2. Miranda
Lippolis
Curriculum vitae
Formazione
Università degli Studi “Roma Tre”
Laurea Magistrale in “Progettazione
Urbana”
Tesi: Oltre il carcere. Abitare come alternativa alla
detenzione.
Relatore: V. Palmieri Correlatori: F. Finucci, A. Agresta
Voto finale: 110/110 cum laude
Università degli Studi “Roma Tre”
Laurea triennale in “Scienze
dell’Architettura”
Tesi: L’altra città. Esperienze e progetti nell’Urbe.
Relatore: F. Careri
Workshops
Università degli Studi “Roma Tre”.
Laboratorio “Mattatoio One to One”
Progetto di rigenerazione urbana e auto-costruzione
per la nascita di un luogo di produzione e divulgazione
culturale in stretta relazione con i fenomeni emergenti
nell’attuale trasformazione della città e del quartiere
Testaccio.
Accademia delle Belle Arti di Roma.
“William Kentridge: Triumphs and laments.
Un progetto per la città di Roma“.
Realizzazione del materiale artistico per la
performance di apertura dell’opera dell’autore e di
esposizione alla mostra attinente presso il museo MAXXI
di Roma.
Università degli Studi “Roma Tre”
“Progettazione di alloggi per l’emergenza
sisma”
Laboratorio di progettazione di case temporanee per
l'emergenza abitativa post - terremoto, dal concept
allo studio dei materiali costruttivi.
Luglio 2018
Luglio 2015
Liceo classico Socrate, Roma
Diploma in studi classiciLuglio 2010
Aprile -
Maggio
2014
Giugno 2016
Maggio 2017
Indirizzo
Piazza G. da
Verrazzano 37,
00154, Roma
Nascita
28 Agosto 1991
Contatti
+39 3385245589
mirandalippolis@gmail.
com
Progetti
https://www.behance.
net/mirandalipe7de
Softwares
Adobe Photoshop CC
Adobe Illustrator CC
AutoCAD
Microsoft Office Word
Microsoft Office Excel
Rhinoceros + Vray
Keyshot
Relux
Informazioni
personali
3. Esperienze professionali
Università degli Studi “Roma Tre”
Biblioteca delle Arti
Borsa di collaborazione svolta presso il servizio
bibliotecario di ateneo.
Altre esperienze
Evento “Open House”
Volontaria per il servzio informazioni e accoglienza
presso il museo “Centrale Montemartini”.
Swan Training Institute
Corso di approfondimento della lingua inglese
certificato, svolto presso la sede di Dublino, Irlanda.
Settembre -
Dicembre
2017
Luglio 2017
Agosto 2016
Capacità personali
Socialità, entusiasmo, determinazione nel perseguire i
propri obiettivi.
Capacità creative e manuali acquisite in ambito
personale e universitario.
Competenze
Capacità artistiche
Abilità in design grafico, disegno e scultura.
Comunicazione - capacità relazionali
Ottime capacità comunicative e relazionali
sviluppate in ambito universitario, in attività di
volontariato e in progetti di gruppo.
Spirito di adattamento in vari contesti grazie a
esperienze in ambienti ed attività multiculturali.
Organizzazione
Ottime capacità organizzative e di gestione del
lavoro di gruppo.
Abilità di leadership, pianificazione del lavoro e time
management.
Capacità tecniche
Conoscenza dei principali programmi di grafica,
disegno e modellazione 3D e versatilità nel loro utilizzo.
Mostra ”Le muse di Anticoli Corrado.
Ritratti e storie di modelle anticolane da
De Carolis a Pirandello”
Allestimento mostra e servizio accoglienza presso il
Museo Civico d’Arte Moderna e Contemporanea di
Anticoli Corrado.
Luglio 2018
Lingue
Parlato
Scritto
Inglese
Parlato
Scritto
Francese
Interessi
Graphic Design
Disegno
Scultura
Cinema
Viaggi
Urban Design
Landscape Design
4. PROGETTI SELEZIONATI
OLTRE IL CARCERE|Abitare come alternativa alla detenzione
Pag. 5
Pag. 17
Pag. 27
Pag. 33
UNA CHIESA A DECIMA|Progetto di un complesso parrocchiale
TRACCE DI CITTÀ|Design degli spazi aperti a Valco San Paolo
REDESIGN TESTACCIO|Riqualificazione di Piazza Santa Maria Liberatrice
6. 01
La tesi di laurea magistrale verte su un tema attuale e
controverso: il rapporto tra spazi dell’abitare e spazi
della detenzione. Nello specifico, il progetto vuole
dare una risposta architettonica al problema del
sovraffollamento delle carceri, definendo dispositivi di
tutela in grado di accogliere tutte quelle persone che
si trovano in carcere, pur potendo scontare la propria
pena in misura alternativa. La soluzione a tale
problematica sta nel pensare a spazi abitativi
condivisi per quei detenuti che non possiedono
domicilio adeguato per ottenere le misure alternative
alla detenzione (es. arresti domiciliare) e per gli
ex-detenuti in situazioni economiche svantaggiate e
che rientrano, da normativa, tra i soggetti da tutelare
nelle politiche sociali.
