L'input modificato apprendimento della L2_linguistica e glottododattica_C.Pagani__
1. MASTER di I livello
“Organizzazione e gestione delle Istituzioni scolastiche
in contesti multiculturali”
Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara
Elementi di Linguistica e di Glottodidattica
Laboratorio per l’Italiano lingua 2
a cura di Cristina Pagani
Programma Nazionale FAMI, Ob. Sp. 2 “integrazione e migrazione legale” - Ob. Naz. 3 “Capacity building” lett. K , Prog. N. 740.
This proiect is co-funded
by the European Union
4. L’ INPUT MODIFICATO
degli adulti quando comunicano con il bambino
Il meccanismo di acquisizione linguistica *
LAD Language Acquisition Device
L’acquisizione di una Lingua materna (L1*)
Fare delle cose assieme agli altri conduce il bambino all’ Acquisizione Linguistica
L’ interazione con parlanti più capaci attiva il suo bagaglio genetico (nella nostra cultura occidentale)1
Gli adulti modulano i propri comportamenti verbali per renderli accessibili al bambino
L’acquisizione linguistica è il risultato del fare alcune cose assieme agli altri
1_Le pratiche semplificanti del linguaggio adulto indirizzato al bambino costituiscono una caratteristica della classe media occidentale piuttosto che un universale linguistico (Duranti,1992)
6. L’acquisizione di una Lingua materna (L1*)
Per chiarire si riporta l’esempio tratto da David Crystal (1986), Listen to your child. A parent’s guide to children’s language.
Il Modello linguistico fornito dalla Mamma è corretto: partecipa fattivamente con il bambino alla costruzione del dialogo.
8. Il processo di apprendimento di una Lingua Seconda L2
è influenzato da situazioni e fattori: l’età, le motivazioni, il grado di esposizione alla lingua, ecc
Il quadro generale è stato predisposto secondo le indicazioni del lavoro esemplare “Zweitspracherrwerb”
di Wolfang Klein, 1986, che individua le seguenti
componenti fondamentali del processo di apprendimento di una L2
1_ Lo scopo o la ragione per cui l’apprendente impara una lingua straniera (Antrieb)
Secondo Klein la ragione o lo scopo sono concetti collegati a quello di motivazione ma non identici.
La motivazione è di natura esclusivamente psicologica; la ragione o lo scopo hanno una caratteristica
più pragmatica poiché legatial desiderio di imparare una lingua per il bisogno di integrarsi socialmente
nella comunità o per motivi strumentali dettati dal voler raggiungere obiettivi di studio o di lavoro.
2_ Le capacità linguistiche possedute dall’apprendente (Sprachvermogen)
Klein sostiene l’importanza sia la sua predisposizione all’apprendimento linguistico (Sprachvermogen)
sia le conoscenze linguistiche già in possesso dell’apprendente. Entrambe differiscono notevolmente da
individuare ad individuo in quanto alcune sono di natura biologica altre di natura sociale ed esperienziale
14. Apprendimento di una Lingua Seconda L2
L’INPUT modificato dei Nativi quando comunicano con i NN
al fine di rendere più facile la comprensione
Foreign Talk non è la norma e una devianza
I N usano un linguaggio più semplice ma ben formato grammaticalmente e corretto
Caratteristiche del Linguaggio
ü Ha una dizione scandita e chiara
Ricorso a domande di tipo polare*
Domande con un enunciato completo che l’interlocutore conferma o nega.
N: “Do you live in Tokio?” ; “Do you study?”
NN: “ Yes”
Scarso uso di Domande Cappa*
Domande che iniziano con “Chi ?” ,” Che cosa?”,”Come?”
N: What are you doing?
NN: ………….
ü Evita le espressioni idiomatiche , i proverbi, ü Ha una sintassi poco complessa
ü Fa uso di un lessico ad alta frequenza
ü Impiega pause o accenti prima di parole topicali ü Tratta temi conosciuti
Strategie Linguistiche
15. Apprendimento di una Lingua Seconda L2
L’INPUT modificato: strategie di DIDATTICA NATURALE
I parlanti Nativi forniscono un INPUT COMPRENSIBILE, quando usano una serie di strutture
interazionali che sono favorevoli e contribuiscono all’apprendimento di una L2
Le “strategie Naturali” dei N per mantenere il coinvolgimento conversazionale con i NN anche in condizioni difficili
Come un N usa la lingua quando parla con un NN “per produrre lingua”?
Dati di Entrata: modificazione da parte del N
Livello di Contenuto:
ü Lascia libero il controllo del Tema
ü Sceglie i Temi Rilevanti
ü Tratta i temi brevemente, non insiste sui dettagli
Livello della Forma:
§ Usa un ritmo lento
§ Accentua le parole chiave
§ Ripete le componenti centrali della frase
§ Tollera l’ambiguità di pronuncia
Livello dei segnali di Ritorno (Backchannel Behaviour)
Ø Conferma spesso la comprensione in modo esplicito
Ø Ripete le espressioni prodotte dal NN(in modo corretto se occorre)
Livello di Riparazioni*
o Feedback sulla comprensione del NN
o Fa correzione ad incastro o in modo non esposto
o Fornisce espressioni grammaticali corrette
o Espande i i frammenti del NN in frasi grammaticali
18. Grazie per la cortese attenzione
Bibliografia di Riferimento:
Balboni P. E. (2008), Appendice A: “I principali approcci e metodi del XX secolo”, in Balboni P. E., Le sfide di Babele.
Insegnare le lingue nelle società complesse, Torino, UTET,
Ciliberti A. 1995, Manuale di glottodidattica, Firenze, La Nuova Italia
De Marco A. (2000) (a cura di), Manuale di glottodidattica, Roma, Carocci.
Chini M., “Interlingua: modelli e processi di apprendimento” in De Marco A. (2000 Manuale di glottodidattica, Roma, Carocci