Piovono Dati - Irrighiamo il territorio (Alessandra Loi)

Piovono dati. Irrighiamo il territorio 17/11/2014 Alessandra Loi #OpenDataSARD

In principio fu il dato
I dati sono numeri, lettere (testo), immagini, suoni.
I database sono costituiti da dati disaggregati.
Le banche dati sono il patrimonio
su cui le amministrazioni lavorano
per erogare ogni tipo di servizio
I database producono informazioni quando sono letti e
interpretati in base a criteri predeterminati.
Un insieme di dati pubblicati prende il nome di dataset.

Di chi sono questi dati?
Art. 5 Legge Diritto d'Autore (L. 633/1941)
“Le disposizioni […] non si applicano ai testi degli atti ufficiali dello stato e delle
amministrazioni pubbliche, sia italiane che straniere.”
COS’E’ TESTO???
In senso stretto leggi, sentenze, delibere, determine
In senso più ampio un sistema codificato di segni che rimanda a un
significato, che sarà poi interpretato.
Esempi: Il piano regolatore? Lo stato di salute pubblica?
La qualità di raccolta differenziata? Gli orari dei bus?

Di quali testi/banche dati stiamo parlando?
• Dati del bilancio
• Dati demografici
• Statistiche e contravvenzioni della polizia municipale
• Mappe cartografiche
• Elenco dei servizi con localizzazione
• Episodi di criminalità
• Mappe dei trasporti, piste ciclabili etc
• Dati epidemiologici
• Dati di monitoraggio ambientale
• Dati di spesa dei fondi comunitari
• Interventi di manutenzione di beni pubblici
• Quantità di raccolta differenziata
• Calendario delle manifestazioni
• ….

Quale strategia nella PA italiana?
Tre pilastri normativi verso l’accountability e l’Open Government*
• D.lgs. 82/2005 “Codice Amministrazione digitale” specie artt. 52, 54 e 68
come modificati dal D.lgs. 235/2010
– Disponibilità dei dati pubblici
• D.lgs.33/2013 “Trasparenza” che integra il D.lgs. 150/2009 “Brunetta”
– Pubblicazione di dati concernenti l’organizzazione
• D.lgs. 36/2006 recepisce Direttiva 2003/98/EC sul riutilizzo
dell'informazione del settore pubblico (Direttiva PSI) + Linee Guida AGID
Riuso del patrimonio informativo pubblico in termini di conoscenza,
trasparenza e sviluppo
– L. 114/2014, per cui tutte le PP.AA. devono comunicare all‘AGID l'elenco delle basi di
dati in gestione e degli applicativi che le utilizzano
*si veda Vademecum del Dipartimento della Funzione Pubblica bit.ly/1vecer6

Cosa significa “aperto”?
I dati visualizzabili in una
pagina HTML o in un file PDF
non sono aperti perché per
poterli elaborare e analizzare
è necessario copiarli e
incollarli in altro documento
(sono human readable).
I dati pubblicati in formato
CSV, ODT, TXT, PDF/A sono
nativamente leggibili da un
PC (machine readable), per
cui sono considerati “aperti”,
sono utilizzabili da chiunque
per qualsiasi scopo e
circolano liberamente nella
società, come liquidi.

Grazie ad un uso consapevole,
è possibile utilizzare e gestire i dati (e le banche dati)
come se fossero acqua per irrigare i campi
in cui la PA coltiva i servizi e le relazioni con i cittadini.

Senza argini solidi si rischia l’esondazione
• Il rispetto della privacy
D.lgs. 196/2003 e Linee guida in materia di trattamento di dati
personali contenuti anche in atti e documenti amministrativi,
effettuato da soggetti pubblici per finalità di pubblicazione e
diffusione sul Web (Deliberazione n. 88/2011 del Garante per la
Protezione dei dati personali)
• Il diritto d’autore (L. 633/1941 ) e la licenza d’uso
Art. 11: “alle amministrazioni dello stato, alle province ed ai
comuni spetta il diritto d’autore sulle opere create e pubblicate
sotto il loro nome e a loro conto e spese”
>> sono tutelate le banche dati non i dati in sè

1) Limite della privacy
Open data non è trasparenza totale
apertura trasparenza
L.221/2012 modifica il CAD:
dati “open by default”
D.lgs. 33/2013:
dati relativi all’organizzazione e
alle attività in formato aperto
L’obbligo di pubblicazione dei dati personali in “formato di tipo aperto” non
comporta che i dati pubblicati siano anche “dati di tipo aperto” e quindi
disponibili e riutilizzabili da parte di chiunque.
Il riutilizzo di documenti contenenti dati pubblici riguarda
solo documenti che non contengono dati personali oppure
riguarda dati personali aggregati e resi anonimi.

