SlideShare a Scribd company logo
1 of 53
Download to read offline
lunedi 23 febbraio 2015
Rassegna Stampa
Servizi di Media Monitoring
Rassegna Stampa 23-02-2015
ACEA
LEGGO ROMA 23/02/2015 21
Ultrà, monumenti blindati
Paola Lo Mele
3
ENERGIA
LES ECHOS 23/02/2015 17
Fukushima : une nouvelle fuite d`eau hautement radioactive est détectée
Redazione
4
FINANCIAL TIMES 23/02/2015 2
Hungary`s nuclear deal with Russia sparks prob
Christian Andrew Oliver Byrne
5
AFFARI E FINANZA 23/02/2015 42
La domanda di energia frena e il Nord rallenta più del Sud
Redazione
6
CORRIERECONOMIA 23/02/2015 38
Elettricità e gas Addio bollette protette Ora la liberalizzazione gioca a tutto
campo
Elena Comelli
7
CORRIERECONOMIA 23/02/2015 39
Consumi Crolla la domanda, non il prezzo
Elena Comelli
9
SOLE 24 ORE 23/02/2015 23
Gli obblighi di legge sul riscaldamento = Il risparmio energetico è d`obbligo
Silvio Maria
11
SOLE 24 ORE 23/02/2015 23
Oneri più leggeri grazie all`ecobonus
Redazione
13
STAMPA 23/02/2015 34
La spesa più ecologica? Al bio-supermarket
Franco Giubilei
14
ATTUALITA'
CORRIERE DELLA SERA 23/02/2015 16
Jihad, l`orrore visto dai reduci = Ho visto bruciare vivi 128 uomini Alcol e
insonnia, i reduci della jihad
Francesco Battistini
15
REPUBBLICA 23/02/2015 14
Gli ostaggi curdi in gabbia l`ultimo orrore dell`Is Blitz militare turco in Siria
Marco Ansaldo
17
REPUBBLICA 23/02/2015 15
Gli ostaggi nella gabbia dei carnefici del Califfo = Web, dollari e violenza la
modernità perversa dei carnefici del Califfato
Slavoj Zizek
19
REPUBBLICA 23/02/2015 14
"Italia in grado di intervenire in Libia"
Redazione
21
REPUBBLICA 23/02/2015 2
Grecia, la resa di Tsipras restano i tagli agli statali ad Atene ancora austerity =
Ecco il piano di Atene addio promesse elettorali deregulation, riforma Stato e
un`apertura ai privati
Ettore Livini
22
REPUBBLICA 23/02/2015 4
Se l`euro non piace neppure ai tedeschi = Dietrofront degli italiani ora sono i più
euroscettici sì forzato alla moneta unica
Ilvo Diamanti
24
REPUBBLICA 23/02/2015 6
Jobs Act, duello tra Renzi e Landini Il premier teme trappole sull`Italicum =
Duello tra Renzi e Landini "Ha perso e ora fa politica" "Falso, resto fuori dai
partiti"
Silvio Buzzanca
26
REPUBBLICA 23/02/2015 6
Dissidenti dem e forzisti preparano la trappola sull`Italicum
Goffredo De Marchis
27
CORRIERE DELLA SERA 23/02/2015 5
Il premier: nel 2018 vinceremo sempre noi = Renzi: Landini è uno sconfitto Io
duro fino al 2018 e poi vinco
Maria Teresa Meli
29
CORRIERE DELLA SERA 23/02/2015 6
Intervista a Lorenzo Guerini - Dialogo, no alle minacce Si usa un punto del Jobs
act per aprire altre questioni
Alessandro Trocino
31
REPUBBLICA 23/02/2015 25
Un riformismo con incognite = Le incognite del riformismo
Marc Lazar
32
CORRIERE DELLA SERA 23/02/2015 25
Editoriale - I silenzi e le parole del Colle = Stile i silenzi e le poche parole del
Colle
Michele Ainis
33
CORRIERE DELLA SERA 23/02/2015 15
In pensione prima con sgravi contributivi e riscatto della laurea = Pensioni, la
mini riforma strisciante Con sgravi alle imprese e riscatto laurea
Enrico Marro
35
REPUBBLICA 23/02/2015 9
Scuola, basta precari e per le nuove materie in classe arrivano sessantamila
docenti = Sessantamila docenti per le materie in più asilo unico da 0 a 6 anni al
posto dei nidi
Corrado Zunino
37
I
Rassegna Stampa 23-02-2015
REPUBBLICA 23/02/2015 13
Responsabilità civile i magistrati si spaccano e bocciano lo sciopero
Liana Milella
39
CAMPIDOGLIO-REGIONE-PROVINCIA
MESSAGGERO 23/02/2015 2
I barbari già liberi dopo lo sfregio Nuovo test a Roma = Già tornati a casa i
barbari olandesi A marzo il decreto per le città sicure
Lorenzo De Cicco
41
MESSAGGERO 23/02/2015 2
Intervista a Claudio Strinati - Colpire l`arte? Come un omicidio = Strinati: Chi
rovina un monumento deve essere trattato come un omicida
Lorenzo De Cicco
43
REPUBBLICA ROMA 23/02/2015 3
Tifosi-vandali, rimpatriati gli ultimi sei
M.fv.
45
CORRIERE DELLA SERA
ROMA
23/02/2015 3
Un coro di no alle gabbie per i monumenti = Una cancellata per proteggere il
Pantheon Un coro di no alla proposta del pd Giuntella
Maria Rosaria Spadaccino
46
MESSAGGERO ROMA 23/02/2015 3
Intervista a giovanna Marinelli - Mille telecamere per salvare l`arte = Ecco mille
telecamere in più per proteggere i monumenti
Mauro Evangelisti
47
REPUBBLICA ROMA 23/02/2015 3
"Olanda-Italia in campo per ripagare i danni" Coni e Figc danno l`ok = L`idea di
Marino "Un`amichevole Olanda-Italia per pagare i danni"
Mauro Matteo Favale Pinci
49
REPUBBLICA ROMA 23/02/2015 2
Intervista a Marto Leonori - "Cartellopoli addio il piano di riordino parte da San
Giovanni"
Paolo Boccacci
51
REPUBBLICA ROMA 23/02/2015 9
L`India sarà Teatro Luca Ronconi e all`Opera va in scena la sua "Lucia" =
L`omaggio di Roma a Luca Ronconi
Rodolfo Di Giammarco
52
IIServizi di Media Monitoring
Ultrà, monumenti blindati
Il Campidoglio dopo l'assalto alla Barcaccia pensa alle contromosse: videosorveglianza e vigili
[Paola Lo Mele]
Uttr?, monumenti blind?t II Campidoglio dopo l'assalto alla Barcaccia pensa alle contromosse: videosorvegliama e
Paola Lo Mele Dopo l'assalto degli hooligans del Feyenoord alla Barcaccia, oltre ad un maggiore presidio delle forze
dell'ordine, si punta a potenziare il sistema delle telecamere a sorveglianza dei monumenti di Roma. Dal
Campidoglio? stata l'assessore alla Cultura e al Turismo Giovanna Mannelli a lanciare l'idea:?I nostri monumenti sono
controllati da un circuito di telecamere, cos? come tutte le opere nei nostri musei. Sicuramente dobbiamo lavorare ad
un potenziamento del sistema di sicurezza, ma anche ad una maggiore collaborazione con le forze dell'ordine?. In
futuro, ad esempio, potrebbero essere potenziati i cordoni umani (fatti dagli agenti) a tutela delle opere
d'arteparticolari circostanze. Ma su una cosa la re sponsabile della Cultura della giunta Marino? apparsa
irremovibile:?L'accessibilit? dei nostri monumenti? qualcosa a cui non dobbiamo assolutamente rinunciare. Non
dobbiamo creare recinti, barriere, la bellezza? di tutti?. Tra i suoi obiettivi c'? anche quello di far diventare i giovani i
veri custodi deUe opere artistiche e architettoniche:?Roma? talmente piena di arte che l'assuefazione diventa l'arma
da combattere. Per questo stiamo pensando di attivare dei percorsi didattici appositi con la Sovrintendenza rivolti alle
scuole, alle giovani generazioni?. Subito dopo gli scontri un esponente del Pd, Tommaso Giuntella, ha parlato
di?tempi maturi per ripristinare la cancellata in ferro battuto intomo al Pantheon?. Tra i contrari, Gianluca Peciola
(Sei):?Roma, a causa di pochi idioti, non pu? essere trasformata in un circuito di divieti e barriere?^ E se nel
conteggio dei danni alla fontana del Bemini sono state scoperte ben 110 scalfiture, in due giorni Scusa Roma Actie,
l'azione Scusa Roma, avviata da una cittadina olandese ha raccolto circa 4 mila euro, con l'obiettivo di raggiungere
quota 100 mila euro e contribuire a restaurare nuovamente la Barcaccia. La gara di solidariet?? partita subito anche a
Roma: l'Acea, ad esempio, per voce della sua presidente Catia Tomasetti, ha dato la sua disponibilit? per sostenere i
lavori necessari alla fontana. riproduzione riservata? Finalmente i 500 uomini Dopo i disordini e gli scontri di tifosi del
Feyenoord, arrivano 500 uomini in pi? delle forze dell'ordine in citt?. Ignazio Marino ha incontrato il ministro
dell'Interno Angelino Aliano:?In citt? arriveremo ad avere 1300 militari?. -tit_org- Ultr?, monumenti blindati
23-02-2015LEGGO ROMA
Estratto da pag. 21
Pag. 1 di 1
3
Fukushima : une nouvelle fuite d`eau hautement radioactive est détectée
[Redazione]
Fukushima: une nouvelle fuite d'eau hautement radioactive est d?tect?e SERV?CES? L'op?rateur Tokyo Electric
Power (Tepco) a annonc? avoir d?tect? dimanche une nouvelle fuite vers la mer d'eau hautement radioactive de la
centrale de Fukushima. La conduite d'?vacuation a?t? coup?e. Apr?s une mission d'observation la semaine derni?re.
l'Agence internationale de l'?nergie atomique s'?tait alarm?e de l'accroissement du volume d'eau contamin?e stock?e
sur place, issue des arrosages initiaux des r?acteurs pour les refroidir ou d'?coulements souterrains. -tit_org-
Fukushima: une nouvelle fuite d'eau hautement radioactive est d?tect?e
23-02-2015
Estratto da pag. 17
Pag. 1 di 1
4
Hungary`s nuclear deal with Russia sparks prob
es
[Christian Andrew Oliver Byrne]
CHRISTIAN OLIVER? BRUSSELS ANDREW BYRNE? BUDAPEST Hungary's contentious deal to award up
to?12bnnuclear power contracts to a Russian state-owned company is facing a threat from EU regulators who have
the power to block the project. A veto or prohibitive fine from Brussels would be a setback for Viktor Orban, Hungary's
prime minister, who has made the project the centrepiece of Ms strategy to forge deeper political and economic ties
with Russia, despite Moscow's ostracisation by the west over Ukraine. Opponents of the deal say it carries financial
risks as well as deepening Hungary's energy dependence on Russia. The country already relies on Russia for 80 per
cent of its oil and 60 per cent of its gas imports. Budapest awarded contracts to design, build and maintain two 1,200
megawatt reactors in the town of Paks, 75 miles south of Budapest, to a subsidiary of the Russian atomic energy
company Rosatom in December. However, the decision to conceal some details of the contracts on grounds of
national security provoked suspicion among Mr Orban's critics and in Brussels. Although the European Commission
Hungary's nuclear deal with Russia sparks probes did not raise objections to an intergovernmental agreement signed
by the two countries just over a year ago, the award of contracts for the Paks plant has thrown up thorny antitrust
concerns. Two EU agencies are examining the agreements. Euratom, the nuclear watchdog, is withholding approval
for the plant's fuel supply on technical and financial grounds, though talks are continuing, said one official briefed on
the matter. All nuclear fuel supply deals by EU member states must receive the green light from the agency.
Competition investigators from the European Commission are also looking at state subsidies and the legality of
contracts awarded to Rosatom and its affiliates without a tender. The antitrust inquiry? described as a possible case of
violation of EU law by officials? is still at an early stage, giving Hungary an opportunity to strike a bargain with
Brussels before a possible full investigation. The battle of wills is part of a struggle between EU technocrats and
Russia over Europe's energy security. Last year, Moscow scrapped its $50bn South Stream gas pipeline into eastern
Europe after EU regulators said that Gazprom, Russia's gas export monopoly, would break competition rules by both
supplying the gas and owning the pipeline. For EU diplomats, Mr Orban's decision not to hold a competitive tender
underlined fears that his close links with Moscow could lead Hungary to resist attempts to ramp up economic
sanctions against Russia. On an official visit to Budapest last week, Vladimir Putin, Russia's president, confirmed
Moscow would finance 80 per cent of the project's costs, saying he attached "great importance" to it. Politicians from
Hungary's green LMP party, who have launched legal challenges to the project's secrecy in a Budapest court, warned
that Paks would be an expensive mistake. "We would like to see our country break free from Russian energy
dependence," said Bernadett Szel, the party's co-leader. -tit_org- Hungary?s nuclear deal with Russia sparks prob
23-02-2015
Estratto da pag. 2
Pag. 1 di 1
5
[TERNA]
La domanda di energia frena e il Nord rallenta più del Sud
[Redazione]
[TERNA] La domanda di energia frena e il Nord rallenta pi? del Sud Milano?2,7%alNord,?1,5% al Centro e?0,8% al
Sud. So-? gennaio, secondo i dati di Terna, la domanda di no in crescita le fonti di produzione geotermica /Xenergia
elettrica in Italia ha fatto registrare una (+7,8%), eolica (+13,5%) e fotovoltaica (+44,9%). In flessione dell'I,1%, a
parit? di temperatura e calenda- flessione le fonti termica (?4,7%) e idroelettrica (? rio, rispetto allo stesso mese
dell'anno precedente. 23,9%). Considerando che gennaio 2015 ha avuto un giorno lavorativo in meno (20 vs 21), oltre
alla coincidenza di duepontifestiviainizio anno, mauna temperatura inferiore di circa un grado cent?grado rispetto a
gennaio 2014, la richiesta di 26,4 miliardi di kWh corrisponde a unaflessionedel2%. 126,4 miliardi di kWhrichiesti nel
mese di gennaio 2015 sono distribuiti per il 46,0% al Nord, per il 29,5% al Centro e per il 24,5% al Sud. A livello
territoriale, la domanda di energia elettrica nel mese di gennaio 2015? risultata ovunque in flessione: -tit_org- La
domanda di energia frena e il Nord rallenta pi? del Sud
23-02-2015
Estratto da pag. 42
Pag. 1 di 1
6
Elettricità e gas Addio bollette protette Ora la liberalizzazione gioca a tutto campo
Rivoluzione fissata entro il 2018. Ma l'Authority chiede un percorso di uscita senza date fisse
[Elena Comelli]
Svolte? polemica sul disegno di legge sulla concorrenza che imporr? il passaggio al mercato a 27 milioni di utenti
Elettricit? e gas Addio bollette protette Qralaliberalizzazione giocaatutto campo Rivoluzione fissata entro il 2018.
Ma?'Authority chiede un percorso di uscita senza date f?ss DI ELENA COMELLI Addio alla super-prote /.ione delle
bollelle. 11 regime di doppio mercato? libero e tutelato? sparir? entro il 2018. Il dise gno di legge esaminato venerd?
20 nel Consiglio dei ministri conferma che nel giro di 34 mesi i clienti rimasti ancora sollo l'ombrello della maggior
tutela dell'Aulhorily per l'energia dovranno scegliere un operatore e migrare nel mercato libero, sia per l'elettricit? sia
per il gas. Il superamento del regime di maggior tutela?non? un processo che si possa lare dalla sera alla manina?
frena Guido Borioni, presidente dell'Authorily per l'energia --. Per questo, nel no slro piano quadriennale si parla di una
roadmap per il suo superamento. fino alla completa emancipa/ione del cliente finale?. In pratica, l'Aulhorily concorda
sul fatto che alla lunga si dovr? uscire da questo m?rcalo a due velocit?, ma prevede un'uscita a tappe, molto pi?
diluite di quelle previste dal governo.?Credo che il metodo migliore non sia quello di fissare una data, lontana o vicina,
ma di identificare un percorso di uscita?, spiega Bortoni. Resta il fatto che un clienle elettrico su quattro ha gi?
compiuto questo passo, hen 9 milioni su 36 di ulen ze complessive, di cui 6 milioni di clienti domestici e 3 di piccole
imprese. La quota di clienti elettrici che ogni anno cambia fornitore. pari a circa al 10%, risulta allinea la a quella dei
Paesi europei pi? dinamici, in base a uno studio di NomismaEnergia. Il mercato del gas, invece,? meno dinamico: su
un totale di quasi 21 milioni di clienti, solo 3, pari al 15%, sono sul mercato libero. di cui 2,2 milioni di famiglie. Il
presidente dell'Aulhorily preferi rebhe per? accompagnare senza coercizioni i consumatori in un mercato spesso
insidioso, dove si possono incontrare operatori che promettono risparmi e invece di slribuiscono rincari in bolletta. In
effetti, dall'ultima relazione dell'Authorily emerge che le fami glie passale al mercato libero hanno pagalo mediamente
di pi? rispetto al mercato di maggior tutela, del lt?,7% nell'energia elellrica e del 7,9% nel gas. Proprio per questo, le
associazioni consumatori si schierano decisamente contro l'abbandono del sistema attuale; sia Federconsumatori che
l'Unione nazionale consumatori sono contrarie alla riforma. Sul fronte opposto ci sono molli esperti del m?rcalo
energy. Andrea Gilardoni, professore alla Bocconi e fondatore della societ? di consulenza Agici,? a favore di
un'eliminazione della tutela.?Nei mercati pi? liberalizzati i prezzi sono pi? bassi?, rileva uilardoni. Sulla slessa linea
Davide Tabarelli di Nomismal?;nergia. 1 consumatori sul mercato libero possono scegliere Ira oltre 250 operatori per
l'elettricit? ( quasi 300 per il gas) e i pi? attenti, secondo No- mismaEnergia, riescono a cogliere offerte che
permettono di risparmiare almeno 150 euro al l'anno sulle due bollelle.?Se oggi lassero in vigore i vecchi meccanismi
di calcolo, il cliente pagherebbe tariffe superiori del 20%?, sostiene Tabarelli. Un incoraggiamento viene poi
dall'Istituto Bruno Leoni, secondo cui con il nuovo sistema i prezzi scenderanno. I Paesi con una regolamentazione
meno pervasiva rendono pi? dinamica la domanda, favo rendo la riduzione dei prezzi, sostiene l'istillilo in uno studio
sul m?rcalo del gas, coordinalo da Lorenzo Castellani, con la colla borazione di Assogas.?I consumatori che
realizzano i risparmi maggiori? dice lo studio? sono quelli dei Paesi in cui il mercato? completamente libero e si?
affermalo un sistema regolameli lare che incentiva la concorrenza e lo siM'fchi'iig?, cio? il cambio di fornitore. Anche
nel gas spiccano Regno Unito e Irlanda, uno switching superiore al 15% all'anno. L'Italia, registra un tasso attorno al
5%, la l'?ancia al 4% e la Germania all'8%. A pagare di meno il gas (lasse incluse) sono gli inglesi, con 5,62 centesimi
di euro per kilowatlora equivalente. I prezzi pi? elevati vanno di pari passo con la mancanza di libera lizzazione: in
Danimarca si pagano 11,28 cenlesimi per kilowatlora e in Italia 9.09. La frequenza nel cambio di fornitore dipende dai
vantaggi: se cambiare? complicato e si rischia di non avere ri sparmi, i?nsumalori si muovono di meno. E' essenziale
quanlificare la convenienza. In (Serma nia si possono risparmiare olire 50 euro, in Belgio 20. Nel Regno Unilo, in
23-02-2015
Estratto da pag. 38
Pag. 1 di 2
7
Irlanda e in Olanda al meno 15 al mese. In Italia, a palio di fare uno slalom tra le trappole, al moinenlo si pu? ai-rivare
a un risparmio mensile di 12 euro. Ma ce chi sia peggio di noi: in Francia si arriva al massimo a IO euro e in Spagna,
se va bene, ci si l'erma a cinque. yilelecomelli Nel gas finora solo il 5% degli utenti domestici ha cambiato fornitore I
COME CI ALIMENTIAMO II mix dell'energia elettrica. Suddivisione per fonte IN LEGGERA DISCESA II prezzo unico
nazionale dell'energia elettrica. Dati In euro per megawattora 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013
2014? UN CONFRONTO AMARO I prezzi dell'energia elettrica sono tra i pi? cari d'Europa. Dati in euro per
megawattora 80 O Germania O Francia O Spagna 2010 2011 2012 2013 2014? L'ONDA LUNGA DELLA CRISI I
consumi elettrici in Italia, Dati in terawattora -tit_org- Elettricit? e gas Addio bollette protette Ora la liberalizzazione
gioca a tutto campo
23-02-2015
Estratto da pag. 38
Pag. 2 di 2
8
Il caso Il ruolo dell'Acquirente unico che compra (troppo) in anticipo ed esclude famiglie e pmi dal calo del greggio
Consumi Crolla la domanda, non il prezzo
Un calo del 3,2% nelle vendite alla Borsa elettrica in un solo anno. Dal 2008 perso il 16% Ma l'effetto non si vede sulle
tariffe finali. Che potrebbero scendere di 20 euro a megawattora
[Elena Comelli]
I caso II ruolo dell'Acquirente unico che compra (troppo) in anticipo ed esclude famiglie e pmi dal calo del gregg
Consumi Crolla la domanda, non il prezzc Un ca o del 3,2% nelle vendite al a Borsa elettrica in un solo anno. Da 2008
perso i 16% Ma l'effetto non si vede sulle tariffe finali. Che potrebbero scendere di 20 euro a megawattor DI ELENA
COMELLI Continua il crollo dei consumi sul mcrculo elettri co italiano. Per la doman da di energia, abbai luta dalla
grande erisi che continua a mordere, il 2014?.stato un anno perduto: le vendite alla Borsa elettrica sono scese di un
altro 3,2% a 282 lerawallora comples sivi, un bei 16% in meno rispetto al picco di 337 tcrawallora, rag giunto nel 2008.
in base all'ultimo rapporto del Gestore del mercato elettrico. Si conferma cos? la diagnosi di un regresso di oltre un
decennio del sistema Italia: bisogna tornare a] lonlano 2001 per trovare unannata con i consumi cos? bassi. le Le
ricadule sul sistema elettrico sono note; da un lato si riduco no l'orlemenle le vendile degli impianti tradizionali, che
brucia no combustibili fossili (-11.7% nel 2014 rispetto al 2013). Dall'altro lalo aumentano le vendile degli impianti
alimentali da l'onli rinnovabili, trainale sopratlullo dall'idroelettrico e dal fotovoltaico, che superano per la prima volta i
100 lerawatlora, pari al 42,9% dei volumi scambiati. Grazie anche alla buona produzione da idroelellrico, che ha
raggiunto i 58 le rawattora, il contributo delle l'on li rinnovabili e arrivato nel 2014 al record di quasi 116 terawallora (-
6,7% rispello al 2013). Anche il solare ha fallo l'avilie, con 23,3 lerawallora di energia prodotta (+9,8% sul 2013).
L'eolico, con i suoi quasi 15 Icrawatlora,? cresciulo invece solodell'l'?o rispelto all'anno precedente. Il prcx/o in Borsa
va a seguire, cio? a rotoli. Con el?clli posilivi per i consumatori, ma non lan?o quanto ci si aspel lerebbe. La Borsa
clcllrica, infalli, ha chiuso il 2014 con una flessione del 17,3%, al minimo storico di 52,08 euro a megavvattora. L'n
ribasso record, che la seguilo a una picchiala di poco inferiore registrala a l'ine 2013: 16,6% rispetto al prezzo medio
del 2012, spiega il Gestore del mercato. La si 11 prezzo dell'energia elettrica determinalo dall'Authorily per gli utenti
l'inali del m?rcalo tutelalo, invece, in questi anni e rima sto abbastanza cos?anle: dal se condo trimestre del 2012
all'ullimo aggiornamenlo, che vale per il trimestre in eorso, si? sempre aggiralo sui 19 cenlesimi di curo a kilovvaltora,
con una bella sor presa a 18,7 eenlesimi all'inizio di quesl'anno. 1 due prezzi non sono direttamente correlali, perche
nelle tariffe finali rienirano anche i costi di trasporto e commercializzazione. le imposte e gli oneri generali di sistema,
che negli ultimi anni sono notevolmente aumentali, soprattutto per colpa degli incentivi alle fonli l'inno vallili. Ma il
mistero resta, perch? non? scesa di mollo nemmeno quella componente delle tariffe dell'Authorily che va a
remunerare direttamente l'acquisto dell'energia: dal 2009 a oggi la forbice fra questa componente? il prezzo di Borsa
e aumentala mollo, a detrimento dei consumatori.?C'? da chiedersi se qualcuno si avvantaggia di quesla forbice. che
a Iralti appesanlisce le bollette anche di 20 euro a mcgavvallo ra, premiando i produttori di energia?, ragiona Dario Di
Santo, direttore generale della Federazione italiana per l'uso razionale dell'energia, nata per promuoverne l'uso
efficiente. L'unica spiegazione a questo mistero va ricercala nei collii-alti conclusi dall'Acquirenle unico, il?grossista
pubblico? guidalo da Paolo Vigevano, che compra l'energia per conto dei clienti del m?rcalo lulclalo e la cui soppres
sione viene proposta con sempre maggiore insistenza. In prospettiva, quesla societ? dovrebbe sparire, quando i
consumatori sollo tutela passeranno al m?rcalo libero. Ma finche esisle, l'Acquirente unico acquista il 40% dell'energia
destinala alle l'ami glie e alle piccole imprese sul mercato spol della Borsa elettrica, mentre il resto con dei cont
raili pi? a lunga scadenza sul mercato a termine. In questi con1 ral I i sta il motivo dello?spread? che appesanlisce le
bollclle.?L'Acquirente unico compra l'energia con grande aniicipo, per coprirsi le spalle dai rischi delle oscillazioni del
prezzo del peiro lio?, spiega Di Santo. In questo modo, ora che il mercato dell'energia e in forte discesa, i clienti
tutelati non possono godere appieno di questi sconti.?Comprando l'energia con grande anticipo, da un lalo ci si tutela
23-02-2015
Estratto da pag. 39
Pag. 1 di 2
9
dalle improvvise oscillazioni in allo. ma dall'allro lato si perdono i vantaggi delle oscillazioni verso il basso?, precisa Di
Sanio. Che i contratti stipulati dall'Acquirenle unico siano troppo lunghi? 'HletencomeKi -tit_org-
23-02-2015
Estratto da pag. 39
Pag. 2 di 2
10
Gli obblighi di legge sul riscaldamento = Il risparmio energetico è d`obbligo
Tre scadenze per gli impianti: nuovo libretto, caldaie a condensazione e termoregolazione
[Silvio Maria]
;Gli obblighi di legge i sul riscaldamento II riscaldamento diventa efficiente per legge. Dopo l'adozione del nuovo
libretto di impianto, sono in arrivo altri due obblighi per il risparmio energetico. Da settembre stop alla produzione di
caldaie non a condensazione ed entro il 31 dicembre 2016 tutti gli impianti centralizzati dovranno essere dotati di
