2. Tra globale e locale
• CO2
• benzene
• PM10, NO2,
ozono
3. Buone notizie
• i livelli di benzene, monossido di carbonio e biossido di
zolfo si sono molto ridotti negli ultimi anni, e oggi non
sono più un grosso problema in Emilia Romagna
4. Cattive notizie
• restano critici PM10,
NO2 e ozono (hanno
effetti sanitari a breve
termine e a lungo
termine)
• in Pianura Padana si
stima una riduzione di 3
anni nella speranza di
vita a causa del PM2.5
5. Abbiamo fatto passi avanti?
• 2004-2010: PM10 -20%
• circa metà della riduzione è dovuta alla meteorologia
• circa metà è dovuta alla riduzione delle emissioni
6. Inquinanti primari e secondari
Primari:
• monossido di
carbonio
• ossidi di azoto
• benzene
• ossidi di zolfo
• parte delle polveri
Secondari:
• ozono
• parte delle polveri
7. Di cosa è fatta la polvere?
• distribuzione dimensionale
• PM2.5: anche in campagna
• composizione chimica
• gli studi condotti a Bologna ci dicono che il PM10 invernale è così
composto, pressappoco: 35% primario, 30% nitrati, 10% ammonio,
10% solfati, 10% da erosione dei terreni, 2% secondari organici
8. Per colpa di chi?
• Ossidi di azoto: il traffico fa la
parte del leone, ma anche
l'industria dà un contributo.
• Ozono: traffico, uso di solventi,
agricoltura, industria.
• Per il PM10 invernale sono
responsabili, in ordine di
importanza decrescente:
traffico, riscaldamento,
industria, agricoltura.
• Più in dettaglio:
– nel traffico soprattutto i
veicoli commerciali pesanti
diesel,
– nel riscaldamento
soprattutto la combustione
di legna,
– nel settore agricoltura
soprattutto gli allevamenti
9. Agire localmente?
• Se anche per assurdo
l'Emilia Romagna
spegnesse del tutto auto,
fabbriche e caldaie e
smettesse di inquinare, i
livelli di PM10 qui si
dimezzerebbero a
malapena
Perché?
• polveri da fuori regione
• erosione dei suoli
• risospensione
10. PM10: un problema multiscala
2011, media e superamenti:
Modena Nonantolana 41, 90
Modena Parco Ferrari 36, 71
Molinella 30, 43
11. Senza traffico! (...sì, ma quale?)
Se per assurdo azzerassimo tutto il
traffico sulle strade urbane di tutta
la Regione, la riduzione di PM10
sarebbe 3-7% circa
Perché?
• polveri da fuori regione
• importanza del trasporto merci
12. A cosa serve il blocco?
• Rinnovo del parco auto
• Cambiare/ridurre l'uso dell'auto?
• Effetti diretti?
13. Costi e benefici
• Quali sono le azioni più efficaci e convenienti?
• Fino a che punto conviene insistere con la stessa strategia?
• Maiali, vacche e caminetti: ripensare le tradizioni
15. Sinergie, effetti collaterali
• Riduzione delle emissioni clima-alteranti E delle emissioni inquinanti
• certe auto che vantano emissioni di CO2 basse, emettono però molti ossidi
d'azoto, che danno luogo al PM10 secondario
• Altro esempio: usare le biomasse per produrre energia sembra una buona
scelta, perché - si dice - la CO2 che si emette è quella che la pianta ha
assorbito nella propria vita. Ma se dietro la parola "biomassa" si nasconde la
combustione di legna, produrremo anche molte polveri sottili.
16. Molte cause, molte soluzioni
• Quando, come per le polveri sottili, le cause sono molteplici (traffico,
riscaldamento a legna, industria, allevamenti), bisogna agire in molte
direzioni.
• Per esempio, passare dal classico caminetto alla stufa (o usare il metano
dove arriva) riduce drasticamente le emissioni del settore riscaldamento,
ma presa singolarmente è un'azione insufficiente
• Le innovazioni tecnologiche nei trasporti su strada hanno (seppur con
qualche ambiguità, come abbiamo visto) portato benefici.
• Parzialmente vanificati da alcune tendenze forti: aumento dei veicoli in
circolazione, aumento dei kilometri percorsi dalle merci, progressivo
spostamento dalla rotaia alla strada nel trasporto merci, urbanizzazione
estensiva.
• Intervenire sulle emissioni di ammoniaca da allevamenti intensivi potrebbe
essere importante ("Premio Miglior Attore Non Protagonista")
• Importante il modal shift del trasporto merci