2. Europa: situazione attuale
Le immatricolazioni in Europa:
da gennaio ad agosto -7,1%, mentre su base mensile si
registra un calo del 7,8% a luglio e del 8,9% ad agosto.
Le immatricolazioni rispetto ai primi 8 mesi del 2011:
● Italia -19,9%
● Francia -13,4%
● Spagna -8,5%
● Germania -0,6%
● Gran Bretagna +3,3%
3. Fiat: situazione attuale
Le vendite del Gruppo Fiat nei primi 8 mesi del 2012 sono
state del 17,1% inferiori rispetto allo stesso periodo del
2011, passando da una quota di mercato del 7,4 a una del
6,6. La quota di Fiat in Italia rimane comunque buona con
circa il 30% delle auto immatricolate.
http://www.motori24.ilsole24ore.com/Mercato/2012/09/immatricolazioni-
auto-europa-settembre.php
4. scenario 2011:
- 468mila vetture prodotte a Tychy (Polonia) con circa
6mila addetti
-472mila vetture prodotte nei 5 stabilimenti italiani con
oltre 24mila addetti
-745mila vetture prodotte a Betim (Brasile) con circa
24mila addetti
agosto 2012:
in Brasile record storico di produzione e vendite con oltre
98mila immatricolazioni e le previsioni per ultimo
trimestre 2012 sono 4milioni di vetture prodotte per il
mercato brasiliano (+ 11,5%)
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-09-17/samba-fiat-brasile-agosto-130501.shtml?
uuid=AbwAB0eG&fromSearch
5. Restare in Italia perché...
● il Gruppo Fiat è stato più volte sostenuto dallo Stato
nei momenti di difficoltà;
● aspetto etico: è necessario considerare gli interessi di
tutti gli stakeholders, non solo degli shareholders;
● Fiat come campione nazionale (simbolo del Paese);
● altre industrie sarebbero colpite dalla cessazione della
produzione italiana;
● attendere che la situazione (crisi) si stabilizzi prima di
"smantellare" gli impianti.
6. Lasciare l'Italia perché....
● la realtà italiana non attrae gli investimenti;
● alla luce dei dati attuali gli stabilimenti esteri
risultano essere più produttivi;
● è giusto focalizzarsi sui paesi emergenti con un
mercato e una domanda in rapida crescita e misure
governative che stimolano l'economia.
7. Considerazioni
Dal nostro punto di vista, la situazione attuale sembra non
essere sostenibile nel lungo periodo. Una multinazionale
come la Fiat ha "l'obbligo" di ricercare vantaggi
competitivi che l'Italia non è più in grado di offrire,
attraverso manodopera a basso costo, sgravi fiscali
doganali e tariffari, incentivi statali e una
delocalizzazione che consente una maggiore penetrazione
del mercato.
8. Considerazioni
Un ulteriore spunto per cambiare la tendenza degli ultimi
anni, pensiamo possa derivare dal ripensamento delle
politiche industriali del quartier generale Torinese,
magari ridimensionando la capacità produttiva italiana
(stabilimenti) e cercando maggior efficienza. Inoltre
riconsiderare gli attuali design proposti, potrebbe aiutare
a far crescere l'appeal e popolarità di Fiat in Italia ed
Europa, zone in cui ci si potrebbe consolidare in futuro.
9. Considerazioni
Per evitare la delocalizzazione delle attività produttive e
le conseguenze negative sulla popolazione italiana, lo
stato dovrebbe creare delle condizioni idonee ad attrarre
investimenti, partendo da una riforma della giustizia che
la renda celere ed efficiente, migliorando le infrastrutture
e aumentando la flessibilità del mercato del lavoro,
rendendo consapevoli tutti i lavoratori che la
globalizzazione ha portato la concorrenza sul piano
internazionale.