Sceneggiatura del cortometraggio/documento sulla Grande Guerra realizzato dagli alunni della classe V/As del Liceo Artistico di Marcianise (Prov. di Caserta), con il Prof. Pasquale Damiano.
1. I CAVALIERI DEL ‘99
(docu/fiction)
SOGGETTO
Una professoressa spiega alla sua scolaresca di terza media la storia della Prima Guerra
Mondiale. Il racconto della docente continua nella testa di un alunno anche dopo la fine della
lezione. Il ragazzo torna a casa e cerca su internet materiali di approfondimento, mentre la sua
voce si sostituisce alla voce narrante della docente. Scorrono sul monitor scene di guerra, trincee,
bombardamenti… Il ragazzo, che intanto si è addormentato davanti al pc, è svegliato dalla voce
del padre che gli spiega che la guerra è morte e distruzione: va sempre evitata, anche quando si
pensa di combatterla dalla parte della ragione.
SCENEGGIATURA
1° SCENA
INTERNO GIORNO – AULA DI TERZA MEDIA (Dissolvenza dal nero).
L’insegnante è in piedi davanti alla carta geografica dell’Italia. Spiega/racconta agli alunni la Prima
Guerra Mondiale. Si volta alternativamente verso la cartina e verso la scolaresca. Con una bacchetta
indica sulla mappa i luoghi della guerra.
PROFESSORESSA:”bla bla bla ……”
I inquadratura – Totale dal fondo dell’aula
II inquadratura – Totale dalla cattedra
III inquadratura – Panoramica da scolaresca a docente
IV inquadratura – Primo piano professoressa
V inquadratura – Dettaglio sulla bacchetta puntata sulla carta geografica
VI inquadratura – Totale parziale dalle spalle della prof sul protagonista (VITTORIO)
VII inquadratura – Piano americano su gruppetti di allievi che variamente prendono appunti,
bisbigliano al compagno, annuiscono, ecc.
2° SCENA
INTERNO GIORNO/ESTERNO GIORNO – USCITA DI SCUOLA
Suona la campanella dell’uscita. I ragazzi raccolgono le loro cose ed escono dall’aula, si dirigono
verso la scala e infine all’uscita. VITTORIO continua a sentire nella testa la voce narrante della
professoressa mentre torna a casa.
PROFESSORESSA (voce fuori campo):”… bla bla bla …”
I inquadratura – Figura Intera su gruppetto di ragazzi e VITTORIO
II inquadratura – Totale dalla porta dell’aula
III inquadratura – Totale giù per le scale
IV inquadratura – Piano Americano/Piano Sequenza su VITTORIO all’uscita verso la strada
V inquadratura – Dettaglio sulla bacchetta che indica sulla carta geografica
3° SCENA
INTERNO POMERIGGIO – CAMERETTA DI VITTORIO
Vittorio è in tuta davanti al pc e cerca pagine di approfondimento sulla Grande Guerra. Continua a
sentire la voce della professoressa. Trova una pagina di testo e comincia a leggere mentalmente,
sostituendo la sua voce fuori campo a quella della prof. Scorrono intanto filmati d’epoca sulla
Guerra.
2. PROFESSORESSA (voce fuori campo):”… bla bla bla …”
VITTORIO (voce fuori campo): “… bla bla bla …”
I inquadratura – Totale camera con VITTORIO che si siede alla scrivania
II inquadratura – Primo Piano su VITTRIO davanti al pc
III inquadratura – Dettaglio su mano e mouse
IV inquadratura – Dettaglio sul monitor con una pagina di testo (comincia la voce fuori campo
di VITTORIO)
IV inquadratura – Primo Piano di VITTORIO di spalle che scorre filmati d’epoca sul monitor
V inquadratura – Dettaglio monitor su cui scorrono scene di guerra
Vittorio si addormenta davanti al pc e si interrompe il racconto fuori campo. Per un po’ continuano
a scorrere filmati d’epoca con trincee, bombardamenti, morti (sonoro e musica di sottofondo). Una
voce di adulto sveglia il ragazzo e lo invita a spegnere il computer.
I inquadratura – Primo Piano (dissolvenza dal nero) di VITTRIO addormentato davanti al pc. La
mano del padre lo scuote sulla spalla.
II inquadratura – Primissimo Piano di VITTORIO che si sveglia e si gira verso l’alto per
guardare il padre che è in piedi
III inquadratura – Primo Piano (dalle spalle del padre) di VITTORIO che guarda il padre
PADRE DI VITTORIO (voce fuori campo):
”Vittorio, smettila con questa guerra, spegnilo sto computer…”
IV inquadratura – Primo Piano di VITTORIO che guarda il padre
VITTORIO (con tono incredulo):
“Ma papà, ci sono stati m i l i o n i di morti!!”
di nuovo III inquadratura – Primo Piano (dalle spalle del padre) di VITTORIO che guarda il
padre
PADRE DI VITTORIO (voce fuori campo):
”Si, è stata una guerra terribile. Ma terribili sono t u t t e le guerre.
