The main objective of this project is the fotomodeling and the subsequent reading of architectural forms and decoration of their interiors that is the frescoed surfaces of the Vank Cathedral. To achieve this goal, our research looked at two main areas:The first phase of research was directed to the identification of historical, cultural and artistic of the Armenians before and after migration to Iran with the examination of the various selected cases and the second aspect of the thesis consists of an operational analysis; With the use of digital photogrammetry for creating fotomodeling 3D and with the development of a dense and accurate three-dimensional model of the points for all the traditional two-dimensional architectural drawings as plans, sections and elevations integrated with orthoprojection of frescoed surfaces.
Fotomodeling and the subsequent reading of architectural forms and decoration of their interiors in Vank cathedral
1. La fotomodellazione per la lettura delle forme
architettoniche
e della loro decorazione
La cattedrale di Vank a Esfahan,Iran
POLITECNICO DI TORINO
Collegio di Architettura
In
Architettura per il restauro e valorizzazione
del patrimonio
Relatore: Proff.ssa Antonia Spano’
Co-relatori: Proff.ssa Claudia Bonardi
Arch.Elissabetta Donadio
Candidate:
Narges Hashemi
Sanaz Nourollahichatabi
Anno Accademico 2014-2015
2. 1- La fotomodellazione: dalle immagini ai modeli tridimensionali con la tecnica della
fotogrammetrica digitale. Il tracciamento dei disegni architettonici con le ortoproiezioni
delle superfici affreschate .
2- Studio dei cicli pittorici su superfici affrescate, con supporto del modello 3D denso e
accurato e delle ortoproiezioni, applicato ad un caso studio emblematico.
3- Cattedrale di Vank, è un unicum nello scenario delle chiese armene in Iran, e non era
documentata prima d’ora.
4- È interamente affrescata e in buono stato di conservazione, la documentazione è utile
per studi comparativi.
OBIETTIVI DELLA TESI
3. Lettura storica
Rilievo metrico
3D
Territorio e
storia degli
Armeni in iran
Caratteri
Architettonici
delle chiese
Armene
Decorazione
Delle superfici
architettoniche
La fotomodellazione
(fotogrammetria
digitale) per i modelli
3D
Le ortofoto delle
superfici affrescate e
gli elaborati 2D e 3D
Lettura iconografica appoggiata al modello 3D
ed alle sue proiezioni
Fruibilità delle analisi iconografiche e del
modello in un GIS
Struttura della tesi
4. La migrazione degli Armeni in Iran
Dopo la guerra tra la Persia safavide e l'Impero Ottomano all’inizio del 17 secolo (1603-1605),
sotto ordine dello Shah Abbas I, gli armeni iniziano ad arrivare in Iran alla ricerca di una nuova
vita nel regno del re safavide.
5. Gli armeni in Nuova Giulfa a Isfahan
3. Diffusione della manodopera nei luoghi
meno abitati dell'Iran sia per l'edilizia che
per la coltivazione della terra; stimoli in
campo artistico (e alto artigianato) per
lavori pubblici e per l’abbellimento della
nuova capitale.
2. La ristrutturazione del paese e la
rivalutazione economica e artistica di
Isfahan attraverso il ripopolamento dei
luoghi meno abitati dell’Iran.
1. Realizzazione di una politica di "terra
bruciata" nella regione armena, per
proteggere le frontiere nord-occidentali
durante la guerra contro gli ottomani.
7. Chiese Armene nel periodo Formativo (IV-VII secolo)
Chiesa Patriarcale di Echmiadzin (Armenia) Monastero di San Taddeo, Azerbaijan (Iran)
Materiali utilizzati: Pietra tagliata
Forma di pianta: Pianta a croce con cupola
centrale
Forma di cupola: Cupole a cono con singola
parete
Decorazione esterno: Sculture in pietra
Decorazione interno: Prima di 1720 non c’era
decorazione ma dopo decorato con affreschi
raffiguranti
Materiali utilizzati: Pietra bianca e nera
Forma di pianta: La chiesa nera, Sala a cupola
con un paio di colonne e la chiesa bianca,
Pianta a croce con cupola centrale
Forma di cupola: Le due cupole a cono con
singola parete
Decorazione esterno: Qualche parte senza
decorazione, altri sculture in pietra
Decorazione interno: Molto semplice e senza i
bassorilievi e gli affreschi
8. Chiese Armene nel periodo Maturo (IX-XIV secolo)
Chiesa della Santa Croce (Akh'tamar, Turchia) Chiesa di S.Grigor (Ani, Turchia)
Materiali utilizzati: Pietra tagliata
Forma di pianta: Un tetraconco con quattro
absidi semicircolari
Forma di cupola: Cupole a cono con singola
parete
Decorazione esterno: Le ricche sculture che
ne adornano le facciate
Decorazione interno: Decorato con affreschi
raffiguranti
Materiali utilizzati: Pietra tagliata
Forma di pianta: La pianta longitudinale a
cupola
