Resoconto Presentazione Progetto Tra Neto e Lese Stampa ilCrotonese
1. 28 SABATO 29 MAGGIO 2010 N. 62 il CROTONESE
Scandale, l’impegno verso l’ambiente della ‘Don Bosco’
Unascuolaecologista
Raccolti farmaci scaduti e pile esaurite
Presentato ad Altilia il progetto di rivalutazione dei siti monastici tra Neto e Lese
Allascopertadelmonachesimo
Attività finanziate
con 65 mila euro
A sinistra, un momento
della manifestazione di
presentazione del progetto
sul monachesimo tra i fiumi
Neto e Lese che si è svolta
nella sede del centro studi
Cornelio Pelusio Parisio
di Altilia di Santa Severina
SANTA SEVERINA - Sabato 22
maggiopressolasedesocia-
le del centro studi ‘Cornelio
Pelusio Parisio’ si è svolta la
conferenza di presentazio-
ne del progetto “Tra Neto e
Lese: conoscenza e consa-
pevolezzadell'identitàstori-
ca e culturale. Dal mona-
chesimo italo-greco alle
fondazioni florensi. Il mo-
nastero della Madonna del-
laCalabria.LabadiadiSan-
ta Maria di Cabria”.
Il progetto, finanziato con
fondiprotocollodiintesafon-
dazioni bancarie e volonta-
riato (Bando 2008 - Perequa-
zione per la progettazione so-
ciale regione Calabria), coin-
volge l'associazione culturale
‘Cornelio Pelusio Parisio’ nel
ruolo di coordinamento; l'as-
sociazione culturale ‘Nuovi
Orizzonti’ nella veste di par-
tner; il Comune di Santa Se-
verinaedilComunediCastel-
silano.
Unanime è stato l'impegno
annunciato dalle istituzioni
di tutelare e sostenere le atti-
vità promosse dal volontaria-
to nell'ottica di una crescita
culturale e civile del territo-
rio.
Per il Centro Servizi Volonta-
riato“Aurora”diCrotoneera-
no presenti il vicepresidente,
FrancescoCeraldi,edildiret-
tore Filippo Sestito.
Il vicepresidente Ceraldi, nel
suo intervento, ha sottolinea-
to l’importanza dell’attuazio-
ne del progetto per i territori
direttamente interessati e per
l’intera comunità della pro-
vincia di Crotone.
Il progetto, ammesso a finan-
ziamento, mira alla crescita
sociale della comunità attra-
verso un percorso di valoriz-
zazione e promozione del pa-
trimonio storico-culturale
presente nell’area tra i fiumi
Neto e Lese.
Filippo Sestito, direttore del
Csv, ha sottolineato come il
fatto che il progetto tra “Neto
e Lese” rientri all'interno del
settore cultura costituisce
una novità assai rilevante, in
quanto tradizionalmente il
volontariato trova per lo più
modo di esprimersi in attività
di promozione ed assistenza
socio-sanitaria ed ambienta-
le.
InriferimentoalBandoPere-
quazione 2008 complessiva-
menteperlaprovinciadiCro-
tone sono stati finanziate at-
tività per un importo di circa
400 mila euro.
Alle associazioni ‘Pelusio’ e
‘Nuovi Orizzonti’ è stata ac-
cordata una somma di euro
65 mila, di cui il 25 per cento
di cofinanziamento. La dura-
ta del progetto è di 24 mesi.
Unadellescopertedimaggio-
re rilievo sul piano storico-
culturale ed archeologico de-
gli ultimi due anni nella pro-
vincia di Crotone è rappre-
sentata dall’individuazione,
all'interno del comune di
Santa Severina del monaste-
ro della Madonna della Cala-
bria o Calabromaria.
La scoperta si colloca al ter-
mine di circa quindici anni di
studio e ricerche, prima sto-
rico-archivistiche e successi-
vamente archeologico-strut-
turali. I risultati conseguiti
dal centro studi ‘Cornelio Pe-
lusio’incollaborazioneconla
Soprintendenza per i beni ar-
cheologici della Calabria so-
no stati presentati in quattro
convegni (agosto 2007; ago-
sto2008;agosto2009;dicem-
bre 2009).
L'attenzioneriservataallaco-
noscenza del patrimonio sto-
rico-culturale del territorio
gravitante attorno ai fiumi
Neto e Lese ha permesso di
apprezzare le dinamiche sto-
rico-religiose del monachesi-
mo italo-greco, da Policronio
(Cerenzia-RoccadiNeto-Al-
tilia), a San Bartolomeo da
Simeri (Ampollino), da
Sant’Anania (Caccuri) a San
Vitale da Castronuovo (Roc-
cabernarda - Altilia).
