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Portfolio
Miranda Lippolis
Miranda
Lippolis
Curriculum vitae
Formazione
Università degli Studi “Roma Tre”
Laurea Magistrale in “Progettazione
Urbana”
Tesi: Oltre il carcere. Abitare come alternativa alla
detenzione.
Relatore: V. Palmieri Correlatori: F. Finucci, A. Agresta
Voto finale: 110/110 cum laude
Università degli Studi “Roma Tre”
Laurea triennale in “Scienze
dell’Architettura”
Tesi: L’altra città. Esperienze e progetti nell’Urbe.
Relatore: F. Careri
Workshops
Università degli Studi “Roma Tre”.
Laboratorio “Mattatoio One to One”
Progetto di rigenerazione urbana e auto-costruzione
per la nascita di un luogo di produzione e divulgazione
culturale in stretta relazione con i fenomeni emergenti
nell’attuale trasformazione della città e del quartiere
Testaccio.
Accademia delle Belle Arti di Roma.
“William Kentridge: Triumphs and laments.
Un progetto per la città di Roma“.
Realizzazione del materiale artistico per la
performance di apertura dell’opera dell’autore e di
esposizione alla mostra attinente presso il museo MAXXI
di Roma.
Università degli Studi “Roma Tre”
“Progettazione di alloggi per l’emergenza
sisma”
Laboratorio di progettazione di case temporanee per
l'emergenza abitativa post - terremoto, dal concept
allo studio dei materiali costruttivi.
Luglio 2018
Luglio 2015
Liceo classico Socrate, Roma
Diploma in studi classiciLuglio 2010
Aprile -
Maggio
2014
Giugno 2016
Maggio 2017
Indirizzo
Piazza G. da
Verrazzano 37,
00154, Roma
Nascita
28 Agosto 1991
Contatti
+39 3385245589
mirandalippolis@gmail.
com
Progetti
https://www.behance.
net/mirandalipe7de
Softwares
Adobe Photoshop CC
Adobe Illustrator CC
AutoCAD
Microsoft Office Word
Microsoft Office Excel
Rhinoceros + Vray
Keyshot
Relux
Informazioni
personali
Esperienze professionali
Università degli Studi “Roma Tre”
Biblioteca delle Arti
Borsa di collaborazione svolta presso il servizio
bibliotecario di ateneo.
Altre esperienze
Evento “Open House”
Volontaria per il servzio informazioni e accoglienza
presso il museo “Centrale Montemartini”.
Swan Training Institute
Corso di approfondimento della lingua inglese
certificato, svolto presso la sede di Dublino, Irlanda.
Settembre -
Dicembre
2017
Luglio 2017
Agosto 2016
Capacità personali
Socialità, entusiasmo, determinazione nel perseguire i
propri obiettivi.
Capacità creative e manuali acquisite in ambito
personale e universitario.
Competenze
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Abilità in design grafico, disegno e scultura.
Comunicazione - capacità relazionali
Ottime capacità comunicative e relazionali
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volontariato e in progetti di gruppo.
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Ottime capacità organizzative e di gestione del
lavoro di gruppo.
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Conoscenza dei principali programmi di grafica,
disegno e modellazione 3D e versatilità nel loro utilizzo.
Mostra ”Le muse di Anticoli Corrado.
Ritratti e storie di modelle anticolane da
De Carolis a Pirandello”
Allestimento mostra e servizio accoglienza presso il
Museo Civico d’Arte Moderna e Contemporanea di
Anticoli Corrado.
Luglio 2018
Lingue
Parlato
Scritto
Inglese
Parlato
Scritto
Francese
Interessi
Graphic Design
Disegno
Scultura
Cinema
Viaggi
Urban Design
Landscape Design
PROGETTI SELEZIONATI
OLTRE IL CARCERE|Abitare come alternativa alla detenzione
Pag. 5
Pag. 17
Pag. 27
Pag. 33
UNA CHIESA A DECIMA|Progetto di un complesso parrocchiale
TRACCE DI CITTÀ|Design degli spazi aperti a Valco San Paolo
REDESIGN TESTACCIO|Riqualificazione di Piazza Santa Maria Liberatrice
02
01
03
04
01
La tesi di laurea magistrale verte su un tema attuale e
controverso: il rapporto tra spazi dell’abitare e spazi
della detenzione. Nello specifico, il progetto vuole
dare una risposta architettonica al problema del
sovraffollamento delle carceri, definendo dispositivi di
tutela in grado di accogliere tutte quelle persone che
si trovano in carcere, pur potendo scontare la propria
pena in misura alternativa. La soluzione a tale
problematica sta nel pensare a spazi abitativi
condivisi per quei detenuti che non possiedono
domicilio adeguato per ottenere le misure alternative
alla detenzione (es. arresti domiciliare) e per gli
ex-detenuti in situazioni economiche svantaggiate e
che rientrano, da normativa, tra i soggetti da tutelare
nelle politiche sociali.
