2. Il Corvo è un fumetto di James O’Barr, pubblicato per la prima volta tra il 1988 e il 1989 e narra la tragica
vicenda di Eric, che la notte di Halloween, viene assalito e ucciso, insieme alla sua amata Shelly, da un gruppo
di delinquenti. Anni dopo la sua morte, Eric, tormentato nell’aldilà, torna nel mondo dei vivi, pieno di odio e
con tanta rabbia. Questo grazie ad un corvo, che gli dona dei poteri e lo rende immortale. Il desiderio di
vendetta è molto forte, tanto da trasformare Eric in un angelo della morte. Un antieroe dark, che pensa
soltanto a vendicare la morte di Shelly. La terribile storia del fumetto e le cupe ambientazioni attirano
l’attenzione del regista australiano Alex Proyas, che nel 1994, ne fa un film, con protagonista Brandon Lee. Il
film riscuote molto successo (anche se lontano dallo stile del fumetto), perché è molto vicino al pubblico dei
giovani e, poi, perché il protagonista del film, viene ucciso, accidentalmente, durante le riprese. Facendolo
diventare una delle personalità più amate degli anni 90, soprattutto tra i giovani. Ci furono diversi sequel,
come il Corvo _ The City of Angel, il Corvo 3 _ Salvation e il Corvo _ Preghiera Maledetta. Questi ultimi però
hanno avuto scarso successo.
3. Il fumetto
Il corvo di O’Barr è uno dei bei capolavori della graphic novel, soprattutto per lo stile del disegno semplice che
dà l’idea di essere fatto a casa. Le scene sono ambientate in una città cupa e spettrale, dove tutto è inumidito
dalla costante pioggia. È una città maledetta e decadente, dominata dalla crudeltà, dalla delinquenza,
dall’alcool e droga. È corrotta!. Questo è lo spazio in cui si muove Eric che decide, per la sua vendetta, di
truccarsi il viso con le fattezze dell’Ironia, una delle tre maschere del teatro inglese insieme al dolore e alla
disperazione. Ironico e violento è il linguaggio del fumetto, mentre i dialoghi sono molto lunghi e l’azione non
è mai fredda e sbrigativa, ma lenta e spietata. Infatti, l’autore ne dedica molto spazio. Eric è protagonista e,
allo stesso tempo, antagonista dell’opera, perché da una parte sa essere una persona dolce e premurosa nei
confronti delle persone che lo ricordano, dall’altra parte diventa una specie di angelo sterminatore con chi gli
ha fatto del male.
Il fumetto è pieno di citazioni di canzoni di gruppi come i Joy Division, The Cure e i Disorder. Infatti, alcuni
brani di questi gruppi danno i nomi ai capitoli del fumetto. Famosa è la risposta che Eric dà a Top Dollar,
quando questo lo manda all’inferno: «aspettavo una guida che mi prendesse per mano», frase che è l’incipit
della stupenda canzone dei Disorder. L’opera è fatta di follia, sofferenza, disperazione e sentimenti negativi.
Non manca però l’amore. È l’amore il sentimento che domina l’opera, anche se questo viene percepito in
secondo piano , oscurato dall’odio e dalla vendetta.
Per realizzare un’atmosfera melanconica-noir l’autore utilizza solo due colori: il bianco e il nero. La china
viene usata per ritrarre la realtà, mentre il carboncino misto ad acquarello per i sogni e i flashback. Ma è
ancora la musica ad ispirare O’Barr per la creazione degli ambienti. Egli stesso afferma che era molto
influenzato dal genere dark post_punk. L’inquadratura più diffusa è quella del primo piano, ma anche
quella dall’alto.
O’Barr dà vita a un fumetto che riflette una sua tragedia personale. Dopo aver perso in un incidente d’auto
la sua ragazza, egli non riesce a vivere la propria vita ed è frustrato. Per liberarsene inizia a disegnare e
viene fuori la sua storia fusa ad alcuni fatti di cronaca molto crudi della Detroit degli 80, come per esempio,
quello della coppia di fidanzatini uccisi e stuprati per un anello di 30 dollari.
4.
5. Il film
Il film Corvo di Proyas è molto distante dallo stile del fumetto, tanto da essere considerato
impari e impietoso. Nonostante questo, il film ha rispettato alcuni aspetti del fumetto. Come
per esempio:
• La storia è molto fedele al fumetto, tranne per delle piccole variazioni.
• Atmosfere dark e malsane, la ricostruzione della città di Detroit, una città fantasma e
uggiosa, roccaforte di crimine e depravazione.
• Utilizzo di colori molto scuri, come il nero, il blu e il grigio, sempre per accentuare
l’aspetto drammatico e crudo. Mentre per i flashback e sogni l’utilizzo di colori intensi.
• Narrazione lineare, interrotta da brevi flashback.
• Accentuata la componente melodrammatica del fumetto e che indubbiamente è l’elemento
più importante del film.
• Continue citazioni, tratte da opere letterarie di Baudelaire, Rimbaud e Edgar Allan Poe e,
anche da brani musicali dei The Cure, Against the Machine, gli Joy Division, i Rage e gli
Nine Inch Nails.
• È la musica che detta l’atmosfera e il ritmo delle narrazione.
• Film e fumetto sono carichi di pathos.
• Emerge molto bene l’idea che l’amore possa superare qualsiasi barriera. Anche la morte.
6. Differenze
Più ovvie risultano le differenze tra film e fumetto:
• Il fumetto è più duro e di impatto emotivo.
• Nel film, la vendetta è meno cruenta e sadica.
• La pellicola si rivolge ad un pubblico di teenager, mentre il fumetto è per un pubblico
più maturo.
• Il personaggio di Eric possiede tutte le caratteristiche del bello e dannato, musicista
metal con una doppia anima, ma nel fumetto è un semplice ragazzo, amante della
poesia.
• Nel fumetto Eric è un antieroe senza scrupoli e coscienza, che non è capace di
distinguere tra bene o male. Mentre nel film è un eroe violento, capace ancora di
pensare.
• Nel fumetto il protagonista è immortale. Invulnerabile. Invece, in una delle ultime
scene del film, Eric perde completamente i suoi poteri.
• La differenza maggiore, è che nel film alcuni aspetti vengono esplicitati, come per
esempio, il fatto che sia un corvo a donare dei poteri al protagonista, mentre nel fumetto
questo aspetto non è chiaro.
• Nel film viene data importanza a personaggi che nel fumetto sono di minor rilievo.