2. Chi era Dante Alighieri?
• Dante Alighieri fu un poeta fiorentino, in realtà il suo vero nome era
Durante di Alighiero degli Alighieri, perché all'epoca non tutti avevano il
cognome (solo le famiglie più importanti lo avevano) ed era abitudine
identificare una persona citandone anche il padre.
• Nacque nel 1265 e anche se non sappiamo bene il giorno esatto, si data
l'evento tra il 21 maggio e il 21 giugno. Membro di una famiglia
benestante, Dante fu molto attivo nella vita politica di Firenze, che allora
era scombussolata da continue lotte interne e dal duro scontro tra guelfi
(sostenitori del Papa) e ghibellini (sostenitori dell'Impero, l'altra grande
autorità che regnava in Europa). Dante era un guelfo, anzi un guelfo
Bianco, che ad un certo punto venne a scontrarsi con la fazione dei guelfi
Neri, i quali ebbero la meglio e cacciarono i loro avversari, tra cui Dante
stesso. Dante infatti dal 1302 venne esiliato dalla su città (che al tempo era
una patria vera e propria) e visse da esule fino alla sua morte, giunta nel
1321. Grande parte della Divina Commedia fu scritta proprio durante il
periodo dell'esilio.
• Insomma, Dante Alighieri ebbe una vita molto movimentata!
3. Chi era Dante Alighieri?
• La sua opera più importante è la Divina Commedia, l'intramontabile
poema in cui Dante racconta il suo viaggio nell'aldilà attraverso Inferno,
Purgatorio e Paradiso.
• Il nostro Poeta era sposato con Gemma Donati - dalla quale ebbe anche
quattro figli - ma come spesso accadeva all'epoca, il suo vero amore era
riservato ad un'altra donna, Beatrice, che però non lo ricambiava e morì
molto giovane.. L'amore di Dante verso Beatrice è probabilmente il tema
cardine dell'intera opera dantesca.
• Gli verrà poi offerta la possibilità di ritornare solo se ammetterà le sue
colpe e pagando una somma di denaro, ma Dante si rifiuterà perché
innocente e non ha nulla di cui scusarsi. Raggiunge Ravenna dove termina
la Commedia e qui in molti lo acclamano. Durante un viaggio per Venezia
si ammala probabilmente di malaria e muore tra il 13 e il 14 settembre
1321. Sarà sepolto a Ravenna.
4. … Un poeta nato a Firenze settecentocinquanta anni fa ha stipato dentro
quest’opera tutto ciò che si può sapere della nostra vita di esseri umani.
E si è perfino affacciato oltre. Mi pare che non manchi niente. Proprio
niente. La pioggia, il vento, la neve, il fuoco, i tuoni e i terremoti. Le
comete e gli astri che brillano nel cielo di notte. Non mancano le città, le
campane che suonano, la gente che si muove. Non manca il mare, e chi
sfidando il pericolo e la sorte lo attraversa per capire com’è fatto il
mondo. E non mancano le stagioni, il cielo che cambia di mese in mese,
di giorno in giorno, di ora in ora. L’alba, il tramonto. Non mancano i
bambini, i vecchi, i ragazzi che si baciano e tremano, gli uomini in armi,
la guerra, e gli uomini che cercano la pace e la giustizia, l’allegria di chi sa
ridere di sé, il tormento di chi cerca qualcosa, i ricordi che fanno
piangere, Non manca l’amore. Non manca niente. Anche se forse non ci
credi, c’è anche qualcosa di te !