M. Tufano-L. dell'Anna, Il Piano di gestione della Riserva Naturale Statale Litorale Romano e la futura programmazione e progettazione infrastrutturale
16. Ambito Agricolo
• 70 % della supef. della RNS ha un USO del Suolo legato alla Agricoltura (oltre 11.000 ettari)
6.6 % Superfici a copertura erbacea densa (graminacee)
12 % Seminativi in aree non irrigue
76.7 % Seminativi in aree irrigue
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Gli elementi maggiormente caratterizzanti del paesaggio
agricolo nelle aree più vicine alla grande città, a contatto con
i margini dell’edificato, sono i seminativi in aree irrigue, le
coltureorticole e i seminativi in aree non irrigue.
DINAMICHE SOCIO-ECONOMICHE
Negli ULTIMI 10 anni…
Diminuiscono del 66,4% gli orti familiari, del 28,8% le
coltivazioni legnose agrarie e del 6,1% i seminativi. Un dato
importante è quello relativo alla superficie non utilizzata che
aumenta del 186% passando da 160 a 458 ettari.
20. Ambito Idrografico
Il territorio è interessato da:
- corsi d’acqua significativi, come il ramo
principale del fiume Tevere e del fiume
Arrone;
- corsi d’acqua di rilevante interesse
ambientale o potenzialmente influenti sui
corsi d’acqua significativi, come i rami
secondari dei fiumi;
- rete dei canali di bonifica;
L’idrografia e la rete idraulica che disegnano il
territorio, sono testimonianza dell’importante
opera di bonifica che ha consentito la
modellazione del territorio.
21. Ambito Costiero
Nel contesto del Litorale Romano, dei circa 40 Km di costa su
cui la Riserva Statale si sviluppa, circa un terzo è occupato da
ambienti dunali costieri ricchi di comunità vegetali
riconducibili principalmente alle seguenti tipologie vegetali:
• Sabbia nuda con vegetazione pioniera annuale
• Vegetazione psammofila non legnosa su avanduna
• Vegetazione psammofila legnosa su retroduna
Le comunità descritte sono presenti in maniera frammentata
lungo la fascia costiera della Riserva ciononostante;
geograficamente nel complesso le formazioni di maggiore
estensione ricadono all’interno del territorio del comune di
Fiumicino (in particolare Passo Oscuro, Maccarese e Focene),
ciononostante il grado di rappresentatività e il maggior stato
di conservazione lo si ritrova nella porzione del comune di
Roma in corrispondenza del SIC IT6030027 Castel Porziano
(fascia costiera). Nel complesso, in termini di superfici, gli
habitat costieri più rappresentativi nella RNS Litorale Romano
sono ascrivibili al 2260, 2250* e il 9340.
https://www.google.com/maps/d/edit?mid=ziAfdyvSPx9w.k4XTyddzB43E&
usp=sharing
22. Ambito Costiero
Prof.ssa Alicia T. R. Acosta,
Dipartimento di Biologia
Riserva Naturale Statale
Litorale Romano
RICCHEZZA DI SPECIE TIPICHE DEI SISTEMI DUNALI LUNGO LA COSTA DELLA REGIONE LAZIO
25. L’Approccio SWOT (Hill e Westbrook, 1997), ha permesso di individuare i punti di forza e
di debolezza attuali del territorio, unitamente alle minacce e alle opportunità attraverso cui
sono state declinate scelte strategiche di piano
Hill T., Westbrook R., 1997. SWOT Analysis: it’s time for a product recall. Long range planning.
Punti di forza Punti di debolezza
· Presenza di sistemi ambientali di notevole interesse
conservazionistico (Boschi planiziali termofili e igrofili e
vegetazione dei sistemi dunali); Presenza del sistema fluviale del
Tevere di eccezionale valore storico, archeologico, ambientale,
turistico ricreativoe agricolo;
· Forte attrattiva turistica (archeologica, balneare, aeroportuale e
portuale)
· Forte vocazione agricola
· Assenza di un unico soggettogestore della RNS
· Scarsa connessione ecologica tra le aree di pregio omogenee in
particolare nel territorio di Fiumicino
· Mancanza di strumenti di comunicazione interna e esterna
adeguati ad una Riserva dello Stato
Opportunità Minacce
· Prossimità con l’Area Metropolitana di Roma Capitale
(attrattività turistica e Servizi Ecosistemici all’Area Metropolitana
di Roma)
· Presenza di zone litoranee attrezzate, aree di interesse storico –
archeologico, e di pregio naturalistico.
· Sviluppo di produzioni agricole ad elevata tipicità e della
multifunzionalità delle aziende.
· Poca consapevolezza e conoscenza del valore ambientale del
territorio
· Forte pressione antropica
· Pratiche agricole ad altoimpattoambientale
· Eccessiva stagionalizzazione turistica
STRATEGIE DI PIANO