3. L’infanzia e la giovinezza Napoleone nasce ad Ajaccio, in Corsica, il 15 agosto 1769 da Maria Letizia Ramolino e Carlo Maria Buonaparte. È il quarto di dodici fratelli. Ragazzino vivace, viene mandato a soli nove anni alla scuola militare di Brienne-le-Château (Francia, Nord) Nel 1784 è ammesso alla regia scuola militare di Parigi Allo scoppiare della rivoluzione cerca di diffondere in Corsica, per cui vorrebbe l’indipendenza. Trova affermazione come ufficiale strappando Tolone agli Inglesi nel dicembre del 1793
4. Ciò che favorì la sua ascesa Importante uso dell’opinione pubblica per accrescere la propria popolarità Brillante carriera militare al servizio della belligerante République Matrimonio con JoséphineBeauharnais
5. “Tutti nascono anonimi come me, in una anonima Ajaccio, in un’anonima isola, in un anonimo 15 agosto, di un anonimo 1769, da due anonimi Carlo e Letizia Ramolino; solo dopo diventano qualcuno; e se prima di ogni altra cosa sono capaci di non deludere se stessi, anche la volontà divina si manifesta sull’uomo.” Così scrive nel Memoriale di Sant’Elena:
6. “Non poteva né sentire né ispirare simpatia alcuna […]. I suoi modi, il suo spirito, il suo linguaggio portano l’impronta di una natura straniera, vantaggio di più per soggiogare i Francesi […]. Come non ama, così non odia; per lui non c’è che lui […]. I suoi successi sono dovuti più alle qualità che gli mancano che al genio che possiede.” Così scrive di lui Madame de Staël:
7. Napoleone e Joséphine Si incontrano nel 1795, quando lui ha 26 anni e lei ne ha 32. Lei, originaria della Martinica, è vedova con due figli di Alexandre de Beauharnais, che era stato messo a morte nel 1794 durante il Terrore. Si sposano il 9 marzo 1796, prima che lui parta per la Prima Campagna d’Italia. Lei conduce una vita piuttosto mondana: non sa rinunciare al lusso. Divorziano alle Tuileries il 15 dicembre 1809.
8. Alcuni suoi scritti a lei dal fronte “Dormi, vero? E io non sono lì a respirare il tuo alito, a contemplare le tue grazie e a colmarti di carezze. Lontano da te le notti sono lunghe, insulse e tristi; accanto a te si rimpiange che non sia sempre notte.” “Non è passato giorno che non t’amassi; non è passata notte che non ti stringessi fra le braccia; non ho preso una tazza di tè senza maledire la gloria e l’ambizione che mi tengono lontano dall’anima della mia vita.”
10. Il “piccolo caporale” in Italia La Prima Campagna d’Italia prende il via nel marzo del 1796: Napoleone non ha ancora compiuto 27 anni. Viene posto a capo di un’armata raccogliticcia di 37.600 uomini male armati e ancor peggio equipaggiati. Punta molto sulla rapidità di iniziativa: la prima battaglia avviene il 12 aprile (Cairo Montenotte). Successivamente ottiene vittorie a Lodi (6-7-8-9 maggio), Castiglione (5 agosto), Arcole (15 novembre) La Seconda Campagna d’Italia fu condotta da Napoleone in seguito alla perdita dei territori italiani dopo la Campagna d’Egitto. Lo scontro cruciale avvenne a Marengo, dove, dopo un inizio altalenante, vince grazie all’intervento del generale Desaix («La bataille est perdue, il est trois heures ; il reste encore le temps d'en gagner une autre»)
13. “Wellington è un pessimo generale. Prevedo la vittoria entro l’ora di pranzo.” (Prima della battaglia di Waterloo) Le ultime parole famose…
14. Ciò che ci ha lasciato, ciò che ci ha tolto Una riforma scolastica Il Code Napoléon Il tricolore Miglioramenti nell’urbanistica La separazione dei poteri ecclesiastico e statale Una riforma dei cimiteri Il francobollo Un modello cui ispirarsi La Gioconda e i Codici manoscrittidi Leonardo da Vinci La Maestà di Cimabue Le Stigmate di San Francesco di Giotto Le Nozze di Cana del Veronese … e tanti altri…
15. Si spegne a Sant’Elena il 5 maggio 1821 alle 17:49, secondo l’autopsia per un tumore allo stomaco, probabilmente dovuto alle continue polveri di arsenico dei cannoni (polveri presenti nei capelli secondo studi recenti). Le sue ultime parole sono per il compagno d’accademia Desaix: «Desaix, Desaix, ah la vittoria è nostra! Cos'è Marengo? Una Waterloo finita bene, come Desaix è un Grouchy arrivato al momento giusto.»; e: « La France. Lesarmées. Joséphine» La morte
16. “Eventualità, caso, sorte, chiamatela come vi pare, mentre è un mistero per gli uomini normali, diventauna realtà per gli uomini dotati di intelligenza superiore.”
17. Focus Storia, numero 40, febbraio 2010 Battaglie, Paolo Cau, Giunti it.wikiquote.org it.wikipedia.org BIBLIOGRAFIA