XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
Mercurioodp
1. Mercurio è il pianeta più vicino al Sole e
l'ottavo in ordine di dimensioni.
Nella mitologia romana Mercurio è il dio del
commercio, dei viaggi e dei furti, ed è il
corrispondente del dio greco Hermes, il
messaggero degli dèi. Il pianeta ha ricevuto
questo nome probabilmente perché si
muove molto velocemente attraverso il
cielo.
3. Mercurio compie il suo moto di rivoluzione
attorno al sole in modo molto rapido.
Egli impiega solamente 88 giorni.
Al contrario il suo moto di rotazione è
molto lento, impiega ben 58.6 giorni
terrestri per compiere un giro attorno al
proprio asse.
4. La temperatura sul pianeta è molto
variabile.
La faccia rivolta al sole raggiunge una
temperatura di 350 °C
La faccia non rivolta al sole
raggiunge una temperatura di -170 °C
La forte escursione termica è dovuta
all'assenza di ATMOSFERA, o
meglio alla presenza di un atmosfera
sottile ed in continuo mutamento
5. Mercurio è un pianteta ROCCIOSO
Un pianeta roccioso o terrestre è
un pianeta composto per lo più di
roccia e metalli. Il termine deriva
dal pianeta Terra ed è stato
adottato per indicare i pianeti del
sistema solare con
caratteristiche simili a questo.
6. Mercurio
non ha ne satelliti né anelli.
Mercurio appare ai satelliti come
un dischetto su cui si possono
distinguere regioni più chiare e
più scure simili alle terre
7. Ogni pianeta del sistema solare ha
un simbolo. Mercurio contiene
tutti i simboli, cosa che significa l’
insieme di spirito, anima e
materia e la sintesi di tutti gli
altri pianeti, così come le
relazioni tra loro.
8. Mercurio è conosciuto almeno fin dai
tempi dei Sumeri (III millennio a.C.). I
Greci gli diedero due nomi: Apollo
quando appariva come stella del
mattimo e Hermes come stella della
sera. Gli astronomi greci, comunque,
sapevano che i due nomi si riferivano
al medesimo oggetto. Eraclito credeva
inoltre che Mercurio e Venere
orbitassero intorno al Sole e non
intorno alla Terra.
9. L'alta eccentricità dell'orbita produrrebbero
strani effetti per un osservatore sulla
superficie di Mercurio.
Ad una certa longitudine l'osservatore
vedrebbe il Sole sorgere e quindi
aumentare gradatamente le sue dimensioni
apparenti. A quel punto il Sole
sembrerebbe fermarsi, tornare indietro
per un po' e fermarsi di nuovo, prima di
ricominciare il suo cammino verso
l'orizzonte e diventare apparentemente più
piccolo.
Nel frattempo le stelle si muoverebbero
attraverso il cielo ad una velocità tre volte
maggiore.
10. Oltre ai territori fortemente craterizzati,
Mercurio ha anche regioni relativamente
pianeggianti. Alcune di esse potrebbero
essere il risultato di antiche attività
vulcaniche, mentre altre potrebbero essere
dovute al deposito di materiale sollevato
dagli impatti.
Un riesame dei dati raccolti dal Mariner
fornisce alcune prove preliminari di un
recente vulcanismo su Mercurio. Ma sono
richiesti altri dati per confermare questa
asserzione.
Stupefacenti osservazioni radar del polo
nord di Mercurio (una regione non
esplorata dal Mariner 10) mostrano la
presenza di ghiaccio d'acqua nelle zone
d'ombra di alcuni crateri.
11. Crediti:
Tutte le immagini sono state
modificate/create da Andrea Scuto.
La realizzazione del power point ha credito
unicamente ad Andrea Scuto e
Gianfranco Barbagallo.
Lo scopo del power point è una
presentazione scolastica alla professoressa
Nicastro per il Liceo Scientifico E.
Boggio Lera.