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Valentina Mazzuca
Divisione Cardiologia
Ospedale S.Eugenio
Inquadramento clinico del paziente
con pluripatologia :
Cuore e Rene
Allungamento
della vita media
Incremento della coesistenza di localizzazioni
multidistrettuali aterosclerotiche
Malattie
cardiovascolari
Causa di morbilità e mortalità in paziente con IRC
di qualsiasi grado
CUORE =
Funzione di pompa
RENE = Depurazione
delle scorie
Regolazione del ricambio
idro-elettrolitico
Funzioni del rene: eliminazione delle
scorie
Quando i reni sono sani ….eliminano le scorie
Funzioni del rene: equilibrio dei liquidi
Quando i reni sono sani … viene mantenuto un
corretto bilancio dei liquidi
Funzioni del rene: equilibrio dei liquidi
Quando i reni sono malati … spesso si accumulano
liquidi nell’organismo
Funzioni del rene: equilibrio degli
elettroliti
Quando i reni sono sani… viene mantenuto un
equilibrio ottimale degli elettroliti
Funzioni del rene: equilibrio degli
elettroliti
Quando i reni sono malati… non è più mantenuto
l’equilibrio degli elettroliti
MALATTIE CARDIOVASCOLARI
IPERTENSIVA
ISCHEMICA VALVOLARI
PRIMITIVE
SCOMPENSO CARDIACO
(condizione terminale di tutte le cardiopatie)
ARITMICHE
Scompenso
cardiaco
Incapacità del cuore a pompare sangue
in quantità adeguata alle richieste
tessutali periferiche
Scompenso Cardiaco
Ritenzione idrosalina
Aumento del precarico
Segni di congestione sistemica
Ridotta portata cardiaca
Riduzione della portata cardiaca
Riduzione escrezione
di sodio dal rene
Incremento
stimolazione
simpatica
Incremento della produzione di renina
Angiotensina II
ANGIOTENSINA II
Cellule musc.
liscie
SNC e
Periferico
Surrene Rene Cervello
Vasocostrizione Aumento portata
cardiaca
Ritenzione di H2O e Sodio
PRESSIONE ARTERIOSA
Facilitazione att.
simpatica
Secrezione
Aldosterone
Riassorbimento
di Na+
Tubuli Arteriole
(a.efferente)
GFR -
ADH +
ipertensione
Quale dei due è il rene?
ANGIOTENSINA II
p53
PROLIFERAZIONE DI FIBROBLASTI
AT-I
PCK
TGF-beta
LAMININA
FIBRONECTINA
COLLAGENE IV
COLLAGENASI
INIBITORI DELLE COLLAGENASI
p21
Anione superossido
Perossido di idrogeno
ATTIVAZIONE
DI NF-kB
Citochine profibrotiche
MCP-1
ICAM-1
VCAM-1
INFIAMMAZIONE
p27
IPERTROFIA
FIBROSI
AT-I
AT-I
AT-I/ AT-
2
AT-I?
?
Fibrosi Infiammazione Ipertrofia
Danno renale IRC
rene
IRC
Classificazione K/DOQI
della malattia renale cronica in stadi
Stadio Caratteristiche GFR
(mL/min)
N° pazienti
in Italia
1 Danno renale con GFR normale o > 90 1.200.000
2 Danno renale con lieve GFR 60 - 89 1.000.000
3 30 - 59 1.600.000
4
Moderata GFR
15 - 29 80.000
5 ESRD
Severa GFR
< 15 (o dialisi) 60.000
3.940.000
Rene
Cardiopatie
Scompenso cardiaco
Nefropatie
L’importanza della terapia dietetica
Le principali cause di morte in Italia
UOMINIUOMINI
Altro
82.798
Malattie sistema
cardiocircolatorio
109.518
Tumori
90.888
DONNEDONNE
Altro
76.475
Malattie sistema
cardiocircolatorio
132.968
Tumori
65.371
Ra ppo rti ISTISAN20 0 1 .
48,4%
27,8%
23,8%
38,7%
29,2%
32,1%
40%
60%
Mortalità CV altre
31%
69%
Pensioni invalidità CV
Altre
ItalHe art J2 0 0 3; 4(Suppl4): 9 S-1 2 1 S.
Gli indicatori connotano la gravità dei danni umani,
sociali ed economici causati dalla patologia
cardiovascolare
23%
77%
Spesa farmaceutica CV
Altro
Dati nazionali relativi al 1998Dati nazionali relativi al 1998
40%
60%
Mortalità CV altre
31%
69%
Pensioni invalidità CV
Altre
ItalHe art J2 0 0 3; 4(Suppl4): 9 S-1 2 1 S.
Gli indicatori connotano la gravità dei danni
umani, sociali ed economici causati dalla
patologia cardiovascolare
23%
77%
Spesa farmaceutica CV
Altro
Dati nazionali relativi al 1998Dati nazionali relativi al 1998
Rischio di eventi CV negli ipertesiRischio di eventi CV negli ipertesi
((Framingham Heart Study)Framingham Heart Study)
9,5
3,3 2,4
5
2 3,5 2,1
21,3
12,4
6,2
9,9
7,3
13,9
6,3
22,7
45,4
0
10
20
30
40
50
Men Women Men Women Men Women Men Women
Normotensive
Hypertensive
Coronaropatia Ictus Arteriopatia
periferica
Scompenso
Cardiaco
BiennialAge-AdjustedRateper
1000
Kannel WB JAMA 1996;275(24):1571-1576.
ICTUSICTUS
CADCAD
riduzione % eventi CV / 5 mmHg di riduzioneriduzione % eventi CV / 5 mmHg di riduzione
della pressione diastolicadella pressione diastolica
Dati epidemiologici (- 35 40%)Dati epidemiologici (- 35 40%)
Studi randomizzati (- 14%)Studi randomizzati (- 14%)
Dati epidemiologici (- 20 25%)Dati epidemiologici (- 20 25%)
Studi randomizzati (- 42%)Studi randomizzati (- 42%)
0 10 20 30 40 50
Risultati degli studi randomizzati
con farmaci antipertensivi
Collins and Peto, 1994
Effetto del trattamento dell’ipertensione
sugli eventi cardiovascolari
BHS Guidelines. J Human Hypert 1999;13:569-592
Moser M et al. JACC 1996; 27:1214-1218
 38% del rischio di ictus
 16% del rischio di cardiopatia coronarica
 35% dell’incidenza di ipertrofia ventricolare sinistra
 52% dell’incidenza di insufficienza cardiaca congestizia
 21% della mortalità cardiovascolare
Ipercolesterolemia
(Col. tot ≥ 240 mg/dl)
Diabete
(glicemia ≥ 126 mg/dl
o antidiabetici)
IFG
(glicemia ≥ 110 e
< 126 mg/dl)
Fumo
Ottimale
(n = 447)
Normale
(n = 405)
Normale-Alta
(n = 332)
Ipertensione
(n = 861)PA:
P = 0.05
P = 0.05
P = 0.05
P = 0.05
0
10
20
30
40
50
%
19.3
31.5
35.8
45.0
33.9
31.4
27.1
22.1
0.9 2.2
3.9
5.1
0.0
3.3
5.1
I valori di P si riferiscono al trend
Prevalenza dei fattori di rischio nello
studio PAMELA in relazione ai valori di
PA
40%
1 FR associato
2%
4 FR associati
12%
3 FR associati
32%
2 FR associati
14%
Nessuno
Associazione dei fattori di rischio
classici nell’ipertensione
Mancia G et al. J Hypertension 2004; 22:51-57
Osservatorio Epidemiologico
Cardiovascolare ISS-ANMCO
U D
FUMO 31% 22%
IPERTENSIONE
“” “” border line
>160/95
>140/90
31%
19%
28%
13%
IPERCOLESTEROLEMIA
“” “” border line
>240
>200
22%
37%
26%
34%
SEDENTARIETA’ t.l. 34% 45%
DIABETE MELLITO II
I.F.G.
>126
>110
8%
8%
6%
4%
OBESITA’
IMC >30
CV>102/88
14%
24%
18%
37%
SINDROME METABOLICA ATP III 23% 23%
Comorbilità fattori di rischio
Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare
> 3 fattori di rischio
28%
no fattori di rischio
8%
1 fattori di rischio
28%
2 fattori di rischio
36%
Il rischio CV globale
 Il rischio indicato è stato paragonato al rischio di un uomo di 40
anni non fumatore, con CT 4,7 mmol/L (185 mg/dL), PAS 120
mmHg,
e nessuna intolleranza al glucosio, ECG-LVH negativo, che
presenta una probabilità di sviluppare una CVD di 15/1000
(1,5%) in 8 anni
Ipertensione
PAS 165 mmHg
x 1,9
Dislipidemia
CT 5,4 mmol/L
(210 mg/dL)
x 1,3
Intolleranza al
glucosio
X1,8
X 2,6
X 4,5
X 3,5 X 2,3
Ipertensione
PAS 195 mmHg
x 3
Dislipidemia
CT 6,1 mmol/L
(235 mg/dL)
x 1,7
Fumo
X1,7
X 5,3
X 8,7
X 5,2 X 2,9
Kanne lWB, In: G e ne st J, e t al, e ds. Hype rte nsio n: Physio patho lo g y and Tre atm e nt. NY: McGraw Hill, 1 9 7 7 ; 8 8 8 -9 1 0 .
LINEE GUIDA
IPERTENSIONE
ARTERIOSA
“L’obiettivo primario del trattamento del paziente
iperteso è quello di ottenere la massima riduzione
del rischio cardiovascolare a lungo termine
(eventi fatali e non).”
ESH-ESC, 2003
J Hypertension 2003, 21: 1011-53
La stratificazione del Rischio CV Globale
è necessaria per:
 Graduare l’intensità delle misure di prevenzione
 Individuare delle priorità che consentano di gestire
al meglio le risorse disponibili
 rapporto costo/beneficio
 rapporto rischio/beneficio
Linee Guida 2003 ESH-ESC
Gli obiettivi della stratificazione
del rischio CV globale
La stratificazione del Rischio CV Globale
viene utilizzata per:
 Valori pressori-obiettivo della terapia
 Timing d’inizio della terapia farmacologica
 Scelta del farmaco antipertensivo mirato
 Necessità di terapia concomitante
(approccio terapeutico globale)
J Hypertension 2003, 21: 1011-53
Linee Guida 2003 ESH-ESC
Gli obiettivi della stratificazione
del rischio CV globale
J Hypertension 2003, 21: 1011-53
Sistolica (mmHg) Diastolica (mmHg)Categorie
Ottimale < 120 < 80
Normale 120-129 80-84
Normale alta 130-139 85-89
Ipertensione di grado 1 (lieve) 140-159 90-99
Ipertensione di grado 2 (moderata) 160-179 100-109
Ipertensione di grado 3 (grave) ≥180 ≥110
Ipertensione sistolica isolata ≥140 <90
Linee Guida 2003 ESH-ESC
La nuova classificazione
dei livelli di pressione arteriosa
 CEREBROVASCOLARI
Ictus, TIA, emorragia
cerebrale
 CARDIACHE
IMA, angina,
rivascolarizzazione
coronarica, scompenso
 RENALI
Nefropatia diabetica,
insufficienza renale,
proteinuria
(>300 mg/24 ore)
 VASCOLARI
Vasculopatia periferica
 OCULARI
Retinopatia ipertensiva
avanzata: emorragie,
essudati e papilledema
 PAS/PAD
 Uomo >55 anni
 Donna >65 anni
 Fumo
 Colesterolo totale
>250 mg/dL
o C-LDL >155 mg/dL
o C-HDL U < 40
D
<48 mg/dL
 Familiarità per MCV
precoci
 Obesità addominale
(U ≥102 e D ≥88 cm)
 Proteina C Reattiva
(≥1 mg/dL)
Fattori di rischio
cardiovascolare
per la stratificazione
Danno d’organo Condizioni patologiche
associate
Diabete Mellito
 Glucosio
plasmatico
a digiuno
(>126 mg/dL)
 Glucosio
plasmatico
postprandiale
(>198 mg/dL)
J Hypertension 2003, 21: 1011-53
Linee Guida 2003 ESH-ESC
Fattori che influenzano la prognosi
nel paziente iperteso
 Ipertrofia ventricolare
sinistra
EKG (Sokolow o
Cornell) - ECO ( U
≥125 e D ≥110 g/m2
)
 Ispessimento Intima-
Media carotideo ≥0.9
mm o placca
ateromasica
 Ipercreatininemia
lieve
(U 1,3-1,5 mg/dL
o D 1,2-1,4 mg/dL)
 Microalbuminuria
(30-300 mg/24 ore;
albumina/creatinina
U ≥22 e D ≥31 mg/g;
Pressione Arteriosa (mm Hg)
Fattori di rischio
e storia clinica
Normale
PAS 120-129
o PAD 80-84
Normale alta
PAS 130-139
o PAD 85-89
Grado 1
(I .A. lieve)
PAS 140-159
o PAD 90-99
Grado 2
(I .A. moderata)
PAS 160-179
o PAD 100-109
Grado 3
(I .A. severa)
PAS > 180
o PAD > 110
I ) nessun altro
fattore di rischio
RISCHIO
MEDIO
RISCHIO
MEDIO
RISCHIO
INCREMENTALE
BASSO
RISCHIO
INCREMENTALE
MODERATO
RISCHIO
INCREMENTALE
ELEVATO
I I ) 1-2 fattori di
rischio
RISCHIO
INCREMENTALE
BASSO
RISCHIO
INCREMENTALE
BASSO
RISCHIO
INCREMENTALE
MODERATO
RISCHIO
INCREMENTALE
MODERATO
RISCHIO
INCREMENTALE
MOLTO ELEVATO
I I I ) > 3 fattori di
rischio, danno
d’organo, diabete
mellito
RISCHIO
INCREMENTALE
MODERATO
RISCHIO
INCREMENTALE
ELEVATO
RISCHIO
INCREMENTALE
ELEVATO
RISCHIO
INCREMENTALE
ELEVATO
RISCHIO
INCREMENTALE
MOLTO ELEVATO
I V) condizioni cliniche
associate
RISCHIO
INCREMENTALE
ELEVATO
RISCHIO
INCREMENTALE
MOLTO ELEVATO
RISCHIO
INCREMENTALE
MOLTO ELEVATO
RISCHIO
INCREMENTALE
MOLTO ELEVATO
RISCHIO
INCREMENTALE
MOLTO ELEVATO
Stratificazione del rischio cardiovascolare
globale nel paziente con ipertensione secondo
le Linee Guida 2003 ESH-ESC
Mortalità cardiovascolare entro 10 anni (Progetto SCORE)
MEDIO < 1% BASSO < 4% MODERATO 4-5% ELEVATO 5-8% MOLTO ELEVATO > 8%
Categorie di rischio cardiovascolare
Morbilità
coronarica
entro 10 anni
(FRAMINGHAM)
Mortalità
cardiovascolare
entro 10 anni
(SCORE)
BASSO < 15% < 4%
MODERATO 15-20% 4-5%
ELEVATO 20-30% 5-8%
MOLTO
ELEVATO
> 30% > 8%
RISCHIO
INCREMENTALE
J Hypertension 2003, 21: 1011-53
Pressione arteriosa (mmHg)
Normale
PAS 120-129
o PAD 80-84
Normale alta
PAS 130-139
o PAD 85-89
Grado 1
PAS 140-159
O PAD 90-99
Grado 2
PAS 160-179
o PAD 100-109
Grado 3
PAS > 180
o PAD > 110
Nessun
trattamento
Nessun
trattamento
Iniziare
prontamente la
terapia
farmacologica e le
modifiche dello
stile di vita
Nessun fattore
di rischio aggiuntivo
Modifiche dello stile
di vita per 3-12
mesi.
Successivamente
inizio della terapia
farmacologica se il
paziente lo richiede
e se sono disponibili
le risorse
economiche
Modifiche dello
stile di vita per
tre mesi.
Successivamente
inizio della
terapia
farmacologica
Modifiche dello stile
di vita per tre
mesi.
Successivamente
inizio della terapia
farmacologica
Modifiche dello
stile di vita per
tre mesi.
Successivamente
inizio della
terapia
farmacologica
Iniziare
prontamente la
terapia
farmacologica e le
modifiche dello
stile di vita
Modifiche dello
stile di vita
Modifiche dello
stile di vita
1-2 fattori di rischio
3 o più fattori di
rischio o TOD
Modifiche dello
stile di vita
Terapia
farmacologica e le
modifiche dello stile
di vita
Terapia
farmacologica e le
modifiche dello
stile di vita
Iniziare
prontamente la
terapia
farmacologica e le
modifiche dello
stile di vita
CCA = condizioni cliniche associate; PAD = pressione arteriosa
diastolica; PAS = pressione arteriosa sistolica; TOD = danno d'organo.
Iniziare
prontamente la
terapia
farmacologica e le
modifiche dello
stile di vita
Iniziare
prontamente la
terapia
farmacologica e le
modifiche dello
stile di vita
Iniziare
prontamente la
terapia
farmacologica e le
modifiche dello stile
di vita
Iniziare
prontamente la
terapia
farmacologica e le
modifiche dello
stile di vita
DM o CCA
Linee Guida 2003 ESH-ESC
Pianificazione terapeutica progressiva
Modifiche dello
stile di vita.
Terapia
farmacologica (?)
Modifiche dello
stile di vita
•L’Obesità viene intesa come “obesità addominale”
•Il Diabete Mellito viene considerato una patologia associata e
non un fattore di rischio
•La Microalbuminuria viene riconosciuta come danno d’organo (TOD)
•La Proteinuria diventa espressione di CCA
•L’Aumento lieve della creatininemia (1.2-1.5 mg/dL) è inteso come
TOD
•Un’Ipercreatininemia >1.5 mg/dL si considera una patologia associata
•La Proteina C-Reattiva viene inserita tra gli indici di rischio
•L’Emorragia retinica, gli essudati e il papilledema esprimono una CCA
•Il Restringimento dei vasi arteriosi retinici non viene più inserito
tra i marker di danno d’organo in quanto aspecifico
J Hypertension 2003, 21: 1011-53
Linee Guida 2003 ESH-ESC
Principali novità nei criteri utilizzati per la
stratificazione del rischio
J Hypertension 2003, 21: 1011-53
Linee Guida 2003 ESH-ESC
Valori pressori obiettivo della terapia
<140/90
Tutti i pazienti ipertesi
eccetto:
<130/80 Diabete Mellito
<125/75
Diabete Mellito con
Insufficienza Renale e
Proteinuria >1g/24 ore
... come studiare
l’iperteso …...…
Linee Guida 2003 ESH-ESC
Valutazione prognostica
TEST DI ROUTINE
• Glicemia
• Colesterolo totale ed HDL
• Trigliceridi
• Creatinina ed Uricemia
• Kaliemia
• Emocromo
• Esame Urine
• Elettrocardiogramma
TEST RACCOMANDATI
• Ecocardiogramma
• Ultrasonografia
Carotidi ed Arti Inferiori
• PCR
• Microalbuminuria
(nei diabetici)
• Proteinuria 24 ore
(se DipStick+)
• Fondo oculare
ESAME CLINICO
Cuspidi et al, J Hypertens 2002
10
45
0
20
40
60
80
100
Basso Medio ElevatoLivello di rischio
Esami di
routine
Esami di routine
+ Eco-Doppler TSA
Esami di routine
+ Ecocardiogramma
Esami di routine
+ Eco-Doppler TSA e
Ecocardiogramma
%Studio APROS - Stratificazione del rischio CV
in pazienti con ipertensione “neodiagnosticata” (n° 1924).
