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DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI
Corso di Laurea Magistrale in
Scienze della Formazione Primaria
“La ballata dei sette nani”
Studentesse: Valeria Antonia Iacopino (matr. n. 152049)
Patrizia Pezzullo (matr. n. 151463)
2
Finalità
Le finalità del presente progetto tendono a:
a) fornire un’occasione agli alunni per sviluppare in maniera armonica il “senso dell’esperienza educativa”
(I.N. 2012 – la scuola del primo ciclo) e, quindi, le potenzialità di osservazione, indagine, interpretazione e
descrizione del linguaggio aritmetico, la funzione dei numeri e delle operazioni; gli operatori e il loro utilizzo
in situazioni problematiche.
b) porre le condizioni affinché ogni alunno tenti di comprendere il linguaggio aritmetico, la funzione dei
numeri e delle operazioni e di trasformarli dal suo personale punto di vista, mentre conosce e trasforma se
stesso ed il suo ruolo nel suddetto gruppo-classe in un significativo “ambiente di apprendimento” (I.N. 2012
– la scuola del primo ciclo);
c) consentire anche al gruppo-classe di perseguire la sua evoluzione, attraverso lo scambio di informazioni e
dati aritmetici in situazioni problematiche e l’interazione cooperativa che “è il terreno favorevole per lo
sviluppo di un’adesione consapevole a valori condivisi” (I.N. 2012 – la scuola del primo ciclo “Cittadinanza
e Costituzione”).
Analisi di contesto/Destinatari e funzione dei docenti
La predetta U. A. è predisposta per una classe III della scuola primaria composta da n. 20 alunni (dei
quali 10 maschi e 10 femmine), assecondati nel loro stile cognitivo e nei loro ritmi di apprendimento in
quanto singoli, gruppi (n. 5 formati da n. 4 persone) ed intero gruppo-classe, secondo i precetti di una
didattica personalizzata, flessibile, interdisciplinare ed inclusiva.
La predetta classe è funzionante a tempo pieno (n. 40 ore) con l’assegnazione di n. 2 docenti
curricolari, n. 1 docente di religione cattolica e n. 1 docente di sostegno avente un rapporto individualizzato
di 1/1 (24 ore settimanali, di cui n. 22 di lezione e n. 2 di progettazione didattica) con alunno avente
disabilità uditiva (ipoacusia bilaterale progressiva e livello di apprendimento medio-alto) in condizioni di
gravità ex art. 3, c. 3, L. n.104/1992, (supportato da assistente alla comunicazione esperta in L.I.S. per n. 12
ore settimanali) .
La classe, eterogenea per livello, appare coinvolta e fortemente stimolata nei confronti dell’attività didattico-
formativa, in quanto gli alunni hanno instaurato relazioni interpersonali positive tra di loro e nei confronti dei
docenti. Alcuni alunni (di livello medio-basso) manifestano situazioni di disagio scolastico annoverabili
nell’area dei B.E.S., ossia Bisogni Educativi Speciali (Direttiva Ministeriale del 27.12.2012) e, in particolare,
n. 1 alunno straniero presenta svantaggio linguistico-culturale e per n. 1 alunno si sono rilevati significativi
indicatori di rischio di D.S.A., ossia disturbi specifici di apprendimento (segnatamente, discalculia evolutiva
– diagnosticabile solo alla fine della classe III dellla scuola primaria - in comorbilità con la disortografia –
non ancora formalmente accertata).
3
L’intero gruppo-classe si dimostra unito e solidale e l’impegno, l’interesse e la partecipazione sono
opportunamente sollecitati dal team docente anche in virtù di specifiche scelte condivise sia al livello di
consiglio di interclasse (che coinvolge anche n. 2 classi III funzionanti a tempo ordinario – n. 27 ore
settimanali) in una prospettiva di continuità curricolare orizzontale, che a livello di offerta formativa del
curricolo verticale dell’Istituto Comprensivo di appartenenza (continuità curricolare verticale).
L’équipe pedagogica (n. 2 docenti curricolari + n. 1 docente di sostegno impegnate nella costruzione
del progetto didattico in questione per le seguenti discipline: matematica, scienze, italiano, geografia, arte e
immagine, lingua inglese, cittadinanza e Costituzione/educazione ambientale) si occuperà del percorso
didattico che si svolgerà nel corso di un intero mese (novembre) all’interno del secondo bimestre (novembre-
dicembre) dell’A.S. in corso.
Al fine di garantire il raggiungimento degli itinerari formativi programmati e di stimolare le
potenzialità degli alunni, si procederà alla verifica sistematica dei risultati ottenuti, dell’efficacia dell’attività
svolta e dell’efficienza quotidiana delle procedure e della strategie adoperate.
Il progetto didattico sarà eventualmente modificato ed adeguato alle esigenze emergenti ed ogni fase
sarà documentata da annotazioni, dati, elaborazioni ed informazioni riscontrate nel corso del lavoro
individuale o collettivo prodotto.
La valutazione che attiene al vaglio e al bilancio dei risultati conseguiti dall’incipit dell’azione
didattica, nella programmazione dei percorsi da attuare in itinere e al termine di una frazione rilevante del
lavoro scolastico, sarà attuata mediante gli indicatori, i criteri e gli strumenti predisposti dal curricolo di
classe (orizzontale) e di istituto (verticale).
Raccordi con le altre discipline
Italiano: In seguito all’approccio motivazionale alla fiaba, evidenziare e comprendere le informazioni
esplicite ed implicite, il contenuto emotivo, le argomentazioni e le caratteristiche del testo narrativo
(racconto).
Geografia: In una prospettiva di approfondimento correlato agli ambienti del racconto, cogliere e descrivere
le caratteristiche principali del paesaggio naturale ove si svolgono i fatti (bosco).
Scienze: Durante la fase di sperimentazione attiva del progetto didattico, osservare, ricercare ed applicare le
soluzioni alla situazione problematica mediante il metodo scientifico (lavorazione del legno, escavazione
della pietra e di altri minerali).
Arte e Immagine: In seguito alla presentazione ed analisi del racconto, procedere alla realizzazione di un
libro cartonato con immagini e didascalie sulle situazioni problematiche affrontate.
4
Lingua inglese: In una prospettiva di confronto linguistico comparato, riconoscere e ricercare i nomi, nonché
esprimere il carattere dei personaggi (Biancaneve, i sette nani, la matrigna, il cacciatore, il principe) e degli
oggetti presenti nel racconto (stanze della casa dei nanetti, utensili ed abbigliamento, ecc.)
Cittadinanza e Costituzione/Educazione ambientale: In seguito all’approfondimento geografico-ambientale,
porre la situazione problematica dell’ecologia, formulando ipotesi e soluzioni che affrontino la questione del
rispetto per la natura (seguendo l’esempio dei sette nani).
Soluzioni organizzative (tempi, spazi, relazioni, mediatori e materiali)
Tempi di svolgimento: Saranno predisposti vari interventi formativi in ogni settimana di almeno n. 2 ore
antimeridiane per l’aritmetica (riferita alla problematizzazione), n. 1 ora per ogni disciplina (italiano,
geografia, scienze, arte ed immagine, lingua inglese) ed in un’ora pomeridiana destinata alla Cittadinanza e
Costituzione/Educazione ambientale) per almeno un mese (novembre) all’interno del secondo bimestre
(novembre-dicembre) dell’A.S. in corso.
Spazi: Per ogni attività del percorso didattico saranno utilizzati le seguenti strutture logistiche: aule; aula
multimediale; laboratori; palestra; spazi aperti ed esterni alla scuola.
Relazioni:
Ogni attività del percorso didattico sarà realizzata attraverso le seguenti interazioni:
 lavoro individuale svolto secondo le indicazioni dei docenti;
 lavoro individuale confrontato collettivamente;
 gruppo-classe;
 gruppi cooperativi;
 gruppi misti;
 gruppi di alunni aggregati spontaneamente (gruppi elettivi);
 gruppi di livello;
 gruppi per compito.
Mediatori didattici: Strategie, strumenti, contesti utilizzati dal docente per favorire il passaggio
dall’esperienza alla formalizzazione.
Mediatori attivi: Contesto significativi da esplorare, sperimentare ed osservare con un coinvolgimento
diretto.
Mediatori iconici: Rappresentazioni grafiche (disegni, schemi, costruzioni, tabelle, grafici, istogrammi,
diagrammi, ecc.) fondati, inizialmente, su una percezione soggettiva.
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Mediatori analogici: Giochi, esperienze di gruppo, discussione di gruppo, simulazioni, in cui si discute e si
procede da un contesto soggettivo alla prospettiva del confronto al fine di tenere conto del punto di vista
altrui.
Mediatori simbolici: Codici e simboli aritmetici rappresentanti l’esperienza, ma con un alto livello di
astrazione che presenta una considerevole distanza dalle esperienze iniziali su cui si fondano le immagini
reali.
Materiali di facile consumo: Carta per cartelloni, cartoncino, carta per imballaggio, carta per disegno, matite
colorate, pennarelli, riga, forbici, fermagli pieghevoli, colla, fogli autoadesivi, penne, etc.
Materiali strutturati: Multibase, regoli, abaco, blocchi logici, griglie, etc.
Materiali software: “INF@ 2.1”, “Matematica facilissima 2” – Centro Studi Erickson, L.I.M., computer
multiaccessoriato, DVD, CD-ROM, Dropbox, piattaforma e-learning, etc.
Competenze
Competenze-chiave:
La “Strategia di Lisbona”, ossia documento programmatico predisposto dal Consiglio Europeo, nel
vertice del 22 e 23 marzo 2000, nonché la “Raccomandazione relativa a competenze chiave per
l’apprendimento permanente” o “lifelong learning” adottata dal Parlamento Europeo nel 2006, individuano
le otto competenze-chiave (locuzione Key competences) essenziali per una piena partecipazione
dell’individuo alla vita sociale e rappresentano la summa di conoscenze, abilità, attitudini appropriate al
contesto da possedere, al termine dell’istruzione obbligatoria (16 anni), in tre aspetti fondamentali:
realizzazione e sviluppo personale (capitale culturale); cittadinanza attiva (capitale sociale); capacità di
inserimento professionale ed occupazione (capitale umano).
Tra le stesse, oltre alle competenze sociali e civiche, “imparare ad imparare” (metacognizione) e
“consapevolezza ed espressione culturale” (conformemente a quanto ribadito in tema di I.N. 2012), è
annoverata la “competenza matematica e la competenza di base in scienza e tecnologia” che è prevista, in
una dimensione internazionale, anche dagli studi OCSE-PISA intrapresi dal 2000 ed è definita con
l’espressione “mathematical literacy” intesa come capacità di: riflettere sul ruolo della matematica nel
mondo reale; di operare valutazioni fondate sul suo utilizzo e sulla sua fondamentale ricaduta empirica; di
analizzare, ragionare e comunicare, efficacemente, mentre si pongono e si formulano problemi matematici
presentati in un gran numero di situazioni differenti, si risolvono e se ne interpretano le varie soluzioni.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze ( I. N. 2012):
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Il presente progetto didattico persegue il raggiungimento di competenze trasversali che consentono
alle conoscenze acquisite nell’ambito disciplinare aritmetico di essere utilizzate in altri contesti, consentendo
agli alunni di modificare le proprie azioni cognitive ed operative, formulando il loro personale punto di vista.
Le competenze da sviluppare sono le seguenti:
1) L’alunno “ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava
informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici”.
2) L’alunno “ legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici”.
3) L’alunno “riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul
processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione
diverse dalla propria”.
4) L’alunno “sviluppa un atteggiamento positivo nei confronti della matematica, attraverso esperienze
significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano
utili per operare nella realtà”.
Valutazione degli apprendimenti: conoscenze, abilità e capacità.
E’ necessario procedere alla valutazione degli apprendimenti che si rivolge sia alla rilevazione dei
prerequisiti e sia alle conoscenze pregresse dei bambini per orientare la programmazione dell’intervento
formativo da parte del docente (individualizzazione) che, in funzione predittiva, all’alunno in quanto,
prevedendone il successo, cerca di orientarlo verso una proposta formativa più consona alle sue
caratteristiche (personalizzazione). Pertanto, i prerequisiti sono: la conoscenza dei numeri interi naturali e la
loro notazione posizionale (classe delle unità semplici); leggere e rappresentare dati con diagrammi e
tabelle; conoscenza dei c.d. “numeri in colore” (riferimento concreto e approccio manipolativo e/o
sperimentale in quanto permette di cogliere il concetto di numero come misura, ossia “Quante volte un
regolo sta nell’altro? Quale regolo è la metà dell’altro? Quale regolo è più lungo? Qual è la differenza?”) e
del multibase (riferimento astratto in ordine alla comprensione del valore posizionale delle cifre); la
padronanza del contare, confrontare, ordinare, eseguire le quattro operazioni ed applicare le strategie per il
calcolo veloce.
7
Obiettivi di apprendimento
Il processo formativo de quo è declinato nei seguenti obiettivi suddivisi in Obiettivi Specifici di
Apprendimento e in Obiettivi Formativi.
O. S. A. (Obiettivi cognitivi – acquisizione di conoscenze organizzate e strutturate):
1. Tradurre problemi elementari espressi in parole in rappresentazioni aritmetiche e non, scegliendo le
operazioni adatte, trovando soluzioni ed interpretando correttamente i risultati.