Di rilievo il collegamento con
Gioacchino da Fiore e con
l’esperienzareligiosadell’Or-
dine florense.
Intalecontestosicollocal’in-
dividuazione dei ruderi del
monastero di Santa Maria di
Cabriaedellachiesettarurale
diSanMarcodiCravia,inter-
ritorio di Castelsilano, locali-
tà San Marco.
L’ubicazione dell’antica ba-
dia, già basiliana e successi-
vamenteflorense,siponelun-
go la media valle del Lese.
Sitrattadellamedesimavalle
che, apprendiamo dalla bio-
grafia,l’abateflorenseGioac-
chino (“di spirito profetico
dotato” [Dante]) tentò di risa-
lire al fine di raggiungere la
Sila.CalabromariadiAltiliae
Santa Maria di Cabria, dun-
que, entrambi monasteri ori-
ginariamente basiliani, situa-
ti all’interno di un’area terri-
toriale omogenea, quella del-
la confluenza e delle imme-
diateadiacenzedelfiumeNe-
to e del fiume Lese.
Il progetto “Tra Neto e Lese”,
attingendo alla novità delle
scoperte, mira attraverso lo
spirito del volontariato a far
conoscere agli abitanti del
territorio e alle istituzioni lo-
cali l'importanza e la centra-
lità storico-culturale dei luo-
ghi. Le attività comprende-
rannolarealizzazionedicon-
vegni, mostre, seminari,
escursioni guidate, nonché la
pubblicazione di fascicoli a
stampainformativi,atti,mul-
timedia.
Non mancheranno cicli di le-
zioni e seminari di base per
spiegare ai più le principali
tappe del monachesimo me-
dievaleedelleesperienzemo-
nastiche attive lungo l'asse
checollegavalametropoliadi
Santa Severina, la diocesi di
Cerenzia e la badia di Fiore.
Sarà inoltre realizzato un
portale web e istituito il pre-
mio culturale Calabromaria,
da conferire ad eminenti per-
sonalità che vivono in Cala-
bria o di origine calabrese.
Protagonista del progetto
“Tra Neto e Lese” è il volon-
tariato. Alla base si pone una
deliberazionedicarattereeti-
co,laliberasceltadidedicare
parte di se stessi e del proprio
tempo al bene della comuni-
tà.
Sitrattadiunasceltache,con
terminologia filosofica, si po-
trebbe definire “inconcussa
ed inviolabile”.
Alla “libera volontà” del bene
siaccompagnaladistinzione,
individuale e collettiva, tra
“ciòchevaleeciòchenonva-
le”.
Quest'ultimo aspetto si rivela
di enorme importanza - ha
fatto notare Francesco Lopez
- in quanto costituisce in sé e
per sé una risposta al dram-
ma del nostro tempo, domi-
nato sul piano culturale dal
trionfo del “nichilismo”: “tut-
to vale, quindi nulla vale”.
Nel suo piccolo, ordunque, il
volontariato assume, tanto
per gli operatori quanto per i
destinatari delle attività, una
valenza formativa di assoluto
spessore. A questo si aggiun-
ge il contributo della cono-
scenza e della consapevolez-
za storica.
Rintracciare le prove di anti-
che civiltà sedimentatesi nel
tempo e riscoprirne le dina-
miche culturali costituisce il
punto di partenza per dimen-
sionaresestessinelmondoin
maniera autentica e vera.
Alla conferenza di presenta-
zione numerosi sono stati i
rappresentantidelleistituzio-
ni intervenuti, dall'assessore
alla cultura del Comune di
Santa Severina Antonella Pa-
risialvicesindacoFrancoCo-
mito, dal sindaco di Castelsi-
lanoPietroBrisindaall'asses-
sore alle politiche sociali del-
laProvinciadiCrotonePietro
Durante.
Messaggi di saluto sono per-
venuti, altresì, dal sindaco di
SantaSeverinaDiodatoScal-
faro e dal presidente della
Provincia Stano Zurlo.
(n.s.)
CENTROMARCHESATO
Alcuni alunni della scuola ‘Don Bosco’ mostrano i farmaci scaduti che hanno raccolto
SCANDALE - Non mancano
le iniziative messe in
campo dalle scuole che
fanno capo alla Fonda-
zione Casa della Carità e
dirette da Vincenzo Fran-
co.