Esami di routine
45
Pressione Arteriosa (mm Hg)
Fattori di rischio
e storia clinica
Normale
PAS 120-129
o PAD 80-84
Normale alta
PAS 130-139
o PAD 85-89
Grado 1
(I .A. lieve)
PAS 140-159
o PAD 90-99
Grado 2
(I .A. moderata)
PAS 160-179
o PAD 100-109
Grado 3
(I .A. severa)
PAS > 180
o PAD > 110
I ) nessun altro
fattore di rischio
RISCHIO
MEDIO
RISCHIO
MEDIO
RISCHIO
INCREMENTALE
BASSO
RISCHIO
INCREMENTALE
MODERATO
RISCHIO
INCREMENTALE
ELEVATO
I I ) 1-2 fattori di
rischio
RISCHIO
INCREMENTALE
BASSO
RISCHIO
INCREMENTALE
BASSO
RISCHIO
INCREMENTALE
MODERATO
RISCHIO
INCREMENTALE
MODERATO
RISCHIO
INCREMENTALE
MOLTO ELEVATO
I I I ) > 3 fattori di
rischio, danno
d’organo, diabete
mellito
RISCHIO
INCREMENTALE
MODERATO
RISCHIO
INCREMENTALE
ELEVATO
RISCHIO
INCREMENTALE
ELEVATO
RISCHIO
INCREMENTALE
ELEVATO
RISCHIO
INCREMENTALE
MOLTO ELEVATO
I V) condizioni cliniche
associate
RISCHIO
INCREMENTALE
ELEVATO
RISCHIO
INCREMENTALE
MOLTO ELEVATO
RISCHIO
INCREMENTALE
MOLTO ELEVATO
RISCHIO
INCREMENTALE
MOLTO ELEVATO
RISCHIO
INCREMENTALE
MOLTO ELEVATO
45%
45%
10%
Stratificazione del rischio cardiovascolare
globale nel paziente con ipertensione secondo
le Linee Guida 2003 ESH-ESC
Mortalità cardiovascolare entro 10 anni (Progetto SCORE)
MEDIO < 1% BASSO < 4% MODERATO 4-5% ELEVATO 5-8% MOLTO ELEVATO > 8%
J Hypertension 2003, 21: 1011-53
Pressione arteriosa (mmHg)
Normale
PAS 120-129
o PAD 80-84
Normale alta
PAS 130-139
o PAD 85-89
Grado 1
PAS 140-159
O PAD 90-99
Grado 2
PAS 160-179
o PAD 100-109
Grado 3
PAS > 180
o PAD > 110
Nessun
trattamento
Nessun
trattamento
Iniziare
prontamente la
terapia
farmacologica e le
modifiche dello
stile di vita
Nessun fattore
di rischio aggiuntivo
Modifiche dello stile
di vita per 3-12
mesi.
Successivamente
inizio della terapia
farmacologica se il
paziente lo richiede
e se sono disponibili
le risorse
economiche
Modifiche dello
stile di vita per
tre mesi.
Successivamente
inizio della
terapia
farmacologica
Modifiche dello stile
di vita per tre
mesi.
Successivamente
inizio della terapia
farmacologica
Modifiche dello
stile di vita per
tre mesi.
Successivamente
inizio della
terapia
farmacologica
Iniziare
prontamente la
terapia
farmacologica e le
modifiche dello
stile di vita
Modifiche dello
stile di vita
Modifiche dello
stile di vita
1-2 fattori di rischio
3 o più fattori di
rischio o TOD
Modifiche dello
stile di vita
Terapia
farmacologica e le
modifiche dello stile
di vita
Terapia
farmacologica e le
modifiche dello
stile di vita
Iniziare
prontamente la
terapia
farmacologica e le
modifiche dello
stile di vita
CCA = condizioni cliniche associate; PAD = pressione arteriosa
diastolica; PAS = pressione arteriosa sistolica; TOD = danno d'organo.
Iniziare
prontamente la
terapia
farmacologica e le
modifiche dello
stile di vita
Iniziare
prontamente la
terapia
farmacologica e le
modifiche dello
stile di vita
Iniziare
prontamente la
terapia
farmacologica e le
modifiche dello stile
di vita
Iniziare
prontamente la
terapia
farmacologica e le
modifiche dello
stile di vita
DM o CCA
Linee Guida 2003 ESH-ESC
Pianificazione terapeutica progressiva
Modifiche dello
stile di vita.
Terapia
farmacologica (?)
Modifiche dello
stile di vita
45%
10%
J Hypertension 2003, 21: 1011-53
Pressione arteriosa (mmHg)
Normale
PAS 120-129
o PAD 80-84
Normale alta
PAS 130-139
o PAD 85-89
Grado 1
PAS 140-159
O PAD 90-99
Grado 2
PAS 160-179
o PAD 100-109
Grado 3
PAS > 180
o PAD > 110
Nessun
trattamento
Nessun
trattamento
Iniziare
prontamente la
terapia
farmacologica e le
modifiche dello
stile di vita
Nessun fattore
di rischio aggiuntivo
Modifiche dello stile
di vita per 3-12
mesi.
Successivamente
inizio della terapia
farmacologica se il
paziente lo richiede
e se sono disponibili
le risorse
economiche
Modifiche dello
stile di vita per
tre mesi.
Successivamente
inizio della
terapia
farmacologica
Modifiche dello stile
di vita per tre
mesi.
Successivamente
inizio della terapia
farmacologica
Modifiche dello
stile di vita per
tre mesi.
Successivamente
inizio della
terapia
farmacologica
Iniziare
prontamente la
terapia
farmacologica e le
modifiche dello
stile di vita
Modifiche dello
stile di vita
Modifiche dello
stile di vita
1-2 fattori di rischio
3 o più fattori di
rischio o TOD
Modifiche dello
stile di vita
Terapia
farmacologica e le
modifiche dello stile
di vita
Terapia
farmacologica e le
modifiche dello
stile di vita
Iniziare
prontamente la
terapia
farmacologica e le
modifiche dello
stile di vita
CCA = condizioni cliniche associate; PAD = pressione arteriosa
diastolica; PAS = pressione arteriosa sistolica; TOD = danno d'organo.
Iniziare
prontamente la
terapia
farmacologica e le
modifiche dello
stile di vita
Iniziare
prontamente la
terapia
farmacologica e le
modifiche dello
stile di vita
Iniziare
prontamente la
terapia
farmacologica e le
modifiche dello stile
di vita
Iniziare
prontamente la
terapia
farmacologica e le
modifiche dello
stile di vita
DM o CCA
Linee Guida 2003 ESH-ESC
Pianificazione terapeutica progressiva
Modifiche dello
stile di vita.
Terapia
farmacologica (?)
Modifiche dello
stile di vita
45%
10%
Linee Guida 2003 ESH-ESC
Valutazione prognostica
TEST DI ROUTINE
• Glicemia
• Colesterolo totale ed HDL
• Trigliceridi
• Creatinina ed Uricemia
• Kaliemia
• Emocromo
• Esame Urine
• Elettrocardiogramma
TEST RACCOMANDATI
• Ecocardiogramma
• Ultrasonografia
Carotidi ed Arti Inferiori
• PCR
• Microalbuminuria
(nei diabetici)
• Proteinuria 24 ore
(se DipStick+)
• Fondo oculare
ESAME CLINICO
Cuspidi et al, J Hypertens 2002
10 8 8 7
45
35 36 30
57 56 63
0
20
40
60
80
100
Basso Medio ElevatoLivello di rischio
Esami di
routine
Esami di routine
+ Eco-Doppler TSA
Esami di routine
+ Ecocardiogramma
Esami di routine
+ Eco-Doppler TSA e
Ecocardiogramma
%Studio APROS - Stratificazione del rischio CV
in pazienti con ipertensione “neodiagnosticata” (n° 1924).
Ruolo dell’ecografia (TSA e cardiaca) - criteri ESC/ESH
45
Cuspidi et al, J Hypertens 2002
10 8 8 7
45
35 36 30
57 56 63
0
20
40
60
80
100
Basso Medio ElevatoLivello di rischio
Esami di
routine
Esami di routine
+ Eco-Doppler TSA
Esami di routine
+ Ecocardiogramma
Esami di routine
+ Eco-Doppler TSA e
Ecocardiogramma
%Studio APROS - Stratificazione del rischio CV
in pazienti con ipertensione “neodiagnosticata” (n° 1924).
Ruolo dell’ecografia (TSA e cardiaca) - criteri ESC/ESH
45
Pressione Arteriosa (mm Hg)
Fattori di rischio
e storia clinica
Normale
PAS 120-129
o PAD 80-84
Normale alta
PAS 130-139
o PAD 85-89
Grado 1
(I .A. lieve)
PAS 140-159
o PAD 90-99
Grado 2
(I .A. moderata)
PAS 160-179
o PAD 100-109
Grado 3
(I .A. severa)
PAS > 180
o PAD > 110
I ) nessun altro
fattore di rischio
RISCHIO
MEDIO
RISCHIO
MEDIO
RISCHIO
INCREMENTALE
BASSO
RISCHIO
INCREMENTALE
MODERATO
RISCHIO
INCREMENTALE
ELEVATO
I I ) 1-2 fattori di
rischio
RISCHIO
INCREMENTALE
BASSO
RISCHIO
INCREMENTALE
BASSO
RISCHIO
INCREMENTALE
MODERATO
RISCHIO
INCREMENTALE
MODERATO
RISCHIO
INCREMENTALE
MOLTO ELEVATO
I I I ) > 3 fattori di
rischio, danno
d’organo, diabete
mellito
RISCHIO
INCREMENTALE
MODERATO
RISCHIO
INCREMENTALE
ELEVATO
RISCHIO
INCREMENTALE
ELEVATO
RISCHIO
INCREMENTALE
ELEVATO
RISCHIO
INCREMENTALE
MOLTO ELEVATO
I V) condizioni cliniche
associate
RISCHIO
INCREMENTALE
ELEVATO
RISCHIO
INCREMENTALE
MOLTO ELEVATO
RISCHIO
INCREMENTALE
MOLTO ELEVATO
RISCHIO
INCREMENTALE
MOLTO ELEVATO
RISCHIO
INCREMENTALE
MOLTO ELEVATO
63%(+18)
30%(-15)
7%(-3)
Stratificazione del rischio cardiovascolare
globale nel paziente con ipertensione secondo
le Linee Guida 2003 ESH-ESC
Mortalità cardiovascolare entro 10 anni (Progetto SCORE)
MEDIO < 1% BASSO < 4% MODERATO 4-5% ELEVATO 5-8% MOLTO ELEVATO > 8%
J Hypertension 2003, 21: 1011-53
Pressione arteriosa (mmHg)
Normale
PAS 120-129
o PAD 80-84
Normale alta
PAS 130-139
o PAD 85-89
Grado 1
PAS 140-159
O PAD 90-99
Grado 2
PAS 160-179
o PAD 100-109
Grado 3
PAS > 180
o PAD > 110
Nessun
trattamento
Nessun
trattamento
Iniziare
prontamente la
terapia
farmacologica e le
modifiche dello
stile di vita
Nessun fattore
di rischio aggiuntivo
Modifiche dello stile
di vita per 3-12
mesi.
Successivamente
inizio della terapia
farmacologica se il
paziente lo richiede
e se sono disponibili
le risorse
economiche
Modifiche dello
stile di vita per
tre mesi.
Successivamente
inizio della
terapia
farmacologica
Modifiche dello stile
di vita per tre
mesi.
Successivamente
inizio della terapia
farmacologica
Modifiche dello
stile di vita per
tre mesi.
Successivamente
inizio della
terapia
farmacologica
Iniziare
prontamente la
terapia
farmacologica e le
modifiche dello
stile di vita
Modifiche dello
stile di vita
Modifiche dello
stile di vita1-2 fattori di rischio
3 o più fattori di
rischio o TOD
Modifiche dello
stile di vita
Terapia
farmacologica e le
modifiche dello stile
di vita
Terapia
farmacologica e le
modifiche dello
stile di vita
Iniziare
prontamente la
terapia
farmacologica e le
modifiche dello
stile di vita
CCA = condizioni cliniche associate; PAD = pressione arteriosa
diastolica; PAS = pressione arteriosa sistolica; TOD = danno d'organo.
Iniziare
prontamente la
terapia
farmacologica e le
modifiche dello
stile di vita
Iniziare
prontamente la
terapia
farmacologica e le
modifiche dello
stile di vita
Iniziare
prontamente la
terapia
farmacologica e le
modifiche dello stile
di vita
DM o CCA
Linee Guida 2003 ESH-ESC
Pianificazione terapeutica progressiva
Modifiche dello
stile di vita.
Terapia
farmacologica (?)
Modifiche dello
stile di vita
intervenire
sullo stile di
vita ed iniziare
subito la
terapia
farmacologica
Modifiche dello
stile di vita.
Terapia
farmacologica (?)
RICAPITOLANDO:
 16.000.000 ca. di ipertesi in età adulta
 1.600.000 ca. nella classe “a basso rischio”
(PA < 160/100 senza F.R. aggiuntivi) , con
indicazione a terapia non farmacologica ed
osservazione clinica fino a 12 mesi
 Se facessimo a tutti costoro un esame
ultrasonografico ne ricollocheremmo un
buon numero (n° 480.000 ca.) nelle classi
a maggior rischio, con indicazione a terapia
farmacologica immediata
 La ricerca sistematica del danno renale con il
dosaggio della microalbuminuria può
rappresentare un ragionevole compromesso in
termini di economia, fattibilità e predittività?
 Abbiamo le risorse per poter praticare uno
screening ecografico a fini prognostici a
tutta la popolazione dei pazienti ipertesi ?
QUESITI :
Studio HOORN: microalbuminuria
e mortalità cardiovascolare
n = 247
p < 0,0001
100
96
88
84
92
41 52 3
Anni
0
Microalbuminuria
Normoalbuminuria
Pazientiviventi(%)
Jager et al. Arterioscler Thromb Vasc Biol 1999; 19:617-624
Definitions of Microalbuminuria
and Macroalbuminuria
Parameter Normal
Micro
albuminuria
Macro
albuminuria
Urine AER
(mg/l)
< 20 20 - 200 >200
Urine AER
(mg/24h)
< 30 30 - 300 >300
Urine
albumin/
creatinine
(mg/g)
< 30 30 - 300 >300
AER=Albumin excretion rate
38
29
33,7
6,7 6,1
4,1
19,9
0
10
20
30
40
Bigazzi,
1992
Calvino,
1999
Grandi,
2000
Pontremoli,
1997
Palatini,
1996
Jensen,
1997
media*
Mod da Diercks et al, Can J Cardiol 2002; 18: 525-35
Prevalenza(%)
* Calcolata
Microalbuminuria: Prevalenza tra i pazienti
con ipertensione arteriosa
Albumina/creatinina:
quartili
* p<0,001 vs il primo quartile (RR= 1) dopo aggiustamento per età, sesso, PAS, PAD, circonferenza addome/anche, diabete e trattamento
Gerstein et al, JAMA 2001; 286: 421-426
RischioRelativo
0
1
2
3
4
IMA, ictus o morte CV Mortalità totale Insufficienza cardiaca
*
*
*
*
*
*
<0,22
0,22-0,57
0,58-1,62
>1,62
Microalbuminuria ed eventi CV
Studio HOPE
Mod da Leoncini, J Hum Hypertens , 2002 16:399-404
OR per pazienti A/CR + di essere IMT + IVS + = 21 ( C.I. 6-62) P <0,0001
 NormoAlbU
 MicroAlbU
0,2
0,6
1
1,4
20 50 80
IMT,mm
MVSI, g/m2
Correlazione tra ipertrofia VS,
ispessimento intima-media e
microalbuminuria nell’ipertensione essenziale
Pontremoli R et al. J Am Soc Nephrol 2002; 13: S169-S172
Microalbuminuria, IVS e IMT carotideo:
correlazione tra i danni d’organo nell’iperteso
0
1
2
3
4
5
6
SI NO
Ispessimento
medio intimale
carotideo
(IMT)
Ipertrofia ventricolare sinistra
NO
SI
25%
46%
Escrezioneurinariadialbumina
(mg/mmol)
3%
33%
… due parole
sulla terapia
farmacologica …
( e non )
• Angina pectoris, post-IMA, scompenso cardiaco, tachiaritmieBeta-bloccanti
ACE-inibitori
Sartani
J Hypertension 2003; 21: 1011-53
Calcioantagonisti
Diuretici
Alfa-bloccanti
• Scompenso cardiaco, disfunzione ventricolare sinistra,
post-IMA, nefropatia non diabetica, nefropatia nel diabete
tipo 1, proteinuria
• Ipertrofia ventricolare sinistra, microalbuminuria diabetica,
proteinuria, nefropatia nel diabete tipo 2, intolleranza agli
ACE-I
• Angina pectoris, vasculopatia carotidea, ipertensione
sistolica isolata (diidropiridinici), vasculopatia periferica
• Scompenso cardiaco, ipertensione nell’anziano, ipertensione
sistolica isolata
• Ipertrofia prostatica benigna, dislipidemia
Linee Guida ESH-ESC 2003
Indicazioni all’utilizzo degli antipertensivi
in base alle condizioni cliniche associate
CONFRONTO TRA VECCHI E NUOVI FARMACI ANTI-
IPERTENSIVI
62605
pts
Staessen J: Lancet 358,2001
CONFRONTO TRA VECCHI E NUOVI FARMACI ANTI-
IPERTENSIVI
62605
pts
Staessen J: Lancet 358,2001
CONFRONTO TRA VECCHI E NUOVI FARMACI ANTI-
IPERTENSIVI
62605
pts
Staessen J: Lancet 358,2001
CONGESTIVE HEART FAILURE
Ictus
Differenze di PAS tra i gruppi
randomizzati (mm Hg)
0.25
0.50
0.75
1.00
1.25
1.50
-10 -8 -6 -4 -2 0 2 4
Differenze di PAS tra i gruppi
randomizzati (mm Hg)
0.25
0.50
0.75
1.00
1.25
1.50
-10 -8 -6 -4 -2 0 2 4
CHD
A = CA vs placebo; B = ACE inibitore vs placebo; C = terapia antipertensiva intensiva vs meno
intensiva; D = ARB vs controllo; E = ACE inibitore vs CA; F = CA vs diuretico o β-bloccante;
G = ACE inibitore vs diuretico e β-bloccante.
Blood Pressure Lowering Treatment Trialists’ Collaboration. Lancet 2003;362:1527-1535.
RRdiictus
RRdiCHD
A B C D EF G A B C D E F G
Riduzioni di PA nel Treatement Trialists’
Collaboration
MEAN BP
DIFFERENCE
RRR
HOPE
Ramipril Vs Usual Care
3.5/1.5 mmHg 22%
PROGRESS
Perindopril/Indapamide Vs Usual Care
9/4 mmHG 26%
EUROPA
Perindopril Vs Usual Care
5/2 mmHg 20%
ASCOT
Amlodipina/Perindopril Vs BBloccanti/Tiazidici
2.7/1.9 mmHg 16%
ADVANCE
Perindopril/Indapamide Vs Usual Care
5.6/2.2 mmHg 18%
Differenze pressorie ed eventi CV
in studi clinici “over the top”
CONSIDERARE
- I livelli pressori in assenza di terapia
- L’assenza/presenza di danno d’organo o di altri fattori di rischio
Scegliere tra
MONOTERAPIA ASSOCIAZIONE DI DUE
FARMACI
- Diuretici
- Beta-bloccanti
- Calcioantagonisti
- ACE-inibitori
- SARTANI
J Hypertension 2003, 21: 1011-53
Linee Guida 2003 ESH-ESC
Scelta della strategia farmacologica
antipertensiva
0
20
40
60
80
100
0
0,4
0,8
1,2
1,6
2
ALLHAT Treatment and
Blood Pressure
Control
6 mos 1 yr 3 yr 5 yr
1 Drug 2 Drugs ≥3 Drugs
Patients(%)
Cushman WC, et al. J Clin Hypertens. 2002;4:393-405.
