2. LA NATURA
DELLA
BLOCKCHAIN
Disintermediazione: l’esatto
contrario di intermediazione,
concetto ben radicato nella nostra
società.
Per poter descrivere il
cambiamento epocale a cui stiamo
assistendo attraverso la
Blockchain, è necessario chiarire
perché è così importante la
scomparsa dell’intermediario
(istituzione, azienda, persona
fisica) e di tutte quelle categorie
che, ad oggi, hanno consentito la
nostra evoluzione.
EXCLUSIVE
L’interazione tra noi risale alla
nostra comparsa sulla terra e la
necessità di convivere e
condividere spazi, inevitabilmente,
ci ha portato ad incontri e scontri,
interazioni che, in natura e per le
specie animali, sono regolate da un
“software universale” che, a volte,
fa scaturire energie contrastanti
ed, altre volte, si tramuta in
armonia.
Per la specie umana, l’interazione
è, sì, regolamentata dalla natura ed
è sottostante alle sue regole,
LAURA CAPPELLO
TECH-LAWYER - BLOCKCHAIN SPECIALIST
PRESIDENTE BLOCKCHAIN CORE
La Natura della Blockchain
23 | BlockChainCore
3. ma la componente, cosiddetta
“libero arbitrio”, permette ad ogni
individuo di scegliere le modalità
dell’interazione e, quindi, di
determinarne il risultato.
Quando due o più individui
decidono di non scontrarsi e di
arrivare ad un’intesa - qualsiasi sia
la disputa o l’incontro, e non
essendoci una regola globale
umana che decide quale strada
percorrere per evitare
controversie (che porterebbero
inevitabilmente alla estinzione
della nostra specie) - questi
istituiscono organi terzi che
vengono preposti alla custodia di
beni, alla gestione di dati,
all'applicazione delle leggi che gli
individui stessi sovrappongono a
quelle naturali. Ecco la nascita
dell’intermediazione.
Le stesse Istituzioni a cui noi, oggi,
demandiamo la tutela della nostra
libertà - e quindi del libero arbitrio
- sono frutto dei concetti di
mediazione tra ognuno di noi e di
standardizzazione dei valori di
riferimento.
Nonostante i nostri sforzi di
uniformare e standardizzare
globalmente questi costrutti, vi è
una inevitabile diversificazione dei
sistemi adottati.
EXCLUSIVE
fare sempre meno ed ottenere
maggiori risultati.
Analizzando la Natura e come essa
“gestisce” l’andamento delle cose,
abbiamo compreso che non solo
dovevamo replicarne la fisicità, ma
anche e soprattutto, che dovevamo
costruire un mondo parallelo che
potesse replicare le scelte ed i
risultati dell’andamento universale.
Ecco l’avvento delle macchine
programmabili (informatica -
software ed hardware), cioè
macchine che replicano il
funzionamento “Naturale”.
Macchine che ci permettono di
La componente,
cosiddetta “libero
arbitrio”, permette ad
ogni individuo di
scegliere la modalità
di interazione.
Anche in presenza di
regolamentazione, il risultato è,
comunque, la difformità delle
regole ed usi e quindi delle leggi,
conseguenza che porta ad una
mancanza di dogmi per tutta
l’umanità.
Prima dell’avvento del computer,
l’uomo ha rappresentato con la
magia, la religione, il caso, la
scienza e, poi, con la razionalità, il
ciclo dell’evolversi dell’equilibrio
dell’universo.
Con la costruzione delle macchine,
la specie umana ricerca
costantemente il modo per poter
5. inserire dati o “variabili” e di
ottenere un risultato o una risposta
“immediata”, risolvendo questioni
per noi fondamentali alla nostra
evoluzione e sopravvivenza.
Ci avviciniamo sempre di più alla
Natura che, attraverso l’input di
variabili, “gestisce” il cambiamento
e risponde ai quesiti dell’universo.
Infatti, ciò che chiamiamo Natura e
che per molti coincide con
l’espressione di Dio, è anch'essa
frutto di una programmazione con
tutti i costrutti che noi utilizziamo
nel software.
Sequenza (linearity),
iterazione (loop) e
alternativa (if) e,
ovviamente, l’uso di
variabili (input).
In tutti i paradigmi di
programmazione, le strutture di
controllo sono eseguite attraverso
un linguaggio con semantica che
determina se, quando, in quale
ordine e quante volte devono
essere eseguite le istruzioni che
compongono il codice sorgente.
