Presentazione dei driver del cambiamento e le opportunità di sviluppo per la portualità savonese derivante dal settore delle rinfuse. A partire dalla definizione di rinfusa, che distingue tra rinfuse liquide e rinfuse solide, l'analisi esamina l'andamento dei traffici in Italia, nel Nord Tirreno e il calore commerciale dei prodotti alla rinfusa.
Il settore delle rinfuse i driver del cambiamento e le opportunità di sviluppo per la portualità savonese
1. IL SETTORE DELLE RINFUSE
I DRIVER DEL CAMBIAMENTO E LE OPPORTUNITÀ
DI SVILUPPO PER LA PORTUALITÀ SAVONESE
a cura di Oliviero Baccelli e
Francesco Barontini
Per l’Autorità Portuale di Savona
11 Aprile 2014
2. INDICE
3- I PRINCIPALI SETTORI MERCEOLOGICI
2- L’ANDAMENTO DEI TRAFFICI
1- CONSIDERAZIONI PRELIMINARI
4-CONCLUSIONI
3. KEY FIGURES
9,7 mln
TONNELLATE DI PRODOTTI ALLA RINFUSA SBARCATE E IMBARCATE NEL PORTO DI
SAVONA NEL 2013, IL 96% IN IMPORT
2.000 ADDETTI DIRETTI NEL PORTO DI SAVONA (MOVIMENTAZIONE MERCE,
LOGISTICA, CANTIERISTICA)
12 TERMINAL PORTUALI OPERATIVI NEL SETTORE DELLE RINFUSE LIQUIDE (6) E
SOLIDE (6) NEL PORTO DI SAVONA - VADO
6,0 mln
TONNELLATE DI PETROLIO GREGGIO SBARCATE A SAVONA NEL 2013
(SECONDO PORTO DEL NORD TIRRENO DOPO GENOVA)
2,3 mln
TONNELLATE DI CARBONE SBARCATE A SAVONA NEL 2012
(PRIMO PORTO DEL NORD TIRRENO)
4. ALCUNE DEFINIZIONI
Le rinfuse solide (dry bulk), comprendono i cereali, le derrate alimentari (mangimi e prodotti
oleagenosi), il carbone, prodotti metallurgici e minerali ferrosi (iron ore), minerali grezzi compresi
i cementi e le calci, alcune tipologie di fertilizzanti e di prodotti chimici e altri prodotti, il cui
trasporto richiede, come nel caso delle rinfuse liquide, particolari navi porta rinfuse (bulk carriers).
Le rinfuse liquide (liquid bulk), secondo le classificazioni adottate dall’European Sea Port
Organization (ESPO) e da ASSOPORTI, l’Associazione dei Porti Italiani, comprendono il petrolio
greggio, i prodotti petroliferi raffinati, i gas liquidi, alcune tipologie di fertilizzanti e di prodotti
chimici e altri prodotti la cui natura fisica è liquida. Sono prodotti he necessitano dunque di essere
trasportati via mare attraverso navi cisterna (oil tankers, liquefied petroleum gas carriers, liquefied
natural gas carriers, parcel (chemical) tankers ecc.);
Lerinfuseliquide
Lerinfusesolide
5. IL VALORE COMMERCIALE
89
23
0
20
40
60
80
100
2007 2008 2009 2010 2011 2012
MiliardidiEuro
Import prodotti alla rinfusa Export prodotti alla rinfusa
Queste tipologie merceologiche
hanno rappresentato nel 2012 un
flusso in import dal valore di 89
miliardi; considerando le esportazioni
è stata scambiata merce per 23
miliardi di Euro. Le principali
categorie che contribuiscono alla
creazione di questa ricchezza
commerciale sono i prodotti
petroliferi, in particolare il petrolio
greggio, le cui importazioni sono state
pari a 68,5 miliardi nel 2012 (contro
671 milioni di esportazioni) e i
prodotti derivanti dalla raffinazione
del petrolio, con importazioni per 10,5
miliardi ed esportazioni per 20,3
miliardi.
