Spesso si confondono corruzione e maladministration, cioè chi ruba e chi amministra male la cosa pubblica.
Porto un esempio su che cos'è e quali danni può fare la maladministration, meno evocativa ed eclatante della corruzione, ma dagli effetti devastanti.
In uno dei settori più delicati, quello della sanità, da alcuni ritagli pubblici, ovviamente, ma poco letti, della Relazione di accesso all’ASL nr. 9 di Locri, anno 2005/2006:
1. “… L'assoluta confusione nella gestione e nell'assetto organizzativo dell'azienda sanitaria impedisce ai commissari di avere un quadro certo, definito dell'azienda con l'identificazione del posto in organico e della relativa figura professionale che lo ricopre".
2. "… si traduce nella possibilità di imporre dall'esterno le scelte di assunzione o quantomeno, come si vedrà, di impedire lo scioglimento dei vincoli lavorativi, sia al fine di tener sempre sotto verifica, dall'interno le scelte gestionali, sia per poter garantire la tenuta di una gestione clientelare. In questo contesto, infatti, si spiega la mancanza presso la A. S. di una commissione di disciplina del personale".
3. Così, G.R., condannato a 3 anni e 8 mesi di reclusione e alla interdizione dai pubblici uffici per 5 anni, dopo una breve sospensione, viene riammesso in servizio con delibera del direttore generale dell'Asl, nonostante la serie di reati addebitati: associazione di stampo mafioso, detenzione di armi, furto, rapina, estorsione, minacce, frequentazione di pregiudicati appartenenti alla cosca mafiosa.
4. Così, P.M., psicologo presso la Saub di Bovalino, dal 1992 al 2002 continua a percepire lo stipendio dall'Asl nonostante si trovi in carcere per una condanna per associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti e associazione di stampo mafioso. L'Asl non solo ha pagato per dieci anni lo stipendio a un pregiudicato che non lavorava più per l'azienda, ma quando finalmente se ne è accorta non ha nemmeno avviato azioni di recupero, costando, così, due volte alle casse pubbliche calabresi, come detenuto e come stipendiato dell'Asl 9 di Locri.
Ispe sanita', bortoletti, 23 gennaio 2013, la gestione di una azienda sanitar...
Bortoletti, corruzione e integrità, intervento lions club treviso 27 aprile 2010
1. LIONS CLUB
Ristorante GAMBRINUS
Treviso, 27 aprile 2010
E
CORROTTI
Qualche riflessione a margine del tema.
Maurizio Bortoletti
Consigliere del Ministro
per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione
4. La morfologia della corruzione
Dato ITALIA
2004 2005 2006 2007 2008
I sem. 2009
Delitti
registra ti 3.403 3.552 5.499 3.368 3.317 1372
Persone
denunciate
F M F M F M F M F M F M
2.774 9.708 2.914 10.611 5.634 14.342 3.516 10.844 2.918 10.486 1638 3936
12.482 13.525 19.976 14.360 13.404 5574
Fonte : Sistema di Indagine del Ministero dell’Interno.
5. La morfologia della corruzione
Dato VENETO
2004 2005 2006 2007 2008
I sem. 2009
Delitti
registrati
TOTALE
contro la PA
Persone
denunciate
TOTALE
F M F M F M F M F M F M
Fonte : Sistema di Indagine del Ministero dell’Interno.
6. La morfologia della corruzione
DENUNCE PER REATI CONTRO LA P.A., PER TIPOLOGIA DI REATO
Dati TOTALI 2009
non ufficiali
2004 2005 2006 2007 2008 I sem.2009
Corruzione (art. 318, 319, 320 cp) 158 126 112 128 140 44
Concussione (art. 317 cp) 138 115 80 130 135 58
Peculato (art. 314 cp) 273 279 243 270 272 133
Abuso d’ufficio (art. 323 cp) 1016 1051 935 1097 1134 475
Truffa per il conseguimento ( art.640 bis cp)
e indebita percezione (art. 316 ter cp)
di fondi e finanziamenti pubblici
1286 1491 3583 1177 1071 435
ANALISI:
La reale minaccia proviene da REATI di tipo PREDATORIO rispetto a fondi/finanziamenti
pubblici COMMESSI DA CHIUNQUE.