Average#ofdrugs
65.6%62.3%55.2%49.8%
Blood pressure controlled <140/90 mmHg
1.41.4
1.71.7
2.02.0
1.31.3
42.418 patients
(≥55 years old)
ESH-ESC guidelines J Hypertension 2003, 21: 1011-53
Linee Guida 2003 ESH-ESC
Associazioni tra farmaci antipertensivi
Beta-bloccanti
Diuretici
Antagonisti recettoriali
dell’angiotensina
Alfa-bloccanti
ACE-inibitori
Calcioantagonisti
“L’obiettivo primario del trattamento del paziente iperteso è quello di
ottenere la massima riduzione del rischio cardiovascolare a lungo
termine (eventi fatali e non).”
ESH-ESC, 2003
IL TRATTAMENTO DEI FATTORIIL TRATTAMENTO DEI FATTORI
DI RISCHIO ASSOCIATIDI RISCHIO ASSOCIATI
 Tutti i pazienti, di età > 50 aa, con un rischio a
10 anni > 20% dovrebbero essere trattati con
ASA
 ..
IL TRATTAMENTO DEI FATTORIIL TRATTAMENTO DEI FATTORI
DI RISCHIO ASSOCIATIDI RISCHIO ASSOCIATI
ESH-ESC guidelines J Hypertension 2003, 21: 1011-53
Profilassi con ASA
rapporto rischio/beneficio
Condizione clinica beneficio Rischio
Maschi 1-2 1-2
Ipertensione
arteriosa
1-2 1-2
Angina stabile 10 1-2
Pregresso IMA 20 1-2
Angina instabile 50 1-2
Eventi CV maggiori/1000 pz trattati anno Vs.
Eventi emorragici maggiori/1000 pz trattati anno
Patrono; Chest:2000
Linee Guida 2003 ESH-ESC
Terapie associate
 Tutti i pazienti, di età > 50 aa, con un
rischio a 10 anni > 20% dovrebbero
essere trattati con ASA
 Tutti i pazienti, di età < 80 aa, con storia di
Malattia Cardiovascolare, Diabete Mellito o
comunque con un rischio a 10 anni > 20%
dovrebbero essere trattati con statine se il
loro Colesterolo Totale è superiore a 135
mg/dl.
I.S.S. 2004
Le Linee Guida
si rincorrono veloci ad inseguire
le più recenti acquisizioni
della evidence based medicine
obiettivo
titanico
ALLHAT
24
ATTIVITA’
FISICA 10
IL TRATTAMENTO NON FARMACOLOGICO
DELL’IPERTENSIONE ARTERIOSA
1 Raggiungimento del peso ideale: riduzione
dell’introito calorico e dei grassi in una dieta
equilibrata.
2 Attività fisica regolare, se consentita dalle
condizioni cliniche del paziente.
3 Dieta iposodica ( + 5 g di NaCl/die),
povera in grassi, ricca di frutta e verdura.
4 Riduzione del consumo di alcool
(non più di 10-20 g di etanolo/die).
5 Abolizione del fumo.
IL TRATTAMENTO NON FARMACOLOGICO
DELL’IPERTENSIONE ARTERIOSA
Efficacia delle misure igienico-nutrizionali
studio TOMHS
Prevenzione Cardiovascolare
Stile di vita
Abitudine al fumo
Abitudini alimentari
Obesità e Sovrappeso
Sedentarietà
Pressione Arteriosa
Quadro Lipidico
Controllo Glicemico
Controllo di
FumoFumo
Incremento di 2-3 volte
del rischio CHD
Interazione con altri fattori di rischio:
Ossidazione LDL
HDL
Disfunzione e danno endoteliale
Fibrinogeno
Aggregazione piastrinica
Abitudini alimentari
• apporto calorico totale quando sia
necessario un calo ponderale
• Calorie Totali: 55% CARBOIDRATI
15% PROTEINE
30% GRASSI
• grassi saturi ≤ 1/3 del totale
privilegiando grassi mono e poliinsaturi
(verdure e pesce)
• colesterolo alimentare < 300 mg/die
• il consumo di frutta, cereali , verdura
e fibra solubile
• l’introito di sale (<6 g/die) e di alcool
(10-20 g/die)
Sedentarietà
Attività Fisica
• Esercizio aerobico
 muoversi di più
 praticare esercizio fisico
per un totale di 2000-3000 Kcal/settimana
Ridurre il peso
Ridurre la pressione arteriosa
Aumento dell’HDL Colesterolo
Riduzione dei Trigliceridi
Predisposizione alle trombosi
Livelli di attività fisica ed incidenza di CI:Livelli di attività fisica ed incidenza di CI:
The Harvard Alumni Health StudyThe Harvard Alumni Health Study
12.516 soggetti di media età osservati per 19 aa.12.516 soggetti di media età osservati per 19 aa.
• <500 kcal/sett.<500 kcal/sett.
• 500-999500-999
(95% IC)(95% IC)
• 1000-19991000-1999
• 2000-29992000-2999
• >3000>3000
RRRR 0.6 0.7 0.8 0.90.6 0.7 0.8 0.9 1.0 1.1 1.21.0 1.1 1.2
Paffenbarger RS:Paffenbarger RS: CirculationCirculation 2000 (102)2000 (102)
Nurses’ Health StudyNurses’ Health Study
• Studio su una coorte diStudio su una coorte di
84.688 donne84.688 donne con un follow-con un follow-
up di 16 anni.up di 16 anni.
• Controllate per età, fumo,Controllate per età, fumo,
BMI, storia di HBP,BMI, storia di HBP,
ipercolesterolemia, diabete,ipercolesterolemia, diabete,
assunzione di acidi grassiassunzione di acidi grassi
(rapporto P/S) e fibre nella(rapporto P/S) e fibre nella
dieta, consumo di alcol, usodieta, consumo di alcol, uso
di ormoni in menopausa edi ormoni in menopausa e
postmenopausa, uso dipostmenopausa, uso di
farmaci (ASA, multivitaminici,farmaci (ASA, multivitaminici,
vit. E).vit. E).
• Correlando tutto conCorrelando tutto con livellilivelli
diversi di esercizio fisico.diversi di esercizio fisico.
Hu FB et al. JAMA 2002; 287: 1815-21
RR of CHD Death
0,62
0,54
0,69
0,93
1,00
0,0
0,2
0,4
0,6
0,8
1,0
1,2
1,4
0 1 2 3 4
physical activity / week
P for trend < 0.001
Odds ratio x Cardiopatia Ischemica
INTERHEART STUDY
Yusuf et al
Lancet 2004
APO B/APO A 3.2
FUMO 2.9
FATTORI PSICOSOCIALI 2.7
DIABETE 2.4
IPERTENSIONE ARTERIOSA 1.9
OBESITA’ ADDOMINALE 1.6
FAMILIARITA’ 1.4
CONSUMO FRUTTA e VERDURA 0.7
ATTIVITA’ FISICA 0.7
CONSUMO ALCOOL 0.9 ns
Sovrappeso-Obesità
Indicazione a
trattare
Indice di Massa
Corporea (kg/m2
)
Circonferenza vita
Sovrappeso > 25.0
Obesità > 30.0
Obesità Centrale Indicazione a perdere
peso
≥ 94 cm(uomini)
≥ 80 cm (donne)
Raccomandazione a
perdere peso
≥102 cm(uomini)
≥ 88 cm (donne)
Quadro Lipidico
mmol/l mg/dL
Colesterolo Totale < 5.0 < 190
Colesterolo LDL
< 3.0 < 115
Colesterolo HDL
>1.0
>40
Trigliceridi <2.0 <180
Diagnosi di Diabete Mellito
(American Society of Diabetes, 1998)
Controllo Glicemico e Metabolico
Raccomandazioni ADA 2005
Glicemia digiuno mg/dl 90 - 130
Glic. Post-prandiale mg/dl < 180
HbA1c%Hb < 7.0
Pressione Arteriosa mmHg < 130/80
Colesterolo LDL mg/dl < 100
Colesterolo HDL mg/dl > 40
Trigliceridi mg/dl < 150
Possibili meccanismi attraverso i quali l’inibizione SRAA
può esercitare una azione favorevole sul metabolismo
glucidico
 Sensibilità all’insulina:
 Aumento del flusso muscolare
 Diminuzione attività SNS
 Miglioramento bilancio ionico (K+
e Mg++
)
 Stimolazione signaling dell’insulina (es: tirosina chinasi)
 Effetti sul tessuto adiposo (es: adipogenesi)
 Attività PPAR gamma
(effetto tiazolidinedione-simile di alcuni sartani)
 Secrezione insulina
 Miglioramento bilancio ionico (K+
e Mg++
)
 Miglioramento circolo isole pancreatiche
Scheen AJ Diabetes Metab.
2004
ma il punto è
che …….
J Hypertension 2004, 22: 11-19
44,8
30,6
37,7
Maschi Femmine Totale
Prevalenzacrudadiipertensionearteriosa(%)
Prevalenza di ipertensione arteriosa
in Italia (range di età 35-74 anni)
32% trattati
J Hypertension 2004, 22: 51-57
47212311535574
0
200
400
600
800
1000
1200
1400
1600
1800
< 140 140-159 160-179 >180
15,1%
40,3%
32,3%
12,3%
Numeropz
PAS (mmHg)
1284 1428 902 198
0
200
400
600
800
1000
1200
1400
1600
< 90 90-99 100-109 >110
33,7%
37,5%
23,7%
5,1%
Numeropz
PAD (mmHg)
Distribuzione dei pazienti ipertesi in Italia
in base al valore pressorio raggiunto
con il trattamento farmacologico
Percentuale di italiani ipertesi con PA < 140/90 mmHg
in diverse indagini svolte tra il 2000 e il 2003
Forlife ∆
(n = 12792)
Silvia
(n = 2775)
Horizon
(n = 3812)
Smooth *
(n = 2144)
Medici generici Centri specializzati
(Mancia et al.,
J Hypert 2004;22:2387
Specialisti
(Mancia et al.,
J Hypert 2004; 22: 51)
Medici generici
12.2 21.7 14.0
37.5
J Hypertension 2004, 22: 51-57
PA < 140/90 mmHg
PA 140-159/90-99 mmHg
PA 160-179/100-109 mmHg
PA > 180/ 110 mmHg
6,5%
34,7%
37,9%
20,9%
12%
37% 37%
14,1%
8,6%
34,6%
38,5%
18,3%
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
35%
40%
45%
Prevalenza
Lieve
ipercolesterolemia
Diabete Severa
ipercolesterolemia
Controllo pressorio ottenuto con la terapia
in relazione alle comorbilità
Progetto HEALTH SEARCH
Societa Italiana
Medicina Generale
– SIMG -
320 MMG
481196 assistiti
Progetto HEALTH SEARCH
Societa Italiana
Medicina Generale
– SIMG -
400 MMG
597587 assistiti
• Target + ambiziosi
• Classificazioni + restrittive
• Mancato raggiungimento
obiettivi terapeutici
• Assimilare le linee guida
• Applicarle in ragione del buon senso
clinico e delle risorse disponibili
 Lavorare duro per normalizzare la
pressione ed ottimizzare il rischio CV
LINEE GUIDA iPERTENSIONE ARTERIOSA
Conclusioni:
I piccoli passi della prevenzione
Fattore di rischio
Modulazione fattore
della durata di 10 anni
ad un'età di 50 aa.
Riduzione eventi
coronarici maggiori
nei successivi 15 aa.
I ndice di massa
corporea
-1 unità (circa 2-3 Kg)
- 2 unità (circa 5-6 Kg)
-7%
-11%
Pressione sistolica
-5 mmHg
-10 mmHg
-19%
-25%
Colesterolemia
-10 mg/ dl
-20 mg/ dl
-16%
-22%
Consumo di
sigarette
-2/ die
-6/ die
-7%
-24%
Massa corporea
Pressione sistolica
Colesterolemia
Fumo di sigaretta
-1 unità
-5 mmHg
-10 mg/ dl
- 2/ die
- 40%
Massa corporea
Pressione sistolica
Colesterolemia
Fumo di sigaretta
-2 unità
-10 mmHg
- 20 mg/ dl
- 6/ die
- 61%
E se le Linee Guida corrono veloci
e gli obiettivi sembrano titanici …..
DAL CONTROLLO DELLA
PRESSIONE ARTERIOSA
ALLA PREVENZIONE
CARDIOVASCOLARE
INTEGRATA
Fabio Menghini
Divisione Cardiologia
Ospedale S.Eugenio
GRAZIE per
LA CORTESE
ATTENZIONE
RISCHIO ASSOLUTO Vs
RISCHIO RELATIVO
rischio assoluto,
la probabilità di andare incontro a un evento
in un determinato numero di anni.
rischio relativo,
il rapporto tra la probabilità di ammalare di un
soggetto esposto ad una determinata variabile clinica
(ad es.: fattori di rischio coronarico) rispetto a quella
di un soggetto non esposto.
Consumo di Alcool
• DOSE MODERATA = 12gr. giornalieri
(DOCUMENTATO EFFETTO FAVOREVOLE)
30 ml. acquavite 40°
100 ml. vino 12°
300 ml. birra 4°
Am.J.Cardiol: 87, 2001
Fabbisogno
caloricoDispendio
energetico
La riduzione del sovrappeso non è un compito facile, ma se
ottenuto, dà innegabili vantaggi sia a livello della qualità della vita
sia per il controllo dei fattori di rischio.
 All’inizio del processo è necessario che un obiettivo realistico
di perdita di peso sia negoziato tra medico e paziente.
 Una progressiva perdita di 0.5 –1 Kg di peso alla settimana è
generalmente adeguata al raggiungimento dell’obiettivo prefissato.
 La componente centrale nella riduzione del peso è una dieta
ipolipidica e ipocalorica associata ad un’idonea attività fisica,
calibrata sulle possibilità e sullo stato di salute individuali.
La Riduzione del
Peso Corporeo
LA PRESCRIZIONE
DELL’ATTIVITA’ FISICA
 MUOVERSI DI PIU’
• E’ stato calcolato che se una persona sedentaria svolge il proprio
lavoro il più possibile in piedi, cammina a passo moderato per
almeno mezz’ora al giorno e sale venti rampe di scale al giorno,
raggiunge in una settimana circa 2000 Kcal.
• E’ pertanto opportuno consigliare di non usare mezzi motorizzati
quando possibile, di parcheggiare lontano dai luoghi di
destinazione, di scendere dall’autobus una o due fermate prima e
camminare.
• Va ricordato anche ai soggetti di limitare l’uso degli ascensori o
di fermarli qualche piano sottostante, di rimanere in piedi anziché
seduti, di sfruttare le pause per passeggiare.
LA PRESCRIZIONE
DELL’ATTIVITA’ FISICA II
 SVOLGERE CON REGOLARITA’ UN PROGRAMMA DI
ATTIVITA’ MOTORIA
• Il programma personalizzato di minima richiede almeno tre
sessioni in cui si consumino almeno 300 Kcal per un totale di 1000
Kcal settimanali, (da aggiungersi alle altre 2000 Kcal spese
muovendosi di più o con altre attività del tempo libero).
• Nella scelta del programma di esercizi occorre considerare le
condizioni iniziali di forma, abitudini motorie, salute ed età;
• E’ necessario poi definire con il soggetto il tipo di esercizio, la sua
intensità, durata e frequenza nel tempo.
Le raccomandazioni
sull’attività fisica devono definirne:
 intensità: è meglio definita in termini di frequenza da
raggiungere al picco dell’esercizio, essendo tale frequenza
raccomandata tra il 60-75% della frequenza massima stimata per
l’età della persona.
 durata: le sessioni di esercizio fisico dovrebbero essere
preferibilmente di 30-40 minuti, comprendenti una fase di
riscaldamento di 5-10 minuti, una fase aerobica di 20-30 minuti e
una fase di defaticamento di 5-10 minuti al termine della
precedente.
 frequenza: ci dovrebbero essere da 4 a 5 sessioni
settimanali; in alternativa, aumentando la durata della fase aerobica
a 40-60 minuti, una frequenza di 2-3 volte alla settimana può essere
sufficiente.
Possibili indicatori di efficacia
di un intervento di prevenzione (1)
Classe di rischio
Riduzione del rischio relativo ≥ 25% nell’75% dei
soggetti
Ipertensione Arteriosa
Riduzione PAS del 10% e della PAD del 5%, con % di
normotesi > 80%
Dislipidemia
Riduzione colesterolemia LDL del 25%, incremento
HDL del 5%, riduzione trigliceridi del 15%,
raggiungimento dell’obiettivo nell’80%
Fumo
Sospensione del fumo ad un anno nel 40%
Possibili indicatori di efficacia
di un intervento di prevenzione (2)
Sedentarietà
Raggiungimento dell’obiettivo attività fisica
2 ore/settimana o comportante un consumo
> 2.000 Kcal nell’80%
Diabete
Emoglobina glicosilata < 6,5 % nell’80%
Sovrappeso
Riduzione peso corporeo del 5-10% nel 100% dei
soggetti BMI > 25 Kg/m2
Farmaci
Aderenza alla prescrizione > 90%
Assetto Lipidico
Rischio Assoluto < 5%.
Colesterolo Totale (Col-T)
≥ 5.0 mmol/l
(190 mg/dl)
Modifiche stile di vita
a ridurre Col-T < 5.0 mmol/l
(190 mg/dl) e
Col-LDL < 3.0 mmol/l
(115 mg/dl).
Controlli a 5 anni
Stimare il Rischio Assoluto con la Carta del Rischio
Col-T < 5.0 mmol/l
(190 mg/dl) e
Col-LDL < 3.0 mmol/l
(115 mg/dl).
Mantenere modifiche
stile di vita
Controlli ad 1 anno
Rischio Assoluto > 5%.
Colesterolo Totale ≥ 5.0 mmol/l
(190 mg/dl)
Profilo lipidico completo
Col-T; Col-LDL; Col-HDL
Trigliceridi
Modifiche stile di vita
Controllo a 3 mesi
Col-T ≥ 5.0 mmol/l
(190 mg/dl) e/o
Col-LDL ≥ 3.0 mmol/l
(115 mg/dl).
Mantenere modifiche
stile di vita
+ Farmacoterapia
Prevenzione
Primaria
Eventi cardiovascolari in funzione dei livelli di C-LDLEventi cardiovascolari in funzione dei livelli di C-LDL
durante la terapia con statine negli studi di prevenzionedurante la terapia con statine negli studi di prevenzione
secondariasecondaria
JC LaRo sa, NEng lJMe d 20 0 5 ; 352
Colesterolo LDL (mg/dL)
Eventi(%)
0
5
10
15
20
25
30
0 70 90 110 130 150 170 190 210
Statine
Placebo
TNT(80mg di atorvastatina)
HPS
CARE
LIPID
4S
4S
LIPID
CARE
HPS
TNT (10mg di atorvastatina)
ATP-III: i target per il C-LDLATP-III: i target per il C-LDL
Sco tt M. Grundy e t al; Expe rt Pane lo n De te ctio n, Evaluatio n, a nd Tre atm e nt o f Hig h Blo o d Cho le ste ro lin Adults.