Ilcontributo economico
6. L’ANDAMENTO DEI TRAFFICI IN ITALIA
Movimentazione media annua 195 mln di ton
CAGR -0,7% (Savona -1,26%)
Il segmento rappresenta il 40% del traffico
marittimo nazionale e dipende in modo
rilevante dall’andamento delle 14 raffinerie
presenti in Italia
I traffici sono legati alla dipendenza da
approvvigionamenti esteri e alla domanda finale
di prodotti energetici principalmente del settore
trasporti
Lerinfuseliquide
100.000
120.000
140.000
160.000
180.000
200.000 2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
Milgiaiaditon
I traffici di rinfuse liquide in Italia tra il 2000 e il 2012
Primi 5 porti Altri porti
20.000
30.000
40.000
50.000
60.000
70.000
80.000
90.000
100.000
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
Milgiaiaditon
I traffici di rinfuse solide in Italia tra il 2000 e il 2012
Primi 5 porti Altri porti
Movimentazione media annua 78,76 mln di ton
CAGR -1,5% (Savona -0,32%)
-10,5 mln di ton perdita netta tra il 2009 e il 2012
Taranto rappresenta il 26% del totale nazione,
Ravenna il 12%
Le performance complessive sono determinate
dall’andamento di alcuni comparti industriali di
grande rilevanza, quali la siderurgia
Lerinfusesolide
7. I TRAFFICI NEL NORD TIRRENO
Il sistema portuale composto dai porti di
Livorno, La Spezia, Genova e Savona
rappresentava nel 2012 il 18% del totale
nazionale.
21,1 milioni di ton di petrolio greggio, 9
milioni di ton di prodotti raffinati, 1,2 milioni
di gas liquefatti, 935 mila ton di prodotti
chimici e 1,2 di altri prodotti liquidi (miscele
per biofuel, acidi grassi, colle, etc)
Lerinfuseliquide
SI rileva una chiara tendenza negativa nel comparto del
petrolio greggio, dovuta alle chiusure delle raffinerie di
Cremona e Mantova e a dinamiche specifiche di settore,
che sono riconducibili ad una crescente riduzione dei
consumi di olio combustibile per l’alimentazione di
centrali elettriche e per il riscaldamento
Vi è una specializzazione funzionale dei
porti, con Genova e Savona principali
gateway per l’import di petrolio greggio;
Genova e Livorno per lo sbarco e l’imbarco
di prodotti petroliferi raffinati e La Spezia e
Livorno per l’import di LNG.
-
5.000
10.000
15.000
20.000
25.000
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
Migliaiaditon
Genova Livorno Savona-Vado La Spezia
8. I TRAFFICI NEL NORD TIRRENO
Il sistema portuale del Nord Tirreno ha
movimentato 9,6 mln di ton nel 2013, con un
calo rispetto al 2000 di 7,4 mln di ton
I principali flussi riguardano il commercio di
carbone e di altre rinfuse solide (acciaio,
laminati ecc.) legati agli stabilimenti
industriali presenti nell’area (ILVA, Centrali
ENEL di Genova e La Spezia, Tirreno Power,
Italiana Coke)
Lerinfusesolide
SI rileva chiara differenziazione funzionale tra gli
scali portuali basata sulle diverse esperienze
storiche ed industriali e gli insediamenti
produttivi operativi all’interno del demanio, alla
quale si lega la presenza di importanti impianti
infrastrutturali .
VI è inoltre una dinamica negativa per
quanto riguarda i traffici di carbone che ha
caratterizzato unicamente il porto di
Genova, dove alle modifiche agli impianti
produttivi dell’ILVA si è sommata la
graduale chiusura della centrale ENEL.