Le denunce per la violazione degli artt. 640 bis e 316 ter c.p. sono:
• nel 2004, 1.276 sui 3.403 delitti totali registrati, il 38 % ;
• nel 2005, 1.491 sui 3.552, il 42 %;
• nel 2006, 3.583 sui 5.449, il 66 %:
• nel 2007, 1.171 sui 3.368, il 35 %,
• nel 2008, 1.071 sui 3.317, il 32%,
• nel I semestre del 2009, 435 sui 1372, il 31,7%.
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Fonte : Sistema di Indagine del Ministero dell’Interno.
7. La morfologia della corruzione
2004 2005 2006 2007 2008 I sem.2009
Dato VENETO
corruzione
(art. 318, 319, 320 cp)
concussione
(art. 317 cp)
peculato
(art. 314 cp)
abuso d’ufficio
(art. 323 cp)
truffa per il conseguimento …
( art.640 bis cp)
indebita percezione
(art. 316 ter cp)
Fonte : Sistema di Indagine del Ministero dell’Interno.
8. Le CAUTELE nella lettura del fenomeno
Il numero dei reati registrati rappresenta solo una parte di quelli effettivamente consumati: le
statistiche della delittuosità e della criminalità fotografano, quindi, quella che possiamo definire
“criminalità apparente” o registrata, considerato che la rilevazione non “percepisce”, per diverse
ragioni, un numero più o meno rilevante di reati che compongono il sommerso della criminalità,
il cd. numero oscuro:
• varia sensibilmente da reato a reato, e anche all’interno della stessa tipologia delittuosa;
• è pari a zero per i furti di beni mobili registrati o quelli coperti da assicurazione ( auto e moto),
• è elevatissimo nel caso di furti di beni di modico valore.
In tema di reati contro la PA, in particolare, emerge una ulteriore difficoltà nella misurazione del
dato: questi delitti sono in larga parte “reati senza vittima”, caratterizzati cioè dal fatto che manca
il tipico vettore della denuncia, nel senso che non vi è una vittima, persona fisica o giuridica, che,
quale soggetto passivo, può presentare una denuncia alle Forze di Polizia, facilitando, quindi, la
rilevazione e l’intervento sulla condotta criminale.
E’ evidente, con immediatezza, che tanto più si enfatizza questo “dato nascosto”, tanto più
risulta facile muoversi lungo altre piste rispetto a quelle che emergono dall’analisi del dato
statistico.
9. 568
Le statistiche giudiziarie o della criminalità
290
246
113
159
130125 111109
103 96
84
600
500
400
300
200
100
0
2004 2005 2006
Corruzione
Concussione
Istigazione alla Corruzione
Abuso d'Ufficio
Fonte : Istat. Nei dati forniti dall’Istat, e qui pubblicati, vi è l’indicazione
dell’assenza dalla rilevazione di quelli relativi al Distretto di Torino.
Relativamente al delitto
d i A B U S O
D’UFFICIO, norma
residuale e di chiusura
del sistema, emerge il
“costo” annuale per il
Paese, in termini di
risorse finanziarie ed
umane impiegate, tra il
rilevante numero di
denunce che emerge
dall’attività delle Forze di
Polizia e il numero di
condanne.
Numero di persone condannate.
10. La mappatura della corruzione: dati dalla Corte dei Conti
IMPORTI DELLE CITAZIONI IN GIUDIZIO
DELLE PROCURE REGIONALI, PER TIPOLOGIA DI
EVENTO DANNOSO. ANNO 2008.
€ 1.386.038.981,65
€ 57.607.164,42
€ 139.297.932,34
€ 36.859.370,20
€ 578.637,80 € 394.505,17
€ 69.013.083,11
€ 1.000.000.000.000,00
€ 100.000.000,00
€ 10.000,00
€ 1,00
PERSONALE
(Consulenze)
MALADMINISTRATION
ALTRE TIPOLOGIE
EROGAZIONE
CONTRIBUTI E
FINANZIAMENTI -
FRODI COMUNITARIE
INCIDENTI
DANNO
ALL'IMMAGINE
CORRUZIONE,
TANGENTI,
CONCUSSIONE ED
ALTRI REATI
Fonte : allegato V alla Relazione scritta del Procuratore generale, cerimonia di inaugurazione
dell’anno giudiziario, Adunanza dell’11 febbraio 2009.
Il “problema corruzione”, seppure
considerato insieme ad altri reati contro la
P.A., pesa il 4% del totale degli importi
delle citazioni in I grado: i 69 Meuro del
2008 restano stazionari nel 2009
E’ chiarissima l’importanza del dato
relativo alla maladministration: l’82%
degli importi fa riferimento a questa
macroarea.