Interpretando la Natura come un
“programma” che gira sulla
piattaforma Universo - ad oggi il
nome che diamo al sistema che ci
EXCLUSIVE
Ciò che chiamiamo
Natura è anch'essa
frutto di una
programmazione con
tutti i costrutti che
noi utilizziamo nel
software.
6. circonda e che “conosciamo” -
possiamo cominciare a rivalutare
molte delle nostre credenze (o
interpretazioni scientifiche) in
chiave software.
Dobbiamo necessariamente
introdurre il concetto di Tempo per
poter continuare nel nostro
pensiero “informatico naturale”.
Se esiste l’infinito e l’eternità,
esiste anche lo spazio (misurabile)
ed il tempo (scandibile).
Il Tempo, il nome che diamo alla
misurazione della transizione ed al
cambiamento (c’è sempre un
cambiamento anche se non ce ne
accorgiamo), ci permette di
identificare univocamente e,
quindi, temporalmente tutte le
modifiche che accadono.
Anche nell'informatica il tempo è
essenziale per scandire i cicli ed è,
quindi, alla base del funzionamento
dell'hardware e del software.
Abbiamo introdotto il Clock che,
nel computer, decide quando
eseguire l’istruzione successiva e
che regola il ritmo (come il battito
del cuore) all’evolversi dei
cambiamenti e dei risultati.
27 | BlockChainCore
Tornando alla Natura ed al
Software Naturale, anch’esso si
basa sul Tempo. Ciò che è prima,
non è dopo, e ciò che è dopo, non è
prima. Adesso è adesso.
Fermando questo paradigma ed
analizzando nuovamente i costrutti
del software - Sequenza (linearity),
iterazione (loop) e alternativa (if) e,
ovviamente, l’uso di variabili
(input) - possiamo paragonarli a
tutto ciò che avviene attorno a
noi o dentro di noi alla stregua di
un Software Universale.
La Sequenza (temporalità) e la
linearità (che non significa
assenza di contemporaneità -
altro concetto fondamentale per
comprendere lo sviluppo
Naturale) è l’ordine in cui si
devono eseguire istruzioni.
Ritengo che il cosiddetto Caos o
EXCLUSIVE
Il Tempo, il nome che
diamo alla misurazione
della transizione ed al
cambiamento, ci
permette di identificare
univocamente e, quindi,
temporalmente tutte le
modifiche che accadono
7. EXCLUSIVE
Entropia null'altro sia che un
ordine complesso, anch'esso
regolato linearmente nella sua
evoluzione.
L’iterazione, l’esecuzione circolare
delle istruzioni - che non significa
risultati identici - è facilmente
riscontrabile in natura. Pensiamo a
tutto ciò che è circolare e che in
Loop si ripete.
Le alternative sono tante in Natura
come lo sono nel software, ma sono
comunque determinate da variabili
di input e, se pensiamo ad una
programmazione evoluta, a eventi
e proprietà riscontrate durante
l’esecuzione, c’è un ordine
complesso regolato dalle istruzioni.
Potremmo ora chiederci chi ha
scritto il software Universale,
domanda assolutamente legittima
e pertinente, ma la risposta a
questo quesito non aggiunge o
toglie nulla alla nostra discussione:
L’iterazione,
l’esecuzione circolare
delle istruzioni - che
non significa risultati
identici - è facilmente
riscontrabile in
natura. Pensiamo a
tutto ciò che è
circolare e che in
Loop si ripete.
la programmazione Universale è
identica alla programmazione
usata nei nostri sistemi. Siamo noi
che copiamo la natura o
interpretiamo la natura
replicandone i comportamenti?
Anche questa è una domanda
pertinente ma anch'essa non
cambia il filo del nostro
ragionamento.
Grazie alla scoperta (ritengo siano
scoperte e non invenzioni) della
macchina ad istruzioni
programmabile, abbiamo anche
scoperto ed interpretato parte del
nostro software naturale. La fisica
spiega e codifica le istruzioni e la
chimica enuncia i postulati del
funzionamento del DNA.
La Natura, oltre ad utilizzare il
Clock, usa anche una base di
istruzioni a basso livello che noi
identifichiamo nel DNA. Il DNA ha
tutte le componenti del software
ed utilizza una piattaforma
hardware che contiene Firmware e
Kernel (semplificando: istruzioni
base del sistema operativo per
interagire con periferiche).