sistemi per regolare e calcolare il consumo di calore per unit? immobiliare.? L'efficienza non? pi? soltanto un obiettivo
da incentivare: i vincoli di legge gi? in vigore e quelli in arrivo II risparmio energetico? d'obbligc Tr? scadenze per gli
impianti: nuovo libretto, caldaie a condensazione e termoregolazio? A CURA DI Silvio Rezzonko Maria Chiara Voci
IIII? L'obiettivo? migliorare l'efficienza energetica degli immobili, contenere i consumi, educare i cittadini a un uso pi?
consapevole delle risorse. Maalcuni casi il traguardo si raggiunge non attraverso un percorso volontario, ma
rispettando obblighi e scadenze imposte per legge, sia nazionale che europea. Dopo l'entrata in vigore il 15 ottobre
2014 del nuovo libretto d'impianto termico - oggi deve essere compilato secondo imodelli fissati dal Dm io febbraio
2014 ed? esteso anche ai condizionatori oltre che alle pompe dicalore, alteleriscaldamento e ai sistemi alimentati da
fonti rinnovabili - stanno per scattare, in Europa e in Italia, altre importanti disposizioni obbligatorie per il risparmio
energetico: nel mirino soprattutto le caldaie e, pi? in generale, la produzione del calore. Le date Laprimascadenza?
imminente: dal 26 settembre di quest'anno, per effetto della Direttiva europea Erp (Energy related Pro ducts -
2009/125/CE), anche conosciuta come Ecodesign, le caldaie non a condensazione, che usano una tecnologia non
efficiente, non potranno pi? essere prodotte cos? come tutti quegli apparecchi per il riscaldamento e la produzione di
acqua calda sanitaria che superano determinati limiti di emissioni. La seconda data da tenere a mente? il 31 dicembre
2016: dopo questo termine, sar? obbligatorio in tutti i palazzi e i condomini che hanno un sistema di riscaldamento
centralizzato introdurre sistemi che consentono di realizzare la termoregolazione del calore e calcolare i consumi
appartamento per appartamento, come prescrive il Digs 102/2014 (che recepisce su questo punto quanto disposto
dall'Europa). Le nuove caldaie La direttiva si applica a tutti gli apparecchi per riscaldamento ambienti e produzione di
acqua calda sanitaria venduti nell'Ue (come caldaie a gas o gasolio, pompe di calore, cogeneratori, scaldabagni,
bollitori fino a 2000 litri): per ciascun apparato, sono prescritti requisiti minimi di efficienza energetica. Dopo un periodo
di transizione di due anni (il regolamento dell'Ecodesign risale al 29 settembre 2013), la norma diventer? obbligatoria
dal 26 settembre 2015: oltre questa data, gli apparecchi non conformi ai nuovi standard non potranno essere pi?
realizzati. Ad esempio le caldaie tradizionali (non a condensazione) a camera stagna non potranno essere pi?
fabbricate, cos? come (gi? da agosto 2015) non potranno essere pi? prodotte caldaie con pompe a bassa
efficienza.?A questo proposito - spiega Giorgio Bighelli, consulente di e-training, la struttura di formazione tecnico-
normativa del gruppo Vaillant -? per? importante sottolineare che l'obbligo non riguarda direttamente il cittadino, ma il
produttore. Non vanno fuori legge gli impianti pi? obsoleti che sono gi? presenti nelle case. Cos? come, per assurdo,
se nel 2017 un cittadino volesse installare una caldaia non a condensazione, ammesso che la trovi ancora sul
mercato, potrebbe comunque farlo?, In abbinamento ai requisiti ErP, viene inoltre introdotta in U? una nuova etichetta
energetica obbligatoria: per gli apparecchi di riscaldamento, riguarder? quelli fino a7okW e prevede una
classificazione energetica da A++ aoltre ad informazioni sul prodotto, come la potenza o le emissioni sonore. Il
conteggio del calore L'obbligo (pena sanzioni pecuniarie) scatte
r? su tutto il territorio nazionale (le Regioni che avevano introdotto scadenze peculiari si sono adeguate allo Stato
almeno per la temporalit? delle sanzioni) e riguarda solo gli impianti diriscaldamento centralizzati. L'obiettivo? usa re
in modo intelligente la caldaia comune, determinando ciascuno per s? la temperatura degli ambienti con l'installazione
di termovalvole e misurando (cio? anche pagando, salvo una quota che resta di condominio e viene ripartita sui
23-02-2015
Estratto da pag. 23
Pag. 1 di 2
11
millesimi) il consumo di combustibile per ogni unit?. A seconda del tipo di edificio, cambiano le modalit? di
adempimento della misura.?Nei vecchi palazzi - spiega infatti Giampiero Bresolin, esperto di Domotecnica, rete in
franchising di imprese specializzate in efficienza energetica - gli impianti sono solitamente a distribuzione verticale,
con diversi tubi che dalla caldaia salgono nei vari appartamenti e servono uno o pi? caloriferi per piano. In questo
caso,? necessario installare un ripartitore su ogni singolo calorifero. Ogni termosifone sar? inoltre dotato di
termovalvole?. Pi? semplice, invece, e meno oneroso, inserire i contabilizzatori nei palazzi nuovi, dove la distribuzione
del calore? orizzontale, appartamento per appartamento.?In questo caso conclude Bresolin - bastaporre un solo
contacalorie a monte di tutti i caloriferi?. L'agenda L'invenduto fa da zavorra Accade inperiododicrisi economica.??
compra una casa in uno stabile nuovo o risanato, corre il rischio di vedersi addebitare le spese di riscaldamento degli
alloggi ancora sfitti e non venduti Questo capita per via di specifiche clausole, in genere inserite nei contratti di
compravendita: le spese ordinarie, riscaldamento compreso, sono a carico dichi l'immobile lo abita (e non dell'impresa
proprietariadelle unit? non ancora cedute). Dal punto di vista della legge, in assenza di giurisprudenza in materia, la
via d'uscita potrebbe essere appellarsial diritto del consumatore che, avendo acquistato un immobile efficiente, si
vede addebitare cifre diverse da quellepromesse. Sottoraspetto tecnico, un consiglio arriva dagli installatori. Come
spiega Giampiero Bresolin di Domotecnica, se la centrale termica? stata ben concepita, dovrebbe essere possibile
farla funzionare in maniera modulare, aseconda della "chiamata" dai singoli appartamenti, Un libretto per ofpii
impianto II 15 ottobre scorso? entrato in vi goreil nuovo libretto d'impianto termico, che deve essere compilato
secondo il modello fissato dal Governo (Dm Stop alle caldaie tradizionali Per effetto della direttiva eu ropeaErp
(Energy related products - 2009/125/CE), anche conosciuta come Ecodesign sarannofuori legge (nel senso che non
potranno pi? essere Calore a consuino per tutti Come prescrive il Digs 102/2014 che attua una disposizione europea,
dopo questa scadenza sar? obbligatorioin tutti gli immobili che hanno un sistema di riscaldamento centralizzato
introdurre sistemi che 10 febbraio 2014) o dalle Regioni che hanno legiferato. L'obbligo di libretto? esteso ai
condizionatori, alle pompe di calore, al teleriscaldamentoeai sistemi alimentati da fonti rinnovabili prodotte) le caldaie
tradizionali non a condensazione, cos? come tutti quegli apparecchi perii riscaldamento e la prod uzione di acqua
calda sanitaria che non rispettano determinati limiti di emissioni consentono di regola reilcaloree calcolare i consumi di
carbura nte appartamento per appartamento. Per chi non si adeguer?, scatterannosanzioni (differenti in alcune
Regioni rispetto agli importi fissati a livello nazionale) -tit_org- Gli obblighi di legge sul riscaldamento - Il risparmio
energetico? d?obbligo
23-02-2015
Estratto da pag. 23
Pag. 2 di 2
12
Agevolazioni. Contributi e sconti per gli interventi
Oneri più leggeri grazie all`ecobonus
[Redazione]
Contributi e sconti per gli interventi Oneri pi??leggeri? grazie all'ecobonus Se rispettare gli obblighi di efficienza
energetica costa, lo Stato tende per? la mano ai cittadini, con una serie d'incentivi che consentono di ammortizzare le
spese per chi deve investire su una nuova caldaia o installare valvole e contabilizzatori. Ma le misure non sono
strettamente legate alle scadenze in arrivo e possono essere utilizzate non solo dai condomini, ma anche dai
proprietari di unit? immobiliari singole o con la climatizzazione autonoma. La prima possibilit?? quella del cosiddetto
eco-bonus fiscale, confermato dalla legge di stabilit?, la n. 190/2014. Chi deve cambiare l'impianto di climatizzazione
e passa da un sistema vecchio e poco efficiente a una caldaia a condensazione, con contestuale messa a punto del
sistema di distribuzione, oppure a un impianto geotermico a bassa entalpia, a un impianto alimentato da pompe di
calore ad alta efficienza o - novit? di quest'anno - a biomassa combustibile, fino al 31 dicembre 2015, potr? detrarre
da Irpefe 1res, spalmata su dieci anni, una cifra pari al 65% della spesa sostenuta, per un importo massimo di????
euro (significa che l'impianto, installazione compresa, potr? costare fino a 46.153 euro). Dal 1? gennaio del 2016
l'ecobonus rester?, ma la percentuale di detrazione si ridurr? (almeno secondo le presenti disposizioni) al 36 per
cento. Importante tenere conto che il presupposto di base? che l'edificio su cui si interviene deve essere esistente e
gi? dotato di impianto di riscaldamento. Per l'installazione delle termovalvole e dei contabilizzatori,? possibile
periproprietari di casa fruire dell'ecobonus solo se l'integrazione dei nuovi dispositivi all'impianto termico? contestuale
al cambio di caldaia. In caso contrario,? comunque possibile beneficiare - fino al 31 dicembre 2015 della detrazione
Irpefper le ristrutturazioni al 50% (che scender? al 36% dal 2016). Se l'impianto con cui si vuole sostituire la vecchia
centrale di climatizzazione? alimentato a fonte rinnovabile (? il caso delle caldaie a biomassa) o con un sistema ad
alta efficienza(lapompadicalore)c'? poi una seconda possibilit?: cio? il conto termico. Misura che non? invece
disponibile perla sostituzione con caldaia a condensazione (a meno che l'intervento non siapromosso da una pubblica
amministrazione per un proprio immobile). La somma messa a disposizione gi? nel 2013 per questi interventi? di 700
milioni, ma solo una piccola percentuale di queste risorse? stata ad oggi richiesta ed utilizzata. Quindi, visto che il
conto (pur in via di rivisitazione)? ad esaurimento fondi,? ancora aperto e disponibile. Rispetto alle detrazioni, il
meccanismo funziona con l'erogazione di un contributo diretto da parte del Gse (che gestisce il sistema), calcolato
sulla spesa sostenuta: in genere per questi interventi? possibile recuperare circa il 40% dei costi, con rate costanti
spalmate da 2 a 5 anni. L'ALTERNATIVA??? pedi calore e biomasse possono accedere al conto termico: rimborsi fino
al 40% spalmati da due a cinque anni I ' SKO?' obbligo? - PsicoiogheAsI.tna?nat?piena? -tit_org- Oneri pi??leggeri?
grazie all?ecobonus
23-02-2015
Estratto da pag. 23
Pag. 1 di 1
13
La spesa più ecologica? Al bio-supermarket
[Franco Giubilei]
La spesa pi? ecologica? Al bio-supermarket Luci naturali, aria pura, poco rumore: la Coop di Carpi? stata premiata dal
Green Building Certification Institute Di supermercati cosi, progettati e gestiti nella miglior armonia possibile con
l'ambiente, ce ne sono solo due in tutta Europa, uno in Finlandia e l'altro a Carpi, paesone da abitanti nel Modenese
che si sta risollevando dal terremoto di tr? anni fa. Chi ci entra a far la spesa potr? rendersi conto che le luci sono
naturali e che la qualit? dell'aria, grazie a sensori di anidride carbonica,? pi? pura rispetto agli altri locali dello stesso
genere, o ancora che la permanenza al suo interno? pi? piacevole perch? le corsie sono poco rumorose. In realt?
per?, come spiega il direttore tecnico di Coop Estense, Davide Roncaglia:?La gran parte dell'innovazione qui?
invisibile, perch? riguarda i materiali, per poi riflettersi sia sul risparmio energetico sia sul comfort ambientale?. Il
Green Building Certification Institute, l'ente di certificazione americano che assegna la patente intemazionale di eco-
compatibilit? agli edifici, ha sorvegliato la Coop Via Sigonio dal progetto alla costruzione, fino al funzionamento, e l'ha
promossa attribuendole il Leed Gold: sta per LeadershipEnergy and Environmental Design e rappresenta uno dei
riconoscimenti pi? ambiti. In Italia sono gi? certificati l'universit? Ca' Foscari a Venezia e la Torre Unipol a Bologna, il
Muse a Trento e Unicredit Tower a Milano, ma? la prima voltaItalia che il premio tocca a un supermarket. Un valore
nascosto Lavalutazione della sostenibilit? del supermercato, fa sapere Coop Estense, ha presoconsiderazione
risparmio di energia e acqua, emissioni di Coz, comfort degli ambienti interni e impiego di materiali riciclati e non
dannosi per gli occupanti. L'investimento complessivo - fra acquisizione dell'area, parcheggi e struttura di vendita da
1500 metri quadri -? intorno ai 7 milioni di euro. La cooperativa conta di rientrare dalle spese supplementari, il 2% in
pi? sul costo di costruzione, nel giro di tr? anni, grazie all'ab battimento dei consumi energetici. All'interno del
supermarket poi si fa campagna per bere acqua di rubinetto e si promuovono i prodotti bio, ma come si diceva la
chiave del successo ambientalista di Via Sigonio? pi? nascosta: per cominciare, una settantina di tubi solari,
dispositivi che portano luce naturale all'interno del punto vendita, preservano l'isolamento termico scongiurando il
surriscaldamento derivante dalle coperture in vetro. Quando la luce esterna? sufficiente, quella artificiale si spegne
automaticamente. I ricambi dell'aria sono variabili, a seconda del livello di anidride carbonica rilevato. I banchi frigo
sono chiusi e le loro centrali fungono da sorgente termica per i sistemi di riscaldamento e condizionamento, con
ulteriore risparmio di energia. L'edificio d'altra parte? stato costruito con vetrate a triplo strato e con rivestimenti in lana
di roccia alle pareti,modo da aumentarne l'isolamento termico. Le guaine bianche sul tetto respingono il 93% dei raggi
ultravioletti, dimezzando l'assor bimento di calore. Su due paret interne infine ha trovato posti un giardino verticale da
100 me tri quadri:? rilassante e offri ossigeno all'ambiente. 1.500 metri quadri E'l'area del supermercato ricoperto da
una strutturalegtto A destra tutta in legno anche?L'Ensolal?e? alle porte di Aix en Provence -tit_org- La spesa pi?
ecologica? Al bio-supermarket
23-02-2015
Estratto da pag. 34
Pag. 1 di 1
14
I PENTITI IN TUNISIA
Jihad, l`orrore visto dai reduci = Ho visto bruciare vivi 128 uomini Alcol e insonnia, i reduci
della jihad
[Francesco Battistini]
????????? IN TUNISIA JIHAD. L'ORRORE VISTO DAI REDUCI di Francesco Battistini1? vita dopo l'Isis? Il paradiso
pu? attendere e qualcuno ci ha ripensato. Viaggio in Tunisia tra i reduci?pentiti? della jihad, sopraffatti dai ricordi,
dall'alcol e dall'insonnia. a pagina 16 REPORTAGE I?PENTITI? IN TUNISIA?Ho visto bruciare vivi 128 uomini) Alcol e
insonnia, i reduci della jihad DAL NOSTRO INVIATO BISERTA (TUNISIA)?Beve?. Con tutto quel che Abu Hamza
Ettounsi ha combinato in Siria, gli sgozzati e il resto, adesso quel che scandalizza di pi?? che s'ubriachi. Una volta era
un eroe della Jihad. Combattente volontario dello Stato islamico. Era partito che ci credeva. E i suoi amici salafiti
credevano sarebbe diventato un martire, l'onore di Biserta. Una sera di met? gennaio, Abu Hamza? ricomparso. Sulla
tv tunisina. Aveva la faccia oscurata, ma l'hanno riconosciuto lo stesso.?Pagato?, dicono con disprezzo: a raccontare
che la guerra santa non? come la raccontano, che lui non ce l'ha fatta pi? ed? tornato. Un reduce alcolizzato. La
famiglia teme le vendette e non vuole saperne, la polizia gli ha proibito altre interviste:?Questa gente va
dimenticata...?. Abu Hamza non ha pi? voglia di parlare:?Ho visto bruciare vivi 128 uomini? ha ricordato?. Musulmani
come me. Non ho capito perch? dovessero morire. Li sogno tutte le notti. E l'unico modo per non pensarci? bere?. C'?
vita dopo l'Isis? Il paradiso pu? attendere e qualcuno in effetti ci ha ripensato: chi ha avuto paura, chi? stanco, chi ha
disertato proprio; chi aspetta ai confini e vuole ripartire per un altro fronte; chi? stato espulso, come le cinque?cellule
dormienti? che l'Italia ha rispedito qui in gennaio. Ufficialmente, non esistono: la legge tunisina condanna chi ha scelto
il Jihad e ne vieta il ritorno a casa. In realt?, si sa che la legge non? mai uguale per tutti, che l'Algeria per esempio sta
pensando a una specie d'immunit? per chi si pente subito, che il confine con la Libia? poroso e che in fondo dove pu?
passare una capra pu? passare un uomo, come diceva il generale Giap, e dove pu? passare un uomo pu? passare
un battaglione: i reduci del martirio sono 568, sostiene il governo, la maggior parte sui confini, qualcuno in prigione o
nascosto fra Biserta e Kairouan. Comunque tornati dall'inferno.?Esiste il problema dei rientri?, ammette l'ex ministro
dell'Interno, Loffi Ben Jedou:?Stanno attenti a girare per le nostre strade, ma possono navigare sul web. Li
consideriamo una minaccia?. O una piaga: la Tunisia? il pi? grande esportatore mondiale di jihadi- sti, in rapporto alla
popolazione batte anche il Sudan. Miracolosamente scampata al destino violento delle altre primavere arabe, ha
mantenuto la sua stabilit? facendo da vivaio a migliaia di volontari. Tremila dal 2011, dichiara il governo. Cifra
inattendibile, calcola l'avvocato Hazem Ksouri che assiste molte famiglie di jihadisti, pi? distrutte che
inorgoglite:?Duemila sono quelli gi? morti, poi ci sono i 6mila che il governo ha bloccato prima che espatriassero...
Probabilmente, i nostri connazionali fra Siria, Iraq, Sinai, Libia e Mali sono almeno diecimila?. Abu Ibrahim detto il
Tunisino? il kamikaze che s'? fatto saltare a Tripoli nell'attacco dell'hotel Corinthia: nessuno sapeva fosse partito.
Mohamed Amin Smaui s'? diplomato qui in Belle arti ed? volato a Kobane con la moglie: entrambi morti. Nidhai Selmi
era un buon mediano dell'Ess di Scusse: l'Isis? la sua nuova squadra.?Una mattina ti svegli e scopri che i tuoi figli se
ne sono andati, senza una parola?, dice Abderraham Hedhili, papa di due adolescenti di 16 e 14 anni, segretario della
Lega per i diritti dell'uomo che s'? occupato di decine di casi simili, finch? non? toccato a lui. Hedhili? stato a
Damasco, sperando di ritrovare i ragazzi in qualche cella di Assad: per ora, niente. E Saliha Madini? Dal suo
Mohammed ha ricevuto solo una lettera che tiene stropicciata in borsa:?Madre tenera, io sto bene e spero anche tu
come mio papa, mio fratello e sua moglie. Il buon Dio mi far? uscire da questo posto, che mille occhi non soffrano pi?
quando torner?...?. Il figlio di Saliha? da due anni nel carcere di Bagdad, l'hanno preso mentre scavalcava la frontiera
turca, cuore di mamma sostiene che andava in Iraq solo per cercare lavoro ed?? finito con le amicizie sbagliate?. Lei
piange, non ha pace:??' colpa mia. Io facevo la cameriera in un hotel di Tunisi, ogni settimana veniva un salafita a
23-02-2015
Estratto da pag. 16
Pag. 1 di 2
15
insegnare il Corano e un giorno gli ho chiesto se poteva insegnare qualcosa anche al mio bambino: non immaginavo
gli avrebbe riempito la testa di cose sbagliate?. Con le cose sbagliate, vorrebbero chiudere tanti. Pentiti fuori tempo
massimo:?All'inizio, l'Isis mi ha fatto stare nelle sue guest house con internet, la tv, tutti i comfort? ha spiegato ai
giudici Mohamed Saadouni, un marocchino?. Poi ho capito che non ero 1? per combattere Assad: il mio nemico era
l'Esercito di liberazione siriano. Avevo lasciato soli i miei figli per uccidere altri arabi! L'errore pi? grande della mia
vita?. La sua situazione? uguale a quella di almeno 200 tunisini detenuti in Siria: Assad li giustizierebbe, il nuovo
governo di Nidaa Tounis sta pensando di riaprire l'ambasciata a Damasco per seguire da vicino i casi recuperabili. Si
sta ragionando anche su centri di lihad Rehab, disintossicazione dal fanatismo sul modello di quelli gi? aperti in
Arabia Saudita:?Sono cose che costano?? contrario l'avvocato Ksouri?, in Tunisia c'? disoccupazione e la gente non
capirebbe quei soldi sprecati. Senza dire che in Libia ci sono trenta lavoratori tunisini ostaggio d'Ansar al Sharia e
dell'Isis. Serve pi? sicurezza, invece: qui ci sono ancora posti dove la polizia prende le impronte con l'inchiostro!...?. A
60 km da Tunisi, nel vecchio porto di Biserta, i gendarmi fino a qualche mese fa non s'avventuravano nemmeno: le
ronde le facevano i cinquecento salafiti di Abdui Salam Sharif, spilungone identico a Bin Laden, un reduce
d'Afghanistan che dal suo chiosco di vestiti mandava a punire le donne mal velate, gli spacciatori, chi beveva.
Reclutava, anche. C'? voluto un reportage della Bbc, che ha scioccato i laici di Tunisi, a fargli chiudere baracca e
cambiare aria. La polizia gli ha dato il foglio di via, i suoi f?delissimi sono ancora qui.??' scappato in Algeria. Ma
sappiamo che torner?. E lui non? pentito di niente?. Francesco Battistini? RIPRODUZIONE RISERVATA Il reclutatore
Abdul Salam Sharif, reduce dell'Afghanistan, dal suo chiosco di vestiti a Biserte applicava la sharia e reclutava La
madre Una donna mostra la foto del figlio che si? unito alla jihad. Si stima che il governo abbia impedito a 6000
tunisini di partire L'avvocato Hazem Ksouri assiste molte famiglie di jihadisti tunisini. Calcola che ne siano partiti 10
mila e morti duemila -tit_org- Jihad, l?orrore visto dai reduci -?Ho visto bruciare vivi 128 uomini? Alcol e insonnia, i
reduci della jihad
23-02-2015
Estratto da pag. 16
Pag. 2 di 2
16
Gli ostaggi curdi in gabbia l`ultimo orrore dell`Is Blitz militare turco in Siria
I prigionieri peshmerga fatti sfilare tra la folla in Iraq Ankara manda i tank per liberare il mausoleo simbolo
[Marco Ansaldo]
Gli osta??i curdi in?abbic l'ultimo orrore dellls Blitz militare turco in Siria I prigionieri peshmerga fatti sfilare tra la folla
in Iraq Ankara manda i tank per liberare il mausoleo simbolo DAL NOSTRO INVIATO MARCOANSALDO ISTANBUL.
Ventuno ostaggi in gabbia vengono fatti sfilare in una citt?dell'b-aqa50 chilometri da Kirkuk. La folla li osserva
giubilante. Sono 16 peshmerga curdi, due ufficiali dell'esercito irachenoetrepoliziottilocali. Dietro le sbarre gli uomini
rispondono terrorizzati alle domande.? l'ultimo filmato postato dai terroristi del cosiddetto Stato islamico (Is),
intercettato dal Centro americano di sorveglianza dei siti islamisti (Site}. Un video che ricorda quella del pilota
giordano arso vivo in gabbia. Ne luogo ne data sono precisati ma, secondo fonti curde, le scene risultano girate una
settimana fa nel mercato del distretto di Hawija, controllato dall'Is, a una cinquantina di chilometri da Kirkuk, citt?
ancora libera. 121 sventurati appaiono nelle tute arancioni, a testa bassa, portati verso le gabbie in una piazza
circondata da muri di cemento e presidiata da combattenti pucciati. Un uomo con la barba e un turbante bianco, il
"presentatore" del video, si rivolge ai peshmerga, i guerrieri curdi, esortandoli a finir? le ostilit?.?Altrimenti la vostra
fine sar? nelle gabbie o sotto terra?. A questo punto si vedono i prigionieri sfilare uno per uno nelle gabbie sopra i
pickup lungo una strada colma di uomini armati. Il filmato si chiude con gli ostaggi inginocchiati, ciascuno con dietro
un uomo incappucciato e con un'arma in mano. I prigionieri, dice un comandante dei peshmerga di Kirkuk, il generale
Hiyowa R?ch, sarebbero stati catturati il 31 gennaio scorso,?durante un attacco terrorista contro Kirkuk?. Dal giugno
del 2014 lo Stato islamico ( Is ), che conta ampi territori nel Nord enell'Ovest dell'Iraq, cerea di impadronirsi
dell'importante citt? petrolifera controllata dai peshmerga. E ora, dopo il video del pilota giordano bruciato vivo, e le
decapitazioni dei due ostaggi giapponesi, la nuova iniziativa medi?tica dell'Is punterebbe a ottenere nuove fonti di
finanziamento. Ieri la Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung sosteneva che lo Stato terrorista starebbe infatti
cercando di vendere alle forze curde i corpi dei loro soldati uccisi in battaglia. Il prezzo:?Fra i lOmila ed i 20mila
dollari? (8.700-17.500 euro).? giornate tedesco afferma che l'Is sarebbe stato colpito duramente dalla recente
offensiva della coalizione internazionale. Molte infrastrutture sono rimaste distrutte dai bombardamenti. E il
contrabbando di petrolio o di antichit? saccheggiate risulta in gran parte ostacolato. Ma il quadro geopolitico si oscura
perun'altra iniziativa nell'area. Nella notte fra sabato e domenica la Turchia ha effettuato un blitz militare, entrandoper