Circulatio n. 2 0 0 4; 1 1 0 : 227 -239 . MO DIFICATO
CategorieCategorie
di rischiodi rischio
Target LDLTarget LDL
(mg/dL)(mg/dL)
Livello di LDLLivello di LDL
in cui cambiarein cui cambiare
lo stile di vita (mg/dL)lo stile di vita (mg/dL)
Livello di LDLLivello di LDL
in cui iniziare la terapiain cui iniziare la terapia
farmacologica (mg/dL)farmacologica (mg/dL)
CHD con fattori
di rischio plurimi
(DM, SM, fumo etc)
< 70 ≥ 70
≥ 100 (70–99:
farmaco facoltativo)
CHD o rischio
equivalente
DIABETE, VASCULOPATIA PERIFERICA,
ANEURISMA AORTA ADDOMINALE,
ATEROSCLEROSI CAROTIDEA
<100 ≥ 100
≥130 (100–129:
farmaco facoltativo)
≥ 2 fattori
di rischio
FUMO, IPERTENSIONE, HDL < 40 MG/DL,
ETA (>45 U >55 D), FAMILIARITA’
PRECOCE (U <55, D< 65)
< 130 ≥ 130
Rischio a 10 anni
10–20%: ≥130
rischio a 10 anni
<10%: ≥160
0-1 fattore
di rischio
< 160 ≥ 160
≥190 (160–189:
farmaco facoltativo)
STUDIO Caratteristiche
Durata
anni
R A °
Controlli
R A °
Trattati
RR ∆* RA
ASCOT LLA
10305  40-79 aa
CT <250mg/dl
3.3 3.0% 1.9% -36% 3,3
WOSCOPS
6.595  45-65aa
LDL > 155mg/dl
4.9 7.9% 5.5% -31% 4,9
HPS
20536 40-80 aa
CT >135 mg/dl
5 12.0% 8.9% -31% 6,2
CARDS
283840-75aa
DMNID LDL<160
3.7 5.5% 3.6% -36% 5,1
CARE
4.159  21-75 aa
CT <240mg/dl
5 13.2% 10.2% -24% 6,0
LIPID
9014  31-75 aa
CT 155-271 mg/dl
6.1 15.9% 12.3% -24% 5,9
4S
4444  35-70 aa
CT 213-310mg/dl
5.4 28.0% 19.4% -34% 15,9
* eventi evitati x 1000 pazienti trattati anno° Eventi coronarici totali
Profilassi con Statine
rapporto costo/rischio/beneficio
United Kingdom Prospective Diabetes
Study (UKPDS): Risultati
• Controllo glicemico Intensivo riduce
il rischio di Rischio p
Qualsiasi end-point correlato al diabete 12% 0.029
Mortalità correlata al Diabete 10% 0.340
End-points Microvascolari 25% 0.010
• Stretto controllo della PA* con captopril
o atenololo riduce il rischio di
Qualsiasi end-point correlato al Diabete 24% 0.005
Mortalità correlata al Diabete 32% 0.019
Stroke 44% 0.013
End-points Microvascolari 37% 0.009
* Mean blood pressure achieved: 144/82 vs 154/87 mm Hg.
UK Prospective Diabetes Study Group 38. BMJ. 1998;317:703-713.
UK Prospective Diabetes Study Group 33. Lancet. 1998;352:837-853.
HOT Results - i pazienti diabetici
Eventi/1000
pazienti anno
< 90 mmHg < 85 mmHg < 80 mmHg
Eventi
Cardiovascolari
Maggiori
24.4 18.6 11.9
IMA 7.5 4.3 3.7
STROKE 9.1 7.0 6.4
Mortalità
Cardiovascolare
11.1 11.2 3.7
Mortalità
Totale
15.9 15.5 9.0
P < 0.05
Relative odds for CHD for patients in the
top of third of the distribution curve vs those
in the bottom third for each risk factor
Risk factor
Adjusted
odds ratio
95% CI
CRP 1.45 1.25-1.68
Total cholesterol 2.35 2.03-2.74
Current smoking 1.87 1.62-2.16
Systolic blood
pressure 1.50 1.30-1.73
Danesh J et al. N Engl J Med 2004; 350:1387-97.
Relative Risk of Cardiovascular Event s
According to Several Biochemical Markers
0 1.0 2.0 4.0 6.0
Lipoprotein(a)
LDLC
Homocysteine
TC
Apolipoprotein B
TC:HDLC
hs-CRP
hs-CRP + TC:HDLC
Relative Risk of Future CV Events
CV, cardiovascular; TC, total cholesterol; LDLC, low-density lipoprotein cholesterol; HDL-C,
high-density lipo-protein cholesterol; CRP, C-reative protein; hs-CRP, high-sensitivity C-reactive protein;
TC, total cholesterol.
Adapted from Rifai N, et al. Clin Chem. 2001;47:28-30.
Novel Risk Fact ors as Predictors of PAD
VCAM, vascular cell adhesion molecule; LDLC, low-density lipoprotein cholesterol; ICAM, intercellular
adhesion molecule; hs-CRP, high-sensitivity C-reactive molecule; TC, total cholesterol; HDL-C, high-
density lipoprotein cholesterol.
* Adjusted for age, smoking, diabetes, hypertension, family history, exercise level, and body mass index.
Ridker PM, et al. JAMA. 2001;285:2481-2485.
0 1.0 2.0 4.0 6.0
Lipoprotein(a)
Homocysteine
VCAM-1
Fibrinogen
LDLC
ICAM-1
hs-CRP
TC:HDLC
CRP + TC: HDLC
Relative Risk of Incident PAD*
Risk Factors for Future Cardiovascular
Events: Women’s Health Study
IL, interleukin; TC, total cholesterol; LDL-C, low-density lipoprotein cholesterol; sICAM, serum intercellular
adhesion molecule; SAA, serum amyloid A; ApoB, Apolipoprotein B; HDL-C, high-density lipo-protein
cholesterol; hs-CRP, high-sensitivity C-reactive protein.
Ridker PM, et al. N Engl J Med. 2000;342:836-843.
Relative Risk of Future Cardiovascular Events
0 1.0 2.0 4.0 6.0
Lipoprotein(a)
Homocysteine
IL-6
TC
LDL-C
sICAM-1
SAA
Apo B
TC: HDL-C
hs-CRP
hs-CRP + TC: HDL-C
0 1.0 2.0 4.0 6.0
Lipoprotein(a)
Homocysteine
IL-6
TC
LDL-C
sICAM-1
SAA
Apo B
TC: HDL-C
hs-CRP
hs-CRP + TC: HDL-C
0
1
2
3
>160 130 - 160 <130 <1.0
1.0-3.0
> 3.0
MultivariateRelativeRisk
LDL Cholesterol CRP mg/L0
1
2
3
>160 130 - 160 <130 <1.0
1.0-3.0
> 3.0
MultivariateRelativeRisk
LDL Cholesterol CRP mg/L
hs-CRP, Aspirin, and Risks of Future
Myocardial Infarction
hs-CRP, high-sensitivity C-reactive protein.
Ridker PM, et al. N Engl J Med. 1997;336:973-979. (with permission)
1 2 3 4
0
1
2
3
4
Placebo
Aspirin
Relative Risk
Myocardial
Infarction
Quartile of C-Reactive Protein
136
RelativeRisk
Inflammation Absent Inflammation Present
PP Trend=.005Trend=.005
Inflammation, Statin Therapy, and Relative
Risk of Recurrent Coronary Events
0
1
2
3
Pravastatin Placebo Pravastatin Placebo
Ridker PM, et al. Circulation. 1998;98:839-844. (with permission)
5 aa ∞
EventiCardiovascolari
Follow Up
Danno d’organo
Fattori associati ad aumento
del Rischio Cardiovascolare
Stili di Vita
Dieta ricca in grassi
saturi, colesterolo, sale
e calorie
Fumo
Consumo eccessivo
di Alcol
Sedentarietà
FRC Modificabili
Ipertensione Arteriosa
(Danno d’organo)
Elevato LDL-Colesterolo
Ridotto HDL-Colesterolo
Elevati Trigliceridi
Sindrome Metabolica
Iperglicemia/Diabete
Obesità
Fattori Trombogenici e
Proinfiammatori
F.R. Non
Modificabili
Età
Sesso
Storia familiare di CHD o
altra malattia aterosclerotica
precoce (U<55 aa, D<65 aa)
Anamnesi positiva per CHD o
altra malattia aterosclerotica
Gli obiettivi della stratificazione
del rischio CV globale
La valutazione del Rischio CV Globale è necessaria per:
 Graduare l’intensità delle misure di prevenzione
 Individuare delle priorità che consentano di gestire
al meglio le risorse disponibili
 rapporto costo/beneficio
 rapporto rischio/beneficio
• E’ importante il target oppure il farmaco?
• E’ necessario ricercare sistematicamente il danno
d’organo?
• La terapia non farmacologica è una illusione
• Qual è il punto ?
UOMINIUOMINI DONNEDONNE
Relazione tra ipertensione
e gli altri fattori di rischio CV
4+FR
8% Nessuno
19%
1 FR
26%
2 FR
25%
3 FR
22%
4+FR
12% Nessuno
17%
1 FR
27%
2 FR
24%
3 FR
20%
Kannel WB, AmJHypertens 2000;13(1Pt 2):3S-106.
Effetti assoluti del trattamento
sul rischio cardiovascolare
Dai risultati dei trials controllati e randomizzati, (durata media 5 aa.),
risulta che una riduzione di 10-14 mmHg della PAS e di 5-6 mmHg della
PAD riduce il rischio di ictus di circa due quinti, di CI di un sesto e di
eventi cardiovascolari maggiori di un terzo.
Gruppo
Rischio assoluto
(ECV in 10 anni)
Effetto Assoluto del trattamento
(ECV prevenuti ogni 1000 anni-paziente)
10/5 mmHg 20/10 mmHg
Basso Rischio <15% <5 <9
Medio Rischio 15-20% 5-7 8-11
Alto rischio 20-30% 7-10 11-17
Altissimo
rischio
>30% >10 >17
Al beneficio assoluto su ictus e CI va aggiunto un beneficio assoluto più
piccolo su insufficienza cardiaca congestizia e nefropatia.
Cuspidi et al, J Hypertens 2002
19 14 14 12
81
64 65
55
22 21
33
0
20
40
60
80
100
Basso Moderato ElevatoLivello di rischio
Esami di
routine
Esami di routine
+ Eco-Doppler TSA
Esami di routine
+ Ecocardiogramma
Esami di routine
+ Eco-Doppler TSA e
Ecocardiogramma
%Studio APROS - Ruolo dell’ecografia (TSA e cardiaca)
nella stratificazione del rischio CV in Pazienti ipertesi
non trattati, a medio e basso rischio, (55% campione)
Criteri ESC/ESH
Pressione Arteriosa (mm Hg)
Fattori di rischio
e storia clinica
Normale
PAS 120-129
o PAD 80-84
Normale alta
PAS 130-139
o PAD 85-89
Grado 1
(I .A. lieve)
PAS 140-159
o PAD 90-99
Grado 2
(I .A. moderata)
PAS 160-179
o PAD 100-109
Grado 3
(I .A. severa)
PAS > 180
o PAD > 110
nessun altro
fattore di rischio
RISCHIO
MEDIO
RISCHIO
MEDIO
RISCHIO
INCREMENTALE
BASSO
RISCHIO
INCREMENTALE
MODERATO
RISCHIO
INCREMENTALE
ELEVATO
1-2 fattori di rischio
RISCHIO
INCREMENTALE
BASSO
RISCHIO
INCREMENTALE
BASSO
RISCHIO
INCREMENTALE
MODERATO
RISCHIO
INCREMENTALE
MODERATO
RISCHIO
INCREMENTALE
MOLTO ELEVATO
> 3 fatt ori di rischio,
danno d’organo
RISCHIO
INCREMENTALE
MODERATO
RISCHIO
INCREMENTALE
ELEVATO
RISCHIO
INCREMENTALE
ELEVATO
RISCHIO
INCREMENTALE
ELEVATO
RISCHIO
INCREMENTALE
MOLTO ELEVATO
diabete mellito
RISCHIO
INCREMENTALE
MODERATO
RISCHIO
INCREMENTALE
ELEVATO
RISCHIO
INCREMENTALE
ELEVATO
RISCHIO
INCREMENTALE
ELEVATO
RISCHIO
INCREMENTALE
MOLTO ELEVATO
condizioni cliniche
associate (malattia CV
o renale)
RISCHIO
INCREMENTALE
MOLTO ELEVATO
RISCHIO
INCREMENTALE
MOLTO ELEVATO
RISCHIO
INCREMENTALE
MOLTO ELEVATO
RISCHIO
INCREMENTALE
MOLTO ELEVATO
RISCHIO
INCREMENTALE
MOLTO ELEVATO
Stratificazione del rischio cardiovascolare
globale nel paziente con ipertensione secondo
le Linee Guida 2007 ESH-ESC
Mortalità cardiovascolare entro 10 anni (Progetto SCORE)
MEDIO < 1% BASSO < 4% MODERATO 4-5% ELEVATO 5-8% MOLTO ELEVATO > 8%
Pressione Arteriosa (mm Hg)
Fattori di rischio
e st oria clinica
Normale
PAS 120-129
o PAD 80-84
Normale alta
PAS 130-139
o PAD 85-89
Grado 1
(I .A. lieve)
PAS 140-159
o PAD 90-99
Grado 2
(I .A. moderat a)
PAS 160-179
o PAD 100-109
Grado 3
(I .A. severa)
PAS > 180
o PAD > 110
nessun alt ro
fatt ore di rischio
NESSUN
INTERVENTO
NESSUN
INTERVENTO
MODIFICA DELLO STILE
DI VITA
TERAPIA
FARMACOLOGICA DOPO
QUALCHE MESE SE
VALORI PRESSORI NON
CONTROLLATI
MODIFICA DELLO STILE
DI VITA
TERAPIA
FARMACOLOGICA DOPO
QUALCHE SETTIMANA
SE VALORI PRESSORI
NON CONTROLLATI
MODIFICA DELLO STILE
DI VITA
TERAPIA
FARMACOLOGICA
1-2 fat tori di rischio
MODIFICA DELLO
STILE DI VITA
MODIFICA DELLO
STILE DI VITA
MODIFICA DELLO STILE
DI VITA
TERAPIA
FARMACOLOGICA DOPO
QUALCHE SETTIMANA
SE VALORI PRESSORI
NON CONTROLLATI
MODIFICA DELLO STILE
DI VITA
TERAPIA
FARMACOLOGICA DOPO
QUALCHE SETTIMANA
SE VALORI PRESSORI
NON CONTROLLATI
MODIFICA DELLO STILE
DI VITA
TERAPIA
FARMACOLOGICA
> 3 fat t ori di rischio,
danno d’organo
MODIFICA DELLO
STILE DI VITA
MODIFICA DELLO STILE
DI VITA
CONSIDERARE TERAPIA
FARMACOLOGICA
MODIFICA DELLO STILE
DI VITA
TERAPIA
FARMACOLOGICA
MODIFICA DELLO STILE
DI VITA
TERAPIA
FARMACOLOGICA
MODIFICA DELLO STILE
DI VITA
TERAPIA
FARMACOLOGICA
diabet e mellit o
MODIFICA DELLO
STILE DI VITA
MODIFICA DELLO STILE
DI VITA
TERAPIA
FARMACOLOGICA
MODIFICA DELLO STILE
DI VITA
TERAPIA
FARMACOLOGICA
MODIFICA DELLO STILE
DI VITA
TERAPIA
FARMACOLOGICA
MODIFICA DELLO STILE
DI VITA
TERAPIA
FARMACOLOGICA
condizioni cliniche
associate (malat t ia CV o
renale)
MODIFICA DELLO STILE
DI VITA
TERAPIA
FARMACOLOGICA
MODIFICA DELLO STILE
DI VITA
TERAPIA
FARMACOLOGICA
MODIFICA DELLO STILE
DI VITA
TERAPIA
FARMACOLOGICA
MODIFICA DELLO STILE
DI VITA
TERAPIA
FARMACOLOGICA
MODIFICA DELLO STILE
DI VITA
TERAPIA
FARMACOLOGICA
Stratificazione del rischio cardiovascolare
globale nel paziente con ipertensione secondo
le Linee Guida 2007 ESH-ESC
Mortalità cardiovascolare entro 10 anni (Progetto SCORE)
MEDIO < 1% BASSO < 4% MODERATO 4-5% ELEVATO 5-8% MOLTO ELEVATO > 8%
J Hypertension 2003, 21: 1011-53
Pressione arteriosa (mmHg)
Normale
PAS 120-129
o PAD 80-84
Normale alta
PAS 130-139
o PAD 85-89
Grado 1
PAS 140-159
O PAD 90-99
Grado 2
PAS 160-179
o PAD 100-109
Grado 3
PAS > 180
o PAD > 110
Nessun
trattamento
Nessun
trattamento
Iniziare
prontamente la
terapia
farmacologica e le
modifiche dello
stile di vita
Nessun fattore
di rischio aggiuntivo
Modifiche dello stile
di vita per 3-12
mesi.
Successivamente
inizio della terapia
farmacologica se il
paziente lo richiede
e se sono disponibili
le risorse
economiche
Modifiche dello
stile di vita per
tre mesi.
Successivamente
inizio della
terapia
farmacologica
Modifiche dello stile
di vita per tre
mesi.
Successivamente
inizio della terapia
farmacologica
Modifiche dello
stile di vita per
tre mesi.
Successivamente
inizio della
terapia
farmacologica
Iniziare
prontamente la
terapia
farmacologica e le
modifiche dello
stile di vita
Modifiche dello
stile di vita
Modifiche dello
stile di vita
1-2 fattori di rischio
3 o più fattori di
rischio o TOD
Modifiche dello
stile di vita
Terapia
farmacologica e le
modifiche dello stile
di vita
Terapia
farmacologica e le
modifiche dello
stile di vita
Iniziare
prontamente la
terapia
farmacologica e le
modifiche dello
stile di vita
CCA = condizioni cliniche associate; PAD = pressione arteriosa
diastolica; PAS = pressione arteriosa sistolica; TOD = danno d'organo.
Iniziare
prontamente la
terapia
farmacologica e le
modifiche dello
stile di vita
Iniziare
prontamente la
terapia
farmacologica e le
modifiche dello
stile di vita
Iniziare
prontamente la
terapia
farmacologica e le
modifiche dello stile
di vita
Iniziare
prontamente la
terapia
farmacologica e le
modifiche dello
stile di vita
DM o CCA
Linee Guida 2003 ESH-ESC
Pianificazione terapeutica progressiva
Modifiche dello
stile di vita.
Terapia
farmacologica (?)
Modifiche dello
stile di vita
Stratificazione del rischio cardiovascolare
globale nel paziente con ipertensione secondo
le Linee Guida 2007 ESH-ESC
Mortalità cardiovascolare entro 10 anni (Progetto SCORE)
MEDIO < 1% BASSO < 4% MODERATO 4-5% ELEVATO 5-8% MOLTO ELEVATO > 8%
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Mazzuca V. Inquadramento clinico del Paziente con pluripatologia: Cuore e Rene. ASMaD 2016

  • 1. Valentina Mazzuca Divisione Cardiologia Ospedale S.Eugenio Inquadramento clinico del paziente con pluripatologia : Cuore e Rene
  • 2. Allungamento della vita media Incremento della coesistenza di localizzazioni multidistrettuali aterosclerotiche
  • 3. Malattie cardiovascolari Causa di morbilità e mortalità in paziente con IRC di qualsiasi grado
  • 4. CUORE = Funzione di pompa RENE = Depurazione delle scorie Regolazione del ricambio idro-elettrolitico
  • 5. Funzioni del rene: eliminazione delle scorie Quando i reni sono sani ….eliminano le scorie
  • 6. Funzioni del rene: equilibrio dei liquidi Quando i reni sono sani … viene mantenuto un corretto bilancio dei liquidi
  • 7. Funzioni del rene: equilibrio dei liquidi Quando i reni sono malati … spesso si accumulano liquidi nell’organismo
  • 8. Funzioni del rene: equilibrio degli elettroliti Quando i reni sono sani… viene mantenuto un equilibrio ottimale degli elettroliti
  • 9. Funzioni del rene: equilibrio degli elettroliti Quando i reni sono malati… non è più mantenuto l’equilibrio degli elettroliti
  • 10. MALATTIE CARDIOVASCOLARI IPERTENSIVA ISCHEMICA VALVOLARI PRIMITIVE SCOMPENSO CARDIACO (condizione terminale di tutte le cardiopatie) ARITMICHE
  • 11. Scompenso cardiaco Incapacità del cuore a pompare sangue in quantità adeguata alle richieste tessutali periferiche
  • 12. Scompenso Cardiaco Ritenzione idrosalina Aumento del precarico Segni di congestione sistemica Ridotta portata cardiaca
  • 13. Riduzione della portata cardiaca Riduzione escrezione di sodio dal rene Incremento stimolazione simpatica Incremento della produzione di renina Angiotensina II
  • 14. ANGIOTENSINA II Cellule musc. liscie SNC e Periferico Surrene Rene Cervello Vasocostrizione Aumento portata cardiaca Ritenzione di H2O e Sodio PRESSIONE ARTERIOSA Facilitazione att. simpatica Secrezione Aldosterone Riassorbimento di Na+ Tubuli Arteriole (a.efferente) GFR - ADH +
  • 16. ANGIOTENSINA II p53 PROLIFERAZIONE DI FIBROBLASTI AT-I PCK TGF-beta LAMININA FIBRONECTINA COLLAGENE IV COLLAGENASI INIBITORI DELLE COLLAGENASI p21 Anione superossido Perossido di idrogeno ATTIVAZIONE DI NF-kB Citochine profibrotiche MCP-1 ICAM-1 VCAM-1 INFIAMMAZIONE p27 IPERTROFIA FIBROSI AT-I AT-I AT-I/ AT- 2 AT-I? ?