OLTRE IL CARCERE
Abitare come alternativa alla
detenzione
sito: quartiere Prati, Roma
tipologia: tesi di ricerca|cohousing|
abitare innovativo|progetto di recupero
5
IL PROGETTO
Il progetto si sviluppa nell’area dell’ex-caserma
“Stabilimento Trasmissioni”, ad oggi sede di alcuni
uffici del Ministero della Difesa, ma in buona parte
in disuso. Il progetto prevede la demolizione di tutti
gli edifici compromessi e di scarso valore
architettonico e il recupero dei due edifici storici
prospicenti via Lante e viale Angelico. Il recupero
prevede l’inserimento di due “Case Protette”; la
prima per minori in misura giudiziaria o alternativa,
la seconda per detenuti con particolari condizioni
sociali (detenute madri, anziani, disabili) che
possono accedere a tali strutture di tutela, come
previsto da legge regionale 11/2016.
Sul lato est si sviluppano due edifici in linea, in cui
sperimentare un “Abitare innovativo”, per cui gli
alloggi condivisi che ospitano ex-detenuti in
condizioni economiche svantaggiate sono in
mixitè con alloggi a libero mercato. Infine, la parte
centrale dell’area è occupata da un centro
polifunzionale di natura pubblica destinato ad
attività ricreative, culturali e di servizio ai cittadini,
per favorire così le relazioni sociali, educando alla
convivenza e all’integrazione.
Piano terra
Le piazze
La biblioteca
Le residenze
La biblioteca
Piano tipo
I portici
Abitare Innovativo|Appartamento in cohousing
Casa Protetta|Moduli abitativi per minori in misura giudiziaria
Casa Protetta|Moduli abitativi per detenute madri
ABACO DELL’ABITARE
La Casa Protetta
Casa Protetta|Modulo abitativo per l’operatore sociale
02
Il progetto nasce dallo studio del quartiere INCIS a
Decima di Roma. La necessità di sostituire l’attuale
l’istituto religioso si incrocia con lo studio del brano di
città progettato dagli architetti della scuola romana
(Luigi Moretti, Adalberto Libera, Ignazio Guidi, Vittorio
Cafiero). Gli edifici, prevalentemente in linea su 4 o 5
piani, creano spazi diversificati, concavi e convessi, il
cui fondale prospettico è costituito talvolta da altri
bocchi residenziali, posti trasversalmente, talvolta dal
paesaggio urbano. In questo progetto si vuole ridare
importanza al fondale di via Romualdo Chiesa,
occupato ad oggi da un istituto religioso di scarsa
qualità architettonica e privo di dialogo con l’assetto
urbano del quartiere.
UNA CHIESA A DECIMA
Progetto di un complesso
parrocchiale
sito: quartiere INCIS, Decima, Roma
tipologia: progettazione architettonica
17
IL QUARTIERE
Il quartiere INCIS viene progettato e realizzato
tra il 1960 e il 1966 lungo la direttrice della
ferrovia metropolitana Roma-Ostia Lido. Il
gruppo di progettazione composto da
Adalberto Libera, Ignazio Guidi, Vittorio Cafiero
e guidato da Luigi Moretti, prosegue a Decima
la ricerca iniziata per la realizzazione del
Villaggio Olimpico (1958-59), del quale
ripropone molte delle caratteristiche di
impianto urbano e architettonico. Decima
presenta un impianto geometrico complesso
che allude ai segni, alle distorsioni e alle cavità
del barocco romano lavorando su spazi
avvolgenti e diversificati.
L’AREA
Il progetto vuole sostituire l’attuale istituto religioso posto in fondo a via Romualdo Chiesa. L’area,
lunga circa 146 m e larga 25 m, è delimitata a nord e ad ovest da edifici residenziali situati in via
Romualdo Chiesa, ad est da una vasta area verde, a sud-ovest dalle residenze in via Carlo
Moneta e a sud da via del Pianeta Terra, dove sorgono edifici a torre progettati in epoche
successive. La sua posizione, alla fine di un asse visuale, costituisce una cesura tra il quartiere e
individua uno spazio centrale chiuso da una doppia quinta edilizia e aperto verso uno spazio
verde.