35 chilometri in territorio siriano con 572 soldati e una quarantina di blindati, e portando in salvo il feretro di Suleyman
Shah, il nonno del fondatore dell'Impero ottomano. 138 militari di Ankara di guardia al mausoleo, formalmente
territorio turcobase ad un trattato del 1921, isolati da 8 mesi, sono stati anch'essi riportati in patria. Nel compiere il blitz
i blindati turchi hanno attraversato la citt? "martire" di Kobane, ora sotto il controllo dei miliziani curdi siriani. Ankara ha
inviato una nota diplomatica al governo di Damasco, informandolo di avere?provvisoriamente? trasferito la tomba di
Suleyman Shah in un'altra area all'interno della Siria presa dalla Turchia durante l'incursione nella regione di Ashma.
In sostanza, le forze militari turche ora si sono impossessate di un nuovo pezzo di territorio sinano situato ad appena
200 metri dallafront?era:?Lanostrabandiera continuer? a sventolare in questo nuovo luogo per tenere viva la memoria
dei nostri avi?, dice Erdogan, mentre i media pubblicano immagini nazionaliste di tr? soldati che issano la bandiera di
Ankara nel sito siriano. Ankara ha inviato una lettera alle Nazioni Unite affermando che la base militare evacua
ta dal mausoleo?? ancora in terra turca?. L'edificio che ospitava la tomba, vicino ad Aleppo,? stato fatto esplodere,
per evitare che i militanti deiris lo utilizzino come base. Durissima la risposta di Damasco. L'incursione turca, ha detto
il governo di Assad in una dichiarazione letta dalla tv di Stato,? una?palese aggressione? di cui Ankara sar? ritenuta
responsabile. E il fatto che l'Is non abbia attaccato la tomba, sostiene Damasco,?conferma i legami tra il governo
turco e questa organizzazione terroristica?. Tuta arancione e interviste farsa per gli uomini catturati nella battaglia per
23-02-2015
Estratto da pag. 14
Pag. 1 di 2
17
Kirkuk La stampa tedesca: lo Stato islamico chiede 20 mila dollari per restituire i??? delle sue vittime -tit_org- Gli
ostaggi curdi in gabbia l?ultimo orrore dell?Is Blitz militare turco in Siria
23-02-2015
Estratto da pag. 14
Pag. 2 di 2
18
Gli ostaggi nella gabbia dei carnefici del Califfo = Web, dollari e violenza la modernità
perversa dei carnefici del Califfato
[Slavoj Zizek]
... h. h. OTin?Gli ostaggi nella gabbia dei carnefici del CaliffoE RECENTI vicissitudini del fondamentalismo islamico
confer| mano la vecchia intuizione di Walter Benjamin, e cio? che????? ascesa del fascismo testimonia di una
rivoluzione fallita?: l'ascesa del fascismo rappresenta il fallimento della sinistra. ALLE PAGINE 14 E 15 CON
ARTICOLI Dl ANSALDO E NIGRO E UN COMMENTO DI RENZO GUOLO A PAGINA 25 Un'immagine del video
dell'ls, girato in Iraq, con decine di curdi in gabbia L'ascesa dell'islamofascismo? la reazione al fallimento delle
rivoluzioni arabe e alla scomparsa dei laici: solo l'alleanza tra liberalismo e sinistra radicale pu? salvare i paesi
musulmani dalla deriva fondamentalista Web, dollari e violenza la modernit? perversa dei carnefici del CaliffatoE
HECENTI vicissitudini del fonda mentalismo islamico confermai?Aio la vecchia intuizione di Walter Benjamin, e cio?
che?ogni ascesa del fascismo testimonia di una rivoluzione fallita?: l'ascesa del fascismo rappresenta il fallimento
della sinistra, ma al contempo testimonia di un potenziale rivoluzionario, un malcontento che la sinistra non? stata in
grado di mobilitare. Non vale lo stesso per il cosiddetto?islamofascismo? di oggi? L'ascesa dell'islamismo radicale
non? forse in perfetta correlazione con la scomparsa della sinistra laica nei paesi musulmani? Quando, nella
primavera del 2009, i Taliban si impadronirono della valle dello Swat in Pakistan, il New York??niesrifed che essi
avevano architettato?una rivolta di classe sfruttando le profonde divisioni tra un gruppo ristretto di ricchi proprietari
terrieri e i loro fittavoli senza terra?. Se?approfittandosi? della situazione dei contadini i Taliban hanno fatto?salire
l'allarme circa irischi che corre un Paese come il Pakistan, in gran parte ancora feudale?, cosa impedisce ai liberal-
democratici in Pakistan e negli Stati Uniti di?approfittare? della stessa situazione aiutando i fittavoli senza terra? La
triste implicazione di tutto questo? che le forze feudali in Pakistan sono le?naturali alleate? della democrazia liberale...
Che dire allora dei valori fondamentali del liberalismo? Che ne? della libert?, dell'uguaglianza, ecc.?Ilparadosso? che
il liberalismo stesso non? abbastanza forte da preservarli dall'attacco del fondamentalismo. Il fondamentalismo? una
reazione? una reazione falsa e mistificante, ovvia mente? a un difetto reale del liberalismo, ed? per questo che il
primo? sempre, di nuovo, generato dal secondo. Abbandonato al proprio destino, il liberalismo va incontro alla propria
distruzione? la sola cosa chepu? salvare i suoi valori fondamentali? il rinnovamento della sinistra.Af?nch? questa
tradizione fondamentale possa sopravvivere, il liberalismo ha bisogno dell'aiuto fraterno della sinistra radicale.
Questo? il solo modo di sconfiggere il fondamentalismo, di minare il terreno su cui esso poggia.? un'osservazione di
senso comune che lo Stato Islamico sia solo l'ultimo capitolo di una lunga storia di risvegli anticoloniali (stiamo
assistendo alla riconfigurazione dei confini tracciati arbitrariamente dalle grandipotenze dopo la Prima guerra
mondiale ), e allo stesso tempo un nuovo capitolo della resistenza ai tentativi del capitale globale di minare il potere
degli Statinazione. A provocare tanto timore e sgomento? invece un altro tratto del regime dello Stato Islamico: le
dichiarazioni delle autorit? dell'Is indicano chiaramente che, a loro giudizio, l'obiettivo principale del potere statale
non? il benessere della popolazione (sanit?, lotta alla denutrizione ecc.)? ci? che realmente conta? la vita religiosa,
che ogni aspetto della vita pubblica si conformi ai precetti religiosi.? per questo che l'Is rimane pi? o meno indifferente
alle catastrofi umanitarie che avvengono all'interno dei suoi confini? il suo motto??occupati della religione e il
benessere proweder? a s? stesso?. Qui appare lo scarto tra l'idea di potere praticato dall'Is e il concetto, occidentale e
moderno, di?biopotere?, di potere ch
e regola la vita: il califfato dell'Is rifiuta totalmente la nozione di biopotere. Ci? dimostra chel'Is? un fenomeno
premoderno, un disperato tentativo di rimettere indietro le lancette del progresso storico? La resistenza al capitalismo
globale non pu? ricevere impulso dairecupero ditradizioni premoderne, dalla difesa di forme di vita particolari? per il
semplice motivo che un ritorno alle tradizioni premoderne? impossibile, considerato che la resistenza alla
23-02-2015
Estratto da pag. 15
Pag. 1 di 2
19
globalizzazione presuppone l'esistenza della globalizzazione stessa: chi si oppone alla globalizzazione in nome delle
tradizioni che essastarebbe minacciando lo fa in una forma che? gi? moderna, parla gi? il linguaggio della modernit?.
Se il contenuto di queste restaurazioni? antico, la loro forma? ultramoderna. Allora, anzich? considerare l'Is come un
caso estremo di resistenza alla modernizzazione, dovremmo semmai concepirlo come un caso di modernizzazione
perversa. La nota fotografia che ritrae Al Baghdadi, leader dell'Is, con uno scintillante orologio svizzero al polso,? in
questo senso emblematica: l'Is? ben organizzato in fatto di propaganda sul web e di operazioni finanziarie, ecc.,
malgrado faccia ricorso a queste pratiche ultramoderne per diffondere e imporre una visione ideologicopolitica che
(pi? che conservatrice) appare come un disperato tentativo di stabilire chiare delimitazioni gerarchiche, in primo luogo
quelle che disciplinano la religione, l'istruzione e la sessualit? (regolamentazione strettamente asimmetrica della
differenza sessuale, interdizione dell'istruzione laica... ). Tuttavia, anche quest'immagine di organizzazione
fondamentalista severamente disciplinata e regolata non? priva di ambiguit?: l'oppressione religiosa non? forse (pi?
che) integrata dalla condotta delle unit? militari locali deU'Is? Mentre l'ideologia ufficiale dello Stato Islamico fustiga il
permissivismo occidentale, nella loro prassi quotidiana i reparti dell'Is compiono delle vere e proprie orge carne
valesche (stupri di gruppo, torture e uccisioni, rapine ai danni degli infedeli). La radicalit? senza precedenti dell'Is
riposa in questa brutalit? ostentata, mostrata apertamente. (?2015SlavojZizek.?2015 Adriano Sedani Editore s. u. rl.
Milano) Terrore, disciplina e propaganda: la strategia jihadista per imporre regole sulla vita di ogni giorno -tit_org- Gli
ostaggi nella gabbia dei carnefici del Califfo - Web, dollari e violenza la modernit? perversa dei carnefici del Califfato
23-02-2015
Estratto da pag. 15
Pag. 2 di 2
20
"Italia in grado di intervenire in Libia"
L'annuncio di Renzi. La Mogherini: "Rischio reale per noi". Oggi vertice tra Alfano e le associazioni islamiche
[Redazione]
"Italia in grado di intervenire in Libia' L'annuncio di Renzi. La Mogherini: "Rischio reale per noi". Oggi vertice tra Aliano
e le associazioni islamici ROMA. In tv da Lucia Annunziata il premier Matteo Renzi ieri ha lanciato una serie di
messaggi sulla Libia e suirapporti dell'Italia conia Russiaqueste periodo di crisi sull'Ucraina. Libia:
innanzituttoiltemadellapossibilesostituzione dell'inviato Onu Bernardino Leon:?Non? questo il punto: Leon sta facendo
tutto quello che gli? possibile. Bastasse cambiare il rappresentante dell'Onu, sarei U primo a metterd la firma?. Poi il
chiarimento sulla candidatura di Prodi o D'Alema:?Nel settembre scorso, quando ho chiamato Ban Ki-moon, lui mi ha
spiegato che per il passato coloniale dell'Italia era meglio individuare un non italiano?comemediatoremLibia.?Gi?
allora si parlava di Prodi o di D'Alema. Erano ipotesi dei giornali. Ban Ki-moon mi ha detto che preferivano un non
italiano?. Sulla pericolosit? dell'Is in Libia, Renzi ripete che l'infiltrazione c'?, ma l'Is controlla spazi limitati in
Libia:?L'Italia ha un servizio di Intelligence che non? come la Cia, ma in Libia siamo i numeri uno. Voglio dare un
segnale di tranquillit? all'Italia. E siamo in grado di intervenire?.premier insiste sul concetto che l'Is? entrato in Libia,
ma non ne controlla pani importanti, per questo l'azione deve es sere rapida, bisogna unificare un fronte politico libico
che combatta il terrorismo col sostegnodell'Onu.Perl'Italial'interlocutorealegale?? il governo di Tobruk:?In Libia si sono
fatte le elezioni il 2 4 giugno 2104. Per noi sono valide. Parliamo con il governo di Tobruk?. Gli fa eco Federica
Mogherini, Alto rappresentante della politica estera U?:?La domanda? se esista uno Stato in Libia.? un mix pronto a
esplodere. L'Is rappresenta un rischio reale?. Renzi anche sulla Libia vorrebbe un maggiore coinvolgimento della
Russia, ma qui emerge la questione Ucraina:?Putin ha violatol'integrit?dell'Ucraina. SelaRussiatornaal tavolo della
comunit? internazionale saremmo tutti pi? tranquilli, ma? chiaro che Putin deve uscire dall'Ucraina?. Intanto oggi il
ministro dell'Interno Alfano per la prima volta convoca le principali comunit? e associazioni islamiche d'Italia:
incontrer? i prefetti Morcone e lurato, Manzione, il presidente dell'Ucoii Izzedin Elzir, Pallavicini della Coereis e il capo
della moschea di Roma Redouane. L'appuntamento, per ora informale,? stato deciso dopo i fatti di Parigi e Libia.
(v.n.) I Non abbiamo un'intelligence come la Cia, ma in quella nazione siamo i numeri uno GB oslaggcuKii ingabbia
l'ultimo onoredeins BBtzmHitaie turco H? Siria 'SSS?SSSSS??S, -tit_org-?Italia in grado di intervenire in Libia?
23-02-2015
Estratto da pag. 14
Pag. 1 di 1
21
Grecia, la resa di Tsipras restano i tagli agli statali ad Atene ancora austerity = Ecco il
piano di Atene addio promesse elettorali deregulation, riforma Stato e un`apertura ai privati
> La base di Syriza in rivolta: tradite le promesse elettorali > Il governo punta a colpire l'evasione e rilancia le
privatizzazioni
[Ettore Livini]
Grecia, la resa di Tsipras restano i tagli agli statali ad Atene ancora austerity > La base di Syriza in rivolta: tradite le
promesse elettorali > II governo punta a colpire l'evasione e rilancia le privatizzazioni DAL NOSTRO INVIATO
ATEMEA GRECIA di Alexis Tsipras, con buona pace delle proJLjImesse elettorali, riparte dalla Troika.??
un'istituzione chenonriconosciamoenonmetter? pi? piede ad Atene?, aveva garantito il leader di Svriza la sera del 25
gennaio, dopo la vittoria alle elezioni. La realpolitik e la drammatica fuga di capitali dalle banche hanno per? avuto la
meglio. ALLE PAGINE 2 E 3 CON UN'INTERVISTA DI OCCORSIO Ecco il piano di Atene addio promesse elettorali
deregulation, riforma Stato e un apertura ai privati II documento di sei pagine sar? consegnato oggi a U?,??? e Fmi
Forse 1 unica misura umanitariasar? il blocco della confisca di case DAL NOSTRO INVIATO ETTORE LIVINI ATENE.
La Grecia di Alexis Tsipras, con buona pace delle promesse elettorali, riparte dalla Troika.?? un'istituzione che non
riconosciamo e non metter? pi? piede ad Atene?, aveva garantito il leader di Syriza la sera del 25 gennaio, dopo la
vittoria alle elezioni. La realpolitik e la drammatica fuga di capitali dalle banche hanno per? avuto lameglio. Ilpremier?
stato costretto a raggiungere un compromesso al ribasso all'Eurogruppo (?senza un accordo, da oggi avremmo
dovuto imporre controlli alla circolazione di denaro e il paese sarebbe collassato?, racconta uno dei negoziatori del
Partenone ). E stamattina formalizzer? la retromarcia "forzata" inviando per approvazione a U?,??? e Fmi? alias la
vecchia Troika?ilpianodi riforme del governo, l'ultima carta per tenere Atene in Europa.?? la prima volta dal 2010 che
siamogrado di decidere noi come salvare il paese senza farci imporre la ricetta da altri. Non taglieremo le pensioni e
non alzeremo l'Iva?,? il mantra soddisfatto delPresidentedelconsiglio.Lesei pagine di documento in partenza per
Bruxelles sono per? una lista di buoni propositi: lotta alla corruzione, deregulation, riforma del pubblico impiego,
guerra totale a oligarchi, burocrazia, cartelli ed evasori fiscali e persino un impegno a non bloccare le privatizzazioni.
Una lista che ricalca a grandi linee i capisaldi del vecchio memorandum e dove brillano per assenza molte delle
promesse elettorali di Syriza. Se le "istituzioni"? nuovo nome del trio dei controllori? daranno dare l'ok, Bruxelles
formalizzer? la proroga di 4 mesi al piano di salvataggio della Grecia, avviando l'iter dell'approvazione parlamentare in
Germania, Olanda, Estonia e Finlandia. In caso contrario si riaccender? l'allarme rosso sul Partenone: domani
verrebbe convocato un nuovo Eurogruppo che? a quel punto? rischierebbe di avere all'ordine del giorno la gestione
ordinata dell'uscita di Atene dall'euro. Tsipras e i suoi tecnici stavano lavorando nella serata di ieri per provare a
infilare nel pacchetto una minima parte dei provvedimenti umanitari previsti nel programma delpartito. Uno "scalpo"
necessario per placare il malumore dell'ala pi? radicale di Svriza e della parte pi? ideologica del suo elettorato.?L'idea
allo stato? provare a strappare il via libera per bloccare la confisca della prima casa di chi non riesce pi? a pagare le
rate dei mutui?, racconta uno dei negoziatori. Sperando che U?,??? e Fmi? comprendendo le ragioni di politica
interna? non si mettano di traverso. L'appuntamento di oggi, a Bruxelles lo sperano tutti, dovrebbe andare via liscio. Il
vero esame della Grecia? dicono? sar?adaprilequandoilpremiere il ministro Yanis Varoufakis presenteranno il piano
targato Svriza? comprensivo di cifre e coperture al centesimo? per portare il paese fuori dall'emergenza. L? si
giocher? la partita finale: se il premier riuscir?a convincere i creditori che il suo governo? davvero in grado di attaccare
alla radice i problemi appena intaccati da Samaras & C.? corruzione, burocrazia ed evasione su tutti? U?,??? e Fmi
potrebbero non solo sborsare l'ultima tranche di fi- Syriza aveva prom
esso salario minimo, luce gratis e assistenza per i pi? poveri nanziamenti, ma mettersi al tavolo per ragionare su
come rendere sostenibile a lungo termine il debito ellenico. Si vedr?. Il vero problema di Tsipras oggi? convincere la
23-02-2015
Estratto da pag. 2
Pag. 1 di 2
22
Greciacheletantepromessefatteprima del voto non si potranno materializzare dalla sera alla mattina.?Appena eletti
vareremol'aumento dello stipendio minimo, la luce gratis alle????? famiglie pi? povere, il ritorno alla contrattazione
collettiva, ilripristinodella tredicesima alle pensioni sotto i 700 euro, l'assistenza sanitaria gratuita per il milione di
persone chenehaperso il diritti?, recitava EVASIONEE CORRUZIONE In cima alla lista di Atene c'? la lotta
all'evasioneealla corruzione. Sar? propostoancheil pagamento rateizzato delle tasse non ancora versate: fenomeno
che si? allargato negli ultimi mesi DEREGULATION E COSTI Della POLITICA? Ci saranno interventi di
ll?beralizzazione, ^deregulation e lotta alla burocrazia insieme a una serie di tagli alle spese degli organismi politici il
Programma di Salonicco "venduto" da Tsipras prima del 25 gennaio.?Ci arriveremo un passo per volta? provano a
consolarsi a Syriza? Quando a un tavolo si? in due bisogna scendere apatti, Quando sei uno contro 18 come
all'Eurogruppo e non hai un euro in tasca il compromesso pu? essere ancor pi? difficile da digerire?. La maretta tra le
file del partito? gi? montata e il premier dovr? lavorare per evitare che diventi una bufera. Coniirischioparadossale,
dopo tutte le pillole amare mandate gi? in questi giorni a Bruxelles, che il salvataggio del paese venga silurato dal
fuoco amico. RIFORMADEL?11'UBBLICOIMPIECO? governo Tsipras Illlpon intende Illlp recedere a tagli ^lineari del
welfare ma a una riforma della pubblica amministrazione che convolga anche i dipendenti pubbliciPRIVATIZZAZIONI
O CONCESSIONI II nuovo piano del  governo greco non ^'esclude pi? le? privatizzazioni: le valuter? caso per caso,
dando per? la precedenza alla possibilit? di dare in concessione una serie di servizi I CREDITORI DELLA GRECIA
Esposizione al debito greco. Dati in miliardi di euro FONTE: sole 24 ore -tit_org- Grecia, la resa di Tsipras restano i
tagli agli statali ad Atene ancora austerity - Ecco il piano di Atene addio promesse elettorali deregulation, riforma Stato
e un?apertura ai privati
23-02-2015
Estratto da pag. 2
Pag. 2 di 2
23
MAPPE
Se l`euro non piace neppure ai tedeschi = Dietrofront degli italiani ora sono i più
euroscettici sì forzato alla moneta unica
[Ilvo Diamanti]
Se l'euro non piace neppure ai tedeschi IIVODIAMAMTI TIRA una brutta aria in Europa. Verso l'Unione e, pi? ancora,
versol'euro.Anzitutto in Grecia, dove il governo di Tsipras ha siglato con l'Eurogruppo un'intesa tutt'altro che cordiale.
Basata sullareciprocadiffidenza. APAGINA4 II Le risposte di sei Paesi sulla fiducia nell'Unione europea. Il 37% dei
tedeschi vuole uscire dall'euro Seconda l'Italia con il 30%, ma la percentuale sale al 4243% in Forza Italia e Lega e
scende al 18% nel Pd Dietrofront degli italiani orasonoipi?euroscettici s? foizato alla moneta
unicaRAunabruttaariainEu - j?. Verso l'Unione e,? pi? ancora, verso l'euro. Anzitutto in Grecia, dove il governo di
Tsipras ha siglato con l'Eurogruppo un'intesa tutt'altro che cordiale. Basata sulla reciproca diffidenza. Ciascuno
convinto di aver imposto all'altro le proprie ragioni. Unsentimento, tuttavia, molto diffuso anche altrove. Per averne
una misura attendibile,? sufficiente scorrere i dati del sondaggio condotto nelle ultime settimane in 6 Paesi europei da
Demos e Pragma (per la Fondazione Unipolis ).? parte del??? Rapporto sulla Sicurezza in Europa ( a cui ha
partecipato l'OsservatoriodiPavia),cheverr?presentato a Roma domani pomeriggio ( a Montecitorio ). Colpisce,
anzitutto, ilgradodifiduciaversol'Unione Europea.?, infatti, maggioritario soltanto in Germania. Non
percaso,peraltro,vistal'influenza tedesca sulle politiche comunitarie. Ma appare limitato altrove, hi Francia, in Spagna
e in Polonia: coinvolge circa quattro cittadini su dieci. Mentre risulta largamente minoritario in Gran Bretagna e ancor
pi? in Italia. In assoluto, il Paese pi? euroscettico, fra quelli indagati dall'Osservatorio (solo il 27%hafiducianeUaUe). Si
tratta di un orientamento gi? osservato, in altre, precedenti, ricerche presentate su Repubblica. Da ultimo:
nell'indagine sul "Bapportofra gli italiani e lo Stato", pubblicata alla finedel2014. Una ulteriore conferma che l'Europa
unita non piace a gran parte degli europei. E se la maggioranza di essi continua ad accettarla? per prudenza. Anzi,
per paura. Di quel che potrebbe accadere se noncifosse. Di quel chepotrebbe capitare a chi uscisse dall'Unione.
Questo sentimento? tanto pi? evidente se si considerano le opinioni verso la moneta uni ca. L'euro.
Causa?comunque, indice? principale e pi? evidente deldisagioedeldis-amoredeglieuropei verso l'Europa. L'euro: solo
una minoranza ristretta dei cittadini dei Paesi dove? stato introdotto lo ritiene una scelta vantaggiosa.Circail
10%inItalia.Pocopi? in Germania. n20%inSpagnaein Francia. Mentre per la maggioranzadellapopolazione ( 45-50%
)? un "male necessario". Teme che abbandonarlo sarebbe peggio. Tuttavia, circa unterzodei cittadini in Italia, se
potesse, lascerebbe l'euro. E in Germania, la "guardiana" (elapadrona) dell'euro, quasi
il37%hanosta]giadelmarco.L'euro, peraltro, non suscita alcun de - siderioneiPaesidovenonc'?.hiPolonia eGB poco pi?
del 10% della popolazione (intervistata) sarebbe favorevole a introdurlo. Mentre 7 - 8 persone su 10 non ci pensano
proprio. Cos?, gK europei si scoprono sempre pi? "euroscettid" e "scettici verso l'euro". Per la reciproca influenzafra
"eun>scetticismo" e "scetticismo verso l'euro". Perch? l'euro? una moneta senza Stato. Mentre l'Unione Europea
sembra affidare, sempre pi?. alla moneta la propria sovranit?. E la propria identit?. In
politicaestera.nellepolitichesocialie demografiche, invece, la U? risulta assente. Basti pensare a quel che avviene sulle
nostre coste, di fronte agli sbarchi dei disperati, in fuga dal terrore, che si susseguono, incessanti. Oppure di fronte
alla minaccia deIl'IS, divenuta devastante in Libia. Praticamente, a due passi da noi. Emergenzes-
caricate.comesempre, sugli Stati nazionali. Che agiscono seguendo le loro logiche (interne) e i loro interessi (esterni).
Cos?, un po' dovunque cresce l'Anti-europeismo, insieme ai soggetti politici che nehannofatto una bandiera. In Italia,
la contrariet? verso l'euro? molto ampia?superiore al 40%?non solo fra gli elettori vicini alla Lega, ma anche tra i
simpatizzanti di La crisi greca non pu? essere trattata come un caso regionale ma rinette un malessere diffuso Forza
Italia e del M5s. Mentre in Francia l'ostilit? verso la moneta unica coinvolge circa un terzo degli elettori dell'UMP
23-02-2015
Estratto da pag. 4
Pag. 1 di 2
24
centro - destra e, soprattutto, quasi met? di quelli del Front National.?, per?, in GB che l'euro-scetticismo appare pi?
ampio, come si? detto. In tutte le direzioni politiche.FraiLaburistie (ancorpi?) i Conservatori. Ma, ovviamente,
soprattutto fra gli Indipendentisti. Visto che oltre 9 elettori su 10 dell'UKIP avversano la moneta unica E 1'85% la U?.
D'altronde, questo partito ha fatto dell'antieuropeismo la propria "ragione sociale". E ne ha tratto grande vantaggio alle
elezioni locali, ma soprattutto alle successive Europeedel2014,quandosi?imposto come primo partito, in GB, con circa
il 27% dei voti. D'altronde, in Francia, il FN, guidato da Marine Le Pen, amplificando il messaggio antieuropeo, si?
affermato, proprio alle Europee, con il 25%.Eoggi?accreditatodel30% dai principali istituti demoscopici, che lo
indicanocome probabile vincitore alle prossime d?partementalesdi fine marzo. L'antieuropeismo, associato alla paura
dellostranieroeaUachiusura ver - so gli immigrati,?, dunque, divenuto una "frattura" che attraver sa i sentimenti e i
sistemi politici mEuropa.InItalia.?interpretata soprattutto, ma non solo, dallaLegacffSMvmiChedal-iVondsta
scendendo, sempre pi? a Sud. Non per caso ha organizzato una manifestazione a Roma, proprio domenica prossima.
Ma neha annunciata un'altra, in aprile, insieme ai Fratelli d'Italia, conlapresenza di Marine Le Pen. Per rafforzare
