2. Caratteristiche di Marte
Marte è il quarto pianeta del
sistema solare in ordine di distanza
dal Sole e l'ultimo dei pianeti di tipo
terrestre dopo Mercurio,Venere e la
Terra.Viene chiamato il Pianeta
rosso a causa del suo colore
caratteristico dovuto alle grandi
quantità di ossido di ferro che lo
ricoprono. Pur presentando
un'atmosfera molto rarefatta e
temperature medie superficiali
piuttosto basse (tra −140 °C e
20 °C), il pianeta è il più simile alla
Terra tra quelli del sistema solare.
Nonostante le sue dimensioni siano
intermedie fra quelle del nostro
pianeta e della Luna presenta
inclinazione dell'asse di rotazione e
durata del giorno simili a quelle
terrestri. Inoltre, la sua superficie
presenta formazioni vulcaniche,
valli, calotte polari e deserti
sabbiosi, oltre a formazioni
geologiche che suggeriscono la
presenza, in un lontano passato, di
un'idrosfera.
3. Altre caratteristiche
All'osservazione, Marte
presenta delle variazioni di
colore, imputate inizialmente
alla presenza di vegetazione
stagionale, che al variare dei
periodi dell'anno
cambiava di colore. Sono tre i
satelliti artificiali funzionanti
che orbitano attorno a Marte:
il Mars Odyssey, il Mars
Express e il Mars
Reconnaissance Orbiter. La
speranza che Marte possa
accogliere la vita è tuttavia
stata ripresa in considerazione
da quando il modulo Phoenix
Mars Lander ha scoperto
acqua sotto forma di ghiaccio,
il 31 luglio 2008.
4. CURIOSITA’
Metano che dal cuore di Marte risale fino alla superficie. Potrebbe essere il segno di
un’attività geologica oppure dell’esistenza di forme di vita elementari, come batteri, che
dall”acqua presente nelle profondità del suolo marziano liberano metano.
Strane presenze si aggirano da un po' di tempo a questa parte sul Pianeta Rosso. E dopo gli avvistamenti
di un misterioso uomo incappucciato e di una gigantesca pinna di squalo, è ora la volta di questi curiosi
filari di "alberi". Che cosa ci fa una foresta di conifere sulla superficie di Marte? Anche in questo caso si
tratta di una semplice suggestione ottica. Quelle strane strisce scure in realtà, sono "cascate" di sabbia
che scendono delle dune. Un fenomeno che avviene solo in alcuni periodi dell'anno: quando le
temperature si alzano e il sole scioglie lo strato di anidride carbonica ghiacciata che ricopre le dune
sabbiose marziane.
E’stato scoperto un fiore su marte… Sull'esatta natura di questo oggetto gli scienziati della NASA non si
sono ancora sbilanciati: per ora GuyWebster, portavoce dell'ente spaziale per la missione su Marte, si è
limitato a confermare che con tutta probabilità non si tratta di un pezzo di plastica caduto dal rover come
ipotizzato inzialmente, ma di una formazione rocciosa.
L'oggetto è comunque piuttosto piccolo e nei prossimi giorni gli ingegneri dovranno lavorare parecchio
per permettere a MHALI (Mars Hand Land Imager), una delle telecamere ad alta risoluzione in dotazione
a Curiosity, di scattare altre foto che possano aiutare a chiarire il nuovo mistero.
“Questo strato di terreno è una specie di registro degli eventi più antichi: Curiosity ha le stesse capacità
di analisi che abbiamo noi qui sullaTerra e che potremmo utilizzare per stabile le condizioni ambientali
primordiali” ha spiegato alla BBC John Grotzinger, responsabile di questa fase del progetto e insegnante
al California Institute ofTechnology.
Al momento Curiosity si sta ancora preparando ma potrebbe aver scelto il suo bersaglio: poche ore fa la
NASA ha pubblicato un immagine che mostra una zona di terreno ben spazzolata dagli attrezzi della
sonda e che sembra pronta ad essere perforata.
Fino ad oggi Curiosity ha analizzato il suolo polveroso di Marte, fornendo agli scienziati importanti
informazioni sui processi che governano il clima freddo e asciutto del pianeta.
5. Altre curiosità
Alcune scoperte sui dati di Curiosity stanno suscitando grande interesse, sorpresa e curiosità alla
Nasa.
La prima riguarda la presenza di silice nei terreni che la sonda sta analizzando in questi ultimi mesi:
una grande quantità di silice. Recentemente il rover della Nasa ha scoperto in alcuni affioramenti
di rocce e suoli una quantità di tale minerale decisamente superiore rispetto a tutti i siti che ha
indagato da 40 mesi a questa parte, ossia da quanto è sceso sul Pianeta Rosso.
Rocce stratificate vicino a Maria Pass. Il diverso colore potrebbe essere un indizio della presenza di
acqua con differenti componenti.
SullaTerra la silice è molto abbondante nelle rocce perché forma, insieme all’ossigeno, un minerale
piuttosto comune, il quarzo, oltre a tanti altri minerali. Su Marte, però, non dovrebbero esserci le
condizioni che portano alla formazione di minerali ricchi di silice come sullaTerra. I suoi magmi,
infatti, somigliano a quelli delle Hawaii - che ne contengono poca.Tra l’altro, la silice scoperta su
Marte si trova in rocce sedimentarie, che si sono formate dalla deposizione di materiale all’interno
di un lago. E quel materiale non può che essere stato preso da rocce vulcaniche (con poca silice)
presenti al di fuori del lago stesso.
Dove faremo atterrare, su Marte, la sonda che andrà fin lassù con lo scopo di cercare tracce di vita,
presenti o passate? Non è questione da poco: i nostri rover percorrono pochi metri al giorno,
sondano qualche centinaio di metri l'anno e non sono predisposti a superare chissà quali ostacoli e
impedimenti, del terreno così come del clima di un luogo così lontano e, diciamolo, alieno.
Del resto, provate a ribaltare lo scenario: che idea si farebbe dellaTerra una civiltà extraterrestre
che facesse scendere un rover tipoOpportunity o Curiosity nel deserto dei Gobi, per esempio, o in
Antartide?