1. News 33/SSL/2017
Lunedì, 14 Agosto 2017
Domande pensione inabilità esposizione amianto origine professionale, Inps.
ROMA – Pensione inabilità per esposizione professionale ad amianto. Con
messaggio 3249 del 4 agosto 2017 Inps ha fornito indicazioni sulle procedure per la
presentazione delle domande in merito alla pensione introdotta dalla Legge 11
dicembre 2016, n. 232 articolo 1, comma 250, e dal Decreto attuativo 18 luglio 2017.
Come previsto dal citato decreto le domande per il 2017 dovranno essere
presentate entro il 16 settembre 2017. Le procedure istituite da Inps riguardano sia
l’invio della richiesta sia la verifica del requisito precedente l’invio.
“La procedura telematica per la trasmissione delle domande è stata aggiornata
con i nuovi prodotti WebDom creati per l’invio della domanda di verifica del
requisito e per la domanda di pensione di inabilità:
“Verifica del requisito a pensione di inabilità Art. 1, c. 250, legge 232/2016.
Gruppo: 0007 – Certificazione.
Sottogruppo: 0062 – Diritto a pensione.
Tipo: 0168 – Inabilità Art. 1, c. 250, legge 232/2016.
“Pensione di Inabilità articolo 1 comma 250 legge 232/2016”.
Gruppo: 0002 – Inabilità/Invalidità.
Sottogruppo: 0012 – Pensione di Inabilità.
Tipo: 0168 – Inabilità Art. 1, c. 250, legge 232/2016”.
Per le operazioni sarà possibile rivolgersi a un patronato. La prestazione sarà erogata
in base ai limiti annuali di spesa disponibili e su monitoraggio delle domande.
(Articolo di Corrado De Paolis)
Info: Inps messaggio 3249 del 4 agosto 2017
Fonte: quotidianosicurezza.it
2. Roma è la Capitale degli infortuni sul lavoro: 153 morti in quattro anni.
Il quaranta per cento dei decessi riguarda italiani: sono i dati dell’Osservatorio della
società Vega Engineering e dell’Osservatorio indipendente di Bologna di Carlo
Soricelli
Caduta dall’alto, investimento o schiacciamento da veicolo, folgorazione. Sono le
cause principali degli incidenti sul lavoro con esito mortale a Roma e nel Lazio.
Tragedie che si ripetono nonostante gli appelli a intervenire anche dalle più
importanti personalità dello Stato, come il Presidente della Repubblica Sergio
Mattarella che, il 9 ottobre scorso, in occasione della Giornata per le vittime di
infortuni sul lavoro, ha sottolineato come «anche una sola infligge al corpo sociale
una ferita non rimarginabile». L’ultima vittima nella Capitale, nella zona di Selva
Candida, risale a qualche giorno fa: Andrea Onori, operaio di 24 anni appassionato
di boxe, morto folgorato durante lavori di ristrutturazione in un palazzo. Dai dati 2017
dell’Osservatorio sulla sicurezza sul lavoro della società Vega Engineering e
dell’Osservatorio indipendente di Bologna di Carlo Soricelli, nel quadriennio 2013-
2017 ci sono stati 153 decessi sul lavoro, il 40 per cento dei quali (56) proprio a Roma
e provincia.
Una strage molto spesso provocata dalla mancanza o dal non rispetto delle misure
di sicurezza, come hanno accertato le indagini delle forze dell’ordine. Ma la
situazione è preoccupante anche a Latina e Viterbo, con 27 decessi a testa, a
Frosinone (26) e Rieti (17). L’anno scorso il Lazio si è piazzato al quinto posto della
triste classifica dei morti sul lavoro dietro a Emilia Romagna, Veneto, Campania e
Lombardia per il numero di incidenti mortali. A quelli noti, in cantieri e in altre
situazioni, bisogna poi aggiungere quelli durante il trasferimento da e per il luogo di
lavoro, nonché gli altri sulla strada. «Non è vero quindi che il numero dei morti sul
lavoro sia in diminuzione, nonostante il forte calo occupazionale», dicono Fabio
Turco e Marco Federiconi, rispettivamente segretario generale della Filca Cisl di
Lazio e Roma: «Il numero degli incidenti mortali non tende a diminuire e questo
perché la politica della sicurezza funziona solo nei luoghi di lavoro dove è presente il
sindacato e grazie alla collaborazione con gli enti bilaterali».
I settori dove avvengono più incidenti mortali sono l’agricoltura e l’edilizia: nel primo
la maggior parte dei fattori di rischio sono il ribaltamento del trattore, nel secondo le
caduta dell’alto. «Ma la strage riguarda anche un numero sempre più alto di partite
3. Iva - sottolineano dal sindacato - ed è inoltre in aumento purtroppo il numero degli
incidenti con esito fatale che coinvolgono operai ultrasessantenni, fra i quali a livello
nazionale la percentuale dei decessi raggiunge circa il 27%».
I numeri fanno davvero impressione: dal 1 gennaio 2003 al maggio scorso - rivelano
dall’Ufficio studi della Filca Cisl - si sono verificati solo a Roma città 66 infortuni
mortali, che salgono a 111 con la provincia. Quarantuno gli stranieri (soprattutto
romeni, con 31 vittime). Il mese peggiore è maggio, l’eta media delle vittime è 39
anni. Nello stesso periodo nel Lazio i morti nell’edilizia sono stati 192 (30 a Latina, 32 a
Frosinone, 16 a Viterbo,3 a Rieti). Anche nel 2017 le tragedie non mancano: il 26
aprile scorso Domenico Di Giglio è stato schiacciato dalla gru che stava
manovrando e che si è ribaltata in un cantiere in via degli Alberini, a Colli Aniene. A
febbraio è morto Giancarlo Ciappino in un incidente con una betoniera a Itri, nel
frusinate, mentre a maggio ha perso la vita un quarantenne a Sabaudia, Mattia
Monti, rimasto incastrato sotto un escavatore cingolato. «Facciamo nostre le parole
di Mattarella e chiediamo - concludono Turco e Federiconi -, se si vuole combattere
il triste fenomeno degli incidenti mortali, di mettere in piedi un sistema che, allo
stesso tempo, sa prevenire e controllare, con un numero di ispettori e professionisti
che tutti i giorni monitorano i posti di lavoro». (Articolo di Rinaldo Frignani)
Fonte: roma.corriere.it
Riduzione contribuzione previdenziale e assistenziale settore edile, decreto.
ROMA – Contributi settore edile. È stato registrato dalla Corte dei Conti il 3 agosto il
Decreto direttoriale 5 luglio 2017 riguardante la riduzione della contribuzione
previdenziale e assistenziale per i datori di lavoro.
La riduzione per il 2017 è stata confermata all’11,50%.
Info: Ministero Lavoro riduzione contributi settore edile
Fonte: quotidianosicurezza.it