2. Attribuire un significato a rappresentazioni aritmetiche date.
3. Leggere, scrivere e rappresentare i numeri e verbalizzare le procedure di calcolo.
4. Eseguire calcoli mentali e scritti di addizione e sottrazione.
O. S. A. (Obiettivi operativi – sviluppo delle capacità):
1. Utilizzare strategie conoscitive adeguate di fronte alla complessità delle problematiche aritmetiche.
2. Descrivere combinazioni problematiche semplici.
3. Riconoscere i dati e la domanda nel testo di un problema, verbalizzando la procedura risolutiva.
4. Intuire e saper utilizzare le proprietà di addizione e sottrazione.
O. F. (sviluppo di competenze e formulazione del personale punto di vista):
1. Leggere e costruire tabelle, grafici, istogrammi;
2. Classificare in base a determinati attributi ed illustrare la classificazione con opportune rappresentazioni.
3. Formulare domande pertinenti a situazioni problematiche date ed individuare nel testo di un problema dati
mancanti.
4. Eseguire correttamente il calcolo di addizione e sottrazione e confrontarne i risultati.
Metodologia
Il criterio metodologico, di tipo problematico e concettuale, finalizzato all’interpretazione della
complessità, persegue la finalità di far acquisire all’alunno un metodo di lavoro e di studio, in grado di
8
assicurare strumenti di orientamento e di autoaggiornamento, che consentano il progressivo ampliamento e
approfondimento di conoscenze ed abilità, nonché l’acquisizione di determinate competenze attraverso
l’operatività inserita in un contesto di didattica attiva.
Pertanto, si adopereranno il metodo operativo (laboratorio), il problem solving, il brainstorming ed
il cooperative learning, al fine di produrre un apprendimento significativo assimilato dall’alunno attraverso
un flusso di informazioni, esperienze concrete, rappresentazioni e riflessioni. L’incipit è costituito da un
approccio metodologico mutuato dalla ricerca-azione teorizzato da K. Lewin intesa come concezione della
ricerca protesa non tanto all’approfondimento di determinate conoscenze teoriche, quanto all’analisi e
all’esame della prassi educativa e formativa relativa al campo di esperienza aritmetica (nel caso di specie)
allo scopo di introdurre - nella prassi stessa – effettive migliorie ed innovazioni.
Metodo operativo: Il metodo operativo, per antonomasia, è il laboratorio inteso come qualsiasi
spazio fisico, concettuale, operativo, interattivo, opportunamente adattato ed equipaggiato per lo svolgimento
di una specifica attività formativa. Con esso, lo studente domina il senso del suo apprendimento perché
agisce, riproduce, produce, “impara facendo”. Il laboratorio realizza un apprendimento significativo in
quanto immerge l’alunno nell’ambiente di apprendimento, consentendogli l’accesso immediato alle
esperienze, la riproducibilità delle stesse (con le I.C.T.), nonché la produzione di una resa empirica trans-
modale (si può far esperire una modalità sensoriale a oggetti che appartengono ad un’altra modalità, es. far
vedere la musica all’alunno con disabilità uditiva sfruttando il contatto percettivo con l’oggetto di
apprendimento).
Brainstorming: Si tratta di una tecnica di lavoro di gruppo diretta alla risoluzione di un problema
(adoperare le strutture e lo stile cognitivo - “cervello” - per assalire un problema - “assalto/tempesta”).
All’inizio viene fissata dal facilitatore, con precisione, la questione problematica da affrontare in modo da
assicurare a tutti i partecipanti una prospettiva comune e un medesimo obiettivo. In seguito, attraverso
asserzioni estemporanee, si esplicitano idee senza limiti o vincoli, associando le proprie intuizioni a quelle
altrui (pensiero divergente) e, infine, si selezionano e si valutano le soluzioni più vantaggiose e realizzabili
(fase analitica e critica) ove emerge il ruolo principale dell’esperienza e delle abilità operative (pensiero
convergente).
Problem solving: Si tratta di un metodo didattico che intende l’apprendimento come il risultato di
un’attività di scoperta e soluzione dei problemi. È sempre preceduto dalla fase di problem posing, in cui
l’alunno deve individuare chiaramente i termini della situazione problematica e procedere, poi, all’attuazione
di una strategia risolutiva. Le fasi dell’analisi riguardano la definizione del problema, la raccolta delle
informazioni, l’identificazione delle cause più probabili, la formazione di cause possibili, lo sviluppo
operativo dell’analisi, il controllo dei risultati.
Cooperative learning: Si tratta di un metodo di insegnamento/apprendimento nel quale la variabile
significativa è la cooperazione tra i componenti di un gruppo. In tale strategia didattica centrata sul discente,
il docente assume la funzione di facilitatore dell’apprendimento, creando in classe un clima che rispetta
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l’integrità degli alunni, che accetta tutti i loro scopi, opinioni e atteggiamenti in quanto espressioni legittime
del loro schema di riferimento interno. Altresì, il docente condivide se stesso come membro di un gruppo di
apprendimento, piuttosto che come autorità e, in tal senso, mette a disposizione le risorse necessarie con
l’aspettativa che esse saranno utilizzate a condizione che rispondano ai bisogni del gruppo. I presupposti del
cooperative learning sono: l’interdipendenza positiva, la responsabilità individuale e di gruppo, l’interazione
promozionale diretta, l’equa partecipazione, l’insegnamento diretto di abilità sociali, la revisione
metacognitiva del lavoro (valutazione autentica).
Costituzione dei gruppi (cooperative learning)
La classe formata da n. 20 alunni sarà suddivisa, nelle fasi di lavoro per struttura cooperativa, in 5
gruppi eterogenei di livello (alto/medio-alto/medio-basso/basso) con 4 componenti scelti preventivamente
dai docenti e con la previsione di appositi accorgimenti riguardanti la rassicurazione, costante guida e
supporto pragmatico e comunicativo per l’alunno con minorazione uditiva.
Nuclei tematici/Processi cognitivi
Per l’insegnamento della matematica, la classe III rappresenta, non solo il passaggio dal primo
biennio al secondo biennio, nonché il superamento di ostacoli come incolonnamento dei numeri e cambio
(riporto e prestito), ma il momento ottimale per dare spazio ai contenuti in modo più strutturato e meno
ludico e sviluppare i processi cognitivi. E’ il momento della formalizzazione dei numeri, delle operazioni e
delle loro proprietà (nel caso di specie addizione e sottrazione).
Si può iniziare con l’indurre i bambini a riflettere sull’uso spontaneo di ogni algoritmo quando
operano un calcolo a mente, guidandoli a scomporre i numeri prima di sommarli o sottrarli e, solo dopo, si
può formalizzare la proprietà in questione proponendo l'uso strumentale delle parentesi tonde.
In un secondo momento, si potranno guidare gli alunni ad effettuare tali esercitazioni in colonna
introducendo i simboli: h (centinaia); da (decine); u (unità).
A tal punto, si passa ad operare sulle addizioni con il cambio. Le esercitazioni proposte
coinvolgeranno sussidi come l’abaco e i B.A.M. La novità consiste nell’introduzione delle centinaia, quindi,
di una terza asticella nell’abaco e del pezzo piatto nei B.A.M.
Dopo aver approfondito con l’intera classe la formulazione di un algoritmo in maniera corretta, si
può passare alla traduzione di quest’ultimo in diagramma di flusso con la comprensione dei relativi simboli.
Per la sottrazione, inizialmente, si punterà all’esecuzione di operazioni che non richiedono il cambio - anche
se già padroneggiate in classe II – e, successivamente, si procederà in ambito numerico, usando tecniche
simili a quelle dell’addizione - prima fra tutte, la scomposizione dei termini e l’uso dei simboli h, da, u
nell’incolonnamento.
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Nuclei tematici affrontati: Contare in senso progressivo e regressivo; ampliare il contesto numerico;
eseguire le operazioni aritmetiche di addizione e sottrazione; risolvere i problemi e descrivere la loro
struttura.
Processi cognitivi coinvolti: Ascolto altrui, coinvolgimento, partecipazione, elaborazione, analogia,
negoziazione, mediazione, conversazione/discussione, etc.
Attività per lo sviluppo degli obiettivi di apprendimento/Valutazione formativa:
In una prospettiva di ispirazione alla ricerca-azione, si comincia dalla pianificazione dell’attività
matematica di tipo aritmetico, ossia dopo aver identificato i dati ed interpretato le richieste di un problema,
attraverso la definizione delle finalità del progetto didattico de qua, dei suoi destinatari e del raccordo
interdisciplinare ed averne individuato competenze attese ed obiettivi di apprendimento ed averne fissato
tempi, spazi, relazioni e strumenti, si procede, durante le prime lezioni, all’osservazione indiretta e alla
rilevazione delle conoscenze, competenze, dimensioni affettive e volitive dell’allievo al fine di produrre un
apprendimento significativo che diviene memoria chimica per le sue strutture mentali.
E’ il momento della valutazione formativa svolta in itinere al fine di fornire un feedback per docente
e discente (soggetti del rapporto formativo) ed attivare un processo di retroazione per raggiungere gli
obiettivi prefissati (calibrando l’intervento didattico o adeguando il processo di apprendimento).
Articolazione dell’apprendimento significativo
Recuperare:
Le potenzialità creative e formative dell’alunno al fine di motivare e sostenere l’apprendimento secondo il
principio del “learning by doing”.
Potenziare:
- Il rapporto di continuità con l’ambiente della scuola e con quello familiare.
- Le strutture cognitive.
- L’auto gratificazione emotiva e personale.
Favorire:
- Lo sviluppo e il benessere psico-motorio.
- Il migliore adattamento dell’alunno alla vita e all’ambiente scolastico.
11
- L’integrazione e la socializzazione con i compagni e i docenti.
Produzioni degli alunni:
Gli alunni realizzano: calcoli, esecuzione di semplici problemi, testi, disegni, opuscoli, immagini con
didascalie, libro cartonato, materiali multimediali.
Tempi e Fasi delle Sequenze di Lavoro – es. “Biancaneve”
Step 1: Esperienza concreta del laboratorio - Gioco motorio e manipolazione di materiale
strutturato per l’alunno al fine di approcciare l’esperienza concreta di percezione, relazione spaziale,
localizzazione, classificazione e seriazione, nonché verbalizzare o mimare le azioni da compiere.
In questa fase si consegna a ciascun bambino una scheda (cfr. allegato 1) che permette di effettuare una
prima ricognizione su: il linguaggio matematico; la funzione delle quattro operazioni, gli operatori, il loro
utilizzo in situazioni problematiche, nonché la scoperta della protagonista che i bambini dovranno riprodurre
attraverso una rappresentazione iconografica (cfr. allegato 2).
Dopo aver riconosciuto gli altri personaggi, si chiede ai bambini di mimarli giocando e danzando in
girotondo. Tale gioco motorio senza schematizzazione permette ai bambini di esprimere la loro
comprensione e/o emulare situazioni di difficoltà anche emotiva (rappresentazione plastica (utilizzare
simbolicamente gli oggetti per rappresentare i giochi motori e le esperienze percettive)
Step 2: Osservazione riflessiva del laboratorio – Prima verbalizzazione attraverso il brainstorming,
ossia quella tecnica di creatività di gruppo per l’emersione di idee libere ed estemporanee protese alla
risoluzione della situazione in questione; rappresentazione iconica (utilizzo del disegno per illustrare
l’attività svolta) e simbolica (proposizione del simbolismo matematico attraverso segni grafici e verbali che
si allontanano progressivamente dal reale e favoriscono l’astrazione) mediante l’ausilio del cooperative
learning.
In tale sequenza, si racconta la fiaba di Biancaneve, focalizzando l’attenzione sui protagonisti e si
chiede ai bambini di disegnare gli altri personaggi della storia e si procede ad una presa visione e lettura da
parte dei bambini fino al punto in cui la protagonista viene abbandonata nel bosco dal cacciatore e si
prosegue con l’analisi del racconto, cercando di individuare le difficoltà e le problematiche dei personaggi.
Si procede, ancora, con la distribuzione di un cartoncino bianco dove ogni alunno, entro un minuto,
deve scrivere il nome del personaggio che lo ha di più colpito, del suo problema e della relativa causa. In tal
guisa, si passa alla fase motivazionale del brainstorming e, dunque, dopo aver raccolto i cartoncini ed aver
specificato la richiesta di mantenere il massimo silenzio, si procede alla trascrizione, sul dispositivo visivo
della LIM, di ogni idea liberamente espressa dagli alunni, assicurando il più assoluto anonimato di ciascuno
12
ed omettendo eventuali errori ortografici rilevabili sui cartoncini, al fine di tutelare l’autostima di tutti i
discenti (in particolare dell’alunno con disabilità uditiva).
Inoltre, si adopera la struttura cooperativa “Pensa, discuti in coppia, condividi”, nella quale gli
alunni, già suddivisi in banchi da n. 2 posti, formano coppie elettive – in quanto hanno potuto scegliere,
preventivamente, i rispettivi compagni di banco – e devono, su indicazione del docente, confrontare, solo
oralmente, le proprie opinioni sulle possibili soluzioni al problema del personaggio assegnato dallo stesso
docente e selezionato a caso da quelli trascritti sulla LIM, cercando di fornire una risposta condivisa da
rappresentare con il linguaggio iconico (disegno) e, poi, con rappresentazioni simboliche (segni grafici o
verbali) sulle possibili soluzioni che consistono in azioni o in operazioni aritmetiche da esprimere in una
tabella
Step 3: Concettualizzazione astratta del laboratorio - Conversazione-discussione o fase di problem
solving o metodo della riscoperta, nella quale gli alunni sono guidati in un’operazione che consiste nella
ricerca e discovery delle regole con le quali affrontare e risolvere una situazione problematica di tipo
cognitivo, confrontandosi in ambienti interattivi. In tale prospettiva, il docente deve stimolare, sostenere ed
orientare la curiosità e l’interesse dei discenti mediante una sorta di conversazione (Piaget) basata sulla
somministrazione di specifiche domande che consentono di osservare i funzionamenti cognitivi di ciascuno.