  • 18. IRC
  • 19. Classificazione K/DOQI della malattia renale cronica in stadi Stadio Caratteristiche GFR (mL/min) N° pazienti in Italia 1 Danno renale con GFR normale o > 90 1.200.000 2 Danno renale con lieve GFR 60 - 89 1.000.000 3 30 - 59 1.600.000 4 Moderata GFR 15 - 29 80.000 5 ESRD Severa GFR < 15 (o dialisi) 60.000 3.940.000
  • 22.
  • 23.
  • 24.
  • 25.
  • 26.
  • 27.
  • 28.
  • 29. Le principali cause di morte in Italia UOMINIUOMINI Altro 82.798 Malattie sistema cardiocircolatorio 109.518 Tumori 90.888 DONNEDONNE Altro 76.475 Malattie sistema cardiocircolatorio 132.968 Tumori 65.371 Ra ppo rti ISTISAN20 0 1 . 48,4% 27,8% 23,8% 38,7% 29,2% 32,1%
  • 30. 40% 60% Mortalità CV altre 31% 69% Pensioni invalidità CV Altre ItalHe art J2 0 0 3; 4(Suppl4): 9 S-1 2 1 S. Gli indicatori connotano la gravità dei danni umani, sociali ed economici causati dalla patologia cardiovascolare 23% 77% Spesa farmaceutica CV Altro Dati nazionali relativi al 1998Dati nazionali relativi al 1998
  • 31. 40% 60% Mortalità CV altre 31% 69% Pensioni invalidità CV Altre ItalHe art J2 0 0 3; 4(Suppl4): 9 S-1 2 1 S. Gli indicatori connotano la gravità dei danni umani, sociali ed economici causati dalla patologia cardiovascolare 23% 77% Spesa farmaceutica CV Altro Dati nazionali relativi al 1998Dati nazionali relativi al 1998
  • 32. Rischio di eventi CV negli ipertesiRischio di eventi CV negli ipertesi ((Framingham Heart Study)Framingham Heart Study) 9,5 3,3 2,4 5 2 3,5 2,1 21,3 12,4 6,2 9,9 7,3 13,9 6,3 22,7 45,4 0 10 20 30 40 50 Men Women Men Women Men Women Men Women Normotensive Hypertensive Coronaropatia Ictus Arteriopatia periferica Scompenso Cardiaco BiennialAge-AdjustedRateper 1000 Kannel WB JAMA 1996;275(24):1571-1576.
  • 33. ICTUSICTUS CADCAD riduzione % eventi CV / 5 mmHg di riduzioneriduzione % eventi CV / 5 mmHg di riduzione della pressione diastolicadella pressione diastolica Dati epidemiologici (- 35 40%)Dati epidemiologici (- 35 40%) Studi randomizzati (- 14%)Studi randomizzati (- 14%) Dati epidemiologici (- 20 25%)Dati epidemiologici (- 20 25%) Studi randomizzati (- 42%)Studi randomizzati (- 42%) 0 10 20 30 40 50 Risultati degli studi randomizzati con farmaci antipertensivi Collins and Peto, 1994
  • 34. Effetto del trattamento dell’ipertensione sugli eventi cardiovascolari BHS Guidelines. J Human Hypert 1999;13:569-592 Moser M et al. JACC 1996; 27:1214-1218  38% del rischio di ictus  16% del rischio di cardiopatia coronarica  35% dell’incidenza di ipertrofia ventricolare sinistra  52% dell’incidenza di insufficienza cardiaca congestizia  21% della mortalità cardiovascolare
  • 35.
  • 36. Ipercolesterolemia (Col. tot ≥ 240 mg/dl) Diabete (glicemia ≥ 126 mg/dl o antidiabetici) IFG (glicemia ≥ 110 e < 126 mg/dl) Fumo Ottimale (n = 447) Normale (n = 405) Normale-Alta (n = 332) Ipertensione (n = 861)PA: P = 0.05 P = 0.05 P = 0.05 P = 0.05 0 10 20 30 40 50 % 19.3 31.5 35.8 45.0 33.9 31.4 27.1 22.1 0.9 2.2 3.9 5.1 0.0 3.3 5.1 I valori di P si riferiscono al trend Prevalenza dei fattori di rischio nello studio PAMELA in relazione ai valori di PA
  • 37. 40% 1 FR associato 2% 4 FR associati 12% 3 FR associati 32% 2 FR associati 14% Nessuno Associazione dei fattori di rischio classici nell’ipertensione Mancia G et al. J Hypertension 2004; 22:51-57
  • 38. Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare ISS-ANMCO U D FUMO 31% 22% IPERTENSIONE “” “” border line >160/95 >140/90 31% 19% 28% 13% IPERCOLESTEROLEMIA “” “” border line >240 >200 22% 37% 26% 34% SEDENTARIETA’ t.l. 34% 45% DIABETE MELLITO II I.F.G. >126 >110 8% 8% 6% 4% OBESITA’ IMC >30 CV>102/88 14% 24% 18% 37% SINDROME METABOLICA ATP III 23% 23%
  • 39. Comorbilità fattori di rischio Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare > 3 fattori di rischio 28% no fattori di rischio 8% 1 fattori di rischio 28% 2 fattori di rischio 36%
  • 40. Il rischio CV globale  Il rischio indicato è stato paragonato al rischio di un uomo di 40 anni non fumatore, con CT 4,7 mmol/L (185 mg/dL), PAS 120 mmHg, e nessuna intolleranza al glucosio, ECG-LVH negativo, che presenta una probabilità di sviluppare una CVD di 15/1000 (1,5%) in 8 anni Ipertensione PAS 165 mmHg x 1,9 Dislipidemia CT 5,4 mmol/L (210 mg/dL) x 1,3 Intolleranza al glucosio X1,8 X 2,6 X 4,5 X 3,5 X 2,3 Ipertensione PAS 195 mmHg x 3 Dislipidemia CT 6,1 mmol/L (235 mg/dL) x 1,7 Fumo X1,7 X 5,3 X 8,7 X 5,2 X 2,9 Kanne lWB, In: G e ne st J, e t al, e ds. Hype rte nsio n: Physio patho lo g y and Tre atm e nt. NY: McGraw Hill, 1 9 7 7 ; 8 8 8 -9 1 0 .
  • 42. “L’obiettivo primario del trattamento del paziente iperteso è quello di ottenere la massima riduzione del rischio cardiovascolare a lungo termine (eventi fatali e non).” ESH-ESC, 2003 J Hypertension 2003, 21: 1011-53
  • 43. La stratificazione del Rischio CV Globale è necessaria per:  Graduare l’intensità delle misure di prevenzione  Individuare delle priorità che consentano di gestire al meglio le risorse disponibili  rapporto costo/beneficio  rapporto rischio/beneficio Linee Guida 2003 ESH-ESC Gli obiettivi della stratificazione del rischio CV globale
  • 44. La stratificazione del Rischio CV Globale viene utilizzata per:  Valori pressori-obiettivo della terapia  Timing d’inizio della terapia farmacologica  Scelta del farmaco antipertensivo mirato  Necessità di terapia concomitante (approccio terapeutico globale) J Hypertension 2003, 21: 1011-53 Linee Guida 2003 ESH-ESC Gli obiettivi della stratificazione del rischio CV globale
  • 45. J Hypertension 2003, 21: 1011-53 Sistolica (mmHg) Diastolica (mmHg)Categorie Ottimale < 120 < 80 Normale 120-129 80-84 Normale alta 130-139 85-89 Ipertensione di grado 1 (lieve) 140-159 90-99 Ipertensione di grado 2 (moderata) 160-179 100-109 Ipertensione di grado 3 (grave) ≥180 ≥110 Ipertensione sistolica isolata ≥140 <90 Linee Guida 2003 ESH-ESC La nuova classificazione dei livelli di pressione arteriosa
  • 46.  CEREBROVASCOLARI Ictus, TIA, emorragia cerebrale  CARDIACHE IMA, angina, rivascolarizzazione coronarica, scompenso  RENALI Nefropatia diabetica, insufficienza renale, proteinuria (>300 mg/24 ore)  VASCOLARI Vasculopatia periferica  OCULARI Retinopatia ipertensiva avanzata: emorragie, essudati e papilledema  PAS/PAD  Uomo >55 anni  Donna >65 anni  Fumo  Colesterolo totale >250 mg/dL o C-LDL >155 mg/dL o C-HDL U < 40 D <48 mg/dL  Familiarità per MCV precoci  Obesità addominale (U ≥102 e D ≥88 cm)  Proteina C Reattiva (≥1 mg/dL) Fattori di rischio cardiovascolare per la stratificazione Danno d’organo Condizioni patologiche associate Diabete Mellito  Glucosio plasmatico a digiuno (>126 mg/dL)  Glucosio plasmatico postprandiale (>198 mg/dL) J Hypertension 2003, 21: 1011-53 Linee Guida 2003 ESH-ESC Fattori che influenzano la prognosi nel paziente iperteso  Ipertrofia ventricolare sinistra EKG (Sokolow o Cornell) - ECO ( U ≥125 e D ≥110 g/m2 )  Ispessimento Intima- Media carotideo ≥0.9 mm o placca ateromasica  Ipercreatininemia lieve (U 1,3-1,5 mg/dL o D 1,2-1,4 mg/dL)  Microalbuminuria (30-300 mg/24 ore; albumina/creatinina U ≥22 e D ≥31 mg/g;
  • 47. Pressione Arteriosa (mm Hg) Fattori di rischio e storia clinica Normale PAS 120-129 o PAD 80-84 Normale alta PAS 130-139 o PAD 85-89 Grado 1 (I .A. lieve) PAS 140-159 o PAD 90-99 Grado 2 (I .A. moderata) PAS 160-179 o PAD 100-109 Grado 3 (I .A. severa) PAS > 180 o PAD > 110 I ) nessun altro fattore di rischio RISCHIO MEDIO RISCHIO MEDIO RISCHIO INCREMENTALE BASSO RISCHIO INCREMENTALE MODERATO RISCHIO INCREMENTALE ELEVATO I I ) 1-2 fattori di rischio RISCHIO INCREMENTALE BASSO RISCHIO INCREMENTALE BASSO RISCHIO INCREMENTALE MODERATO RISCHIO INCREMENTALE MODERATO RISCHIO INCREMENTALE MOLTO ELEVATO I I I ) > 3 fattori di rischio, danno d’organo, diabete mellito RISCHIO INCREMENTALE MODERATO RISCHIO INCREMENTALE ELEVATO RISCHIO INCREMENTALE ELEVATO RISCHIO INCREMENTALE ELEVATO RISCHIO INCREMENTALE MOLTO ELEVATO I V) condizioni cliniche associate RISCHIO INCREMENTALE ELEVATO RISCHIO INCREMENTALE MOLTO ELEVATO RISCHIO INCREMENTALE MOLTO ELEVATO RISCHIO INCREMENTALE MOLTO ELEVATO RISCHIO INCREMENTALE MOLTO ELEVATO Stratificazione del rischio cardiovascolare globale nel paziente con ipertensione secondo le Linee Guida 2003 ESH-ESC Mortalità cardiovascolare entro 10 anni (Progetto SCORE) MEDIO < 1% BASSO < 4% MODERATO 4-5% ELEVATO 5-8% MOLTO ELEVATO > 8%
  • 48. Categorie di rischio cardiovascolare Morbilità coronarica entro 10 anni (FRAMINGHAM) Mortalità cardiovascolare entro 10 anni (SCORE) BASSO < 15% < 4% MODERATO 15-20% 4-5% ELEVATO 20-30% 5-8% MOLTO ELEVATO > 30% > 8% RISCHIO INCREMENTALE
  • 49. J Hypertension 2003, 21: 1011-53 Pressione arteriosa (mmHg) Normale PAS 120-129 o PAD 80-84 Normale alta PAS 130-139 o PAD 85-89 Grado 1 PAS 140-159 O PAD 90-99 Grado 2 PAS 160-179 o PAD 100-109 Grado 3 PAS > 180 o PAD > 110 Nessun trattamento Nessun trattamento Iniziare prontamente la terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita Nessun fattore di rischio aggiuntivo Modifiche dello stile di vita per 3-12 mesi. Successivamente inizio della terapia farmacologica se il paziente lo richiede e se sono disponibili le risorse economiche Modifiche dello stile di vita per tre mesi. Successivamente inizio della terapia farmacologica Modifiche dello stile di vita per tre mesi. Successivamente inizio della terapia farmacologica Modifiche dello stile di vita per tre mesi. Successivamente inizio della terapia farmacologica Iniziare prontamente la terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita Modifiche dello stile di vita Modifiche dello stile di vita 1-2 fattori di rischio 3 o più fattori di rischio o TOD Modifiche dello stile di vita Terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita Terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita Iniziare prontamente la terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita CCA = condizioni cliniche associate; PAD = pressione arteriosa diastolica; PAS = pressione arteriosa sistolica; TOD = danno d'organo. Iniziare prontamente la terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita Iniziare prontamente la terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita Iniziare prontamente la terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita Iniziare prontamente la terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita DM o CCA Linee Guida 2003 ESH-ESC Pianificazione terapeutica progressiva Modifiche dello stile di vita. Terapia farmacologica (?) Modifiche dello stile di vita
  • 50. •L’Obesità viene intesa come “obesità addominale” •Il Diabete Mellito viene considerato una patologia associata e non un fattore di rischio •La Microalbuminuria viene riconosciuta come danno d’organo (TOD) •La Proteinuria diventa espressione di CCA •L’Aumento lieve della creatininemia (1.2-1.5 mg/dL) è inteso come TOD •Un’Ipercreatininemia >1.5 mg/dL si considera una patologia associata •La Proteina C-Reattiva viene inserita tra gli indici di rischio •L’Emorragia retinica, gli essudati e il papilledema esprimono una CCA •Il Restringimento dei vasi arteriosi retinici non viene più inserito tra i marker di danno d’organo in quanto aspecifico J Hypertension 2003, 21: 1011-53 Linee Guida 2003 ESH-ESC Principali novità nei criteri utilizzati per la stratificazione del rischio
  • 51. J Hypertension 2003, 21: 1011-53 Linee Guida 2003 ESH-ESC Valori pressori obiettivo della terapia <140/90 Tutti i pazienti ipertesi eccetto: <130/80 Diabete Mellito <125/75 Diabete Mellito con Insufficienza Renale e Proteinuria >1g/24 ore
  • 53. Linee Guida 2003 ESH-ESC Valutazione prognostica TEST DI ROUTINE • Glicemia • Colesterolo totale ed HDL • Trigliceridi • Creatinina ed Uricemia • Kaliemia • Emocromo • Esame Urine • Elettrocardiogramma TEST RACCOMANDATI • Ecocardiogramma • Ultrasonografia Carotidi ed Arti Inferiori • PCR • Microalbuminuria (nei diabetici) • Proteinuria 24 ore (se DipStick+) • Fondo oculare ESAME CLINICO
  • 54. Cuspidi et al, J Hypertens 2002 10 45 0 20 40 60 80 100 Basso Medio ElevatoLivello di rischio Esami di routine Esami di routine + Eco-Doppler TSA Esami di routine + Ecocardiogramma Esami di routine + Eco-Doppler TSA e Ecocardiogramma %Studio APROS - Stratificazione del rischio CV in pazienti con ipertensione “neodiagnosticata” (n° 1924). Esami di routine 45
  • 55. Pressione Arteriosa (mm Hg) Fattori di rischio e storia clinica Normale PAS 120-129 o PAD 80-84 Normale alta PAS 130-139 o PAD 85-89 Grado 1 (I .A. lieve) PAS 140-159 o PAD 90-99 Grado 2 (I .A. moderata) PAS 160-179 o PAD 100-109 Grado 3 (I .A. severa) PAS > 180 o PAD > 110 I ) nessun altro fattore di rischio RISCHIO MEDIO RISCHIO MEDIO RISCHIO INCREMENTALE BASSO RISCHIO INCREMENTALE MODERATO RISCHIO INCREMENTALE ELEVATO I I ) 1-2 fattori di rischio RISCHIO INCREMENTALE BASSO RISCHIO INCREMENTALE BASSO RISCHIO INCREMENTALE MODERATO RISCHIO INCREMENTALE MODERATO RISCHIO INCREMENTALE MOLTO ELEVATO I I I ) > 3 fattori di rischio, danno d’organo, diabete mellito RISCHIO INCREMENTALE MODERATO RISCHIO INCREMENTALE ELEVATO RISCHIO INCREMENTALE ELEVATO RISCHIO INCREMENTALE ELEVATO RISCHIO INCREMENTALE MOLTO ELEVATO I V) condizioni cliniche associate RISCHIO INCREMENTALE ELEVATO RISCHIO INCREMENTALE MOLTO ELEVATO RISCHIO INCREMENTALE MOLTO ELEVATO RISCHIO INCREMENTALE MOLTO ELEVATO RISCHIO INCREMENTALE MOLTO ELEVATO 45% 45% 10% Stratificazione del rischio cardiovascolare globale nel paziente con ipertensione secondo le Linee Guida 2003 ESH-ESC Mortalità cardiovascolare entro 10 anni (Progetto SCORE) MEDIO < 1% BASSO < 4% MODERATO 4-5% ELEVATO 5-8% MOLTO ELEVATO > 8%
  • 56. J Hypertension 2003, 21: 1011-53 Pressione arteriosa (mmHg) Normale PAS 120-129 o PAD 80-84 Normale alta PAS 130-139 o PAD 85-89 Grado 1 PAS 140-159 O PAD 90-99 Grado 2 PAS 160-179 o PAD 100-109 Grado 3 PAS > 180 o PAD > 110 Nessun trattamento Nessun trattamento Iniziare prontamente la terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita Nessun fattore di rischio aggiuntivo Modifiche dello stile di vita per 3-12 mesi. Successivamente inizio della terapia farmacologica se il paziente lo richiede e se sono disponibili le risorse economiche Modifiche dello stile di vita per tre mesi. Successivamente inizio della terapia farmacologica Modifiche dello stile di vita per tre mesi. Successivamente inizio della terapia farmacologica Modifiche dello stile di vita per tre mesi. Successivamente inizio della terapia farmacologica Iniziare prontamente la terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita Modifiche dello stile di vita Modifiche dello stile di vita 1-2 fattori di rischio 3 o più fattori di rischio o TOD Modifiche dello stile di vita Terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita Terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita Iniziare prontamente la terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita CCA = condizioni cliniche associate; PAD = pressione arteriosa diastolica; PAS = pressione arteriosa sistolica; TOD = danno d'organo. Iniziare prontamente la terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita Iniziare prontamente la terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita Iniziare prontamente la terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita Iniziare prontamente la terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita DM o CCA Linee Guida 2003 ESH-ESC Pianificazione terapeutica progressiva Modifiche dello stile di vita. Terapia farmacologica (?) Modifiche dello stile di vita 45% 10%