OLTRE IL CARCERE
Abitare come alternativa alla
detenzione
sito: quartiere Prati, Roma
tipologia: tesi di ricerca|cohousing|
abitare innovativo|progetto di recupero
5
7.
8. IL PROGETTO
Il progetto si sviluppa nell’area dell’ex-caserma
“Stabilimento Trasmissioni”, ad oggi sede di alcuni
uffici del Ministero della Difesa, ma in buona parte
in disuso. Il progetto prevede la demolizione di tutti
gli edifici compromessi e di scarso valore
architettonico e il recupero dei due edifici storici
prospicenti via Lante e viale Angelico. Il recupero
prevede l’inserimento di due “Case Protette”; la
prima per minori in misura giudiziaria o alternativa,
la seconda per detenuti con particolari condizioni
sociali (detenute madri, anziani, disabili) che
possono accedere a tali strutture di tutela, come
previsto da legge regionale 11/2016.
Sul lato est si sviluppano due edifici in linea, in cui
sperimentare un “Abitare innovativo”, per cui gli
alloggi condivisi che ospitano ex-detenuti in
condizioni economiche svantaggiate sono in
mixitè con alloggi a libero mercato. Infine, la parte
centrale dell’area è occupata da un centro
polifunzionale di natura pubblica destinato ad
attività ricreative, culturali e di servizio ai cittadini,
per favorire così le relazioni sociali, educando alla
convivenza e all’integrazione.
16. Abitare Innovativo|Appartamento in cohousing
Casa Protetta|Moduli abitativi per minori in misura giudiziaria
Casa Protetta|Moduli abitativi per detenute madri
ABACO DELL’ABITARE
18. 02
Il progetto nasce dallo studio del quartiere INCIS a
Decima di Roma. La necessità di sostituire l’attuale
l’istituto religioso si incrocia con lo studio del brano di
città progettato dagli architetti della scuola romana
(Luigi Moretti, Adalberto Libera, Ignazio Guidi, Vittorio
Cafiero). Gli edifici, prevalentemente in linea su 4 o 5
piani, creano spazi diversificati, concavi e convessi, il
cui fondale prospettico è costituito talvolta da altri
bocchi residenziali, posti trasversalmente, talvolta dal
paesaggio urbano. In questo progetto si vuole ridare
importanza al fondale di via Romualdo Chiesa,
occupato ad oggi da un istituto religioso di scarsa
qualità architettonica e privo di dialogo con l’assetto
urbano del quartiere.
UNA CHIESA A DECIMA
Progetto di un complesso
parrocchiale
sito: quartiere INCIS, Decima, Roma
tipologia: progettazione architettonica
17
19.
20. IL QUARTIERE
Il quartiere INCIS viene progettato e realizzato
tra il 1960 e il 1966 lungo la direttrice della
ferrovia metropolitana Roma-Ostia Lido. Il
gruppo di progettazione composto da
Adalberto Libera, Ignazio Guidi, Vittorio Cafiero
e guidato da Luigi Moretti, prosegue a Decima
la ricerca iniziata per la realizzazione del
Villaggio Olimpico (1958-59), del quale
ripropone molte delle caratteristiche di
impianto urbano e architettonico. Decima
presenta un impianto geometrico complesso
che allude ai segni, alle distorsioni e alle cavità
del barocco romano lavorando su spazi
avvolgenti e diversificati.
21. L’AREA
Il progetto vuole sostituire l’attuale istituto religioso posto in fondo a via Romualdo Chiesa. L’area,
lunga circa 146 m e larga 25 m, è delimitata a nord e ad ovest da edifici residenziali situati in via
Romualdo Chiesa, ad est da una vasta area verde, a sud-ovest dalle residenze in via Carlo
Moneta e a sud da via del Pianeta Terra, dove sorgono edifici a torre progettati in epoche
successive. La sua posizione, alla fine di un asse visuale, costituisce una cesura tra il quartiere e
individua uno spazio centrale chiuso da una doppia quinta edilizia e aperto verso uno spazio
verde.