Prospetto sud-ovest
Pianta piano terra
Sezione A-A’
IL PROGETTO
Il nuovo edificio è pensato come un sistema di spazi
sormontati da lucernai di varie altezze che si muovono in
cerca della luce; in questo modo le coperture assumono
due importanti funzioni: la prima, quella di assicurare
diversi tipi di illuminazione a seconda degli ambienti
(ingresso, aula liturgica, abside, cappella feriale, coro e
campanile), la seconda, quella di determinare una lettura
della suddivisione degli spazi interni e allo stesso tempo
stupire l’osservatore tramite forme zoomorfe che
spiccano tra gli edifici in linea di Moretti. La chiesa è un
corpo unico, ma differenziato e movimentato dalla
copertura e dagli spazi interni ben distinti. La cappella
feriale, integrata nel perimetro murario e costituita da un
suo ingresso, è in comunicazione con l’aula liturgica
poichè è costituita da una parete trasparente che
permette la relazione visiva e fisica tra gli spazi interni. Il
corpo distributivo, dove sono posizionati i penitenziari,
connette la chiesa con la sacrestia e il resto del corpo
parrocchiale e viene evidenziato in facciata da una
finestra a tutta altezza. Quest’articolazione delle funzioni
determina spazi esterni differenziati, pensati per
accogliere le attività non solo dei fruitori del complesso
parrocchiale, ma anche degli abitanti del quartiere. La
struttura dei lucernai è pensata in legno e i singoli
elementi strutturali diminuiscono di sezione verso l’alto
per alleviare il carico strutturale della copertura stessa. Il
rivestimento è pensato in lastre di cemento di tonalità
diverse per dare movimento anche in facciata.
Prospetto nord-ovest
Sezione E-E’
Sezione F-F’
Il progetto parte dallo studio del quartiere INA Casa /
Valco San Paolo a Roma, per analizzarne le criticità
dal punto di vista dello spazio pubblico e del verde
urbano; la riqualificazione dell’area nasce dalla
necessità di riprogettare lo spazio pubblico,
evidenziandone i percorsi principali, pensando a
nuovi elementi di arredo urbano che diano forza alle
caratteristiche proprie dell’architettura del qartiere e
intensificando la presenza di verde e alberature nel
rispetto delle specie autoctone della città. L’obiettivo
principale è quello di restituire una chiara identità al
quartiere per favorirne le relazioni sociali.
TRACCE DI CITTÀ
Riqualificazione dello spazio
pubblico di Valco San Paolo
sito: quartiere INA Casa, San Paolo, Roma
tipologia: architettura del
paesaggio|spazi aperti
03
27
Stato di fatto
Layers
Studi sulle alberature
Schizzi di progetto
Planimetri di progetto
Stagioni e colori
L’area di Piazza Santa Maria Liberatrice presenta da
anni numerose criticità. Allo stato di fatto, si presenta
come una zona difficilmente accessibile e
caratterizzata dalla mancanza di elementi di arredo
urbano che la rendano vivibile e fruibile per i cittadini.
In particolare i marciapiedi sono dissestati e fuori
norma, gli attraversamenti poco visibili e l’assenza di
alberature e aree verdi rende il quartiere nella sua
interezza un’”isola di calore”. Il progetto punta a una
riqualificazione dell’area come “isola ambientale”, in
cui interventi di limitazione del traffico, inserimento di
arredo urbano in punti specifici e riprogettazione dei
percorsi carrabil e pedonali secondo normativa
possano migliorare la vita di quartiere, rendendolo più
sicuro e piacevole per la vita pubblica.