  • 57. J Hypertension 2003, 21: 1011-53 Pressione arteriosa (mmHg) Normale PAS 120-129 o PAD 80-84 Normale alta PAS 130-139 o PAD 85-89 Grado 1 PAS 140-159 O PAD 90-99 Grado 2 PAS 160-179 o PAD 100-109 Grado 3 PAS > 180 o PAD > 110 Nessun trattamento Nessun trattamento Iniziare prontamente la terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita Nessun fattore di rischio aggiuntivo Modifiche dello stile di vita per 3-12 mesi. Successivamente inizio della terapia farmacologica se il paziente lo richiede e se sono disponibili le risorse economiche Modifiche dello stile di vita per tre mesi. Successivamente inizio della terapia farmacologica Modifiche dello stile di vita per tre mesi. Successivamente inizio della terapia farmacologica Modifiche dello stile di vita per tre mesi. Successivamente inizio della terapia farmacologica Iniziare prontamente la terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita Modifiche dello stile di vita Modifiche dello stile di vita 1-2 fattori di rischio 3 o più fattori di rischio o TOD Modifiche dello stile di vita Terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita Terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita Iniziare prontamente la terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita CCA = condizioni cliniche associate; PAD = pressione arteriosa diastolica; PAS = pressione arteriosa sistolica; TOD = danno d'organo. Iniziare prontamente la terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita Iniziare prontamente la terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita Iniziare prontamente la terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita Iniziare prontamente la terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita DM o CCA Linee Guida 2003 ESH-ESC Pianificazione terapeutica progressiva Modifiche dello stile di vita. Terapia farmacologica (?) Modifiche dello stile di vita 45% 10%
  • 58. Linee Guida 2003 ESH-ESC Valutazione prognostica TEST DI ROUTINE • Glicemia • Colesterolo totale ed HDL • Trigliceridi • Creatinina ed Uricemia • Kaliemia • Emocromo • Esame Urine • Elettrocardiogramma TEST RACCOMANDATI • Ecocardiogramma • Ultrasonografia Carotidi ed Arti Inferiori • PCR • Microalbuminuria (nei diabetici) • Proteinuria 24 ore (se DipStick+) • Fondo oculare ESAME CLINICO
  • 59. Cuspidi et al, J Hypertens 2002 10 8 8 7 45 35 36 30 57 56 63 0 20 40 60 80 100 Basso Medio ElevatoLivello di rischio Esami di routine Esami di routine + Eco-Doppler TSA Esami di routine + Ecocardiogramma Esami di routine + Eco-Doppler TSA e Ecocardiogramma %Studio APROS - Stratificazione del rischio CV in pazienti con ipertensione “neodiagnosticata” (n° 1924). Ruolo dell’ecografia (TSA e cardiaca) - criteri ESC/ESH 45
  • 60. Cuspidi et al, J Hypertens 2002 10 8 8 7 45 35 36 30 57 56 63 0 20 40 60 80 100 Basso Medio ElevatoLivello di rischio Esami di routine Esami di routine + Eco-Doppler TSA Esami di routine + Ecocardiogramma Esami di routine + Eco-Doppler TSA e Ecocardiogramma %Studio APROS - Stratificazione del rischio CV in pazienti con ipertensione “neodiagnosticata” (n° 1924). Ruolo dell’ecografia (TSA e cardiaca) - criteri ESC/ESH 45
  • 61. Pressione Arteriosa (mm Hg) Fattori di rischio e storia clinica Normale PAS 120-129 o PAD 80-84 Normale alta PAS 130-139 o PAD 85-89 Grado 1 (I .A. lieve) PAS 140-159 o PAD 90-99 Grado 2 (I .A. moderata) PAS 160-179 o PAD 100-109 Grado 3 (I .A. severa) PAS > 180 o PAD > 110 I ) nessun altro fattore di rischio RISCHIO MEDIO RISCHIO MEDIO RISCHIO INCREMENTALE BASSO RISCHIO INCREMENTALE MODERATO RISCHIO INCREMENTALE ELEVATO I I ) 1-2 fattori di rischio RISCHIO INCREMENTALE BASSO RISCHIO INCREMENTALE BASSO RISCHIO INCREMENTALE MODERATO RISCHIO INCREMENTALE MODERATO RISCHIO INCREMENTALE MOLTO ELEVATO I I I ) > 3 fattori di rischio, danno d’organo, diabete mellito RISCHIO INCREMENTALE MODERATO RISCHIO INCREMENTALE ELEVATO RISCHIO INCREMENTALE ELEVATO RISCHIO INCREMENTALE ELEVATO RISCHIO INCREMENTALE MOLTO ELEVATO I V) condizioni cliniche associate RISCHIO INCREMENTALE ELEVATO RISCHIO INCREMENTALE MOLTO ELEVATO RISCHIO INCREMENTALE MOLTO ELEVATO RISCHIO INCREMENTALE MOLTO ELEVATO RISCHIO INCREMENTALE MOLTO ELEVATO 63%(+18) 30%(-15) 7%(-3) Stratificazione del rischio cardiovascolare globale nel paziente con ipertensione secondo le Linee Guida 2003 ESH-ESC Mortalità cardiovascolare entro 10 anni (Progetto SCORE) MEDIO < 1% BASSO < 4% MODERATO 4-5% ELEVATO 5-8% MOLTO ELEVATO > 8%
  • 62. J Hypertension 2003, 21: 1011-53 Pressione arteriosa (mmHg) Normale PAS 120-129 o PAD 80-84 Normale alta PAS 130-139 o PAD 85-89 Grado 1 PAS 140-159 O PAD 90-99 Grado 2 PAS 160-179 o PAD 100-109 Grado 3 PAS > 180 o PAD > 110 Nessun trattamento Nessun trattamento Iniziare prontamente la terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita Nessun fattore di rischio aggiuntivo Modifiche dello stile di vita per 3-12 mesi. Successivamente inizio della terapia farmacologica se il paziente lo richiede e se sono disponibili le risorse economiche Modifiche dello stile di vita per tre mesi. Successivamente inizio della terapia farmacologica Modifiche dello stile di vita per tre mesi. Successivamente inizio della terapia farmacologica Modifiche dello stile di vita per tre mesi. Successivamente inizio della terapia farmacologica Iniziare prontamente la terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita Modifiche dello stile di vita Modifiche dello stile di vita1-2 fattori di rischio 3 o più fattori di rischio o TOD Modifiche dello stile di vita Terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita Terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita Iniziare prontamente la terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita CCA = condizioni cliniche associate; PAD = pressione arteriosa diastolica; PAS = pressione arteriosa sistolica; TOD = danno d'organo. Iniziare prontamente la terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita Iniziare prontamente la terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita Iniziare prontamente la terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita DM o CCA Linee Guida 2003 ESH-ESC Pianificazione terapeutica progressiva Modifiche dello stile di vita. Terapia farmacologica (?) Modifiche dello stile di vita intervenire sullo stile di vita ed iniziare subito la terapia farmacologica Modifiche dello stile di vita. Terapia farmacologica (?)
  • 63. RICAPITOLANDO:  16.000.000 ca. di ipertesi in età adulta  1.600.000 ca. nella classe “a basso rischio” (PA < 160/100 senza F.R. aggiuntivi) , con indicazione a terapia non farmacologica ed osservazione clinica fino a 12 mesi  Se facessimo a tutti costoro un esame ultrasonografico ne ricollocheremmo un buon numero (n° 480.000 ca.) nelle classi a maggior rischio, con indicazione a terapia farmacologica immediata
  • 64.  La ricerca sistematica del danno renale con il dosaggio della microalbuminuria può rappresentare un ragionevole compromesso in termini di economia, fattibilità e predittività?  Abbiamo le risorse per poter praticare uno screening ecografico a fini prognostici a tutta la popolazione dei pazienti ipertesi ? QUESITI :
  • 65. Studio HOORN: microalbuminuria e mortalità cardiovascolare n = 247 p < 0,0001 100 96 88 84 92 41 52 3 Anni 0 Microalbuminuria Normoalbuminuria Pazientiviventi(%) Jager et al. Arterioscler Thromb Vasc Biol 1999; 19:617-624
  • 66. Definitions of Microalbuminuria and Macroalbuminuria Parameter Normal Micro albuminuria Macro albuminuria Urine AER (mg/l) < 20 20 - 200 >200 Urine AER (mg/24h) < 30 30 - 300 >300 Urine albumin/ creatinine (mg/g) < 30 30 - 300 >300 AER=Albumin excretion rate
  • 67. 38 29 33,7 6,7 6,1 4,1 19,9 0 10 20 30 40 Bigazzi, 1992 Calvino, 1999 Grandi, 2000 Pontremoli, 1997 Palatini, 1996 Jensen, 1997 media* Mod da Diercks et al, Can J Cardiol 2002; 18: 525-35 Prevalenza(%) * Calcolata Microalbuminuria: Prevalenza tra i pazienti con ipertensione arteriosa
  • 68. Albumina/creatinina: quartili * p<0,001 vs il primo quartile (RR= 1) dopo aggiustamento per età, sesso, PAS, PAD, circonferenza addome/anche, diabete e trattamento Gerstein et al, JAMA 2001; 286: 421-426 RischioRelativo 0 1 2 3 4 IMA, ictus o morte CV Mortalità totale Insufficienza cardiaca * * * * * * <0,22 0,22-0,57 0,58-1,62 >1,62 Microalbuminuria ed eventi CV Studio HOPE
  • 69. Mod da Leoncini, J Hum Hypertens , 2002 16:399-404 OR per pazienti A/CR + di essere IMT + IVS + = 21 ( C.I. 6-62) P <0,0001  NormoAlbU  MicroAlbU 0,2 0,6 1 1,4 20 50 80 IMT,mm MVSI, g/m2 Correlazione tra ipertrofia VS, ispessimento intima-media e microalbuminuria nell’ipertensione essenziale
  • 70. Pontremoli R et al. J Am Soc Nephrol 2002; 13: S169-S172 Microalbuminuria, IVS e IMT carotideo: correlazione tra i danni d’organo nell’iperteso 0 1 2 3 4 5 6 SI NO Ispessimento medio intimale carotideo (IMT) Ipertrofia ventricolare sinistra NO SI 25% 46% Escrezioneurinariadialbumina (mg/mmol) 3% 33%
  • 71. … due parole sulla terapia farmacologica … ( e non )
  • 72. • Angina pectoris, post-IMA, scompenso cardiaco, tachiaritmieBeta-bloccanti ACE-inibitori Sartani J Hypertension 2003; 21: 1011-53 Calcioantagonisti Diuretici Alfa-bloccanti • Scompenso cardiaco, disfunzione ventricolare sinistra, post-IMA, nefropatia non diabetica, nefropatia nel diabete tipo 1, proteinuria • Ipertrofia ventricolare sinistra, microalbuminuria diabetica, proteinuria, nefropatia nel diabete tipo 2, intolleranza agli ACE-I • Angina pectoris, vasculopatia carotidea, ipertensione sistolica isolata (diidropiridinici), vasculopatia periferica • Scompenso cardiaco, ipertensione nell’anziano, ipertensione sistolica isolata • Ipertrofia prostatica benigna, dislipidemia Linee Guida ESH-ESC 2003 Indicazioni all’utilizzo degli antipertensivi in base alle condizioni cliniche associate
  • 73. CONFRONTO TRA VECCHI E NUOVI FARMACI ANTI- IPERTENSIVI 62605 pts Staessen J: Lancet 358,2001
  • 74. CONFRONTO TRA VECCHI E NUOVI FARMACI ANTI- IPERTENSIVI 62605 pts Staessen J: Lancet 358,2001
  • 75. CONFRONTO TRA VECCHI E NUOVI FARMACI ANTI- IPERTENSIVI 62605 pts Staessen J: Lancet 358,2001 CONGESTIVE HEART FAILURE
  • 76. Ictus Differenze di PAS tra i gruppi randomizzati (mm Hg) 0.25 0.50 0.75 1.00 1.25 1.50 -10 -8 -6 -4 -2 0 2 4 Differenze di PAS tra i gruppi randomizzati (mm Hg) 0.25 0.50 0.75 1.00 1.25 1.50 -10 -8 -6 -4 -2 0 2 4 CHD A = CA vs placebo; B = ACE inibitore vs placebo; C = terapia antipertensiva intensiva vs meno intensiva; D = ARB vs controllo; E = ACE inibitore vs CA; F = CA vs diuretico o β-bloccante; G = ACE inibitore vs diuretico e β-bloccante. Blood Pressure Lowering Treatment Trialists’ Collaboration. Lancet 2003;362:1527-1535. RRdiictus RRdiCHD A B C D EF G A B C D E F G Riduzioni di PA nel Treatement Trialists’ Collaboration
  • 77. MEAN BP DIFFERENCE RRR HOPE Ramipril Vs Usual Care 3.5/1.5 mmHg 22% PROGRESS Perindopril/Indapamide Vs Usual Care 9/4 mmHG 26% EUROPA Perindopril Vs Usual Care 5/2 mmHg 20% ASCOT Amlodipina/Perindopril Vs BBloccanti/Tiazidici 2.7/1.9 mmHg 16% ADVANCE Perindopril/Indapamide Vs Usual Care 5.6/2.2 mmHg 18% Differenze pressorie ed eventi CV in studi clinici “over the top”
  • 78. CONSIDERARE - I livelli pressori in assenza di terapia - L’assenza/presenza di danno d’organo o di altri fattori di rischio Scegliere tra MONOTERAPIA ASSOCIAZIONE DI DUE FARMACI - Diuretici - Beta-bloccanti - Calcioantagonisti - ACE-inibitori - SARTANI J Hypertension 2003, 21: 1011-53 Linee Guida 2003 ESH-ESC Scelta della strategia farmacologica antipertensiva
  • 79. 0 20 40 60 80 100 0 0,4 0,8 1,2 1,6 2 ALLHAT Treatment and Blood Pressure Control 6 mos 1 yr 3 yr 5 yr 1 Drug 2 Drugs ≥3 Drugs Patients(%) Cushman WC, et al. J Clin Hypertens. 2002;4:393-405. Average#ofdrugs 65.6%62.3%55.2%49.8% Blood pressure controlled <140/90 mmHg 1.41.4 1.71.7 2.02.0 1.31.3 42.418 patients (≥55 years old)
  • 80. ESH-ESC guidelines J Hypertension 2003, 21: 1011-53 Linee Guida 2003 ESH-ESC Associazioni tra farmaci antipertensivi Beta-bloccanti Diuretici Antagonisti recettoriali dell’angiotensina Alfa-bloccanti ACE-inibitori Calcioantagonisti
  • 81. “L’obiettivo primario del trattamento del paziente iperteso è quello di ottenere la massima riduzione del rischio cardiovascolare a lungo termine (eventi fatali e non).” ESH-ESC, 2003 IL TRATTAMENTO DEI FATTORIIL TRATTAMENTO DEI FATTORI DI RISCHIO ASSOCIATIDI RISCHIO ASSOCIATI
  • 82.  Tutti i pazienti, di età > 50 aa, con un rischio a 10 anni > 20% dovrebbero essere trattati con ASA  .. IL TRATTAMENTO DEI FATTORIIL TRATTAMENTO DEI FATTORI DI RISCHIO ASSOCIATIDI RISCHIO ASSOCIATI ESH-ESC guidelines J Hypertension 2003, 21: 1011-53
  • 83. Profilassi con ASA rapporto rischio/beneficio Condizione clinica beneficio Rischio Maschi 1-2 1-2 Ipertensione arteriosa 1-2 1-2 Angina stabile 10 1-2 Pregresso IMA 20 1-2 Angina instabile 50 1-2 Eventi CV maggiori/1000 pz trattati anno Vs. Eventi emorragici maggiori/1000 pz trattati anno Patrono; Chest:2000
  • 84. Linee Guida 2003 ESH-ESC Terapie associate  Tutti i pazienti, di età > 50 aa, con un rischio a 10 anni > 20% dovrebbero essere trattati con ASA  Tutti i pazienti, di età < 80 aa, con storia di Malattia Cardiovascolare, Diabete Mellito o comunque con un rischio a 10 anni > 20% dovrebbero essere trattati con statine se il loro Colesterolo Totale è superiore a 135 mg/dl.
  • 86. Le Linee Guida si rincorrono veloci ad inseguire le più recenti acquisizioni della evidence based medicine obiettivo titanico ALLHAT 24 ATTIVITA’ FISICA 10
  • 87. IL TRATTAMENTO NON FARMACOLOGICO DELL’IPERTENSIONE ARTERIOSA 1 Raggiungimento del peso ideale: riduzione dell’introito calorico e dei grassi in una dieta equilibrata. 2 Attività fisica regolare, se consentita dalle condizioni cliniche del paziente. 3 Dieta iposodica ( + 5 g di NaCl/die), povera in grassi, ricca di frutta e verdura. 4 Riduzione del consumo di alcool (non più di 10-20 g di etanolo/die). 5 Abolizione del fumo.
  • 88. IL TRATTAMENTO NON FARMACOLOGICO DELL’IPERTENSIONE ARTERIOSA
  • 89. Efficacia delle misure igienico-nutrizionali studio TOMHS
  • 90. Prevenzione Cardiovascolare Stile di vita Abitudine al fumo Abitudini alimentari Obesità e Sovrappeso Sedentarietà Pressione Arteriosa Quadro Lipidico Controllo Glicemico Controllo di
  • 91.
