consiglio comunale "Gioia-Navita, questa è la verità"
1. Gioia-Navita, questa è la verità
È difficile comprendere ciò che abbia portato i Consiglieri di opposizione e del neo-nato
“gruppo misto”, durante lo scorso Consiglio Comunale, celebrato nel pomeriggio del 21
novembre, ad abbandonare l’aula durante la discussione del punto 6 all’ordine del giorno,
relativo all’autoconvocazione richiesta dalla minoranza, avente ad oggetto: "Violazioni
contrattuali da parte della società Navita, affidataria del servizio di raccolta e
trasporto rifiuti nel Comune di Gioia del Colle. Discussione e determinazioni".
La società Navita, dal primo agosto 2017, si occupa del servizio di igiene urbana per il
Comune di Gioia del Colle, inerente l’appalto di ARO Bari 5 per l’adempimento, in forma
associata, dei compiti e delle attività concernenti i servizi di spazzamento, raccolta e
trasporto dei rifiuti ed annessi.
La discussione, fin da subito, ha assunto, per modalità e toni degli interventi
dell’opposizione, un carattere assolutamente distorto da quello che dovrebbe
essere un dibattito, nel merito, di un tema di rilevanza cittadina.
È stato contestato alla società Navita di non aver applicato l’accordo stipulato con i sindacati,
del quale Sindaco e Vicesindaco ne erano stati i promotori. Tale accordo prevede
l’assunzione degli ex dipendenti, ad analoghe condizioni economiche e normative, nella
nuova società.
Durante il Consiglio Comunale al Sindaco erano state contestate la mancanza di
intraprendenza e la non efficacia delle azioni poste in essere. Donato Lucilla, evidenziando
che l’accordo nasceva dalla mediazione diretta dell’Amministrazione Comunale, ha anche
sottolineato come i Sindacati siano stati convocati ufficialmente per ben due volte,
senza però che questi si siano presentati.
Oggi la vicenda è entrata in una nuova fase, a seguito dello stato di agitazione dei lavoratori:
il prossimo primo dicembre è stato fissato un incontro tra l’Amministrazione, i Sindacati
e la stessa Navita durante il quale verrà nuovamente ribadito che quanto stabilito e
sottoscritto tra il Comune di Gioia del Colle e la società Navita, dovrà essere
necessariamente rispettato.
Il Sindaco, inoltre, ha evidenziato come eventuali trattamenti non conformi alla legge
debbano essere denunciati agli organi competenti (sindacati), senza alcuna esitazione,
se i diritti dei lavoratori non siano, in qualunque circostanza, rispettati.
La discussione si è poi concentrata sulle modalità di distribuzione dei kit, relativamente
all’avvio della raccolta differenziata porta a porta.
Secondo i Consiglieri di opposizione il servizio effettuato, non solo risulterebbe non essere
conforme al contratto, ma porterebbe a degli indebiti arricchimenti da parte della società,
non giustificando con dati oggettivi quanto affermato, ma solamente facendo
leva su proprie supposizioni o convinzioni.
2. A tal proposito pronta è stata la risposta del Sindaco, il quale ha dato lettura della relazione
redatta dal Responsabile del Servizio per il Comune di Gioia. In tale relazione si evidenziava:
• il maggior personale coinvolto nelle operazioni presso i tre info point costituiti;
• che tale scelta sia stata fatta sulla base della inefficace esperienza di altri Comuni;
• che, a tutti gli effetti, presso gli info-point gli utenti abbiano potuto ricevere anche
tutte le informazioni sulla modalità di raccolta, dissipando gli eventuali dubbi e timori,
naturali nella fase di partenza del servizio.
Durante il dibattito sui contenuti e nel merito della questione, l’opposizione
interrompeva sistematicamente qualsiasi altro intervento che non fosse il loro,
gridando di tanto in tanto allo scandalo con lo scopo di aizzare il pubblico presente contro
l’Amministrazione.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso, tanto da far decidere al Presidente del Consiglio
Comunale di sospendere la seduta è stata l’interruzione, portata in rissa, da parte dei
Consiglieri di opposizione durante l’intervento dell’Assessore alla Qualità dell’Ambiente,
Paolo Cantore.
L’Assessore tentava di spiegare che eventuali ipotesi di difformità del servizio, o
mancata esecuzione del contratto, hanno come strada obbligata l’accertamento del
Direttore dell’Esecuzione del Contratto (DEC), un organo terzo, individuato tramite
apposita procedura ad evidenza pubblica dall’intera associazione dell’ARO Bari 5, nella
società ESPER di Torino.
Il DEC ha già avuto modo di applicare delle decurtazioni alla società (ad esempio circa
21.000 € per la mancata apertura del Centro Comunale di Raccolta nei tre mesi precedenti
a novembre) ed evidenziato alcune criticità come il centralino del numero verde o il ritardo
della consegna dei kit nell’agro e case sparse.
Ciò che i Consiglieri di opposizione e del gruppo misto ignorano (o fingono di non sapere)
è che la disparità dei costi tra il primo anno, durante il quale si paga anche per l'avvio del
servizio, e gli altri otto anni di contratto è legata per di più alla minore frequenza di raccolta
dei rifiuti indifferenziati, che si avvia già dal secondo anno.
Di fronte a fatti oggettivi la polemica si trasforma in rissa.
Durante la sospensione del Consiglio, i capigruppo delle diverse forze politiche non hanno
raggiunto un accordo unitario, a differenza di quanto sostenuto dalla minoranza; la
proposta di deliberazione precedentemente concordata dalla minoranza è stata
rigettata da un suo stesso componente prima della presentazione in aula.
Alla ripresa del Consiglio comunale, la maggioranza, rappresentata dal Capo Gruppo del
movimento “Solidarietà e Partecipazione”, Mimmo Castellaneta, ha presentato un
emendamento sostitutivo alla proposta di deliberazione della minoranza, con il quale si dava
mandato al Sindaco di:
3. 1. proseguire in tutte le iniziative già avviate, insieme ai sindacati e alla
società Navita e tese al pieno riconoscimento dei diritti economici e
normativi dei lavoratori ex SPES;
2. formulare una richiesta di certificazione al DEC relativamente al servizio di
consegna dei kit effettuato dalla Società Navita, al fine di verificare
eventuali difformità.
A tale proposta di emendamento, supportata dal punto di vista tecnico anche dal Segretario
Generale del Comune di Gioia del Colle, i Consiglieri di opposizione hanno gridato allo
scandalo, alla “morte della democrazia”, utilizzando improperi ed offese dirette che non
si ritiene opportuno riportare.
Il risultato?
L’intera opposizione, unitamente al gruppo misto, in modo strumentale ha abbandonato
l’aula, all’1.30 della notte di mercoledì 22 novembre e la maggioranza ha proseguito con
l’approvazione di un impegno concreto nei confronti dei lavoratori e della città.
Coalizione
“Un Impegno…in Comune”