La Liguria è conosciuta non solo per il suo clima mite, la bellezza del suo mare e i suoi tipici prodotti enogastronomici, ma anche per i suoi noti e affascinanti borghi medioevali
1. BORGO MEDIOEVALE DI FINALBORGO E FINALE LIGURE
La Liguria è conosciuta non solo per il suo clima mite, la bellezza del suo
mare e i suoi tipici prodotti enogastronomici, ma anche per i suoi noti e
affascinanti borghi medioevali.
FINALBORGO è uno tra i più caratteristici della Liguria. E’ il nucleo
storicodella città di Finale Ligure, il cui territorio si estende su due valli
principali (percorse dai torrenti Sciusa, Porci e Aquila) e, verso levante,
sino al promontorio di Capo Noli. Finalborgo fu fondata nel 1 186 da
Enrico il Guercio, appartenente al ramo della famiglia Del Carretto che, da
quell'epoca, fu definito con l'attributo «del Finale». La scelta del luogo fu
dovuta a evidenti motivi strategico-difensivi: il promontorio roccioso,
posto fra i due corsi d'acqua e l'incrocio di antiche vie di comunicazione
assicuravano difesa e controllo dei traffici. Il Marchesato del Finale,
dominato dai Del Carretto, acquisì una crescente potenza economica e
militare tale da divenire oggetto di contesa con la Re-pubblica di Genova:
la conseguente guerra comportò la distruzione pressoché totale del borgo
a metà del XV secolo.
La ricostruzione, decisa da Giovanni I del Carretto, fu completata sul finire
del 1500: le strutture ancora oggi esistenti, quali le mura, le porte Reale e
Testa, e il convento di Santa Caterina, risalgono a tale data. La prima metà
del XVI secolo vide il pieno rifiorire del marchesato, anche grazie alla
conferma imperiale del feudo Del Carretto, ma nuovi problemi con
Genova determinarono, sul finire del Cinquecento, l'intervento diretto
dell'impero. Ciò comportò il passaggio del marchesato alla Spagna. Iniziò
2. così un lungo periodo di dominazione che lo rese una dipendenza sul
mare del Ducato di Milano, ormai spagnolo. Risale a quel periodo la
«Strada Beretta», dal nome del progettista, che univa Finalborgo a Milano
dopo aver attraversato i monti e la Val Bormida. Restano, a testimonianza
dell'epoca spagnola, il grandioso forte di San Giovanni, le trasformazioni
di Costei Gavone (di carrettesca origine) in fortezza militare, il palazzo del
governatore e il progetto di un eventuale porto a Varigotti. Nel 1713 il
marchesato passò alla Repubblica di Genova e fu poi invaso, come tutta la
Riviera di Ponente, dalle forze rivoluzionarie francesi sul finire del XVIII
secolo. Divenne parte del Regno di Sardegna dopo la Restaurazione.
Poco distante dal borgo medioevale, merita una visita anche il centro
cittadino di Finale Ligure, noto per il suo museo civico, allestito a cura
della Sezione Finalese dell'Istituto Internazionale di Studi Liguri nei
suggestivi locali del chiostro di Santa Caterina, rappresenta un esempio di
moderna concezione espositiva. Vi sono diffusamente illustrate tutte le
fasi della presenza umana sul territorio, dalla preistoria, con i numerosi
reperti provenienti dalle grotte abitate per secoli, all'epoca romana, che
aveva nel Finalese uno dei primi insediamenti seguenti alla conquista; al
Medioevo e all'epoca moderna.
3. Molto conosciuta è anche la pietra di Finale Ligure, nota per l’utilizzo in
edilizia e per le arrampicate effettuate nel periodo invernale da sportivi
provenienti da tutta Europa. E’ costituita da affioramenti di roccia
calcarea, formatasi per sedimentazione nel periodo miocenico. E’ quindi
ricca di tracce fossili di animali marini e di consistenza abbastanza tenera.
Il fenomeno del carsismo ha determinato la presenza di un grande
numero di cavità e grotte, alcune di notevole dimensione e ciò ha favorito
la sua importante frequentazione e l’occupazione umana nel periodo
preistorico.