l'alleanza?eia frattura?antieuropea. La crisi greca, dunque, non pu? essere trattata come un male "regionale".
Confinato ai margini dell'Europa. Perch?rifletteeriverbera un malessere diffuso. Che si respira dovunque. In Italia,
evidentemente. Ma ancheinFranria. In Spagna. Nella stessaGermania. NoncredopropriochelunioneEuropea possa
proseguire a lungo? suo cammino "confidando" sulla "reciproca sfiducia" e sulla "paura degli
altri".Innomediunamoneta impopolare. Io, europeista convinto, penso che non sia possibile diventare
"europeiperforza".0"per paura".? RSPRODUZiONE RISERVATA I GIUDIZI SULLA MONETA UNICA {valori %) Dal
primo gennaio 2002? arrivato l'Euro. Secondo lei la moneta unica... I...ha prodotto e produrr? solo vantaggi
eS?:?BJ??-?? ' -sta creando qualche complicazione, ma? necessaria all'Europa I...comporta solo complicazioni,
dovrebbe essere abbandonata / Non sa/ Non risponde LA PRESENTAZIONE LVIII Rapporto su La sicurezza e
l'insicurezza sociale in Italia e in Europa, realizzato da Fondazione Unipolis,Demos&Pi e Osservatorio di Pavia sar?
presentato domani, alle 16, alla Camera dei Deputati 4,5 2,4 4,2 3,3 ITAUA FRANCIA GERMANIA SPAGNA Sarebbe
favorevole o contrario se il suo paese, come altri paesi europei, adottasse l'Euro? I FAVOREVOLE I CONTRARIO
Non sa/ Non risponde SCETTICISMO VERSO L'EURO IN BASE ALLA VICINANZA Al PARTITI Dal primo gennaio
2002? arrivato l'Euro. Mor %! Secondo lei la moneta unica... Nel nostro Paese solo il 27% crede nella U?, gli altri
l'accettano quasi per timore di un'alternativa METODOLOGIA II sondaggio? stato realizzato da Demos, nel periodo
12-23 gennaio2015,in sei Paesi europei: Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna e Polonia. La rilevazione?
stata condotta da sei agenzie coordinate dalla Pragma Sri. Il campione, di 6000 casi (1000 per ciascunpaese),?
rappresentativo della popolazione adulta 15 anni e pi?) per i principali caratteri socio-demografici. Il metodo di
rilevazione? CATI per tutti i paesi, con l'eccezione della Germania, dove? stato utilizzato il metodo CAPI.... Comporta
solo complicazioni, dovrebbe essere abbandonata ITALIA FRANCIA CONTRARIO ALL'INGRESSO NELL'EURO
Sarebbe contrario se il suo paese, come altri paesi europei, adottasse l'euro? GRAN BRETAGNA TUTTI 83,6 LAB
OUR PARTY CONSERVATIVE PARTY UKIP Fonte: Osservatorio Europeo sulla Sicurezza, sondaggio
DemosPiPragma per fondazione Un'ipo?'is, Gennaio 2015 (n. casi: 6000) -tit_org- Se l?euro non piace neppure ai
tedeschi - Dietrofront degli italiani ora sono i pi? euroscettici s? forzato alla moneta unica
23-02-2015
Estratto da pag. 4
Pag. 2 di 2
25
PALAZZO CHIGI: LA FIOM HA PERSO. LA REPLICA: DIFENDO CHI LAVORA
Jobs Act, duello tra Renzi e Landini Il premier teme trappole sull`Italicum = Duello tra Renzi
e Landini "Ha perso e ora fa politica" "Falso, resto fuori dai partiti"
[Silvio Buzzanca]
PALAZZO CHIGI: LA??? HA PERSO. LA REPLICA: DIFENDO?? LAVORA JobsAct, duello tra Renzi e Landini II
premierteme trappolesulFItalicum ROMA. Dopo la definitiva approvazione del Jobs Act,? scontro traMatteo Renzi e
Maurizio Landini. Dopo le voci su un possibile ingresso in politica del segretario della Fiom, poi smentite dal diretto
interessato, il premier ha risposto cos?:?Ha perso e ora vuole lasciare il sindacato?. Intanto, il governo spinge
sull'Italicum, dove la minoranza Pd promette battaglia. BUZZANCA, DE MARCHIS E LONGO ALLE PAGINE 6 E 7
Duello tra Renzi e Landini "Ha perso e ora fa politica" "Falso, resto fuori dai partiti" Buferasul JobsAct, il premier
liquida la Boldrini: problemasuo II fronte del no: ignorare il Parlamento comporta conseguenze SILVIO BUZZANCA
BOMA. Maurizo Landini scende in politica perch??ha perso la battaglia sindacale?. Matteo Renzi stronca cos? le
presunte velleit? politiche del segretario della Fiona. Presunte perch? Landini ha smentito ieri sera il titolo del Fatto
Quotidiano ad una sua intervista che lo vedeva gi? praticamente in campo contro il premier.?Titolo fuorviante? spiega
Landini?perch? rimanda pi? esplicitamente all'impegno di tipo partitico o elettorale, che nell'intervista non? proprio
presente?. Landini spiega che?la "sfida a Renzi" per il sindacato, oltre alla 'normale azione contrattuale', consiste
nella creazione di una coalizione sociale che superi i confini della tradizionale rappresentanza sindacale? che
rappresenti chi vive lavoro.?Ed? questo - dice Landini - che ho sempre inteso e continuo a intendere per impegno
politico?. Questa precisazione arriva dopo che il premier aveva detto senza mezzi termini:?Questa uscita di Landini?
molto importante. Dopo la sconfitta della battaglia contro Marchionne? scontata la sua discesa in politica. Non? lui che
lascia il sindacato,? il sindacato che lascia lui?. Renzi ieri ha replicato, in modo soft, anche a Laura Boldrini che
sabato aveva lamentato come il governo sul Jobs act non avesse preso in considerazioni le osservazioni, non
vincolanti, del Parlamento.?La Boldrini? l'arbitro dei giochi parlamentari e io la lascio fuori da questa discussione.? un
Non? il segretario della Fiom che lascia il sindacato,? piuttosto il sindacato che lascia lui Ascoltare tutti non vuoi dire
non fare pi? niente, senn?? palude. Abbiamo ancora tr? anni, il me?lio deve venire problema suo e non nostro, noi
stiamo portando avanti il programma di governo?, ha detto il premier. L'affondo? arrivato invece da Debora
Serracchiani che, intervistata da Maria Latella per SkyTg24, ha detto:?Mi sembra un eccesso rispetto alla sua
posizione di garanzia?. La Boldrini per?? difesa da Sei e dalla minoranza dem. Il bersaniano Alfredo D'Attorre gi?
prefigura bocciature della Consulta sul Jobs act, mentre Vannino Chili ammonisce:?II governo pu? non tenern conto
del parere del Parlamento: la sua? una scelta politica. Pu? compierla: non? per? indolore o priva di conseguenze?. -
tit_org- Jobs Act, duello tra Renzi e Landini Il premier teme trappole sull?Italicum - Duello tra Renzi e Landini?Ha
perso e ora fa politica??Falso, resto fuori dai partiti?
23-02-2015
Estratto da pag. 6
Pag. 1 di 1
26
Dissidenti dem e forzisti preparano la trappola sull`Italicum
RIPRODUZIONE RISERVATA
[Goffredo De Marchis]
Dissidenti dem e forasti preparanolatrappolasull'Italicum GOFFREDODEMARCHIS ROMA. Chiudere la pratica della
legge elettorale? il prossimo obiettivo di Matteo Renzi.?L'Italicum non cambier? di una virgola e alla Camera far? il
suo ultimo passaggio. Per carit?, davvero tutto? migliorabile. Ma abbiamo gi? raggiunto un'intesa e poi non voglio
ricominciare sempre daccapo?. Sar? questo il terreno di scontro con la minoranza del Pd nelle prossime settimane e il
banco di prova per vedere se la rottura con Berlusconi? momentanea o definitiva. A Montecitorio la maggioranza ha
numeri molto ampi anche senza Forza Italia, ma nello stesso ramo del Parlamento si annidano altre trappole per il
premier. Questetrappole hanno nomi e cognomi. Sono quelli dei dissidenti del Pd, del capogruppo di Fi Renato
Brunetta e della presidentedellaCameraLaura Boldrini. A Palazzo Chigi sono convinti che la terza carica dello Stato,
dopo le dure critiche al Jobs Act, torner? a essere imparziale.?Ha usato il ruolo del Parlamento per contestare Matteo.
Ci pu? stare?, dicono i renziani. Ma ci? non toglie che l'inedita uscita politica della Boldrini abbia allarmato i vertici
delPdedell'esecutivo.Sicapisce che la presidente? decisa ad assumere un ruolo pi? visibile nel confronto quotidiano e
c'? un pezzo della sinistra che pensa a lei come possibile contraltare a Renzi. Molto pi? che a Landini o a Cofferati.
Se la legislatura andr? avanti fino al 2018, Boldrini rimarr? nei ranghi del suo compito istituzionale. Ma se dovessero
esserci prima degli strappi,?se si apre una partita a sinistra?, allora potrebbe decidere di esporsi di pi?. E l'affondo sui
decreti delegati della riforma del lavoro e l'accusa dell'uomo solo al comando potrebbe rivelarsi solo una prova
generale di un maggiore impegno. I dissidenti del Pd si preparano all'arrivo del testo dell'Italicum a Montecitorio
cercando un terreno comune con gli azzurri. Un terreno impossibile da trovare sulle preferenze. La scelta dei capolista
bloccati resta il cuore del patto del Na2areno, una via obbligata per Berlusconi che punta a confermare i fedelissimi e
pu? usare le liste anche per la battaglia intema, soprattutto contro Raffaele Fitto.? su questo pilastro della legge che il
premier confida di ritrovare un'asse con Arcore. Ma c'? un altro punto su cui invece la minoranza dem e Forza Italia
possono trovare un'intesa. Gi? nell'emendamento Gotor, bocciato al Senato, era previsto l'apparentamento al
ballottaggio. I due partiti vincenti al primo turno potevano fare alleanze al secondo con altre forze, sul modello della
norma che vale per eleggere il sindaco e i consigli comunali. Un modo per resuscitarelecoalizionieattenuare gli effetti
del premio alla lista, che sta a cuore a Renzi per affermare unsistema davvero bipolare. A Palazzo Madama la
maggioranza delle riforme si salv? in extremis sull'emendamento Gotor. Quasi trenta senatori Pd uscirono dall'aula e
furono determinanti le mosse di Denis Verdini e Paolo Romani per bocciare la proposta di modifica. Alla Camera il
"soccorso azzurro*? molto pi? arischio. Per la presenza di Brunetta, per un buon numero di deputati fittiani e perch? il
patto si? rotto. La maggioranza, con Pd, centristi e Ned ha lo stesso i numeri per vincere ilmatch, propriocom'?
successo per la riforma costituzionale. Ma i dissidenti dem sono oggi pi? agguerriti. I licenziamenti collettivi varati nel
Jobs Act hanno frantumato un tacito accordo che si era realizzato nel Partito democratico al momento in cui fu
votatala legge delega. Circa quaranta deputati firmarono un documento contro il provvedimento ma alla fine, partendo
da Pier Luigi Bersani, votarono s?. Lo fecero anche Guglielmo Epidani e Cesare Damiano, ex Cgil, attirandosi la furia
degli ex compagni di sindacato. Ma avevano avuto garanzie, raccontano, che nei decreti sarebbero sparite le norme
pi? controverse e sarebbe stato rispettato l'ordine del giorno della direzione democratica. Non? andata cos?, tanto
che Stefano Fassina ha detto:?Ha vinto Sacconi?. Questo precedente lascia immaginare ch
elaminoranza, sull'Italicum, non far? sconti, anche perch? non ci sono prove di appello: se la Camera approva il testo
del Senato, diventa legge. Sono 80-90 i deputati Pd pronti a votare contro il governo. Uniti ai 70 forzisti rischiano di
mettere in crisi le certezze di Renzi. Dopo il Jobs Act, il clima interno? peggiorato. I mediatori della riforma del lavoro (
e tra loro lo stesso Damiano) sono adesso accusati di non aver ottenuto il risultato sperato. E le mediazioni sulla
23-02-2015
Estratto da pag. 6
Pag. 1 di 2
27
legge elettorale sconteranno il passaggio sul lavoro, i pontieri avranno molto difficolt? a far accettare compromessi.
Per questo oggicisonolecondizioniperfar nascere un nuovo patto del Na2areno. Che pu? rallentare 1?talicum,
costringerlo aun altro rischioso iter al Senato. Esattamente quello che Renzi vuole evitare. Renzi deciso a "non
cambiare una virgola, non si pu? sempre ricominciare daccapo" Ma sull'apparentamento al ballottaggio potrebbe
crearsi una maggioranza trasversale di deputati?????? BOLDRINI CRITICA SUI DECRETI LAVORO "Ci sono stati
pareri delle commissioni di Camera e Senato sul Jobs Act dei quali sarebbe stato opportuno tener conto". Cos?,
sabato, la presidente della Camera ha criticato il "decisionismo" del governo SERRACCHIANI: ECCESSIVO,? UNA
GARANTE "Dispiace - dice Debora Serracchiani, vice segretario del Pd - che la terza carica dello Stato prenda una
posizione cos?. Mi pare un eccesso per una figura di garanzia" ALFANO: PAROLE DI PARTE.SEuCORTIGIANI
Critica la Boldrini anche?I ministro Alfano: "Parola di parte, non istituzionali". In difesa della presidente della Camera
la sinistra del Pd. E Sei attacca i "cortigiani di Renzi" -tit_org- Dissidenti dem e forzisti preparano la trappola
sull'Italicum
23-02-2015
Estratto da pag. 6
Pag. 2 di 2
28
LA LINEA
Il premier: nel 2018 vinceremo sempre noi = Renzi: Landini è uno sconfitto Io duro fino al
2018 e poi vinco
[Maria Teresa Meli]
LA LINEA II premier: nel 2018 vinceremo sempre noi di Maria Teresa Meli 11 presidente del Consiglio ostenta
sicurezza:?La maggioranza? blindata sino alla fine della legislatura?. Ma non basta:?Nel 2018 vinciamo noi?. Renzi?
orgoglioso del successo avuto con il Jobs act,?pi? di quanto sperassi di fare?. Esalta la?rivoluzione culturale? delle
liberalizzazioni e attacca a testa bassa Landini, il leader dei metalmeccanici Fiom-Cgil:?Non credo che sia lui ad
abbandonare il sindacato,? fl sindacato che ha abbandonato lui?. Non dimentichiamoci che a Pomigliano ha portato a
scioperare 5 persone su 1.400?. a pagina 5 Renzi: Landini? uno sconfitto Io duro fino al 2018 e poi vinco II premier:
ha perso contro Marchionne, se fa politica solo Sei pu? seguirlo di Maria Teresa Meli ROMAMatteo Renzi ha superato
il suo primo anno di governo. Ma? convinto di avere ancora tanto tempo davanti a s?:?La maggioranza? blindata sino
alla fine della legislatura?. E?nel 2018 vinciamo noi?. Non lo dice con tracotanza. Ma ne? convinto. Anche se sa che
ormai il partito di Berlusconi, allo sbando com'?,? una causa persa, su cui? difficile fare affidamento come ai tempi del
patto del Na2areno:?Forza Italia sta esplodendo e noi andiamo avanti da soli. Se dovesse per caso rompersi
qualcosa nella maggioranza, cosa a cui non credo, sar? fisiologico che qualcuno di loro ci sostenga?. Insomma, per
farla breve, in questo primo compleanno del suo governo il premier? contento:?Abbiamo svolto un lavoro durissimo,
ma sul Jobs act abbiamo fatto pi? di quanto sperassi di fare. E quello che abbiamo realizzato sui notai, sulle
assicurazioni, sui telefonini, le banche e le poste rappresenta una rivoluzione culturale straordinaria. Non solo, il
bello? che l'Italia sta ripartendo davvero?. Parla cos?, Matteo Renzi, preso dall'entusiasmo. Ma su Raitre, Lucia
Annunziata, nella sua trasmissione In mezz'ora, gli ricorda che qualcosa di nuovo si sta muovendo nel mondo della
sinistra. E non? detto che sia foriero di buone notizie per il premier. Gi?, Maurizio Landini, in un'intervista al Fatto
quotidiano, ha lasciato intendere che potrebbe scendere in politica, per guidare quella sinistra che? da qualche anno
alla ricerca di un leader.? vero che ore e ore dopo il leader della Fiom, dopo una reprimenda della Cgil, ridimensiona
la portata delle sue parole, ma la sua? una smentita a met? in cui ribadisce che occorre andare oltre
la?rappresentanza sindacale?.? premier comunque risponde imperturbabile ad Annunziata:?Non credo che Landini
abbandoni il sindacato,? il sindacato che ha abbandonato Landini. Il progetto di Marchionne sta partendo, la Fiat sta
tornando a produrre auto e ad assumere,? ovvio che la sconfitta sindacale lo porti ad abbracciare la politica, non
dimentichiamoci che a Pomigliano ha portato a scioperare cinque persone su 1400?. Ma Renzi non ha paura che una
parte del Pd possa essere ora tentata dalla scissione? A sera, dopo la trasmissione, Renzi non sembra aver cambiato
idea:?Non mi preoccupa Landini. Ha acquisito visibilit? schierandosi contro Marchionne. Oggi che Marchionne sta
vincendo, lui deve scappare dal sindacato. Normale. Io provo massimo rispetto, per Landini, ma non? il primo
sindacalista a buttarsi in politica e non sar? l'ultimo. Gli faccio i miei pi? sinceri auguri?. Di un'eventuale scissione,
Renzi non sembra avere paura:?Se veramente il leader della Fiom si buttasse in politica nessuno del Pd lo
seguirebbe, solo Sei andrebbe con lui?. E anche Pippo Civati, aggiunge qualche renziano duro e puro e ormai
convinto che il deputato del Pd dissidente per vocazione e professione sia prossimo all'addio al partito. Insomma, non
sembrano queste le preoccupazioni di Renzi. E nemmeno le polemiche della sua minoranza sul Jobs act paiono
innervosirlo pi? di tanto:?Ormai il Jobs act? andato?. Come a dire: ormai? fatta, quindi pazienza per le lamentele e gli
attacchi, stra scichi inevitabili, se?si vogliono fare le riforme e cambiare questo Paese?, perch? ci sar? sempre?chi
preferisce che tutto rimanga com'? adesso?. Morale della favola: se la minoranza interna pensava di condizionare le
mosse del presidente del Consiglio ora che il patto del Na2areno sembra essere andato in frantumi, ha sbagliato i
suoi piani.?Io non sar? ostaggio di nessuno. So che ci saranno quelli che ci proveranno, ma hanno sbagliato
23-02-2015
Estratto da pag. 5
Pag. 1 di 2
29
indirizzo?, sorride il premier. E il varo dei decreti del Jobs act pare essere la conferma di queste sue parole.?Del
resto, come si fa a essere contrari a una legge che per la prima volta si preoccupa veramente dei non garantiti, cio?
dei precari??, si chiede retoricamente il premier. Che preferisce non entrare in polemica diretta con la presidente della
Camera Laura Boldrini che lo ha criticato e che ha stigmatizzato la figura?dell'uomo solo al comando?. Rispetto alle
sue parole, intervistato da Annunziata, l'inquilino di Palazzo Chigi si limita a dire:?Questo? un problema suo?. Ma? a
lei che indirettamente si rivolge quan do spiega, sempre in quella trasmissione, che?il mio obiettivo non? costruire una
leadership carismatica?. Con i collaboratori e gli amici pi? fidati Renzi per? si? lasciato andare un po' di pi? perch??
rimasto stupito per l'attacco di Boldrini nei suoi confronti:?Lei? la presidente della Camera e dovrebbe fare l'arbitro,
mentre mandiamo avanti il programma per cui abbiamo preso la fiducia?. Altro argomento, altro capo di imputazione.
Anche stavolta Renzi? netto. Il tema, postogli da Annunziata,? quello delle Popolari e delle inchieste della Consob e
della magistratura sui movimenti che ci sono stati dopo il provvedimento del suo governo.?Mi auguro che venga fatta
chiarezza al pi? presto perch? sono state fatte polemiche ridicole e dette castronerie galattiche. Un galantuomo come
Ciampi insieme a Draghi tent? di fare queste norme. Noi abbiamo ripreso quel principio?.? RIPRODUZIONE
RISERVATA Le banche popolari?Polemiche ridicole e ho sentito castronerie Mi auguro si faccia chiarezza al pi?
presto? I rapporti? La sintonia tra il premier e Landini inizia quando Renzi? ancora solo segretario pd.?! leader Flom
esprime un giudizio positivo suiie intenzioni del leader dem di puntare sul contratto unico Le frasi di agosto 2014
Matteo Renzi Landini ha un approccio pragmatico e non ideologico? II 27 agosto 2014 Renzi chiama Landini a
Palazzo Ch?gi: un'ora e mezza di confronto sulle sfide deil'autunnoe reciproci attestati di stima? I rapporti peggiorano
quando la Rom si schiera contro Jobs act e abolizione dell'articolo 18 e toccano l'apice il 21 novembre quando Landini
dice:?Gli onesti non stanno con Renzi? Maurizio Landini Matteo si? dimostrato un interlocutore attento, incarna il
cambiamento 367 i giorni da cui? in carica l'esecutivo guidato da Matteo Renzi. Il segretario pd? il pi? giovane
presidente del Consiglio di sempre ed? il quarto premier (dopo Ciampi, Dini e Amato) a non essere parlamentare -
tit_org- Il premier: nel 2018 vinceremo sempre noi - Renzi: Landini? uno sconfitto Io duro fino al 2018 e poi vinco
23-02-2015
Estratto da pag. 5
Pag. 2 di 2
30
Intervista a Lorenzo Guerini - Dialogo, no alle minacce Si usa un punto del Jobs act per
aprire altre questioni
Guerini: Boldrini dovrebbe pesare ogni parola, serve equilibrio
[Alessandro Trocino]
?Dialogo, no alle minacce Si usa un punto del Jobs act per aprire altre questioni? Guerini: Boldrini dovrebbe pesare
ogni parola, serve equilibrio ROMA?Non si possono confondere i piani e minacciare di far mancare il voto. Nel Pd c'?
stato un dialogo ampio e il molo del Parlamento? sempre stato rispettato?. Lorenzo Guerini, vicesegretario
democratico, risponde alla critiche arrivate dalla minoranza del partito dopo il varo del Jobs act. La minoranza? in
guerra. Stefano Fassina pensa a un coordinamento dei?dissidenti? per poter pesare di pi? sui punti critici delle
prossime riforme.?Non capisco come si possa utilizzare una divergenza di opinioni su un singolo passaggio del Jobs
act per aprire questioni che con l'attuazione della delega lavoro non c'entrano nulla?. Teme che la minoranza voglia
farvi una sorta di ricatto o di veto??Non voglio usare questi termini, ma credo che sarebbe un grave errore confondere
i piani?. Per? dopo il varo del Jobs act c'? stata una mezza rivolta nelPd.?Sul merito, il governo era impegnato ad
attuare una delega, votata dal Parlamento dopo un dibattito importante, per rendere pi? efficiente e moderno il
mercato del lavoro. Per estendere le tutele, disboscare le forme contrattuali e ridurre la precariet?. Obiettivo fallito, per
molta sinistra pd.?Le reazioni nazionali, per esempio delle imprese, e quelle intemazionali, danno il senso di come
questo passaggio sia ritenuto una svolta importante. Credo che il giudizio debba essere dato complessivamente,
sull'obiettivo scelto, cio? la creazione di un contesto che favorisca l'occupazione, e sui metodi scelti?. La minoranza
non? d'accordo soprattutto sui metodi. E sottolinea come Ned canti vittoria.?Nel Pd c'? stato un percorso di
partecipazione molto ampio. Un ordine del giorno, votato quasi all'unanimit?, ha approvato la legge delega. E anche
Sacconi ci critic? molto?. Si contesta il fatto che il governo non ha tenuto conto, sui licenziamenti collettivi, del parere
negativo delle due Commissioni.?Le Commissioni hanno espresso pareri articolati, che non sono vincolanti ma solo
consultivi. Sta al governo decidere se recepirli interamente o in parte?. Ma, come dice Vannino Chiti, ignorare il parere
del Parlamento? una scelta?non priva di conseguenze?.?Alla gente credo che interessi poco la nostra dialettica
interna. Dobbiamo rimanere sul merito?. Cos? non rischiate di perdere un pezzo della sinistra del partito??Siamo un
partito di sinistra e riformista, in cui le diverse storie politiche devono continuare a convivere come elemento di
ricchezza, non di difficolt?. Laura Boldrini ha criticato Renzi, parlando di?uomo solo al comando?.?Un presidente della
Camera, figura di garanzia, dovrebbe pesare ogni parola. Ci vuole saggezza, prudenza, equilibrio. Francamente non
capisco cosa significhi una frase del genere. Se invece la questione? quella di valutare il rapporto tra partito e leader,
il tema non va sottovalutato: abbiamo bisogno di partiti che rappresentino la complessit? della societ?, ma Le storie
politiche II partito? di sinistra e riformista. Le diverse storie politiche siano ricchezza non difficolt? che siano anche
connessi a una leadership che sia punto di sintesi e di guida dei processi?. Il leader della??? Maurizio Landini lancia
una sfida?politica? a Renzi. Come valuta l'ipotesi di una sua discesa in campo??? gi? successo in passato che figure
importanti del movimento sindacale siano entrate in politica. Ognuno pu? far quel che vuole, anche se non ho capito
che contributo potrebbe dare Landini. Se il sindacato non fa?? suo mestiere, difendere gli interessi dei lavoratori, e
confonde il suo ruolo, rischia di muoversi nella direzione sbagliata. Ma non confonderei i desideri di un singolo con
quelli del sindacato?. Alessandro Irocino I piani confusi Non si possono confondere i piani. E alla gente interessa poco
la nostra dialettica intema Nel partito Lorenzo Guerini, 48 anni, deputato dal 2013, vicesegretario e portavoce del Pd
(Berwegn?) -tit_org- Intervista a Lorenzo Guerini -?Dialogo, no alle minacce Si usa un punto del Jobs act per aprire
altre questioni?
23-02-2015
Estratto da pag. 6
Pag. 1 di 1
31
Un riformismo con incognite = Le incognite del riformismo
[Marc Lazar]
UN RIFORMISMO CON INCOGNITE MARC LAZAR '????? Renzi festeggia il suo primo anniversario a. Palazzo
Chigi. Da quando? al potere, ha suscitato un incessante fermento. SEGUE A PAGINA 25 LE INCOGNITE
DELRIFORMISMO
23-02-2015
Estratto da pag. 25
Pag. 1 di 1
32
I "PENTIT" IN TUNISIA
I "PENTIT" IN TUNISIA
I "PENTIT" IN TUNISIA
I "PENTIT" IN TUNISIA
I "PENTIT" IN TUNISIA
I "PENTIT" IN TUNISIA
I "PENTIT" IN TUNISIA
I "PENTIT" IN TUNISIA
I "PENTIT" IN TUNISIA
I "PENTIT" IN TUNISIA
I "PENTIT" IN TUNISIA
I "PENTIT" IN TUNISIA
I "PENTIT" IN TUNISIA
I "PENTIT" IN TUNISIA
I "PENTIT" IN TUNISIA
I "PENTIT" IN TUNISIA
I "PENTIT" IN TUNISIA
I "PENTIT" IN TUNISIA
I "PENTIT" IN TUNISIA
I "PENTIT" IN TUNISIA