REDESIGN TESTACCIO
Riqualificazione dell’area di
Piazza Santa Maria Liberatrice
sito: Testaccio, Roma
tipologia: progettazione dello spazio
urbano|urban design
04
33
CITTA’E AMBIENTE_IL PROGETTO_Miranda Lippolis
Marciapiedi inaccessibili
Percorsi ciclo-pedonali inadeguati
Carenza di parcheggi
Assenza di segnaletica a terra
Limiti di velocità non rispettati
Marciapiedi inaccessibili
Carenza di parcheggi
Limiti di velocità non rispettati
Carenza di dispositivi di ombreggiamento
Scarsa illuminazinone notturna
Scarso utilizzo di pavimentazioni drenanti
Materiali ad alto surriscaldamento
Inquinamento acustico
Aree verdi e filari alberati insufficienti
Carenza di segnaletica verticale
Assenza di arredo urbano adeguato
Scarso comfort degli accessi ai servizi
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  • 2. Miranda Lippolis Curriculum vitae Formazione Università degli Studi “Roma Tre” Laurea Magistrale in “Progettazione Urbana” Tesi: Oltre il carcere. Abitare come alternativa alla detenzione. Relatore: V. Palmieri Correlatori: F. Finucci, A. Agresta Voto finale: 110/110 cum laude Università degli Studi “Roma Tre” Laurea triennale in “Scienze dell’Architettura” Tesi: L’altra città. Esperienze e progetti nell’Urbe. Relatore: F. Careri Workshops Università degli Studi “Roma Tre”. Laboratorio “Mattatoio One to One” Progetto di rigenerazione urbana e auto-costruzione per la nascita di un luogo di produzione e divulgazione culturale in stretta relazione con i fenomeni emergenti nell’attuale trasformazione della città e del quartiere Testaccio. Accademia delle Belle Arti di Roma. “William Kentridge: Triumphs and laments. Un progetto per la città di Roma“. Realizzazione del materiale artistico per la performance di apertura dell’opera dell’autore e di esposizione alla mostra attinente presso il museo MAXXI di Roma. Università degli Studi “Roma Tre” “Progettazione di alloggi per l’emergenza sisma” Laboratorio di progettazione di case temporanee per l'emergenza abitativa post - terremoto, dal concept allo studio dei materiali costruttivi. Luglio 2018 Luglio 2015 Liceo classico Socrate, Roma Diploma in studi classiciLuglio 2010 Aprile - Maggio 2014 Giugno 2016 Maggio 2017 Indirizzo Piazza G. da Verrazzano 37, 00154, Roma Nascita 28 Agosto 1991 Contatti +39 3385245589 mirandalippolis@gmail. com Progetti https://www.behance. net/mirandalipe7de Softwares Adobe Photoshop CC Adobe Illustrator CC AutoCAD Microsoft Office Word Microsoft Office Excel Rhinoceros + Vray Keyshot Relux Informazioni personali
  • 3. Esperienze professionali Università degli Studi “Roma Tre” Biblioteca delle Arti Borsa di collaborazione svolta presso il servizio bibliotecario di ateneo. Altre esperienze Evento “Open House” Volontaria per il servzio informazioni e accoglienza presso il museo “Centrale Montemartini”. Swan Training Institute Corso di approfondimento della lingua inglese certificato, svolto presso la sede di Dublino, Irlanda. Settembre - Dicembre 2017 Luglio 2017 Agosto 2016 Capacità personali Socialità, entusiasmo, determinazione nel perseguire i propri obiettivi. Capacità creative e manuali acquisite in ambito personale e universitario. Competenze Capacità artistiche Abilità in design grafico, disegno e scultura. Comunicazione - capacità relazionali Ottime capacità comunicative e relazionali sviluppate in ambito universitario, in attività di volontariato e in progetti di gruppo. Spirito di adattamento in vari contesti grazie a esperienze in ambienti ed attività multiculturali. Organizzazione Ottime capacità organizzative e di gestione del lavoro di gruppo. Abilità di leadership, pianificazione del lavoro e time management. Capacità tecniche Conoscenza dei principali programmi di grafica, disegno e modellazione 3D e versatilità nel loro utilizzo. Mostra ”Le muse di Anticoli Corrado. Ritratti e storie di modelle anticolane da De Carolis a Pirandello” Allestimento mostra e servizio accoglienza presso il Museo Civico d’Arte Moderna e Contemporanea di Anticoli Corrado. Luglio 2018 Lingue Parlato Scritto Inglese Parlato Scritto Francese Interessi Graphic Design Disegno Scultura Cinema Viaggi Urban Design Landscape Design
  • 4. PROGETTI SELEZIONATI OLTRE IL CARCERE|Abitare come alternativa alla detenzione Pag. 5 Pag. 17 Pag. 27 Pag. 33 UNA CHIESA A DECIMA|Progetto di un complesso parrocchiale TRACCE DI CITTÀ|Design degli spazi aperti a Valco San Paolo REDESIGN TESTACCIO|Riqualificazione di Piazza Santa Maria Liberatrice
  • 6. 01 La tesi di laurea magistrale verte su un tema attuale e controverso: il rapporto tra spazi dell’abitare e spazi della detenzione. Nello specifico, il progetto vuole dare una risposta architettonica al problema del sovraffollamento delle carceri, definendo dispositivi di tutela in grado di accogliere tutte quelle persone che si trovano in carcere, pur potendo scontare la propria pena in misura alternativa. La soluzione a tale problematica sta nel pensare a spazi abitativi condivisi per quei detenuti che non possiedono domicilio adeguato per ottenere le misure alternative alla detenzione (es. arresti domiciliare) e per gli ex-detenuti in situazioni economiche svantaggiate e che rientrano, da normativa, tra i soggetti da tutelare nelle politiche sociali. OLTRE IL CARCERE Abitare come alternativa alla detenzione sito: quartiere Prati, Roma tipologia: tesi di ricerca|cohousing| abitare innovativo|progetto di recupero 5
  • 7.
