possiamo farne a meno e forse sull’avventurosa
strada delle nostre quotidiane esistenze se ne trova infine
uno più gentile, più a modo, più consapevole.
Chissà.
E’ l’augurio che faccio ai lettori di questo libro.