Le scuole del Condoleo, in-
fatti,hannoaderito,inque-
sto anno scolastico che si
avvia alla conclusione, al
programma internaziona-
le della Fee (Foundation
for Enviromental Educa-
tional), dal titolo Eco-
Schools, proposto dal Ce-
dam (Centro Educazione
Documentale Ambientale)
dell’Università di Cosen-
za.
“Tale programma – ci spie-
ga una delle docenti refe-
renti, Maria Antonietta
Mesoraca - è rivolto alle
scuole ma viene attuato
coinvolgendo tutti gli atto-
ri principali della comuni-
tà esistenti sul territorio ed
ha il fine di intraprendere
un percorso volto alla dif-
fusione di comportamenti
sostenibili per la salva-
guardia ambientale”.
Nelle settimane passate
presso l’Istituto professio-
nale per i servizi sociali di
Scandale si era tenuto un
incontro per la presenta-
zione e la formazione
dell’eco comitato.
Erano presenti oltre al cor-
po docenti, una rappresen-
tanzadeglistudentideidue
ordini di scuola, del perso-
nale Ata, il Dirigente Sco-
lastico, una rappresentan-
za dei genitori della Fon-
dazione Casa della Carità,
ilpresidentedellaProcivdi
Scandale, l’Associazione
Wwf di Crotone, Umberto
Ferrari del Centro di edu-
cazione ambientale del
Marchesato che si occupa
di coordinare e supportare
le scuole della nostra pro-
vincia che aderiscono al
programma Eco-Schools.
Durante l’incontro oltre al-
laspiegazionedicomepro-
cedere per attuare in modo
concreto tale programma
coinvolgendo soprattutto
gli alunni ad effettuare
un’indagine preliminare
sull’impatto che la scuola
ha sull’ambiente calcolan-
do i consumi energetici, la
produzione di rifiuti, i con-
sumi d’acqua ed altro, si è
cercato di individuare le
tematiche sulle quali poter
intervenire in modo prati-
co e garantire alla scuola la
certificazione ambientale
e l’assegnazione della ban-
diera verde Fee.
Lepersonechefannoparte
dell’Eco-Comitato, oltre al
dirigente scolastico Vin-
cenzo Franco, sono: Inse-
gnanti: Maria Antonietta
Mesoraca, Emma Noce,
Sandra Berlingeri, Anto-
nioFrancoePaoloAsteriti;
Genitori: Lucio Ierardi ed
Anna Cicalese, Studenti:
Esmeralda Tahiri, Bene-
dettaNocera,IreneAugen-
ti e Rosa Vona; Rappresen-
tante Fondazione: Tonino
Bitonti; Prociv: Vincenzo
Petrone, Personale Ata:
Salvatore Castagna.
Varie iniziative sono state
realizzate nell’ambito di
tale progetto. L’ultima nei
giorni scorsi.
Infatti i bambini delle clas-
si terza, quarta e quinta
della scuola paritaria pri-
maria Don Bosco, accom-
pagnati dalle insegnanti, si
sono recati in farmacia ma
non per acquistare medici-
nali bensì per restituire
quelli ormai scaduti.
“Ibambini–cispiegalado-
cente Mesoraca - dopo
aver capito quanto può es-
sere tossico ed inquinante
un farmaco se abbandona-
to o comunque gettato
nell’ordinario bidone della
spazzatura, o nei lavelli di
cucina e bagni, hanno par-
tecipato con entusiasmo
alla raccolta dei farmaci
scaduti, portandoli da casa
propria, chiedendoli ai ge-
nitori o ai nonni”.
“Nel giro di pochi giorni –
continua l’insegnante - la
bellissima “scatola mangia
farmaci” decorata dagli
stessi alunni era stracolma
di sciroppi, compresse,
gocce, fialette multicolore,
ecc. Attraversando il paese
molti cittadini incuriositi
ci chiedevano spiegazione
e i bambini stessi risponde-
vanoallelorodomande.Le
farmaciste poi, sono state
gentilissime e hanno spie-
gato che i medicinali da
smaltire vengono conse-
gnati ad una ditta specia-
lizzata che li preleva e li
porta in uno stabilimento
dove vengono distrutti in
modo tale da non inquina-
re l’ambiente”.
Non potendo fare la rac-
colta differenziata che non
è attiva a Scandale, i bam-
bini delle scuole del Con-
doleo non si sono fermati
sono ai farmaci, infatti la
raccolta di materiali inqui-
nanti riguarda anche le pi-
le esaurite.
Attività queste della Don
Bosco che testimoniano
unascuolaattivachepensa
al territorio e che educa al
di là dei programmi scola-
stici.
ROSARIO RIZZUTO