Conseguentemente, ascoltando ed orientando la discussione collettiva con domande-stimolo,
l’insegnante favorisce la spontaneità e la creatività degli alunni e pone precise domande. A titolo
esemplificativo: “Per quale motivo la matrigna è gelosa di Biancaneve?”; “Qual è il suo problema? Che
cosa decide di fare per risolverlo?”; “Anche Biancaneve ha dei problemi? Quali?”; “Cosa le succede
quando il cacciatore la porta nel bosco?”; “Anche il cacciatore ha un problema? Quale? Cosa fa?”; “Nel
bosco Biancaneve si trova nuovamente in difficoltà? Perché? Che cosa fa?”.
In tal senso, l’insegnante punta l’attenzione, sulle problematiche dei singoli personaggi formalizzate
in un modello della predetta tabella (cfr. allegato n. 3) e chiede se la relativa risoluzione necessiti di
operazioni aritmetiche o, semplicemente, delle azioni.
Si propone “la caccia al problema”, mediante la struttura cooperativa “Roundtable”, nella quale il
docente propone domande ad ogni gruppo sulla situazione problematica e consegna quattro fogli per risposte
sintetiche ad ogni componente. Al segnale del docente, ogni componente del singolo gruppo legge la
domanda, trascrive la risposta e piega la propria parte del foglio al fine di nascondere la risposta al
successivo componente che si cimenterà con essa. Al secondo segnale del docente, ogni componente passa il
foglio in senso orario al compagno.
A tal punto, si procede con la riflessione e il confronto sulle rilevazioni e si chiede ai vari gruppi di
motivare la proprie scelte. I bambini senza essere pressati da compiti cognitivi, gradualmente, affinano le
abilità di analisi, di deduzione e di risoluzione.
Dal confronto del gruppo di pari comprendono che ogni problema può essere affrontato da punti di
vista diversi e può avere molteplici soluzioni. Il bambino mette in atto, così, il pensiero divergente. Infine, si
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chiede ai bambini, sempre in gruppo cooperativo, di illustrare brevemente per iscritto le fasi salienti della
situazione problematica, di confrontare le eventuali alternative risoluzioni emerse nel Roundtable e
concordare su quella più opportuna, che deve essere pianificata in un diagramma di flusso o altro al fine di
formalizzare quanto elaborato.
Inoltre, è opportuno potenziare il momento della conversazione guidata del problem solving
mediante l’elaborazione di una situazione problematica correlata alla simbologia del numero emblematico
della fiaba, ossia il 7 (sette) che diviene volano di una specifica conoscenza (quantitativa e qualitativa) e
transita, attraverso l’abilità metacognitiva dell’associazione di idee, alla competenza numerica da utilizzare
in altri contesti (storico, filosofico, artistico, culturale, musicale, sportivo).
E’ interessante procedere all’analisi testuale di una situazione problematica proposta in quanto dalla
stessa si può ravvisare che convergono una pluralità di registri linguistici: da quello numerico legato ad
ordinatori, quantificatori ed operatori, a quello logico-numerico. Ciascuno di essi deve trovare uno spazio
adeguato nelle differenti attività proposte, al fine di consentire agli alunni di orientarsi tra i diversi registri e
di impadronirsene progressivamente. A titolo esemplificativo, si può somministrare il “Bucato di
Biancaneve- I Parte”, problematizzandone la soluzione e formalizzando il significato di alcuni quantificatori:
molti, nessuno, ognuno, uno solo, paio, tutti, ecc. (cfr. allegato n. 4 con predisposizione di attività
alternativa per i B.E.S.).
In seguito, l’insegnante funge da facilitatore ove veicola le conoscenze dei bambini e pone il
problema relativo alle difficoltà di Biancaneve di organizzare il ménage domestico “settimanale” tra cucina,
pulizie, bucato, giardinaggio e cura degli animali del bosco. A tal proposito, induce i bambini ad indicare il
numero dei nanetti e dei giorni della settimana, ossia 7, e di trovare una soluzione consona alla risoluzione
del problema di Biancaneve. Pertanto, i bambini organizzeranno un calendario settimanale in cui i 7 nanetti a
turno svolgeranno ogni giorno una diversa incombenza domestica (cfr. allegato n. 5 con predisposizione di
attività alternativa per i B.E.S.).
Altresì, la conversazione proseguirà sulla simbologia del numero 7 con domande – stimolo e relative
risposte e spiegazioni, quali: 1) “Quante sono le note sullo spartito musicale”- “7!” (do, re mi, fa, sol, la , si,
do); 2) “Quanti sono i colori dell’arcobaleno?” - “7!” (rosso, arancione, giallo, verde, azzurro, indaco,
violetto) ; 3) “Quanti sono i giorni della Creazione per le tre grandi religioni monoteiste?” “7! ( Ebraismo,
Cristianesimo e Islam); “Quanti erano i re di Roma?”- “7!” (gli antichi ne annoveravano 7!); 4) “Quante
sono i peccati capitali?” - “7!” (ira, accidia, gola, lussuria, invidia, avarizia, superbia); 5) “Quante sono le
virtù?” - “7!” (fede, speranza, carità, giustizia, temperanza, fortezza, prudenza); 6) “Secondo il proverbio
popolare quante vite ha il gatto?” - “7!”; 7) “Secondo il proverbio popolare quante camicie suda l’uomo
quando compie una fatica?” – “7!” . Infine, saranno proposte delle attività strutturate (valutazione da parte
dei docenti) che seguono un preciso e circoscritto modello logico e che sono caratterizzate da un minimo
grado di discrezionalità (cfr . allegato n. 6) e si concluderà tale fase di concettualizzazione con l’ascolto e
l’elaborazione della canzone “Sette” e della filastrocca “La ballata dei sette nani” (cfr. allegato n. 7).
14
Step 4: Sperimentazione attiva del laboratorio: Si procede alla verifica dei risultati raggiunti
mediante la verbalizzazione delle conclusioni. In seguito alla focalizzazione del problema, alla definizione
delle sue caratteristiche all’analisi delle sue varie parti, alla distinzione degli aspetti più rilevanti, alla scelta
delle possibili soluzioni ed alla messa in atto della soluzione più funzionale, al confronto e al mutuo scambio
di idee e credenze, si sviluppa la dimensione dialogica.
Attraverso la struttura cooperativa “penne al centro”, l’insegnante consegna le domande (una per
ogni gruppo) già discusse in fase di conversazione clinica ad ogni gruppo cooperativo e consegna un gettone
colorato che è il segnale del ruolo di guida assunto a rotazione. Il conduttore “guida” il gruppo rispetto alla
prima risposta, dando il comando “Giù le penne!” (tutto il gruppo mette le penne in un contenitore: barattolo,
portamatite, ecc.). Si procede ad una discussione di gruppo e la guida controlla che tutti i compagni abbiano
capito, siano d’accordo sulla risposta e sappiano formularla a voce. Al comando “Penne in mano!”, gli
alunni prendono la loro penna e trascrivono, personalmente, la propria risposta. Si prosegue con la seconda
risposta ed il compagno alla sinistra riceve il gettone e diviene guida, conducendo la nuova fase di lavoro. E,
così via, fino ad esaurimento delle domande. Le risposte individuali possono essere valutate dall’insegnante
tramite correzione dei singoli elaborati o con chiamata casuale di un membro del gruppo ad illustrare le
risposte date al fine di conferire un feedback positivo all’intero gruppo.
Inoltre, l’insegnante introduce i problemi contenenti n. 2 domande ed invita gli alunni ad analizzare i
dati. Si esamina la prima parte della scheda “Le nozze di Biancaneve – I parte” (cfr. allegato n. 8) e
completata la stessa, si procede con la seconda scheda “Le nozze di Biancaneve – II parte” (cfr. allegato n.
9). Per risolvere la seconda situazione problematica è necessario ricorrere ad un dato contenuto nella prima
parte. A tal punto, si invitano i bambini ricostituiti in gruppo cooperativo ad unire i due testi in un’unica
formulazione mediante, ad esempio, il diagramma a blocchi (cfr. allegato n. 10).
A tal punto, si procede con la struttura cooperativa “Uno a casa e tre in viaggio”, nella quale un
alunno rimane in postazione per spiegare agli alunni “visitatori” le diverse modalità, fasi e processi di
risoluzione dei problemi e gli altri tre, nel ruolo di “visitatori”, si spostano nel gruppo più vicino. Al segnale
del docente rientrano nel proprio gruppo e si reiterano le rotazioni finché non ci siano scambi fra tutti i
gruppi.
Modalità di verifica e valutazione sommativa
La verifica degli apprendimenti avviene mediante: prove strutturate (valutazione da parte dei docenti) che
seguono un preciso e circoscritto modello logico e che sono caratterizzate da un minimo grado di
discrezionalità; prove semistrutturate, che seguono parzialmente un termine precostituito di riferimento,
rispetto al quale, gli alunni godono della possibilità di edificare personalmente le proprie risposte come, ad
esempio, la scheda “la cena dei sette nani” (cfr. allegato n. 11 con predisposizione di attività alternativa
per i B.E.S.; check-list di autovalutazione individuale e di gruppo (cfr. allegato n. 12). Alla fine, si procede
15
alla valutazione sommativa, ossia quel tipo di accertamento adoperato alla fine di un percorso didattico allo
scopo di valutare il progresso, le conoscenze, le abilità, le competenze raggiunte o ricercare l’efficacia e la
pregnanza dello stesso percorso e si propone la visione del fumettofinale per la conclusione delle attività.
Note conclusive:
Tale progetto didattico ha come suo leitmotiv la problematizzazione del reale mediante il laboratorio
aritmetico ed il problem solving che prevede la presenza di un gruppo che comprende in sé le funzioni di
16
gruppo di ricerca e soggetto sperimentale attraverso la proposta di interpretazioni provvisorie che possono
essere rimanipolate, un piano d’azione flessibile e rispondente all’ambiente. I nuclei tematici affrontati
divengono memoria chimica per le strutture mentali degli alunni, ossia rappresentano un apprendimento
attivo, costruttivo, intenzionale, autentico, collaborativo, quindi significativo, sviluppando la
metacognizione, (pensare sopra al pensare – “imparare ad imparare”), ossia quella sorta di autoriflessività sul
fenomeno cognitivo, un paradigma esplicativo della struttura e dei processi funzionali della mente umana,
intesa come entità funzionale autonoma. In caso di difficoltà manifestate dagli alunni, è possibile adoperare
altre modalità che favoriscano l’apprendimento, come il brainstorming ed il cooperative learning al fine di
favorire una didattica inclusiva (anche dei B.E.S. – alunno con disabilità uditiva). Fondamentale è l’apporto
delle osservazioni dirette ed indirette che per assurgere alla dignità di tecnica scientifica e didattica devono
possedere determinati presupposti, ossia servire alla realizzazione degli obiettivi di una ricerca condivisa tra i
soggetti del rapporto formativo (docenti/discenti); essere programmate, registrate sistematicamente e messe
in relazione con proposizioni più generali che rendano significativo l’apprendimento; essere oggetto di prove
di controllo rispetto alla validità, all'attendibilità e alla precisione in termini di valutazione ed
autovalutazione.
17
Allegati:
ALLEGATO N. 1
RISPONDI ALLE DOMANDE E CONTRASSEGNA OGNI RISPOSTA CON UNA CROCETTA SUL
SIMBOLO O.
N. 1
Operatore che serve per unire:
O più B
O meno C
O per L
O diviso M
N. 2
Operatore che si usa per togliere:
O Addizione U
O Sottrazione I
O moltiplicazione A
O divisione V
N. 3
Operatore che serve per
aggiungere:
O per T
O meno D
O più A
O diviso I
N. 4
Operatore che serve per
aumentare:
O per S
O meno M
O più N
O diviso R
N. 5
Operatore che serve per calcolare
la differenza:
O diviso G
O più A
O meno C
O per F
N. 6
Operatore che serve per levare:
O diviso P
O meno A
O per E
O più K
N. 7
Operatore che serve per annettere:
O per B
O più N
O meno L
O diviso Z
N. 8
Operatore che serve a fare la
somma:
O meno M
O per V
O più E
O diviso C
N. 9
Operatore che serve per fare la
detrazione:
O per T
O più G
O meno V
O diviso H
N. 10
Operatore che serve per il totale:
O diviso Q
O meno A
O più E
O per U
18
ALLEGATO N. 2
DOPO AVER RISPOSTO ALLE DOMANDE DELLA SCHEDA PRECEDENTE, TRASCRIVI OGNI
LETTERA CORRISPONDENTE ALLA DOMANDA CONTRASSEGNATA SULLA PERGAMENA E
SCOPRIRAI IL NOME DEL PERSONAGGIO MISTERIOSO.
