1. VARIABILI E SCALE
Corso di Laurea in Logopedia
Corso di Laurea in Infermieristica
AA 2019/2020
Maria Fabiani
2. LA
MISURAZIONE
Processo attraverso il quale
infinite osservazioni sono
ridotte a una descrizione
compatta o in modelli che si
presume rappresentino
regolarità significative nelle
entità osservate
Processo attraverso il quale si
ottiene una descrizione
prevalentemente numerica del
grado in cui un soggetto, un
individuo o un gruppo
possiedono una determinata
caratteristica
3. LA MISURAZIONE
Si misura per
sintetizzare la
complessità
Le caratteristiche NON
sono direttamente misurabili
sono variabili LATENTI
inferite sulla base di qualche
teoria dal comportamento
dell’individuo
4. ATTIVITÀ EMPIRICA: DAI
CONCETTI ALLE VARIABILI
Attività empirica
dai concetti alle variabili che li rappresentano, e che permettono di
verificare le teorie accertando la presenza di un fenomeno:
la misurazione delle variabili permette di misurare l’intensità del
fenomeno a cui esse fanno riferimento.
I concetti meno astratti sono facilmente traducibili in variabili
• es. età, genere, occupazione;
quelli più astratti lo sono meno facilmente
• es. valori (quali), orientamenti (verso cosa), accordo/disaccordo (grado)
e ancora, salendo nel grado di astrazione:
• es. benessere psicofisico, apprendimento
5. PROPRIETÀ: ogni caratteristica che
può appartenere a un soggetto o a
una situazione
DEFINIZIONE OPERATIVA: è la
procedura che trasforma la
proprietà in variabile e che
permette di raccogliere su di essa
informazioni in modo sistematico
VARIABILE: è una proprietà di cui è
stata data una definizione operativa
LA
MISURAZIONE
6. DAI CONCETTI ALLE VARIABILI
stato o modalità 1
stato o modalità 2
...
proprietà (indicatore) alfa
proprietà (indicatore) beta
proprietà (indicatore) gamma
Concetto X
Concetto Y
Ipotesi specifica 1 Ipotesi specifica 2 Ipotesi specifica n
Ipotesi generale
Dimensione A
7. Il suo titolo di
studio
Il n° di libri che
ha letto
nell’ultimo anno
I suoi consumi
culturali (cinema,
teatro, ecc.)
Una stessa PROPRIETÀ può dare luogo a diverse
variabili.
Es. la proprietà “livello culturale” di un soggetto può
essere definita operativamente attraverso:
10. VARIABILI E SCALE DI MISURA
Variabile Scala Operatori Operazioni
Categorica Nominale = Frequenze
Ordinale Ordinale =,<,> Ordinamento
Discreta Intervalli =,<,>,+,-,´ Distanza
Continua Rapporti =,<,>,+,-,´,÷ Rapporti
Es. Sesso, Nazionalità, Colore dei capelli
Es. Ordine d’arrivo, Livello Socio-Economico
Es. QI, gradi centigradi, (scala Likert)
Es. Denaro, Misure Fisiche,Tempo di Reazione
11. CONFRONTO
TRA SCALE
Scala Nominale = dà
informazioni solo sulla uguaglianza
o meno di due eventi.
Scala Ordinale = fornisce anche
un ordine di disposizione tra i passi.
Scala ad Intervalli = consente
anche di fare affermazioni
quantitative sulla grandezza delle
differenze tra gli eventi.
Scala a Rapporti = offre in più
informazioni sui rapporti tra le
grandezze.
12. SCALE DI MISURA
Ogni scala possiede le caratteristiche di quella che la precede
I test statistici applicabili alle scale di livello inferiore sono utilizzabili
anche per scale di livello superiore, mentre non è vero il contrario.
La scala di misura utilizzata per la variabile può dipendere dalla
definizione operativa della variabile e dal suo uso all’interno della
ricerca
13. SCALE DI MISURA
Qualitativo ð Quantitativo
Una caratteristica psicologica
qualitativa può essere quantificata,
ad esempio, definendola in base al
numero di comportamenti
manifestati dal soggetto
comportamenti
aggressivi = a
rapporti
Aggressività valutata
da un osservatore:
bassa, media, alta =
ordinale;
Aggressività:
punteggio su un
questionario = a
intervalli
Aggressività: Numero
Esempio
14. SCALE DI MISURA
Quantitativo ð
Qualitativo:
in base allo scopo della
ricerca posso trattare la
variabile a diversi livelli di
scala.
Esempio1:
• Titolo di studio = ordinale; !
• Anni di scolarizzazione = a
rapporti.
Esempio2:
• Età in anni = a rapporti; !
• Fasce di età (bambino -
preadolescente - adolescente)
= ordinale; !
• Avere/non avere compiuto 18
anni = nominale
dicotomica.
15. Proprietà Definizione
operativa
Tipo di
variabile
Esempi
Con stati
enumerabili
Conteggio Variabile
Enumerata
N° figli, n sedute,
n interventi…
Continue
misurabili
Misurazione Variabile metrica Peso,
altezza…
Continue senza
unità di misura
Tecniche di scaling Variabili
categoriali
Atteggiamenti,
opinioni,
valori…
Discrete Rilevazione Variabili
categoriali
Sesso,
religione…
16. Variabile in
sede di
raccolta
Variabile in
sede di
analisi
Caratteristiche
Variabili
enumerate
Variabili cardinali Ordinate; cardinali; mutuamente esclusive
Variabili
metriche
Variabili cardinali Ordinate; cardinali; mutuamente esclusive
Variabili ottenute
da tecniche auto-
ancoranti
Variabili quasi-
cardinali
Ordinate; mutuamente esclusive,
equidistanti
Variabili ottenute
da tecniche di
scaling
Variabili
categoriali
Ordinate, mutuamente esclusive,
equidistanti
Variabili da
proprietà
discrete
Variabili
categoriali
Mutuamente esclusive; solo in alcuni casi
ordinate secondo dimensioni concettuali
rilevanti per la ricerca
18. VARIABILE
INDIPENDENTE
E VARIABILE
DIPENDENTE
Variabile Indipendente: variabile la
cui variazione o manipolazione
determina o influenza altre
variabili..
Variabile Dipendente:
anche detta variabile osservata è
misurata sul campione, la sua
variazione è legata ai mutamenti
della variabile indipendente.
19. VARIABILE
INDIPENDENTE
E VARIABILE
DIPENDENTE:
DIFFERENZA DI
TIPO LOGICO
La differenza principale da
ricordare è quella fra
variabili dipendenti e
indipendenti. La differenza
fra le due è di tipo logico.
La variabile indipendente è quella
che si assume influenzare i valori
di un’altra variabile. LaVI può
essere a volte manipolata
direttamente dal ricercatore,
altre volte solo misurata.
La variabile dipendente è la variabile effetto. Si assume che i
valori di unaVD dipendano dai valori di altre variabili da cui
laVD dipende (cioè da una variabile indipendente). La
variabile dipendente per definizione non può essere
manipolata, ma solo misurata sul campione.