2) Limite della licenza
Open data non è un “regalo”
Il diritto di titolarità sulle banche di dati, sui dati e sulle informazioni
pubbliche rimane della PA.
• Le persone possono riprodurre, presentare , comunicare,
dimostrare e distribuire al pubblico, trasmettere e ritrasmettere
in qualunque modo, rappresentare, includere in opere collettive
e/o composte, pubblicare, estrarre e reimpiegare le Informazioni,
creare un lavoro derivato ed esercitare sul lavoro derivato gli
stessi diritti, anche in caso di combinazione con altre informazioni
(mashup) o di utilizzo a scopi commerciali.
• A condizione di indicare chiaramente la fonte delle informazioni e
il nome del licenziante, includendo una copia di questa licenza o
un link ad essa.
Da luglio 2014 vigono le Linee guida per la valorizzazione del patrimonio
informativo pubblico: la mancata indicazione della licenza implica che i dati
siano pubblicati secondo i termini stabiliti dalla licenza CC-BY (attribuzione),
ossia con il solo obbligo di citare la fonte.

Esempio: il Patto di Ventimiglia
54 comuni della Sicilia occidentale, capitanati dal Comune di Ventimiglia, hanno dato il
via ad una collaborazione basata sull’uso dei dati aperti in ottica di Area Vasta. Due
referenti in ogni Comune si occuperanno di collezionare e condividere dati, base per
ripensare i servizi:
• nei trasporti interni
• nel turismo*
• per la mappatura del patrimonio culturale
• per una migliore gestione energetica delle
infrastrutture pubbliche
• nella sanità**
• nell'igiene urbana
• nel campo dell’occupazione***
• offrire spunti per app/servizi web di ogni tipo...
* si veda il portale laziale www.opendataturismo.com
** si veda l’Atlante epidemiologico della ASL 1 Milano http://atlanteonline.aslmi1.mi.it
*** in Sardegna www.provincia.or.it/CanaliTematici/Lavoro/Osservatorio/Opendata

WATER
MANAGEMENT

VISUALIZ-ZAZIONE
MANAGEMENT
CONDI-VISIONE
STORIA
DATA
CONO-SCENZA
criteri
predetermi-nati
di lettura
FILTRI
INFORMAZIONE
NON STRUTTURATA
>> REALTA’
INFORMAZIONE
STRUTTURATA
>> ORDINE
>> FOCUS INTERPRETATIVO
>> SIGNIFICATO
SCELTA
DATI
TESTO

I ruoli nelle PP.AA.
OPEN DATA
MANAGER
RESPONSABILE
TRASPARENZA
RESPONSABILE
TRATTAMENTO
DATI
PERSONALI

Quale ruolo per i comunicatori?
• Adempiere agli obblighi di trasparenza in maniera consapevole
• Presentare correttamente il fenomeno e i dati
es. apposita sezione nel sito web, lessico semplice
• Iniziative di comunicazione per i cittadini/imprese del territorio
es.Partnership con associazioni di categoria
Giornate della trasparenza
Social media
• Suggerire l’adozione del bilancio sociale (direttiva Baccini 17/02/2006*)
*bit.ly/1uh59m4

Nessuno legge i vostri PDF!
La Banca Mondiale, fra i primi a rendere disponibili le proprie banche dati,
ha rivelato che negli ultimi 5 anni*, dei rapporti pubblicati online,
32% nessun download
40% < 100 download
13% => 250 download
Tutti capiscono il linguaggio iconico , mentre l’analfabetismo funzionale rasenta in Italia il 47%*
Oltretutto, il cosiddetto “burocratese” ostacola la comprensione da parte del restante 53% .
* bit.ly/1suCdpa
Perché?!
It’s only the web, baby!
bla bla bla bla bla
bla bla bla bla bla
bla bla bla bla bla
bla bla bla bla bla

“Il nostro compito è quello di creare qualcosa
che può essere usato. Se vuoi comunicare in
maniera efficace devi pensare alla struttura, alla
funzionalità, allo storytelling. ”
Alberto Cairo, graphic journalist
intervista a Wired 14 maggio 2013

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