  • 8. IL PROGETTO Il progetto si sviluppa nell’area dell’ex-caserma “Stabilimento Trasmissioni”, ad oggi sede di alcuni uffici del Ministero della Difesa, ma in buona parte in disuso. Il progetto prevede la demolizione di tutti gli edifici compromessi e di scarso valore architettonico e il recupero dei due edifici storici prospicenti via Lante e viale Angelico. Il recupero prevede l’inserimento di due “Case Protette”; la prima per minori in misura giudiziaria o alternativa, la seconda per detenuti con particolari condizioni sociali (detenute madri, anziani, disabili) che possono accedere a tali strutture di tutela, come previsto da legge regionale 11/2016. Sul lato est si sviluppano due edifici in linea, in cui sperimentare un “Abitare innovativo”, per cui gli alloggi condivisi che ospitano ex-detenuti in condizioni economiche svantaggiate sono in mixitè con alloggi a libero mercato. Infine, la parte centrale dell’area è occupata da un centro polifunzionale di natura pubblica destinato ad attività ricreative, culturali e di servizio ai cittadini, per favorire così le relazioni sociali, educando alla convivenza e all’integrazione.
  • 9.
  • 10.
  • 16. Abitare Innovativo|Appartamento in cohousing Casa Protetta|Moduli abitativi per minori in misura giudiziaria Casa Protetta|Moduli abitativi per detenute madri ABACO DELL’ABITARE
  • 17. La Casa Protetta Casa Protetta|Modulo abitativo per l’operatore sociale
  • 18. 02 Il progetto nasce dallo studio del quartiere INCIS a Decima di Roma. La necessità di sostituire l’attuale l’istituto religioso si incrocia con lo studio del brano di città progettato dagli architetti della scuola romana (Luigi Moretti, Adalberto Libera, Ignazio Guidi, Vittorio Cafiero). Gli edifici, prevalentemente in linea su 4 o 5 piani, creano spazi diversificati, concavi e convessi, il cui fondale prospettico è costituito talvolta da altri bocchi residenziali, posti trasversalmente, talvolta dal paesaggio urbano. In questo progetto si vuole ridare importanza al fondale di via Romualdo Chiesa, occupato ad oggi da un istituto religioso di scarsa qualità architettonica e privo di dialogo con l’assetto urbano del quartiere. UNA CHIESA A DECIMA Progetto di un complesso parrocchiale sito: quartiere INCIS, Decima, Roma tipologia: progettazione architettonica 17
  • 19.
  • 20. IL QUARTIERE Il quartiere INCIS viene progettato e realizzato tra il 1960 e il 1966 lungo la direttrice della ferrovia metropolitana Roma-Ostia Lido. Il gruppo di progettazione composto da Adalberto Libera, Ignazio Guidi, Vittorio Cafiero e guidato da Luigi Moretti, prosegue a Decima la ricerca iniziata per la realizzazione del Villaggio Olimpico (1958-59), del quale ripropone molte delle caratteristiche di impianto urbano e architettonico. Decima presenta un impianto geometrico complesso che allude ai segni, alle distorsioni e alle cavità del barocco romano lavorando su spazi avvolgenti e diversificati.
  • 21. L’AREA Il progetto vuole sostituire l’attuale istituto religioso posto in fondo a via Romualdo Chiesa. L’area, lunga circa 146 m e larga 25 m, è delimitata a nord e ad ovest da edifici residenziali situati in via Romualdo Chiesa, ad est da una vasta area verde, a sud-ovest dalle residenze in via Carlo Moneta e a sud da via del Pianeta Terra, dove sorgono edifici a torre progettati in epoche successive. La sua posizione, alla fine di un asse visuale, costituisce una cesura tra il quartiere e individua uno spazio centrale chiuso da una doppia quinta edilizia e aperto verso uno spazio verde.