25. IL PROGETTO
Il nuovo edificio è pensato come un sistema di spazi
sormontati da lucernai di varie altezze che si muovono in
cerca della luce; in questo modo le coperture assumono
due importanti funzioni: la prima, quella di assicurare
diversi tipi di illuminazione a seconda degli ambienti
(ingresso, aula liturgica, abside, cappella feriale, coro e
campanile), la seconda, quella di determinare una lettura
della suddivisione degli spazi interni e allo stesso tempo
stupire l’osservatore tramite forme zoomorfe che
spiccano tra gli edifici in linea di Moretti. La chiesa è un
corpo unico, ma differenziato e movimentato dalla
copertura e dagli spazi interni ben distinti. La cappella
feriale, integrata nel perimetro murario e costituita da un
suo ingresso, è in comunicazione con l’aula liturgica
poichè è costituita da una parete trasparente che
permette la relazione visiva e fisica tra gli spazi interni. Il
corpo distributivo, dove sono posizionati i penitenziari,
connette la chiesa con la sacrestia e il resto del corpo
parrocchiale e viene evidenziato in facciata da una
finestra a tutta altezza. Quest’articolazione delle funzioni
determina spazi esterni differenziati, pensati per
accogliere le attività non solo dei fruitori del complesso
parrocchiale, ma anche degli abitanti del quartiere. La
struttura dei lucernai è pensata in legno e i singoli
elementi strutturali diminuiscono di sezione verso l’alto
per alleviare il carico strutturale della copertura stessa. Il
rivestimento è pensato in lastre di cemento di tonalità
diverse per dare movimento anche in facciata.
28. Il progetto parte dallo studio del quartiere INA Casa /
Valco San Paolo a Roma, per analizzarne le criticità
dal punto di vista dello spazio pubblico e del verde
urbano; la riqualificazione dell’area nasce dalla
necessità di riprogettare lo spazio pubblico,
evidenziandone i percorsi principali, pensando a
nuovi elementi di arredo urbano che diano forza alle
caratteristiche proprie dell’architettura del qartiere e
intensificando la presenza di verde e alberature nel
rispetto delle specie autoctone della città. L’obiettivo
principale è quello di restituire una chiara identità al
quartiere per favorirne le relazioni sociali.
TRACCE DI CITTÀ
Riqualificazione dello spazio
pubblico di Valco San Paolo
sito: quartiere INA Casa, San Paolo, Roma
tipologia: architettura del
paesaggio|spazi aperti
03
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34. L’area di Piazza Santa Maria Liberatrice presenta da
anni numerose criticità. Allo stato di fatto, si presenta
come una zona difficilmente accessibile e
caratterizzata dalla mancanza di elementi di arredo
urbano che la rendano vivibile e fruibile per i cittadini.
In particolare i marciapiedi sono dissestati e fuori
norma, gli attraversamenti poco visibili e l’assenza di
alberature e aree verdi rende il quartiere nella sua
interezza un’”isola di calore”. Il progetto punta a una
riqualificazione dell’area come “isola ambientale”, in
cui interventi di limitazione del traffico, inserimento di
arredo urbano in punti specifici e riprogettazione dei
percorsi carrabil e pedonali secondo normativa
possano migliorare la vita di quartiere, rendendolo più
sicuro e piacevole per la vita pubblica.
REDESIGN TESTACCIO
Riqualificazione dell’area di
Piazza Santa Maria Liberatrice
sito: Testaccio, Roma
tipologia: progettazione dello spazio
urbano|urban design
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35. CITTA’E AMBIENTE_IL PROGETTO_Miranda Lippolis
Marciapiedi inaccessibili
Percorsi ciclo-pedonali inadeguati
Carenza di parcheggi
Assenza di segnaletica a terra
Limiti di velocità non rispettati
Marciapiedi inaccessibili
Carenza di parcheggi
Limiti di velocità non rispettati
Carenza di dispositivi di ombreggiamento
Scarsa illuminazinone notturna
Scarso utilizzo di pavimentazioni drenanti
Materiali ad alto surriscaldamento
Inquinamento acustico
Aree verdi e filari alberati insufficienti
Carenza di segnaletica verticale
Assenza di arredo urbano adeguato
Scarso comfort degli accessi ai servizi