-
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
12.000
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
Migliaditon
Genova Savona-Vado La Spezia Livorno
9. I PRODOTTI PETROLIFERI
SARPOM è di gran lunga il principale terminal del porto di SV-Vado e gestisce un campo boe nella rada di
Vado Ligure e il Deposito Costiero di Quiliano destinato ad alimentare con circa 6 milioni di tonn. di greggio la
raffineria di Trecate, in provincia di Novara
TOTAL/ERG, PETROLIG, EXXONMOBIL gestiscono banchine e depositi costieri a Vado Ligure dove svolgono
attività di stoccaggio, lavorazione, blending di prodotti petroliferi, per una movimentazione di 535.000
tonnellate all’imbarco (36%) e sbarco (64%)
ItrafficinelportodiSavona
Idriverdisviluppo
Nel medio periodo si prevede che i traffici di petrolio greggio possano essere stabili sia per quanto riguarda la
tipologia di produzione sia nei volumi, anche a seguito del rafforzamento delle quote di mercato dello
stabilimento di Trecate legato all’uscita dal settore di alcuni concorrenti del Nord Italia.
I recenti ammodernamenti dei depositi costieri della Total Erg e la realizzazione delle nuove banchine
Exxon/Mobil e Petrolig previsti nel medio periodo nel progetto della piattaforma multipurpose potranno
permettere di sviluppare i traffici in export di prodotti raffinati ed olii lubrificanti
Crescente rilevanza dall’efficienza e della flessibilità delle complesse modalità organizzative della rete degli
approvvigionamenti e della distribuzione, in un contesto di forte specializzazione e di valorizzazione delle
sinergie reciproche, guidato da ExxonMobile e TotalErg (azionisti anche di SARPOM)
10. IL CARBONE E IL COKE
ItrafficinelportodiSavona
Idriverdisviluppo
Terminal Rinfuse Italia (TRI) di Vado Ligure opera principalmente nell’approvvigionamento della centrale
termoelettrica Tirreno Power, con un fabbisogno pari a circa il 60% dell’import del sistema di Savona – Vado
pari a circa 1,2 milioni di tonnellate annue
Terminal Alti Fondali Savona (TAFS) dove il carbone importato dagli Stati Uniti, dall’Australia e dal Canada è
destinato sia ad alimentare la produzione di coke presso lo stabilimento dell’Italiana Coke a San Giuseppe di
Cairo sia diversi impianti industriali del settore siderurgico e del cemento in Piemonte e Lombardia
Le decisioni della magistratura in merito alle attività del gruppo alimentato a carbone della centrale Tirreno
Power costituiscono la variabile chiave degli scenari di questo settore e dell’equilibrio economico delle attività
del TRI, tenendo anche conto che l’Accordo di Programma del 2006 prevede la concentrazione dei flussi di
carbone non destinati alla centrale al TAFS
Nel corso degli ultimi anni la produzione siderurgica ha visto una riduzione dei siti produttivi, mantenendo però
una forte concentrazione delle produzione nel Nord Ovest, dove alcuni investimenti importanti lasciano
prevedere la necessità di maggior approvvigionamento di coke metallurgico e di fonderia
La prevedibile riorganizzazione del terminal rinfuse di Genova potrebbe portare ad un riordino dei traffici e
valorizzare il ruolo del terminal TAFS
La possibilità concessa dalla nuove normative approvate nel 2013 di utilizzare combustibili solidi secondari
(CSS) nel settore della produzione di cemento potrebbe limitare la richiesta del mercato italiano di carbone e di
petcoke
11. I PRODOTTI CEREALICOLI
Monfer gestisce un terminal dedicato allo sbarco, stoccaggio e imbarco di farine, riso, prodotti cerealicoli e
merci varie, dotato di raccordo ferroviario e con movimentazione di circa 400.000 tonn
Colacem dispone di 90 celle in silos per lo stoccaggio di cereali (frumento, mais ecc.), semi oleosi, prodotti