(RICORDA CHE A SIMBOLO UGUALE CORRISPONDE UNA LETTERA UGUALE)
 ♣ ♠ ♦ ☻ ♠ ♦ ☼ ◙ ☼
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _
19
ALLEGATO N. 3
COMPLETA LA SEGUENTE TABELLA:
Protagonisti Problema Causa Soluzione nella
storia
Soluzione proposta
Matrigna Essere la più bella
del reame
Biancaneve è più
bella della
matrigna
Eliminare
Biancaneve
Biancaneve Avere la matrigna
invidiosa
La sua bellezza Allontanarsi dalla
matrigna
Cacciatore Uccidere
Biancaneve
L’ordine della
regina
Uccidere al suo
posto un animale
Biancaneve Fuggire dalla
matrigna
Per salvarsi Cercare un rifugio
per la notte
20
ALLEGATO n. 4
IL BUCATO DI BIANCANEVE
Oggi è giorno di bucato e Biancaneve conta i panni da lavare: molte casacche, alcuni pantaloni,
tutte le camicie, calzini, e nessuna sciarpa. Quanti indumenti deve lavare Biancaneve? Cerchia
secondo le richieste dei quantificatori. Presta attenzione alle indicazioni.
Un paio di pantaloni sono lunghi. Le rimanenti paia sono corte.
Molte casacche sono gialle. I nanetti ne hanno una sola a testa.
Ogni camicia ha le maniche lunghe ed il colletto. Alcune sono di Cucciolo.
Tutti i calzini sono rosa.
Non c’è nessuna sciarpa da lavare
21
ATTIVITA’ ALTERNATIVA ELABORATA PER I B.E.S.
IL BUCATO DI BIANCANEVE
Oggi è giornata di bucato e Biancaneve dovrà lavare la biancheria di tre giorni.
Ogni nanetto ha sporcato giornalmente un paio di calzini, un paio di boxer, un paio
di pantaloni, una casacca e un berretto. Quanti indumenti dei suoi amici nanetti
laverà Biancaneve?
Quanti calzini? _________________
Quanti boxer? __________________
Quanti pantaloni? ________________
Quante casacche? ________________
Quanti berretti? _________________
Quanti indumenti in tutto?___________________
22
ALLEGATO n. 5
CALENDARIO SETTIMANALE DEI SETTE NANI
Preparare
una
crostata
Stendere il
bucato
Sistemare
e rifare i
lettini
Accendere
Il fuoco
Prendere
l’acqua
nel
pozzo
Apparecchiar
e la tavola
Aiutare
gli
animali
del bosco
LUNEDÌ
Brontolo Mammolo Pisolo Cucciolo Dotto Eolo
Gongolo
MARTEDÌ
Gongolo
Brontolo
Mammo-lo
Pisolo
Cucciolo Dotto Eolo
MERCOLEDÌ
Eolo Gongolo
Brontolo Mammolo Pisolo
Cucciolo Dotto
GIOVEDÌ
Dotto
Eolo
Gongolo
Brontolo
Mammolo
Pisolo
Cucciolo
VENERDÌ
Cucciolo Dotto Eolo Gongolo
Brontolo
Mammolo Pisolo
SABATO
Pisolo
Cucciolo Dotto Eolo Gongolo
Brontolo
Mammolo
DOMENICA
Mammolo Pisolo
Cucciolo Dotto Eolo Gongolo
Brontolo
23
ATTIVITA’ ALTERNATIVA ELABORATA PER I B.E.S.
CALENDARIO SETTIMANALE DEI SETTE NANI
Aiuta Biancaneve ad organizzare il ménage domestico settimanale tra cucina,
pulizie, bucato, giardinaggio e cura degli animali del bosco.
Giorni della
settimana
Ore antimeridiane Ore pomeridiane
Lunedi
24
ATTIVITA’ ALTERNATIVA ELABORATA PER I B.E.S.
AD OGNI NANETTO IL PROPRIO COMPITO!
La povera Biancaneve non ce la fa più, ha proprio bisogno di aiuto. I suoi cari
nanetti decidono di darle una mano. Contribuisci anche tu a suddividere i loro
compiti.
Giorno della settimana Nanetto Compito
Brontolo Dotto Eolo
Mammolo
Cucciolo Gongolo Pisolo
Compiti
Spazzare a terra
Spolverare
Lavare i
pavimenti
Lavare i piatti
Apparecchiare e
sparecchiare
Rifare i letti
Stirare
25
ATTIVITA’ ALTERNATIVA PER I B.E.S.
PULIAMO IL BOSCO.
Oggi Biancaneve ha chiesto ai suoi nanetti di aiutarla a ripulire il bosco dai rifiuti.
Ma come fare con tutta quella sporcizia? “Bisogna riciclare” - dice Cucciolo. “Sono
d’accordo”- risponde Dotto. “Ma chi ci guiderà?” “Chiederemo consiglio ai nostri
amici Riciclotti”- aggiunge Biancaneve.
Aiuta i nostri personaggi a risolvere il loro problema inserendo nella giusta colonna
i rifiuti che potrebbero aver ritrovato nel bosco.
CARTA VETRO PLASTICA INDIFFERENZIATO ORGANICO
26
Problemi Ecologici nel Bosco
Questa mattina i sette nani hanno fatto colazione con uova, pane, succhi di frutta e
yogurt. Quante uova ha mangiato ogni nanetto se Biancaneve ne ha preparate 14?
Ogni piccolo nano ha consumato anche uno yogurt e una bottiglietta di succo di
frutta. Quanti yogurt in tutto? Quanti succhi?
In quali contenitori Biancaneve conferirà gli avanzi di cibo, le bottigliette e i vasetti
vuoti?
Uova preparate da Biancaneve
N° di nanetti
Uova consumate singolarmente
Succhi di frutta bevuti
Vasetti di yogurt consumati
27
ALLEGATO n. 6
Come…
Le note sopra lo spartito musicale!
Metti in ordine le note musicali sopra lo spartito, seguendo le istruzioni
dell’insegnante (es. “Sulla prima linea dal basso si trova la nota Mi”; “Sul primo
spazio dal basso si trova la nota Fa”).
Re - Sol - Do - La - Mi - Si - Fa.
28
Come…
I colori dell’arcobaleno!
Metti in ordine i colori dell’arcobaleno che trovi nell’elenco sotto l’immagine
associando i numeri da 1 a 7 secondo la giusta sequenza.
Indaco - Arancione - Verde - Rosso - Azzurro - Violetto - Giallo.
29
Come…
Le virtù e i peccati!
Cerchia in azzurro le virtù (sentimenti positivi) e in rosso i peccati (sentimenti
negativi).
Fede Giustizia Invidia Prudenza Avarizia
Speranza Ira Prudenza Carità Accidia
Superbia Lussuria Temperanza Fortezza Gola.
30
Come…
I giorni della Creazione nelle tre principali religioni monoteiste!
Ebraismo, Cristianesimo e Islam
Collega con una freccia i racconti della Creazione al corrispondente libro sacro (Bibbia e
Corano).
“..Il Nostro Signore è Dio, il quale ha creato i cieli e
la terra in sei giorni e poi Si è assiso sul trono..” Sura 7,54.
“..Allora Dio, nel settimo giorno portò a termine
il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno
da ogni suo lavoro. Dio benedisse il settimo giorno e
lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro
che egli creando aveva fatto…” Genesi 2,1-3.
31
Il Menoràh è il candelabro a sette braccia che ricorda i sette giorni della Creazione a quale credo
religioso appartiene ? Solo la prima letterina è già colorata, metti in ordine le altre lettere e
scrivile dentro questa tabella.
32
Come…
I re di Roma!
Cerchia e disegna il primo re di Roma e ascolta la sua storia.
Numa Pompilio Tullio Ostilio Anco Marzio
Tarquinio Prisco Romolo Servio Tullio
Tarquinio il Superbo
33
Il proverbio popolare dice: “……………. vite come i gatti!”
Raggruppa e colora tanti gatti quanto è il numero esatto delle loro vite. Registra in tabella.
BASE __________
Q. 
34
Il proverbio popolare dice: “L’uomo ha sudato ……………. camicie !”
Raggruppa e colora tante camicie quanto è il numero esatto di quelle sudate dopo una grande
fatica. Registra in tabella.
BASE __________
Q. 
35
ALLEGATO n. 7
“Sette”
Un giorno in via Pitagora, due numeri a passeggio
discussero con vanto l’intero pomeriggio.
Il 3 da gran pettegolo, diceva: “son perfetto!”.
Ma il 12 contava i mesi per dispetto.
Di colpo da un balcone, cantando, si affacciò
il 7 “buontempone” che così li punzecchiò:
“7 sono i giorni della settimana!
7 i Re di Roma che 7 colli ha!
7 sono i nani intorno a Biancaneve!
7 sono i mari per chi li conterà!
7 son le note sopra lo spartito!
7 bei colori l'arcobaleno avrà!
7 meraviglie l’uomo ha costruito…
Sudando le camicie, ma quante chi lo sa?
Sono 7!
7, 7 non si parla che di 7!
7, 7 non si parla che di te.
7, 7 non si parla che di 7!
7, 7 solo 7 ma perchè? Ma perché?
Al bar del centro il 12 pensava sempre più…
“Se il gatto ha sette vite quante sono le virtù?
Non hanno invidia i numeri, non peccano, lo sai!”
Così contò i peccati, non l’avesse fatto mai!
Al 3 per l’imbarazzo poi venne un gran singhiozzo,
Il 7 scese in piazza e dell’acqua gli portò!
“Sì. Ma quanti sorsi?” “7!”
“7 sono i giorni della settimana!
7 i Re di Roma che 7 colli ha!
7 sono i nani intorno a Biancaneve!
7 sono i mari per chi li conterà!
7 son le note sopra lo spartito!
7 bei colori l'arcobaleno avrà!
7 meraviglie l’uomo ha costruito…
Sudando le camicie, ma quante chi lo sa?
Sono 7!
7, 7 non si parla che di 7!
7, 7 non si parla che di te.
7, 7 non si parla che di 7!
7, 7 solo 7… adesso sai perché! Adesso sai perché!”
“7!!!”
36
“LE NOZZE DI BIANCANEVE – I PARTE”
COMPLETA, RISOLVI E COLORA :
Alle nozze di Biancaneve con il principe furono invitati: 157 cortigiani, 14 tra re e regine, i 7 nani. Quanti
sono gli invitati in tutto?
Invitati in tutto: ………………..
Cortigiani Reali Nani
Operazione:………………………………
37
ALLEGATO N. 9
“LE NOZZE DI BIANCANEVE – II PARTE”
COMPLETA, RISOLVI E COLORA :
Alla festa di nozze di Biancaneve non si presentano 12 cortigiani. Quanti partecipanti erano presenti alla
festa?
Invitati in tutto: ………………..
Cortigiani Reali nani
Operazione:………………………………
Partecipanti alla festa: ………………..
Invitati in tutto:
………………..
Cortigiani non presenti:
……………………
Operazione:………………………………
38
ALLEGATO N. 10
IL DIAGRAMMA A BLOCCHI SI ALLUNGA:
39
ALLEGATO N. 11
“LA CENA DEI SETTE NANI”
LEGGI ATTENTAMENTE I PROBLEMI E TROVA L’OPERAZIONE RISOLUTIVA.
Operazione Problema Domande
……………………………………
Per cena
Biancaneve ha
cucinato 10
bistecche e 8
salsicce.
Quanti pezzi di
carne ha cotto
complessivamente ?
1.Quanti pezzi di carne ha
cucinato…………….
……………………………………?
Quanti…………………?
……………………………………
Biancaneve ha
preparato la tavola
con 7 piatti, 7
bicchieri, 7 posate e
7 salviettine.
Quanti oggetti ha
sistemato in tutto
sopra la tavola?
1………………………………………………...
………………………………………………….
………………………………………………….
………………………………………………….
2………………………………………………...
………………………………………………….
……………………………………
Sopra la tavola
Biancaneve ha
messo 25 pagnotte
di pane. I nani
affamati ne hanno
già divorato 13.
Quante pagnotte di
pane restano sulla
tavola?
1………………………………………………...
………………………………………………….
………………………………………………….
………………………………………………….
2………………………………………………...
………………………………………………….
………………………………………………….
40
ATTIVITA’ ALTERNATIVA ELANORATA PER I B.E.S.
BIANCANEVE IN CUCINA.
È sera, Biancaneve è sfinita ma non può ancora andare a dormire
perché deve mettere ordine in cucina. Le toccherà lavare tutte le
stoviglie sporche del pranzo e della cena. Quanti pezzi dovrà lavare ?
Aiutala in questo compito in quanto i nanetti sono già andati letto.
Stoviglie pranzo cena
totale
stoviglie
piatti
41
ALLEGATO N. 12
CHECK-LIST INDIVIDUALE DI GRUPPO
COMPORTAMENTO SÌ NO
HO PARTECIPATO AD OGNI FASE DI LAVORO?
SONO RIUSCITO A STARE SEDUTO AL MIO POSTO?
SONO STATO ATTENTO AL LAVORO DI GRUPPO?
HO SEGUITO LE ISTRUZIONI?
HO ASPETTATO CON PAZIENZA IL MIO TURNO DI PAROLA?
HO ASCOLTATO CHI PARLAVA?
HO PRESTATO VOLENTIERI IL MATERIALE?
HO ESEGUITO IL MIO COMPITO DI GRUPPO?
HO OSSERVATO IL LAVORO DEGLI ALTRI GRUPPI?
MI È PIACIUTO LAVORARE IN GRUPPO?