More Related Content

Similar to I "PENTIT" IN TUNISIA

Ticonzero news 146.pdf - titolo da un testo di Italo Calvino
Ticonzero news 146.pdf - titolo da un testo di Italo CalvinoTiconzero news 146.pdf - titolo da un testo di Italo Calvino
Ticonzero news 146.pdf - titolo da un testo di Italo CalvinoPierLuigi Albini
 
CieloSopraEsquilino-Numero46.pdf
CieloSopraEsquilino-Numero46.pdfCieloSopraEsquilino-Numero46.pdf
CieloSopraEsquilino-Numero46.pdfmauvet52
 
veDrò2012, tutte le agenzie di stampa
veDrò2012, tutte le agenzie di stampaveDrò2012, tutte le agenzie di stampa
veDrò2012, tutte le agenzie di stampaveDrò
 
Rimpasto commissione
Rimpasto commissioneRimpasto commissione
Rimpasto commissioneAmbra1234
 
Il progetto Flood-IMPAT+: Il progetto Flood-IMPAT+: Un modello integrato per ...
Il progetto Flood-IMPAT+: Il progetto Flood-IMPAT+: Un modello integrato per ...Il progetto Flood-IMPAT+: Il progetto Flood-IMPAT+: Un modello integrato per ...
Il progetto Flood-IMPAT+: Il progetto Flood-IMPAT+: Un modello integrato per ...floodimpat project
 

Similar to I "PENTIT" IN TUNISIA (20)

Ticonzero news 144.pdf
Ticonzero news 144.pdfTiconzero news 144.pdf
Ticonzero news 144.pdf
 
7 dì 10 aprile 2013
7 dì   10 aprile 20137 dì   10 aprile 2013
7 dì 10 aprile 2013
 
Osservazioni sul rigassificatore di Falconara
Osservazioni sul rigassificatore di FalconaraOsservazioni sul rigassificatore di Falconara
Osservazioni sul rigassificatore di Falconara
 
7 dì 19 maggio 2013
7 dì   19 maggio 20137 dì   19 maggio 2013
7 dì 19 maggio 2013
 
7dì 2012 11_4
7dì 2012 11_47dì 2012 11_4
7dì 2012 11_4
 
7 dì 17 aprile 2013
7 dì   17 aprile 20137 dì   17 aprile 2013
7 dì 17 aprile 2013
 
7 dì 28 aprile 2013
7 dì   28 aprile 20137 dì   28 aprile 2013
7 dì 28 aprile 2013
 
7 dì 21_novembre_2012
7 dì 21_novembre_20127 dì 21_novembre_2012
7 dì 21_novembre_2012
 
Ticonzero news 131.pdf
Ticonzero news 131.pdfTiconzero news 131.pdf
Ticonzero news 131.pdf
 
7 dì 12 giugno 2013
7 dì   12 giugno 20137 dì   12 giugno 2013
7 dì 12 giugno 2013
 
Ticonzero news 146.pdf - titolo da un testo di Italo Calvino
Ticonzero news 146.pdf - titolo da un testo di Italo CalvinoTiconzero news 146.pdf - titolo da un testo di Italo Calvino
Ticonzero news 146.pdf - titolo da un testo di Italo Calvino
 
7 dì 20 marzo 2013
7 dì   20 marzo 20137 dì   20 marzo 2013
7 dì 20 marzo 2013
 
CieloSopraEsquilino-Numero46.pdf
CieloSopraEsquilino-Numero46.pdfCieloSopraEsquilino-Numero46.pdf
CieloSopraEsquilino-Numero46.pdf
 
Punto trasporti del 20 03 2020
Punto trasporti del 20 03 2020Punto trasporti del 20 03 2020
Punto trasporti del 20 03 2020
 
Present. iniziale moratti
Present. iniziale morattiPresent. iniziale moratti
Present. iniziale moratti
 
Slide protezione civile
Slide protezione civileSlide protezione civile
Slide protezione civile
 
veDrò2012, tutte le agenzie di stampa
veDrò2012, tutte le agenzie di stampaveDrò2012, tutte le agenzie di stampa
veDrò2012, tutte le agenzie di stampa
 
Rimpasto commissione
Rimpasto commissioneRimpasto commissione
Rimpasto commissione
 
7 dì 6 febbraio 2013
7 dì   6 febbraio 20137 dì   6 febbraio 2013
7 dì 6 febbraio 2013
 
Il progetto Flood-IMPAT+: Il progetto Flood-IMPAT+: Un modello integrato per ...
Il progetto Flood-IMPAT+: Il progetto Flood-IMPAT+: Un modello integrato per ...Il progetto Flood-IMPAT+: Il progetto Flood-IMPAT+: Un modello integrato per ...
Il progetto Flood-IMPAT+: Il progetto Flood-IMPAT+: Un modello integrato per ...
 