Quasi il 10% invece fa riferimento a reati
che hanno inciso sulla corretta
allocazione di fondi e finanziamenti
pubblici, nazionali e comunitari
commessi da CHIUQUE.
12. La Relazione 2010
del Procuratore Generale della Corte dei Conti
1. non utilizza l’unico strumento completo e ufficiale, le statistiche della delittuosità;
2. segnala che il dato richiesto alla Guardia di Finanza evidenzia un aumento, appunto
parziale, del 229% e del 153% dei fatti di corruzione e concussione accertati dai finanzieri,
senza completare l’informazione con la sostanziale stabilità registrata dalle statistiche della
delittuosità che, come detto, comprendono anche il dato della Guardia di Finanza;
3. paragona un dato pluriennale, quello delle statistiche della delittuosità per il periodo “2004-
Isemestre 2009” riportate a pagina 58 della Relazione del novembre 2009 del SAeT
(consultabile all’indirizzo anticorruzione.it), con quello annuale proveniente dalla somma
di quelli comunicati dalle 3 Forze di Polizia (2.154 casi = 221 + 219 + 1714)
4. Confrontando le tabelle allegate alle Relazioni 2009 e 2010 del Procuratore Generale, si
rileva la diminuzione del 32% del numero delle sentenze di I grado in materia di
responsabilità per “corruzione e concussione”: dalle 185 del 2009 (il 14,5% del totale) alle
126 del 2010 (l’11,7%).
13. Molta confusione a danno del Paese
Il tema della corruzione è evocativo ed eclatante, ed è naturale utilizzarlo con termini
quali “allarme” ed “emergenza”, alimentando una nebbia nella quale NESSUNO
distingue tra:
1. l’infedeltà del dipendente pubblico, che è alla base di gravi delitti (corruzione, concussione e
peculato),
2. la cattiva amministrazione (la cd. maladministration), l’inefficienza della PA,
3. la congerie di condotte criminali tentate o consumate da chi, il più delle volte privato
cittadino, ha scambiato la Pubblica Amministrazione, disattenta e indifesa, per un bancomat
senza plafond.
14. Molta confusione a danno del Paese
Confusione lessicale
43esimo RAPPORTO CENSIS sulla situazione del Paese (dicembre 2009)
“… Pubblica Amministrazione in terra criminale. Dal 2004 al 2008 sono
pervenute alle Forze dell’ordine 19.019 denunce per reati legati alla
corruzione della Pa: il 42,2% concentrato nelle quattro regioni del Sud più
interessate da fenomeni di criminalità organizzata….”
15. Molta confusione, e qualche silenzio, a danno del Paese
Confusione strumentale (dal CPI di Trasnsparency International)
16. Molta confusione, e qualche silenzio, a danno del Paese
Confusione strumentale (dal CPI di Trasnsparency International)
L’INDICE DI PERCEZIONE (CPI) comunicato annualmente da
Transparency International:
1. NON è una misurazione del livello di corruzione di un Paese,
2. NON consente di stilare classifiche e graduatorie;
3. NESSUNO dice che la stessa Transparency segnala una
INTRINSECA IMPRECISIONE del suo Indice : “… la deviazione
standard e il numero delle fonti utilizzate per la costruzione
dell’indice. Queste informazioni servono per evidenziare che vi è
una intrinseca imprecisione. Inoltre viene fornita l’informazione del
range tra il valore più basso/più alto.…”, con l’Italia che fa segnare
abitualmente una deviazione standard tra le più elevate, chiaro
indicatore di un sostanziale disaccordo tra le diverse fonti e, quindi,
una significativa imprecisione della misurazione;
4. nel 2009, è stato calcolato con modalità diverse, da un ente diverso.
17. Molta confusione a danno del Paese
Confusione oggettiva e interpretativa (dal Censis)
18. Molta confusione, e qualche silenzio, a danno del Paese
CITIZENS’ PERCEPTIONS OF FRAUD AND
THE FIGHT AGAINST FRAUD IN THE EU 27
Indagine richiesta dall’European Anti-Fraud Office e realizzata dalla
Gallup Organization ( consultabile su http://ec.europa.eu ).
Percezione della estensione della corruzione o di
altri illeciti nella pubblica amministrazione
nazionale.