42
CHECK-LIST DI GRUPPO
COMPORTAMENTO SÌ NO
ABBIAMO SVOLTO OGNI FASE DI LAVORO?
ABBIAMO SEGUITO LE ISTRUZIONI?
CI SIAMO ALTERNATI NEI TURNI ?
ABBIAMO ASCOLTATO CHI PARLAVA?
ABBIAMO CONDIVISO MATERIALE?
ABBIAMO ESEGUITO IL COMPITO DI GRUPPO?
ABBIAMO OSSERVATO IL LAVORO DEGLI ALTRI GRUPPI?
ABBIAMO APPREZZATO IL LAVORO IN GRUPPO?

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La ballata dei sette nani

  • 1. DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI Corso di Laurea Magistrale in Scienze della Formazione Primaria “La ballata dei sette nani” Studentesse: Valeria Antonia Iacopino (matr. n. 152049) Patrizia Pezzullo (matr. n. 151463)
  • 2. 2 Finalità Le finalità del presente progetto tendono a: a) fornire un’occasione agli alunni per sviluppare in maniera armonica il “senso dell’esperienza educativa” (I.N. 2012 – la scuola del primo ciclo) e, quindi, le potenzialità di osservazione, indagine, interpretazione e descrizione del linguaggio aritmetico, la funzione dei numeri e delle operazioni; gli operatori e il loro utilizzo in situazioni problematiche. b) porre le condizioni affinché ogni alunno tenti di comprendere il linguaggio aritmetico, la funzione dei numeri e delle operazioni e di trasformarli dal suo personale punto di vista, mentre conosce e trasforma se stesso ed il suo ruolo nel suddetto gruppo-classe in un significativo “ambiente di apprendimento” (I.N. 2012 – la scuola del primo ciclo); c) consentire anche al gruppo-classe di perseguire la sua evoluzione, attraverso lo scambio di informazioni e dati aritmetici in situazioni problematiche e l’interazione cooperativa che “è il terreno favorevole per lo sviluppo di un’adesione consapevole a valori condivisi” (I.N. 2012 – la scuola del primo ciclo “Cittadinanza e Costituzione”). Analisi di contesto/Destinatari e funzione dei docenti La predetta U. A. è predisposta per una classe III della scuola primaria composta da n. 20 alunni (dei quali 10 maschi e 10 femmine), assecondati nel loro stile cognitivo e nei loro ritmi di apprendimento in quanto singoli, gruppi (n. 5 formati da n. 4 persone) ed intero gruppo-classe, secondo i precetti di una didattica personalizzata, flessibile, interdisciplinare ed inclusiva. La predetta classe è funzionante a tempo pieno (n. 40 ore) con l’assegnazione di n. 2 docenti curricolari, n. 1 docente di religione cattolica e n. 1 docente di sostegno avente un rapporto individualizzato di 1/1 (24 ore settimanali, di cui n. 22 di lezione e n. 2 di progettazione didattica) con alunno avente disabilità uditiva (ipoacusia bilaterale progressiva e livello di apprendimento medio-alto) in condizioni di gravità ex art. 3, c. 3, L. n.104/1992, (supportato da assistente alla comunicazione esperta in L.I.S. per n. 12 ore settimanali) . La classe, eterogenea per livello, appare coinvolta e fortemente stimolata nei confronti dell’attività didattico- formativa, in quanto gli alunni hanno instaurato relazioni interpersonali positive tra di loro e nei confronti dei docenti. Alcuni alunni (di livello medio-basso) manifestano situazioni di disagio scolastico annoverabili nell’area dei B.E.S., ossia Bisogni Educativi Speciali (Direttiva Ministeriale del 27.12.2012) e, in particolare, n. 1 alunno straniero presenta svantaggio linguistico-culturale e per n. 1 alunno si sono rilevati significativi indicatori di rischio di D.S.A., ossia disturbi specifici di apprendimento (segnatamente, discalculia evolutiva – diagnosticabile solo alla fine della classe III dellla scuola primaria - in comorbilità con la disortografia – non ancora formalmente accertata).
  • 3. 3 L’intero gruppo-classe si dimostra unito e solidale e l’impegno, l’interesse e la partecipazione sono opportunamente sollecitati dal team docente anche in virtù di specifiche scelte condivise sia al livello di consiglio di interclasse (che coinvolge anche n. 2 classi III funzionanti a tempo ordinario – n. 27 ore settimanali) in una prospettiva di continuità curricolare orizzontale, che a livello di offerta formativa del curricolo verticale dell’Istituto Comprensivo di appartenenza (continuità curricolare verticale). L’équipe pedagogica (n. 2 docenti curricolari + n. 1 docente di sostegno impegnate nella costruzione del progetto didattico in questione per le seguenti discipline: matematica, scienze, italiano, geografia, arte e immagine, lingua inglese, cittadinanza e Costituzione/educazione ambientale) si occuperà del percorso didattico che si svolgerà nel corso di un intero mese (novembre) all’interno del secondo bimestre (novembre- dicembre) dell’A.S. in corso. Al fine di garantire il raggiungimento degli itinerari formativi programmati e di stimolare le potenzialità degli alunni, si procederà alla verifica sistematica dei risultati ottenuti, dell’efficacia dell’attività svolta e dell’efficienza quotidiana delle procedure e della strategie adoperate. Il progetto didattico sarà eventualmente modificato ed adeguato alle esigenze emergenti ed ogni fase sarà documentata da annotazioni, dati, elaborazioni ed informazioni riscontrate nel corso del lavoro individuale o collettivo prodotto. La valutazione che attiene al vaglio e al bilancio dei risultati conseguiti dall’incipit dell’azione didattica, nella programmazione dei percorsi da attuare in itinere e al termine di una frazione rilevante del lavoro scolastico, sarà attuata mediante gli indicatori, i criteri e gli strumenti predisposti dal curricolo di classe (orizzontale) e di istituto (verticale). Raccordi con le altre discipline Italiano: In seguito all’approccio motivazionale alla fiaba, evidenziare e comprendere le informazioni esplicite ed implicite, il contenuto emotivo, le argomentazioni e le caratteristiche del testo narrativo (racconto). Geografia: In una prospettiva di approfondimento correlato agli ambienti del racconto, cogliere e descrivere le caratteristiche principali del paesaggio naturale ove si svolgono i fatti (bosco). Scienze: Durante la fase di sperimentazione attiva del progetto didattico, osservare, ricercare ed applicare le soluzioni alla situazione problematica mediante il metodo scientifico (lavorazione del legno, escavazione della pietra e di altri minerali). Arte e Immagine: In seguito alla presentazione ed analisi del racconto, procedere alla realizzazione di un libro cartonato con immagini e didascalie sulle situazioni problematiche affrontate.
  • 4. 4 Lingua inglese: In una prospettiva di confronto linguistico comparato, riconoscere e ricercare i nomi, nonché esprimere il carattere dei personaggi (Biancaneve, i sette nani, la matrigna, il cacciatore, il principe) e degli oggetti presenti nel racconto (stanze della casa dei nanetti, utensili ed abbigliamento, ecc.) Cittadinanza e Costituzione/Educazione ambientale: In seguito all’approfondimento geografico-ambientale, porre la situazione problematica dell’ecologia, formulando ipotesi e soluzioni che affrontino la questione del rispetto per la natura (seguendo l’esempio dei sette nani). Soluzioni organizzative (tempi, spazi, relazioni, mediatori e materiali) Tempi di svolgimento: Saranno predisposti vari interventi formativi in ogni settimana di almeno n. 2 ore antimeridiane per l’aritmetica (riferita alla problematizzazione), n. 1 ora per ogni disciplina (italiano, geografia, scienze, arte ed immagine, lingua inglese) ed in un’ora pomeridiana destinata alla Cittadinanza e Costituzione/Educazione ambientale) per almeno un mese (novembre) all’interno del secondo bimestre (novembre-dicembre) dell’A.S. in corso. Spazi: Per ogni attività del percorso didattico saranno utilizzati le seguenti strutture logistiche: aule; aula multimediale; laboratori; palestra; spazi aperti ed esterni alla scuola. Relazioni: Ogni attività del percorso didattico sarà realizzata attraverso le seguenti interazioni:  lavoro individuale svolto secondo le indicazioni dei docenti;  lavoro individuale confrontato collettivamente;  gruppo-classe;  gruppi cooperativi;  gruppi misti;  gruppi di alunni aggregati spontaneamente (gruppi elettivi);  gruppi di livello;  gruppi per compito. Mediatori didattici: Strategie, strumenti, contesti utilizzati dal docente per favorire il passaggio dall’esperienza alla formalizzazione. Mediatori attivi: Contesto significativi da esplorare, sperimentare ed osservare con un coinvolgimento diretto. Mediatori iconici: Rappresentazioni grafiche (disegni, schemi, costruzioni, tabelle, grafici, istogrammi, diagrammi, ecc.) fondati, inizialmente, su una percezione soggettiva.
  • 5. 5 Mediatori analogici: Giochi, esperienze di gruppo, discussione di gruppo, simulazioni, in cui si discute e si procede da un contesto soggettivo alla prospettiva del confronto al fine di tenere conto del punto di vista altrui. Mediatori simbolici: Codici e simboli aritmetici rappresentanti l’esperienza, ma con un alto livello di astrazione che presenta una considerevole distanza dalle esperienze iniziali su cui si fondano le immagini reali. Materiali di facile consumo: Carta per cartelloni, cartoncino, carta per imballaggio, carta per disegno, matite colorate, pennarelli, riga, forbici, fermagli pieghevoli, colla, fogli autoadesivi, penne, etc. Materiali strutturati: Multibase, regoli, abaco, blocchi logici, griglie, etc. Materiali software: “INF@ 2.1”, “Matematica facilissima 2” – Centro Studi Erickson, L.I.M., computer multiaccessoriato, DVD, CD-ROM, Dropbox, piattaforma e-learning, etc. Competenze Competenze-chiave: La “Strategia di Lisbona”, ossia documento programmatico predisposto dal Consiglio Europeo, nel vertice del 22 e 23 marzo 2000, nonché la “Raccomandazione relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente” o “lifelong learning” adottata dal Parlamento Europeo nel 2006, individuano le otto competenze-chiave (locuzione Key competences) essenziali per una piena partecipazione dell’individuo alla vita sociale e rappresentano la summa di conoscenze, abilità, attitudini appropriate al contesto da possedere, al termine dell’istruzione obbligatoria (16 anni), in tre aspetti fondamentali: realizzazione e sviluppo personale (capitale culturale); cittadinanza attiva (capitale sociale); capacità di inserimento professionale ed occupazione (capitale umano). Tra le stesse, oltre alle competenze sociali e civiche, “imparare ad imparare” (metacognizione) e “consapevolezza ed espressione culturale” (conformemente a quanto ribadito in tema di I.N. 2012), è annoverata la “competenza matematica e la competenza di base in scienza e tecnologia” che è prevista, in una dimensione internazionale, anche dagli studi OCSE-PISA intrapresi dal 2000 ed è definita con l’espressione “mathematical literacy” intesa come capacità di: riflettere sul ruolo della matematica nel mondo reale; di operare valutazioni fondate sul suo utilizzo e sulla sua fondamentale ricaduta empirica; di analizzare, ragionare e comunicare, efficacemente, mentre si pongono e si formulano problemi matematici presentati in un gran numero di situazioni differenti, si risolvono e se ne interpretano le varie soluzioni. Traguardi per lo sviluppo delle competenze ( I. N. 2012):
  • 6. 6 Il presente progetto didattico persegue il raggiungimento di competenze trasversali che consentono alle conoscenze acquisite nell’ambito disciplinare aritmetico di essere utilizzate in altri contesti, consentendo agli alunni di modificare le proprie azioni cognitive ed operative, formulando il loro personale punto di vista. Le competenze da sviluppare sono le seguenti: 1) L’alunno “ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici”. 2) L’alunno “ legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici”. 3) L’alunno “riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria”. 4) L’alunno “sviluppa un atteggiamento positivo nei confronti della matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà”. Valutazione degli apprendimenti: conoscenze, abilità e capacità. E’ necessario procedere alla valutazione degli apprendimenti che si rivolge sia alla rilevazione dei prerequisiti e sia alle conoscenze pregresse dei bambini per orientare la programmazione dell’intervento formativo da parte del docente (individualizzazione) che, in funzione predittiva, all’alunno in quanto, prevedendone il successo, cerca di orientarlo verso una proposta formativa più consona alle sue caratteristiche (personalizzazione). Pertanto, i prerequisiti sono: la conoscenza dei numeri interi naturali e la loro notazione posizionale (classe delle unità semplici); leggere e rappresentare dati con diagrammi e tabelle; conoscenza dei c.d. “numeri in colore” (riferimento concreto e approccio manipolativo e/o sperimentale in quanto permette di cogliere il concetto di numero come misura, ossia “Quante volte un regolo sta nell’altro? Quale regolo è la metà dell’altro? Quale regolo è più lungo? Qual è la differenza?”) e del multibase (riferimento astratto in ordine alla comprensione del valore posizionale delle cifre); la padronanza del contare, confrontare, ordinare, eseguire le quattro operazioni ed applicare le strategie per il calcolo veloce.