I "PENTIT" IN TUNISIA

  • 1. lunedi 23 febbraio 2015 Rassegna Stampa Servizi di Media Monitoring
  • 2. Rassegna Stampa 23-02-2015 ACEA LEGGO ROMA 23/02/2015 21 Ultrà, monumenti blindati Paola Lo Mele 3 ENERGIA LES ECHOS 23/02/2015 17 Fukushima : une nouvelle fuite d`eau hautement radioactive est détectée Redazione 4 FINANCIAL TIMES 23/02/2015 2 Hungary`s nuclear deal with Russia sparks prob Christian Andrew Oliver Byrne 5 AFFARI E FINANZA 23/02/2015 42 La domanda di energia frena e il Nord rallenta più del Sud Redazione 6 CORRIERECONOMIA 23/02/2015 38 Elettricità e gas Addio bollette protette Ora la liberalizzazione gioca a tutto campo Elena Comelli 7 CORRIERECONOMIA 23/02/2015 39 Consumi Crolla la domanda, non il prezzo Elena Comelli 9 SOLE 24 ORE 23/02/2015 23 Gli obblighi di legge sul riscaldamento = Il risparmio energetico è d`obbligo Silvio Maria 11 SOLE 24 ORE 23/02/2015 23 Oneri più leggeri grazie all`ecobonus Redazione 13 STAMPA 23/02/2015 34 La spesa più ecologica? Al bio-supermarket Franco Giubilei 14 ATTUALITA' CORRIERE DELLA SERA 23/02/2015 16 Jihad, l`orrore visto dai reduci = Ho visto bruciare vivi 128 uomini Alcol e insonnia, i reduci della jihad Francesco Battistini 15 REPUBBLICA 23/02/2015 14 Gli ostaggi curdi in gabbia l`ultimo orrore dell`Is Blitz militare turco in Siria Marco Ansaldo 17 REPUBBLICA 23/02/2015 15 Gli ostaggi nella gabbia dei carnefici del Califfo = Web, dollari e violenza la modernità perversa dei carnefici del Califfato Slavoj Zizek 19 REPUBBLICA 23/02/2015 14 "Italia in grado di intervenire in Libia" Redazione 21 REPUBBLICA 23/02/2015 2 Grecia, la resa di Tsipras restano i tagli agli statali ad Atene ancora austerity = Ecco il piano di Atene addio promesse elettorali deregulation, riforma Stato e un`apertura ai privati Ettore Livini 22 REPUBBLICA 23/02/2015 4 Se l`euro non piace neppure ai tedeschi = Dietrofront degli italiani ora sono i più euroscettici sì forzato alla moneta unica Ilvo Diamanti 24 REPUBBLICA 23/02/2015 6 Jobs Act, duello tra Renzi e Landini Il premier teme trappole sull`Italicum = Duello tra Renzi e Landini "Ha perso e ora fa politica" "Falso, resto fuori dai partiti" Silvio Buzzanca 26 REPUBBLICA 23/02/2015 6 Dissidenti dem e forzisti preparano la trappola sull`Italicum Goffredo De Marchis 27 CORRIERE DELLA SERA 23/02/2015 5 Il premier: nel 2018 vinceremo sempre noi = Renzi: Landini è uno sconfitto Io duro fino al 2018 e poi vinco Maria Teresa Meli 29 CORRIERE DELLA SERA 23/02/2015 6 Intervista a Lorenzo Guerini - Dialogo, no alle minacce Si usa un punto del Jobs act per aprire altre questioni Alessandro Trocino 31 REPUBBLICA 23/02/2015 25 Un riformismo con incognite = Le incognite del riformismo Marc Lazar 32 CORRIERE DELLA SERA 23/02/2015 25 Editoriale - I silenzi e le parole del Colle = Stile i silenzi e le poche parole del Colle Michele Ainis 33 CORRIERE DELLA SERA 23/02/2015 15 In pensione prima con sgravi contributivi e riscatto della laurea = Pensioni, la mini riforma strisciante Con sgravi alle imprese e riscatto laurea Enrico Marro 35 REPUBBLICA 23/02/2015 9 Scuola, basta precari e per le nuove materie in classe arrivano sessantamila docenti = Sessantamila docenti per le materie in più asilo unico da 0 a 6 anni al posto dei nidi Corrado Zunino 37 I
  • 3. Rassegna Stampa 23-02-2015 REPUBBLICA 23/02/2015 13 Responsabilità civile i magistrati si spaccano e bocciano lo sciopero Liana Milella 39 CAMPIDOGLIO-REGIONE-PROVINCIA MESSAGGERO 23/02/2015 2 I barbari già liberi dopo lo sfregio Nuovo test a Roma = Già tornati a casa i barbari olandesi A marzo il decreto per le città sicure Lorenzo De Cicco 41 MESSAGGERO 23/02/2015 2 Intervista a Claudio Strinati - Colpire l`arte? Come un omicidio = Strinati: Chi rovina un monumento deve essere trattato come un omicida Lorenzo De Cicco 43 REPUBBLICA ROMA 23/02/2015 3 Tifosi-vandali, rimpatriati gli ultimi sei M.fv. 45 CORRIERE DELLA SERA ROMA 23/02/2015 3 Un coro di no alle gabbie per i monumenti = Una cancellata per proteggere il Pantheon Un coro di no alla proposta del pd Giuntella Maria Rosaria Spadaccino 46 MESSAGGERO ROMA 23/02/2015 3 Intervista a giovanna Marinelli - Mille telecamere per salvare l`arte = Ecco mille telecamere in più per proteggere i monumenti Mauro Evangelisti 47 REPUBBLICA ROMA 23/02/2015 3 "Olanda-Italia in campo per ripagare i danni" Coni e Figc danno l`ok = L`idea di Marino "Un`amichevole Olanda-Italia per pagare i danni" Mauro Matteo Favale Pinci 49 REPUBBLICA ROMA 23/02/2015 2 Intervista a Marto Leonori - "Cartellopoli addio il piano di riordino parte da San Giovanni" Paolo Boccacci 51 REPUBBLICA ROMA 23/02/2015 9 L`India sarà Teatro Luca Ronconi e all`Opera va in scena la sua "Lucia" = L`omaggio di Roma a Luca Ronconi Rodolfo Di Giammarco 52 IIServizi di Media Monitoring
  • 4. Ultrà, monumenti blindati Il Campidoglio dopo l'assalto alla Barcaccia pensa alle contromosse: videosorveglianza e vigili [Paola Lo Mele] Uttr?, monumenti blind?t II Campidoglio dopo l'assalto alla Barcaccia pensa alle contromosse: videosorvegliama e Paola Lo Mele Dopo l'assalto degli hooligans del Feyenoord alla Barcaccia, oltre ad un maggiore presidio delle forze dell'ordine, si punta a potenziare il sistema delle telecamere a sorveglianza dei monumenti di Roma. Dal Campidoglio? stata l'assessore alla Cultura e al Turismo Giovanna Mannelli a lanciare l'idea:?I nostri monumenti sono controllati da un circuito di telecamere, cos? come tutte le opere nei nostri musei. Sicuramente dobbiamo lavorare ad un potenziamento del sistema di sicurezza, ma anche ad una maggiore collaborazione con le forze dell'ordine?. In futuro, ad esempio, potrebbero essere potenziati i cordoni umani (fatti dagli agenti) a tutela delle opere d'arteparticolari circostanze. Ma su una cosa la re sponsabile della Cultura della giunta Marino? apparsa irremovibile:?L'accessibilit? dei nostri monumenti? qualcosa a cui non dobbiamo assolutamente rinunciare. Non dobbiamo creare recinti, barriere, la bellezza? di tutti?. Tra i suoi obiettivi c'? anche quello di far diventare i giovani i veri custodi deUe opere artistiche e architettoniche:?Roma? talmente piena di arte che l'assuefazione diventa l'arma da combattere. Per questo stiamo pensando di attivare dei percorsi didattici appositi con la Sovrintendenza rivolti alle scuole, alle giovani generazioni?. Subito dopo gli scontri un esponente del Pd, Tommaso Giuntella, ha parlato di?tempi maturi per ripristinare la cancellata in ferro battuto intomo al Pantheon?. Tra i contrari, Gianluca Peciola (Sei):?Roma, a causa di pochi idioti, non pu? essere trasformata in un circuito di divieti e barriere?^ E se nel conteggio dei danni alla fontana del Bemini sono state scoperte ben 110 scalfiture, in due giorni Scusa Roma Actie, l'azione Scusa Roma, avviata da una cittadina olandese ha raccolto circa 4 mila euro, con l'obiettivo di raggiungere quota 100 mila euro e contribuire a restaurare nuovamente la Barcaccia. La gara di solidariet?? partita subito anche a Roma: l'Acea, ad esempio, per voce della sua presidente Catia Tomasetti, ha dato la sua disponibilit? per sostenere i lavori necessari alla fontana. riproduzione riservata? Finalmente i 500 uomini Dopo i disordini e gli scontri di tifosi del Feyenoord, arrivano 500 uomini in pi? delle forze dell'ordine in citt?. Ignazio Marino ha incontrato il ministro dell'Interno Angelino Aliano:?In citt? arriveremo ad avere 1300 militari?. -tit_org- Ultr?, monumenti blindati 23-02-2015LEGGO ROMA Estratto da pag. 21 Pag. 1 di 1 3
  • 5. Fukushima : une nouvelle fuite d`eau hautement radioactive est détectée [Redazione] Fukushima: une nouvelle fuite d'eau hautement radioactive est d?tect?e SERV?CES? L'op?rateur Tokyo Electric Power (Tepco) a annonc? avoir d?tect? dimanche une nouvelle fuite vers la mer d'eau hautement radioactive de la centrale de Fukushima. La conduite d'?vacuation a?t? coup?e. Apr?s une mission d'observation la semaine derni?re. l'Agence internationale de l'?nergie atomique s'?tait alarm?e de l'accroissement du volume d'eau contamin?e stock?e sur place, issue des arrosages initiaux des r?acteurs pour les refroidir ou d'?coulements souterrains. -tit_org- Fukushima: une nouvelle fuite d'eau hautement radioactive est d?tect?e 23-02-2015 Estratto da pag. 17 Pag. 1 di 1 4
  • 6. Hungary`s nuclear deal with Russia sparks prob es [Christian Andrew Oliver Byrne] CHRISTIAN OLIVER? BRUSSELS ANDREW BYRNE? BUDAPEST Hungary's contentious deal to award up to?12bnnuclear power contracts to a Russian state-owned company is facing a threat from EU regulators who have the power to block the project. A veto or prohibitive fine from Brussels would be a setback for Viktor Orban, Hungary's prime minister, who has made the project the centrepiece of Ms strategy to forge deeper political and economic ties with Russia, despite Moscow's ostracisation by the west over Ukraine. Opponents of the deal say it carries financial risks as well as deepening Hungary's energy dependence on Russia. The country already relies on Russia for 80 per cent of its oil and 60 per cent of its gas imports. Budapest awarded contracts to design, build and maintain two 1,200 megawatt reactors in the town of Paks, 75 miles south of Budapest, to a subsidiary of the Russian atomic energy company Rosatom in December. However, the decision to conceal some details of the contracts on grounds of national security provoked suspicion among Mr Orban's critics and in Brussels. Although the European Commission Hungary's nuclear deal with Russia sparks probes did not raise objections to an intergovernmental agreement signed by the two countries just over a year ago, the award of contracts for the Paks plant has thrown up thorny antitrust concerns. Two EU agencies are examining the agreements. Euratom, the nuclear watchdog, is withholding approval for the plant's fuel supply on technical and financial grounds, though talks are continuing, said one official briefed on the matter. All nuclear fuel supply deals by EU member states must receive the green light from the agency. Competition investigators from the European Commission are also looking at state subsidies and the legality of contracts awarded to Rosatom and its affiliates without a tender. The antitrust inquiry? described as a possible case of violation of EU law by officials? is still at an early stage, giving Hungary an opportunity to strike a bargain with Brussels before a possible full investigation. The battle of wills is part of a struggle between EU technocrats and Russia over Europe's energy security. Last year, Moscow scrapped its $50bn South Stream gas pipeline into eastern Europe after EU regulators said that Gazprom, Russia's gas export monopoly, would break competition rules by both supplying the gas and owning the pipeline. For EU diplomats, Mr Orban's decision not to hold a competitive tender underlined fears that his close links with Moscow could lead Hungary to resist attempts to ramp up economic sanctions against Russia. On an official visit to Budapest last week, Vladimir Putin, Russia's president, confirmed Moscow would finance 80 per cent of the project's costs, saying he attached "great importance" to it. Politicians from Hungary's green LMP party, who have launched legal challenges to the project's secrecy in a Budapest court, warned that Paks would be an expensive mistake. "We would like to see our country break free from Russian energy dependence," said Bernadett Szel, the party's co-leader. -tit_org- Hungary?s nuclear deal with Russia sparks prob 23-02-2015 Estratto da pag. 2 Pag. 1 di 1 5
  • 7. [TERNA] La domanda di energia frena e il Nord rallenta più del Sud [Redazione] [TERNA] La domanda di energia frena e il Nord rallenta pi? del Sud Milano?2,7%alNord,?1,5% al Centro e?0,8% al Sud. So-? gennaio, secondo i dati di Terna, la domanda di no in crescita le fonti di produzione geotermica /Xenergia elettrica in Italia ha fatto registrare una (+7,8%), eolica (+13,5%) e fotovoltaica (+44,9%). In flessione dell'I,1%, a parit? di temperatura e calenda- flessione le fonti termica (?4,7%) e idroelettrica (? rio, rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. 23,9%). Considerando che gennaio 2015 ha avuto un giorno lavorativo in meno (20 vs 21), oltre alla coincidenza di duepontifestiviainizio anno, mauna temperatura inferiore di circa un grado cent?grado rispetto a gennaio 2014, la richiesta di 26,4 miliardi di kWh corrisponde a unaflessionedel2%. 126,4 miliardi di kWhrichiesti nel mese di gennaio 2015 sono distribuiti per il 46,0% al Nord, per il 29,5% al Centro e per il 24,5% al Sud. A livello territoriale, la domanda di energia elettrica nel mese di gennaio 2015? risultata ovunque in flessione: -tit_org- La domanda di energia frena e il Nord rallenta pi? del Sud 23-02-2015 Estratto da pag. 42 Pag. 1 di 1 6
  • 8. Elettricità e gas Addio bollette protette Ora la liberalizzazione gioca a tutto campo Rivoluzione fissata entro il 2018. Ma l'Authority chiede un percorso di uscita senza date fisse [Elena Comelli] Svolte? polemica sul disegno di legge sulla concorrenza che imporr? il passaggio al mercato a 27 milioni di utenti Elettricit? e gas Addio bollette protette Qralaliberalizzazione giocaatutto campo Rivoluzione fissata entro il 2018. Ma?'Authority chiede un percorso di uscita senza date f?ss DI ELENA COMELLI Addio alla super-prote /.ione delle bollelle. 11 regime di doppio mercato? libero e tutelato? sparir? entro il 2018. Il dise gno di legge esaminato venerd? 20 nel Consiglio dei ministri conferma che nel giro di 34 mesi i clienti rimasti ancora sollo l'ombrello della maggior tutela dell'Aulhorily per l'energia dovranno scegliere un operatore e migrare nel mercato libero, sia per l'elettricit? sia per il gas. Il superamento del regime di maggior tutela?non? un processo che si possa lare dalla sera alla manina? frena Guido Borioni, presidente dell'Authorily per l'energia --. Per questo, nel no slro piano quadriennale si parla di una roadmap per il suo superamento. fino alla completa emancipa/ione del cliente finale?. In pratica, l'Aulhorily concorda sul fatto che alla lunga si dovr? uscire da questo m?rcalo a due velocit?, ma prevede un'uscita a tappe, molto pi? diluite di quelle previste dal governo.?Credo che il metodo migliore non sia quello di fissare una data, lontana o vicina, ma di identificare un percorso di uscita?, spiega Bortoni. Resta il fatto che un clienle elettrico su quattro ha gi? compiuto questo passo, hen 9 milioni su 36 di ulen ze complessive, di cui 6 milioni di clienti domestici e 3 di piccole imprese. La quota di clienti elettrici che ogni anno cambia fornitore. pari a circa al 10%, risulta allinea la a quella dei Paesi europei pi? dinamici, in base a uno studio di NomismaEnergia. Il mercato del gas, invece,? meno dinamico: su un totale di quasi 21 milioni di clienti, solo 3, pari al 15%, sono sul mercato libero. di cui 2,2 milioni di famiglie. Il presidente dell'Aulhorily preferi rebhe per? accompagnare senza coercizioni i consumatori in un mercato spesso insidioso, dove si possono incontrare operatori che promettono risparmi e invece di slribuiscono rincari in bolletta. In effetti, dall'ultima relazione dell'Authorily emerge che le fami glie passale al mercato libero hanno pagalo mediamente di pi? rispetto al mercato di maggior tutela, del lt?,7% nell'energia elellrica e del 7,9% nel gas. Proprio per questo, le associazioni consumatori si schierano decisamente contro l'abbandono del sistema attuale; sia Federconsumatori che l'Unione nazionale consumatori sono contrarie alla riforma. Sul fronte opposto ci sono molli esperti del m?rcalo energy. Andrea Gilardoni, professore alla Bocconi e fondatore della societ? di consulenza Agici,? a favore di un'eliminazione della tutela.?Nei mercati pi? liberalizzati i prezzi sono pi? bassi?, rileva uilardoni. Sulla slessa linea Davide Tabarelli di Nomismal?;nergia. 1 consumatori sul mercato libero possono scegliere Ira oltre 250 operatori per l'elettricit? ( quasi 300 per il gas) e i pi? attenti, secondo No- mismaEnergia, riescono a cogliere offerte che permettono di risparmiare almeno 150 euro al l'anno sulle due bollelle.?Se oggi lassero in vigore i vecchi meccanismi di calcolo, il cliente pagherebbe tariffe superiori del 20%?, sostiene Tabarelli. Un incoraggiamento viene poi dall'Istituto Bruno Leoni, secondo cui con il nuovo sistema i prezzi scenderanno. I Paesi con una regolamentazione meno pervasiva rendono pi? dinamica la domanda, favo rendo la riduzione dei prezzi, sostiene l'istillilo in uno studio sul m?rcalo del gas, coordinalo da Lorenzo Castellani, con la colla borazione di Assogas.?I consumatori che realizzano i risparmi maggiori? dice lo studio? sono quelli dei Paesi in cui il mercato? completamente libero e si? affermalo un sistema regolameli lare che incentiva la concorrenza e lo siM'fchi'iig?, cio? il cambio di fornitore. Anche nel gas spiccano Regno Unito e Irlanda, uno switching superiore al 15% all'anno. L'Italia, registra un tasso attorno al 5%, la l'?ancia al 4% e la Germania all'8%. A pagare di meno il gas (lasse incluse) sono gli inglesi, con 5,62 centesimi di euro per kilowatlora equivalente. I prezzi pi? elevati vanno di pari passo con la mancanza di libera lizzazione: in Danimarca si pagano 11,28 cenlesimi per kilowatlora e in Italia 9.09. La frequenza nel cambio di fornitore dipende dai vantaggi: se cambiare? complicato e si rischia di non avere ri sparmi, i?nsumalori si muovono di meno. E' essenziale quanlificare la convenienza. In (Serma nia si possono risparmiare olire 50 euro, in Belgio 20. Nel Regno Unilo, in 23-02-2015 Estratto da pag. 38 Pag. 1 di 2 7
  • 9. Irlanda e in Olanda al meno 15 al mese. In Italia, a palio di fare uno slalom tra le trappole, al moinenlo si pu? ai-rivare a un risparmio mensile di 12 euro. Ma ce chi sia peggio di noi: in Francia si arriva al massimo a IO euro e in Spagna, se va bene, ci si l'erma a cinque. yilelecomelli Nel gas finora solo il 5% degli utenti domestici ha cambiato fornitore I COME CI ALIMENTIAMO II mix dell'energia elettrica. Suddivisione per fonte IN LEGGERA DISCESA II prezzo unico nazionale dell'energia elettrica. Dati In euro per megawattora 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014? UN CONFRONTO AMARO I prezzi dell'energia elettrica sono tra i pi? cari d'Europa. Dati in euro per megawattora 80 O Germania O Francia O Spagna 2010 2011 2012 2013 2014? L'ONDA LUNGA DELLA CRISI I consumi elettrici in Italia, Dati in terawattora -tit_org- Elettricit? e gas Addio bollette protette Ora la liberalizzazione gioca a tutto campo 23-02-2015 Estratto da pag. 38 Pag. 2 di 2 8
  • 10. Il caso Il ruolo dell'Acquirente unico che compra (troppo) in anticipo ed esclude famiglie e pmi dal calo del greggio Consumi Crolla la domanda, non il prezzo Un calo del 3,2% nelle vendite alla Borsa elettrica in un solo anno. Dal 2008 perso il 16% Ma l'effetto non si vede sulle tariffe finali. Che potrebbero scendere di 20 euro a megawattora [Elena Comelli] I caso II ruolo dell'Acquirente unico che compra (troppo) in anticipo ed esclude famiglie e pmi dal calo del gregg Consumi Crolla la domanda, non il prezzc Un ca o del 3,2% nelle vendite al a Borsa elettrica in un solo anno. Da 2008 perso i 16% Ma l'effetto non si vede sulle tariffe finali. Che potrebbero scendere di 20 euro a megawattor DI ELENA COMELLI Continua il crollo dei consumi sul mcrculo elettri co italiano. Per la doman da di energia, abbai luta dalla grande erisi che continua a mordere, il 2014?.stato un anno perduto: le vendite alla Borsa elettrica sono scese di un altro 3,2% a 282 lerawallora comples sivi, un bei 16% in meno rispetto al picco di 337 tcrawallora, rag giunto nel 2008. in base all'ultimo rapporto del Gestore del mercato elettrico. Si conferma cos? la diagnosi di un regresso di oltre un decennio del sistema Italia: bisogna tornare a] lonlano 2001 per trovare unannata con i consumi cos? bassi. le Le ricadule sul sistema elettrico sono note; da un lato si riduco no l'orlemenle le vendile degli impianti tradizionali, che brucia no combustibili fossili (-11.7% nel 2014 rispetto al 2013). Dall'altro lalo aumentano le vendile degli impianti alimentali da l'onli rinnovabili, trainale sopratlullo dall'idroelettrico e dal fotovoltaico, che superano per la prima volta i 100 lerawatlora, pari al 42,9% dei volumi scambiati. Grazie anche alla buona produzione da idroelellrico, che ha raggiunto i 58 le rawattora, il contributo delle l'on li rinnovabili e arrivato nel 2014 al record di quasi 116 terawallora (- 6,7% rispello al 2013). Anche il solare ha fallo l'avilie, con 23,3 lerawallora di energia prodotta (+9,8% sul 2013). L'eolico, con i suoi quasi 15 Icrawatlora,? cresciulo invece solodell'l'?o rispelto all'anno precedente. Il prcx/o in Borsa va a seguire, cio? a rotoli. Con el?clli posilivi per i consumatori, ma non lan?o quanto ci si aspel lerebbe. La Borsa clcllrica, infalli, ha chiuso il 2014 con una flessione del 17,3%, al minimo storico di 52,08 euro a megavvattora. L'n ribasso record, che la seguilo a una picchiala di poco inferiore registrala a l'ine 2013: 16,6% rispetto al prezzo medio del 2012, spiega il Gestore del mercato. La si 11 prezzo dell'energia elettrica determinalo dall'Authorily per gli utenti l'inali del m?rcalo tutelalo, invece, in questi anni e rima sto abbastanza cos?anle: dal se condo trimestre del 2012 all'ullimo aggiornamenlo, che vale per il trimestre in eorso, si? sempre aggiralo sui 19 cenlesimi di curo a kilovvaltora, con una bella sor presa a 18,7 eenlesimi all'inizio di quesl'anno. 1 due prezzi non sono direttamente correlali, perche nelle tariffe finali rienirano anche i costi di trasporto e commercializzazione. le imposte e gli oneri generali di sistema, che negli ultimi anni sono notevolmente aumentali, soprattutto per colpa degli incentivi alle fonli l'inno vallili. Ma il mistero resta, perch? non? scesa di mollo nemmeno quella componente delle tariffe dell'Authorily che va a remunerare direttamente l'acquisto dell'energia: dal 2009 a oggi la forbice fra questa componente? il prezzo di Borsa e aumentala mollo, a detrimento dei consumatori.?C'? da chiedersi se qualcuno si avvantaggia di quesla forbice. che a Iralti appesanlisce le bollette anche di 20 euro a mcgavvallo ra, premiando i produttori di energia?, ragiona Dario Di Santo, direttore generale della Federazione italiana per l'uso razionale dell'energia, nata per promuoverne l'uso efficiente. L'unica spiegazione a questo mistero va ricercala nei collii-alti conclusi dall'Acquirenle unico, il?grossista pubblico? guidalo da Paolo Vigevano, che compra l'energia per conto dei clienti del m?rcalo lulclalo e la cui soppres sione viene proposta con sempre maggiore insistenza. In prospettiva, quesla societ? dovrebbe sparire, quando i consumatori sollo tutela passeranno al m?rcalo libero. Ma finche esisle, l'Acquirente unico acquista il 40% dell'energia destinala alle l'ami glie e alle piccole imprese sul mercato spol della Borsa elettrica, mentre il resto con dei cont raili pi? a lunga scadenza sul mercato a termine. In questi con1 ral I i sta il motivo dello?spread? che appesanlisce le bollclle.?L'Acquirente unico compra l'energia con grande aniicipo, per coprirsi le spalle dai rischi delle oscillazioni del prezzo del peiro lio?, spiega Di Santo. In questo modo, ora che il mercato dell'energia e in forte discesa, i clienti tutelati non possono godere appieno di questi sconti.?Comprando l'energia con grande anticipo, da un lalo ci si tutela 23-02-2015 Estratto da pag. 39 Pag. 1 di 2 9
  • 11. dalle improvvise oscillazioni in allo. ma dall'allro lato si perdono i vantaggi delle oscillazioni verso il basso?, precisa Di Sanio. Che i contratti stipulati dall'Acquirenle unico siano troppo lunghi? 'HletencomeKi -tit_org- 23-02-2015 Estratto da pag. 39 Pag. 2 di 2 10
  • 12. Gli obblighi di legge sul riscaldamento = Il risparmio energetico è d`obbligo Tre scadenze per gli impianti: nuovo libretto, caldaie a condensazione e termoregolazione [Silvio Maria] ;Gli obblighi di legge i sul riscaldamento II riscaldamento diventa efficiente per legge. Dopo l'adozione del nuovo libretto di impianto, sono in arrivo altri due obblighi per il risparmio energetico. Da settembre stop alla produzione di caldaie non a condensazione ed entro il 31 dicembre 2016 tutti gli impianti centralizzati dovranno essere dotati di sistemi per regolare e calcolare il consumo di calore per unit? immobiliare.? L'efficienza non? pi? soltanto un obiettivo da incentivare: i vincoli di legge gi? in vigore e quelli in arrivo II risparmio energetico? d'obbligc Tr? scadenze per gli impianti: nuovo libretto, caldaie a condensazione e termoregolazio? A CURA DI Silvio Rezzonko Maria Chiara Voci IIII? L'obiettivo? migliorare l'efficienza energetica degli immobili, contenere i consumi, educare i cittadini a un uso pi? consapevole delle risorse. Maalcuni casi il traguardo si raggiunge non attraverso un percorso volontario, ma rispettando obblighi e scadenze imposte per legge, sia nazionale che europea. Dopo l'entrata in vigore il 15 ottobre 2014 del nuovo libretto d'impianto termico - oggi deve essere compilato secondo imodelli fissati dal Dm io febbraio 2014 ed? esteso anche ai condizionatori oltre che alle pompe dicalore, alteleriscaldamento e ai sistemi alimentati da fonti rinnovabili - stanno per scattare, in Europa e in Italia, altre importanti disposizioni obbligatorie per il risparmio energetico: nel mirino soprattutto le caldaie e, pi? in generale, la produzione del calore. Le date Laprimascadenza? imminente: dal 26 settembre di quest'anno, per effetto della Direttiva europea Erp (Energy related Pro ducts - 2009/125/CE), anche conosciuta come Ecodesign, le caldaie non a condensazione, che usano una tecnologia non efficiente, non potranno pi? essere prodotte cos? come tutti quegli apparecchi per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria che superano determinati limiti di emissioni. La seconda data da tenere a mente? il 31 dicembre 2016: dopo questo termine, sar? obbligatorio in tutti i palazzi e i condomini che hanno un sistema di riscaldamento centralizzato introdurre sistemi che consentono di realizzare la termoregolazione del calore e calcolare i consumi appartamento per appartamento, come prescrive il Digs 102/2014 (che recepisce su questo punto quanto disposto dall'Europa). Le nuove caldaie La direttiva si applica a tutti gli apparecchi per riscaldamento ambienti e produzione di acqua calda sanitaria venduti nell'Ue (come caldaie a gas o gasolio, pompe di calore, cogeneratori, scaldabagni, bollitori fino a 2000 litri): per ciascun apparato, sono prescritti requisiti minimi di efficienza energetica. Dopo un periodo di transizione di due anni (il regolamento dell'Ecodesign risale al 29 settembre 2013), la norma diventer? obbligatoria dal 26 settembre 2015: oltre questa data, gli apparecchi non conformi ai nuovi standard non potranno essere pi? realizzati. Ad esempio le caldaie tradizionali (non a condensazione) a camera stagna non potranno essere pi? fabbricate, cos? come (gi? da agosto 2015) non potranno essere pi? prodotte caldaie con pompe a bassa efficienza.?A questo proposito - spiega Giorgio Bighelli, consulente di e-training, la struttura di formazione tecnico- normativa del gruppo Vaillant -? per? importante sottolineare che l'obbligo non riguarda direttamente il cittadino, ma il produttore. Non vanno fuori legge gli impianti pi? obsoleti che sono gi? presenti nelle case. Cos? come, per assurdo, se nel 2017 un cittadino volesse installare una caldaia non a condensazione, ammesso che la trovi ancora sul mercato, potrebbe comunque farlo?, In abbinamento ai requisiti ErP, viene inoltre introdotta in U? una nuova etichetta energetica obbligatoria: per gli apparecchi di riscaldamento, riguarder? quelli fino a7okW e prevede una classificazione energetica da A++ aoltre ad informazioni sul prodotto, come la potenza o le emissioni sonore. Il conteggio del calore L'obbligo (pena sanzioni pecuniarie) scatte r? su tutto il territorio nazionale (le Regioni che avevano introdotto scadenze peculiari si sono adeguate allo Stato almeno per la temporalit? delle sanzioni) e riguarda solo gli impianti diriscaldamento centralizzati. L'obiettivo? usa re in modo intelligente la caldaia comune, determinando ciascuno per s? la temperatura degli ambienti con l'installazione di termovalvole e misurando (cio? anche pagando, salvo una quota che resta di condominio e viene ripartita sui 23-02-2015 Estratto da pag. 23 Pag. 1 di 2 11
  • 13. millesimi) il consumo di combustibile per ogni unit?. A seconda del tipo di edificio, cambiano le modalit? di adempimento della misura.?Nei vecchi palazzi - spiega infatti Giampiero Bresolin, esperto di Domotecnica, rete in franchising di imprese specializzate in efficienza energetica - gli impianti sono solitamente a distribuzione verticale, con diversi tubi che dalla caldaia salgono nei vari appartamenti e servono uno o pi? caloriferi per piano. In questo caso,? necessario installare un ripartitore su ogni singolo calorifero. Ogni termosifone sar? inoltre dotato di termovalvole?. Pi? semplice, invece, e meno oneroso, inserire i contabilizzatori nei palazzi nuovi, dove la distribuzione del calore? orizzontale, appartamento per appartamento.?In questo caso conclude Bresolin - bastaporre un solo contacalorie a monte di tutti i caloriferi?. L'agenda L'invenduto fa da zavorra Accade inperiododicrisi economica.?? compra una casa in uno stabile nuovo o risanato, corre il rischio di vedersi addebitare le spese di riscaldamento degli alloggi ancora sfitti e non venduti Questo capita per via di specifiche clausole, in genere inserite nei contratti di compravendita: le spese ordinarie, riscaldamento compreso, sono a carico dichi l'immobile lo abita (e non dell'impresa proprietariadelle unit? non ancora cedute). Dal punto di vista della legge, in assenza di giurisprudenza in materia, la via d'uscita potrebbe essere appellarsial diritto del consumatore che, avendo acquistato un immobile efficiente, si vede addebitare cifre diverse da quellepromesse. Sottoraspetto tecnico, un consiglio arriva dagli installatori. Come spiega Giampiero Bresolin di Domotecnica, se la centrale termica? stata ben concepita, dovrebbe essere possibile farla funzionare in maniera modulare, aseconda della "chiamata" dai singoli appartamenti, Un libretto per ofpii impianto II 15 ottobre scorso? entrato in vi goreil nuovo libretto d'impianto termico, che deve essere compilato secondo il modello fissato dal Governo (Dm Stop alle caldaie tradizionali Per effetto della direttiva eu ropeaErp (Energy related products - 2009/125/CE), anche conosciuta come Ecodesign sarannofuori legge (nel senso che non potranno pi? essere Calore a consuino per tutti Come prescrive il Digs 102/2014 che attua una disposizione europea, dopo questa scadenza sar? obbligatorioin tutti gli immobili che hanno un sistema di riscaldamento centralizzato introdurre sistemi che 10 febbraio 2014) o dalle Regioni che hanno legiferato. L'obbligo di libretto? esteso ai condizionatori, alle pompe di calore, al teleriscaldamentoeai sistemi alimentati da fonti rinnovabili prodotte) le caldaie tradizionali non a condensazione, cos? come tutti quegli apparecchi perii riscaldamento e la prod uzione di acqua calda sanitaria che non rispettano determinati limiti di emissioni consentono di regola reilcaloree calcolare i consumi di carbura nte appartamento per appartamento. Per chi non si adeguer?, scatterannosanzioni (differenti in alcune Regioni rispetto agli importi fissati a livello nazionale) -tit_org- Gli obblighi di legge sul riscaldamento - Il risparmio energetico? d?obbligo 23-02-2015 Estratto da pag. 23 Pag. 2 di 2 12
