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Evoluzione
I Poriferi, o spugne, sono un
gruppo di esseri viventi
appartenente al regno degli
animali.
Si ritiene che gli animali
derivino tutti da un unico
antenato protista e che le
spugne ben presto si
separarono dalla linea
evolutiva principale.
Classificazione scientifica
Dominio: Eukaryota
Regno: Animalia
Sottoregno: Parazoa
Phylum: Porifera GRANT, 1836
Classi:
• Calcispongiae
• Hyalospongiae
• Demospongiae
• Sclerospongiae
Aplysina aerophoba NARDO,
1843
Classificazione
Il Phylum dei Poriferi si divide in tre grandi classi:
 Calcispongiae (Spugne calcaree)
 Hyalospongiae (Spugne vitree)
 Demospongiae (Spugne silicee)
 Sclerospongiae (Spugne coralline con scheletro di aragonite)
Le spugne: gli animali più semplici
I poriferi sono animali semplici, asimmetrici, perforati
da molti pori che vivono in ambienti per lo più marini e
sono sessili allo stadio adulto.
Si nutrono di minuscole particelle di cibo, batteri o
protisti che separano dall’acqua per filtrazione.
La nutrizione
Le spugne più semplici hanno
struttura a forma di vaso o a
fascio di tubi e presentano
una larga cavità centrale
chiamata spongocele e una
parte corporea attraversata da
centinaia di piccoli pori.
Particolari cellule, che
rivestono la cavità centrale,
trattengono e digeriscono le
particelle di cibo sospese
nell’acqua che, insieme alle
sostanze di rifiuto, viene
espulsa dall’apertura centrale.
La riproduzione
RIPRODUZIONE
Asessuata per
gemmazione: sulla
superficie della spugna si
formano delle piccole
protuberanze che poi si
staccano e si fissano al
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Sessuata: produce
spermatozoi e cellule-
uovo. La larva, cioè
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fecondazione, è
trasportata dalla corrente
fin quando si attacca al
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Struttura delle spugne
Coanociti: cellule
flagellate che
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spugna.
Amebociti: partecipano
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gameti.
Spicole: sono fatte di
silice o di carbonato di
calcio. Fungono da
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deterrente contro i
predatori.
Osculo: Apertura
superiore da cui
defluisce l’acqua
filtrata.
Spongocele: spazio
interno della spugna
Struttura delle spugne
 Struttura detta Ascon: caratterizzate da uno spongocele di grandi dimensioni
strutturato a sacco singolo.
 Struttura detta Sycon: caratterizzate da una superficie filtrante maggiore grazie alla
presenza di invaginazioni della parete del coanoderma.
 Struttura detta Leucon: massimo dell’evoluzione, in cui lo spongocele non esiste
più perché le invaginazioni del coanoderma si chiudono in camere flagellate con
canali che confluiscono tra di loro portando l’acqua all’esterno e che confluiscono in
un unico canale che permette la fuoriuscita dell’acqua dall’osculo. La superficie
filtrante è notevolmente aumentata rispetto al volume della spugna.
Produzione spugne a Lampedusa
La spugna, che è in realtà un animale la
cui struttura porosa viene comunemente
utilizzata per i bagni, è una specie di
scheletro al cui interno trovano rifugio
miliardi di piccolissimi animaletti. Una
volta che le spugne vengono raccolte in
mare, per poter essere usate devono subire
un processo di lavorazione che si articola
in diverse fasi.
Prima di tutto vengono distese all'ombra
finchè non avranno espulso il loro carico di
microrganismi, quindi vengono inserite in
sacchi di tela e immerse nell'acqua di mare
per 24 ore, in modo da pulirle. Trascorso
questo tempo, e dopo una prima
asciugatura, si procede a batterle
energicamente con dei bastoni per
consentire l'uscita di qualsiasi impurità
residua. A questo punto vengono raccolte
in collane e poste ad asciugare
completamente: sono pronte quando
assumono un colore tendente al marrone.
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  • 1.
  • 2. A cosa pensate guardando queste immagini?