derivati e cemento, che nel 2013 ha movimentato quasi esclusivamente cemento
ItrafficinelportodiSavona
Idriverdisviluppo
La logistica del frumento risente della volatilità dell’offerta internazionale, il cui andamento è influenzato da
una molteplicità di variabili, metereologiche, politiche, economiche e tecnologiche
Alcuni mercati più vicini hanno fortemente ridimensionato la richiesta di flussi, come l’impianto di molitura di
Imperia Agnesi del gruppo Colussi, che ha chiuso l’attività molitoria alla fine del 2013, mentre l’acquisizione
del ramo di azienda Monfer cereali da parte della multinazionale francese Vivescia potrebbe permettere la
diversificazione e l’espansione su mercati europei (Francia e Svizzera)
Aumenta l’importanza dei servizi a valore aggiunto offerti all’interno dei porti, capaci di attrarre alcuni dei
grandi gruppi presenti all’interno del settore
L’approvvigionamento in conto proprio dei piccoli e medi produttori attraverso il trasporto stradale genera
l’impossibilità di organizzare servizi di logistici armonizzati, capaci di sfruttare la ferrovia per servire regioni
distanti dai terminal portuali
12. I PRODOTTI SIDERURGICI
Savona Terminals (Campostano Group) movimentazione e stoccaggio di semilavorati e prodotti finiti,
laminati a freddo ed a caldo, zincati e preverniciati, prodotti lunghi o piatti, rinfuse ferrose, ghisa in pani e
rottame di ferro.
Nel 2012 sono state movimentate 424 mila ton di prodotti siderurgici movimentati sia alla rinfusa sia al
gancio presso il porto di Savona, il 98% in sbarco
ItrafficinelportodiSavona
Idriverdisviluppo
La produzione nazionale è oggetto di forti incertezze rispetto al mantenimento dei siti a produzione integrata
di Piombino e Taranto, inoltre i traffici di prodotti siderurgici continueranno ad essere determinati delle
fluttuazioni economiche globali, che determinano l’andamento delle vendite finali di prodotti edilizi,
automobilistici o elettromeccanici.
La logistica dei prodotti siderurgici si muoverà in maniera sempre maggiore verso la creazione di sistemi di
trasporto integrati, con un ruolo dei terminal portuali assimilabile a sedi distaccate dei maggiori stabilimenti,
svolgendo attività di aggregazione, stoccaggio e rilancio dei beni, che necessita importanti investimenti in
magazzini e modalità di inoltro via ferrovia più efficienti.
Maggiore flessibilità e bassi costi di investimento iniziali hanno conferito un ruolo crescente alla produzione
di acciaio da forno elettrico ad arco che vede numerose aziende del Nord Italia leader di mercato, con una
crescente rilevanza dei traffici in importazione di rottami ferrosi, che a differenza dei minerali del ferro
richiedono logistica dedicata ed elevati spazi all’interno dei terminal portuali.
13. 13
ESTENSIONE DEI MERCATI TERRESTRI ATTRAVERSO UN EFFICIENTAMENTO DEI SERVIZI FERROVIARI
VALORIZZAZIONE DELLA LOGISTICA PORTUALE ALL’INTERNO DEL BACINO STORICO DI SAVONA
Ipotesidilineediazioneperstrategiedisistemafinalizzateall’accompagnamento
dellesceltediinvestimentoedisviluppopromossedallesingoleaziende.
RIDUZIONE DEI COSTI DELLA MOVIMENTAZIONE, MAGAZZINAGGIO E DELLA LOGISTICA
DIVERSIFICAZIONE E RIDUZIONE DEI COSTI DELLE ATTIVITÀ DI BUNKERAGGIO
FAVORIRE LO SVILUPPO DI ATTIVITÀ DI GLOBAL SERVICE NEI CONFRONTI DI ENTI LOCALI
SPUNTI DI DISCUSSIONE PER LA TAVOLA ROTONDA
14. Via Lattuada, 20 - 20135 MILANO
Tel. 02.5418431
Via di San Basilio, 64 - 00187 ROMA
Tel. 06.48905892
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Gruppo CLAS S.p.A.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Oliviero Baccelli
o.baccelli@gruppoclas.com
Francesco Barontini
f.barontini@gruppoclas.com