3. Alain Berthoz
Il senso del movimento
La funzione del
costruire azioni di fronteggiamento della
corpo e del
movimento
complessità
1. il gesto scolpisce il pensiero
2.
la postura è condizione preparatoria
di un certo numero di gesti
l’attenzione è un meccanismo di
3.
anticipazione che prepara all’agire
4. postura mentale
4. la ricerca di P.K. Anokhin
• Evidenzia la complessità dei
fenomeni biologici
l’approccio
“lineare” meccanismi di
Riflesso incondizionato
stimolo/risposta adattamento sul
e riflesso condizionato
piano individuale
5. Anokhin descrive nei suoi studi il carattere
dinamico delle nuove organizzazioni neurali
• l’azione si configura come un prodotto
integrato dell’intero organismo
• unastruttura dell’azione motoria non
lineare, bensì circolare
• l’accettore deputato all’azione permette di
cogliere, da un punto di vista biologico e
fisiologico, le funzioni cerebrali come un
processo di interscambio tra i risultati
realmente ottenuti ed il programma
d’azione originario
6. ipotesi di Anokhin appaiono pienamente
contestualizzabili alla ricerca educativa
• per utilizzare chiavi
interpretative plurali che
consentano di comprendere i
presupposti dell’azione
didattica
• evidenzia uno spazio di ricerca
che, rinunciando alla
pericolosa tentazione del
riduzionismo e della
semplicistica generalizzazione,
consenta di contestualizzare al
campo educativo alcuni studi
ed alcune evidenze
sperimentali.
7. I Bisogni Educativi Speciali
• impegnarsi ad • comprendere le • capire che la
indagare sui potenzialità delle complessità
meccanismi corporeità rispetto alle
dell’azione e didattiche nei persone con
della decisione processi disabilità non
educativo- deve mettere in
inclusivi discussione la
loro stessa
esistenza
8. parallelo interessante tra il concetto di semplessità e
di complessità accessoria con il concetto di liminalità
di Robert Murphy
la costruzione di
un’identità visione
strutturata e
complessa
il superamento di
tale condizione Il punto di vista della
interstrutturale ed persona
intermedia diversamente abile
mediante la in rapporto ad un
comprensione di determinato
questa condizione contesto socio-
culturale
9. la liminalità è una condizione caratterizzata da
difficoltà di relazione e distanza dagli altri per un
incertezza di ruolo e di identità
Sistemi di Bisogni
Diversificazione Diversificazione
interazione educativi
degli interventi dei bisogni
positiva speciali
10. La sfera in cui interviene la pedagogia
speciale è quella di dare risposte speciali a
problemi specifici in contesti ampi e non in
contesti separati. Non dobbiamo procedere
per casi ma per differenze perché solo così
siamo in grado di compenetrarci in pieno
nella complessità degli individui e dei loro
bisogni
11. • D’altronde nell’atto comportamentale è impossibile
distinguere ciò che è centrale da ciò che è periferico,
e conseguentemente ciò che è sensitivo da ciò che è
motorio
• Sostanzialmente il lavorare sulla dinamicità dei
processi pone le fondamenta per calibrare la
proposta in ambito didattico su compiti motori da cui
derivino schemi comportamentali in grado di favorire
l’apprendimento anche in condizioni difficili o
patologiche, senza prescindere dall’attivazione di
tutti quei processi motivazionali, progettuali, e
percettivi normalmente relazionati ad una
organizzazione dell’atto comportamentale diretto ad
uno scopo