  • 14. Agevolazioni. Contributi e sconti per gli interventi Oneri più leggeri grazie all`ecobonus [Redazione] Contributi e sconti per gli interventi Oneri pi??leggeri? grazie all'ecobonus Se rispettare gli obblighi di efficienza energetica costa, lo Stato tende per? la mano ai cittadini, con una serie d'incentivi che consentono di ammortizzare le spese per chi deve investire su una nuova caldaia o installare valvole e contabilizzatori. Ma le misure non sono strettamente legate alle scadenze in arrivo e possono essere utilizzate non solo dai condomini, ma anche dai proprietari di unit? immobiliari singole o con la climatizzazione autonoma. La prima possibilit?? quella del cosiddetto eco-bonus fiscale, confermato dalla legge di stabilit?, la n. 190/2014. Chi deve cambiare l'impianto di climatizzazione e passa da un sistema vecchio e poco efficiente a una caldaia a condensazione, con contestuale messa a punto del sistema di distribuzione, oppure a un impianto geotermico a bassa entalpia, a un impianto alimentato da pompe di calore ad alta efficienza o - novit? di quest'anno - a biomassa combustibile, fino al 31 dicembre 2015, potr? detrarre da Irpefe 1res, spalmata su dieci anni, una cifra pari al 65% della spesa sostenuta, per un importo massimo di???? euro (significa che l'impianto, installazione compresa, potr? costare fino a 46.153 euro). Dal 1? gennaio del 2016 l'ecobonus rester?, ma la percentuale di detrazione si ridurr? (almeno secondo le presenti disposizioni) al 36 per cento. Importante tenere conto che il presupposto di base? che l'edificio su cui si interviene deve essere esistente e gi? dotato di impianto di riscaldamento. Per l'installazione delle termovalvole e dei contabilizzatori,? possibile periproprietari di casa fruire dell'ecobonus solo se l'integrazione dei nuovi dispositivi all'impianto termico? contestuale al cambio di caldaia. In caso contrario,? comunque possibile beneficiare - fino al 31 dicembre 2015 della detrazione Irpefper le ristrutturazioni al 50% (che scender? al 36% dal 2016). Se l'impianto con cui si vuole sostituire la vecchia centrale di climatizzazione? alimentato a fonte rinnovabile (? il caso delle caldaie a biomassa) o con un sistema ad alta efficienza(lapompadicalore)c'? poi una seconda possibilit?: cio? il conto termico. Misura che non? invece disponibile perla sostituzione con caldaia a condensazione (a meno che l'intervento non siapromosso da una pubblica amministrazione per un proprio immobile). La somma messa a disposizione gi? nel 2013 per questi interventi? di 700 milioni, ma solo una piccola percentuale di queste risorse? stata ad oggi richiesta ed utilizzata. Quindi, visto che il conto (pur in via di rivisitazione)? ad esaurimento fondi,? ancora aperto e disponibile. Rispetto alle detrazioni, il meccanismo funziona con l'erogazione di un contributo diretto da parte del Gse (che gestisce il sistema), calcolato sulla spesa sostenuta: in genere per questi interventi? possibile recuperare circa il 40% dei costi, con rate costanti spalmate da 2 a 5 anni. L'ALTERNATIVA??? pedi calore e biomasse possono accedere al conto termico: rimborsi fino al 40% spalmati da due a cinque anni I ' SKO?' obbligo? - PsicoiogheAsI.tna?nat?piena? -tit_org- Oneri pi??leggeri? grazie all?ecobonus 23-02-2015 Estratto da pag. 23 Pag. 1 di 1 13
  • 15. La spesa più ecologica? Al bio-supermarket [Franco Giubilei] La spesa pi? ecologica? Al bio-supermarket Luci naturali, aria pura, poco rumore: la Coop di Carpi? stata premiata dal Green Building Certification Institute Di supermercati cosi, progettati e gestiti nella miglior armonia possibile con l'ambiente, ce ne sono solo due in tutta Europa, uno in Finlandia e l'altro a Carpi, paesone da abitanti nel Modenese che si sta risollevando dal terremoto di tr? anni fa. Chi ci entra a far la spesa potr? rendersi conto che le luci sono naturali e che la qualit? dell'aria, grazie a sensori di anidride carbonica,? pi? pura rispetto agli altri locali dello stesso genere, o ancora che la permanenza al suo interno? pi? piacevole perch? le corsie sono poco rumorose. In realt? per?, come spiega il direttore tecnico di Coop Estense, Davide Roncaglia:?La gran parte dell'innovazione qui? invisibile, perch? riguarda i materiali, per poi riflettersi sia sul risparmio energetico sia sul comfort ambientale?. Il Green Building Certification Institute, l'ente di certificazione americano che assegna la patente intemazionale di eco- compatibilit? agli edifici, ha sorvegliato la Coop Via Sigonio dal progetto alla costruzione, fino al funzionamento, e l'ha promossa attribuendole il Leed Gold: sta per LeadershipEnergy and Environmental Design e rappresenta uno dei riconoscimenti pi? ambiti. In Italia sono gi? certificati l'universit? Ca' Foscari a Venezia e la Torre Unipol a Bologna, il Muse a Trento e Unicredit Tower a Milano, ma? la prima voltaItalia che il premio tocca a un supermarket. Un valore nascosto Lavalutazione della sostenibilit? del supermercato, fa sapere Coop Estense, ha presoconsiderazione risparmio di energia e acqua, emissioni di Coz, comfort degli ambienti interni e impiego di materiali riciclati e non dannosi per gli occupanti. L'investimento complessivo - fra acquisizione dell'area, parcheggi e struttura di vendita da 1500 metri quadri -? intorno ai 7 milioni di euro. La cooperativa conta di rientrare dalle spese supplementari, il 2% in pi? sul costo di costruzione, nel giro di tr? anni, grazie all'ab battimento dei consumi energetici. All'interno del supermarket poi si fa campagna per bere acqua di rubinetto e si promuovono i prodotti bio, ma come si diceva la chiave del successo ambientalista di Via Sigonio? pi? nascosta: per cominciare, una settantina di tubi solari, dispositivi che portano luce naturale all'interno del punto vendita, preservano l'isolamento termico scongiurando il surriscaldamento derivante dalle coperture in vetro. Quando la luce esterna? sufficiente, quella artificiale si spegne automaticamente. I ricambi dell'aria sono variabili, a seconda del livello di anidride carbonica rilevato. I banchi frigo sono chiusi e le loro centrali fungono da sorgente termica per i sistemi di riscaldamento e condizionamento, con ulteriore risparmio di energia. L'edificio d'altra parte? stato costruito con vetrate a triplo strato e con rivestimenti in lana di roccia alle pareti,modo da aumentarne l'isolamento termico. Le guaine bianche sul tetto respingono il 93% dei raggi ultravioletti, dimezzando l'assor bimento di calore. Su due paret interne infine ha trovato posti un giardino verticale da 100 me tri quadri:? rilassante e offri ossigeno all'ambiente. 1.500 metri quadri E'l'area del supermercato ricoperto da una strutturalegtto A destra tutta in legno anche?L'Ensolal?e? alle porte di Aix en Provence -tit_org- La spesa pi? ecologica? Al bio-supermarket 23-02-2015 Estratto da pag. 34 Pag. 1 di 1 14
  • 16. I PENTITI IN TUNISIA Jihad, l`orrore visto dai reduci = Ho visto bruciare vivi 128 uomini Alcol e insonnia, i reduci della jihad [Francesco Battistini] ????????? IN TUNISIA JIHAD. L'ORRORE VISTO DAI REDUCI di Francesco Battistini1? vita dopo l'Isis? Il paradiso pu? attendere e qualcuno ci ha ripensato. Viaggio in Tunisia tra i reduci?pentiti? della jihad, sopraffatti dai ricordi, dall'alcol e dall'insonnia. a pagina 16 REPORTAGE I?PENTITI? IN TUNISIA?Ho visto bruciare vivi 128 uomini) Alcol e insonnia, i reduci della jihad DAL NOSTRO INVIATO BISERTA (TUNISIA)?Beve?. Con tutto quel che Abu Hamza Ettounsi ha combinato in Siria, gli sgozzati e il resto, adesso quel che scandalizza di pi?? che s'ubriachi. Una volta era un eroe della Jihad. Combattente volontario dello Stato islamico. Era partito che ci credeva. E i suoi amici salafiti credevano sarebbe diventato un martire, l'onore di Biserta. Una sera di met? gennaio, Abu Hamza? ricomparso. Sulla tv tunisina. Aveva la faccia oscurata, ma l'hanno riconosciuto lo stesso.?Pagato?, dicono con disprezzo: a raccontare che la guerra santa non? come la raccontano, che lui non ce l'ha fatta pi? ed? tornato. Un reduce alcolizzato. La famiglia teme le vendette e non vuole saperne, la polizia gli ha proibito altre interviste:?Questa gente va dimenticata...?. Abu Hamza non ha pi? voglia di parlare:?Ho visto bruciare vivi 128 uomini? ha ricordato?. Musulmani come me. Non ho capito perch? dovessero morire. Li sogno tutte le notti. E l'unico modo per non pensarci? bere?. C'? vita dopo l'Isis? Il paradiso pu? attendere e qualcuno in effetti ci ha ripensato: chi ha avuto paura, chi? stanco, chi ha disertato proprio; chi aspetta ai confini e vuole ripartire per un altro fronte; chi? stato espulso, come le cinque?cellule dormienti? che l'Italia ha rispedito qui in gennaio. Ufficialmente, non esistono: la legge tunisina condanna chi ha scelto il Jihad e ne vieta il ritorno a casa. In realt?, si sa che la legge non? mai uguale per tutti, che l'Algeria per esempio sta pensando a una specie d'immunit? per chi si pente subito, che il confine con la Libia? poroso e che in fondo dove pu? passare una capra pu? passare un uomo, come diceva il generale Giap, e dove pu? passare un uomo pu? passare un battaglione: i reduci del martirio sono 568, sostiene il governo, la maggior parte sui confini, qualcuno in prigione o nascosto fra Biserta e Kairouan. Comunque tornati dall'inferno.?Esiste il problema dei rientri?, ammette l'ex ministro dell'Interno, Loffi Ben Jedou:?Stanno attenti a girare per le nostre strade, ma possono navigare sul web. Li consideriamo una minaccia?. O una piaga: la Tunisia? il pi? grande esportatore mondiale di jihadi- sti, in rapporto alla popolazione batte anche il Sudan. Miracolosamente scampata al destino violento delle altre primavere arabe, ha mantenuto la sua stabilit? facendo da vivaio a migliaia di volontari. Tremila dal 2011, dichiara il governo. Cifra inattendibile, calcola l'avvocato Hazem Ksouri che assiste molte famiglie di jihadisti, pi? distrutte che inorgoglite:?Duemila sono quelli gi? morti, poi ci sono i 6mila che il governo ha bloccato prima che espatriassero... Probabilmente, i nostri connazionali fra Siria, Iraq, Sinai, Libia e Mali sono almeno diecimila?. Abu Ibrahim detto il Tunisino? il kamikaze che s'? fatto saltare a Tripoli nell'attacco dell'hotel Corinthia: nessuno sapeva fosse partito. Mohamed Amin Smaui s'? diplomato qui in Belle arti ed? volato a Kobane con la moglie: entrambi morti. Nidhai Selmi era un buon mediano dell'Ess di Scusse: l'Isis? la sua nuova squadra.?Una mattina ti svegli e scopri che i tuoi figli se ne sono andati, senza una parola?, dice Abderraham Hedhili, papa di due adolescenti di 16 e 14 anni, segretario della Lega per i diritti dell'uomo che s'? occupato di decine di casi simili, finch? non? toccato a lui. Hedhili? stato a Damasco, sperando di ritrovare i ragazzi in qualche cella di Assad: per ora, niente. E Saliha Madini? Dal suo Mohammed ha ricevuto solo una lettera che tiene stropicciata in borsa:?Madre tenera, io sto bene e spero anche tu come mio papa, mio fratello e sua moglie. Il buon Dio mi far? uscire da questo posto, che mille occhi non soffrano pi? quando torner?...?. Il figlio di Saliha? da due anni nel carcere di Bagdad, l'hanno preso mentre scavalcava la frontiera turca, cuore di mamma sostiene che andava in Iraq solo per cercare lavoro ed?? finito con le amicizie sbagliate?. Lei piange, non ha pace:??' colpa mia. Io facevo la cameriera in un hotel di Tunisi, ogni settimana veniva un salafita a 23-02-2015 Estratto da pag. 16 Pag. 1 di 2 15
  • 17. insegnare il Corano e un giorno gli ho chiesto se poteva insegnare qualcosa anche al mio bambino: non immaginavo gli avrebbe riempito la testa di cose sbagliate?. Con le cose sbagliate, vorrebbero chiudere tanti. Pentiti fuori tempo massimo:?All'inizio, l'Isis mi ha fatto stare nelle sue guest house con internet, la tv, tutti i comfort? ha spiegato ai giudici Mohamed Saadouni, un marocchino?. Poi ho capito che non ero 1? per combattere Assad: il mio nemico era l'Esercito di liberazione siriano. Avevo lasciato soli i miei figli per uccidere altri arabi! L'errore pi? grande della mia vita?. La sua situazione? uguale a quella di almeno 200 tunisini detenuti in Siria: Assad li giustizierebbe, il nuovo governo di Nidaa Tounis sta pensando di riaprire l'ambasciata a Damasco per seguire da vicino i casi recuperabili. Si sta ragionando anche su centri di lihad Rehab, disintossicazione dal fanatismo sul modello di quelli gi? aperti in Arabia Saudita:?Sono cose che costano?? contrario l'avvocato Ksouri?, in Tunisia c'? disoccupazione e la gente non capirebbe quei soldi sprecati. Senza dire che in Libia ci sono trenta lavoratori tunisini ostaggio d'Ansar al Sharia e dell'Isis. Serve pi? sicurezza, invece: qui ci sono ancora posti dove la polizia prende le impronte con l'inchiostro!...?. A 60 km da Tunisi, nel vecchio porto di Biserta, i gendarmi fino a qualche mese fa non s'avventuravano nemmeno: le ronde le facevano i cinquecento salafiti di Abdui Salam Sharif, spilungone identico a Bin Laden, un reduce d'Afghanistan che dal suo chiosco di vestiti mandava a punire le donne mal velate, gli spacciatori, chi beveva. Reclutava, anche. C'? voluto un reportage della Bbc, che ha scioccato i laici di Tunisi, a fargli chiudere baracca e cambiare aria. La polizia gli ha dato il foglio di via, i suoi f?delissimi sono ancora qui.??' scappato in Algeria. Ma sappiamo che torner?. E lui non? pentito di niente?. Francesco Battistini? RIPRODUZIONE RISERVATA Il reclutatore Abdul Salam Sharif, reduce dell'Afghanistan, dal suo chiosco di vestiti a Biserte applicava la sharia e reclutava La madre Una donna mostra la foto del figlio che si? unito alla jihad. Si stima che il governo abbia impedito a 6000 tunisini di partire L'avvocato Hazem Ksouri assiste molte famiglie di jihadisti tunisini. Calcola che ne siano partiti 10 mila e morti duemila -tit_org- Jihad, l?orrore visto dai reduci -?Ho visto bruciare vivi 128 uomini? Alcol e insonnia, i reduci della jihad 23-02-2015 Estratto da pag. 16 Pag. 2 di 2 16
  • 18. Gli ostaggi curdi in gabbia l`ultimo orrore dell`Is Blitz militare turco in Siria I prigionieri peshmerga fatti sfilare tra la folla in Iraq Ankara manda i tank per liberare il mausoleo simbolo [Marco Ansaldo] Gli osta??i curdi in?abbic l'ultimo orrore dellls Blitz militare turco in Siria I prigionieri peshmerga fatti sfilare tra la folla in Iraq Ankara manda i tank per liberare il mausoleo simbolo DAL NOSTRO INVIATO MARCOANSALDO ISTANBUL. Ventuno ostaggi in gabbia vengono fatti sfilare in una citt?dell'b-aqa50 chilometri da Kirkuk. La folla li osserva giubilante. Sono 16 peshmerga curdi, due ufficiali dell'esercito irachenoetrepoliziottilocali. Dietro le sbarre gli uomini rispondono terrorizzati alle domande.? l'ultimo filmato postato dai terroristi del cosiddetto Stato islamico (Is), intercettato dal Centro americano di sorveglianza dei siti islamisti (Site}. Un video che ricorda quella del pilota giordano arso vivo in gabbia. Ne luogo ne data sono precisati ma, secondo fonti curde, le scene risultano girate una settimana fa nel mercato del distretto di Hawija, controllato dall'Is, a una cinquantina di chilometri da Kirkuk, citt? ancora libera. 121 sventurati appaiono nelle tute arancioni, a testa bassa, portati verso le gabbie in una piazza circondata da muri di cemento e presidiata da combattenti pucciati. Un uomo con la barba e un turbante bianco, il "presentatore" del video, si rivolge ai peshmerga, i guerrieri curdi, esortandoli a finir? le ostilit?.?Altrimenti la vostra fine sar? nelle gabbie o sotto terra?. A questo punto si vedono i prigionieri sfilare uno per uno nelle gabbie sopra i pickup lungo una strada colma di uomini armati. Il filmato si chiude con gli ostaggi inginocchiati, ciascuno con dietro un uomo incappucciato e con un'arma in mano. I prigionieri, dice un comandante dei peshmerga di Kirkuk, il generale Hiyowa R?ch, sarebbero stati catturati il 31 gennaio scorso,?durante un attacco terrorista contro Kirkuk?. Dal giugno del 2014 lo Stato islamico ( Is ), che conta ampi territori nel Nord enell'Ovest dell'Iraq, cerea di impadronirsi dell'importante citt? petrolifera controllata dai peshmerga. E ora, dopo il video del pilota giordano bruciato vivo, e le decapitazioni dei due ostaggi giapponesi, la nuova iniziativa medi?tica dell'Is punterebbe a ottenere nuove fonti di finanziamento. Ieri la Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung sosteneva che lo Stato terrorista starebbe infatti cercando di vendere alle forze curde i corpi dei loro soldati uccisi in battaglia. Il prezzo:?Fra i lOmila ed i 20mila dollari? (8.700-17.500 euro).? giornate tedesco afferma che l'Is sarebbe stato colpito duramente dalla recente offensiva della coalizione internazionale. Molte infrastrutture sono rimaste distrutte dai bombardamenti. E il contrabbando di petrolio o di antichit? saccheggiate risulta in gran parte ostacolato. Ma il quadro geopolitico si oscura perun'altra iniziativa nell'area. Nella notte fra sabato e domenica la Turchia ha effettuato un blitz militare, entrandoper 35 chilometri in territorio siriano con 572 soldati e una quarantina di blindati, e portando in salvo il feretro di Suleyman Shah, il nonno del fondatore dell'Impero ottomano. 138 militari di Ankara di guardia al mausoleo, formalmente territorio turcobase ad un trattato del 1921, isolati da 8 mesi, sono stati anch'essi riportati in patria. Nel compiere il blitz i blindati turchi hanno attraversato la citt? "martire" di Kobane, ora sotto il controllo dei miliziani curdi siriani. Ankara ha inviato una nota diplomatica al governo di Damasco, informandolo di avere?provvisoriamente? trasferito la tomba di Suleyman Shah in un'altra area all'interno della Siria presa dalla Turchia durante l'incursione nella regione di Ashma. In sostanza, le forze militari turche ora si sono impossessate di un nuovo pezzo di territorio sinano situato ad appena 200 metri dallafront?era:?Lanostrabandiera continuer? a sventolare in questo nuovo luogo per tenere viva la memoria dei nostri avi?, dice Erdogan, mentre i media pubblicano immagini nazionaliste di tr? soldati che issano la bandiera di Ankara nel sito siriano. Ankara ha inviato una lettera alle Nazioni Unite affermando che la base militare evacua ta dal mausoleo?? ancora in terra turca?. L'edificio che ospitava la tomba, vicino ad Aleppo,? stato fatto esplodere, per evitare che i militanti deiris lo utilizzino come base. Durissima la risposta di Damasco. L'incursione turca, ha detto il governo di Assad in una dichiarazione letta dalla tv di Stato,? una?palese aggressione? di cui Ankara sar? ritenuta responsabile. E il fatto che l'Is non abbia attaccato la tomba, sostiene Damasco,?conferma i legami tra il governo turco e questa organizzazione terroristica?. Tuta arancione e interviste farsa per gli uomini catturati nella battaglia per 23-02-2015 Estratto da pag. 14 Pag. 1 di 2 17
  • 19. Kirkuk La stampa tedesca: lo Stato islamico chiede 20 mila dollari per restituire i??? delle sue vittime -tit_org- Gli ostaggi curdi in gabbia l?ultimo orrore dell?Is Blitz militare turco in Siria 23-02-2015 Estratto da pag. 14 Pag. 2 di 2 18
  • 20. Gli ostaggi nella gabbia dei carnefici del Califfo = Web, dollari e violenza la modernità perversa dei carnefici del Califfato [Slavoj Zizek] ... h. h. OTin?Gli ostaggi nella gabbia dei carnefici del CaliffoE RECENTI vicissitudini del fondamentalismo islamico confer| mano la vecchia intuizione di Walter Benjamin, e cio? che????? ascesa del fascismo testimonia di una rivoluzione fallita?: l'ascesa del fascismo rappresenta il fallimento della sinistra. ALLE PAGINE 14 E 15 CON ARTICOLI Dl ANSALDO E NIGRO E UN COMMENTO DI RENZO GUOLO A PAGINA 25 Un'immagine del video dell'ls, girato in Iraq, con decine di curdi in gabbia L'ascesa dell'islamofascismo? la reazione al fallimento delle rivoluzioni arabe e alla scomparsa dei laici: solo l'alleanza tra liberalismo e sinistra radicale pu? salvare i paesi musulmani dalla deriva fondamentalista Web, dollari e violenza la modernit? perversa dei carnefici del CaliffatoE HECENTI vicissitudini del fonda mentalismo islamico confermai?Aio la vecchia intuizione di Walter Benjamin, e cio? che?ogni ascesa del fascismo testimonia di una rivoluzione fallita?: l'ascesa del fascismo rappresenta il fallimento della sinistra, ma al contempo testimonia di un potenziale rivoluzionario, un malcontento che la sinistra non? stata in grado di mobilitare. Non vale lo stesso per il cosiddetto?islamofascismo? di oggi? L'ascesa dell'islamismo radicale non? forse in perfetta correlazione con la scomparsa della sinistra laica nei paesi musulmani? Quando, nella primavera del 2009, i Taliban si impadronirono della valle dello Swat in Pakistan, il New York??niesrifed che essi avevano architettato?una rivolta di classe sfruttando le profonde divisioni tra un gruppo ristretto di ricchi proprietari terrieri e i loro fittavoli senza terra?. Se?approfittandosi? della situazione dei contadini i Taliban hanno fatto?salire l'allarme circa irischi che corre un Paese come il Pakistan, in gran parte ancora feudale?, cosa impedisce ai liberal- democratici in Pakistan e negli Stati Uniti di?approfittare? della stessa situazione aiutando i fittavoli senza terra? La triste implicazione di tutto questo? che le forze feudali in Pakistan sono le?naturali alleate? della democrazia liberale... Che dire allora dei valori fondamentali del liberalismo? Che ne? della libert?, dell'uguaglianza, ecc.?Ilparadosso? che il liberalismo stesso non? abbastanza forte da preservarli dall'attacco del fondamentalismo. Il fondamentalismo? una reazione? una reazione falsa e mistificante, ovvia mente? a un difetto reale del liberalismo, ed? per questo che il primo? sempre, di nuovo, generato dal secondo. Abbandonato al proprio destino, il liberalismo va incontro alla propria distruzione? la sola cosa chepu? salvare i suoi valori fondamentali? il rinnovamento della sinistra.Af?nch? questa tradizione fondamentale possa sopravvivere, il liberalismo ha bisogno dell'aiuto fraterno della sinistra radicale. Questo? il solo modo di sconfiggere il fondamentalismo, di minare il terreno su cui esso poggia.? un'osservazione di senso comune che lo Stato Islamico sia solo l'ultimo capitolo di una lunga storia di risvegli anticoloniali (stiamo assistendo alla riconfigurazione dei confini tracciati arbitrariamente dalle grandipotenze dopo la Prima guerra mondiale ), e allo stesso tempo un nuovo capitolo della resistenza ai tentativi del capitale globale di minare il potere degli Statinazione. A provocare tanto timore e sgomento? invece un altro tratto del regime dello Stato Islamico: le dichiarazioni delle autorit? dell'Is indicano chiaramente che, a loro giudizio, l'obiettivo principale del potere statale non? il benessere della popolazione (sanit?, lotta alla denutrizione ecc.)? ci? che realmente conta? la vita religiosa, che ogni aspetto della vita pubblica si conformi ai precetti religiosi.? per questo che l'Is rimane pi? o meno indifferente alle catastrofi umanitarie che avvengono all'interno dei suoi confini? il suo motto??occupati della religione e il benessere proweder? a s? stesso?. Qui appare lo scarto tra l'idea di potere praticato dall'Is e il concetto, occidentale e moderno, di?biopotere?, di potere ch e regola la vita: il califfato dell'Is rifiuta totalmente la nozione di biopotere. Ci? dimostra chel'Is? un fenomeno premoderno, un disperato tentativo di rimettere indietro le lancette del progresso storico? La resistenza al capitalismo globale non pu? ricevere impulso dairecupero ditradizioni premoderne, dalla difesa di forme di vita particolari? per il semplice motivo che un ritorno alle tradizioni premoderne? impossibile, considerato che la resistenza alla 23-02-2015 Estratto da pag. 15 Pag. 1 di 2 19
  • 21. globalizzazione presuppone l'esistenza della globalizzazione stessa: chi si oppone alla globalizzazione in nome delle tradizioni che essastarebbe minacciando lo fa in una forma che? gi? moderna, parla gi? il linguaggio della modernit?. Se il contenuto di queste restaurazioni? antico, la loro forma? ultramoderna. Allora, anzich? considerare l'Is come un caso estremo di resistenza alla modernizzazione, dovremmo semmai concepirlo come un caso di modernizzazione perversa. La nota fotografia che ritrae Al Baghdadi, leader dell'Is, con uno scintillante orologio svizzero al polso,? in questo senso emblematica: l'Is? ben organizzato in fatto di propaganda sul web e di operazioni finanziarie, ecc., malgrado faccia ricorso a queste pratiche ultramoderne per diffondere e imporre una visione ideologicopolitica che (pi? che conservatrice) appare come un disperato tentativo di stabilire chiare delimitazioni gerarchiche, in primo luogo quelle che disciplinano la religione, l'istruzione e la sessualit? (regolamentazione strettamente asimmetrica della differenza sessuale, interdizione dell'istruzione laica... ). Tuttavia, anche quest'immagine di organizzazione fondamentalista severamente disciplinata e regolata non? priva di ambiguit?: l'oppressione religiosa non? forse (pi? che) integrata dalla condotta delle unit? militari locali deU'Is? Mentre l'ideologia ufficiale dello Stato Islamico fustiga il permissivismo occidentale, nella loro prassi quotidiana i reparti dell'Is compiono delle vere e proprie orge carne valesche (stupri di gruppo, torture e uccisioni, rapine ai danni degli infedeli). La radicalit? senza precedenti dell'Is riposa in questa brutalit? ostentata, mostrata apertamente. (?2015SlavojZizek.?2015 Adriano Sedani Editore s. u. rl. Milano) Terrore, disciplina e propaganda: la strategia jihadista per imporre regole sulla vita di ogni giorno -tit_org- Gli ostaggi nella gabbia dei carnefici del Califfo - Web, dollari e violenza la modernit? perversa dei carnefici del Califfato 23-02-2015 Estratto da pag. 15 Pag. 2 di 2 20
  • 22. "Italia in grado di intervenire in Libia" L'annuncio di Renzi. La Mogherini: "Rischio reale per noi". Oggi vertice tra Alfano e le associazioni islamiche [Redazione] "Italia in grado di intervenire in Libia' L'annuncio di Renzi. La Mogherini: "Rischio reale per noi". Oggi vertice tra Aliano e le associazioni islamici ROMA. In tv da Lucia Annunziata il premier Matteo Renzi ieri ha lanciato una serie di messaggi sulla Libia e suirapporti dell'Italia conia Russiaqueste periodo di crisi sull'Ucraina. Libia: innanzituttoiltemadellapossibilesostituzione dell'inviato Onu Bernardino Leon:?Non? questo il punto: Leon sta facendo tutto quello che gli? possibile. Bastasse cambiare il rappresentante dell'Onu, sarei U primo a metterd la firma?. Poi il chiarimento sulla candidatura di Prodi o D'Alema:?Nel settembre scorso, quando ho chiamato Ban Ki-moon, lui mi ha spiegato che per il passato coloniale dell'Italia era meglio individuare un non italiano?comemediatoremLibia.?Gi? allora si parlava di Prodi o di D'Alema. Erano ipotesi dei giornali. Ban Ki-moon mi ha detto che preferivano un non italiano?. Sulla pericolosit? dell'Is in Libia, Renzi ripete che l'infiltrazione c'?, ma l'Is controlla spazi limitati in Libia:?L'Italia ha un servizio di Intelligence che non? come la Cia, ma in Libia siamo i numeri uno. Voglio dare un segnale di tranquillit? all'Italia. E siamo in grado di intervenire?.premier insiste sul concetto che l'Is? entrato in Libia, ma non ne controlla pani importanti, per questo l'azione deve es sere rapida, bisogna unificare un fronte politico libico che combatta il terrorismo col sostegnodell'Onu.Perl'Italial'interlocutorealegale?? il governo di Tobruk:?In Libia si sono fatte le elezioni il 2 4 giugno 2104. Per noi sono valide. Parliamo con il governo di Tobruk?. Gli fa eco Federica Mogherini, Alto rappresentante della politica estera U?:?La domanda? se esista uno Stato in Libia.? un mix pronto a esplodere. L'Is rappresenta un rischio reale?. Renzi anche sulla Libia vorrebbe un maggiore coinvolgimento della Russia, ma qui emerge la questione Ucraina:?Putin ha violatol'integrit?dell'Ucraina. SelaRussiatornaal tavolo della comunit? internazionale saremmo tutti pi? tranquilli, ma? chiaro che Putin deve uscire dall'Ucraina?. Intanto oggi il ministro dell'Interno Alfano per la prima volta convoca le principali comunit? e associazioni islamiche d'Italia: incontrer? i prefetti Morcone e lurato, Manzione, il presidente dell'Ucoii Izzedin Elzir, Pallavicini della Coereis e il capo della moschea di Roma Redouane. L'appuntamento, per ora informale,? stato deciso dopo i fatti di Parigi e Libia. (v.n.) I Non abbiamo un'intelligence come la Cia, ma in quella nazione siamo i numeri uno GB oslaggcuKii ingabbia l'ultimo onoredeins BBtzmHitaie turco H? Siria 'SSS?SSSSS??S, -tit_org-?Italia in grado di intervenire in Libia? 23-02-2015 Estratto da pag. 14 Pag. 1 di 1 21
  • 23. Grecia, la resa di Tsipras restano i tagli agli statali ad Atene ancora austerity = Ecco il piano di Atene addio promesse elettorali deregulation, riforma Stato e un`apertura ai privati > La base di Syriza in rivolta: tradite le promesse elettorali > Il governo punta a colpire l'evasione e rilancia le privatizzazioni [Ettore Livini] Grecia, la resa di Tsipras restano i tagli agli statali ad Atene ancora austerity > La base di Syriza in rivolta: tradite le promesse elettorali > II governo punta a colpire l'evasione e rilancia le privatizzazioni DAL NOSTRO INVIATO ATEMEA GRECIA di Alexis Tsipras, con buona pace delle proJLjImesse elettorali, riparte dalla Troika.?? un'istituzione chenonriconosciamoenonmetter? pi? piede ad Atene?, aveva garantito il leader di Svriza la sera del 25 gennaio, dopo la vittoria alle elezioni. La realpolitik e la drammatica fuga di capitali dalle banche hanno per? avuto la meglio. ALLE PAGINE 2 E 3 CON UN'INTERVISTA DI OCCORSIO Ecco il piano di Atene addio promesse elettorali deregulation, riforma Stato e un apertura ai privati II documento di sei pagine sar? consegnato oggi a U?,??? e Fmi Forse 1 unica misura umanitariasar? il blocco della confisca di case DAL NOSTRO INVIATO ETTORE LIVINI ATENE. La Grecia di Alexis Tsipras, con buona pace delle promesse elettorali, riparte dalla Troika.?? un'istituzione che non riconosciamo e non metter? pi? piede ad Atene?, aveva garantito il leader di Syriza la sera del 25 gennaio, dopo la vittoria alle elezioni. La realpolitik e la drammatica fuga di capitali dalle banche hanno per? avuto lameglio. Ilpremier? stato costretto a raggiungere un compromesso al ribasso all'Eurogruppo (?senza un accordo, da oggi avremmo dovuto imporre controlli alla circolazione di denaro e il paese sarebbe collassato?, racconta uno dei negoziatori del Partenone ). E stamattina formalizzer? la retromarcia "forzata" inviando per approvazione a U?,??? e Fmi? alias la vecchia Troika?ilpianodi riforme del governo, l'ultima carta per tenere Atene in Europa.?? la prima volta dal 2010 che siamogrado di decidere noi come salvare il paese senza farci imporre la ricetta da altri. Non taglieremo le pensioni e non alzeremo l'Iva?,? il mantra soddisfatto delPresidentedelconsiglio.Lesei pagine di documento in partenza per Bruxelles sono per? una lista di buoni propositi: lotta alla corruzione, deregulation, riforma del pubblico impiego, guerra totale a oligarchi, burocrazia, cartelli ed evasori fiscali e persino un impegno a non bloccare le privatizzazioni. Una lista che ricalca a grandi linee i capisaldi del vecchio memorandum e dove brillano per assenza molte delle promesse elettorali di Syriza. Se le "istituzioni"? nuovo nome del trio dei controllori? daranno dare l'ok, Bruxelles formalizzer? la proroga di 4 mesi al piano di salvataggio della Grecia, avviando l'iter dell'approvazione parlamentare in Germania, Olanda, Estonia e Finlandia. In caso contrario si riaccender? l'allarme rosso sul Partenone: domani verrebbe convocato un nuovo Eurogruppo che? a quel punto? rischierebbe di avere all'ordine del giorno la gestione ordinata dell'uscita di Atene dall'euro. Tsipras e i suoi tecnici stavano lavorando nella serata di ieri per provare a infilare nel pacchetto una minima parte dei provvedimenti umanitari previsti nel programma delpartito. Uno "scalpo" necessario per placare il malumore dell'ala pi? radicale di Svriza e della parte pi? ideologica del suo elettorato.?L'idea allo stato? provare a strappare il via libera per bloccare la confisca della prima casa di chi non riesce pi? a pagare le rate dei mutui?, racconta uno dei negoziatori. Sperando che U?,??? e Fmi? comprendendo le ragioni di politica interna? non si mettano di traverso. L'appuntamento di oggi, a Bruxelles lo sperano tutti, dovrebbe andare via liscio. Il vero esame della Grecia? dicono? sar?adaprilequandoilpremiere il ministro Yanis Varoufakis presenteranno il piano targato Svriza? comprensivo di cifre e coperture al centesimo? per portare il paese fuori dall'emergenza. L? si giocher? la partita finale: se il premier riuscir?a convincere i creditori che il suo governo? davvero in grado di attaccare alla radice i problemi appena intaccati da Samaras & C.? corruzione, burocrazia ed evasione su tutti? U?,??? e Fmi potrebbero non solo sborsare l'ultima tranche di fi- Syriza aveva prom esso salario minimo, luce gratis e assistenza per i pi? poveri nanziamenti, ma mettersi al tavolo per ragionare su come rendere sostenibile a lungo termine il debito ellenico. Si vedr?. Il vero problema di Tsipras oggi? convincere la 23-02-2015 Estratto da pag. 2 Pag. 1 di 2 22
