OFTATALKS THREE - Cheratoprotesi di Boston Tipo I Laser-Assistita - Dott. Luca Menabuoni
1. Cheratoprotesi di Boston tipo I
laser-assistita
Menabuoni L
Casa di Cura Villa Donatello, Firenze
2. La Boston Kpro è una cheratoprotesi a forma di bottone automatico costituita da 3
componenti da assemblare su un lembo corneale donatore (carrier).
Sviluppata da un concept del 1960, è stata gradualmente perfezionata (Claes
Dohlman, MD, PhD). Riceve l’approvazione FDA nel 1992.
3. 2006. Aggiunta di fori (16).
Miglior diffusione di acqueo a
supporto dei cheratociti e
stroma del lembo corneale
2004. Anello di blocco a C in titanio.
previene il disassemblaggio intraoculare
2007. Eliminazione della
filettatura.
Assemblaggio più semplice e
minor danno endoteliale
2009. Piatto posteriore in titanio.
Aumenta la biocompatibilità e la
ritensione
I continui progressi in termini di design e materiali costruttivi si sono tradotti in un
significativo incremento dei risultati funzionali ed importante riduzione delle
complicanze….
4. Tipo II
- Riservata a stadi terminali di patologia di
superficie
- Tarsorrafia permanente
Tipo I
- Con singolo potere diottrico piano per
pseudofachici
- Con poteri diottrici customizzati per
afachici (calcolati sulla lunghezza assiale)
- Ø piatto posteriore: 8,5 mm (adulti), 7,0
mm (bambini)
6. Indicazioni
“…Although traditional penetrating keratoplasty (PKP) or corneal transplantation is an established treatment for some
forms of corneal blindness, some conditions are not amenable to PKP…”
ASSOLUTE
• Sindrome di Steven-Johnsonn
• Pemfigo Oculare Cicitriziale
• Causticazioni (acidi ed alcali)
• Ustioni gravi
• Fallimenti multipli di PK
• Condizioni con prognosi infausta
per PK tradizionale
RELATIVE
• Dopo il primo fallimento di PK
• Aniridia
• Cheratopatia erpetica terminale
(come prima opzione)
• Opacità corneali pediatriche
• Bilateralità
Si tratta in ogni caso di patologia BILATERALE
7. Indications
…The Boston KPro has been used include multiple graft failure, Stevens-Johnson syndrome , ocular
cicatricial pemphigoid, other autoimmune diseases, ocular burns (acid and alkali) and other conditions
with poor prognosis with traditional PKP. Currently, the Boston KPro is considered by some to be a
primary treatment option in cases of repeat graft failure and aniridia…
Complications
…The three most commonly reported postoperative complications are retroprosthetic membrane,
elevated intraocular pressure/glaucoma and infectious endophthalmitis. Other less frequent
complications include sterile vitritis, stromal melt, retinal detachment and vitreous hemorrhage…
(Dr Claes Dohlman, Massachusetts Eye and Ear Infirmary)
9. Taglio periferico (8,5 mm)
con trapano di Hanna (via epiteliale)
in camera anteriore artificiale
Taglio centrale (3 mm)
con trapano manuale/punch
Taglio periferico (8,5 mm)
con trapano manuale
taglio centrale(3 mm)
con trapano manuale/punch
Preparazione del carrier corneale
momento topico della procedura
Taglio centrale(3 mm)
con trapano manuale/punch
Taglio periferico (8,5 mm)
con punch
Taglio centrale(3 mm)
con femtolaser
Taglio periferico (8,7)
con femtolaser
oversize di almeno
0.5 mm
rispetto al ricevente
10. 1. Il taglio centrale a profondità massimale effettuato per primo indebolisce la cupola
corneale in camera di prova
2. Il cambio di procedura comporta una seconda applanazione ad occhio ormai aperto ed
ipotonico
3. Il taglio periferico potrà non essere centrato rispetto a quello centrale
4. Il taglio periferico avrà margini irregolari
5. Il carrier corneale risulterà ovoidale: mismatch con il ricevente, sutura tensionata
asimmetricamente ed amplificazione dell’incongruenza carrier-parte ottica in zona
centrale
“…iFS 150 Intralase non consente di accoppiare due procedure differenti…”
11. Preparazione del carrier
Fs-assistita, variante «One Touch»
UNICA APPLANAZIONE
(“one touch”)
EFFETTUARE PER 1°….. IL TAGLIO PERIFERICO
Angle side cut: 90°
Profondità: COMPLETO su base pachimetrica (800 μm?)
Ø: 8.7 mm
Energia: 2.1 J
“Improving Boston type-I keratoprosthesis procedure: “one touch” femtosecond-assisted preparation of donor carrier tissue” A. Malandrini, L. Menabuoni, A. Balestrazzi
12. STESSA PROCEDURA
CAMBIO DI OD OS
MANTENENDO LO STESSO ID
(e senza perdere l’applanazione)
EFFETTUARE PER 2°….. IL TAGLIO CENTRALE
Angle side cut: 90°
Profondità: COMPLETO su base pachimetrica (900 μm?)
Ø: 3,0 mm
Energia: 2.1 J
Preparazione del carrier
Fs-assistita, variante «One Touch»
“Improving Boston type-I keratoprosthesis procedure: “one touch” femtosecond-assisted preparation of donor carrier tissue” A. Malandrini, L. Menabuoni, A. Balestrazzi
13. Assemblaggio Boston KPro
ClaesDohlman,2009
LucaMenabuoni,2012
Fissaggio del piatto frontale ottico sulla
superficie adesiva
Incastro del carrier corneale sullo stelo
del piatto frontale
Scorrimento del piatto posteriore sullo stelo
del piatto anteriore
(non avvitare o ruotare)
Inserimento e spinta dell’anello di blocco
in titanio fino allo “snap”
14. Perché Femtolaser
1. Minore manipolazione del carrier
i 2 tagli sono effettuati in un’unica procedura e dallo stesso strumento
2. Migliore precisione dei margini e dei diametri di taglio
Centrale: maggiore congruenza tra le parti ottiche ed il carrier corneale una volta che
si è assemlata la cheratoprotesi
Periferico: taglio perfettamente circolare (e non ellittico) che evita il mismatch col
letto ricevente e consente una sutura della cheratoprotesi regolare e senza tensioni
asimmetriche
15. Perché Femtolaser
3. Perfetto centraggio della parte ottica sul carrier corneale
…If the alignment of the KPro is suboptimal with the cylinder off-axis from the fovea, then the projected image will
most likely be further degraded. The centration of the KPro in the donor carrier and host cornea is integral for
optimal alignment of the cylinder and minimization of scatter and other optical phenomena…
4. Ripetitibilità e riproducibilità della procedura