Vedi, la guerra è sempre una tragedia da evitare, anche quando si pensa di combatterla dalla
parte della ragione:
in guerra si muore e i morti sono tutti uguali, anche se indossano divise di altri colori”.
V inquadratura – Primo Piano di VITTORIO che, pensieroso, segue con lo sguardo il padre
andar via. Si gira infine verso il monitor, spegne il computer, si alza e va via. (Dissolvenza verso
il nero su VITTORIO che si alza).
BUIO. Titoli di coda. Si sente l’ultimo verso de La Guerra di Piero di De Andrè
FABRIZIO DE ANDRE’ – LA GUERRA DI PIERO (fuori campo):
”Dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall’ombra dei fossi
ma sono mille p a p a v e r i r o s s i”.
FINE.
3. TESTO VOCI NARRANTI PROFESSORESSA/VITTORIO
PROFESSORESSA:
(con espressività – sta facendo lezione)
“ Allora, ragazzi! (pausa)
Oggi continuiamo a spiegare le vicende della Prima Guerra Mondiale. (pausa)
Come abbiamo detto nella scorsa lezione, questa guerra si è combattuta per cinque anni, dal 1914
al 1918.
Ha finito col coinvolgere ben 28 Nazioni di tutto il mondo, con una enorme quantità di eserciti e
milioni di uomini.
E’ questo il motivo per il quale venne denominata “M o n d i a l e” (scandire la parola). Ed è pure
definita “La G r a n d e G u e r r a” (scandire la parola).
Grande Guerra anche perché, per la prima volta, vennero usati aerei, carri armati, sottomarini
(pausa). E venne fatto grande uso di polvere da sparo, e pure di gas tossici (pausa).
L’Italia (volgendosi con lo sguardo verso la cartina alle spalle e poi di nuovo verso la scolaresca)
entra in guerra un anno dopo l’inizio, nel maggio del 1915.
Si allea con Francia, Inghilterra e Russia, contro Germania e Austria (pausa).
Noi entriamo in guerra con il principale obiettivo di completare l’Unità d’Italia (pausa): infatti
erano ancora in mani Austriache alcune zone di confine (indicando con la bacchetta il Nord sulla
cartina) tra il Trentino ed il Friuli.
La Guerra fu dunque combattuta sulle alture del Carso, lungo il Fiume Piave, lungo il Fiume
Isonzo... (ancora indicando con la bacchetta).
Vennero arruolati decine di migliaia di giovani, prevalentemente contadini strappati alle loro terre,
provenienti da tutte le regioni d’Italia (pausa).
Partivano dalla Campania, dalla Sicilia, da tutte le regioni d’Italia (indicando sulla cartina e
voltandosi di nuovo) per andare a combattere per l a N a z i o n e (scandendo) in posti che per loro
erano lontanissimi. Molti non immaginavano neppure dove fosse quei luoghi di destinazione.
Pensate (guardando con aria seriosa ciascuno degli alunni, indicandoli anche) che gli ultimi ad
essere arruolati furono i nati nel 1899, avevano poco più della
Vostra età, neppure diciottenni (pausa), dei ragazzini… Furono chiamati “i ragazzi del ’99” (pausa).
Le guerre precedenti si svolgevano” …
(attacco più o meno quì)
VITTORIO:
(il tono è di chi sta leggendo)
…”in campo aperto tra due eserciti contrapposti: fanteria e cavalleria si affrontavano a viso aperto,
corpo a corpo. Con la Prima Guerra Mondiale assistiamo alla cosiddetta “guerra di posizione o di
logoramento” (pausa). Ci si fronteggiava cioè per mesi scavando chilometri di trincee e
bombardando da lì le linee nemiche.
Poi avveniva l’assalto per conquistare la posizione del nemico (pausa): e qui si consumavano delle
vere e proprie carneficine, perché, al di fuori della protezione delle trincee, ci si esponeva in campo
aperto al fuoco dell’artiglieria nemica (lunga pausa).
La guerra di trincea ebbe per l’Italia alterne vicende. Battaglie eroiche si alternarono a disastrose
disfatte. A Caporetto si consumò nel 1917 una delle più pesanti sconfitte per il nostro esercito. Ma
da quella sconfitta gli Italiani si risollevarono e presero lo slancio per sferrare l’attacco finale che
pose fine alla Guerra: l’esercito Austriaco fu respinto al di la del Fiume Piave e nei pressi del
paesini di Vittorio Veneto le nostre truppe costrinsero il nemico alla resa.
Alla fine delle ostilità si conteranno 9 milioni di morti e 20 milioni di feriti (pausa).
Tra questi m o l t i s s i m i (scandendo) di quei nostri ragazzi (pausa). I reduci, gli eroi fortunati
che riuscirono a ritornare vivi alle loro case alla (voce fioca, ti stai addormentando) fine della
Guerra, furono decorati con la Medaglia al Valore Militare e insigniti (sempre più fioca) del Titolo
di Cavalieri di Vittorio Veneto…