8. Il software del cervello, anch'esso
frutto di programmazione, ha
diversi software - di base e ad alto
livello - che gestiscono
autonomamente funzionamenti
essenziali per la vita ed altri che
invece si avvalgono di interazione
interna oltre che con l’esterno.
Nella programmazione dei nostri
computer abbiamo anche
introdotto il Time-stamp (o marca
temporale) e l’identificazione
univoca del dato. Questi due
concetti sono presenti anche nel
Software Naturale. Pensiamo
all'univocità del DNA e alla
marcatura temporale che la Natura
stessa applica a tutti i risultati
dell’evoluzione.
Siamo arrivati ai nostri giorni dove
l’introduzione della Blockchain
quale software globale per la
marcatura temporale e
l’identificazione univoca digitale
rende finalmente possibile una
vera replica o forse una inevitabile
fusione tra il software naturale ed
il software scritto dall'uomo.
La Blockchain (software che gira su
computer collegati tra loro e che
certifica dati ed esecuzione di
programmi) ci permette cose che
prima erano impensabili nel mondo
digitale, permettendoci, quindi, di
replicare il mondo fisico e di
rendere possibile la transizione dal
mondo fisico a quello virtuale.
Con la Blockchain, è la
disintermediazione, e quindi la
distribuzione della replica tra tutti i
computer, del dato e del software,
che ci consente di emulare la
programmazione naturale: time-
stamp, univocità identificata,
certezza del dato, certezza della
fonte e fiducia nel sistema e NON
in un ente
centrale certificante. La stessa
Natura non si basa su un sistema
centrale ma sulla distribuzione per
assicurare la diversità, cardine
portante dell'evoluzione dei
cambiamenti.
Siamo ancora molto lontani dal
conoscere i “sorgenti” del software
Naturale, in altre parole, non
conosciamo il codice del software
che governa l’universo e tanto
meno quello che governa noi stessi.
E la riprova è nella medicina dove si
lavora con il trial and error e dove la
“magia dello stregone” funziona
ancora. In molti casi la rodata
esperienza millenaria di prodotti
“Naturali”, interagiscono
positivamente con il nostro corpo e
la nostra mente. Interagiscono,
cioè, con il software e l’hardware
con il risultato positivo che
desideriamo. Sono variabili e
metodi che scaturiscono un
EXCLUSIVE
Con la Blockchain, è
la disintermediazione,
e quindi la
distribuzione della
replica tra tutti i
computer, del dato e
del software, che ci
consente di emulare
la programmazione
naturale
9. EXCLUSIVE
risultato quando applicati
all’hardware ed al software
Naturale.
Immaginiamo il giorno in cui
saremo in possesso del codice
sorgente della Natura. Saremo in
grado di leggerlo, copiarlo,
modificarlo e anche ed ovviamente
riscriverlo.
Dobbiamo ricordare che siamo
chiusi in una sand-box (ambiente
apposito nella quale si possono
eseguire programmi informatici
senza che eventuali errori, bug o
azioni creino problemi o possano
danneggiare l’esecuzione del
sistema intero), e ne siamo
coscienti perché riusciamo a
percepire che esiste altro fuori dal
nostro sistema, qualcosa di più
grande e organizzato, che
permette all’universo (forse
anch'esso una sand-box) di
eseguire istruzioni che regolano
anche le nostre.
Informaticamente parlando, la
sand-box è un sistema chiuso che
non permette a chi ne fa parte di
uscire e modificare il software
sovrastante.
Chiaramente, il software
interagisce
con l’esterno e quindi possiamo
“leggere” al di fuori del nostro
contenitore e forse, come accade
anche nei software che scriviamo,
possiamo trovare una back-door (o
passaggio nascosto) per accedere
ai sorgenti del software principale.
Con internet, le reti e la
condivisione di informazioni, la
potenza di calcolo distribuita e
decentralizzata, la certificazione e
la certezza della Blockchain, la
nostra specie ha iniziato il percorso
di replica e quindi decodifica del
software Universale.
S E L A N A T U R A G E S T I S C E T U T T O , R E G O L A T A D A
U N S O F T W A R E C H E G I R A I N I N T E R R O T T A M E N T E ,
S O F T W A R E C H E P E R M E T T E A N C H E L A ( A U T O ) R I -
P R O G R A M M A Z I O N E - A N C H E L ’ U O M O È N A T U R A -
S O N O S I C U R A C H E L A N A T U R A L E E V O L U Z I O N E
D E L L ’ U O M O È P R O P R I O G R A Z I E A L L A
B L O C K C H A I N .