2. Introduzione
Granada si trova nella parte orientale dell’Andalusia, ai piedi
della Sierra Nevada. É tra le città più affascinanti della regione,
ricca di arte e di storia e per questo tra le più importanti non
solo dell’Andalusia ma di tutta la Spagna. E’ una città molto ben
collegata con la rete stradale, ferroviaria e aerea
3. Storia di Granada
Granada conobbe il suo massimo splendore durante l’occupazione musulmana che ebbe
inizio nel secolo ottavo. Con la dinastia Nazari tra il 1238 e il 1492, divenne il centro
culturale e artistico d’Europa. Fu una città in pieno dinamismo e diventò un insieme di
mercanti, studiosi, scienziati, artigiani e artisti, che permisero alla città di progredire in
ogni settore. La cultura di Al-Andalus fu attuata in tutta la sua bellezza e gli edifici
furono costruiti in stile islamico.
Nel 1492 i Re Cattolici riconquistarono la città per il cristianesimo e in quel periodo la
città prese un’altra direzione. I Mori furono espulsi dalla città. I monumenti costruiti in
tal epoca sono in stile rinascimentale o gotico. Nel XVII secolo la città attraversò un
periodo di decadenza, poi nel XIX secolo riguadagnò l’ammirazione di musicisti,
architetti, artisti e poeti che trovavano la loro ispirazione per le strade e nel fascino che la
città suscita.
4. Città di Granada
Potremmo dire che la città ha due distretti, con uno stile e
un’atmosfera differente l’uno dall’altro. Entrambi sono situati su
una collina, stiamo parlando del quartiere Albaycin e del
quartiere della Città Vecchia.
5. L’Albaicin è il quartiere collinare che si affaccia sull’Alhambra. Geograficamente si
estende dalla piazzetta panoramica di San Nicolas sino ai piedi dell’Alhambra. In questa
zona, di origine probabilmente romana, con gloriose testimonianze mussulmane e
complementi cattolici, c’è tantissimo patrimonio materiale da apprezzare. La maggior
parte dei beni sono di stile mudejar, ovvero araba. Alcuni degli immobili cattolici religiosi
sono stati ricostruiti modificando o abbattendo edifici di culto islamici. Spesso perciò
incontreremo chiese cristiane con elementi arabeggianti.
6. Il quartiere Città Vecchia: situato su una collina dove si
trova la Cattedrale, è caratterizzato da strade strette,
pavimentate e in pendenza, che profumano molto di gelsomino.
Qui sorgono importanti piazze tra cui Plaza Bib-Rambla e Plaza
Nueva, dalla quale si arriva ai giardini del Generalife e
all’Alhambra.
7. L’Alhambra è un monumento dichiarato Patrimonio
dell’Umanità dall’Unesco per la sua importanza storica,
architettonica e culturale. La “fortezza rossa”, il cui nome si
riferisce al colore dei mattoncini usati per costruirla, un tempo
era un semplice fortino ma durante il regno di Yusuf I fu
trasformata in un lussuoso palazzo, con fontane, giardini, stanze
decorate e cortili incantevoli.
8. Nel XIII secolo gli arabi trasformarono una fortezza già esistente
chiamata al-qala’ al-hamra (castello rosso) in un complesso
fortificato con all’interno una Medina, una cittadina della quale
oggi rimangono solamente le rovine. Quando l’Alhambra fu
conquistata dai cristiani fu costruito il Palacio de Carlos V, la
moschea fu sostituita dalla Iglesia de Santa Maria e fu costruito il
Convento de San Francisco. Dopo un periodo di abbandono, nel
1870 l’Alhambra fu dichiarata monumento nazionale
9. La Alcazaba era la zona militare, centro di difesa e sorveglianza dell'Alhambra e rappresenta la parte più
antica del complesso. I primi edifici arabi realizzati risalgono all'XI secolo e gli elementi più interessanti
sono:
-Il Jardín de los Adarves, un giardino realizzato quando l'Alcazaba perse il suo ruolo di fortezza militare
-La Torre della Vela (cioè della veglia), la torre di difesa più grande del complesso militare e dalla quale si
può vedere la città e l'Albaicín.
10. El Partal, il più antico fra i palazzi dell’Alhambra,
risale ai tempi del sultano Maometto III (1302-
1309). il Partal si conferma come uno dei più
suggestivi di tutta l’Alhambra, per la posizione
unica in cui si trova. Appoggiata alle mura esterne,
sopra lo strapiombo del colle, è uno dei migliori
punti d’osservazione per ammirare il Sacromonte