Evento nazionale CowoShare6 "COWORKING E FORMAZIONE": presentazione di Enrico Marchetto, Social Media Strategist, Presidente Trieste Città Digitale, Docente Università di Udine. Titolo dello speech: "Guarda Mamma, il Marketing per il Coworking!" - Maggiori informazioni sugli eventi CowoShare e sul Network COWO®, la Rete dei Coworking Indipendenti, su Cowo.it.
7. Crea Metonimie
‣ Metonimia: Figura retorica che consiste nella sostituzione di un termine
a un altro, secondo una relazione di contiguità logica: “Leggere Dante”
16. A rispondere a una domanda
DIRETTA e CONSAPEVOLE
A cosa serve il sito di Velux?
17. Che chi fa una domanda di mercato sul mondo dei
lucernari è qualcuno che conosce già il mondo dei
lucernari.
Certo sono tanti. Ma quelli che potrebbero montare un
lucernario in Italia e non lo sanno sono molti di più!
Il problema qual è?
18.
19. 1. B2B tutti coloro che hanno uno spazio utile per il
Coworking
2. B2C tutti coloro che hanno bisogno di uno spazio
di Coworking
Target principale di Cowo
25. A rispondere a una domanda
DIRETTA e CONSAPEVOLE
A cosa serve il sito di Cowo?
26. Domanda Diretta
Il denominatore comune di questi 3 target è che
hanno bisogno di qualcosa.
E in un mercato di domanda diretta,
il baricentro del digital marketing di Max
è orientato per intero a dare la miglior risposta possibile.
27. Che chi fa una domanda di mercato sul mondo del
coworking è qualcuno che conosce già il mondo del
coworking.
E sono pochissimi. Quelli che potrebbero offrire uno
spazio di coworking o usufruire di uno spazio di
coworking sono molti, molti di più.
Il problema qual è?
28. “Il marketing di Velux non vuole vendere lucernari.
Il marketing di Velux vuole creare consapevolezza di
luce naturale.
I lucernari li venderemo per forza, dopo.”
32. “Il marketing del Coworking non vuole vendere
scrivanie negli uffici.
Il marketing di Coworking vuole creare
consapevolezza di uno nuovo paradigma di spazio
lavorativo.
Le scrivanie le venderemo per forza, dopo.”
38. «Enrico...»
«Sì mamma»
«Sai che si è sposata tua cugina, vero?»
«Sì mamma»
«Ha forse messo le foto su Facebook?»
«Certo mamma»
«Tu sei suo amico su Facebook?»
«Ovvio mamma»
«Non è che mi fai vedere le foto del matrimonio?»
39. ● Il 70% delle Persone su Facebook,
usa Facebook come antidoto alla noia.
● Le persone su Facebook non producono
alcuna domanda di prodotti, beni, servizi.
● L’unica domanda che producono
è una domanda di entertainment.
A cosa serve Facebook?
40. “Signora mia le deve usare
Facebook,
altrimenti si ammalerà
di sicuro!”
Devi trovare un tuo
equilibrio ottimale.
41. Le persone su Facebook
non esprimono alcun tipo di domanda.
Ma è vero anche che le persone depositano su Facebook
una marea di caratteristiche di sé.
E proprio in base a quelle caratteristiche, potrebbero aver bisogno di un prodotto o
di un servizio, solo che ancora non lo sanno.
Si chiama
domanda latente o domanda inconsapevole.
Chi siamo agli occhi di Facebook?
42. SU FACEBOOK LE PERSONE NON TI CERCANO.
SEI TU CHE DEVI ANDARE DA LORO!
44. 1. Producendo contenuto nativo e originale (non condividendo)
2. Usando contenuto reale, vero. Anzi più che vero, SINCERO.
3. Lavorando in modo costante, altrimenti il vostro pubblico “si addormenta”.
4. Integrare Facebook alla realtà.
5. Lavorando sulla Social Proof.
6. Pagando, poco ma pagando!
Come si fa ad andare da loro?
51. 1. In questo momento senza pagare, l’uso di Facebook è molto limitato.
2. Pagare solo quando abbiamo un contenuto strategico. Per esempio il
contenuto fiscale con 20 euro mi permette di raggiungere circa 13mila persone.
3. Ma perché ci sbattiamo così tanto a pagare per promuovere contenuti
interessanti, utili, divertenti che tanto ci hai detto che Facebook non
funziona per vendere?
Pagare quanto e che cosa?
52. Perché usiamo Facebook per trasformare un
pubblico freddo in un pubblico caldo.
Cioé un pubblico che ci conosce, che ha compreso
la nostra offerta, che ha compreso il nostro nuovo
paradigma di spazio di lavoro.
A un pubblico caldo, possiamo fare la nostra
proposta commerciale!