  • 7. 7 Obiettivi di apprendimento Il processo formativo de quo è declinato nei seguenti obiettivi suddivisi in Obiettivi Specifici di Apprendimento e in Obiettivi Formativi. O. S. A. (Obiettivi cognitivi – acquisizione di conoscenze organizzate e strutturate): 1. Tradurre problemi elementari espressi in parole in rappresentazioni aritmetiche e non, scegliendo le operazioni adatte, trovando soluzioni ed interpretando correttamente i risultati. 2. Attribuire un significato a rappresentazioni aritmetiche date. 3. Leggere, scrivere e rappresentare i numeri e verbalizzare le procedure di calcolo. 4. Eseguire calcoli mentali e scritti di addizione e sottrazione. O. S. A. (Obiettivi operativi – sviluppo delle capacità): 1. Utilizzare strategie conoscitive adeguate di fronte alla complessità delle problematiche aritmetiche. 2. Descrivere combinazioni problematiche semplici. 3. Riconoscere i dati e la domanda nel testo di un problema, verbalizzando la procedura risolutiva. 4. Intuire e saper utilizzare le proprietà di addizione e sottrazione. O. F. (sviluppo di competenze e formulazione del personale punto di vista): 1. Leggere e costruire tabelle, grafici, istogrammi; 2. Classificare in base a determinati attributi ed illustrare la classificazione con opportune rappresentazioni. 3. Formulare domande pertinenti a situazioni problematiche date ed individuare nel testo di un problema dati mancanti. 4. Eseguire correttamente il calcolo di addizione e sottrazione e confrontarne i risultati. Metodologia Il criterio metodologico, di tipo problematico e concettuale, finalizzato all’interpretazione della complessità, persegue la finalità di far acquisire all’alunno un metodo di lavoro e di studio, in grado di
  • 8. 8 assicurare strumenti di orientamento e di autoaggiornamento, che consentano il progressivo ampliamento e approfondimento di conoscenze ed abilità, nonché l’acquisizione di determinate competenze attraverso l’operatività inserita in un contesto di didattica attiva. Pertanto, si adopereranno il metodo operativo (laboratorio), il problem solving, il brainstorming ed il cooperative learning, al fine di produrre un apprendimento significativo assimilato dall’alunno attraverso un flusso di informazioni, esperienze concrete, rappresentazioni e riflessioni. L’incipit è costituito da un approccio metodologico mutuato dalla ricerca-azione teorizzato da K. Lewin intesa come concezione della ricerca protesa non tanto all’approfondimento di determinate conoscenze teoriche, quanto all’analisi e all’esame della prassi educativa e formativa relativa al campo di esperienza aritmetica (nel caso di specie) allo scopo di introdurre - nella prassi stessa – effettive migliorie ed innovazioni. Metodo operativo: Il metodo operativo, per antonomasia, è il laboratorio inteso come qualsiasi spazio fisico, concettuale, operativo, interattivo, opportunamente adattato ed equipaggiato per lo svolgimento di una specifica attività formativa. Con esso, lo studente domina il senso del suo apprendimento perché agisce, riproduce, produce, “impara facendo”. Il laboratorio realizza un apprendimento significativo in quanto immerge l’alunno nell’ambiente di apprendimento, consentendogli l’accesso immediato alle esperienze, la riproducibilità delle stesse (con le I.C.T.), nonché la produzione di una resa empirica trans- modale (si può far esperire una modalità sensoriale a oggetti che appartengono ad un’altra modalità, es. far vedere la musica all’alunno con disabilità uditiva sfruttando il contatto percettivo con l’oggetto di apprendimento). Brainstorming: Si tratta di una tecnica di lavoro di gruppo diretta alla risoluzione di un problema (adoperare le strutture e lo stile cognitivo - “cervello” - per assalire un problema - “assalto/tempesta”). All’inizio viene fissata dal facilitatore, con precisione, la questione problematica da affrontare in modo da assicurare a tutti i partecipanti una prospettiva comune e un medesimo obiettivo. In seguito, attraverso asserzioni estemporanee, si esplicitano idee senza limiti o vincoli, associando le proprie intuizioni a quelle altrui (pensiero divergente) e, infine, si selezionano e si valutano le soluzioni più vantaggiose e realizzabili (fase analitica e critica) ove emerge il ruolo principale dell’esperienza e delle abilità operative (pensiero convergente). Problem solving: Si tratta di un metodo didattico che intende l’apprendimento come il risultato di un’attività di scoperta e soluzione dei problemi. È sempre preceduto dalla fase di problem posing, in cui l’alunno deve individuare chiaramente i termini della situazione problematica e procedere, poi, all’attuazione di una strategia risolutiva. Le fasi dell’analisi riguardano la definizione del problema, la raccolta delle informazioni, l’identificazione delle cause più probabili, la formazione di cause possibili, lo sviluppo operativo dell’analisi, il controllo dei risultati. Cooperative learning: Si tratta di un metodo di insegnamento/apprendimento nel quale la variabile significativa è la cooperazione tra i componenti di un gruppo. In tale strategia didattica centrata sul discente, il docente assume la funzione di facilitatore dell’apprendimento, creando in classe un clima che rispetta
  • 9. 9 l’integrità degli alunni, che accetta tutti i loro scopi, opinioni e atteggiamenti in quanto espressioni legittime del loro schema di riferimento interno. Altresì, il docente condivide se stesso come membro di un gruppo di apprendimento, piuttosto che come autorità e, in tal senso, mette a disposizione le risorse necessarie con l’aspettativa che esse saranno utilizzate a condizione che rispondano ai bisogni del gruppo. I presupposti del cooperative learning sono: l’interdipendenza positiva, la responsabilità individuale e di gruppo, l’interazione promozionale diretta, l’equa partecipazione, l’insegnamento diretto di abilità sociali, la revisione metacognitiva del lavoro (valutazione autentica). Costituzione dei gruppi (cooperative learning) La classe formata da n. 20 alunni sarà suddivisa, nelle fasi di lavoro per struttura cooperativa, in 5 gruppi eterogenei di livello (alto/medio-alto/medio-basso/basso) con 4 componenti scelti preventivamente dai docenti e con la previsione di appositi accorgimenti riguardanti la rassicurazione, costante guida e supporto pragmatico e comunicativo per l’alunno con minorazione uditiva. Nuclei tematici/Processi cognitivi Per l’insegnamento della matematica, la classe III rappresenta, non solo il passaggio dal primo biennio al secondo biennio, nonché il superamento di ostacoli come incolonnamento dei numeri e cambio (riporto e prestito), ma il momento ottimale per dare spazio ai contenuti in modo più strutturato e meno ludico e sviluppare i processi cognitivi. E’ il momento della formalizzazione dei numeri, delle operazioni e delle loro proprietà (nel caso di specie addizione e sottrazione). Si può iniziare con l’indurre i bambini a riflettere sull’uso spontaneo di ogni algoritmo quando operano un calcolo a mente, guidandoli a scomporre i numeri prima di sommarli o sottrarli e, solo dopo, si può formalizzare la proprietà in questione proponendo l'uso strumentale delle parentesi tonde. In un secondo momento, si potranno guidare gli alunni ad effettuare tali esercitazioni in colonna introducendo i simboli: h (centinaia); da (decine); u (unità). A tal punto, si passa ad operare sulle addizioni con il cambio. Le esercitazioni proposte coinvolgeranno sussidi come l’abaco e i B.A.M. La novità consiste nell’introduzione delle centinaia, quindi, di una terza asticella nell’abaco e del pezzo piatto nei B.A.M. Dopo aver approfondito con l’intera classe la formulazione di un algoritmo in maniera corretta, si può passare alla traduzione di quest’ultimo in diagramma di flusso con la comprensione dei relativi simboli. Per la sottrazione, inizialmente, si punterà all’esecuzione di operazioni che non richiedono il cambio - anche se già padroneggiate in classe II – e, successivamente, si procederà in ambito numerico, usando tecniche simili a quelle dell’addizione - prima fra tutte, la scomposizione dei termini e l’uso dei simboli h, da, u nell’incolonnamento.
  • 10. 10 Nuclei tematici affrontati: Contare in senso progressivo e regressivo; ampliare il contesto numerico; eseguire le operazioni aritmetiche di addizione e sottrazione; risolvere i problemi e descrivere la loro struttura. Processi cognitivi coinvolti: Ascolto altrui, coinvolgimento, partecipazione, elaborazione, analogia, negoziazione, mediazione, conversazione/discussione, etc. Attività per lo sviluppo degli obiettivi di apprendimento/Valutazione formativa: In una prospettiva di ispirazione alla ricerca-azione, si comincia dalla pianificazione dell’attività matematica di tipo aritmetico, ossia dopo aver identificato i dati ed interpretato le richieste di un problema, attraverso la definizione delle finalità del progetto didattico de qua, dei suoi destinatari e del raccordo interdisciplinare ed averne individuato competenze attese ed obiettivi di apprendimento ed averne fissato tempi, spazi, relazioni e strumenti, si procede, durante le prime lezioni, all’osservazione indiretta e alla rilevazione delle conoscenze, competenze, dimensioni affettive e volitive dell’allievo al fine di produrre un apprendimento significativo che diviene memoria chimica per le sue strutture mentali. E’ il momento della valutazione formativa svolta in itinere al fine di fornire un feedback per docente e discente (soggetti del rapporto formativo) ed attivare un processo di retroazione per raggiungere gli obiettivi prefissati (calibrando l’intervento didattico o adeguando il processo di apprendimento). Articolazione dell’apprendimento significativo Recuperare: Le potenzialità creative e formative dell’alunno al fine di motivare e sostenere l’apprendimento secondo il principio del “learning by doing”. Potenziare: - Il rapporto di continuità con l’ambiente della scuola e con quello familiare. - Le strutture cognitive. - L’auto gratificazione emotiva e personale. Favorire: - Lo sviluppo e il benessere psico-motorio. - Il migliore adattamento dell’alunno alla vita e all’ambiente scolastico.