  • 3. Evoluzione I Poriferi, o spugne, sono un gruppo di esseri viventi appartenente al regno degli animali. Si ritiene che gli animali derivino tutti da un unico antenato protista e che le spugne ben presto si separarono dalla linea evolutiva principale.
  • 4. Classificazione scientifica Dominio: Eukaryota Regno: Animalia Sottoregno: Parazoa Phylum: Porifera GRANT, 1836 Classi: • Calcispongiae • Hyalospongiae • Demospongiae • Sclerospongiae Aplysina aerophoba NARDO, 1843
  • 5. Classificazione Il Phylum dei Poriferi si divide in tre grandi classi:  Calcispongiae (Spugne calcaree)  Hyalospongiae (Spugne vitree)  Demospongiae (Spugne silicee)  Sclerospongiae (Spugne coralline con scheletro di aragonite)
  • 6. Le spugne: gli animali più semplici I poriferi sono animali semplici, asimmetrici, perforati da molti pori che vivono in ambienti per lo più marini e sono sessili allo stadio adulto. Si nutrono di minuscole particelle di cibo, batteri o protisti che separano dall’acqua per filtrazione.
  • 7. La nutrizione Le spugne più semplici hanno struttura a forma di vaso o a fascio di tubi e presentano una larga cavità centrale chiamata spongocele e una parte corporea attraversata da centinaia di piccoli pori. Particolari cellule, che rivestono la cavità centrale, trattengono e digeriscono le particelle di cibo sospese nell’acqua che, insieme alle sostanze di rifiuto, viene espulsa dall’apertura centrale.
  • 8. La riproduzione RIPRODUZIONE Asessuata per gemmazione: sulla superficie della spugna si formano delle piccole protuberanze che poi si staccano e si fissano al substrato per creare nuovi individui. Sessuata: produce spermatozoi e cellule- uovo. La larva, cioè l’embrione prodotto dalla fecondazione, è trasportata dalla corrente fin quando si attacca al fondale, per svilupparsi in un nuovo individuo.
  • 9. Pori: piccoli canali da cui entra l’acqua. Struttura delle spugne Coanociti: cellule flagellate che muovendosi provocano il flusso d’acqua all’interno della spugna. Amebociti: partecipano alla digestione del cibo, distribuiscono i materiali nutritivi e si differenziano i gameti. Spicole: sono fatte di silice o di carbonato di calcio. Fungono da impalcatura e sono un deterrente contro i predatori. Osculo: Apertura superiore da cui defluisce l’acqua filtrata. Spongocele: spazio interno della spugna
  • 10. Struttura delle spugne  Struttura detta Ascon: caratterizzate da uno spongocele di grandi dimensioni strutturato a sacco singolo.  Struttura detta Sycon: caratterizzate da una superficie filtrante maggiore grazie alla presenza di invaginazioni della parete del coanoderma.  Struttura detta Leucon: massimo dell’evoluzione, in cui lo spongocele non esiste più perché le invaginazioni del coanoderma si chiudono in camere flagellate con canali che confluiscono tra di loro portando l’acqua all’esterno e che confluiscono in un unico canale che permette la fuoriuscita dell’acqua dall’osculo. La superficie filtrante è notevolmente aumentata rispetto al volume della spugna.
  • 11. Produzione spugne a Lampedusa La spugna, che è in realtà un animale la cui struttura porosa viene comunemente utilizzata per i bagni, è una specie di scheletro al cui interno trovano rifugio miliardi di piccolissimi animaletti. Una volta che le spugne vengono raccolte in mare, per poter essere usate devono subire un processo di lavorazione che si articola in diverse fasi. Prima di tutto vengono distese all'ombra finchè non avranno espulso il loro carico di microrganismi, quindi vengono inserite in sacchi di tela e immerse nell'acqua di mare per 24 ore, in modo da pulirle. Trascorso questo tempo, e dopo una prima asciugatura, si procede a batterle energicamente con dei bastoni per consentire l'uscita di qualsiasi impurità residua. A questo punto vengono raccolte in collane e poste ad asciugare completamente: sono pronte quando assumono un colore tendente al marrone. http://www.originalitaly.it/it/editoriali/a-la-lavorazione-delle- spugne-a-lampedusa