  • 24. Greciacheletantepromessefatteprima del voto non si potranno materializzare dalla sera alla mattina.?Appena eletti vareremol'aumento dello stipendio minimo, la luce gratis alle????? famiglie pi? povere, il ritorno alla contrattazione collettiva, ilripristinodella tredicesima alle pensioni sotto i 700 euro, l'assistenza sanitaria gratuita per il milione di persone chenehaperso il diritti?, recitava EVASIONEE CORRUZIONE In cima alla lista di Atene c'? la lotta all'evasioneealla corruzione. Sar? propostoancheil pagamento rateizzato delle tasse non ancora versate: fenomeno che si? allargato negli ultimi mesi DEREGULATION E COSTI Della POLITICA? Ci saranno interventi di ll?beralizzazione, ^deregulation e lotta alla burocrazia insieme a una serie di tagli alle spese degli organismi politici il Programma di Salonicco "venduto" da Tsipras prima del 25 gennaio.?Ci arriveremo un passo per volta? provano a consolarsi a Syriza? Quando a un tavolo si? in due bisogna scendere apatti, Quando sei uno contro 18 come all'Eurogruppo e non hai un euro in tasca il compromesso pu? essere ancor pi? difficile da digerire?. La maretta tra le file del partito? gi? montata e il premier dovr? lavorare per evitare che diventi una bufera. Coniirischioparadossale, dopo tutte le pillole amare mandate gi? in questi giorni a Bruxelles, che il salvataggio del paese venga silurato dal fuoco amico. RIFORMADEL?11'UBBLICOIMPIECO? governo Tsipras Illlpon intende Illlp recedere a tagli ^lineari del welfare ma a una riforma della pubblica amministrazione che convolga anche i dipendenti pubbliciPRIVATIZZAZIONI O CONCESSIONI II nuovo piano del governo greco non ^'esclude pi? le? privatizzazioni: le valuter? caso per caso, dando per? la precedenza alla possibilit? di dare in concessione una serie di servizi I CREDITORI DELLA GRECIA Esposizione al debito greco. Dati in miliardi di euro FONTE: sole 24 ore -tit_org- Grecia, la resa di Tsipras restano i tagli agli statali ad Atene ancora austerity - Ecco il piano di Atene addio promesse elettorali deregulation, riforma Stato e un?apertura ai privati 23-02-2015 Estratto da pag. 2 Pag. 2 di 2 23
  • 25. MAPPE Se l`euro non piace neppure ai tedeschi = Dietrofront degli italiani ora sono i più euroscettici sì forzato alla moneta unica [Ilvo Diamanti] Se l'euro non piace neppure ai tedeschi IIVODIAMAMTI TIRA una brutta aria in Europa. Verso l'Unione e, pi? ancora, versol'euro.Anzitutto in Grecia, dove il governo di Tsipras ha siglato con l'Eurogruppo un'intesa tutt'altro che cordiale. Basata sullareciprocadiffidenza. APAGINA4 II Le risposte di sei Paesi sulla fiducia nell'Unione europea. Il 37% dei tedeschi vuole uscire dall'euro Seconda l'Italia con il 30%, ma la percentuale sale al 4243% in Forza Italia e Lega e scende al 18% nel Pd Dietrofront degli italiani orasonoipi?euroscettici s? foizato alla moneta unicaRAunabruttaariainEu - j?. Verso l'Unione e,? pi? ancora, verso l'euro. Anzitutto in Grecia, dove il governo di Tsipras ha siglato con l'Eurogruppo un'intesa tutt'altro che cordiale. Basata sulla reciproca diffidenza. Ciascuno convinto di aver imposto all'altro le proprie ragioni. Unsentimento, tuttavia, molto diffuso anche altrove. Per averne una misura attendibile,? sufficiente scorrere i dati del sondaggio condotto nelle ultime settimane in 6 Paesi europei da Demos e Pragma (per la Fondazione Unipolis ).? parte del??? Rapporto sulla Sicurezza in Europa ( a cui ha partecipato l'OsservatoriodiPavia),cheverr?presentato a Roma domani pomeriggio ( a Montecitorio ). Colpisce, anzitutto, ilgradodifiduciaversol'Unione Europea.?, infatti, maggioritario soltanto in Germania. Non percaso,peraltro,vistal'influenza tedesca sulle politiche comunitarie. Ma appare limitato altrove, hi Francia, in Spagna e in Polonia: coinvolge circa quattro cittadini su dieci. Mentre risulta largamente minoritario in Gran Bretagna e ancor pi? in Italia. In assoluto, il Paese pi? euroscettico, fra quelli indagati dall'Osservatorio (solo il 27%hafiducianeUaUe). Si tratta di un orientamento gi? osservato, in altre, precedenti, ricerche presentate su Repubblica. Da ultimo: nell'indagine sul "Bapportofra gli italiani e lo Stato", pubblicata alla finedel2014. Una ulteriore conferma che l'Europa unita non piace a gran parte degli europei. E se la maggioranza di essi continua ad accettarla? per prudenza. Anzi, per paura. Di quel che potrebbe accadere se noncifosse. Di quel chepotrebbe capitare a chi uscisse dall'Unione. Questo sentimento? tanto pi? evidente se si considerano le opinioni verso la moneta uni ca. L'euro. Causa?comunque, indice? principale e pi? evidente deldisagioedeldis-amoredeglieuropei verso l'Europa. L'euro: solo una minoranza ristretta dei cittadini dei Paesi dove? stato introdotto lo ritiene una scelta vantaggiosa.Circail 10%inItalia.Pocopi? in Germania. n20%inSpagnaein Francia. Mentre per la maggioranzadellapopolazione ( 45-50% )? un "male necessario". Teme che abbandonarlo sarebbe peggio. Tuttavia, circa unterzodei cittadini in Italia, se potesse, lascerebbe l'euro. E in Germania, la "guardiana" (elapadrona) dell'euro, quasi il37%hanosta]giadelmarco.L'euro, peraltro, non suscita alcun de - siderioneiPaesidovenonc'?.hiPolonia eGB poco pi? del 10% della popolazione (intervistata) sarebbe favorevole a introdurlo. Mentre 7 - 8 persone su 10 non ci pensano proprio. Cos?, gK europei si scoprono sempre pi? "euroscettid" e "scettici verso l'euro". Per la reciproca influenzafra "eun>scetticismo" e "scetticismo verso l'euro". Perch? l'euro? una moneta senza Stato. Mentre l'Unione Europea sembra affidare, sempre pi?. alla moneta la propria sovranit?. E la propria identit?. In politicaestera.nellepolitichesocialie demografiche, invece, la U? risulta assente. Basti pensare a quel che avviene sulle nostre coste, di fronte agli sbarchi dei disperati, in fuga dal terrore, che si susseguono, incessanti. Oppure di fronte alla minaccia deIl'IS, divenuta devastante in Libia. Praticamente, a due passi da noi. Emergenzes- caricate.comesempre, sugli Stati nazionali. Che agiscono seguendo le loro logiche (interne) e i loro interessi (esterni). Cos?, un po' dovunque cresce l'Anti-europeismo, insieme ai soggetti politici che nehannofatto una bandiera. In Italia, la contrariet? verso l'euro? molto ampia?superiore al 40%?non solo fra gli elettori vicini alla Lega, ma anche tra i simpatizzanti di La crisi greca non pu? essere trattata come un caso regionale ma rinette un malessere diffuso Forza Italia e del M5s. Mentre in Francia l'ostilit? verso la moneta unica coinvolge circa un terzo degli elettori dell'UMP 23-02-2015 Estratto da pag. 4 Pag. 1 di 2 24
  • 26. centro - destra e, soprattutto, quasi met? di quelli del Front National.?, per?, in GB che l'euro-scetticismo appare pi? ampio, come si? detto. In tutte le direzioni politiche.FraiLaburistie (ancorpi?) i Conservatori. Ma, ovviamente, soprattutto fra gli Indipendentisti. Visto che oltre 9 elettori su 10 dell'UKIP avversano la moneta unica E 1'85% la U?. D'altronde, questo partito ha fatto dell'antieuropeismo la propria "ragione sociale". E ne ha tratto grande vantaggio alle elezioni locali, ma soprattutto alle successive Europeedel2014,quandosi?imposto come primo partito, in GB, con circa il 27% dei voti. D'altronde, in Francia, il FN, guidato da Marine Le Pen, amplificando il messaggio antieuropeo, si? affermato, proprio alle Europee, con il 25%.Eoggi?accreditatodel30% dai principali istituti demoscopici, che lo indicanocome probabile vincitore alle prossime d?partementalesdi fine marzo. L'antieuropeismo, associato alla paura dellostranieroeaUachiusura ver - so gli immigrati,?, dunque, divenuto una "frattura" che attraver sa i sentimenti e i sistemi politici mEuropa.InItalia.?interpretata soprattutto, ma non solo, dallaLegacffSMvmiChedal-iVondsta scendendo, sempre pi? a Sud. Non per caso ha organizzato una manifestazione a Roma, proprio domenica prossima. Ma neha annunciata un'altra, in aprile, insieme ai Fratelli d'Italia, conlapresenza di Marine Le Pen. Per rafforzare l'alleanza?eia frattura?antieuropea. La crisi greca, dunque, non pu? essere trattata come un male "regionale". Confinato ai margini dell'Europa. Perch?rifletteeriverbera un malessere diffuso. Che si respira dovunque. In Italia, evidentemente. Ma ancheinFranria. In Spagna. Nella stessaGermania. NoncredopropriochelunioneEuropea possa proseguire a lungo? suo cammino "confidando" sulla "reciproca sfiducia" e sulla "paura degli altri".Innomediunamoneta impopolare. Io, europeista convinto, penso che non sia possibile diventare "europeiperforza".0"per paura".? RSPRODUZiONE RISERVATA I GIUDIZI SULLA MONETA UNICA {valori %) Dal primo gennaio 2002? arrivato l'Euro. Secondo lei la moneta unica... I...ha prodotto e produrr? solo vantaggi eS?:?BJ??-?? ' -sta creando qualche complicazione, ma? necessaria all'Europa I...comporta solo complicazioni, dovrebbe essere abbandonata / Non sa/ Non risponde LA PRESENTAZIONE LVIII Rapporto su La sicurezza e l'insicurezza sociale in Italia e in Europa, realizzato da Fondazione Unipolis,Demos&Pi e Osservatorio di Pavia sar? presentato domani, alle 16, alla Camera dei Deputati 4,5 2,4 4,2 3,3 ITAUA FRANCIA GERMANIA SPAGNA Sarebbe favorevole o contrario se il suo paese, come altri paesi europei, adottasse l'Euro? I FAVOREVOLE I CONTRARIO Non sa/ Non risponde SCETTICISMO VERSO L'EURO IN BASE ALLA VICINANZA Al PARTITI Dal primo gennaio 2002? arrivato l'Euro. Mor %! Secondo lei la moneta unica... Nel nostro Paese solo il 27% crede nella U?, gli altri l'accettano quasi per timore di un'alternativa METODOLOGIA II sondaggio? stato realizzato da Demos, nel periodo 12-23 gennaio2015,in sei Paesi europei: Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna e Polonia. La rilevazione? stata condotta da sei agenzie coordinate dalla Pragma Sri. Il campione, di 6000 casi (1000 per ciascunpaese),? rappresentativo della popolazione adulta 15 anni e pi?) per i principali caratteri socio-demografici. Il metodo di rilevazione? CATI per tutti i paesi, con l'eccezione della Germania, dove? stato utilizzato il metodo CAPI.... Comporta solo complicazioni, dovrebbe essere abbandonata ITALIA FRANCIA CONTRARIO ALL'INGRESSO NELL'EURO Sarebbe contrario se il suo paese, come altri paesi europei, adottasse l'euro? GRAN BRETAGNA TUTTI 83,6 LAB OUR PARTY CONSERVATIVE PARTY UKIP Fonte: Osservatorio Europeo sulla Sicurezza, sondaggio DemosPiPragma per fondazione Un'ipo?'is, Gennaio 2015 (n. casi: 6000) -tit_org- Se l?euro non piace neppure ai tedeschi - Dietrofront degli italiani ora sono i pi? euroscettici s? forzato alla moneta unica 23-02-2015 Estratto da pag. 4 Pag. 2 di 2 25
  • 27. PALAZZO CHIGI: LA FIOM HA PERSO. LA REPLICA: DIFENDO CHI LAVORA Jobs Act, duello tra Renzi e Landini Il premier teme trappole sull`Italicum = Duello tra Renzi e Landini "Ha perso e ora fa politica" "Falso, resto fuori dai partiti" [Silvio Buzzanca] PALAZZO CHIGI: LA??? HA PERSO. LA REPLICA: DIFENDO?? LAVORA JobsAct, duello tra Renzi e Landini II premierteme trappolesulFItalicum ROMA. Dopo la definitiva approvazione del Jobs Act,? scontro traMatteo Renzi e Maurizio Landini. Dopo le voci su un possibile ingresso in politica del segretario della Fiom, poi smentite dal diretto interessato, il premier ha risposto cos?:?Ha perso e ora vuole lasciare il sindacato?. Intanto, il governo spinge sull'Italicum, dove la minoranza Pd promette battaglia. BUZZANCA, DE MARCHIS E LONGO ALLE PAGINE 6 E 7 Duello tra Renzi e Landini "Ha perso e ora fa politica" "Falso, resto fuori dai partiti" Buferasul JobsAct, il premier liquida la Boldrini: problemasuo II fronte del no: ignorare il Parlamento comporta conseguenze SILVIO BUZZANCA BOMA. Maurizo Landini scende in politica perch??ha perso la battaglia sindacale?. Matteo Renzi stronca cos? le presunte velleit? politiche del segretario della Fiona. Presunte perch? Landini ha smentito ieri sera il titolo del Fatto Quotidiano ad una sua intervista che lo vedeva gi? praticamente in campo contro il premier.?Titolo fuorviante? spiega Landini?perch? rimanda pi? esplicitamente all'impegno di tipo partitico o elettorale, che nell'intervista non? proprio presente?. Landini spiega che?la "sfida a Renzi" per il sindacato, oltre alla 'normale azione contrattuale', consiste nella creazione di una coalizione sociale che superi i confini della tradizionale rappresentanza sindacale? che rappresenti chi vive lavoro.?Ed? questo - dice Landini - che ho sempre inteso e continuo a intendere per impegno politico?. Questa precisazione arriva dopo che il premier aveva detto senza mezzi termini:?Questa uscita di Landini? molto importante. Dopo la sconfitta della battaglia contro Marchionne? scontata la sua discesa in politica. Non? lui che lascia il sindacato,? il sindacato che lascia lui?. Renzi ieri ha replicato, in modo soft, anche a Laura Boldrini che sabato aveva lamentato come il governo sul Jobs act non avesse preso in considerazioni le osservazioni, non vincolanti, del Parlamento.?La Boldrini? l'arbitro dei giochi parlamentari e io la lascio fuori da questa discussione.? un Non? il segretario della Fiom che lascia il sindacato,? piuttosto il sindacato che lascia lui Ascoltare tutti non vuoi dire non fare pi? niente, senn?? palude. Abbiamo ancora tr? anni, il me?lio deve venire problema suo e non nostro, noi stiamo portando avanti il programma di governo?, ha detto il premier. L'affondo? arrivato invece da Debora Serracchiani che, intervistata da Maria Latella per SkyTg24, ha detto:?Mi sembra un eccesso rispetto alla sua posizione di garanzia?. La Boldrini per?? difesa da Sei e dalla minoranza dem. Il bersaniano Alfredo D'Attorre gi? prefigura bocciature della Consulta sul Jobs act, mentre Vannino Chili ammonisce:?II governo pu? non tenern conto del parere del Parlamento: la sua? una scelta politica. Pu? compierla: non? per? indolore o priva di conseguenze?. - tit_org- Jobs Act, duello tra Renzi e Landini Il premier teme trappole sull?Italicum - Duello tra Renzi e Landini?Ha perso e ora fa politica??Falso, resto fuori dai partiti? 23-02-2015 Estratto da pag. 6 Pag. 1 di 1 26
  • 28. Dissidenti dem e forzisti preparano la trappola sull`Italicum RIPRODUZIONE RISERVATA [Goffredo De Marchis] Dissidenti dem e forasti preparanolatrappolasull'Italicum GOFFREDODEMARCHIS ROMA. Chiudere la pratica della legge elettorale? il prossimo obiettivo di Matteo Renzi.?L'Italicum non cambier? di una virgola e alla Camera far? il suo ultimo passaggio. Per carit?, davvero tutto? migliorabile. Ma abbiamo gi? raggiunto un'intesa e poi non voglio ricominciare sempre daccapo?. Sar? questo il terreno di scontro con la minoranza del Pd nelle prossime settimane e il banco di prova per vedere se la rottura con Berlusconi? momentanea o definitiva. A Montecitorio la maggioranza ha numeri molto ampi anche senza Forza Italia, ma nello stesso ramo del Parlamento si annidano altre trappole per il premier. Questetrappole hanno nomi e cognomi. Sono quelli dei dissidenti del Pd, del capogruppo di Fi Renato Brunetta e della presidentedellaCameraLaura Boldrini. A Palazzo Chigi sono convinti che la terza carica dello Stato, dopo le dure critiche al Jobs Act, torner? a essere imparziale.?Ha usato il ruolo del Parlamento per contestare Matteo. Ci pu? stare?, dicono i renziani. Ma ci? non toglie che l'inedita uscita politica della Boldrini abbia allarmato i vertici delPdedell'esecutivo.Sicapisce che la presidente? decisa ad assumere un ruolo pi? visibile nel confronto quotidiano e c'? un pezzo della sinistra che pensa a lei come possibile contraltare a Renzi. Molto pi? che a Landini o a Cofferati. Se la legislatura andr? avanti fino al 2018, Boldrini rimarr? nei ranghi del suo compito istituzionale. Ma se dovessero esserci prima degli strappi,?se si apre una partita a sinistra?, allora potrebbe decidere di esporsi di pi?. E l'affondo sui decreti delegati della riforma del lavoro e l'accusa dell'uomo solo al comando potrebbe rivelarsi solo una prova generale di un maggiore impegno. I dissidenti del Pd si preparano all'arrivo del testo dell'Italicum a Montecitorio cercando un terreno comune con gli azzurri. Un terreno impossibile da trovare sulle preferenze. La scelta dei capolista bloccati resta il cuore del patto del Na2areno, una via obbligata per Berlusconi che punta a confermare i fedelissimi e pu? usare le liste anche per la battaglia intema, soprattutto contro Raffaele Fitto.? su questo pilastro della legge che il premier confida di ritrovare un'asse con Arcore. Ma c'? un altro punto su cui invece la minoranza dem e Forza Italia possono trovare un'intesa. Gi? nell'emendamento Gotor, bocciato al Senato, era previsto l'apparentamento al ballottaggio. I due partiti vincenti al primo turno potevano fare alleanze al secondo con altre forze, sul modello della norma che vale per eleggere il sindaco e i consigli comunali. Un modo per resuscitarelecoalizionieattenuare gli effetti del premio alla lista, che sta a cuore a Renzi per affermare unsistema davvero bipolare. A Palazzo Madama la maggioranza delle riforme si salv? in extremis sull'emendamento Gotor. Quasi trenta senatori Pd uscirono dall'aula e furono determinanti le mosse di Denis Verdini e Paolo Romani per bocciare la proposta di modifica. Alla Camera il "soccorso azzurro*? molto pi? arischio. Per la presenza di Brunetta, per un buon numero di deputati fittiani e perch? il patto si? rotto. La maggioranza, con Pd, centristi e Ned ha lo stesso i numeri per vincere ilmatch, propriocom'? successo per la riforma costituzionale. Ma i dissidenti dem sono oggi pi? agguerriti. I licenziamenti collettivi varati nel Jobs Act hanno frantumato un tacito accordo che si era realizzato nel Partito democratico al momento in cui fu votatala legge delega. Circa quaranta deputati firmarono un documento contro il provvedimento ma alla fine, partendo da Pier Luigi Bersani, votarono s?. Lo fecero anche Guglielmo Epidani e Cesare Damiano, ex Cgil, attirandosi la furia degli ex compagni di sindacato. Ma avevano avuto garanzie, raccontano, che nei decreti sarebbero sparite le norme pi? controverse e sarebbe stato rispettato l'ordine del giorno della direzione democratica. Non? andata cos?, tanto che Stefano Fassina ha detto:?Ha vinto Sacconi?. Questo precedente lascia immaginare ch elaminoranza, sull'Italicum, non far? sconti, anche perch? non ci sono prove di appello: se la Camera approva il testo del Senato, diventa legge. Sono 80-90 i deputati Pd pronti a votare contro il governo. Uniti ai 70 forzisti rischiano di mettere in crisi le certezze di Renzi. Dopo il Jobs Act, il clima interno? peggiorato. I mediatori della riforma del lavoro ( e tra loro lo stesso Damiano) sono adesso accusati di non aver ottenuto il risultato sperato. E le mediazioni sulla 23-02-2015 Estratto da pag. 6 Pag. 1 di 2 27
  • 29. legge elettorale sconteranno il passaggio sul lavoro, i pontieri avranno molto difficolt? a far accettare compromessi. Per questo oggicisonolecondizioniperfar nascere un nuovo patto del Na2areno. Che pu? rallentare 1?talicum, costringerlo aun altro rischioso iter al Senato. Esattamente quello che Renzi vuole evitare. Renzi deciso a "non cambiare una virgola, non si pu? sempre ricominciare daccapo" Ma sull'apparentamento al ballottaggio potrebbe crearsi una maggioranza trasversale di deputati?????? BOLDRINI CRITICA SUI DECRETI LAVORO "Ci sono stati pareri delle commissioni di Camera e Senato sul Jobs Act dei quali sarebbe stato opportuno tener conto". Cos?, sabato, la presidente della Camera ha criticato il "decisionismo" del governo SERRACCHIANI: ECCESSIVO,? UNA GARANTE "Dispiace - dice Debora Serracchiani, vice segretario del Pd - che la terza carica dello Stato prenda una posizione cos?. Mi pare un eccesso per una figura di garanzia" ALFANO: PAROLE DI PARTE.SEuCORTIGIANI Critica la Boldrini anche?I ministro Alfano: "Parola di parte, non istituzionali". In difesa della presidente della Camera la sinistra del Pd. E Sei attacca i "cortigiani di Renzi" -tit_org- Dissidenti dem e forzisti preparano la trappola sull'Italicum 23-02-2015 Estratto da pag. 6 Pag. 2 di 2 28
  • 30. LA LINEA Il premier: nel 2018 vinceremo sempre noi = Renzi: Landini è uno sconfitto Io duro fino al 2018 e poi vinco [Maria Teresa Meli] LA LINEA II premier: nel 2018 vinceremo sempre noi di Maria Teresa Meli 11 presidente del Consiglio ostenta sicurezza:?La maggioranza? blindata sino alla fine della legislatura?. Ma non basta:?Nel 2018 vinciamo noi?. Renzi? orgoglioso del successo avuto con il Jobs act,?pi? di quanto sperassi di fare?. Esalta la?rivoluzione culturale? delle liberalizzazioni e attacca a testa bassa Landini, il leader dei metalmeccanici Fiom-Cgil:?Non credo che sia lui ad abbandonare il sindacato,? fl sindacato che ha abbandonato lui?. Non dimentichiamoci che a Pomigliano ha portato a scioperare 5 persone su 1.400?. a pagina 5 Renzi: Landini? uno sconfitto Io duro fino al 2018 e poi vinco II premier: ha perso contro Marchionne, se fa politica solo Sei pu? seguirlo di Maria Teresa Meli ROMAMatteo Renzi ha superato il suo primo anno di governo. Ma? convinto di avere ancora tanto tempo davanti a s?:?La maggioranza? blindata sino alla fine della legislatura?. E?nel 2018 vinciamo noi?. Non lo dice con tracotanza. Ma ne? convinto. Anche se sa che ormai il partito di Berlusconi, allo sbando com'?,? una causa persa, su cui? difficile fare affidamento come ai tempi del patto del Na2areno:?Forza Italia sta esplodendo e noi andiamo avanti da soli. Se dovesse per caso rompersi qualcosa nella maggioranza, cosa a cui non credo, sar? fisiologico che qualcuno di loro ci sostenga?. Insomma, per farla breve, in questo primo compleanno del suo governo il premier? contento:?Abbiamo svolto un lavoro durissimo, ma sul Jobs act abbiamo fatto pi? di quanto sperassi di fare. E quello che abbiamo realizzato sui notai, sulle assicurazioni, sui telefonini, le banche e le poste rappresenta una rivoluzione culturale straordinaria. Non solo, il bello? che l'Italia sta ripartendo davvero?. Parla cos?, Matteo Renzi, preso dall'entusiasmo. Ma su Raitre, Lucia Annunziata, nella sua trasmissione In mezz'ora, gli ricorda che qualcosa di nuovo si sta muovendo nel mondo della sinistra. E non? detto che sia foriero di buone notizie per il premier. Gi?, Maurizio Landini, in un'intervista al Fatto quotidiano, ha lasciato intendere che potrebbe scendere in politica, per guidare quella sinistra che? da qualche anno alla ricerca di un leader.? vero che ore e ore dopo il leader della Fiom, dopo una reprimenda della Cgil, ridimensiona la portata delle sue parole, ma la sua? una smentita a met? in cui ribadisce che occorre andare oltre la?rappresentanza sindacale?.? premier comunque risponde imperturbabile ad Annunziata:?Non credo che Landini abbandoni il sindacato,? il sindacato che ha abbandonato Landini. Il progetto di Marchionne sta partendo, la Fiat sta tornando a produrre auto e ad assumere,? ovvio che la sconfitta sindacale lo porti ad abbracciare la politica, non dimentichiamoci che a Pomigliano ha portato a scioperare cinque persone su 1400?. Ma Renzi non ha paura che una parte del Pd possa essere ora tentata dalla scissione? A sera, dopo la trasmissione, Renzi non sembra aver cambiato idea:?Non mi preoccupa Landini. Ha acquisito visibilit? schierandosi contro Marchionne. Oggi che Marchionne sta vincendo, lui deve scappare dal sindacato. Normale. Io provo massimo rispetto, per Landini, ma non? il primo sindacalista a buttarsi in politica e non sar? l'ultimo. Gli faccio i miei pi? sinceri auguri?. Di un'eventuale scissione, Renzi non sembra avere paura:?Se veramente il leader della Fiom si buttasse in politica nessuno del Pd lo seguirebbe, solo Sei andrebbe con lui?. E anche Pippo Civati, aggiunge qualche renziano duro e puro e ormai convinto che il deputato del Pd dissidente per vocazione e professione sia prossimo all'addio al partito. Insomma, non sembrano queste le preoccupazioni di Renzi. E nemmeno le polemiche della sua minoranza sul Jobs act paiono innervosirlo pi? di tanto:?Ormai il Jobs act? andato?. Come a dire: ormai? fatta, quindi pazienza per le lamentele e gli attacchi, stra scichi inevitabili, se?si vogliono fare le riforme e cambiare questo Paese?, perch? ci sar? sempre?chi preferisce che tutto rimanga com'? adesso?. Morale della favola: se la minoranza interna pensava di condizionare le mosse del presidente del Consiglio ora che il patto del Na2areno sembra essere andato in frantumi, ha sbagliato i suoi piani.?Io non sar? ostaggio di nessuno. So che ci saranno quelli che ci proveranno, ma hanno sbagliato 23-02-2015 Estratto da pag. 5 Pag. 1 di 2 29
  • 31. indirizzo?, sorride il premier. E il varo dei decreti del Jobs act pare essere la conferma di queste sue parole.?Del resto, come si fa a essere contrari a una legge che per la prima volta si preoccupa veramente dei non garantiti, cio? dei precari??, si chiede retoricamente il premier. Che preferisce non entrare in polemica diretta con la presidente della Camera Laura Boldrini che lo ha criticato e che ha stigmatizzato la figura?dell'uomo solo al comando?. Rispetto alle sue parole, intervistato da Annunziata, l'inquilino di Palazzo Chigi si limita a dire:?Questo? un problema suo?. Ma? a lei che indirettamente si rivolge quan do spiega, sempre in quella trasmissione, che?il mio obiettivo non? costruire una leadership carismatica?. Con i collaboratori e gli amici pi? fidati Renzi per? si? lasciato andare un po' di pi? perch?? rimasto stupito per l'attacco di Boldrini nei suoi confronti:?Lei? la presidente della Camera e dovrebbe fare l'arbitro, mentre mandiamo avanti il programma per cui abbiamo preso la fiducia?. Altro argomento, altro capo di imputazione. Anche stavolta Renzi? netto. Il tema, postogli da Annunziata,? quello delle Popolari e delle inchieste della Consob e della magistratura sui movimenti che ci sono stati dopo il provvedimento del suo governo.?Mi auguro che venga fatta chiarezza al pi? presto perch? sono state fatte polemiche ridicole e dette castronerie galattiche. Un galantuomo come Ciampi insieme a Draghi tent? di fare queste norme. Noi abbiamo ripreso quel principio?.? RIPRODUZIONE RISERVATA Le banche popolari?Polemiche ridicole e ho sentito castronerie Mi auguro si faccia chiarezza al pi? presto? I rapporti? La sintonia tra il premier e Landini inizia quando Renzi? ancora solo segretario pd.?! leader Flom esprime un giudizio positivo suiie intenzioni del leader dem di puntare sul contratto unico Le frasi di agosto 2014 Matteo Renzi Landini ha un approccio pragmatico e non ideologico? II 27 agosto 2014 Renzi chiama Landini a Palazzo Ch?gi: un'ora e mezza di confronto sulle sfide deil'autunnoe reciproci attestati di stima? I rapporti peggiorano quando la Rom si schiera contro Jobs act e abolizione dell'articolo 18 e toccano l'apice il 21 novembre quando Landini dice:?Gli onesti non stanno con Renzi? Maurizio Landini Matteo si? dimostrato un interlocutore attento, incarna il cambiamento 367 i giorni da cui? in carica l'esecutivo guidato da Matteo Renzi. Il segretario pd? il pi? giovane presidente del Consiglio di sempre ed? il quarto premier (dopo Ciampi, Dini e Amato) a non essere parlamentare - tit_org- Il premier: nel 2018 vinceremo sempre noi - Renzi: Landini? uno sconfitto Io duro fino al 2018 e poi vinco 23-02-2015 Estratto da pag. 5 Pag. 2 di 2 30
  • 32. Intervista a Lorenzo Guerini - Dialogo, no alle minacce Si usa un punto del Jobs act per aprire altre questioni Guerini: Boldrini dovrebbe pesare ogni parola, serve equilibrio [Alessandro Trocino] ?Dialogo, no alle minacce Si usa un punto del Jobs act per aprire altre questioni? Guerini: Boldrini dovrebbe pesare ogni parola, serve equilibrio ROMA?Non si possono confondere i piani e minacciare di far mancare il voto. Nel Pd c'? stato un dialogo ampio e il molo del Parlamento? sempre stato rispettato?. Lorenzo Guerini, vicesegretario democratico, risponde alla critiche arrivate dalla minoranza del partito dopo il varo del Jobs act. La minoranza? in guerra. Stefano Fassina pensa a un coordinamento dei?dissidenti? per poter pesare di pi? sui punti critici delle prossime riforme.?Non capisco come si possa utilizzare una divergenza di opinioni su un singolo passaggio del Jobs act per aprire questioni che con l'attuazione della delega lavoro non c'entrano nulla?. Teme che la minoranza voglia farvi una sorta di ricatto o di veto??Non voglio usare questi termini, ma credo che sarebbe un grave errore confondere i piani?. Per? dopo il varo del Jobs act c'? stata una mezza rivolta nelPd.?Sul merito, il governo era impegnato ad attuare una delega, votata dal Parlamento dopo un dibattito importante, per rendere pi? efficiente e moderno il mercato del lavoro. Per estendere le tutele, disboscare le forme contrattuali e ridurre la precariet?. Obiettivo fallito, per molta sinistra pd.?Le reazioni nazionali, per esempio delle imprese, e quelle intemazionali, danno il senso di come questo passaggio sia ritenuto una svolta importante. Credo che il giudizio debba essere dato complessivamente, sull'obiettivo scelto, cio? la creazione di un contesto che favorisca l'occupazione, e sui metodi scelti?. La minoranza non? d'accordo soprattutto sui metodi. E sottolinea come Ned canti vittoria.?Nel Pd c'? stato un percorso di partecipazione molto ampio. Un ordine del giorno, votato quasi all'unanimit?, ha approvato la legge delega. E anche Sacconi ci critic? molto?. Si contesta il fatto che il governo non ha tenuto conto, sui licenziamenti collettivi, del parere negativo delle due Commissioni.?Le Commissioni hanno espresso pareri articolati, che non sono vincolanti ma solo consultivi. Sta al governo decidere se recepirli interamente o in parte?. Ma, come dice Vannino Chiti, ignorare il parere del Parlamento? una scelta?non priva di conseguenze?.?Alla gente credo che interessi poco la nostra dialettica interna. Dobbiamo rimanere sul merito?. Cos? non rischiate di perdere un pezzo della sinistra del partito??Siamo un partito di sinistra e riformista, in cui le diverse storie politiche devono continuare a convivere come elemento di ricchezza, non di difficolt?. Laura Boldrini ha criticato Renzi, parlando di?uomo solo al comando?.?Un presidente della Camera, figura di garanzia, dovrebbe pesare ogni parola. Ci vuole saggezza, prudenza, equilibrio. Francamente non capisco cosa significhi una frase del genere. Se invece la questione? quella di valutare il rapporto tra partito e leader, il tema non va sottovalutato: abbiamo bisogno di partiti che rappresentino la complessit? della societ?, ma Le storie politiche II partito? di sinistra e riformista. Le diverse storie politiche siano ricchezza non difficolt? che siano anche connessi a una leadership che sia punto di sintesi e di guida dei processi?. Il leader della??? Maurizio Landini lancia una sfida?politica? a Renzi. Come valuta l'ipotesi di una sua discesa in campo??? gi? successo in passato che figure importanti del movimento sindacale siano entrate in politica. Ognuno pu? far quel che vuole, anche se non ho capito che contributo potrebbe dare Landini. Se il sindacato non fa?? suo mestiere, difendere gli interessi dei lavoratori, e confonde il suo ruolo, rischia di muoversi nella direzione sbagliata. Ma non confonderei i desideri di un singolo con quelli del sindacato?. Alessandro Irocino I piani confusi Non si possono confondere i piani. E alla gente interessa poco la nostra dialettica intema Nel partito Lorenzo Guerini, 48 anni, deputato dal 2013, vicesegretario e portavoce del Pd (Berwegn?) -tit_org- Intervista a Lorenzo Guerini -?Dialogo, no alle minacce Si usa un punto del Jobs act per aprire altre questioni? 23-02-2015 Estratto da pag. 6 Pag. 1 di 1 31
  • 33. Un riformismo con incognite = Le incognite del riformismo [Marc Lazar] UN RIFORMISMO CON INCOGNITE MARC LAZAR '????? Renzi festeggia il suo primo anniversario a. Palazzo Chigi. Da quando? al potere, ha suscitato un incessante fermento. SEGUE A PAGINA 25 LE INCOGNITE DELRIFORMISMO 23-02-2015 Estratto da pag. 25 Pag. 1 di 1 32