  • 11. 11 - L’integrazione e la socializzazione con i compagni e i docenti. Produzioni degli alunni: Gli alunni realizzano: calcoli, esecuzione di semplici problemi, testi, disegni, opuscoli, immagini con didascalie, libro cartonato, materiali multimediali. Tempi e Fasi delle Sequenze di Lavoro – es. “Biancaneve” Step 1: Esperienza concreta del laboratorio - Gioco motorio e manipolazione di materiale strutturato per l’alunno al fine di approcciare l’esperienza concreta di percezione, relazione spaziale, localizzazione, classificazione e seriazione, nonché verbalizzare o mimare le azioni da compiere. In questa fase si consegna a ciascun bambino una scheda (cfr. allegato 1) che permette di effettuare una prima ricognizione su: il linguaggio matematico; la funzione delle quattro operazioni, gli operatori, il loro utilizzo in situazioni problematiche, nonché la scoperta della protagonista che i bambini dovranno riprodurre attraverso una rappresentazione iconografica (cfr. allegato 2). Dopo aver riconosciuto gli altri personaggi, si chiede ai bambini di mimarli giocando e danzando in girotondo. Tale gioco motorio senza schematizzazione permette ai bambini di esprimere la loro comprensione e/o emulare situazioni di difficoltà anche emotiva (rappresentazione plastica (utilizzare simbolicamente gli oggetti per rappresentare i giochi motori e le esperienze percettive) Step 2: Osservazione riflessiva del laboratorio – Prima verbalizzazione attraverso il brainstorming, ossia quella tecnica di creatività di gruppo per l’emersione di idee libere ed estemporanee protese alla risoluzione della situazione in questione; rappresentazione iconica (utilizzo del disegno per illustrare l’attività svolta) e simbolica (proposizione del simbolismo matematico attraverso segni grafici e verbali che si allontanano progressivamente dal reale e favoriscono l’astrazione) mediante l’ausilio del cooperative learning. In tale sequenza, si racconta la fiaba di Biancaneve, focalizzando l’attenzione sui protagonisti e si chiede ai bambini di disegnare gli altri personaggi della storia e si procede ad una presa visione e lettura da parte dei bambini fino al punto in cui la protagonista viene abbandonata nel bosco dal cacciatore e si prosegue con l’analisi del racconto, cercando di individuare le difficoltà e le problematiche dei personaggi. Si procede, ancora, con la distribuzione di un cartoncino bianco dove ogni alunno, entro un minuto, deve scrivere il nome del personaggio che lo ha di più colpito, del suo problema e della relativa causa. In tal guisa, si passa alla fase motivazionale del brainstorming e, dunque, dopo aver raccolto i cartoncini ed aver specificato la richiesta di mantenere il massimo silenzio, si procede alla trascrizione, sul dispositivo visivo della LIM, di ogni idea liberamente espressa dagli alunni, assicurando il più assoluto anonimato di ciascuno
  • 12. 12 ed omettendo eventuali errori ortografici rilevabili sui cartoncini, al fine di tutelare l’autostima di tutti i discenti (in particolare dell’alunno con disabilità uditiva). Inoltre, si adopera la struttura cooperativa “Pensa, discuti in coppia, condividi”, nella quale gli alunni, già suddivisi in banchi da n. 2 posti, formano coppie elettive – in quanto hanno potuto scegliere, preventivamente, i rispettivi compagni di banco – e devono, su indicazione del docente, confrontare, solo oralmente, le proprie opinioni sulle possibili soluzioni al problema del personaggio assegnato dallo stesso docente e selezionato a caso da quelli trascritti sulla LIM, cercando di fornire una risposta condivisa da rappresentare con il linguaggio iconico (disegno) e, poi, con rappresentazioni simboliche (segni grafici o verbali) sulle possibili soluzioni che consistono in azioni o in operazioni aritmetiche da esprimere in una tabella Step 3: Concettualizzazione astratta del laboratorio - Conversazione-discussione o fase di problem solving o metodo della riscoperta, nella quale gli alunni sono guidati in un’operazione che consiste nella ricerca e discovery delle regole con le quali affrontare e risolvere una situazione problematica di tipo cognitivo, confrontandosi in ambienti interattivi. In tale prospettiva, il docente deve stimolare, sostenere ed orientare la curiosità e l’interesse dei discenti mediante una sorta di conversazione (Piaget) basata sulla somministrazione di specifiche domande che consentono di osservare i funzionamenti cognitivi di ciascuno. Conseguentemente, ascoltando ed orientando la discussione collettiva con domande-stimolo, l’insegnante favorisce la spontaneità e la creatività degli alunni e pone precise domande. A titolo esemplificativo: “Per quale motivo la matrigna è gelosa di Biancaneve?”; “Qual è il suo problema? Che cosa decide di fare per risolverlo?”; “Anche Biancaneve ha dei problemi? Quali?”; “Cosa le succede quando il cacciatore la porta nel bosco?”; “Anche il cacciatore ha un problema? Quale? Cosa fa?”; “Nel bosco Biancaneve si trova nuovamente in difficoltà? Perché? Che cosa fa?”. In tal senso, l’insegnante punta l’attenzione, sulle problematiche dei singoli personaggi formalizzate in un modello della predetta tabella (cfr. allegato n. 3) e chiede se la relativa risoluzione necessiti di operazioni aritmetiche o, semplicemente, delle azioni. Si propone “la caccia al problema”, mediante la struttura cooperativa “Roundtable”, nella quale il docente propone domande ad ogni gruppo sulla situazione problematica e consegna quattro fogli per risposte sintetiche ad ogni componente. Al segnale del docente, ogni componente del singolo gruppo legge la domanda, trascrive la risposta e piega la propria parte del foglio al fine di nascondere la risposta al successivo componente che si cimenterà con essa. Al secondo segnale del docente, ogni componente passa il foglio in senso orario al compagno. A tal punto, si procede con la riflessione e il confronto sulle rilevazioni e si chiede ai vari gruppi di motivare la proprie scelte. I bambini senza essere pressati da compiti cognitivi, gradualmente, affinano le abilità di analisi, di deduzione e di risoluzione. Dal confronto del gruppo di pari comprendono che ogni problema può essere affrontato da punti di vista diversi e può avere molteplici soluzioni. Il bambino mette in atto, così, il pensiero divergente. Infine, si
  • 13. 13 chiede ai bambini, sempre in gruppo cooperativo, di illustrare brevemente per iscritto le fasi salienti della situazione problematica, di confrontare le eventuali alternative risoluzioni emerse nel Roundtable e concordare su quella più opportuna, che deve essere pianificata in un diagramma di flusso o altro al fine di formalizzare quanto elaborato. Inoltre, è opportuno potenziare il momento della conversazione guidata del problem solving mediante l’elaborazione di una situazione problematica correlata alla simbologia del numero emblematico della fiaba, ossia il 7 (sette) che diviene volano di una specifica conoscenza (quantitativa e qualitativa) e transita, attraverso l’abilità metacognitiva dell’associazione di idee, alla competenza numerica da utilizzare in altri contesti (storico, filosofico, artistico, culturale, musicale, sportivo). E’ interessante procedere all’analisi testuale di una situazione problematica proposta in quanto dalla stessa si può ravvisare che convergono una pluralità di registri linguistici: da quello numerico legato ad ordinatori, quantificatori ed operatori, a quello logico-numerico. Ciascuno di essi deve trovare uno spazio adeguato nelle differenti attività proposte, al fine di consentire agli alunni di orientarsi tra i diversi registri e di impadronirsene progressivamente. A titolo esemplificativo, si può somministrare il “Bucato di Biancaneve- I Parte”, problematizzandone la soluzione e formalizzando il significato di alcuni quantificatori: molti, nessuno, ognuno, uno solo, paio, tutti, ecc. (cfr. allegato n. 4 con predisposizione di attività alternativa per i B.E.S.). In seguito, l’insegnante funge da facilitatore ove veicola le conoscenze dei bambini e pone il problema relativo alle difficoltà di Biancaneve di organizzare il ménage domestico “settimanale” tra cucina, pulizie, bucato, giardinaggio e cura degli animali del bosco. A tal proposito, induce i bambini ad indicare il numero dei nanetti e dei giorni della settimana, ossia 7, e di trovare una soluzione consona alla risoluzione del problema di Biancaneve. Pertanto, i bambini organizzeranno un calendario settimanale in cui i 7 nanetti a turno svolgeranno ogni giorno una diversa incombenza domestica (cfr. allegato n. 5 con predisposizione di attività alternativa per i B.E.S.). Altresì, la conversazione proseguirà sulla simbologia del numero 7 con domande – stimolo e relative risposte e spiegazioni, quali: 1) “Quante sono le note sullo spartito musicale”- “7!” (do, re mi, fa, sol, la , si, do); 2) “Quanti sono i colori dell’arcobaleno?” - “7!” (rosso, arancione, giallo, verde, azzurro, indaco, violetto) ; 3) “Quanti sono i giorni della Creazione per le tre grandi religioni monoteiste?” “7! ( Ebraismo, Cristianesimo e Islam); “Quanti erano i re di Roma?”- “7!” (gli antichi ne annoveravano 7!); 4) “Quante sono i peccati capitali?” - “7!” (ira, accidia, gola, lussuria, invidia, avarizia, superbia); 5) “Quante sono le virtù?” - “7!” (fede, speranza, carità, giustizia, temperanza, fortezza, prudenza); 6) “Secondo il proverbio popolare quante vite ha il gatto?” - “7!”; 7) “Secondo il proverbio popolare quante camicie suda l’uomo quando compie una fatica?” – “7!” . Infine, saranno proposte delle attività strutturate (valutazione da parte dei docenti) che seguono un preciso e circoscritto modello logico e che sono caratterizzate da un minimo grado di discrezionalità (cfr . allegato n. 6) e si concluderà tale fase di concettualizzazione con l’ascolto e l’elaborazione della canzone “Sette” e della filastrocca “La ballata dei sette nani” (cfr. allegato n. 7).
  • 14. 14 Step 4: Sperimentazione attiva del laboratorio: Si procede alla verifica dei risultati raggiunti mediante la verbalizzazione delle conclusioni. In seguito alla focalizzazione del problema, alla definizione delle sue caratteristiche all’analisi delle sue varie parti, alla distinzione degli aspetti più rilevanti, alla scelta delle possibili soluzioni ed alla messa in atto della soluzione più funzionale, al confronto e al mutuo scambio di idee e credenze, si sviluppa la dimensione dialogica. Attraverso la struttura cooperativa “penne al centro”, l’insegnante consegna le domande (una per ogni gruppo) già discusse in fase di conversazione clinica ad ogni gruppo cooperativo e consegna un gettone colorato che è il segnale del ruolo di guida assunto a rotazione. Il conduttore “guida” il gruppo rispetto alla prima risposta, dando il comando “Giù le penne!” (tutto il gruppo mette le penne in un contenitore: barattolo, portamatite, ecc.). Si procede ad una discussione di gruppo e la guida controlla che tutti i compagni abbiano capito, siano d’accordo sulla risposta e sappiano formularla a voce. Al comando “Penne in mano!”, gli alunni prendono la loro penna e trascrivono, personalmente, la propria risposta. Si prosegue con la seconda risposta ed il compagno alla sinistra riceve il gettone e diviene guida, conducendo la nuova fase di lavoro. E, così via, fino ad esaurimento delle domande. Le risposte individuali possono essere valutate dall’insegnante tramite correzione dei singoli elaborati o con chiamata casuale di un membro del gruppo ad illustrare le risposte date al fine di conferire un feedback positivo all’intero gruppo. Inoltre, l’insegnante introduce i problemi contenenti n. 2 domande ed invita gli alunni ad analizzare i dati. Si esamina la prima parte della scheda “Le nozze di Biancaneve – I parte” (cfr. allegato n. 8) e completata la stessa, si procede con la seconda scheda “Le nozze di Biancaneve – II parte” (cfr. allegato n. 9). Per risolvere la seconda situazione problematica è necessario ricorrere ad un dato contenuto nella prima parte. A tal punto, si invitano i bambini ricostituiti in gruppo cooperativo ad unire i due testi in un’unica formulazione mediante, ad esempio, il diagramma a blocchi (cfr. allegato n. 10). A tal punto, si procede con la struttura cooperativa “Uno a casa e tre in viaggio”, nella quale un alunno rimane in postazione per spiegare agli alunni “visitatori” le diverse modalità, fasi e processi di risoluzione dei problemi e gli altri tre, nel ruolo di “visitatori”, si spostano nel gruppo più vicino. Al segnale del docente rientrano nel proprio gruppo e si reiterano le rotazioni finché non ci siano scambi fra tutti i gruppi. Modalità di verifica e valutazione sommativa La verifica degli apprendimenti avviene mediante: prove strutturate (valutazione da parte dei docenti) che seguono un preciso e circoscritto modello logico e che sono caratterizzate da un minimo grado di discrezionalità; prove semistrutturate, che seguono parzialmente un termine precostituito di riferimento, rispetto al quale, gli alunni godono della possibilità di edificare personalmente le proprie risposte come, ad esempio, la scheda “la cena dei sette nani” (cfr. allegato n. 11 con predisposizione di attività alternativa per i B.E.S.; check-list di autovalutazione individuale e di gruppo (cfr. allegato n. 12). Alla fine, si procede
  • 15. 15 alla valutazione sommativa, ossia quel tipo di accertamento adoperato alla fine di un percorso didattico allo scopo di valutare il progresso, le conoscenze, le abilità, le competenze raggiunte o ricercare l’efficacia e la pregnanza dello stesso percorso e si propone la visione del fumettofinale per la conclusione delle attività. Note conclusive: Tale progetto didattico ha come suo leitmotiv la problematizzazione del reale mediante il laboratorio aritmetico ed il problem solving che prevede la presenza di un gruppo che comprende in sé le funzioni di
  • 16. 16 gruppo di ricerca e soggetto sperimentale attraverso la proposta di interpretazioni provvisorie che possono essere rimanipolate, un piano d’azione flessibile e rispondente all’ambiente. I nuclei tematici affrontati divengono memoria chimica per le strutture mentali degli alunni, ossia rappresentano un apprendimento attivo, costruttivo, intenzionale, autentico, collaborativo, quindi significativo, sviluppando la metacognizione, (pensare sopra al pensare – “imparare ad imparare”), ossia quella sorta di autoriflessività sul fenomeno cognitivo, un paradigma esplicativo della struttura e dei processi funzionali della mente umana, intesa come entità funzionale autonoma. In caso di difficoltà manifestate dagli alunni, è possibile adoperare altre modalità che favoriscano l’apprendimento, come il brainstorming ed il cooperative learning al fine di favorire una didattica inclusiva (anche dei B.E.S. – alunno con disabilità uditiva). Fondamentale è l’apporto delle osservazioni dirette ed indirette che per assurgere alla dignità di tecnica scientifica e didattica devono possedere determinati presupposti, ossia servire alla realizzazione degli obiettivi di una ricerca condivisa tra i soggetti del rapporto formativo (docenti/discenti); essere programmate, registrate sistematicamente e messe in relazione con proposizioni più generali che rendano significativo l’apprendimento; essere oggetto di prove di controllo rispetto alla validità, all'attendibilità e alla precisione in termini di valutazione ed autovalutazione.