Forma di cupola: Cupole a cono con singola
parete
Decorazione esterno: Le ricche sculture che ne
adornano le facciate
Decorazione interno: Decorato con affreschi
raffiguranti
9. Chiese Armene nel periodo Sfavide in Nuova Giulfa (XVII secolo)
Chiesa di Betlemme (Isfahan, Iran)
Materiali utilizzati: I mattoni
Forma di pianta: la pianta longitudinale a
cupola
Forma di cupola: Cupole a quadrilatero arco a
doppio guscio
Decorazione esterno: Frame disegno con archi
tiranteria in mattoni
Decorazione interno: Decorato con affreschi
raffiguranti, stucchi e piastrelle
Materiali utilizzati: I mattoni
Forma di pianta: la pianta a croce coronata da
un capolino centrale
Forma di cupola: Cupole a quadrilatero arco a
doppio guscio
Decorazione esterno: frame disegno con archi
tiranteria in mattoni e circondata di portico su
tre lati a pilastri
Decorazione interno: Decorato con pochi
affreschi raffiguranti, stucchi e piastrelle
Chiesa di Santa Maria (Isfahan, Iran)
10. Un confronto i decorazioni e architettura delle chiese, moschee e palazzi nel
periodo safavide
La facciata esterna della Cattedrale di Vank e sua cupola di mattoni, sono completamente in linea
con i modi dell'architettura iraniana e la costruzione locali in accordo con la moschea safavide
(Moschea Masjid-i Shah). L'unica differenza in esterno è presenza di campanile invece di minareti
che effettivamente è stato fatto In armonia con l'ambiente e la loro condizione nel questo periodo.
La cupola decorativo della moschea, composto da tanti disegni spirali di Toranj che questo
movimento con ridotte dimensioni di ogni Toranj arrivanno a un centro unico .Nella cupola della
Cattedrale di Vank gli elementi decorativi come posizionamento di cupole, gli archi, decorazioni
conduce alla cupola e i disegni Toranj della cupola sono simili a Sheikh Lotfollah moschea e le
caratteristiche più importanti delle decorazioni nel periodo safavide, può rispettare le regole di
simmetria, riflessione, ripetizione e ordine geometrico.
Le decorazioni delle pareti protratte fino alla cupola, nella moschea Sheikh Lotfollah, sono decorate
con la calligrafia, nella arcata principale del Mirhab della Shabestan vi sono i nomi di uomini
religiosi e la presenza dei colori caldi nelle decorazioni questo luogo costituisce una delle
caratteristiche specifiche del periodo safavide.
Nel Cattedrale di Vank tutte le parte sono decorate da motivi ad arabeschi lumeggiati d'oro e
Khata’I, con maggior effusione d'oro che anche si vede sulla cupola.
Simili decorazioni adornano la cupola della Cattedrale di Vank; quelle del palazzo Chehel Sotoun
sono un altro caso per notare. Nella foto si mostra una veduta interna sotto la cupola del palazzo
Chehel Sotoun decorato con bei motivi arabesque. Tra fiori e piante rosse si vede lo sfondo verde
scuro e blu; i colori rosso e oro sono stati utilizzati di più nelle decorazioni della Cattedrale di Vank.
11. Sintesi dei caratteri ricorrenti
1.Tradizione Orientale:
- Presenza una fiorente scuola della miniatura in Nuova Giulfa nel XVII secolo.
- Le attività commerciali dei mercanti Armeni per importare i vari prodotti in Iran.
- Supporto degli armeni dalla corte safavide e la buona situazione finanziaria dei mercanti
armeni.
- Il ruolo dei pittori armeni in Nuova Giulfa come Minas e Hovans Merkez.
Nei secoli XVII e XVIII in periodo safavide, l’architettura e soprattutto la decorazione ha raggiunto
il suo apice rispetto al periodo precedente e gli artisti armeni sotto l'influenza delle tradizioni
orientali e occidentali.
2.Tradizione Occidentale:
- Presenza gli artisti stranieri in Nuova Giulfa, insieme con gli Armeni.
- Le tele e tavole dipinte delle chiese possono essere attribuiti sia ad artisti europei, sia alle
scuole di artisti armeni che fortemente influenzata dai modelli occidentali con mantenere i vivi
elementi della tradizione pittorica armena.
- la resa della profondità, della luce e dell'ombra sui volumi e l'uso della pittura ad olio su
dipinti di grandi dimensioni come cambiamenti innovativi influenzate dalla pittura occidentale
Gli artisti armeni sotto l'influenza di arte iraniana hanno cercato di simulazione delle opere
naturalistiche occidentali con la combinazione con le tradizioni orientali.
12. Tecnica fotogrammetria digitale
IL RILIEVO FOTOGRAMMETRICO
Riprese fotografiche Distanza di presa dei fotogrammiDati della fotocamera
Distanza tra i centri di presa delle muratureDistanza tra i centri di presa delle volte
13. La Fotomodellazione: Dalle immagini ai modelli tridimensionali
Orientamento dei blocchi fotogrammetrici delle immagini e generazione
della nuvola densa di punti.