  • 92. FumoFumo Incremento di 2-3 volte del rischio CHD Interazione con altri fattori di rischio: Ossidazione LDL HDL Disfunzione e danno endoteliale Fibrinogeno Aggregazione piastrinica
  • 93. Abitudini alimentari • apporto calorico totale quando sia necessario un calo ponderale • Calorie Totali: 55% CARBOIDRATI 15% PROTEINE 30% GRASSI • grassi saturi ≤ 1/3 del totale privilegiando grassi mono e poliinsaturi (verdure e pesce) • colesterolo alimentare < 300 mg/die • il consumo di frutta, cereali , verdura e fibra solubile • l’introito di sale (<6 g/die) e di alcool (10-20 g/die)
  • 94. Sedentarietà Attività Fisica • Esercizio aerobico  muoversi di più  praticare esercizio fisico per un totale di 2000-3000 Kcal/settimana Ridurre il peso Ridurre la pressione arteriosa Aumento dell’HDL Colesterolo Riduzione dei Trigliceridi Predisposizione alle trombosi
  • 95. Livelli di attività fisica ed incidenza di CI:Livelli di attività fisica ed incidenza di CI: The Harvard Alumni Health StudyThe Harvard Alumni Health Study 12.516 soggetti di media età osservati per 19 aa.12.516 soggetti di media età osservati per 19 aa. • <500 kcal/sett.<500 kcal/sett. • 500-999500-999 (95% IC)(95% IC) • 1000-19991000-1999 • 2000-29992000-2999 • >3000>3000 RRRR 0.6 0.7 0.8 0.90.6 0.7 0.8 0.9 1.0 1.1 1.21.0 1.1 1.2 Paffenbarger RS:Paffenbarger RS: CirculationCirculation 2000 (102)2000 (102)
  • 96. Nurses’ Health StudyNurses’ Health Study • Studio su una coorte diStudio su una coorte di 84.688 donne84.688 donne con un follow-con un follow- up di 16 anni.up di 16 anni. • Controllate per età, fumo,Controllate per età, fumo, BMI, storia di HBP,BMI, storia di HBP, ipercolesterolemia, diabete,ipercolesterolemia, diabete, assunzione di acidi grassiassunzione di acidi grassi (rapporto P/S) e fibre nella(rapporto P/S) e fibre nella dieta, consumo di alcol, usodieta, consumo di alcol, uso di ormoni in menopausa edi ormoni in menopausa e postmenopausa, uso dipostmenopausa, uso di farmaci (ASA, multivitaminici,farmaci (ASA, multivitaminici, vit. E).vit. E). • Correlando tutto conCorrelando tutto con livellilivelli diversi di esercizio fisico.diversi di esercizio fisico. Hu FB et al. JAMA 2002; 287: 1815-21 RR of CHD Death 0,62 0,54 0,69 0,93 1,00 0,0 0,2 0,4 0,6 0,8 1,0 1,2 1,4 0 1 2 3 4 physical activity / week P for trend < 0.001
  • 97. Odds ratio x Cardiopatia Ischemica INTERHEART STUDY Yusuf et al Lancet 2004 APO B/APO A 3.2 FUMO 2.9 FATTORI PSICOSOCIALI 2.7 DIABETE 2.4 IPERTENSIONE ARTERIOSA 1.9 OBESITA’ ADDOMINALE 1.6 FAMILIARITA’ 1.4 CONSUMO FRUTTA e VERDURA 0.7 ATTIVITA’ FISICA 0.7 CONSUMO ALCOOL 0.9 ns
  • 98. Sovrappeso-Obesità Indicazione a trattare Indice di Massa Corporea (kg/m2 ) Circonferenza vita Sovrappeso > 25.0 Obesità > 30.0 Obesità Centrale Indicazione a perdere peso ≥ 94 cm(uomini) ≥ 80 cm (donne) Raccomandazione a perdere peso ≥102 cm(uomini) ≥ 88 cm (donne)
  • 99. Quadro Lipidico mmol/l mg/dL Colesterolo Totale < 5.0 < 190 Colesterolo LDL < 3.0 < 115 Colesterolo HDL >1.0 >40 Trigliceridi <2.0 <180
  • 100. Diagnosi di Diabete Mellito (American Society of Diabetes, 1998)
  • 101. Controllo Glicemico e Metabolico Raccomandazioni ADA 2005 Glicemia digiuno mg/dl 90 - 130 Glic. Post-prandiale mg/dl < 180 HbA1c%Hb < 7.0 Pressione Arteriosa mmHg < 130/80 Colesterolo LDL mg/dl < 100 Colesterolo HDL mg/dl > 40 Trigliceridi mg/dl < 150
  • 102. Possibili meccanismi attraverso i quali l’inibizione SRAA può esercitare una azione favorevole sul metabolismo glucidico  Sensibilità all’insulina:  Aumento del flusso muscolare  Diminuzione attività SNS  Miglioramento bilancio ionico (K+ e Mg++ )  Stimolazione signaling dell’insulina (es: tirosina chinasi)  Effetti sul tessuto adiposo (es: adipogenesi)  Attività PPAR gamma (effetto tiazolidinedione-simile di alcuni sartani)  Secrezione insulina  Miglioramento bilancio ionico (K+ e Mg++ )  Miglioramento circolo isole pancreatiche Scheen AJ Diabetes Metab. 2004
  • 103. ma il punto è che …….
  • 104. J Hypertension 2004, 22: 11-19 44,8 30,6 37,7 Maschi Femmine Totale Prevalenzacrudadiipertensionearteriosa(%) Prevalenza di ipertensione arteriosa in Italia (range di età 35-74 anni) 32% trattati
  • 105. J Hypertension 2004, 22: 51-57 47212311535574 0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600 1800 < 140 140-159 160-179 >180 15,1% 40,3% 32,3% 12,3% Numeropz PAS (mmHg) 1284 1428 902 198 0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600 < 90 90-99 100-109 >110 33,7% 37,5% 23,7% 5,1% Numeropz PAD (mmHg) Distribuzione dei pazienti ipertesi in Italia in base al valore pressorio raggiunto con il trattamento farmacologico
  • 106. Percentuale di italiani ipertesi con PA < 140/90 mmHg in diverse indagini svolte tra il 2000 e il 2003 Forlife ∆ (n = 12792) Silvia (n = 2775) Horizon (n = 3812) Smooth * (n = 2144) Medici generici Centri specializzati (Mancia et al., J Hypert 2004;22:2387 Specialisti (Mancia et al., J Hypert 2004; 22: 51) Medici generici 12.2 21.7 14.0 37.5
  • 107. J Hypertension 2004, 22: 51-57 PA < 140/90 mmHg PA 140-159/90-99 mmHg PA 160-179/100-109 mmHg PA > 180/ 110 mmHg 6,5% 34,7% 37,9% 20,9% 12% 37% 37% 14,1% 8,6% 34,6% 38,5% 18,3% 0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% 40% 45% Prevalenza Lieve ipercolesterolemia Diabete Severa ipercolesterolemia Controllo pressorio ottenuto con la terapia in relazione alle comorbilità
  • 108. Progetto HEALTH SEARCH Societa Italiana Medicina Generale – SIMG - 320 MMG 481196 assistiti
  • 109.
  • 110. Progetto HEALTH SEARCH Societa Italiana Medicina Generale – SIMG - 400 MMG 597587 assistiti
  • 111.
  • 112. • Target + ambiziosi • Classificazioni + restrittive • Mancato raggiungimento obiettivi terapeutici • Assimilare le linee guida • Applicarle in ragione del buon senso clinico e delle risorse disponibili  Lavorare duro per normalizzare la pressione ed ottimizzare il rischio CV LINEE GUIDA iPERTENSIONE ARTERIOSA Conclusioni:
  • 113. I piccoli passi della prevenzione Fattore di rischio Modulazione fattore della durata di 10 anni ad un'età di 50 aa. Riduzione eventi coronarici maggiori nei successivi 15 aa. I ndice di massa corporea -1 unità (circa 2-3 Kg) - 2 unità (circa 5-6 Kg) -7% -11% Pressione sistolica -5 mmHg -10 mmHg -19% -25% Colesterolemia -10 mg/ dl -20 mg/ dl -16% -22% Consumo di sigarette -2/ die -6/ die -7% -24% Massa corporea Pressione sistolica Colesterolemia Fumo di sigaretta -1 unità -5 mmHg -10 mg/ dl - 2/ die - 40% Massa corporea Pressione sistolica Colesterolemia Fumo di sigaretta -2 unità -10 mmHg - 20 mg/ dl - 6/ die - 61% E se le Linee Guida corrono veloci e gli obiettivi sembrano titanici …..
  • 114. DAL CONTROLLO DELLA PRESSIONE ARTERIOSA ALLA PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE INTEGRATA Fabio Menghini Divisione Cardiologia Ospedale S.Eugenio GRAZIE per LA CORTESE ATTENZIONE
  • 115.
  • 116. RISCHIO ASSOLUTO Vs RISCHIO RELATIVO rischio assoluto, la probabilità di andare incontro a un evento in un determinato numero di anni. rischio relativo, il rapporto tra la probabilità di ammalare di un soggetto esposto ad una determinata variabile clinica (ad es.: fattori di rischio coronarico) rispetto a quella di un soggetto non esposto.
  • 117. Consumo di Alcool • DOSE MODERATA = 12gr. giornalieri (DOCUMENTATO EFFETTO FAVOREVOLE) 30 ml. acquavite 40° 100 ml. vino 12° 300 ml. birra 4° Am.J.Cardiol: 87, 2001
  • 118. Fabbisogno caloricoDispendio energetico La riduzione del sovrappeso non è un compito facile, ma se ottenuto, dà innegabili vantaggi sia a livello della qualità della vita sia per il controllo dei fattori di rischio.  All’inizio del processo è necessario che un obiettivo realistico di perdita di peso sia negoziato tra medico e paziente.  Una progressiva perdita di 0.5 –1 Kg di peso alla settimana è generalmente adeguata al raggiungimento dell’obiettivo prefissato.  La componente centrale nella riduzione del peso è una dieta ipolipidica e ipocalorica associata ad un’idonea attività fisica, calibrata sulle possibilità e sullo stato di salute individuali. La Riduzione del Peso Corporeo
  • 119. LA PRESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’ FISICA  MUOVERSI DI PIU’ • E’ stato calcolato che se una persona sedentaria svolge il proprio lavoro il più possibile in piedi, cammina a passo moderato per almeno mezz’ora al giorno e sale venti rampe di scale al giorno, raggiunge in una settimana circa 2000 Kcal. • E’ pertanto opportuno consigliare di non usare mezzi motorizzati quando possibile, di parcheggiare lontano dai luoghi di destinazione, di scendere dall’autobus una o due fermate prima e camminare. • Va ricordato anche ai soggetti di limitare l’uso degli ascensori o di fermarli qualche piano sottostante, di rimanere in piedi anziché seduti, di sfruttare le pause per passeggiare.
  • 120. LA PRESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’ FISICA II  SVOLGERE CON REGOLARITA’ UN PROGRAMMA DI ATTIVITA’ MOTORIA • Il programma personalizzato di minima richiede almeno tre sessioni in cui si consumino almeno 300 Kcal per un totale di 1000 Kcal settimanali, (da aggiungersi alle altre 2000 Kcal spese muovendosi di più o con altre attività del tempo libero). • Nella scelta del programma di esercizi occorre considerare le condizioni iniziali di forma, abitudini motorie, salute ed età; • E’ necessario poi definire con il soggetto il tipo di esercizio, la sua intensità, durata e frequenza nel tempo.
  • 121. Le raccomandazioni sull’attività fisica devono definirne:  intensità: è meglio definita in termini di frequenza da raggiungere al picco dell’esercizio, essendo tale frequenza raccomandata tra il 60-75% della frequenza massima stimata per l’età della persona.  durata: le sessioni di esercizio fisico dovrebbero essere preferibilmente di 30-40 minuti, comprendenti una fase di riscaldamento di 5-10 minuti, una fase aerobica di 20-30 minuti e una fase di defaticamento di 5-10 minuti al termine della precedente.  frequenza: ci dovrebbero essere da 4 a 5 sessioni settimanali; in alternativa, aumentando la durata della fase aerobica a 40-60 minuti, una frequenza di 2-3 volte alla settimana può essere sufficiente.
  • 122.
  • 123. Possibili indicatori di efficacia di un intervento di prevenzione (1) Classe di rischio Riduzione del rischio relativo ≥ 25% nell’75% dei soggetti Ipertensione Arteriosa Riduzione PAS del 10% e della PAD del 5%, con % di normotesi > 80% Dislipidemia Riduzione colesterolemia LDL del 25%, incremento HDL del 5%, riduzione trigliceridi del 15%, raggiungimento dell’obiettivo nell’80% Fumo Sospensione del fumo ad un anno nel 40%
  • 124. Possibili indicatori di efficacia di un intervento di prevenzione (2) Sedentarietà Raggiungimento dell’obiettivo attività fisica 2 ore/settimana o comportante un consumo > 2.000 Kcal nell’80% Diabete Emoglobina glicosilata < 6,5 % nell’80% Sovrappeso Riduzione peso corporeo del 5-10% nel 100% dei soggetti BMI > 25 Kg/m2 Farmaci Aderenza alla prescrizione > 90%
  • 125.
  • 126. Assetto Lipidico Rischio Assoluto < 5%. Colesterolo Totale (Col-T) ≥ 5.0 mmol/l (190 mg/dl) Modifiche stile di vita a ridurre Col-T < 5.0 mmol/l (190 mg/dl) e Col-LDL < 3.0 mmol/l (115 mg/dl). Controlli a 5 anni Stimare il Rischio Assoluto con la Carta del Rischio Col-T < 5.0 mmol/l (190 mg/dl) e Col-LDL < 3.0 mmol/l (115 mg/dl). Mantenere modifiche stile di vita Controlli ad 1 anno Rischio Assoluto > 5%. Colesterolo Totale ≥ 5.0 mmol/l (190 mg/dl) Profilo lipidico completo Col-T; Col-LDL; Col-HDL Trigliceridi Modifiche stile di vita Controllo a 3 mesi Col-T ≥ 5.0 mmol/l (190 mg/dl) e/o Col-LDL ≥ 3.0 mmol/l (115 mg/dl). Mantenere modifiche stile di vita + Farmacoterapia Prevenzione Primaria
  • 127. Eventi cardiovascolari in funzione dei livelli di C-LDLEventi cardiovascolari in funzione dei livelli di C-LDL durante la terapia con statine negli studi di prevenzionedurante la terapia con statine negli studi di prevenzione secondariasecondaria JC LaRo sa, NEng lJMe d 20 0 5 ; 352 Colesterolo LDL (mg/dL) Eventi(%) 0 5 10 15 20 25 30 0 70 90 110 130 150 170 190 210 Statine Placebo TNT(80mg di atorvastatina) HPS CARE LIPID 4S 4S LIPID CARE HPS TNT (10mg di atorvastatina)
  • 128. ATP-III: i target per il C-LDLATP-III: i target per il C-LDL Sco tt M. Grundy e t al; Expe rt Pane lo n De te ctio n, Evaluatio n, a nd Tre atm e nt o f Hig h Blo o d Cho le ste ro lin Adults. Circulatio n. 2 0 0 4; 1 1 0 : 227 -239 . MO DIFICATO CategorieCategorie di rischiodi rischio Target LDLTarget LDL (mg/dL)(mg/dL) Livello di LDLLivello di LDL in cui cambiarein cui cambiare lo stile di vita (mg/dL)lo stile di vita (mg/dL) Livello di LDLLivello di LDL in cui iniziare la terapiain cui iniziare la terapia farmacologica (mg/dL)farmacologica (mg/dL) CHD con fattori di rischio plurimi (DM, SM, fumo etc) < 70 ≥ 70 ≥ 100 (70–99: farmaco facoltativo) CHD o rischio equivalente DIABETE, VASCULOPATIA PERIFERICA, ANEURISMA AORTA ADDOMINALE, ATEROSCLEROSI CAROTIDEA <100 ≥ 100 ≥130 (100–129: farmaco facoltativo) ≥ 2 fattori di rischio FUMO, IPERTENSIONE, HDL < 40 MG/DL, ETA (>45 U >55 D), FAMILIARITA’ PRECOCE (U <55, D< 65) < 130 ≥ 130 Rischio a 10 anni 10–20%: ≥130 rischio a 10 anni <10%: ≥160 0-1 fattore di rischio < 160 ≥ 160 ≥190 (160–189: farmaco facoltativo)
  • 129. STUDIO Caratteristiche Durata anni R A ° Controlli R A ° Trattati RR ∆* RA ASCOT LLA 10305  40-79 aa CT <250mg/dl 3.3 3.0% 1.9% -36% 3,3 WOSCOPS 6.595  45-65aa LDL > 155mg/dl 4.9 7.9% 5.5% -31% 4,9 HPS 20536 40-80 aa CT >135 mg/dl 5 12.0% 8.9% -31% 6,2 CARDS 283840-75aa DMNID LDL<160 3.7 5.5% 3.6% -36% 5,1 CARE 4.159  21-75 aa CT <240mg/dl 5 13.2% 10.2% -24% 6,0 LIPID 9014  31-75 aa CT 155-271 mg/dl 6.1 15.9% 12.3% -24% 5,9 4S 4444  35-70 aa CT 213-310mg/dl 5.4 28.0% 19.4% -34% 15,9 * eventi evitati x 1000 pazienti trattati anno° Eventi coronarici totali Profilassi con Statine rapporto costo/rischio/beneficio
  • 130.
  • 131. United Kingdom Prospective Diabetes Study (UKPDS): Risultati • Controllo glicemico Intensivo riduce il rischio di Rischio p Qualsiasi end-point correlato al diabete 12% 0.029 Mortalità correlata al Diabete 10% 0.340 End-points Microvascolari 25% 0.010 • Stretto controllo della PA* con captopril o atenololo riduce il rischio di Qualsiasi end-point correlato al Diabete 24% 0.005 Mortalità correlata al Diabete 32% 0.019 Stroke 44% 0.013 End-points Microvascolari 37% 0.009 * Mean blood pressure achieved: 144/82 vs 154/87 mm Hg. UK Prospective Diabetes Study Group 38. BMJ. 1998;317:703-713. UK Prospective Diabetes Study Group 33. Lancet. 1998;352:837-853.
  • 132. HOT Results - i pazienti diabetici Eventi/1000 pazienti anno < 90 mmHg < 85 mmHg < 80 mmHg Eventi Cardiovascolari Maggiori 24.4 18.6 11.9 IMA 7.5 4.3 3.7 STROKE 9.1 7.0 6.4 Mortalità Cardiovascolare 11.1 11.2 3.7 Mortalità Totale 15.9 15.5 9.0 P < 0.05
  • 133. Relative odds for CHD for patients in the top of third of the distribution curve vs those in the bottom third for each risk factor Risk factor Adjusted odds ratio 95% CI CRP 1.45 1.25-1.68 Total cholesterol 2.35 2.03-2.74 Current smoking 1.87 1.62-2.16 Systolic blood pressure 1.50 1.30-1.73 Danesh J et al. N Engl J Med 2004; 350:1387-97.
  • 134. Relative Risk of Cardiovascular Event s According to Several Biochemical Markers 0 1.0 2.0 4.0 6.0 Lipoprotein(a) LDLC Homocysteine TC Apolipoprotein B TC:HDLC hs-CRP hs-CRP + TC:HDLC Relative Risk of Future CV Events CV, cardiovascular; TC, total cholesterol; LDLC, low-density lipoprotein cholesterol; HDL-C, high-density lipo-protein cholesterol; CRP, C-reative protein; hs-CRP, high-sensitivity C-reactive protein; TC, total cholesterol. Adapted from Rifai N, et al. Clin Chem. 2001;47:28-30. Novel Risk Fact ors as Predictors of PAD VCAM, vascular cell adhesion molecule; LDLC, low-density lipoprotein cholesterol; ICAM, intercellular adhesion molecule; hs-CRP, high-sensitivity C-reactive molecule; TC, total cholesterol; HDL-C, high- density lipoprotein cholesterol. * Adjusted for age, smoking, diabetes, hypertension, family history, exercise level, and body mass index. Ridker PM, et al. JAMA. 2001;285:2481-2485. 0 1.0 2.0 4.0 6.0 Lipoprotein(a) Homocysteine VCAM-1 Fibrinogen LDLC ICAM-1 hs-CRP TC:HDLC CRP + TC: HDLC Relative Risk of Incident PAD* Risk Factors for Future Cardiovascular Events: Women’s Health Study IL, interleukin; TC, total cholesterol; LDL-C, low-density lipoprotein cholesterol; sICAM, serum intercellular adhesion molecule; SAA, serum amyloid A; ApoB, Apolipoprotein B; HDL-C, high-density lipo-protein cholesterol; hs-CRP, high-sensitivity C-reactive protein. Ridker PM, et al. N Engl J Med. 2000;342:836-843. Relative Risk of Future Cardiovascular Events 0 1.0 2.0 4.0 6.0 Lipoprotein(a) Homocysteine IL-6 TC LDL-C sICAM-1 SAA Apo B TC: HDL-C hs-CRP hs-CRP + TC: HDL-C 0 1.0 2.0 4.0 6.0 Lipoprotein(a) Homocysteine IL-6 TC LDL-C sICAM-1 SAA Apo B TC: HDL-C hs-CRP hs-CRP + TC: HDL-C 0 1 2 3 >160 130 - 160 <130 <1.0 1.0-3.0 > 3.0 MultivariateRelativeRisk LDL Cholesterol CRP mg/L0 1 2 3 >160 130 - 160 <130 <1.0 1.0-3.0 > 3.0 MultivariateRelativeRisk LDL Cholesterol CRP mg/L
  • 135. hs-CRP, Aspirin, and Risks of Future Myocardial Infarction hs-CRP, high-sensitivity C-reactive protein. Ridker PM, et al. N Engl J Med. 1997;336:973-979. (with permission) 1 2 3 4 0 1 2 3 4 Placebo Aspirin Relative Risk Myocardial Infarction Quartile of C-Reactive Protein
  • 136. 136 RelativeRisk Inflammation Absent Inflammation Present PP Trend=.005Trend=.005 Inflammation, Statin Therapy, and Relative Risk of Recurrent Coronary Events 0 1 2 3 Pravastatin Placebo Pravastatin Placebo Ridker PM, et al. Circulation. 1998;98:839-844. (with permission)
  • 138.