  • 17. 17 Allegati: ALLEGATO N. 1 RISPONDI ALLE DOMANDE E CONTRASSEGNA OGNI RISPOSTA CON UNA CROCETTA SUL SIMBOLO O. N. 1 Operatore che serve per unire: O più B O meno C O per L O diviso M N. 2 Operatore che si usa per togliere: O Addizione U O Sottrazione I O moltiplicazione A O divisione V N. 3 Operatore che serve per aggiungere: O per T O meno D O più A O diviso I N. 4 Operatore che serve per aumentare: O per S O meno M O più N O diviso R N. 5 Operatore che serve per calcolare la differenza: O diviso G O più A O meno C O per F N. 6 Operatore che serve per levare: O diviso P O meno A O per E O più K N. 7 Operatore che serve per annettere: O per B O più N O meno L O diviso Z N. 8 Operatore che serve a fare la somma: O meno M O per V O più E O diviso C N. 9 Operatore che serve per fare la detrazione: O per T O più G O meno V O diviso H N. 10 Operatore che serve per il totale: O diviso Q O meno A O più E O per U
  • 18. 18 ALLEGATO N. 2 DOPO AVER RISPOSTO ALLE DOMANDE DELLA SCHEDA PRECEDENTE, TRASCRIVI OGNI LETTERA CORRISPONDENTE ALLA DOMANDA CONTRASSEGNATA SULLA PERGAMENA E SCOPRIRAI IL NOME DEL PERSONAGGIO MISTERIOSO. (RICORDA CHE A SIMBOLO UGUALE CORRISPONDE UNA LETTERA UGUALE)  ♣ ♠ ♦ ☻ ♠ ♦ ☼ ◙ ☼ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
  • 19. 19 ALLEGATO N. 3 COMPLETA LA SEGUENTE TABELLA: Protagonisti Problema Causa Soluzione nella storia Soluzione proposta Matrigna Essere la più bella del reame Biancaneve è più bella della matrigna Eliminare Biancaneve Biancaneve Avere la matrigna invidiosa La sua bellezza Allontanarsi dalla matrigna Cacciatore Uccidere Biancaneve L’ordine della regina Uccidere al suo posto un animale Biancaneve Fuggire dalla matrigna Per salvarsi Cercare un rifugio per la notte
  • 20. 20 ALLEGATO n. 4 IL BUCATO DI BIANCANEVE Oggi è giorno di bucato e Biancaneve conta i panni da lavare: molte casacche, alcuni pantaloni, tutte le camicie, calzini, e nessuna sciarpa. Quanti indumenti deve lavare Biancaneve? Cerchia secondo le richieste dei quantificatori. Presta attenzione alle indicazioni. Un paio di pantaloni sono lunghi. Le rimanenti paia sono corte. Molte casacche sono gialle. I nanetti ne hanno una sola a testa. Ogni camicia ha le maniche lunghe ed il colletto. Alcune sono di Cucciolo. Tutti i calzini sono rosa. Non c’è nessuna sciarpa da lavare
  • 21. 21 ATTIVITA’ ALTERNATIVA ELABORATA PER I B.E.S. IL BUCATO DI BIANCANEVE Oggi è giornata di bucato e Biancaneve dovrà lavare la biancheria di tre giorni. Ogni nanetto ha sporcato giornalmente un paio di calzini, un paio di boxer, un paio di pantaloni, una casacca e un berretto. Quanti indumenti dei suoi amici nanetti laverà Biancaneve? Quanti calzini? _________________ Quanti boxer? __________________ Quanti pantaloni? ________________ Quante casacche? ________________ Quanti berretti? _________________ Quanti indumenti in tutto?___________________
  • 22. 22 ALLEGATO n. 5 CALENDARIO SETTIMANALE DEI SETTE NANI Preparare una crostata Stendere il bucato Sistemare e rifare i lettini Accendere Il fuoco Prendere l’acqua nel pozzo Apparecchiar e la tavola Aiutare gli animali del bosco LUNEDÌ Brontolo Mammolo Pisolo Cucciolo Dotto Eolo Gongolo MARTEDÌ Gongolo Brontolo Mammo-lo Pisolo Cucciolo Dotto Eolo MERCOLEDÌ Eolo Gongolo Brontolo Mammolo Pisolo Cucciolo Dotto GIOVEDÌ Dotto Eolo Gongolo Brontolo Mammolo Pisolo Cucciolo VENERDÌ Cucciolo Dotto Eolo Gongolo Brontolo Mammolo Pisolo SABATO Pisolo Cucciolo Dotto Eolo Gongolo Brontolo Mammolo DOMENICA Mammolo Pisolo Cucciolo Dotto Eolo Gongolo Brontolo
  • 23. 23 ATTIVITA’ ALTERNATIVA ELABORATA PER I B.E.S. CALENDARIO SETTIMANALE DEI SETTE NANI Aiuta Biancaneve ad organizzare il ménage domestico settimanale tra cucina, pulizie, bucato, giardinaggio e cura degli animali del bosco. Giorni della settimana Ore antimeridiane Ore pomeridiane Lunedi
  • 24. 24 ATTIVITA’ ALTERNATIVA ELABORATA PER I B.E.S. AD OGNI NANETTO IL PROPRIO COMPITO! La povera Biancaneve non ce la fa più, ha proprio bisogno di aiuto. I suoi cari nanetti decidono di darle una mano. Contribuisci anche tu a suddividere i loro compiti. Giorno della settimana Nanetto Compito Brontolo Dotto Eolo Mammolo Cucciolo Gongolo Pisolo Compiti Spazzare a terra Spolverare Lavare i pavimenti Lavare i piatti Apparecchiare e sparecchiare Rifare i letti Stirare
  • 25. 25 ATTIVITA’ ALTERNATIVA PER I B.E.S. PULIAMO IL BOSCO. Oggi Biancaneve ha chiesto ai suoi nanetti di aiutarla a ripulire il bosco dai rifiuti. Ma come fare con tutta quella sporcizia? “Bisogna riciclare” - dice Cucciolo. “Sono d’accordo”- risponde Dotto. “Ma chi ci guiderà?” “Chiederemo consiglio ai nostri amici Riciclotti”- aggiunge Biancaneve. Aiuta i nostri personaggi a risolvere il loro problema inserendo nella giusta colonna i rifiuti che potrebbero aver ritrovato nel bosco. CARTA VETRO PLASTICA INDIFFERENZIATO ORGANICO
  • 26. 26 Problemi Ecologici nel Bosco Questa mattina i sette nani hanno fatto colazione con uova, pane, succhi di frutta e yogurt. Quante uova ha mangiato ogni nanetto se Biancaneve ne ha preparate 14? Ogni piccolo nano ha consumato anche uno yogurt e una bottiglietta di succo di frutta. Quanti yogurt in tutto? Quanti succhi? In quali contenitori Biancaneve conferirà gli avanzi di cibo, le bottigliette e i vasetti vuoti? Uova preparate da Biancaneve N° di nanetti Uova consumate singolarmente Succhi di frutta bevuti Vasetti di yogurt consumati
  • 27. 27 ALLEGATO n. 6 Come… Le note sopra lo spartito musicale! Metti in ordine le note musicali sopra lo spartito, seguendo le istruzioni dell’insegnante (es. “Sulla prima linea dal basso si trova la nota Mi”; “Sul primo spazio dal basso si trova la nota Fa”). Re - Sol - Do - La - Mi - Si - Fa.
  • 28. 28 Come… I colori dell’arcobaleno! Metti in ordine i colori dell’arcobaleno che trovi nell’elenco sotto l’immagine associando i numeri da 1 a 7 secondo la giusta sequenza. Indaco - Arancione - Verde - Rosso - Azzurro - Violetto - Giallo.
  • 29. 29 Come… Le virtù e i peccati! Cerchia in azzurro le virtù (sentimenti positivi) e in rosso i peccati (sentimenti negativi). Fede Giustizia Invidia Prudenza Avarizia Speranza Ira Prudenza Carità Accidia Superbia Lussuria Temperanza Fortezza Gola.
  • 30. 30 Come… I giorni della Creazione nelle tre principali religioni monoteiste! Ebraismo, Cristianesimo e Islam Collega con una freccia i racconti della Creazione al corrispondente libro sacro (Bibbia e Corano). “..Il Nostro Signore è Dio, il quale ha creato i cieli e la terra in sei giorni e poi Si è assiso sul trono..” Sura 7,54. “..Allora Dio, nel settimo giorno portò a termine il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro. Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli creando aveva fatto…” Genesi 2,1-3.
  • 31. 31 Il Menoràh è il candelabro a sette braccia che ricorda i sette giorni della Creazione a quale credo religioso appartiene ? Solo la prima letterina è già colorata, metti in ordine le altre lettere e scrivile dentro questa tabella.
  • 32. 32 Come… I re di Roma! Cerchia e disegna il primo re di Roma e ascolta la sua storia. Numa Pompilio Tullio Ostilio Anco Marzio Tarquinio Prisco Romolo Servio Tullio Tarquinio il Superbo
  • 33. 33 Il proverbio popolare dice: “……………. vite come i gatti!” Raggruppa e colora tanti gatti quanto è il numero esatto delle loro vite. Registra in tabella. BASE __________ Q. 
  • 34. 34 Il proverbio popolare dice: “L’uomo ha sudato ……………. camicie !” Raggruppa e colora tante camicie quanto è il numero esatto di quelle sudate dopo una grande fatica. Registra in tabella. BASE __________ Q. 
  • 35. 35 ALLEGATO n. 7 “Sette” Un giorno in via Pitagora, due numeri a passeggio discussero con vanto l’intero pomeriggio. Il 3 da gran pettegolo, diceva: “son perfetto!”. Ma il 12 contava i mesi per dispetto. Di colpo da un balcone, cantando, si affacciò il 7 “buontempone” che così li punzecchiò: “7 sono i giorni della settimana! 7 i Re di Roma che 7 colli ha! 7 sono i nani intorno a Biancaneve! 7 sono i mari per chi li conterà! 7 son le note sopra lo spartito! 7 bei colori l'arcobaleno avrà! 7 meraviglie l’uomo ha costruito… Sudando le camicie, ma quante chi lo sa? Sono 7! 7, 7 non si parla che di 7! 7, 7 non si parla che di te. 7, 7 non si parla che di 7! 7, 7 solo 7 ma perchè? Ma perché? Al bar del centro il 12 pensava sempre più… “Se il gatto ha sette vite quante sono le virtù? Non hanno invidia i numeri, non peccano, lo sai!” Così contò i peccati, non l’avesse fatto mai! Al 3 per l’imbarazzo poi venne un gran singhiozzo, Il 7 scese in piazza e dell’acqua gli portò! “Sì. Ma quanti sorsi?” “7!” “7 sono i giorni della settimana! 7 i Re di Roma che 7 colli ha! 7 sono i nani intorno a Biancaneve! 7 sono i mari per chi li conterà! 7 son le note sopra lo spartito! 7 bei colori l'arcobaleno avrà! 7 meraviglie l’uomo ha costruito… Sudando le camicie, ma quante chi lo sa? Sono 7! 7, 7 non si parla che di 7! 7, 7 non si parla che di te. 7, 7 non si parla che di 7! 7, 7 solo 7… adesso sai perché! Adesso sai perché!” “7!!!”
  • 36. 36 “LE NOZZE DI BIANCANEVE – I PARTE” COMPLETA, RISOLVI E COLORA : Alle nozze di Biancaneve con il principe furono invitati: 157 cortigiani, 14 tra re e regine, i 7 nani. Quanti sono gli invitati in tutto? Invitati in tutto: ……………….. Cortigiani Reali Nani Operazione:………………………………
  • 37. 37 ALLEGATO N. 9 “LE NOZZE DI BIANCANEVE – II PARTE” COMPLETA, RISOLVI E COLORA : Alla festa di nozze di Biancaneve non si presentano 12 cortigiani. Quanti partecipanti erano presenti alla festa? Invitati in tutto: ……………….. Cortigiani Reali nani Operazione:……………………………… Partecipanti alla festa: ……………….. Invitati in tutto: ……………….. Cortigiani non presenti: …………………… Operazione:………………………………
  • 38. 38 ALLEGATO N. 10 IL DIAGRAMMA A BLOCCHI SI ALLUNGA:
  • 39. 39 ALLEGATO N. 11 “LA CENA DEI SETTE NANI” LEGGI ATTENTAMENTE I PROBLEMI E TROVA L’OPERAZIONE RISOLUTIVA. Operazione Problema Domande …………………………………… Per cena Biancaneve ha cucinato 10 bistecche e 8 salsicce. Quanti pezzi di carne ha cotto complessivamente ? 1.Quanti pezzi di carne ha cucinato……………. ……………………………………? Quanti…………………? …………………………………… Biancaneve ha preparato la tavola con 7 piatti, 7 bicchieri, 7 posate e 7 salviettine. Quanti oggetti ha sistemato in tutto sopra la tavola? 1………………………………………………... …………………………………………………. …………………………………………………. …………………………………………………. 2………………………………………………... …………………………………………………. …………………………………… Sopra la tavola Biancaneve ha messo 25 pagnotte di pane. I nani affamati ne hanno già divorato 13. Quante pagnotte di pane restano sulla tavola? 1………………………………………………... …………………………………………………. …………………………………………………. …………………………………………………. 2………………………………………………... …………………………………………………. ………………………………………………….
  • 40. 40 ATTIVITA’ ALTERNATIVA ELANORATA PER I B.E.S. BIANCANEVE IN CUCINA. È sera, Biancaneve è sfinita ma non può ancora andare a dormire perché deve mettere ordine in cucina. Le toccherà lavare tutte le stoviglie sporche del pranzo e della cena. Quanti pezzi dovrà lavare ? Aiutala in questo compito in quanto i nanetti sono già andati letto. Stoviglie pranzo cena totale stoviglie piatti
  • 41. 41 ALLEGATO N. 12 CHECK-LIST INDIVIDUALE DI GRUPPO COMPORTAMENTO SÌ NO HO PARTECIPATO AD OGNI FASE DI LAVORO? SONO RIUSCITO A STARE SEDUTO AL MIO POSTO? SONO STATO ATTENTO AL LAVORO DI GRUPPO? HO SEGUITO LE ISTRUZIONI? HO ASPETTATO CON PAZIENZA IL MIO TURNO DI PAROLA? HO ASCOLTATO CHI PARLAVA? HO PRESTATO VOLENTIERI IL MATERIALE? HO ESEGUITO IL MIO COMPITO DI GRUPPO? HO OSSERVATO IL LAVORO DEGLI ALTRI GRUPPI? MI È PIACIUTO LAVORARE IN GRUPPO?
  • 42. 42 CHECK-LIST DI GRUPPO COMPORTAMENTO SÌ NO ABBIAMO SVOLTO OGNI FASE DI LAVORO? ABBIAMO SEGUITO LE ISTRUZIONI? CI SIAMO ALTERNATI NEI TURNI ? ABBIAMO ASCOLTATO CHI PARLAVA? ABBIAMO CONDIVISO MATERIALE? ABBIAMO ESEGUITO IL COMPITO DI GRUPPO? ABBIAMO OSSERVATO IL LAVORO DEGLI ALTRI GRUPPI? ABBIAMO APPREZZATO IL LAVORO IN GRUPPO?