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  • 23. Prospetto sud-ovest Pianta piano terra Sezione A-A’
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  • 25. IL PROGETTO Il nuovo edificio è pensato come un sistema di spazi sormontati da lucernai di varie altezze che si muovono in cerca della luce; in questo modo le coperture assumono due importanti funzioni: la prima, quella di assicurare diversi tipi di illuminazione a seconda degli ambienti (ingresso, aula liturgica, abside, cappella feriale, coro e campanile), la seconda, quella di determinare una lettura della suddivisione degli spazi interni e allo stesso tempo stupire l’osservatore tramite forme zoomorfe che spiccano tra gli edifici in linea di Moretti. La chiesa è un corpo unico, ma differenziato e movimentato dalla copertura e dagli spazi interni ben distinti. La cappella feriale, integrata nel perimetro murario e costituita da un suo ingresso, è in comunicazione con l’aula liturgica poichè è costituita da una parete trasparente che permette la relazione visiva e fisica tra gli spazi interni. Il corpo distributivo, dove sono posizionati i penitenziari, connette la chiesa con la sacrestia e il resto del corpo parrocchiale e viene evidenziato in facciata da una finestra a tutta altezza. Quest’articolazione delle funzioni determina spazi esterni differenziati, pensati per accogliere le attività non solo dei fruitori del complesso parrocchiale, ma anche degli abitanti del quartiere. La struttura dei lucernai è pensata in legno e i singoli elementi strutturali diminuiscono di sezione verso l’alto per alleviare il carico strutturale della copertura stessa. Il rivestimento è pensato in lastre di cemento di tonalità diverse per dare movimento anche in facciata.
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  • 28. Il progetto parte dallo studio del quartiere INA Casa / Valco San Paolo a Roma, per analizzarne le criticità dal punto di vista dello spazio pubblico e del verde urbano; la riqualificazione dell’area nasce dalla necessità di riprogettare lo spazio pubblico, evidenziandone i percorsi principali, pensando a nuovi elementi di arredo urbano che diano forza alle caratteristiche proprie dell’architettura del qartiere e intensificando la presenza di verde e alberature nel rispetto delle specie autoctone della città. L’obiettivo principale è quello di restituire una chiara identità al quartiere per favorirne le relazioni sociali. TRACCE DI CITTÀ Riqualificazione dello spazio pubblico di Valco San Paolo sito: quartiere INA Casa, San Paolo, Roma tipologia: architettura del paesaggio|spazi aperti 03 27
  • 29.
  • 34. L’area di Piazza Santa Maria Liberatrice presenta da anni numerose criticità. Allo stato di fatto, si presenta come una zona difficilmente accessibile e caratterizzata dalla mancanza di elementi di arredo urbano che la rendano vivibile e fruibile per i cittadini. In particolare i marciapiedi sono dissestati e fuori norma, gli attraversamenti poco visibili e l’assenza di alberature e aree verdi rende il quartiere nella sua interezza un’”isola di calore”. Il progetto punta a una riqualificazione dell’area come “isola ambientale”, in cui interventi di limitazione del traffico, inserimento di arredo urbano in punti specifici e riprogettazione dei percorsi carrabil e pedonali secondo normativa possano migliorare la vita di quartiere, rendendolo più sicuro e piacevole per la vita pubblica. REDESIGN TESTACCIO Riqualificazione dell’area di Piazza Santa Maria Liberatrice sito: Testaccio, Roma tipologia: progettazione dello spazio urbano|urban design 04 33
  • 35. CITTA’E AMBIENTE_IL PROGETTO_Miranda Lippolis Marciapiedi inaccessibili Percorsi ciclo-pedonali inadeguati Carenza di parcheggi Assenza di segnaletica a terra Limiti di velocità non rispettati Marciapiedi inaccessibili Carenza di parcheggi Limiti di velocità non rispettati Carenza di dispositivi di ombreggiamento Scarsa illuminazinone notturna Scarso utilizzo di pavimentazioni drenanti Materiali ad alto surriscaldamento Inquinamento acustico Aree verdi e filari alberati insufficienti Carenza di segnaletica verticale Assenza di arredo urbano adeguato Scarso comfort degli accessi ai servizi