  • 139. Fattori associati ad aumento del Rischio Cardiovascolare Stili di Vita Dieta ricca in grassi saturi, colesterolo, sale e calorie Fumo Consumo eccessivo di Alcol Sedentarietà FRC Modificabili Ipertensione Arteriosa (Danno d’organo) Elevato LDL-Colesterolo Ridotto HDL-Colesterolo Elevati Trigliceridi Sindrome Metabolica Iperglicemia/Diabete Obesità Fattori Trombogenici e Proinfiammatori F.R. Non Modificabili Età Sesso Storia familiare di CHD o altra malattia aterosclerotica precoce (U<55 aa, D<65 aa) Anamnesi positiva per CHD o altra malattia aterosclerotica
  • 140. Gli obiettivi della stratificazione del rischio CV globale La valutazione del Rischio CV Globale è necessaria per:  Graduare l’intensità delle misure di prevenzione  Individuare delle priorità che consentano di gestire al meglio le risorse disponibili  rapporto costo/beneficio  rapporto rischio/beneficio
  • 141. • E’ importante il target oppure il farmaco? • E’ necessario ricercare sistematicamente il danno d’organo? • La terapia non farmacologica è una illusione • Qual è il punto ?
  • 142. UOMINIUOMINI DONNEDONNE Relazione tra ipertensione e gli altri fattori di rischio CV 4+FR 8% Nessuno 19% 1 FR 26% 2 FR 25% 3 FR 22% 4+FR 12% Nessuno 17% 1 FR 27% 2 FR 24% 3 FR 20% Kannel WB, AmJHypertens 2000;13(1Pt 2):3S-106.
  • 143. Effetti assoluti del trattamento sul rischio cardiovascolare Dai risultati dei trials controllati e randomizzati, (durata media 5 aa.), risulta che una riduzione di 10-14 mmHg della PAS e di 5-6 mmHg della PAD riduce il rischio di ictus di circa due quinti, di CI di un sesto e di eventi cardiovascolari maggiori di un terzo. Gruppo Rischio assoluto (ECV in 10 anni) Effetto Assoluto del trattamento (ECV prevenuti ogni 1000 anni-paziente) 10/5 mmHg 20/10 mmHg Basso Rischio <15% <5 <9 Medio Rischio 15-20% 5-7 8-11 Alto rischio 20-30% 7-10 11-17 Altissimo rischio >30% >10 >17 Al beneficio assoluto su ictus e CI va aggiunto un beneficio assoluto più piccolo su insufficienza cardiaca congestizia e nefropatia.
  • 144. Cuspidi et al, J Hypertens 2002 19 14 14 12 81 64 65 55 22 21 33 0 20 40 60 80 100 Basso Moderato ElevatoLivello di rischio Esami di routine Esami di routine + Eco-Doppler TSA Esami di routine + Ecocardiogramma Esami di routine + Eco-Doppler TSA e Ecocardiogramma %Studio APROS - Ruolo dell’ecografia (TSA e cardiaca) nella stratificazione del rischio CV in Pazienti ipertesi non trattati, a medio e basso rischio, (55% campione) Criteri ESC/ESH
  • 145. Pressione Arteriosa (mm Hg) Fattori di rischio e storia clinica Normale PAS 120-129 o PAD 80-84 Normale alta PAS 130-139 o PAD 85-89 Grado 1 (I .A. lieve) PAS 140-159 o PAD 90-99 Grado 2 (I .A. moderata) PAS 160-179 o PAD 100-109 Grado 3 (I .A. severa) PAS > 180 o PAD > 110 nessun altro fattore di rischio RISCHIO MEDIO RISCHIO MEDIO RISCHIO INCREMENTALE BASSO RISCHIO INCREMENTALE MODERATO RISCHIO INCREMENTALE ELEVATO 1-2 fattori di rischio RISCHIO INCREMENTALE BASSO RISCHIO INCREMENTALE BASSO RISCHIO INCREMENTALE MODERATO RISCHIO INCREMENTALE MODERATO RISCHIO INCREMENTALE MOLTO ELEVATO > 3 fatt ori di rischio, danno d’organo RISCHIO INCREMENTALE MODERATO RISCHIO INCREMENTALE ELEVATO RISCHIO INCREMENTALE ELEVATO RISCHIO INCREMENTALE ELEVATO RISCHIO INCREMENTALE MOLTO ELEVATO diabete mellito RISCHIO INCREMENTALE MODERATO RISCHIO INCREMENTALE ELEVATO RISCHIO INCREMENTALE ELEVATO RISCHIO INCREMENTALE ELEVATO RISCHIO INCREMENTALE MOLTO ELEVATO condizioni cliniche associate (malattia CV o renale) RISCHIO INCREMENTALE MOLTO ELEVATO RISCHIO INCREMENTALE MOLTO ELEVATO RISCHIO INCREMENTALE MOLTO ELEVATO RISCHIO INCREMENTALE MOLTO ELEVATO RISCHIO INCREMENTALE MOLTO ELEVATO Stratificazione del rischio cardiovascolare globale nel paziente con ipertensione secondo le Linee Guida 2007 ESH-ESC Mortalità cardiovascolare entro 10 anni (Progetto SCORE) MEDIO < 1% BASSO < 4% MODERATO 4-5% ELEVATO 5-8% MOLTO ELEVATO > 8%
  • 146. Pressione Arteriosa (mm Hg) Fattori di rischio e st oria clinica Normale PAS 120-129 o PAD 80-84 Normale alta PAS 130-139 o PAD 85-89 Grado 1 (I .A. lieve) PAS 140-159 o PAD 90-99 Grado 2 (I .A. moderat a) PAS 160-179 o PAD 100-109 Grado 3 (I .A. severa) PAS > 180 o PAD > 110 nessun alt ro fatt ore di rischio NESSUN INTERVENTO NESSUN INTERVENTO MODIFICA DELLO STILE DI VITA TERAPIA FARMACOLOGICA DOPO QUALCHE MESE SE VALORI PRESSORI NON CONTROLLATI MODIFICA DELLO STILE DI VITA TERAPIA FARMACOLOGICA DOPO QUALCHE SETTIMANA SE VALORI PRESSORI NON CONTROLLATI MODIFICA DELLO STILE DI VITA TERAPIA FARMACOLOGICA 1-2 fat tori di rischio MODIFICA DELLO STILE DI VITA MODIFICA DELLO STILE DI VITA MODIFICA DELLO STILE DI VITA TERAPIA FARMACOLOGICA DOPO QUALCHE SETTIMANA SE VALORI PRESSORI NON CONTROLLATI MODIFICA DELLO STILE DI VITA TERAPIA FARMACOLOGICA DOPO QUALCHE SETTIMANA SE VALORI PRESSORI NON CONTROLLATI MODIFICA DELLO STILE DI VITA TERAPIA FARMACOLOGICA > 3 fat t ori di rischio, danno d’organo MODIFICA DELLO STILE DI VITA MODIFICA DELLO STILE DI VITA CONSIDERARE TERAPIA FARMACOLOGICA MODIFICA DELLO STILE DI VITA TERAPIA FARMACOLOGICA MODIFICA DELLO STILE DI VITA TERAPIA FARMACOLOGICA MODIFICA DELLO STILE DI VITA TERAPIA FARMACOLOGICA diabet e mellit o MODIFICA DELLO STILE DI VITA MODIFICA DELLO STILE DI VITA TERAPIA FARMACOLOGICA MODIFICA DELLO STILE DI VITA TERAPIA FARMACOLOGICA MODIFICA DELLO STILE DI VITA TERAPIA FARMACOLOGICA MODIFICA DELLO STILE DI VITA TERAPIA FARMACOLOGICA condizioni cliniche associate (malat t ia CV o renale) MODIFICA DELLO STILE DI VITA TERAPIA FARMACOLOGICA MODIFICA DELLO STILE DI VITA TERAPIA FARMACOLOGICA MODIFICA DELLO STILE DI VITA TERAPIA FARMACOLOGICA MODIFICA DELLO STILE DI VITA TERAPIA FARMACOLOGICA MODIFICA DELLO STILE DI VITA TERAPIA FARMACOLOGICA Stratificazione del rischio cardiovascolare globale nel paziente con ipertensione secondo le Linee Guida 2007 ESH-ESC Mortalità cardiovascolare entro 10 anni (Progetto SCORE) MEDIO < 1% BASSO < 4% MODERATO 4-5% ELEVATO 5-8% MOLTO ELEVATO > 8%
  • 147. J Hypertension 2003, 21: 1011-53 Pressione arteriosa (mmHg) Normale PAS 120-129 o PAD 80-84 Normale alta PAS 130-139 o PAD 85-89 Grado 1 PAS 140-159 O PAD 90-99 Grado 2 PAS 160-179 o PAD 100-109 Grado 3 PAS > 180 o PAD > 110 Nessun trattamento Nessun trattamento Iniziare prontamente la terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita Nessun fattore di rischio aggiuntivo Modifiche dello stile di vita per 3-12 mesi. Successivamente inizio della terapia farmacologica se il paziente lo richiede e se sono disponibili le risorse economiche Modifiche dello stile di vita per tre mesi. Successivamente inizio della terapia farmacologica Modifiche dello stile di vita per tre mesi. Successivamente inizio della terapia farmacologica Modifiche dello stile di vita per tre mesi. Successivamente inizio della terapia farmacologica Iniziare prontamente la terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita Modifiche dello stile di vita Modifiche dello stile di vita 1-2 fattori di rischio 3 o più fattori di rischio o TOD Modifiche dello stile di vita Terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita Terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita Iniziare prontamente la terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita CCA = condizioni cliniche associate; PAD = pressione arteriosa diastolica; PAS = pressione arteriosa sistolica; TOD = danno d'organo. Iniziare prontamente la terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita Iniziare prontamente la terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita Iniziare prontamente la terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita Iniziare prontamente la terapia farmacologica e le modifiche dello stile di vita DM o CCA Linee Guida 2003 ESH-ESC Pianificazione terapeutica progressiva Modifiche dello stile di vita. Terapia farmacologica (?) Modifiche dello stile di vita
  • 148. Stratificazione del rischio cardiovascolare globale nel paziente con ipertensione secondo le Linee Guida 2007 ESH-ESC Mortalità cardiovascolare entro 10 anni (Progetto SCORE) MEDIO < 1% BASSO < 4% MODERATO 4-5% ELEVATO 5-8% MOLTO ELEVATO > 8%
  • 149. Stratificazione del rischio cardiovascolare globale nel paziente con ipertensione secondo le Linee Guida 2007 ESH-ESC Mortalità cardiovascolare entro 10 anni (Progetto SCORE) MEDIO < 1% BASSO < 4% MODERATO 4-5% ELEVATO 5-8% MOLTO ELEVATO > 8%

Editor's Notes

  1. Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte nei paesi industrializzati. Sulla base di stime dell’Istituto Superiore di Sanità, eseguite alla fine degli anni Novanta, le malattie del sistema cardiocircolatorio rappresentano rispettivamente il 39% ed il 49% di tutte le cause di morte dell’uomo e della donna in Italia.   Bibliografia: 1. Conti S et al. La mortalità in Italia nell’anno 1997. Rapporti ISTISAN 01/20. 2001; 143.
  2. Slide 3: Hypertensive Patients Are at Increased Risk for Cardiovascular Events The Framingham Heart Study represents one of the major milestones in our understanding of the cardiovascular risks of hypertension. This study, for the first time, clearly demonstrated that patients with elevated blood pressure were at increased risk for cardiovascular events. Based on the findings of the Framingham Heart Study, physicians were given evidence that patients with hypertension were at risk and therefore should be treated.9,10 The long-term Framingham Heart Study has provided epidemiologic data in which a cohort of subjects from the general population have been followed biennially over four decades to observe the development of cardiovascular events in relation to their blood pressure and other suspected risk factors. The Framingham Study has found hypertension to be a major contributor to cardiovascular diseases.9,10 Hypertensive individuals in this study have been found to be at much greater risk for coronary disease, stroke, peripheral artery disease, and heart failure, compared to normotensive individuals.9,10
  3. DESCRIZIONE DIAPO
  4. Questi ultimi studi devono però stimolare una riflessione: le statine riducono l’incidenza di ictus? Fino a qualche anno fa si pensava che l’ipercolesterolemia e l’ipertensione giocassero ruoli differenti come fattori di rischio determinanti, la prima, di eventi coronarici e la seconda, di eventi cerebrovascolari (ictus). Delanty N et al., Stroke 1997;28:2315-2320
  5. L’interazione di molteplici fattori di rischio può determinare aumenti moltiplicativi, piuttosto che additivi, di rischio CV. Questi diagrammi di Venn illustrano gli aumenti del rischio associati alla presenza di molteplici fattori di rischio CV in 2 ipotetici pazienti di sesso maschile di 40 anni, in confronto al rischio CVD di un uomo di 40 anni non fumatore, con CT 185 mg/dL e PAS 120 mmHg, non intollerante al glucosio e che non presenta LVH. Il diagramma sulla sinistra illustra l’interazione dei fattori di rischio in un paziente con livelli moderatamente elevati di CT (5,4 mmol/L [210 mg/dL]), ipertensione (PAS 165 mmHg), e intolleranza al glucosio. Mentre ciascun singolo fattore di rischio causa un aumento del rischio CVD compreso tra 1,3 e 1,9 volte, l’interazione di tutti i 3 fattori di rischio determina un aumento di 4,5 volte del rischio CVD. Il diagramma sulla destra mostra l’interazione dei fattori di rischio in un paziente con elevati livelli di CT (6,1 mmol/L [235 mg/dL]) e grave ipertensione (PAS 195 mmHg), fumatore. Ciascun fattore di rischio singolo determina un aumento del rischio CVD compreso tra 1,7 e 3,0 volte. La coesistenza di tutti i 3 fattori di rischio determina un aumento del rischio di 8,7 volte.
  6. Definitions of Microalbuminuria and Macroalbuminuria Measurements of urinary albumin are made from either a timed (4 or 24 hours) urine collection or from a randomly voided “spot” urine. In the former case the urinary albumin concentration is divided by the time of the collection (in minutes) calculate the first parameter. In the latter case, both albumin and creatinine concentrations are measured in the same specimen and a ratio of albumin to creatinine calculated. Numerous studies have demonstrated that the values obtained from both timed and randomly collected specimens correlate well and have the same prognostic significance. Measurements of urine protein concentrations by “dipstick” chemistry are not sufficiently sensitive to identify urine albumin concentrations that meet the criteria for microalbuminuria. Protein in the urine is usually a combination of albumin, globulins, and Tamm-Horsfall protein derived from tubular secretion. References: Bianchi S, Bigazzi R, Campese VM. Microalbuminuria in essential hypertension: significance, pathophysiology, and therapeutic implications. Am J Kidney Dis. 1999;34(6):973-995. Keane WF. Proteinuria: its clinical importance and role in progressive renal disease. Am J Kidney Dis. 2000;35(4suppl1):S97-S105.
  7. In the Blood Pressure Lowering Treatment Trialists’ Collaboration study, the weighted mean differences in BP between randomized groups appeared to be directly related to differences in risk of stroke and CHD. The same relationship was observed for major CV events, CV death, and total mortality (not shown).29
  8. The number of patients requiring multiple drugs increased every year during the study. At 5 years, 63% of patients were on 2 or more antihypertensive agents. At baseline, the proportion of participants at or below the BP goal of &amp;lt;140/90 mmHg was ~27%. At 5 years, 66% of patients in all three treatment groups had achieved the goal blood pressure.
  9. E LA ebm corre dietro interessi non sempre filantropici
  10. Patients in the Treatment of Mild Hypertension Study protocol were randomly allocated to treatment with nutritional–hygienic measures alone (placebo) or nutritional–hygienic methods plus one of five drugs [18]. The placebo group had a striking reduction of blood pressure (–9.1/–8.6 mm Hg) based only on the intensive nutritional–hygienic interventions. The addition of active antihypertensive medication effected a reduction of –15.9/–12.3 mm Hg from baseline (140.4/90.5 mm Hg). There were no significant differences in efficacy among the drugs.
  11. Questa analisi del Nurses’ Health Study, suggerisce un effetto protettivo del consumo alimentare di n-3 PUFA sopratutto sul rischio di CHD fatale, con un aumento dell’effetto in relazione all’incremento della quantità di pesce consumata. L’effetto osservato sulla CHD totale (fatale + non fatale) è simile, ma di minore entità.
  12. Slide 77. United Kingdom Prospective Diabetes Study (UKPDS): Results The United Kingdom Prospective Diabetes Study (UKPDS) was a multicenter, prospective, randomized, interventional trial. The primary goal was to determine the effect of intensive blood glucose control (fasting plasma glucose &amp;lt;6 mmol/L) with either sulfonylurea or insulin treatment versus conventional blood glucose treatment with diet on macrovascular and microvascular complications in 3867 newly-diagnosed patients with type 2 diabetes. Over 10 years, median HbA1c was 7.0% in the “intensive” group compared with 7.9% in the conventional treatment group, an 11% reduction. This resulted in a 12% reduction in the risk of any diabetes-related endpoint (p=0.029), mainly due to a 25% risk reduction in microvascular endpoints (p=0.01), including the need for retinal photocoagulation [UK Prospective Diabetes Study Group 33, 1998]. Embedded within the UKPDS was a randomized, controlled trial comparing tight BP control using a captopril- or atenolol-based regimen (aiming at a BP &amp;lt;150/85 mm Hg) with less tight BP control (avoiding treatment with ACE inhibitors or beta blockers and aiming at a BP &amp;lt;180/105 mm Hg) on the development of macrovascular and microvascular complications in 1148 hypertensive patients with type 2 diabetes. During the median follow-up of 8.4 years, the mean BP was significantly reduced in the group with tight BP control (144/82 mm Hg) compared with the group with less tight BP control (154/87 mm Hg), p&amp;lt;0.0001. Tight BP control reduced the risk of developing any endpoint related to diabetes by 24% compared with less tight BP control (p=0.005). Compared to less tight BP control, tight BP control also significantly reduced the risk of diabetes-related mortality, two thirds of which was due to cardiovascular disease, by 32% (p=0.019), the risk of microvascular disease by 37% (p=0.009), and the risk of stroke by 44% (p=0.013). Tight BP control also trended toward reductions in all-cause mortality by 18% (p=0.17), and MI by 21% (p=0.13). Tight BP control appears to offer more definite reductions in macrovascular disease for patients with diabetes than do interventions for blood glucose control [UK Prospective Diabetes Study Group 38, 1998]. Captopril- and atenolol-based regimens were equally effective in reducing BP and in reducing the risk of macrovascular and microvascular complications of type 2 diabetes, suggesting that BP reduction alone may be more important than the type of treatment used [UK Prospective Diabetes Study Group 39, 1998].
  13. La ricerca epidemiologica ha dimostrato che l’ipertensione si presenta generalmente in associazione ad altri fattori di rischio CV. I dati dello studio Framingham illustrano chiaramente l’esistenza concomitante di fattori di rischio nella popolazione ipertesa. Nella popolazione dello studio Framingham, &amp;lt;20% dei casi di ipertensione sono risultati isolati. La maggior parte dei pazienti (73% uomini e 71% donne) presentava da 1 a 3 fattori di rischio CV associati all’ipertensione. Un ulteriore 8% e 12% di uomini e donne, rispettivamente, presentava 4 o più fattori di rischio CVD aggiuntivi. Bibliografia: Kannel WB, Am J Hypertens 2000;13(1 Pt 2):3S-106