Cittadini che dichiarano di aver ricevuto la
richiesta di una tangente negli ultimi 12 mesi.
19. Molta confusione, e qualche silenzio, a danno del Paese
L’ATTIVITA’ REPRESSIVA FUNZIONA e PERMANE SU LIVELLI DI
ASSOLUTA STRAORDINARIETÀ
I risultati sono stati conseguiti grazie alle capacità professionali delle Forze di Polizia coordinate
dalla Magistratura e a metodologie particolarmente apprezzate.
Per Franz - Hermann Bruener, compianto Direttore generale dell’OLAF, l’Ufficio anti-frode
europeo, l’Italia “…dispone degli arsenali di protezione penale e investigativa tra i più avanzati
a livello europeo …”, con “… strumenti di indagine utilizzati tra i più avanzati al mondo …
strumenti raramente utilizzati nella maggior parte degli altri Paesi per tali tipi di illeciti …” e con
le Forze di Polizia e la Magistratura, per questo, “… spesso invidiati dai colleghi di altri
Paesi…”.
PARADOSSO DELL’EFFICIENZA
20. Molta confusione, e qualche silenzio, a danno del Paese
L’ATTIVITA’ REPRESSIVA FUNZIONA e PERMANE SU LIVELLI DI
ASSOLUTA STRAORDINARIETÀ
Siim Kallas, Vice Presidente della Commissione europea e Commissario responsabile per
l’amministrazione, l’audit e la lotta antifrode, ha, infatti, evidenziato che “… un numero crescente
di irregolarità comunicate può essere un buon segnale del fatto che i controlli sono migliorati …” :
un alto livello di corruzione accertata dalle Forze di polizia NON EQUIVALE, in una prospettiva
comparata con altri Paesi, a bassi livelli di integrità e moralità dell’apparato pubblico.
L’Italia, a differenza di altri Paesi sistematicamente considerati a minor “rischio di corruzione”,
non ha riportato segnalazioni negative nell’ultima Risoluzione legislativa sulla tutela degli interessi
finanziari delle Comunità e la lotta contro la frode del Parlamento europeo del 24 aprile 2009 che
si è detto “…profondamente colpito dalla mancanza di disciplina nella segnalazione dei casi da parte degli
Stati membri dopo vari anni e ritiene inaccettabile che 6 Stati membri – Francia, Svezia, Spagna, Irlanda,
Lettonia e Lussemburgo - non utilizzino ancora i sistemi di segnalazione per via elettronica, che 14 di essi –
situazione che costituisce un problema, in particolare in Francia, Spagna e Paesi Bassi - non abbiano rispettato i
termini per la segnalazione e che alcuni di essi non abbiano classificato i casi di irregolarità segnalati ….”.
21. Molta confusione, e qualche silenzio, a danno del Paese
TRAC - Transparency in Reporting on Anti-Corruption
1. Tra le aziende analizzate la media è di 17 punti su 50.
2. L’Italia si posiziona sopra la media mondiale davanti a
Paesi come Germania, Svezia, Francia, Belgio.
22. Molta confusione, e qualche silenzio, a danno del Paese
Global Integrity Report 2008
(consultabile all’indirizzo www.report.globalintegrity.org/Italy/2008).
Il Report annuale di Global Integrity - organizzazione indipendente
e no-profit di Washington, nata nel 1999 come Centro per
l’integrità pubblica grazie ad un gruppo di giornalisti e ricercatori, -
è l’esito di una metodologia di ricerca che è considerata una best
practice dalla World Bank:
1. il risultato finale di 79 su 100, subito dopo il Canada che ha
raggiunto 80 su 100 e prima della Francia che nell’ultimo
assessment del 2007 ha conseguito 78 su 100, colloca l’Italia al
confine della fascia nella quale sono censiti i Paesi che
presentano un impegno “strong” riguardo al tema dell’integrità
e dell’anticorruzione;
2. le aree sulle quali viene indicata la necessità di intervenire,
sono :
a. la Judicial Accountabilty (voce III-3: very weak),
b. le misure in materia di whistleblowing (voce IV-2: very
weak),
c. la funzionalità della PA (categoria IV: very weak),
d. il finanziamento politico (voce II-3: very weak).
23. Grazie per l’attenzione
Dipartimento della Funzione Pubblica
Servizio Anticorruzione e Trasparenza
Maurizio Bortoletti
telefono : 0668997552
m.bortoletti@governo.it