Estrazione di proiezioni su piani opportunamente scelti, per derivare gli
elaborati architettonici classici.
Editazione e preparazione degli elaborati che integrano la componente
geometrico-vettoriale e quella radiometrica delle ortofoto.
Conversione del modello di punti in superficie continua (mesh – superficie
triangolata) e ottimizzazione di tale modello.
I software utilizzati:
14. La rappresentazione architettonica del progetto
Alla base del nostro obiettivo, l'esito finale si divide sostanzialmente in tre parti:
1- La realizzazione di un modello tridimensionale foto realistico in ambiente 3D Reshaper.
2- La proiezione di tutte le ortofoto.
3- Tutti i disegni architettonici nel ambito AutoCad (Le piante, le sezioni) con ortoproiezioni delle
superfici affrescate.
15. STORIOGRAFIA E ICONOGRAFIA SUGLI AFFRESCHI
Studio dell’iconografia grazie al rilievo
Ortoproiezioni delle superfici affrescate che sono derivati da software utilizzati vennero interamente legato alla
corrispondenza tra le storie del vecchio Testamento, del Nuovo Testamento e degli Atti degli Apostoli in concordanza
con le storie di Sant Gregory. Inoltre, schema compositivo dei vari colori si presenta i 113 riquadri disposti su cinque
registri che procede da destra a verso sinistra dall'abside.
16. ANALIZZARE ICONOGRAFIA SUGLI AFFRESCHI
Giudizio Universale
La composizione di Giudizio Universale nella cattedrale di Vank si indica una struttura tradizionale come lo
stile Bizantino (Franghias).
Le figure sono più moderne del opere di ‘Franghias’ inconfronto con l’opera di ‘Michelangelo ’, che non sono
dipinto con grande espressività e potenza.
Cattedrale di Vank, Nuova Giulfa, XVII
sec
L’Istituto Ellenico di Venezia,
Franghias kavertzas, XVI sec
Capella sistina, Vaticano,
Michelangelo, XVI sec
17. STORIOGRAFIA E ICONOGRAFIA SUGLI AFFRESCHI
Crocefissione di Cristo
Cattedrale di Vank, Nuova Giulfa, XVII sec Museo A. Rublev, Mosca, meta XVI sec
Museo di vienna, Rogier van der Weyden, XV sec
La composizione delle tre
quadri compongono da un
elemento triangolare e un
cercio che si sovrappone tutti
personaggi.
Una differenza significativa tra
l’opera di Cattedrale di Vank
con altre due è presenza due
Diavoli sotto gli Angeli che
negli esempi di Europa e
bizantino non esiste mai.
Lo sfondo dell’opera della
Cattedrale di Vank è
interamente occupato da una
veduta urbana come modello
di “Weyden” in confronto con
l’opera dello stilo Bizantino.
18. DOCUMENTAZIONE ORTOPROIEZIONI DELLE SUPERFICI AFFRESCHATE
I beni culturali sono caratterizzati da una
complessità del loro valore semantico che
rappresente il valore culturale del bene che
deve necessariamente essere collegato al
dato geometrico per documentare e
comunicare.
Il rilievo, inteso come raccolta di tutte le
informazioni derivanti da molte discipline ha
una sua propria ragione d’essere perchè:
La Cattedrale di Vank è uno dei monumenti unici di importanza storica ed architettonica dal periodo
safavide fino ad ora, che nei ultimi anni è in attesa di risposta per entrare nella lista UNESCO.
Secondo l'importanza della documentazione dei beni culturali già affermata, la documentazione digitale
per la fruibilità delle analisi iconografiche e del modello è un obiettivo principale.
Per raggiungere tale scopo abbiamo utilizzato un GIS che permette di allegare dei dati iconografici per
ogni quadro con i ortoproiezioni derivati dal progetto per raccogliere un archivio digitale.
1- Un Bene culturale è una rappresentazione unica
della cultura di un Popolo
2- il Bene Culturale è continuamente esposto a fattori
di rischio
3- il rilievo è uno dei principali mezzi per conoscere il
valore del Bene Culturale
19. DOCUMENTAZIONE ORTOPROIEZIONE DELLE SUPERFICI AFFRESCHATE,
TRAMITE IL SW QGIS
Le nuove tecniche e tecnologie digitali offrono, infatti, la possibilità di ottenere nuovi prodotti non
solo dalle attività di rilievo, ma anche nella rappresentazione e nella visualizzazione, costituiscono
potenti strumenti per l'analisi degli oggetti ed a supporto delle attività di ricostruzione e restauro.
Per nostro caso studio il sw QGIS era uno strumento molto utile per raggiungere tale obiettivo, che
permette la reperibilità e l’identificazione degli affreschi in modo digitale con la preparazione della
nuova figura del conservatore dei documenti digitali, ovvero della gestione di processi sicuri di
preservazione e conservazione dei beni culturali.